La cultura informatica, fattore di innovazione della PA - Gestione manageriale del cambiamento 19 Novembre 2007 II a giornata Docente: Graziella D’Amico Riepilogo giornata precedente Il quadro evolutivo dei SI nelle aziende pubbliche e private I sistemi informativi come modello di supporto alle attività e ai processi Come vediamo l’informatica oggi Spunti sullo stato attuale e futuro Funzioni, ruoli, attività delle funzioni IT e relazioni con il contesto organizzativo Il Ruolo dell’ ICT nell’organizzazione Modelli di gestione e Maturity Model Valutare l’adeguamento della struttura IT ai bisogni dell’Ente La gestione dei contratti informatici Il modello di riferimento della relazione contrattuale Aspetti legali: Tutela del software e diritti sul software Contratti informatici Riferimenti per le PA nell’acquisto di soluzioni informatiche in ottica di riuso soluzioni aperte interoperabilità 2 Riepilogo giornata precedente Il quadro evolutivo dei SI nelle aziende pubbliche e private I mezzi di utilizzo dell’informatica stanno diventando strumenti non informatici. Con le evoluzioni del Web il paradigma di utilizzo sta cambiando a grande velocità: I punti di attenzione per il presente e futuro prossimo: • Evoluzione delle tecnologie di connettività (dati e telefono su un unico canale, raggiungibilità di aree sempre più vaste di utenza, costi ridotti) Web 2.0 e 3.0 • Cambiano i paradigmi di comunicazione (Community e Partecipazione) • Comunicazione biunivoca o molti molti L’evoluzione ha aumentato le potenzialità ma anche la complessità. 3 Riepilogo giornata precedente Il ruolo dell’ICT • Un modello organizzativo per la gestione dei Sistemi Informativi, oggi, vede una diversificazione dei ruoli e delle competenze di gestione. • Le competenze non sono più riconducibili a un unico soggetto: - Esternalizzazione - Diversificazione delle funzioni 4 Riepilogo giornata precedente Project management Sviluppo Sistemi multimediali H. D. Consulenza e formazione Help desk Sviluppo applicativo Servizi esterni Sviluppo Applicativo servizi interni Provisioning Manutenzione e gestione Data and process modeling Servizi sistemistici e tecnologici Gestione dei posti lavoro Utilizzatori esterni Demand management Call Center Azienda/Ente Gestione DB e piattaforme Servizi di office (mail, internet, storage..) Servizi di rete e fonia Sicurezza informatica 5 Riepilogo giornata precedente La gestione dei contratti: Caratteristiche dei contratti di sviluppo Caratteristiche dei contratti di licenza d’uso Le licenze Open Source 6 Riepilogo giornata precedente Asse portante della innovazione tecnologica è il Decreto Legislativo del 7 marzo 2005, n.82 - Codice dell‘Amministrazione Digitale. La legislazione relativa all’ammodernamento della Pubblica Amministrazione si muove su tre assi principali: Semplificazione, Trasparenza, Partecipazione E come conseguenza: Accessibilità Efficienza, efficacia, economicità Criteri e strumenti di condivisione dell’informazione negli enti pubblici I criteri di adozione delle soluzioni software aperte, i principi di interoperabilità e riuso si muovono in questa direzione 7 Obiettivi della giornata I progetti informatici Cosa è un progetto informatico Strumenti per affrontare il cambiamento Il BPR il PM Gli elementi principali: Firma digitale CNS e PEC La gestione documentale e il protocollo informatico Conservazione sostitutiva Come si affronta un processo di dematerializzazione 8 I progetti informatici Incominciamo a sfatare un mito: I progetti informatici non esistono Ad esclusione dei progetti di creazione di prodotti informatici Un progetto che usa l’informatica non è mai solo un progetto informatico ! 