“VENGO ANCH’IO”
CONDIVIDERE LA MALATTIA
E LE CURE CON I FIGLI
I BENEFICI DELLA COMUNICAZIONE
IN FAMIGLIA
Dott.ssa Lucia Montesi
Psicologa Psicoterapeuta
U.O. Oncologia
Area Vasta 3, Macerata
Roma, 22 giugno 2013
FORMATO FAMIGLIA
CI SONO
FIGLI?
COSA SANNO
DELLA
MALATTIA DEL
GENITORE?
Roma, 22 giugno 2013
PARERE UNANIME IN LETTERATURA:
E’ NECESSARIO
INFORMARE I BAMBINI
DELLA MALATTIA DEL
GENITORE
Roma, 22 giugno 2013
MA…
“MEGLIO NON DIRGLI NIENTE″
È PICCOLO, NON
PUÒ CAPIRE
È FRAGILE, NON
PUÒ
SOPPORTARE
DEVE RESTARE
SERENO
DEVO
PROTEGGERLO
Roma, 22 giugno 2013
PER SAPERNE DI PIU’
CONFERENZE
OPUSCOLO
VEDIAMO COSA FANNO GLI ALTRI…
Roma, 22 giugno 2013
PORTARE I BAMBINI
IN ONCOLOGIA…?
PER CARITA’!
SIETE
IMPAZZITI??
Roma, 22 giugno 2013
UN PICCOLO SPAZIO FISICO…
Roma, 22 giugno 2013
…MA UN GRANDE SPAZIO NELLA MENTE
Sostenere la
relazione
familiare nel
periodo delle
cure!
 DEI PAZIENTI
 DEI FAMILIARI
 DEGLI OPERATORI
Roma, 22 giugno 2013
“MIO FIGLIO HA LE ANTENNE!″
“E’ piccolo, non sa niente,
ma ogni volta che vengo a
fare la chemio, gli viene la
febbre!″
“Sembra che lo senta,
quando sto per andare in
ospedale, e mi si attacca
addosso, non mi lascia un
minuto″
Roma, 22 giugno 2013
“NON GLI SFUGGE NIENTE!″
“Cosa sono quelle
pasticche che prendi
dopo pranzo?″
“Babbo dice che ha
il raffreddore, ma io
lo so che ha pianto!″
“Perché non dici
più «AHI» quando
ti tiro i capelli?″
Roma, 22 giugno 2013
“COME HA FATTO A SAPERLO?″ 1
I bambini
Origliano le conversazioni
Origliano le telefonate
Spiano i certificati medici
Cercano su internet
Roma, 22 giugno 2013
“COME HA FATTO A SAPERLO?″ 2
I BAMBINI
CHIEDONO
ad altri adulti
ai compagni
…spesso proprio a chi è
meno in grado di
aiutarli…
Roma, 22 giugno 2013
I SUOI PENSIERI
NON MI VOGLIONO PIU’ BENE
C’E’ QUALCOSA DI TERRIBILE
E’ COLPA MIA
Roma, 22 giugno 2013
“LE SUE DOMANDE,
UN PUGNO NELLO STOMACO!″
da
“AH. COSA C’E’ PER MERENDA?”
a
“QUANDO MUORI?″
DOSARE SINCERITA’ E SPERANZA
A volte le persone muoiono di cancro. Non
mi aspetto che questo accada perché oggi
esistono ottime cure e questo tipo di
tumore di solito se ne va con il trattamento.
Roma, 22 giugno 2013
American Cancer Society
“PERCHÉ È COSÌ CATTIVO?″
“Non voglio
più dormire
con te! ″
“Sei brutta
coi capelli così!″
“Vai via,
voglio papà!″
“Guarda che di
cancro non si
guarisce tanto
facilmente! ″
Roma, 22 giugno 2013
“Io ho paura che
mamma muore″
“SI PREOCCUPA SE MI VEDE PIANGERE″
Il bambino ha bisogno di un modello adulto che mostri
che le emozioni
sono normali
si possono esprimere
Roma, 22 giugno 2013
si possono condividere
“LUI MI DA’ LA CARICA! PERO’…″
“Mio figlio mi dà la
forza…però a volte è
così pesante
occuparmene ″
Il bambino deve sapere
che il genitore può
essere meno presente
a causa della malattia
e non per colpa sua
Roma, 22 giugno 2013
“E’ CRESCIUTO TROPPO IN FRETTA″
“A mamma ho
dato il mio
peluche, così le
fa compagnia″
“Se non lo aiuto io,
babbo non sa fare″
Roma, 22 giugno 2013
“NON VUOLE SENTIRE!″
ALCUNE INFORMAZIONI
VANNO DATE:
 SONO MALATO
 IL NOME DELLA MALATTIA
 COSA CAMBIERA’
MA
RISPETTANDO I TEMPI DEL BAMBINO
RESTANDO A DISPOSIZIONE
Roma, 22 giugno 2013
“GLI FARÀ MALE VEDERMI COSÌ?″
MANTENERE IL CONTATTO
ANCHE IN OSPEDALE CON
VISITE E WEBCAM
…ma SEMPRE
PREPARARE E NON FORZARE
E ANCHE CON:
TELEFONO
LETTERE
BIGLIETTI
DISEGNI
Roma, 22 giugno 2013
REGALI
“DA QUANDO È VENUTO IN
OSPEDALE, SI È CALMATO″
“AH, QUINDI È QUI CHE
VIENI? OK!″
«ANDIAMO NELL’OSPEDALE
COI GIOCHI?»
«OGGI VAI DALLA
DOTTORESSA HELLO KITTY?»
CIÒ CHE SI PUÒ CONOSCERE, VEDERE E TOCCARE
FA MENO PAURA
Roma, 22 giugno 2013
“GLIELO DIREMO DOPO…”
Non dirgli che il familiare sta morendo
toglie al bambino la possibilità di
 salutare e chiarire
 ricordare giorni pieni di amore e
intimità
 sperimentare gradualmente il dolore
e rende l’evento più traumatico
Roma, 22 giugno 2013
“MA NON SARA’ TROPPO DOLOROSO?”
Partecipare al funerale permette
al bambino di
 Non sentirsi solo a gestire la perdita
 Esprimere il dolore
 Condividerlo con altri che amavano il
familiare
e favorisce l’accettazione della perdita
Roma, 22 giugno 2013
“COME POSSIAMO AIUTARLO?”
I BAMBINI POSSONO SUPERARE MEGLIO IL DOLORE DELLA PERDITA SE
 RICEVONO SPIEGAZIONI CHIARE E TEMPESTIVE
 POSSONO ESPRIMERE LE LORO EMOZIONI
 HANNO ACCANTO UN ADULTO EMOTIVAMENTE DISPONIBILE
Roma, 22 giugno 2013
COMUNICARE CON I BAMBINI
CON SINCERITA’ E SPERANZA…
• li rende più forti e
fiduciosi di poter
condividere i sentimenti,
qualunque cosa accada
• li fa sentire parte
importante della famiglia
• di fronte alla sofferenza
permette il grande
conforto della vicinanza
Roma, 22 giugno 2013
GRAZIE!
Roma, 22 giugno 2013
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