PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE PROMOZIONE DELLA SALUTE 2005-2006 (DD 466 - 29.11.04)
BANDO REGIONALE 2005-2006 PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD 284 - 28.11.05–BURP 13–30.03.06)
STASERA NON BEVO, HO VOGLIA DI GUIDARE
Responsabile di progetto
Carmazzi Federica
ASL 7 Chivasso - S.S.V.D. Alcologia
Via Nino Costa 43 – 10034 Chivasso (TO)
[email protected]
Tel. 011.9176907 - Fax 011.9176007
Referente/i di progetto
Zarmati Carlo
ASL 9 Ivrea - Ser.T. Caluso
Vicolo Beata, 6 - 10015 Ivrea (TO)
[email protected]
Tel. 0125.414373-4 - Fax 0125.414237
Partner
Comune di Chivasso,
Comune di Caluso,
ARCAT Piemonte,
Area Piemonte di Alcolisti Anonimi,
ACI Torino,
CRI Chivasso,
ASCOM Chivasso,
Scuole Medie Superiori del territorio delle ASL7 e ASL9.
Filone tematico
Azione 16
Incidenti Stradali
Prevenzione degli incidenti stradali correlati all’uso di alcolici nel setting
comunità con target gli adolescenti e i giovani attraverso interventi informativi,
educativi, formativi ed organizzativi di promozione di una guida in stato di
sobrietà
Destinatari finali
Allievi del I° e IV° anno (14-17 anni) delle scuole medie superiori
Giovani in via di conseguimento della patente di guida, oppure frequentanti i
corsi di recupero punti (legge 126/bis)
Agenti dei CC e della Polizia Municipale
Operatori delle scuole guida (8 scuole guida)
Titolari e dipendenti dei locali pubblici (bar, discoteche e circoli ricreativi)
14/16 Insegnanti (referenti alla salute e docenti dei corsi per il conseguimento
del patentino)
Destinatari intermedi
Setting
Setting di gruppo presso le sedi delle scuole con gli allievi in classe. Setting
individuale intervento face to face esercenti e autoscuole in loco. Sono previste
attività all’esterno nel contesto cittadino in relazione allo svolgimento di eventi
periodici rivolti alla salute. Setting gruppale e corso di motivazionesensibilizzazione per forze dell’ordine
Integrazione
con azioni locali
L’intervento proposto è integrabile con:
progetto di prevenzione delle dipendenze ASL 9 “Invisibile Elefante
- progetto regionale sulle tematiche alcolcorrelate giovanili “Feedback”
- “Giornata della Salute”: evento che si svolge periodicamente a Chivasso,
e che comprende la partecipazione dei Servizi, delle Associazioni di
volontariato e degli studenti
- progetti di prevenzione delle dipendenze già attivati
Tipologia
dell’intervento
Durata
Informativo
Comunicativo
Formativo
Educativo
Organizzativo
Sviluppo di comunità
Ambientale
*Altro
x
x
x
x
x
*realizzare un progetto di attività
permanente nel tessuto cittadino in
conformità al tema dell’educazione alla
salute, mirato al rafforzamento di strategie
di guida sicura e controllo del problema
alcool
Biennale
ProSa on-line: P0779 VALUTAZIONE PROGETTO: 29/32
FINANZIAMENTO: € 28.440
ABSTRACT
Nel contesto sociale di realizzazione del progetto è inclusa un’ampia area geografica zona di
produzione di bevande alcoliche (Erbaluce e Passito di Caluso). Pertanto i giovani da un lato sono
coinvolti dalla cultura del bere tipica delle zone di produzione che in qualche modo incoraggia e ritualizza
il consumo di bevande alcoliche e dall’altro possono essere spinti al consumo e abuso alcolico dalle
tendenze trasgressive tipiche dell’età.
D’altra parte la restante area del contesto settimese/chivassese vede fasce di rischio giovanile di
comportamento di abuso tipico delle zone di prima cintura metropolitana.
Il progetto è articolato in modo da offrire alla popolazione target alcune strategie mirate a
incentivare la motivazione alla guida di motocicli e autoveicoli in condizioni di sobrietà. Ciò rappresenta
anche l’obiettivo primario da raggiungere.
Gli utenti individuati ai quali è indirizzato il progetto sono eterogenei: per età, professione, ruolo e
funzione.
Il soggetto principale è rappresentato da adolescenti e giovani interessati al conseguimento della
patente di guida. Attualmente, con le nuove norme vigenti del codice della strada, anche i ragazzi
quattordicenni devono essere muniti di permesso di guida per poter condurre i ciclomotori, pertanto
l’intervento coinvolge gli studenti del I° e IV° anno delle scuole superiori. Si tratta dunque di due gruppi
rispettivamente di 14 e 18 anni.
I dati complessivi forniti dagli studi in Europa sul consumo giovanile di alcolici, indicano una
tendenza all’abbassamento dell’età in relazione alle prime assunzioni. Ciò giustifica ampiamente la
selezione di un sottogruppo target intorno ai 14 anni.
