Ottobre 2015
Volume 2, Numero 10
E
ditoriale Cibo sano e sicuro nelle mense scolastiche
SOMMARIO
Editoriale………………………………..………….…………...…....2
Educazione alimentare e promozione della salute, sicurezza dei
cibi e rispetto delle norme, nonché occasione di confronto e di
lotta agli sprechi. Tutto questo è la mensa scolastica, al centro di
una serie di incontri organizzati dal Ministero della salute tra
esperti di ristorazione scolastica e studenti nell’ambito di Vivaio
scuole a Padiglione Italia
Cinque domande…………………………..…………..……….....3
C
 Ue, l’hi tech a servizio della food safety……………….5
inque domande
degli alimenti
sull’etichettatura
Leggere e comprendere le etichette degli alimenti è importante ai
fini di una scelta sana e consapevole riguardo la nostra alimentazione. Il Regolamento Ue 1169/2011 relativo alle informazioni sugli alimenti ai consumatori aggiorna e semplifica le norme precedenti sull’etichettatura, introducendo alcune novità. Il Ministero
della Salute ha redatto un opuscolo “Etichettatura degli alimenti.
Cosa dobbiamo sapere” allo scopo di far comprendere al consumatore le “nuove” etichette e di fare così scelte informate.
P
arliamo di…Monitoraggio dell’attivita
degli organismi competenti ai sensi
dell’articolo 36
E’ stato chiesto agli organismi competenti a collaborare con Efsa ai
sensi dell’articolo 36 un primo resoconto della loro attività di cooperazione. Non sono mancate criticità e punti da migliorare.
Parliamo di…………………………………..…………………….....4
Sicurezza alimentare extra CE
 Best practices, i Pvs vincono ad Expo………….……....4
News dalla comunità scientifica
 Farmaco veterinario, al via la sperimentazione
della ricetta elettronica…………………….…….………..5
 Expo 2015, evento internazionale sulla nutrizione il
27 e 28 ottobre………………………………………………..….5
 Efsa, focus su pesticidi e interferenti endocrini…...5
Nello specchio della stampa………………………..........6
Sicurezza alimentare: aggiornamenti da EURLex……………………………………………………..…………..…...…..6
Aggiornamenti da Efsa…………………………..…………....6
APPUNTAMENTI
 7th International Symposium on Recent Advances in
Food Analysis November 3-6/11/2015, Praga
 EFSA e European Commission Workshop on Xylella
fastidiosa 12-13/11/2015, Brussels
 FASFC 11th international symposium “Trend watching and food safety control” - 27/11/2015, Brussels
 The GFSI Global Food Safety Conference 29/0203/03/2016, Berlino
Editoriale Cibo sano e sicuro nelle mense
scolastiche
A cura di Giuseppe Ruocco, Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e
la nutrizione (Ministero della salute)
Expo 2015 ha rappresentato una grande
opportunità per parlare con i ragazzi dei
principi nutrizionali che regolano le mense
a scuola, delle regole chiave per la sicurezza dei cibi e della lotta agli sprechi. Il Ministero della salute ha organizzato una serie
di incontri tra esperti di ristorazione scolastica e gli studenti di Vivaio scuole a Padiglione Italia consapevole che nella mensa
scolastica bambini e adolescenti possono
imparare a migliorare il loro rapporto con il
cibo e a fare scelte salutari, sostenibili,
sicure, mangiando tutti insieme, confrontandosi con diverse culture e apprezzando
sapori nuovi.
In accordo con gli indirizzi dell’Unione europea, la mensa scolastica deve essere,
quindi, considerata come importante occasione di educazione e di promozione della
salute diretta agli studenti, con il coinvolgimento anche di docenti e genitori. Ma anche il luogo dove il cibo è “sicuro”, nel rispetto delle norme di legge lungo tutta la
filiera di produzione, distribuzione, conservazione, preparazione, e dove “educare
alla sicurezza”.
L’attenzione del Ministero su questi temi è
alta. Una ristorazione scolastica di qualità,
che segue le Linee di indirizzo nazionali
emanate dal Ministero, riesce a promuovere abitudini alimentari corrette, assicurare conformità alle norme, appropriatezza
rispetto ai bisogni nutrizionali di bambini e
ragazzi in crescita.