9 Gestire il cambiamento Quando un progetto viene intrapreso tutta l’organizzazione deve fare la sua parte mettendo in campo le sue competenze specifiche: di business (inteso come specifico della materia) legali (se esistono problematiche di assolvimento di legge o di contrattualistica verso l’utente) di comunicazione (lo vedremo con i portali) di organizzazione del personale ecc. Un aspetto fondamentale per la creazione di un buon progetto è il coinvolgimento e la responsabilizzazione di tutti gli attori necessari e per il tempo (strettamente) necessario (non di più ma non di meno). 10 Gestire il cambiamento L’utilizzo delle tecnologie porta a rivedere profondamente: Il modello “tecnico” di sviluppo. Il modello di gestione dell’Ente. Le metodologie più utili per la gestione di un progetto sono quindi metodologie non informatiche (anche se ampiamente usate nei progetti a basi informatiche). Il BPR Business Process Reengineering Il PM Project Management 11 Business Process Reengineering Le metodologie di BPR aiutano a inquadrare correttamente il contesto e gli obiettivi di cambiamento e gli impatti organizzativi sull’ente Il BPR consente infatti di coprire in modo coerente questi obiettivi: Analisi dei processi. Individuazione dell’impatto organizzativ. Creazione di un modello strategico (in genere pluriennale) che costituisca un quadro di riferimento. e di pianificare: Obiettivi raggiungibili in breve termine. Passi “autoconsistenti”. 12 Sintesi del percorso evolutivo Inizi ‘900 La ricostruzione La grande guerra Taylor: Misura e standardizzazione dei processi ’80 Deming – Giappone: TQM – miglioramento Continuo Deming: Company Wide Quality Control La misura della qualità per l’efficienza deei processi ’90 ‘95 Hammer: Re-engineering Ridisegno radicale dei processi, il ruolo dei sistemi informativi nel miglioramento L’adozione in occidente della qualità come approccio al superamento della crisi Harrington e Davenport Re-design Approccio progressivo 13 BPR – Le basi storiche Agli inizi degli anni ’90: Michel Hammer, professore di fama dell’MIT e considerato uno dei padri della materia, mise l’accento sulla necessità di usare le tecnologie per eliminare attività di scarso valore aggiunto invece di semplicemente riprodurle nei processi di automatizzazione: “ è tempo di smettere di pavimentare sentieri per mucche…” Da questo approccio radicale iniziale si sviluppano varie interpretazioni che mirano a un cambiamento meno drastico 14 Business Process Redesign Davenport: Necessità di combinare l'approccio radicale con iniziative e metodi miranti al miglioramento continuo delle prestazioni (es. TQM). I principi si rifocalizzano: le tecnologie "fattore abilitante“ integrato con il cambiamento organizzativo, necessità di gestire correttamente i progetti di cambiamento allo scopo di minimizzarne i rischi, coinvolgimento dei "clienti" all'interno dei gruppi di lavoro per la reingegnerizzazione. Approccio più strutturato e controllato che alterna momenti di reingegnerizzazione radicale con fasi di controllo e miglioramento continuo. 15 Confronto tra i modelli di analisi Tipo di intervento Reingegnerizzazione Ridisegno Miglioramento dei risultati Drammatico (oltre 80%) Moderato (tra 10% e 50%) Un intero processo complesso e Un processo di media complessità, Ambito interfunzionale con più sottoprocessi, monofunzionale Tempo necessario Da 9 a 18 mesi Meno di un anno e ristrutturare Automatizzare o eliminare Esistono quindi Ridefinire molteplici sfumature e interpretazioni che completamente l'attuale modo di specifiche attività funzioni inFocus uno schema di riferimento diffuso dal Governo Federale operare Leadership Gruppo di lavoro Rischio Investimento Principi ispiratori Top Management Direzione dell'area funzionale Miglioramento Incrementale (Max 10%) Un singolo sotto processo o un processo semplice Pochi mesi Migliorare l'efficienza dei vengono sintetizzate processi esistenti degli Stati Uniti: Responsabile degli uffici