L’intervento nelle scuole prevede ore di formazione e informazione. Esso si avvale di una
metodologia il più possibile interattiva (intervento concertato) con gli studenti: utilizzo del brain storming,
simulazione con gli etilometri, esercitazioni multimediali, produzione di materiale informativo e
rappresentativo (attività di espressione artistica) da destinarsi agli eventi cittadini principali sulla
prevenzione e sull’educazione alla salute. Il principio conduttore consiste nel creare dei gruppi di giovani
in possesso di conoscenze e strategie cognitive, in grado di riprodurre un feedback nel loro contesto
prossimale in tema preventivo.
Per contro, gli insegnanti interessati al progetto potranno partecipare a delle sessioni formative a
parte, al fine di includere nei loro progetti educativi contenuti inerenti alla guida in stato di sobrietà.
Sono coinvolti nel progetto gli agenti delle forze dell’ordine, con i quali si programma di attivare
degli incontri di discussione, confronto e scambio con gli operatori sanitari, gli esercenti, le scuole guida e
le associazioni di volontariato. A questo proposito, saranno approntati seminari tematici e incontri face to
face con l’accento posto sulla sensibilizzazione al problema del consumo di alcolici e guida.
Si ritiene importante un coinvolgimento dei gestori e del personale dei bar, discoteche e circoli
ricreativi ai quali rilasciare attestati di partecipazione e gettone di presenza . Per coloro che si mostrano
disponibili, è previsto un programma di incentivazione e sviluppo del settore analcolico. Sarà proposta
anche la sperimentazione di spazi di decompressione o chill-out per i clienti.
Al fine di favorire l’integrazione tra l’attività di educazione e di prevenzione sanitaria con i servizi
alcologici e per le dipendenze si prevede una quota di autofinanziamento pari all’impegno orario di 30
ore per la figura di un medico e di uno psicologo.
CONTESTO DI PARTENZA
Il progetto rappresenta lo sviluppo di precedenti interventi di prevenzione dell’abuso di sostanze
psicotrope legali e illegali, attivati in precedenza. In specifico sono stati contattati gli Istituti di Scuola
Media Superiore di Chivasso, l’I.T.I.S. “Europa Unita” e il Liceo “Newton” con i quali si sono già avuti, nel
recente passato, rapporti di collaborazione in riferimento a tematiche concernenti l’uso e l’abuso di
bevande alcoliche nella fascia d’età compresa tra 14 e 18 anni.
In particolare si sono realizzati degli incontri nelle classi IVª e Vª dell’Istituto “Europa Unita”, articolati in
una fase informativa attraverso il coinvolgimento degli insegnanti ai quali è stato fornito del materiale
(CD-ROM e materiale cartaceo) da presentare, come momento propedeutico, agli studenti. Lo scopo era
quello di stimolare nei giovani alcuni spunti di riflessione da sviluppare poi nei successivi incontri (due per
classe) con gli operatori del Servizio di Alcologia.
Il risultato di questo intervento è stato utile per ripensare ad un più consono utilizzo di tale strumento:
infatti le classi con cui si è lavorato (IVª e Vª) avevano già avuto negli anni precedenti una discreta
preparazione a livello scolastico rispetto alle tematiche proposte. Questa rilevazione è servita da stimolo
per proporre contenuti più aderenti all’esperienza dei giovani coinvolti, scegliendo come interlocutori
privilegiati gli insegnanti stessi, i quali hanno offerto la propria disponibilità per quanto riguarda l’attuale
progetto.
Si è inoltre registrato un risultato positivo dell’intervento succitato, in quanto gli insegnanti hanno adottato
il materiale fornito dal Servizio di Alcologia quale strumento di formazione rispetto alle tematiche
alcolcorrelate per le classi subentranti (Iª e IIª).
Tale materiale è stato inserito nel programma scolastico contribuendo ad un ampliamento dello stesso
nelle materie interessate (in particolare Scienze).
Il nuovo progetto relativo ad alcol e guida è stato ben accolto dagli insegnanti in quanto nelle classi
interessate al conseguimento del patentino di guida è stato destinato un monte ore da assegnare ad
alcuni insegnanti o a consulenti esterni per realizzare un corso di preparazione degli studenti dove
particolare attenzione viene posta anche nei riguardi di corretti stili di vita (soprattutto quelli legati all’uso
di alcol e sostanze farmacologicamente attive che riducono la capacità di guida).
Si prevede di concordare con gli insegnanti la modalità più idonea per tale attività di prevenzione: o
attraverso la formazione degli insegnanti preliminare alla loro attività didattica o svolgendo direttamente
tale attività in sostituzione degli insegnanti.
Questa proposta formativa potrebbe inoltre trasformarsi, negli anni successivi, in pratica formativa
“permanente” attuabile secondo la modalità risultata più efficace.