La prima “Indagine conoscitiva sulla ristorazione scolastica in Italia”, realizzata in
collaborazione con il Miur, ha messo in
luce che accanto alla diffusa conoscenza
(73%) delle Linee di indirizzo nazionali per
la ristorazione scolastica vi è una minima
percentuale (2,39%) di scuole che pur co-
2
noscendole non le applica. Inoltre, si è evidenziato che la rilevazione periodica della
soddisfazione dell’utente avviene solo nel
74% delle scuole, invece dovrebbe essere
realizzata in tutte le scuole poiché è di fondamentale importanza per valutare il gradimento dell’utente e migliorare la qualità
del pasto e la palatabilità delle pietanze.
Fra le criticità evidenziate dall’indagine
abbiamo la distribuzione di frutta al momento dello spuntino presente solo nel
28% degli istituti e una scarsa attenzione
alle politiche di lotta agli sprechi alimentari.
Un aspetto del tutto particolare sulla sicurezza, anch’esso voluto dal Ministero tra
gli argomenti di Expo 2015, riguarda la
prevenzione degli incidenti che possono
provocare il soffocamento da cibo. La Direzione generale per l’igiene e la sicurezza
degli alimenti e la nutrizione vuole sviluppare il progetto di ricerca “Pacchetto sicurezza degli alimenti nelle scuole“, proposto
dall’Università di Padova in collaborazione
con il Miur, con l’obiettivo di svolgere
un’attività di educazione e formazione a
operatori e famiglie su come prevenire il
verificarsi degli incidenti di soffocamento
(anche attraverso la preparazione e il taglio
degli alimenti) e intervenire tempestivamente in caso di ostruzione delle vie aeree.
Cinque domande sull’etichettatura degli alimenti
Le risposte sono tratte dall’opuscolo del Ministero della salute “Etichettatura degli
alimenti. Cosa dobbiamo sapere”
1.
Quali sono le indicazioni che un’etichetta deve obbligatoriamente riportare?
La denominazione dell’alimento (accanto a cui deve essere scritto anche lo stato
fisico in cui si trova il prodotto o il trattamento subìto: ad esempio, “in polvere”,
“liofilazzato”, “decongelato” etc.); l’elenco degli ingredienti (ovvero tutte le sostanze
impiegate nella produzione in ordine decrescente di peso); la durabilità del prodotto
(con due distinte indicazioni: la data di scadenza, con la dicitura “da consumare entro il”, che indica il limite oltre il quale il prodotto non deve essere consumato, e il
termine minimo di conservazione, con la dicitura “da consumare preferibilmente
entro il”, che significa che il prodotto oltre quella data può avere modificato odore e
sapore, ma non presenta rischi per la salute); le condizioni di conservazione ed uso
(quest’ultimo, si intende, dopo l’apertura); il Paese d’origine e il luogo di provenienza; la dichiarazione nutrizionale (ovvero la tabella con valore energetico, grassi, acidi
grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine, sale). Tutte le indicazioni devono essere
leggibili, stampate in carattere pari o superiore a 1,2 mm (nelle confezioni più piccole pari o superiore a 0,9 mm).
2.
Quali sono le novità?
Una delle novità più importanti riguarda la comparsa degli allergeni (cereali contenenti glutine, arachidi, molluschi, frutta a guscio, solo per citarne alcuni) nell’elenco
degli ingredienti, che devono essere evidenziati con caratteri diversi rispetto agli
altri ingredienti per dimensioni, stile o colore. Nel caso della presenza di oli o grassi
vegetali è previsto un apposito elenco che ne specifica l’origine (olio di palma, di
cocco e così via). Inoltre, l’indicazione del Paese d’origine e del luogo di provenienza,
già obbligatoria per alcuni prodotti, viene estesa anche a carni fresche e congelate
di suini, caprini, ovini e pollame.
3.
Quali sono invece le indicazioni complementari?
I cosiddetti claim, ossia le indicazioni nutrizionali e sulla salute scritte sul prodotto,
sono informazioni complementari armonizzate dal Regolamento Ce 1924/2006.
4.
Cosa si intende per indicazioni nutrizionali?
Tutte quelle indicazioni che affermano o suggeriscono che un alimento ha particolari
proprietà nutrizionali benefiche dovute all’energia che apporta (a tasso ridotto o
accresciuto) e/o alle sostanze nutritive o di altro tipo che contiene (alcuni esempi: “a
basso contenuto calorico”; “senza grassi”; “ricco di acidi grassi omega 3”, etc.).
