INFORMAZIONE PUBBLICITARIA PAGINA 1 Evento speciale “Centro Nord” allegato a Il Sole 24 Ore di Lunedì 03 Aprile 2006 AUTHORITY ALIMENTARE European Food Safety Authority ( EFSA) L’organismo scientifico, istituito dall’Unione Europea per migliorare la sicurezza alimentare L a questione è di quelle che possono essere viste e interpretate da due punti di vista opposti. Il primo, quello in un cer to senso più “facile” e spontaneo è quello che interpreta tutto in chiave strettamente burocratica. E tale, effettivamente, può apparire dall’esterno tutta la vicenda che ha por tato all’istituzione dell’Autorità per la Sicurezza Alimentare, o, meglio, dell’European Food Security Authority, l’EFSA : atti del Parlamento e del Consiglio Europeo, delibere, leggi, ar ticoli, commi...in pratica tutto l’apparato che accompagna innumerevoli storie di ordinaria burocrazia, alle quali un po’ tutte le nazioni, ma in particolare l’Italia, sono fin troppo assuefatte. Se poi si guardano le vicende che hanno por tato all’assegnazione della sede permanente dell’EFSA, sembra di entrare ancora di più in un labirinto fatto di convenienze, veti, interessi nazionali e chi più ne ha, più ne metta. Eh si, l’Europa ! Questa entità così tanto spesso sentita lontana dagli interessi della gente; l’Europa, specie di governo lontano, che non si sa neppure proprio bene che cosa sia; quello che continsemplicemente l’Authority. Cer to, genta le produzioni agricole, che c’è anche chi ha pesato accuratamette le famose quote al latte, ai mente i pro e i contro, che ha fatto pomodori... i conti sulle prospettive di occuOppure, c’è anpazione, sull’inche (e soprattutcremento del to) l’altro punto di mercato immoSi può proprio dire vista; quello che biliare, sull’inche tra la città di Parma vede le cose daldotto, sul prestil’interno, perché gio; ma questa e l’EFSA sia stato queste vicende, è una dote che “amore a prima vista” a p pa re nte me nte è passata sicucosì fredde che ramente in senascono dai nucondo piano nei meri, dagli ar ticoli e dai commi, pensieri della gente comune, perle osser va crescere sotto i propri ché l’Authority, con il suo ruolo e occhi e le vive positivamente sulla la sua funzione, in fondo faceva “propria pelle”. E la pelle è quelgià par te del codice genetico di la color malva di Parma, che traquesto territorio, con il suo back scolora nel verde brillante delle ground fatto di prodotti tipici frutto sue campagne che scendono doldell’agroalimentare, ma che hanno cemente verso il Po o s’impennasaputo coniugare a una tradizione no verso il crinale dell’Appennino. secolare e millenaria anche una Ideale punto di collegamento aperprecoce aper tura all’industria e al to ad anfiteatro in faccia al Nord mercato nazionale e internazionaEuropa e con i contraffor ti ben salle. E poi, vedere crescere in tutte di sul Mediterraneo. Da qui pasle sue tappe e se si vuole anche sa quella linea ideale che separa nelle sue “lentezze” fisiologiche (o, meglio, mette in contatto) due ( ma, si ricordi bene, nelle questioculture del cibo: quella dell’olio, a ni riguardanti il cibo, la fretta non Sud, e quella dell’ulivo a Nord (il è mai consigliabile ), una impor tanfatto che tale cultura sia definita te organizzazione internazionale da un condimento, anziché da un nel cuore del proprio territorio, la qualsiasi altro nutrimento essenrende qualcosa di vivo e di vitale ziale, la dice lunga proprio su quel che entra a far par te a pieno titovalore che il cibo assume oltre la lo di una comunità. Se ce ne fosmera sopravvivenza del corpo). Si se bisogno sta qui a dimostrarlo può proprio dire che tra Parma e la rapida integrazione sociale del l’EFSA sia stato “amore a prima vipersonale giunto da ogni par te sta”, tanto è che l’Authority è did’Europa con l’Authority, supeventata per tutti, da subito, solo e rando quella reciproca diffidenza che fin troppo spesso ha accompagnato l’aper tura delle piccole realtà locali alle vicende internazionali. Altro che burocrazia ! Così l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, l’EFSA, o l’Authority, come più semplicemente la chiamano qui, istituita il 28 gennaio 2002 dal Parlamento e dal Consiglio Europeo e assegnata il 13 dicembre 2003 alla città di Parma, è diventata par te integrante di un territorio, della sua cultura e della sua gente. Fra qualche anno, tutta la questione sarà analizzata con criteri “storici” e verranno tracciati gli scenari internazionali, nazionali e locali che hanno por tato a queste scelte e a vedere Parma vincere il lungo braccio di ferro con la Finlandia e la Francia. Per ora ci si può accontentare (e non è poco) di questa che è diventata in breve tempo una bella realtà. Parma - vista da Piazza Duomo