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IN GENERALE
ACIDO: in chimica, composto di sapore acre
avente la caratteristica di dissociarsi in
soluzione acquosa, libernado idrogenioni, H+.
Acido può anche essere definata qualsiasi
specie molecolare in grado di agire come
accettore di una coppia di elettroni in una
reazione chimica.
La forza di un acido è proporzionale al grado di
dissociazione; si dicono fortissimi o forti gli
acidi la cui soluzione normale e dissociata più
del 50-60%, di forza media quelli che lo sono in
misura minore e deboli gli acidi dissociati in
misura dell’1% o anche meno.
Gli acidi si comportano in modo particolare
con gli indicatori : fanno diventare rossa la
cartina torna sole, variano dal giallo al rosso il
metilarancio.
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STORIA DEGLI ACIDI
La prima definizione di acido proposta da S.Arrhenius
(1887), dice che l’acido è una sostanza che in
soluzione acquosa formava ioni idrogeno (H+) ha
subito nel tempo una sostanziale evoluzione.
Oggi è ben noto che sostanze che non danno in soluzione
acquosa ioni idrogeno o che addirittura non contengono
neppure nella propria molecola atomi d’idrogeno,
possono manifestare proprietà acide.
Inoltre la separazione dei comportamenti di un acido non
è netta perché una specie chimica può variare il proprio
comportamento in funzione del partner con cui reagisce.
Tra due diversi acidi sarà considerato più forte quello che
più facilmente dona protoni
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E ORA PAROLA AGLI
ESPERTI
Definizione di acido secondo Arrhenus (1887)
Acido è una specie chimica che in soluzione acquosa
si dissocia dando uno o più idorgenioni
Definizione di acido secondo Bronsted (1923)
Acido è una specie chimica in grado di perdere uno o più
protoni accettati da una base
Definizione di acido secondo Lewis (1923)
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Acido è una specie chimica in grado di accettare uno
o più lone pairs (coppia di elettroni in un orbitale
completo)
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ACIDI VS. BASI
Mescolando soluzioni acquose di un acido e una
base, si sviluppa una reazione detta di
neutralizzazione, che ha la caratteristica di
procedere rapidamente e di produrre un sale.
L’acido solforico e l’idrossido di sodio NaOH, ad
esempio, producono acqua e solfato di sodio
secondo la reazione:
H2SO4+2NaOH
2H2O+Na2SO4
Un acido si trasforma nella corrispondente base
cedendo un protone
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La forza di un acido o di una base può essere valutata attraverso la misura della concentrazione degli ioni H3O+ e
OH-, che saranno stati prodotti in soluzioni acquose rispettivamente acide o basiche per cessione o sottrazione di
protoni. Sulla base di questo criterio, sono state messe a punto due scale, note come pH e pOH, i cui valori
corrispondono rispettivamente al logaritmo, cambiato di segno, della concentrazione dello ione ossonio e dello
ione idrossido in soluzione acquosa:
pH = -log [H3O+]
H3N: + BF3H3N-BF3
pOH = -log [OH-]
All'acqua pura corrisponde pH uguale a 7,0; l'aggiunta di un acido produce un aumento della concentrazione dello
ione ossonio [H3O+] e una conseguente riduzione del valore del pH che fornisce una misura della forza dell'acido
in analisi.
La formulazione più recente della teoria di acidi e basi, dovuta a Gilbert Newton Lewis, definisce gli acidi come
sostanze capaci di "accettare" e le basi come capaci di "donare" una coppia di elettroni per formare un legame
covalente. Questo schema interpretativo ha il vantaggio di mantenere validità anche in presenza di solventi diversi
dall'acqua, e non implica la formazione di sali o di coppie coniugate acido-base nelle reazioni di neutralizzazione.
Secondo l'esposizione di Lewis, l'ammoniaca è classificata come base poiché può donare un doppietto elettronico
al trifluoroborano (classificato perciò come acido) per formare un addotto acido-base:
H3N: + BF3H3N-BF3
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Gli Acidi