o gruppi di qualità Team dedicato con il Gruppo di lavoro con i responsabili Team interno all'unità coinvolgimento di tutti i dirigenti dei SI e delle aree funzionali organizzativa delle organizzazioni coinvolte coinvolte Alto Notevole Radicale revisione del servizio e del rapporto con l'utenza Cambiamento di strutture, professionalità, SI, cultura Medio Basso Orientato all'ICT Mantenimento degli attuali servizi Modifiche su: Flussi, SI, attività, professionalità. Basso Trascurabile Mantenimento degli attuali processi con miglioramento di efficienza 16 BPR – I principi Tutti gli approcci sono accomunati da questi principi: Operare guidati da obiettivi strategici definiti e formalizzati. Ragionare per processi e non per strutture funzionali. Mettere al centro dell'analisi il servizio fornito e le esigenze del "cliente“. Operare sul flusso del processo e su tutte le altre componenti. Non essere vincolati dall’esistente nel individuare il nuovo. Considerare le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) come "fattore abilitante". Operare in maniera integrata tra dirigenti amministrativi e responsabili informatici. Porsi obiettivi misurabili e verificarne il raggiungimento attraverso opportuni sistemi di misura. 18 BPR – I principi Gli elementi gli principali che entrano in gioco in un processo di BPR sono: Strategie – Processi- Tecnologie - Persone Ove strategie e processi sono funzionali alla corretta visione: Nell’utilizzo delle tecnologie nel rinnovamento. Nella revisione delle attività umane. 19 BPR – I principi A prescindere dal livello di innovazione- miglioramento desiderato l’analisi include: Strutture organizzative Definizione dei compiti Business work flow Controllo dei processi e se necessario: Strutture di incentivazione Revisione della cultura e filosofia aziendale 20 Le fasi del BPR Strategie Direzione Definizione ambito Fonti innovative Aree problematiche Definizione Obiettivi e Organizzazione A1 Organizzazione aziendale Obiettivi intervento Organizzazione del progetto Definizione ambito Strumenti Diagnosi criticità e criteri di cambiamento Analisi e diagnosi A2 Organizzazione Strumenti aziendale Riprogettazione A3 Organizzazione aziendale Progetto di reingegnierizzazione Sotto progetti (organizzazione, ICT, Change management) Parametri di miglioramento attesi Strumenti 21 Definizioni di processo – ISO (1/2) International Organization for Standardization: Normativa ISO 9000-1 Ogni attività è realizzata mediante un processo. Ogni processo ha dati di ingresso. I dati di uscita sono i risultati del processo che sono i prodotti sia tangibili che intangibili. Lo stesso processo è, o dovrebbe essere, una trasformazione che aggiunge valore. Ogni processo coinvolge in qualche modo persone e/o risorse 22 Definizioni di processo - ISO Normativa ISO 9000-1 • = Possibilità di misurazione Fonte: UNI EN ISO 9000-1 23 BPR – Definizione degli obiettivi E’ la fase che si focalizza sugli obiettivi del cambiamento e sulle opportunità che innescano tale cambiamento: Perché, Cosa si vuole migliorare Quanto si vuole Chi vuole migliorare Le motivazioni che possono spingere a un processo di BPR possono essere molteplici e alcune volte contraddittorie. La prima fase di progetto deve quindi stabilire in modo preciso questi fattori. 24 BPR - Organizzare il progetto Una delle prime fasi in cui entra in gioco il Project Management è proprio nella organizzazione di un progetto di BPR. Trattare un progetto di BPR con le regole di Project Management è un fatto ovvio in teoria ma quasi mai applicato: Chiare strutture di progetto. Integrazione costi e tempi. Controllo dei progressi reali. sono spesso dei punti minori e sentiti come inutili in un progetto di BPR. Trascurare questo aspetto può generare quei progetti che, alla fine di grandi investimenti, producono effetti inferiori all’atteso, con tempi tali da produrre abbassamento di interesse nel management. 