UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE – LOMBARDIA
AMBITO TERRITORIALE DI PAVIA
Anno scolastico 2015/2016
Le fonti normative e culturali in tema di
certificazione delle competenze
STEFANO STEFANEL
Dirigente scolastico Liceo Marinelli di Udine e Istituto comprensivo di Pagnacco
Staff USR FVG sulle Indicazioni Nazionali
Direttore Polo formativo di Udine per i docenti neo assunti
Mentor dei dirigenti neo assunti
Componente gruppo di lavoro MIUR sull’attuazione della legge 107/2015 - Linee guida per
le Reti di scuole (commi 70-73)
PAVIA, 16 MARZO 2016
OGGI
Non sono venuto qui ad insegnarvi qualcosa
Vi ringrazio se mi starete a sentire
Vi ringrazio due volte se mi interromperete quando
dirò stupidaggini
Vi ringrazio tre volte se mi farete delle domande
LE FONTI CULTURALI
AD UN CERTO PUNTO DELLA STORIA
DELL’EUROPA
IL SAPERE UNIVERSALE
E LE ABILITA’ PROFESSIONALI
SI SONO SCIOLTE NELLA SOCIETA’ DELLA
CONOSCENZA
MA…
LA QUESTIONE VIENE DA
MOLTO LONTANO
LA BATTAGLIA DI TEUTORBURGO
(Teutoburg Wald, 9 d. C)
 Adeo denique consternatum ferunt, ut per
continuos menses barba capilloque summisso
caput interdum foribu illideret, vociferans:
Quintili Vare, legiones redde! diemque cladis
quot annis maestum habuerit a lugubrem.
 “Dicono che (Ottaviano) si mostrasse così
avvilito da lasciarsi crescere la barba ed i
capelli, sbattendo, di tanto in tanto, la testa
contro le porte e gridando: "Varo rendimi le mie
legioni!". Dicono anche che considerò
l'anniversario di quella disfatta come un giorno
di lutto e tristezza.
PUBLIO QUINTILIO VARONE
Le conoscenze e le abilità
OTTAVIANO AUGUSTO: “Quintili Vare, legiones redde!”
“Publio Quintilio Varone: “Rendimi le mie legioni!”
SVETONIO, VITA DEI CESARI, 23, I
SENOFONTE, ANABASI
Le competenze
Dopo la battaglia di Cunassa 10.000 mercenari greci tornato a casa
a piedi senza capi e senza perdite
NON LA FACCIO LUNGA MA PENSATE A
LA DISFATTA DI
CAPORETTO
22-24 OTTOBRE 2017
L’INVINCIBILE
ARMADA
DISTRUTTA NELLA
MANICA
PERICOLI - 1
• “Purtroppo la maggior parte degli
insegnanti – quelli della Provincia
di Pavia esclusi – è più propensa
a valutare la comprensione,
invece di insegnare la
comprensione”
N.S. Wilson & H. Bai, in “Metacognition Learning”, 2010)
PERICOLI - 2
“Il presupposto degli insegnanti – esclusi
quelli della Provincia di Pavia – sembrava
essere che, se i loro studenti leggono,
leggono e leggono ancora, e poi
successivamente sono valutati, valutati e
rivalutati ancora, essi diventeranno
naturalmente ‘good comprehenders’,
acquisiranno la capacità di lettura autoregolata e le relative strategie di
comprensione” (Presley, 2002).
PERICOLI - 3
INIBIZIONE DEL PENSERO DEGLI STUDENTI
– Limitando il feedback a “sono d’accordo” o “non sono
d’accordo”
– Limitandosi a dimostrare e spiegare
– Interrompendo le risposte degli studenti
– Rimproverando e non lodando
– Dando poco valore alle ide nuove degli studenti
– Utilizzando domande che favoriscono le risposte
mnemoniche
(James Raths & Lilian Katz, “Six Dilemmas in Teacher
Education” in Education Research, 1996)
COMPITI DI REALTA’
Concorso di idee
L'Università IULM, per conto della committente Éupolis
Lombardia, bandisce un concorso di idee per
l'ideazione e la realizzazione di una sceneggiatura,
uno spot e opuscoli informativi che puntino a
sensibilizzare i migranti sull'importanza di ridurre i
fattori di rischio per malattie croniche come diabete,
obesità e patologie cardiovascolari.
