Attualità / Campagna giovani Grande soddisfazione per la campagna di promozione
per le iscrizioni ai corsi di Laurea in Infermieristica, che ha suscitato entusiasmo e
partecipazione sia tra gli infermieri che l’hanno condotta, sia tra i giovani a cui era rivolta.
L’auspicio è che ora tanti ragazzi scelgano di intraprendere la nostra affascinante professione
A lezione di “vita vera”
di Emma Martellotti
È
stata un vero successo la campagna
nazionale di comunicazione Infermiere. Protagonista nella vita vera, promossa dalla Federazione Ipasvi e dal ministero
della Salute con la partnership del ministero dell’Università e la collaborazione del ministero della Pubblica Istruzione.
Presentata ufficialmente il 24 aprile in una
conferenza stampa nazionale a Roma dal ministro Livia Turco e dalla presidente Ipasvi
Annalisa Silvestro, la campagna si è svolta
per tutto il mese di maggio coinvolgendo
tutte le Regioni italiane.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di incentivare i giovani a iscriversi al corso di Laurea in Infermieristica sulla base di una informazione corretta sul ruolo attuale della
professione infermieristica, sui percorsi formativi, sugli sbocchi lavorativi e anche sulle nuove opportunità che oggi offre in termini di carriera.
Il progetto, elaborato dall’Ipasvi e fortemente voluto dal ministro Turco, è nato dalla
considerazione che mentre l’opinione pub-
blica è ancora poco informata di quanto la
professione infermieristica sia cresciuta nell’ultimo decennio, i media continuano in
più occasioni a riproporne un’immagine riduttiva, ormai del tutto superata.
Proprio per questo, uno degli strumenti
creati per la campagna è stato un video che,
utilizzando il linguaggio della fiction televisiva, ben conosciuto dai ragazzi, ha ribaltato gli stereotipi correnti e presentato la testimonianza di quattro giovani infermieri
impegnati, motivati, competenti e consapevoli di svolgere un lavoro di grande responsabilità e utilità sociale: l’immagine, final-
loggers
La parola ai b
Domande, riflessioni, dubbi e voglia di
raccontarsi. Tutto questo nel forum del sito internet
www.infermiereprotagonista.it, a cui hanno partecipato sia i
giovani che volevano ricevere informazioni sulla professione
infermieristica, che coloro che infermieri lo sono da anni e che,
con la loro esperienza, hanno aiutato i ragazzi ad orientarsi
nel percorso di formazione professionale.
Di seguito, alcuni stralci delle chiacchierarate sul forum
4
L’infermiere 3/2007
nancy80
“Ciao a tutti, io sono Nancy e sono
al terzo anno, anche se non mi
sembra vero! Il tempo passa
velocemente. Sto preparando la
tesi con neurochirurgia e non vi
dico... però sono pienamente
soddisfatta della scelta che ho fatto
e credetemi, se fatta con passione
e amore, questa professione non
può dare altro che soddisfazioni!
Sono orgogliosa di quello che
faccio e una cosa che ho imparato
è che a volte un sorriso e una
carezza in più danno più di una
qualunque cura medica e, al
| Attualità / Campagna giovani
La lettera
Ecco la sintesi di una lettera inviata alla presidente del Collegio Ipasvi di
Reggio Emilia, Orienna Malvoni, da un infermiere impegnato a promuovere
nelle scuole la campagna Infermiere. Protagonista nella vita vera
Carissima Orienna,
ecco alcune semplici considerazioni sull’andamento del progetto
“Infermiere. Protagonista nella vita vera”; più personali che tecniche,
giusto per rendere palpabile l’attività svolta.
Per ora gli incontri svolti sono stati due ed entrambi nella città di Reggio
Emilia: il primo venerdì 18 al Liceo Moro ed il secondo sabato 19
all’Istituto magistrale M. di Canossa.