Sul territorio afferente alla Sede SerT di Caluso è attivo un progetto di prevenzione, avviato 10 anni fa
come esperienza di collaborazione informale fra il Servizio Tossicodipendenze ed una scuola media
superiore del territorio, l’Istituto Agrario Enologico Ubertini. Negli anni successivi l’esperienza di
collaborazione si è progressivamente estesa ad altre scuole superiori ed agenzie educative ed enti locali
del territorio. Cinque anni fa si è definita una progettazione preventiva strutturata, si è istituzionalizzata
una equipe di operatori dedicati (psicologo, educatore, animatore e medico), e attraverso l’utilizzo di fondi
specifici si è diffuso l’intervento coinvolgendo nuove scuole superiori e medie inferiori del territorio.
L’intervento qui descritto si colloca pertanto in continuità con attività precedenti e prevede sviluppi
innovativi nell’ampliamento dei target intermedi e nella focalizzazione sull’obiettivo concreto della guida
sicura
DIAGNOSI EDUCATIVA ED ORGANIZZATIVA
La diagnosi educativa ed organizzativa è stata effettuata utilizzando tipologie diverse di strumenti
diagnostici differenziati in base al ruolo dei destinatari intermedi e finali.
Pertanto si sono realizzate interviste semistrutturate con i rappresentanti della Forze dell’Ordine di zona
(Polizia Municipale), con alcuni titolari e dipendenti di locali di ristorazione e con gli operatori delle scuole
guida. È stato anche somministrato un questionario alle classi I, III e IV superiore suddivise negli istituti di
Chivasso e Ivrea.
Sono emerse le seguenti criticità:
• Forze dell’ordine: gli intervistati possiedono un’accurata conoscenza della normativa stradale che
regolamenta la guida in condizioni di abuso alcolico. Sono inoltre adeguatamente attrezzati di
strumenti di verifica (kit per il test alcolemico); tuttavia appare poco articolato il momento del
controllo con quello dell’informazione. La sanzione rischia in questo modo di essere un semplice
deterrente senza connessioni con alcuna attività informativa relativa allo stile di vita sobrio,
trascurando allo stesso tempo il senso ed il significato in termini di prevenzione.
• Esercenti: sono stati contattati alcuni titolari di locali pubblici frequentati principalmente da
teenagers. Emerge che è prevalente l’uso di bevande alcoliche a scapito delle bibite analcoliche;
è stata offerta la disponibilità a realizzare serate analcoliche pubblicizzate sui media locali. Gli
•
•
esercenti sono anche disponibili a dedicare uno spazio nel loro locale per la verifica dell’alcolemia
calcolata mediante l’apposito regolo e a distribuire opuscoli informativi.
Scuole Guida: all’interno del manuale di guida in dotazione agli esaminandi vi è la sezione
specifica dedicata alla guida correlata all’uso di alcolici. Gli istruttori affermano che
nell’organizzazione dei corsi sono previste lezioni teoriche nelle quali viene trattata la materia in
questione. L’utilizzo di materiale multimediale è quasi assente. Vi è maggior attenzione ai giovani
che devono conseguire il patentino per i ciclomotori, e al proposito gli istruttori collaborano con gli
insegnanti delle scuole. Nei corsi per il recupero punti vengono approfonditi argomenti inerenti
all’infrazione commessa, essi sono tuttavia strutturati in maniera individuale sullo stile intervista..
Stabilito ciò, si rileva che le semplici lezioni teoriche frontali sono tradizionalmente meno efficaci di
quelle interattive, così come la semplice lettura del manuale desta meno interesse rispetto
all’interfaccia multimediale o all’utilizzo di metodologie a partecipazione attiva.
Studenti: è stato somministrato un questionario agli studenti delle classi superiori nella fascia di
età compresa tra i 14 e i 18 anni. Dai dati ottenuti emerge che la maggior parte degli studenti
quattordicenni e diciottenni sono al corrente degli effetti causati dall’alcol durante la guida.
Soltanto il 51% degli studenti conosce l’esatto valore del tasso di alcolemia consentito dalla
legge, mentre il restante 49% pensa che il limite fissato sia molto più elevato. Una percentuale,
piccola ma presente, associa all’uso di alcol migliorata capacità di guida (coraggio, ecc.) e infine il
dato più problematico rilevato è che solo il 9% ha in mente come guida sicura lo stato di totale
sobrietà. Un ultimo risultato significativo riguarda la poca valorizzazione della possibilità di dialogo
con un operatore.
Componente con azione su….
Aumento dell’informazione presso i giovani sulle leggi che hanno
abbassato il livello consentito di alcolemia. Potenziamento della
motivazione all’utilizzo delle bevande analcoliche.
Sviluppo di atteggiamenti critici e consapevoli nei giovani e negli
adolescenti relativamente ai rischi connessi all’abuso di alcol e contrasto
dei comportamenti trasgressivi Motivazione dei gestori dei locali a mettere
a disposizione della clientela strumenti informativi (compreso il “regolo” per
il calcolo dell’alcolemia), sensibilizzandola all’utilizzo di bevande
analcoliche.