Il concorso di idee è rivolto a tutti gli studenti italiani o
stranieri iscritti, per l’anno accademico 2013/14, ai
Corsi di laurea Triennale e Magistrale e ai Master
universitari dell’Ateneo.
Per partecipare, singolarmente o in gruppi di al massimo
cinque persone, è necessario realizzare una
sceneggiatura e/o uno spot e mettere a punto una
veste grafica per gli opuscoli informativi. Un'apposita
commissione valuterà gli elaborati sulla base della
loro creatività, della loro formula innovativa, oltre che
efficacia comunicativa.
Student company
•
•
•
35/40 moduli validati (su 75 obbligatori)
Rendimento annuo al netto delle spese:
almeno 8.500 €
Il 5% del rendimento va alla scuola
come rimborso per l’utilizzo di strutture
di proprietà della scuola
CHE COSA CERTIFICHIAMO
• Nel primo caso: l’adesione
del progetto al bando
(dopo una valutazione)
• Nel secondo caso: l’esito
dell’azione imprenditoriale
(dopo una misurazione)
MISURAZIONE
• Accertamento con precisione dell’entità di un
intervallo che separa diversi soggetti/oggetti rispetto
ad una scala definita
• Elementi chiave per una misurazione scolastica:
A) STIMOLI RELATIVI A CIO’ CHE SI VUOLE
MISURARE
B) REGISTRAZIONE DELLE RISPOSTE
C) STANDARD DI RIFERIMENTO CHIARI E
TRASPARENTI
D) BENCHMARK DI RIFERIMENTO
Misurazione del valore aggiunto
• ANALISI INIZIALE
• OBIETTIVO
• MISURAZIONE DEL VALORE
AGGIUNTO
• VALUTAZIONE DELL’ESITO
VALUTAZIONE
• DARE O AGGIUNGERE
VALORE A QUALCOSA
• INTERPRETARE I DATI
TIPI DI VALUTAZIONE
SCOLASTICA
• Formativa
• Sommativa
• Certificativa
• Monitorante
Valutazione degli apprendimenti
• RAPPORTO
INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
• VALORE ASSOLUTO
DELL’APPRENDIMENTO
• VALORE PONDERATO
DELL’APPRENDIMENTO
CERTIFICAZIONE
• E’ solo positiva
• Si riferisce a “oggetti” pubblici
• Succede al rapporto tra oggetto certificato
e soggetto certificatore
Certificazione delle competenze
• Rapporto con la realtà
• Rapporto con i curricoli
• Rapporto con l’ordine scolastico
successivo
• Rapporto con il mondo del lavoro
STANDARD
- Standard esplicito
- Standard implicito
- Standard dichiarato
- Standard atteso
- Standard definito
Misurare, valutare e certificare
significa sempre ORIENTARE
Spesso l’orientamento ha
connotati di irreversibilità.
GLI OBIETTIVI DELLA
MISURAZIONE, VALUTAZIONE,
CERTIFICAZIONE
• Capacità
• Nozioni
• Conoscenze
• Abilità
• Competenze
GLI OGGETTI DELLA
VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
Interrogazioni
Compiti in classe
Verifiche “varie”
Schede
Ecc.
A questi oggetti si aggiungono osservazioni
processuali
COME CERTIFICARE
•
•
•
•
•
•
•
Metodo delle pagine gialle
Metodo della scheda pre-disposta
Metodo “valutativo”
Metodo “premiante”
Metodo “a punti” o “gradi”
Metodo inclusivo/esclusivo
Senza metodo
CERTIFICARE
• Come si può certificare attraverso gli
oggetti della valutazione?
• Per certificare è necessario strutturare
delle prove oggettive?
• Si può certificare per osservazione?
• Si può certificare per monitoraggio?
• Si può certificare per situazione?
IL PROBLEMA DEL TEMPO
• Chi ha poco tempo deve
imparare a selezionare
• La selezione implica
responsabilità
• La selezione implica controllo
METODOLOGIE CERTIFICATIVE
• Non esiste alcuna metodologia certificativa
effettuata da un soggetto monocratico che
fissa i parametri e li applica.
• Non esiste alcuna metodologia certificativa
che non sia trasparente.
