Master in Medicina NBC - 2011
Febbre Q
P. Urbano
Frank Macfarlane Burnet
1899-1985
Attribuì a una rickettsia la
causa della febbre Q
Capitolo da http://www.nbcmed.org/SiteContent/HomePage/WhatsNew
/MedAspects/contents.html, USAMRIID
In natura
Malattia zoonotica
Serbatoi varii
Bovini, ovini, caprini
…altri, anche animali da
compagnia
Agente: Coxiella burnetii
Penetrazione per inalazione di
aria contaminata
Patologia in circa la metà
degli infetti
Per lo più, quadro clinico acuto,
complesso ‘la Febbre Q’,
dominato dalla polmonite
atipica
Possibili forme croniche,
dominate dall’endocardite
P. Urbano per il Master in Medicina NBC – 2011
Coxiella burnetii
Piccolo batterio pleomorfo, parassita
intracellulare obbligato
Estrema virulenza
Bastano 1-10 particelle per avviare
l’infezione;
alta concentrazione nei tessuti infetti
(annessi fetali!), nei secreti (latte!) e negli
escreti
Forte resistenza agli agenti naturali di
disinfezione [non sono spore, ma si comportano come tali]
P. Urbano per il Master in Medicina NBC – 2011
C. burnetii come aggressivo biologico
Rientra nella Categoria B
Abbastanza facile da procurarsi, coltivare,
disseminare
Provoca morbosità moderata e bassa letalità
Gli USA lo svilupparono come arma ‘per ragioni umanitarie’
Richiede misure specifiche per migliorare le
possibilità diagnostiche e il sistema di
sorveglianza e controllo
P. Urbano per il Master in Medicina NBC – 2011
Patogenicità
Fino a metà delle infezioni è asintomatica,
autolimitante
Malattia febbrile acuta, a esordio improvviso
[incubazione dose-dipendente: 2-3 settimane]
brividi, cefalea, astenia, ipersudorazione; vomito,
diarrea, …
polmonite, pericardite, epatite, sepsi…
Letalità < l%
Malattia cronica:
Endocardite
Letalità ca. 65%
P. Urbano per il Master in Medicina NBC – 2011
Schema patogenetico
P. Urbano per il Master in Medicina NBC – 2011
EPIDEMIOLOGIA
Cosmopolita
Incidenza sottostimata, per difficoltà di
diagnosi
Endemica in molte aree
Focolai epidemici descritti in ambienti
particolari
Macelli, allevamenti ovini, laboratori medici
o veterinari, …; latte non pastorizzato, …
P. Urbano per il Master in Medicina NBC – 2011
P. Urbano per il Master in Medicina NBC – 2011
L’epidemia di Grottaglie (1945)
Da http://aje.oxfordjournals.org/cgi/pdf_extract/44/1/88
American Journal of Epidemiology
Approfondimento
P. Urbano per il Master in Medicina NBC – 2011
Bibliografia italiana
Epidemiology and infection. 2005;133(2):377-380. An
outbreak of Q fever in a prison in Italy. Starnini G, Caccamo
F, Farchi F, Babudieri S, Brunetti B, Rezza G.
Ann Ig. 1989 Sep-Oct;1(5):1133-43. [Prevalence of
antibodies against Coxiella burnetii in 2 geographical
zones of Tuscany] Tiscione E, Ademollo B, Donato R, Roller S,
Signorini LF.
Eur J Epidemiol. 1996 Aug;12(4):403-8. Investigation
of a Q-fever outbreak in northern Italy. Manfredi
Selvaggi T, Rezza G, Scagnelli M, Rigoli R, Rassu M, De Lalla F, Pellizzer GP,
Tramarin A, Bettini C, Zampieri L, Belloni M, Pozza ED, Marangon S, Marchioretto
N, Togni G, Giacobbo M, Todescato A, Binkin N.
P. Urbano per il Master in Medicina NBC – 2011
L’epidemia carceraria
P. Urbano per il Master in Medicina NBC – 2011
leggi
Clin Infect Dis. 1999 Apr;28(4):866-72.
Consecutive epidemics of Q fever in a residential facility for drug abusers:
impact on persons with human immunodeficiency virus infection.
Boschini A, Di Perri G, Legnani D, Fabbri P, Ballarini P, Zucconi R, Boros S, Rezza
G.