Integrazione formativa e metodologica degli istruttori delle Scuole Guida e
delle forza dell’ordine, centrata sull’acquisizione di competenze specifiche
in tema alcologico. Discussione sulle classi di determinanti (con i
destinatari intermedi)
Classe di determinanti
Abilitante/Rinforzante
Predisponente
Abilitante/Rinforzante
TRASFERIBILITÀ DI PROVE DI EFFICACIA DISPONIBILI ED ESEMPI DI BUONA PRATICA
•
Le riflessioni sugli interventi preventivi, in età adolescenziale e giovanile, nel campo dei fenomeni di
dipendenza, abuso e comportamenti a rischio, a livello nazionale e internazionale sottolineano
l’importanza di intervenire sui fattori di rischio e sul potenziamento dei fattori protettivi. In linea con
tale impostazione il progetto si colloca nell’ottica del coinvolgimento dei giovani in una posizione
attiva, del potenziamento della comunicazione e della costruzione di informazioni chiare, corrette ed
approfondite.
•
In linea con la riflessione internazionale (2nd National Conference on Drug Abuse Prevention
Washington D.C. August 9-10 2001) sottolineiamo l’opportunità di costruire l’intervento preventivo
non come azione isolata, destinata pertanto ad avere ridotta incidenza, ma come complesso di azioni
articolate in una ottica di coinvolgimento dei diversi attori presenti nella comunità sociale, nella
prospettiva del cambiamento evolutivo graduale dei modelli culturali diffusi. I diversi livelli di azione
si sviluppano nella comunità locale, a livello di micro e macro realtà, come prodotto congiunto del
servizio di Alcologia, del SerT, delle municipalità e delle istituzioni educative nella prospettiva dello
sviluppo di una cultura consapevole e critica verso i comportamenti di abuso, con un approccio
“comunity based” che supporta e completa l’approccio mirato a specifici problemi di comportamento e
di atteggiamento.
•
Raccomandazioni prodotte dal NIDA relativamente alla costruzione di progetti di prevenzione dei
comportamenti di abuso delle sostanze stupefacenti, con particolare riferimento: 1) Indicazione di
costruire azioni di prevenzione di tutti i tipi di abusi di sostanze (legali, illegali e usi illeciti). 2)
Coinvolgimento della comunità locale nel suo complesso nella realizzazione dell’azione preventiva. 3)
Indicazione di monitorare attentamente e costantemente l’azione preventiva con strumenti di verifica
e valutazione dei risultati.
•
Si propongono come esempi di buona pratica realizzati sul nostro territorio:
Progetto Sailor Città di Chivasso
Progetto Invisibile Elefante Ser.T. ASL9 sede di Caluso
•
Si sono inoltre analizzati numerosi progetti di prevenzione attivi sul territorio nazionale, ed in specifico
si sono individuate esperienze di riferimento nei:
Progetti realizzati in Regione Veneto nel 2003 su alcol e guida sicura
Progetti realizzati in Regione Piemonte su alcol e guida sicura
Progetto in corso in Regione Piemonte “FEEDBACK” - adolescenti e sostanze psicoattive: percezioni
e rappresentazioni del fenomeno, impatto dei messaggi informativo preventivi
MODELLI TEORICI DI CAMBIAMENTO DEI COMPORTAMENTI E STILE DI CONDUZIONE DEL
PROGETTO
•
Il progetto, nella sua articolazione principale, si fonda su premesse teoriche le cui origini sono da
individuarsi nel modello psicosociale messo a punto da K. Lewin nell’immediato dopoguerra (1945’50). I criteri cui fa riferimento l’autore, nella determinazione del succitato modello, sono caratterizzati
dal rapporto tra l’individuo e il proprio ambiente di vita. Ciò implica un approccio metodologico e
concettuale definibile anche come “ecologico”, ove gli attori umani sono considerati come entità
psicologiche dinamiche all’interno di una cornice contestuale (caratterizzata da fattori di natura per lo
più extrapsicologica; si pensi al sistema legislativo di un paese, oppure al sistema delle
comunicazioni, oppure ancora al clima) che ne definisce le condizioni di limite e possibilità.
In tal senso, il comportamento sia a livello individuale che di gruppo può essere descritto anche in
termini di abitudini. Tali abitudini tendono ad ostacolare i propositi di cambiamento.
Con le nozioni di campo di forze e di complessità in funzione delle variabili spazio-temporali Lewin
intende determinare il substrato sul quale possono realizzarsi i mutamenti ( ad esempio una
riorganizzazione sociale al fine di modificare il corso degli eventi). In questo senso è pensabile una
programmazione volta al cambiamento: essa prescrive come condizione necessaria di partenza
un’attenta diagnosi della situazione sulla quale formulare gli obiettivi operazionali. Essi non sono
tuttavia da interpretare nel senso di mete da raggiungere puntualmente, bensì come mutamento «dal
livello presente a quello desiderato» (K.Lewin 1951; trad. it. 1972), ossia ne viene conservato
l’intreccio complesso nel suo movimento dinamico.