Mi permetta una breve nota di colore in merito alle “S-fortunate
coincidenze”. Durante l’incontro al Liceo Moro, alle 08.05 i ragazzi arrivano
in aula, io li saluto e premo play per avviare il filmato previsto; alle 08.07
entra affannato un professore chiedendomi di correre al primo piano
perché una ragazza stava molto male. Incredibile! Molto contento per la
sorte della ragazza che ha deciso di star male in presenza di un infermiere,
un po’ meno per il tempo già scarsissimo ed ulteriormente amputato a
mia disposizione per presentare la campagna, mi reco nella classe della
“paziente”. Al mio arrivo valuto e mi rendo immediatamente conto della
mostruosa crisi ansiogena in cui versava la ragazza (non voglio vantare le
mie capacità “diagnostiche”, ma di certe patologie ne vedo qualche decina
al giorno). Chiamo il 118 e confermo la situazione, cerco un sacchettino
dove far respirare la ragazza per ridurre l’iperventilazione, la tranquillizzo
ecc. Mi balena in mente di tornare al mio impegno, ma guardo le facce dei
ragazzi e della professoressa che sembrano assistere a una rianimazione
cardiopolmonare in una scena drammatica di qualche noto telefilm e,
anche se ben conscio della pressoché nulla gravità della circostanza,
decido di attendere l’arrivo dell’ambulanza.
“Salvata questa vita”, torno ai miei studentii. Il tempo rimasto per
presentare la campagna è di soli 35 minuti…pazienza! Spero di aver
fatto una buona pubblicità “sul campo”.
Al secondo incontro all’Istituto magistrale si è presentato un banco di
prova più concreto e stimolante, dove non tutti erano interessati e si
mente positiva, di un “professionista al centro della vita”.
La proiezione del video ha introdotto oltre 250 incontri di sensibilizzazione e orientamento rivolti ai ragazzi del biennio delle scuole medie superiori, a cui hanno partecipato circa 18mila studenti in 42 città
italiane.
contempo, il grazie di un paziente
gratifica 1.000 volte di più”.
nuovina
“Mi sapete dire qualcosa di più sul
corso in Infermieristica a Verona? Io
vorrei andarci, però ho molta paura di
non passare il test”.
doveva entrare negli
interessi degli astanti stimolandoli. Ed
ancora una volta ottimo, a mio modesto avviso, il risultato. Alto gradimento
per gli argomenti, numerose le domande e le curiosità, palpabile la voglia di
“entrare in chiacchiere” verso un argomento nuovo, che cambiava la visuale
su un mondo travisato e ricco di luoghi comuni e che si apriva come una
possibilità “ora più che dignitosa” e affascinante. Insomma, quegli
atteggiamente di ragazzi che si siedono alle 08.00 sulle sedie svogliati e
francamente diffidenti, e che alle 09.00 restano lì, nonostante l’implacabile
campanella, a far domande e ascoltare incuriositi quello che dici. Forse sono
sembrato un po’ esagerato, ma questo è stato il risultato.
Non credo ci sia bisogno di pompose cerimonie, né di altezzosi discorsi
per proporre al meglio la nostra professione. Ma semplicemente di
raccontarla a colori come tutti i giorni si propone, piuttosto che col
solito e malinconico bianco e nero.
A presto
Maurizio
Per tenere queste “lezioni” fuori dall’ordinario sono state formate, grazie alla convinta adesione al progetto dei Collegi provinciali Ipasvi, 50 squadre composte ciascuna
da un infermiere e da uno studente del corso di Laurea in Infermieristica, che hanno
girato le scuole italiane mostrando e commentando il video, fornendo le necessarie
Ilaria
“Che emozione il primo tirocinio!
All’inizio è un po’ dura. Secondo me
la cosa fondamentale nei primi tirocini
è quella di focalizzare l’attenzione
soprattutto sulla relazione, il rapporto,
l’ascolto e l’attenzione verso le
persone che assisterai. Entrerai in un
informazioni sui corsi di laurea e chiarendo
dubbi e curiosità su molteplici aspetti della
professione infermieristica.
Ma alle squadre definite in fase di programmazione, ben presto se ne sono aggiunte
spontaneamente decine di altre, sostenute
dai Collegi e dall’entusiasmo di chi ha voluto cogliere l’occasione di parlare ai ragazzi
ambiente in cui probabilmente ti
sentirai spaesata, ma non lasciarti
spaventare! Con il tempo si impara
tutto. Ce l’ho fatta persino io!”.
soprattutto – perché da amici sento
opinioni contrastanti – se c’è bisogno
di partecipare a un concorso pubblico
o si entra automaticamente?”.