5.
Cosa si intende invece per indicazioni sulla salute?
Qualunque informazione che affermi o suggerisca l’esistenza di un’associazione tra
un alimento (o uno dei suoi componenti) e la salute (ad esempio: “il calcio è necessario per il mantenimento di ossa normali”, “la tale sostanza riduce o abbassa il colesterolo”, e così via).
Per approfondire scarica l’opuscolo
3
Parliamo di… Monitoraggio dell’attivita degli
organismi competenti ai sensi dell’articolo 36
A cura di Delia Forte, Ministero della salute- Ufficio IV, Direzione generale degli organi collegiali per la tutela della salute
La Direzione generale degli organi collegiali
per la tutela della salute (Dgocts), in collaborazione con il Focal point nazionale, ha
l’incarico di effettuare la valutazione degli
organismi scientifici che possono collaborare con Efsa secondo l’art.36 del Reg. (Ce)
del Parlamento europeo e del Consiglio n.
178/2002. Tale collaborazione prevede che
l’Efsa possa commissionare ad organizzazioni competenti nelle aree scientifiche e tecniche di suo interesse alcuni incarichi
(preparazione di pareri scientifici, raccolta
dati, individuazione dei rischi emergenti),
che possono fruire anche di sostegno finanziario. La valutazione a cui è chiamata la
Dgocts è finalizzata dunque all’inserimento
delle organizzazioni suddette in una lista.
Attualmente l’Italia è presente con 24 istituzioni scientifiche (l’ultimo aggiornamento
risale al giugno scorso con l’inclusione di
due nuovi enti: l’Università di Bari e l’Enea).
La Dogcts, impegnata anche nel monitoraggio dell’attività di cooperazione di tali organismi, a gennaio 2015 ha richiesto agli stessi, per la prima volta, un resoconto delle
attività svolte nel periodo 2013 – 2014. Su
22 organismi presenti nella lista alla data
considerata, hanno risposto cinque istituzioni, che hanno partecipato a 15 gare
d’appalto, di cui sei con esito negativo
Da questa prima analisi, si possono trarre
alcune riflessioni:

la richiesta non ha raggiunto chi ha
effettivamente partecipato con progetti
alle gare;

i progetti di ricerca non risultano ben
strutturati e da qui la necessità di offrire un supporto tecnico (corso di formazione);

le offerte non forniscono il miglior rapporto qualità-prezzo in relazione ai
criteri di attribuzione del bando;

non sempre gli avvisi di gare o appalti
arrivano agli interessati.
Da qui la necessità di un maggior coinvolgimento degli organismi art.36 da parte di
Efsa e di un supporto tecnico da parte del
Focal point.
Sicurezza alimentare extra CE
Best practices, i Pvs vincono ad Expo
Cinque mila persone, divise in 800 piccoli gruppi di allevatori per un totale di oltre tremila
litri di latte prodotti ogni giorno. E’ questo l’Africa milk project, nato nel cuore del Continente nero, in Tanzania. Una ‘fattoria’ che fa utili e che riesce a distribuire, a prezzi bassi,
“merende” a 25 mila alunni, oltre che a regalarle a orfanotrofi e ospedali. Il progetto è
uno dei 18 vincitori – su 786 presentati - del bando indetto nel 2013 dalla società Expo
2015 sulle Best sustainable development practices . La maggioranza delle proposte vincitrici, selezionate da una giuria internazionale di esperti, è giunta dai Paesi in via di sviluppo: sette dall’Africa, sei dall’Asia, tre dall’America e due dall’Europa.
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News dalla comunita scientifica
Expo 2015, evento internazionale sulla nutrizione il 27 e 28 ottobre
Si svolge ad Expo, presso il Padiglione Italia, il prossimo 27 e 28 ottobre, l’evento internazionale “Nutrire il pianeta, nutrirlo in salute”, organizzato dal Ministero della salute. Sarà trasmesso in diretta streaming e vi parteciperanno delegazioni di 40 Paesi. L’evento affronta le problematiche condivise e le strategie adottate a livello mondiale ed europeo sui
temi dell’alimentazione nelle diverse fasi e situazioni di vita (dall’allattamento al seno all’alimentazione nella celiachia,
nelle intolleranze e nelle fasce di età critiche), degli stili nutrizionali più diffusi e in via di affermazione (con un focus sugli integratori alimentari e i prodotti a base di erbe), della ricerca e delle professionalità impegnate nel settore (i regolatori, le amministrazioni pubbliche e sanitarie, il mondo scientifico, il settore produttivo e quello della trasformazione e
distribuzione).