•
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici e comunicativi, il progetto fa riferimento all’approccio
motivazionale, uno stile di lavoro per aumentare la disponibilità al cambiamento.
Il modello, elaborato negli Stati Uniti e in Inghilterra negli anni 80, ( Miller,.Prochaska, Di Clemente),
diffuso in Italia da Guelfi e Spiller, nei Servizi che si occupano di Dipendenza da alcol e droghe,
centra l’intervento sul trattamento sistematico degli aspetti motivazionali,
sulla visione del
cambiamento come processo graduale organizzato in stadi , sul riconoscimento dell’ambivalenza
presente nel soggetto.
La motivazione al cambiamento di un comportamento a rischio (quale la guida in stato di non
sobrietà) matura, secondo questo approccio, a partire da un potenziale di cambiamento che,
almeno in embrione, risiede nel soggetto e non è introdotto da fuori. Le tecniche di Colloquio
Motivazionale, a partire dall’ascolto della persona accettata nella sua situazione di partenza,
agiscono per saggiare, valutare, accrescere e consolidare il potenziale di cambiamento già presente.
Da tale approccio il progetto mutua le tecniche motivazionali, che sostengono i processi di aumento
della consapevolezza, attivazione, contro-condizionamento, controllo dello stimolo e gestione della
relazione d’aiuto.
•
Gli studi e le ricerche realizzate in particolare negli Stati Uniti dal NIDA relativamente all’azione
preventiva dell’abuso di sostanze stupefacenti, e riprese in Italia dal progetto RELIGO, indicano come
fondamentale il fatto che la strategia preventiva non si limiti ad azioni di tipo informativo( che di per sé
possono avere scarsa influenza ed affetti controproducenti), ma al contrario preveda interventi
complessivi ed integrati di carattere abilitante e rinforzante e di coinvolgimento dei diversi decisori
sociali in un ruolo attivo protratto nel tempo.
•
Alla luce dei riferimenti sopra riportati lo stile di conduzione del progetto si caratterizza nel suo
complesso come stile concertato; per alcune iniziative specifiche quali la costituzione di una banca
dati, lo stile acquista invece un carattere euristico.
GERARCHIA DI OBIETTIVI CONGRUENTI CON LA DIAGNOSI EDUCATIVA ED ORGANIZZATIVA
Gerarchia
Risultato diagnosi
Comportamentale
Presenza di comportamenti a
rischio (guida in stato di non
completa sobrietà)
Ambientale
Predisponente
Abilitante
Rinforzante
Obiettivo
Attraverso il potenziamento dei fattori
protettivi sviluppare strategie di sicurezza
per sé e per gli altri (conoscenza,
consapevolezza
e
motivazione
all’investimento su obiettivi di benessere,
sicurezza e salute per sé e per gli altri).
Rinforzo
dinamiche
di
gruppo
che
contrastino la trasgressione e potenzino i
fattori di competenza e sicurezza nella guida.
Atteggiamento sociale
Aumento di consapevolezza critica nel
scarsamente critico nei
contesto ambientale e costruzione di una
confronti dei comportamenti di politica pubblica per la salute orientata al
abuso e, in occasioni
controllo dei comportamenti di abuso e
particolari quali feste dei
all’incentivo alla guida sicura
coscritti, fine settimana, feste
dell’uva, addirittura
incentivante all’abuso
(accentuato nelle zone di
produzione)
Presenza nei giovani di una
Messa a disposizione di strumenti per
informazione incompleta.
raggiungere una informazione completa e
Atteggiamenti trasgressivi e di una modificazione di atteggiamento nella
scarsa consapevolezza dei
direzione del riconoscimento del valore delle
rischi
norme della tutela della salute
Non sufficiente sensibilità a
Modifica tipologie di consumo anche attravers
valorizzare consumi alternativi ampliamento dell’offerta di bevande analcolich
ai consumi alcolici, fortemente nei locali pubblici, in particolare nelle ore sera
pubblicizzati.
e nel fine settimana
Scarsa connessione fra il
momento sanzionatorio ed il
momento informativo. Scarsa
presenza nelle situazioni di
maggior incidenza dei
comportamenti a rischio.
Assunzione da parte delle figure di controllo
di un più chiaro ruolo educativo/formativo.