• Non esiste alcuna metodologia certificativa
che non sia strettamente relazionata al
soggetto da certificare
LE FONTI NORMATIVE
AD UN CERTO PUNTO DELLA STORIA
DELL’EUROPA
IL MERCATO DEL LAVORO
NELLA SOCIETA’ DELLA CONOSCENZA
HA RITENUTO DI SCAMBIARE INFORMAZIONI
SUI PROPRI CITTADINI
E NON ESITI
I GENITORI ALLORA AVREBBERO
DOVUTO CHIEDERE
NON
MA
“Che voto ha preso
mio figlio?”
“Che cosa sa fare mio
figlio? ”
“ Come va mio figlio?”
“Dove è competente
mio figlio?”
Il Quadro Europeo delle Competenze Chiave
Il documento delinea otto competenze chiave, definite come
“combinazione di conoscenze, abilità e attitudini”, esse
sono:
1) comunicazione nella madrelingua;
2) comunicazione nelle lingue straniere;
3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4)
competenza digitale;
5) imparare a imparare;
6) competenze sociali e civiche;
7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8) consapevolezza ed espressione culturale.
Lo “socle commun” francese
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
La maîtrise de la langue française
La pratique d’une langue vivante étrangère
Les principaux éléments de mathématiques et la culture
scientifique et technologique
La maîtrise des techniques usuelles de l’informationet de
la communication
La culture humaniste
Les compétences sociales et civiques
L’autonomie et l’initiative
http://ospitiweb.indire.it/adi/SocleFr/doc/de
cret%20FR%2012%20luglio.pdf
1. comunicazione nella
madrelingua;
2. comunicazione nelle
lingue straniere;
3. competenza matematica
e competenze di base in
scienza e tecnologia;
4. competenza digitale;
5. imparare a imparare;
6. competenze sociali e
civiche;
7. spirito di iniziativa e
imprenditorialità;
8. consapevolezza ed
espressione culturale.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
La maîtrise de la langue
française
La pratique d’une langue
vivante étrangère
Les principaux éléments
de mathématiques et la
culture scientifique et
technologique
La maîtrise des
techniques usuelles de
l’informationet de la
communication
La culture humaniste
Les compétences sociales
et civiques
L’autonomie et
l’initiative
DOMANDA CURRICOLARE
Devono sapersi esprimere in
lingua madre o in italiano?
Valuto e certifico lo stesso oggetto?
COMPETENZA DIGITALE
SCELTA
tra
- CERTIFICARLA
- NON TENERNE CONTO
I NATIVI DIGITALI
• Non hanno alcun problema con la carta
• Non archiviano la carta come facciamo noi
• Non hanno verso la carta particolare
fiducia
• Hanno archivi soprattutto non cartacei
• Leggono libri, ma non considerano che la
condensazione del sapere ideale stia nel
libro
Per i
NATIVI
DIGITALI
il libro di testo
è come la
kryptonite per
Superman
CERTIFICARE COMPETENZE
DEI NATIVI DIGITALI
• La competenza digitale deve essere certificata
perché costituisce il requisito d’accesso nel
mondo del web
• La competenza digitale di solito è trasversale
• La competenza digitale può anche essere
disciplinare (difficile, ma non impossibile in un
nativo digitale)
• La competenza digitale è tra quelle individuate
dall’Ocse ed universalmente accettata
• Chi di voi ha mai certificato la competenza
digitale di un proprio alunno?
MESCOLARE DIGITALE,
CARTACEO E ORALE
IN UN UNICO CURRICOLO
CON L’OBIETTIVO DI
PRODURRE CITTADINANZA
REALE ED IMPARARE AD
ENTRARE CON LA SCUOLA
NEL MONDO
Il lavoro in rete
• In un sistema di scuole autonome solo il lavoro
in rete può produrre pratiche socialmente
efficaci
• Il lavoro in rete permette la costruzione di oggetti
corretti (“buone pratiche”)
• Il lavoro in rete non richiede omologazione, ma
unitarietà di obiettivi e traguardi
• La certificazione ha valore solo se pubblica e
trasparente.
• La valutazione racconta solo la “storia” del
valutatore
PROCESSO NON PROGETTO
Y.L. Teresa Ting – Annali della P.I. n° 3-4,
2012
“Sebbene un’educazione interdisciplinare sarebbe
l’ideale, sarebbe irragionevole e poco realistico
aspettarsi che gli insegnanti che si sono formati per
singole discipline, assumano immediatamente un
approccio interdisciplinare”.