F1985P
“Vorrei sapere se alla fine dei 3 anni
di laurea breve il lavoro si trova? E
Vicryl74
“Ciao F1985P! Le statistiche dicono
che in media oltre il 90% dei laureati
L’infermiere 3/2007
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Attualità / Campagna giovani
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del suo orgoglio di essere infermiere.
Nel corso della campagna sono stati distribuiti ben 400mila opuscoli informativi, soprattutto negli istituti superiori non toccati dagli incontri e durante numerose manifestazioni ed eventi pubblici, in particolare in occasione della Giornata internazionale dell’infermiere, il 12 maggio scorso.
I contatti sul sito w w w.infermiereprotagonista.it sono stati oltre 20mila, numero considerevole che dimostra che c’è un forte interesse verso la professione infermieristica.
Sul sito, significativamente pubblicizzato anche su quello del ministero della Salute, si è appena concluso un forum molto dinamico e vivace,
Abbiamo
frequentato soprattutto dagli
raccontato
studenti di Infermieristica (se
ai giovani
ne riportano in queste pagine alcuni stralci).
“questione infermieristica”
chi è davvero
Un ulteriore sostegno alla vie
per focalizzare aspetti legal’infermiere
sibilità della campagna è stato
ti alle specificità territoriali.
offerto dalla pubblicità radiofoL’intera attività della campagna
nica: sui network più ascoltati dai ra– dalle conferenze stampa, agli ingazzi (Radio Dee-Jay e Radio Dimensione contri di orientamento, alla creazione del siSuono) sono stati trasmessi oltre 300 spot to – ha creato le premesse perché già dal
ascoltati ogni giorno da oltre 4,5 milioni di prossimo anno accademico aumentino le
persone e da circa un milione di giovani del- iscrizioni negli atenei in cui i posti assegnala fascia di età 18-24 anni.
ti non vengono pienamente coperti dalle
La campagna ha avuto un’eco rilevante sulla domande dei giovani. Ma esistono anche
stampa, in particolare sulle testate locali, an- molte altre realtà, soprattutto del Centroche grazie all’organizzazione di 20 conferen- Sud, in cui il problema non è costituito dalze stampa regionali, in cui rappresentanti dei la mancanza di domande di immatricolazioCollegi Ipasvi, assessori alla Sanità ed esponen- ne, che anzi sono molte, ma dalla insuffiti del mondo universitario e scolastico hanno ciente disponibilità dei posti assegnati ai coravuto modo di confrontarsi con i giornalisti si di Laurea in Infermieristica. La responsaper promuovere attenzione e interesse per la bilità, in questi casi, ricade su chi ha il com-
pito di definire la programmazione formativa e di destinare le risorse in modo adeguato e coerente con i bisogni di assistenza della popolazione e con il buon funzionamento del nostro “sistema salute”. E su questo il
confronto deve restare aperto.
loggers
La parola ai b
dopo tre mesi
ha già trovato lavoro... non male se
pensi ai tempi che corrono. Se vuoi
entrare in un ospedale pubblico a
tempo indeterminato è necessario
sostenere una selezione concorsuale
(come per tutti i posti pubblici), se
vuoi entrare in una struttura privata
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L’infermiere 3/2007
non è detto che serva fare una
selezione (dipende da quanti
candidati ci sono rispetto ai posti che
offrono e dalle politiche della
struttura); altrimenti, magari quando
avrai un po’ di esperienza, puoi
scegliere di fare la libera professione.
Rifletti anche un pochino sulle
motivazioni che ti spingono
verso questa professione”.
capmaurizio
“Vicryl ha centrato, nella sua ultima
frase, il cuore del problema: fai molta
attenzione alle motivazioni che ti
spingono verso questa scelta. Al di là
del fascino di una professione assai
particolare, è fondamentale l’esserci
‘portati’ e, quindi, il saper affrontare e
sopperire concretamente in tempi
rapidi a situazioni anche delicate. Per il
lavoro, dopo, non è un problema”.
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