Potenziamento strumenti di
informazione/controllo al fine di una più
evidente contiguità
PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ
Chi fa
Operatori del progetto
Che cosa
Interventi info/formativi di gruppo sui rischi
alcolcorrelati durante la guida (destinati agli
adolescenti che acquisiscono patentino e
patente)
Contatti face to face relativi al tema
(esercenti, gestori scuole guida, operatori
centri di aggregazione giovanile)
Entro quando
5 mesi
Amministrazioni locali
Supporto logistico
Facilitazione comunicativa
2 mesi
Associazioni commerciali
Associazioni di volontariato
Forze dell’ordine
Facilitazione comunicativa
6 mesi
Interventi di autodisciplina nella distribuzione 12 mesi
di alcolici
6 mesi
Collaborazione negli interventi di
sensibilizzazione sui rischi alcolcorrelati
Partecipazione a seminario di
sensibilizzazione e aggiornamento sui rischi
alcolcorrelati e sui temi preventivi
Messa a disposizione di dati
Interventi di controllo/informazione
8 mesi
10 mesi
10 mesi
6 mesi
Esercenti
Partecipazione a incontri informali volti alla
sensibilizzazione sui rischi alcolcorrelati
Adozione di strategie preventive
Concrete (esposizione materiali informativi,
potenziamento offerta analcolica etc.)
Insegnanti
Collaborazione al programma info/preventivo
sui problemi alcolcorrelati e alla valutazione
dei risultati
Docenti autoscuole
Collaborazione al programma
info/preventivo, messa a disposizione di dati
e valutazione dei risultati
6 mesi
Studenti
Collaborazione al programma info/preventivo
sui problemi alcolcorrelati
Produzione di materiali informativi
3 mesi
8 mesi
2 mesi
6 mesi
ALLEANZE PER SALUTE
Il reperimento delle risorse umane per realizzare il progetto avviene secondo i principi di coerenza e
congruenza, tenendo conto anche del fattore fedeltà dell’impianto strutturale proposto.
Le ASL 7 e 9 dispongono di operatori formati negli specifici servizi (Alcologia/Ser.T.) in tema alcologico
che al contempo sono già attivi nei rispettivi territori in progetti riguardanti i giovani. Da questo punto di
vista essi hanno rapporti di collaborazione con gli insegnanti e con le associazioni di volontariato
consolidati nel tempo. Agli operatori attivi direttamente nel progetto si affiancheranno gli operatori previsti
dal piano di autofinanziamento (medico, psicologo ed educatore professionale)con compiti di
coordinamento e referenza, costituendo così una équipe multidisciplinare.
Gli insegnanti delle scuole rappresentano una importante fonte di collaborazione poichè la loro posizione
è collocata nell’ambito di un “osservatorio” privilegiato come è appunto la scuola. Il concetto di alleanza
esclude una gerarchizzazione dei compiti attribuiti alle diverse figure professionali, pertanto si propone un
modello di collaborazione basato sulla pariteticità degli attori coinvolti e sulla distribuzione di compiti e
responsabilità pertinenti alle competenze e ai compiti nelle diverse fasi del progetto.. Si punterà dunque
sulla razionalizzazione degli interventi in maniera condivisa e nella piena attuazione della collegialità,
ponendo al centro dell’interesse la ricchezza potenziale del team multidisciplinare.
Il supporto tecnico (materiale informativo, di esercitazione e di rilevazione dei dati) sarà offerto anch’esso
con il contributo dei servizi territoriali in questione,e delle scuole e degli enti locali coinvolti.
Sul versante logistico Comuni, Scuole Guida, ACI, Croce Rossa, Associazioni di Volontariato e gli
Esercenti rappresentano risorse fondamentali per ciò che riguarda l’organizzazione di eventi cittadini
inerenti agli obiettivi del progetto. Sono stati presi accordi formali di partecipazione al progetto sia per
l’implementazione che per lo sviluppo processuale.
PIANO PER LA VALUTAZIONE DI PROCESSO
Chi fa
Che cosa
Operatori del
progetto
Interventi di
formazione/informazi
one di gruppo e face
to face
Avvio di un sistema
di banca dati sul
fenomeno
Entro
quando
12 mesi
18 mesi
Punto critico
Indicatore di processo
N°contatti effettuati/ N°
Contatti programmati
N° incontri di gruppo
effettuati/N° incontri di
gruppo programmati
Elaborazione criteri e
definizione partecipazioni
Strumento
Registro incontri
effettuati
Verbali incontri di
gruppo realizzati
Strumenti cartacei
ed informatici
Amministrazioni locali Supporto logistico
Facilitazione
comunicativa
6 mesi
N° amministrazioni
Registro iniziative
Attivate/N° amministrazioni pubblicizzate e
contattate
realizzate
Associazioni
commerciali e di
volontariato
12 mesi
N° amministrazioni
Attivate/N° amministrazioni
contattate
N° atti di autodisciplina
Realizzati
Registro iniziative
sponsorizzate
N°Materiali esposti
N° offerte analcoliche
Realizzate
N° incontri di verifica
N° docenti coinvolti