25 BPR - Analisi e diagnosi La fase di diagnosi si scompone i tre attività principali: Modellizzazione dei processi reali Definizione di metriche della prestazione complessiva di processo; Misurazione dei gap tra obiettivi strategici e situazione attuale Lo scopo è quello di analizzare l’esistente per di individuare, attraverso l'analisi della situazione attuale e la modellizzazione dei processi da re-ingegnerizzare, le principali differenze (gap) rispetto alle esigenze dei fruitori e le priorità di intervento. 26 BPR - Analisi e diagnosi In generale questa fase identifica: Processi a scarso valore aggiunto. Processi ridondanti o frammentati. Mancanza di presidio di requisiti di valore. Processi troppo complessi. Processi con difficoltà all'accesso o alle interfacce. 27 BPR - Riprogettazione In base all’output della fase precedente si selezionano le alternative con caratteristiche di maggior grado di attuabilità (scelte tra quelle che danno il maggior grado di efficienza e efficacia). E’ consigliato valutare anche le alternative più radicali (bloccarsi solo se non è possibile soddisfare vincoli normativi o se i costi sono inapplicabili), E’ qui che maggiormente entrano in gioco le opportunità tecnologiche. La ri-progettazione deve combinare opportunamente tecnologie e organizzazione, Nel riprogettare vanno definiti i criteri e gli strumenti di misurazioni. 28 BPR - Riprogettazione Output della fase: viene prodotta la sintesi di quanto definito nelle varie fasi. Ambito e contesto Opportunità e vincoli Obiettivi strategici Analisi e diagnosi dell’attuale Soluzione individuata: Mappa del processo re-ingegnerizzato Progetti ICT e di logistica Piano di intervento organizzativo Analisi delle criticità e dei rischi di intervento Piano di finanziamento Pianificazione temporale 29 La realizzazione del cambiamento Il BPR non si occupa della realizzazione degli interventi nel quale invece entrano pesantemente in gioco le tecniche di Project Management. Program Management Attuazione del progetto tecnico Attuazione del progetto di supporto (es. call center) Rilascio e Follow up Attuazione del progetto di comunicazione Formazione/comunicazione Funzioni di supporto Attuazione del progetto organizzativo 30 … e adesso che ne dite di … Continua … 31 Cosa è un progetto La norma ISO 9000:2000: “insieme di attività coordinate e tenute sotto controllo, con date di inizio e fine, intraprese per realizzare un obiettivo conforme a specifici requisiti, ivi inclusi i limiti di tempo, costi e risorse”. Il Project Management Institute: “la gestione di una combinazione di uomini, risorse materiali e fattori organizzativi, riuniti temporaneamente per raggiungere obiettivi unici, definiti e con vincoli di tempo, costi, qualità e con risorse limitate”. 32 Project Management Il riferimento principale è il PMBOK (P.M. Book of Knowledge) del Project Management Institute che definisce il PM come un insieme di: 9 aree di conoscenza I5 processi di management • • • • • avviamento, pianificazione, controllo, esecuzione, chiusura. Processi di INIZIO Processi di CONTROLLO Processi di PIANIFICAZIONE • • • • • • • • • project integration, time management, scope management, cost management, quality management, risk management, human resources management, communication management, procurement management. Processi di ESECUZIONE Processi di CHIUSURA 33 Inizio Il Processo che consente di autorizzare l’inizio del progetto o della fase Processi di INIZIO Processi di PIANIFICAZIONE Processi di CONTROLLO Processi di ESECUZIONE Processi di CHIUSURA INIZIO CONTENUTO Inizio Ufficiale Processi di Pianificazione 34 Pianificazione Sono i Processi attraverso i quali si definiscono e ridefiniscono gli obiettivi delle