Si può fare la guerra con la bicicletta? Gli inizi Nel 1898 l’allora tenente dei bersaglieri Luigi Camillo Natali s’interessò alla bicicletta. Natali, fu promotore della bicicletta presso il generale Ferraris, il quale, entusiasmato dall’idea di dare ai bersaglieri un mezzo veloce per le azioni militari, incaricò il tenente di formare una compagnia di bersaglieri ciclisti. La compagnia nacque il 15 Maggio del 1898 e utilizzava biciclette pesanti 30 kg con ruote di gomma piena. I bersaglieri ciclisti del xx secolo Nel 1924 i 12 reggimenti rimasti vennero trasformati in ciclisti.Questo organico fu cambiato nel 1936. Durante la seconda guerra mondiale la bicicletta fu utilizzata anche nella guerra partigiana. Le staffette partigiane Durante le guerre in italia, molti campioni di ciclismo non poterono gareggiare, fra i quali Bottecchia, Bartali e Bevilacqua. Ma altri ciclisti, anche meno noti, operarono come staffette partigiane portando ordini e comandi a destinazione. Fra questi sono da ricordare Tina Anselmi e, giusto fra i giusti, il sopracitato Gino Bartali. Fine Danny J. Garra e Alice Perisi II G, Scuola Media Statale C. Colombo, Genova