Avvio collaborazione
Costruzione banca dati
Mappatura delle
offerte analcoliche
Facilitazione
comunicativa
Interventi di
autodisciplina
18 mesi
Forze dell’ordine
Partecipazione a
12 mesi
seminari
Messa a disposizione
di dati
18 mesi
Interventi di
controllo/informazion
e
18 mesi
Esercenti
Partecipazione ad
incontri
12 mesi
Adozione di strategie 18 mesi
concrete
Insegnanti
Docenti autoscuole
Studenti
Collaborazione e
valutazione risultati
Collaborazione e
messa disposizione
di dati
Collaborazione
Produzione di
materiali informativi
18 mesi
18 mesi
18 mesi
Raccolta atti di
autodisciplina
realizzati
N° partecipanti a incontri di Registro partecipanti
gruppo
Elaborazione
Avvio collaborazione
strumento di
costruzione banca dati
raccolta dati
N° materiali
Diffusione di materiale
distribuiti
informativo
N° partecipanti a incontri
Registro partecipanti
informali
e registro contatti
Costruzione di materiali
informativi e preventivi
idonei a sensibilizzare i
coetanei
Registro partecipanti
Verbali incontri
Elaborazione
strumenti di raccolta
dati
Documentazione
fotografica e
cartacea relativa al
materiale prodotto
PIANO PER LA VALUTAZIONE DI RISULTATO
Gerarchia
Comportamentale
Ambientale
Predisponente
Abilitante
Rinforzante
Obiettivo (atteso di
cambiamento)
Indicatore
Standard
quali/quantitativ
o
Attraverso il
Acquisita
Acquisizione
potenziamento dei
strategia delega strategia >= 90%
fattori protettivi
di gruppo
sviluppare strategie compito di guida
di sicurezza per sé e in stato di
per gli altri
sobrietà
Aumento di
consapevolezza
critica nel contesto
ambientale e
costruzione di una
politica pubblica per
la salute orientata al
controllo dei
comportamenti di
abuso e all’incentivo
alla guida sicura
Messa a
disposizione di
strumenti per
raggiungere una
informazione
completa (strumenti
multimediali)
Modifica tipologie di
consumo anche
attraverso
ampliamento
dell’offerta di
bevande analcoliche
nei locali pubblici, in
particolare nelle ore
serali e nel fine
settimana
Potenziamento
strumenti che
favoriscano
contiguità controlloinformazione
Ampliamento
della rete di
collaborazione
ad attività di
prevenzione
abuso di alcol e
guida sicura
Inserimento di nuovi
enti nella rete
>= 30%
Aumento
Informazioni
competenza dei adeguate
giovani
sui >= 75%
fattori di rischio
abuso alcol e
guida
Strumento
Questionario e
intervista
semistrutturata
Test-retest
Scala di misura dei
comportamenti
Mappatura
collaborazioni
Enti-agenzie-istituzioni
Questionario test-retest
Scala di misura degli
atteggiamenti
Presenza
offe Presenza di offerta
Registro offerte di
analcoliche
analcolica innovativa consumazioni
innovative in
in > = 33% di locali
coinvolti
Presenza
di
serata
Realizzazione serata Mapppature iniziative
analcolica
in almeno 2 locali
annuale
coinvolti
Invii al Servizio Incremento 20% invii Documentazione clinica
di
soggetti connessi a guida
presso il servizio
controllati
sicura
relativa a intervanti di
accoglienza e presa in
carico di soggetti che
presentano situazioni di
abuso e poliabuso
anche occasionale
RICADUTE DEL PROGETTO
Oltre al target specifico, sul quale si registrerà il cambiamento di atteggiamento/comportamento, il
progetto si rivolge a destinatari intermedi (insegnanti, istruttori delle scuole guida, gestori di locali ecc.).
Essi rappresentano un insieme di soggetti fruitori in termini di obiettivi formativi e di sensibilizzazione da
realizzare. Tali obiettivi tendono ad integrare le conoscenze degli interessati, oltre a fornire loro strumenti
metodologici e concettuali mirati a problematizzare talune abitudini nocive e a promuoverne di corrette,
in termini di promozione della salute. A questo proposito, si tende a implementare un processo che renda
sufficientemente autonomi i destinatari intermedi riguardo alla programmazione preventiva.
È auspicabile un protocollo d’intesa tra il Sert e il Servizio di Alcologia dell’ASL, gli insegnanti, gli agenti
della polizia municipale e gli istruttori delle scuole guida (arricchimento metodologico e contenutistico
delle lezioni sul consumo alcolico e sul recupero punti) che dia luogo a periodiche consulenze di
approfondimento e aggiornamento. Per contro, gli operatori sanitari potrebbero così ottenere dati
qualitativi e quantitativi forniti dai succitati soggetti (feedback) mediante i quali rendere più efficaci i loro
interventi futuri.
Si è infine concordato con alcuni locali, in particolare quelli frequentati dai giovani, una sperimentazione
basata sull’allestimento di serate analcoliche pubblicizzate nei giornali locali. In occasione di tali eventi,
saranno approntati materiali e strumenti di sensibilizzazione alla guida sobria. Per gli esercenti che
partecipano alle attività di sensibilizzazione è previsto un attestato.