attività e si sceglie il miglior corso di azione per conseguirli. Vengono definiti i Gantt e i piani di gestione e controllo di tutte le attività (cosa, come e quando). Processi di INIZIO Processi di PIANIFICAZIONE Processi di CONTROLLO Processi di ESECUZIONE Processi di CHIUSURA 35 Pianificazione CONTENUTO Pianificazione del contenuto TEMPO Definizione delle attività CONTENUTO Definizione del contenuto TEMPO Ordine di esecuzione delle attività TEMPO Sviluppo della Schedulazione TEMPO Stima della durata delle attività COSTI Pianificazione delle risorse COSTI Stima dei Costi RISCHIO Pianificazione della gestione del Rischio COSTI Allocazione dei Costi INTEGRAZIONE Sviluppo del piano di progetti PROCESSI FONDAMENTALI 36 Pianificazione QUALITA' Pianificazione della Qualità COMUNICAZIONI Pianificazione delle Comunicazioni RISORSE UMANE Pianificazione organizzativa RISORSE UMANE Acquisizione del personale APPROVV.TO Pianificazione dello approvvigionamento RISCHIO Identificazione del rischio RISCHIO Analisi Qualitativa del rischio RISCHIO Analisi Quantitativa del rischio APPROVV.TO Pianificazione dell'invito RISCHIO Pianificazione della risposta al rischio PROCESSI AUSILIARI 37 Esecuzione Sono i Processi attraverso i quali si attua il coordinamento delle risorse, umane e non, al fine di portare a termine il piano di progetto. Processi di INIZIO Processi di PIANIFICAZIONE Processi di CONTROLLO Processi di ESECUZIONE Processi di CHIUSURA 38 Esecuzione Processi di ESECUZIONE DA PIANIFICAZIONE INTEGRAZIONE Esecuzione del piano di progetto PROCESSI AUSILIARI QUALITA' Assicurazione Qualità APPROVV.TO Selezione dei fornitori DA CONTROLLO APPROVV.TO Invito RISORSE UMANE Sviluppo del gruppo di progetto VERSO CONTROLLO COMUNICAZIONE Distribuzione delle informazioni APPROVV.TO Amministrazione del contratto 39 Controllo Sono i Processi che assicurano che gli obiettivi siano raggiunti monitorando e misurando regolarmente l’andamento per identificare eventuali scostamenti dal piano, in modo da poter mettere in atto, se necessario e in tempo utile, misure correttive. Processi di INIZIO Processi di PIANIFICAZIONE Processi di CONTROLLO Processi di ESECUZIONE Processi di CHIUSURA 40 Controllo DA ESECUZIONE Verso PIANIFICAZIONE COMUNICAZIONE Rendicontazione dei risultati CONTENUTO Verifica del contenuto COSTI Controllo dei Costi PROCESSI AUSILIARI INTEGRAZIONE Controllo integrato delle modifiche CONTENUTO Controllo delle modifiche del contenuto QUALITA' Controllo Qualità TEMPO Controllo della schedulazione Verso ESECUZIONE RISCHIO Monitoraggio e controllo del rischio PROCESSI di CONTROLLO Verso CHIUSURA 41 Chiusura Soni i Processi attraverso i quali viene formalizzata l’accettazione del progetto e se ne determina la chiusura. Processi di INIZIO Processi di PIANIFICAZIONE Processi di CONTROLLO Processi di ESECUZIONE Processi di CHIUSURA 42 Chiusura DA CONTROLLO APPROVV.TO Chiusura del contratto COMUNICAZIONI Chiusura amministrativa PROCESSI di CHIUSURA 43 Project Management Il Project Manager è una figura manageriale che utilizza metodi e tecniche per la gestione delle attività con un unico scopo: Adempiere alla realizzazione del progetto nel rispetto delle tre variabili principali. Tempo, costo, risultato. Il Project Management è un insieme di metodi e tecniche che costituiscono il Know How specifico della funzione. 44 Project Management Utilizzare tecniche di Project Management non assicura il risultato ma: Aumenta le probabilità che lo si raggiunga. Aiuta a governare le attività e le complessità. Riduce i costi derivanti dalla conduzione inadeguata. Le tecniche di Project Management sono applicabili a tutti gli ambiti in cui una attività abbia le caratteristiche di un progetto. La complessità è aumentata e le regole di buon senso non bastano più. 45 … e adesso che ne dite di … 46