San Patrignano Medical Center, Rimini, Italy. [email protected]
Abstract
Two large outbreaks of Q fever occurred in 1987 and 1988 in an agricultural
community for the rehabilitation of drug users. Approximately 40% of the
residents were human immunodeficiency virus (HIV)-positive. Two hundred thirtyfive residents presented with clinical evidence of a flulike syndrome that was
confirmed to be Q fever; moreover, a large proportion of residents developed an
asymptomatic infection. Clinical signs and symptoms were rather nonspecific:
fever, malaise, and muscle pain that were often associated with pulmonary
symptoms. Single or multiple opacities were detected, with mild interstitial
inflammation evident on chest roentgenograms. The source of infection was the
sheepfold, which is part of the stock-farming activity of the community. Both
outbreaks occurred just after lambing had begun. Residents who were exposed
during the first epidemic were protected in the second one. The attack rate
among HIV-positive residents was significantly higher than that among HIVnegative residents in the first outbreak, whereas only a slight, marginally
significant difference was observed in the second outbreak. The clinical features
of Q fever did not differ between HIV-positive and HIV-negative individuals. No
cases of relapse or chronic disease were observed.
P. Urbano per il Master in Medicina NBC – 2011
Attualità [2010]
È in corso in Olanda una
pesante epizoozia
Impennata dei casi umani
Notifications of Q fever in the
Netherlands - that in earlier years
averaged 17 human cases annually
[1] - increased to 168 cases in
2007, 1000 in 2008, and over 2000
in 2009.
Vedi nota
Preoccupazione in Europa
P. Urbano per il Master in Medicina NBC – 2011
Febbre Q - Diagnosi
Problematica la diagnosi clinica
Importante l’anamnesi
Una trombocitopenia è indicativa
Per la diagnosi etiologica
Indiretta: sierologia
IFA; FC; …
Diretta
Immunoistochimica
Biomolecolare
Prova biologica: in cavia (Strauss)*
Isolamento in uovo embrionato*
* solo in ambienti ad alto isolamento, con le cautele
del caso
P. Urbano per il Master in Medicina NBC – 2011
Sierodiagnostica
Coxiella burnetii si presenta in due distinte fasi
antigeni, I e II, ambedue importanti per la
sierodiagnostica
Nelle forme acute predominano gli anticorpi verso la
Fase II, che compaiono verso la seconda settimana di
malattia
Nelle forme croniche succede il contrario;
predominano gli anticorpi verso la Fase I, che
compaiono più tardi, e indicano una continua
esposizione all’agente.
Alti titoli di anticorpi per la Fase I, con declino di
quelli per la Fase II, devono far sospettare un
infezione cronica, per lo più un’endocardite
Gli anticorpi anti Coxiella persistono per mesi o anni
Possibili gli studi sieroepidemiologici
P. Urbano per il Master in Medicina NBC – 2011
Affinamento Sierodiagnostica
La determinazione della classe Ig degli
anticorpi migliora l’accuratezza
diagnostica
Anticorpi IgM indicano che l’infezione è
recente
Anticorpi IgG alla Fase II, con
anticorpi IgM verso le Fasi I e II sono
indicativi di infezione acuta
Alti titoli di anticorpi IgG e IgA verso
la Fase I sono indicativi di endocardite
P. Urbano per il Master in Medicina NBC – 2011
Febbre Q - trattamento
La Doxiciclina è il trattamento
consigliato per le forme acute
Massima efficacia se iniziato entro i primi
tre giorni
Posologia standard: 100 mg per os, ogni 12
ore, per 15-21 giorni
In alternativa: i Chinolonici, che
dimostrano una buona attività “in
vitro’”
La terapia va ripresa in caso di
ricadute
P. Urbano per il Master in Medicina NBC – 2011
Febbre Q cronica - terapia
L’endocardite da C. burnetii è molto più
difficile da trattare, e richiede
associazioni di antimicrobici per
lunghissimi periodi: in alternativa:
1) doxiciclina in associazione con chinolonici per
>4 anni
2) doxiciclina in associazione con
idrossiclorochina per 1,5-3 anni
Minori ricadute
Necessari esami oftalmologici per monitorare
l’accumulo di clorochina
Può essere necessaria la rimozione
chirurgica delle valvole danneggiate
P. Urbano per il Master in Medicina NBC – 2011
Profilassi
Inefficace la profilassi antibiotica
Vaccini sperimentali per C. burnetii in Fase I
(USAMRIID; altro, australiano)
Indicato per che è esposto al rischio
ricercatori che lavorano con l’agente vivo
2° più comune agente di infezioni di laboratorio
Allevatori di pecore
Controindicato nei soggetti ipersensibilizzati
Dettaglio delle cautele da adottare in:
http://www.phac-aspc.gc.ca/msdsftss/msds43e.html
P. Urbano per il Master in Medicina NBC – 2011
Grazie per l’attenzione
Domande?
Continua
P. Urbano per il Master in Medicina NBC – 2011
Scarica

Febbre Q - Fondazione Italiana per lo Studio del Fegato