Verrà inoltre presentato un volume della collana Quaderni del Ministero della salute, una vera e propria guida su questi
temi.
Ue, l’hi tech a servizio della food safety
E’ disponibile online un video, prodotto dalla Commissione europea, che spiega in maniera sintetica (circa un minuto e
mezzo), ma efficace, in che modo la tecnologia alimentare ci può aiutare a mangiare un cibo sicuro, sempre fresco e
che conservi gusto e colore naturale. Evitando così gli sprechi e a tutto vantaggio, quindi, delle tasche dei cittadini e
delle economie nazionali. Il video, pensato appositamente per i consumatori europei, illustra, con esempi pratici
(pastorizzazione, antiossidanti aggiuntivi, frigoriferi ecologici etc.), tutti i benefici della tecnologia alimentare in linea
con i migliori standard di controllo.
Farmaco veterinario, al via la sperimentazione della ricetta elettronica
Addio alla ricetta cartacea per i farmaci veterinari. Il Ministero della salute ha avviato la sperimentazione per l’utilizzo
della ricetta elettronica. A testare il sistema, messo a punto in collaborazione con l’Istituto zooprofilattico sperimentale
di Abruzzo e Molise, saranno, già da questo mese, le Regioni Lombardia e Abruzzo.
Per gestire le informazioni in modo chiaro e veloce la Direzione generale della sanità animale e di farmaci veterinari ha
disposto l’estensione della Banca dati della tracciabilità, attiva dal 2005 per i farmaci ad uso umano, anche ai farmaci
veterinari. L’interconnessione tra le Banche dati dei farmaci, della tracciabilità e delle anagrafi zootecniche consentirà di
ricostruire la “vita” di un farmaco: produzione, distribuzione e vendita. Al resto penserà la nuova ricetta informatizzata.
Utilizzando un tablet, uno smartphone o un terminale tradizionale, i veterinari non dovranno far altro che introdurre i
dati del farmaco. Una volta condivisi, le farmacie non avranno difficoltà a rintracciare la prescrizione.
Efsa, focus su pesticidi e interferenti endocrini
“Dal 2014 abbiamo pubblicato conclusioni che sintetizzano la valutazione dei potenziali
effetti endocrini di 41 sostanze attive destinate a essere utilizzate nei pesticidi. Di queste
sostanze attive, 15 sono nuove e le restanti 26 sono già autorizzate, ma soggette a rinnovo dell’autorizzazione. Per 15 di tali sostanze abbiamo rilevato motivi di preoccupazione
in funzione del pericolo o del rischio. Per quanto riguarda le altre, 24 non hanno dato
adito a preoccupazioni, mentre per due sostanze consigliamo di effettuare ulteriori studi
di conferma”. La sintesi del lavoro di Efsa, a cui la nuova legislazione dell’Ue chiede di
individuare le sostanze che si pensa abbiano “proprietà di interferenza endocrina", è
tratta dall’intervista a Jose Tarazona, tossicologo, leader del settore pesticidi presso
l’Authority.
Gli interferenti endocrini, assai diffusi nei nostri ambienti di vita, sono sostanze chimiche
in grado di alterare l’equilibrio ormonale, potenziali fattori di rischio dunque di patologie
riproduttive e dello sviluppo.
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Nello specchio della stampa
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Breve rassegna degli articoli più significativi pubblicati su quotidiani e
magazine nazionali e internazionali nell’ultimo mese sul tema della
sicurezza alimentare
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Sicurezza alimentare: aggiornamenti
da EUR - Lex
La politica di sicurezza alimentare dell’Unione europea (UE)
mira a proteggere i consumatori, garantendo allo stesso
tempo il regolare funzionamento del mercato unico.
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Aggiornamenti da Efsa
Consultazioni pubbliche aperte
L’EFSA indice periodicamente delle pubbliche consultazioni su tematiche scientifiche specifiche al suo mandato; le parti interessate
e privati cittadini sono invitati a trasmettere informazioni e dati
utili per contribuire a pubbliche consultazioni ed a coadiuvare
l’EFSA nell’adempimento dei suoi compiti e della sua missione.
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