“Sebbene l’interdisciplinarità sia un requisito
indispensabile per la prossima generazione, è una
novità per quella attuale”.
ECCESSO DI COMPETENZE
Se in questo momento pensate che oggi state sentendo la
solita roba, che facevate già tutto così vent’anni fa, che
non se ne può più di sentire parlare di competenze e
nativi digitali BENVENUTI nel “pianeta” dell’
ECCESSO DI COMPETENZE
Quando vi stabilizzate nell’atmosfera di questo pianeta
non siete più in grado di trasmettere nulla.
COMPETENZE CHIAVE
• L’idraulico è il soggetto con competenze
certificate dalla sua capacità di aggiustare
qualsiasi lavandino rotto
• Attraverso la sua competenza sociale
stabilisce entro che limite indicare come
unica soluzione l’acquisto di un lavandino
nuovo
LE COMPETENZE “IDRAULICHE”
• ITALIANO – La competenza è riconoscere un grado di
subordinazione o saperlo applicare?
• FILOSOFIA – La competenza è ripetere “il pensiero di un
filosofo” o argomentare sulle interpretazioni di quel
pensiero?
• MATEMATICA – La competenza è conoscere le figure
solide o saper calcolare le cubature?
• LINGUE STRANIERE – La competenza è conoscere la
sintassi o saper parlare correntemente?
• MUSICA – La competenza è riconoscere una nota o
saperla suonare dentro un’orchestra?
Didattica per competenze
• Si possono certificare
competenze senza aver
sviluppato una didattica per
competenze?
• La didattica per competenze
annulla la didattica per
conoscenze e abilità?
LASCIAR PERDERE
Se però dobbiamo
ricominciare a chiederci
cosa sono le competenze e
come si certificano è meglio
lasciar perdere
DATE
• Programmi della scuola primaria (1985)
• DPR 8 marzo 1999 – n° 275 (Abrogazioner dei
programmi)
• Indicazioni nazionali del 2004(Moratti)
• Indicazioni per il curricolo del 2007 (Fioroni)
• DPR 16 NOVEMBRE 2012 – n° 254 diventato
operativo il 20 febbraio 2013
COSA E’ SUCCESSO
DPR 275/99 – Regolamento per l’autonomia
Art. 17 - Ricognizione delle disposizioni di legge abrogate
• “Ai sensi dell'articolo 21, comma 13 della legge 15
marzo 1997, n. 59 sono abrogate con effetto dal 1°
settembre 2000, le seguenti disposizioni del Testo
Unico approvato con decreto legislativo 16 aprile
1994, n. 297”:
• articolo 123 (TITOLO III – LA SCUOLA ELEMENTARE –
Programmi didattici)
• Articoli 165 e 166 (TITOLO IV - LA SCUOLA MEDIA –
Piano di studi (165) – Programmi didattici (166)
•
E INFATTI …
Art. 3 del DPR 275/99
Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di
tutte le sue componenti, il Piano dell'offerta formativa. Il
Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità
culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed
esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare,
educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano
nell'ambito della loro autonomia
LA POTENZA DEI
PROGRAMMI
Se ho ritenuto di fare
le slide precedenti è perché so
che i PROGRAMMI sono
potenti
(sono vivi e lottano insieme a noi)
RIFERIMENTI NORMATIVI
DPR 8 marzo 1999, n. 275:Regolamento per la disciplina dell'autonomia delle Istituzioni scolast
iche, ai sensi dell'articolo 21 della legge n. 59 del 1997
Legge 53/2003: Legge delega per il riordino del sistema di istruzione e formazione
C.M. 28/07: Introduzione della certificazione delle competenze al termine della scuola secondar
ia di primo grado
Legge 169/2008 sulla valutazione del comportamento e degli apprendimenti degli alunni;
DPR 122/2009 sulla valutazione del comportamento e degli apprendimenti degli alunni , ;
D.M. 254/2012
Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione
C.M. 3/2015 ‐Adozione sperimentale dei nuovi modelli nazionali di certificazione delle compete
nze nelle scuole del primo ciclo di istruzione.
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stefanel pavia 16 marzo - Ufficio scolastico regionale per la Lombardia