PIANO DI COMUNICAZIONE
Tipologia strategia
Coordinamento gruppo
progetto e partner
Diffusione nelle organizzazioni
e nella comunità
Diffusione
scientifica
e
professionale (es: convegni,
seminari…)
Diffusione attraverso massmedia locali e strumenti di
comunicazione
delle
organizzazioni
Metodi e strumenti
Quando
Équipe
di
coordinamento
ristretta,
periodicamente allargata ai partners, con
calendarizzazione incontri e verifiche
Produzione di pieghevoli e manifesti sul
tema specifico in collaborazione con gli
studenti.
Partecipazione alle ricorrenti manifestazioni
cittadine sul tema della salute.
Costituzione di una banca dati con
possibilità di accesso informatico e in
continuo
aggiornamento.
Seminario
conclusivo a fine progetto destinato agli
operatori e agli enti collaboratori.
Comunicati stampa e articoli di informazione
su quotidiani, giornali e TV locali.
Newsletter in circuito con i partner del
progetto
Entro 4 mesi
Entro 12 mesi
Entro 18 mesi
Entro 24 mesi
A 12, 18, 24 mesi
Entro 4 mesi e a
progetto in corso
DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO
Saranno redatti documenti di report relativi alla rilevazione dei dati diagnostici educativi ricavati dal
questionario e dalle interviste semi-strutturate somministrati agli studenti (test-retest). È prevista la
stesura di materiale informativo che comprende la descrizione delle attività di controllo e
regolamentazione dei fattori di rischio, delle azioni preventive, di alcuni riferimenti epidemiologici sulla
mortalità e morbosità conseguenti agli incidenti stradali alcolcorrelati. Per ciò che riguarda la formazione
dei destinatari intermedi è previsto un supporto specifico costituito da dispense redatte dagli operatori.
L’avanzamento dei lavori sarà documentato attraverso puntuali aggiornamenti su appositi protocolli che
prevedono: registro partecipanti attività, mappatura agenzie ed enti coinvolti, attestati di partecipazione
ad eventi formativi, catalogazione eventi innovativi.
GRUPPO DI PROGETTO
Nominativo
Professionalità
Servizio
organizzazione
Ruolo e compiti
Carmazzi Federica
Dirigente Medico
S.S.V.D. Alcologia
ASL 7
Responsabile
Delsedime
Isabella
Dirigente Psicologo
Ser.T. Caluso
ASL 9
Simeoni Stefania
Educatore
Professionale
Ser.T. Caluso
ASL 9
Formazione
Gruppo di studio e
confronto con
metodologia
seminariale
Supervisione e
Gruppo di studio e
coordinamento
confronto con
metodologia
seminariale
Referenza educativa Gruppo di studio e
e collaborazioni
confronto con
organizzative
metodologia
seminariale
Donetti Pier Luigi
Delgrosso
Alessandra
Lomio Marco
Gianone Erica
Psicologo
S.S.V.D. Alcologia
Referente area
Gruppo di studio e
ASL 7
psicosociologica per
confronto con
gli interventi in rete
metodologia
seminariale
Progettazione e
Gruppo di studio e
Psicologi esperti
realizzazione corsi e
confronto con
nella problematica
interventi face to
metodologia
preventiva specifica,
seminariale
con esperienze
face
S.S.V.D. Alcologia
Attivazione iniziative
come formatori e
ASL7
innovative
conduttori di gruppi
Ser.T. Caluso
nel territorio
ASL9
interessato
Altamura
Antonello
Tozzoli Dario
Animatore
S.S.V.D. Alcologia
ASL 7
Attività artistico
espressive
finalizzate a
coinvolgere i
partecipanti
BUDGET
Tipologia di
spesa
Personale
Attrezzature
Voci analitiche orario
Auto-cofinanziamento
Psicologo per n° 624 ore al costo
orario di 34€
Animatore per n° 100 ore al costo
orario di 22€
21.230€
2.200€
Destinatari intermedi selezionati
(gettoni di presenza e rimborsi spese
partecipazione ai corsi)
Materiali
informativi,pieghevoli,manifesti
Sussidi
Spese di
gestione e
funzionamento
2.500€
2.000€
Organizzazione eventi
Psicologo Sert per N° 75 ore al costo
orario di 39,80€
Spese di
Medico Serv. Alcologia per ore N°
coordinamento
45,50 al costo di 44,00€
Educatore Sert per N° 56 ore al costo
orario di 17,84€
Finanziamento
richiesto
510,875€
3.000€
2.000€
1.000€
Costo Totale Progetto
28.440,875€
Il budget è suddiviso in parti uguali sui due territori afferenti ASL 7 e ASL 9, ed è gestito in forma
autonoma e coordinata dalle due amministrazioni
Chivasso, lì 27/03/2006
Il Responsabile del progetto
Il Referente Aziendale PES
Il Direttore Generale
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STASERA NON BEVO, HO VOGLIA DI GUIDARE