NOTIZIARIO D’INFORMAZIONE LOCALE A CURA DEL G.I.C.- GRUPPO D’IMPEGNO CITTADINO
DISTRIBUZIONE GRATUITA
APRILE 2008 N° 26 ANNO V°
Coordinatore Responsabile: Aulo Colucci Via Roma 2a 67068 Scurcola Marsicana AQ Tel.: 333.6864020 email: [email protected] - Notiziario consultabile sul sito Internet: www.scurcola.it
ELEZIONI POLITICHE A SCURCOLA
UNA FORTE CONFERMA PER IL PDL
UN’IMPREVISTA SCONFITTA PER IL PD
AVVISO AI LETTORI
Il Convegno sul Rilancio del
Sistema Produttivo Scurcolano che si doveva tenere Sabato
17 Maggio 2008 è stato spostato
a una nuova data per permettere
una crescita di sensibilizzazione
che, purtroppo al momento, non
è sufficiente.
Il G.I.C. resta tuttavia aperto ad
ogni proponimento in materia e
ad ogni intervento attinente
l’argomento,
segnalandoci
le
proprie proposte.
Il recente risultato alle elezioni politiche nazionali dello scorso Aprile evidenzia, a livello locale,
ancora un netto successo della coalizione dei partiti del centro-destra confermando e, sotto
certi aspetti, avvalorando il risultato delle stesse elezioni nazionali del 2006.
Due anni fa si sono svolte anche le elezioni amministrative nel nostro comune che però hanno
visto vincente la lista che, prevalentemente, presentava esponenti e personaggi di partiti del
…segue a Pag.2
centro-sinistra.
E’ lecito porsi pertanto la domanda del perché sia presente questa “incoerenza politica” di consenso e se essa, oltre agli effetti
più generali, non costituisce un segno di sfiducia per l’attuale maggioranza comunale.
Nei piccoli comuni prevale dunque la teoria che conta poco il partito e molto la persona?
In virtù dei risultati di cui sopra, sembrerebbe proprio di si…
Ma cosa c’è dietro questa discontinuità politica? Quali sono le cause? La maggioranza comunale ha forse commesso errori
che possano aver influenzato negativamente il risultato o rispecchia una indecisione politica generale della nostra nazione?
…segue a Pag.2
RISULTATI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI – COMUNE DI SCURCOLA M.NA
N.
LISTE REGIONALI
1
MOVIMENTO AUTONOMIA
PER IL SUD
2
PDL - BERLUSCONI PRESIDENTE
3
PARTITO COMUNISTA
LAVORATORI
4
VOTI VALIDI
SEZ 1
SEZ 2
SEZ 3
TOT
%
RISULTATI AL SENATO DELLA REPUBBLICA – COMUNE DI SCURCOLA M.NA
N.
LISTE REGIONALI
VOTI VALIDI
SEZ 1
SEZ 2
SEZ 3
TOT
%
1
1
0
2
0,13%
1
5
2
8
0,52%
46
19
22
87
5,65%
8
5
11
24
1,42%
1
407
172
383
962
56,72%
2
UNIONE DEMOCRATICA DEI
CONSUMATORI
PARTITO COMUNISTA
LAVORATORI
2
3
2
7
0,41%
3
UDC - CASINI PRESIDENTE
SINISTRA CRITICA
2
4
0
6
0,35%
4
PARTITO LIBERALE ITALIANO
2
1
3
6
0,39%
5
PARTITO SOCIALISTA - BOSELLI
3
1
2
6
0,35%
5
FORZA NUOVA
1
2
2
5
0,32%
6
LA SINISTRA ARCOBALENO
17
5
10
32
1,89%
6
PER IL BENE COMUNE
1
2
1
4
0,26%
7
D.C. - PARTITO SOCIALISTA
2
2
2
6
0,35%
7
DI PIETRO - ITALIA DEI VALORI
11
11
31
53
3,44%
8
ABORTO? NO, GRAZIE
1
0
2
3
0,00%
8
PD - VELTRONI PRESIDENTE
136
81
158
375
24,37%
9
UDC - CASINI PRESIDENTE
51
22
32
105
6,19%
9
SINISTRA CRITICA
4
2
0
6
0,39%
10
LA DESTRA - SANTANCHE'
18
16
32
66
3,89%
10
LA DESTRA - SANTANCHE'
18
12
28
58
3,77%
11
PD - VELTRONI PRESIDENTE
156
88
166
410
24,17%
11
LA SINISTRA ARCOBALENO
19
4
7
30
1,95%
4
7
4
15
0,97%
374
157
354
885
57,50%
4
0
1
5
0,32%
304
613
1539
14
13
30
57
3,36%
12
PER IL BENE COMUNE
0
3
0
3
0,18%
13
MOVIMENTO AUTONOMIA PER IL
SUD
PDL – BERLUSCONI
PRESIDENTE
14
FORZA NUOVA
2
3
5
10
0,59%
14
PARTITO SOCIALISTA - BOSELLI
15
UNIONE DEMOCRATICA
CONSUMATORI
2
0
0
2
0,12%
337
677
1696
12
DI PIETRO - ITALIA DEI VALORI
13
TOTALI 685
TOTALI 622
SCHEDE BIANCHE
10
5
17
32
SCHEDE BIANCHE
7
5
14
26
SCHEDE NULLE
13
7
17
37
SCHEDE NULLE
19
8
16
26
VOTI NON ATTRIBUITI
0
0
0
0
VOTI NON ATTRIBUITI
0
0
0
0
316
647
1608
350
707
1765
VOTANTI 711
VOTANTI 645
segue da pag.1
ELEZIONI POLITICHE A SCURCOLA – UNA PESANTE CONFERMA PER IL PDL, UN IMPREVISTA SCONFITTA PER IL PD
Questo risultato metterebbe tuttavia in
difficoltà l’attuale amministrazione comunale
VOTANTI
nei confronti della Provincia e della Regione
ELETTORI
a maggiornaza di centro-sinistra, qualora si
h 12,00
h 19,00
h 22,00
h 15,00
volesse andare, ad esempio, a chiedere loro
M
F
Tot
Totale
Totale
Totale
M
F
Totale
un contributo o una particolare attenzione per
il nostro paese. Secondo il G.I.C. ci sono
SEZ 1 410
433
843
128
425
531
356
355
711
valide condizioni per sviluppare, su questo
SEZ 2 242
237
479
70
194
250
179
171
350
evento e sui vari aspetti che ne derivano, un
confronto politico aperto, con valutazioni e
SEZ 3 434
437
871
120
451
533
357
350
707
proposte.
Totale 1086 1107 2193
298
1070
1314
892
876
1768
Di conseguenza questo Giornalino, insieme
al Blog del sito www.scurcola.it, ospiterà in
Percentuale Votanti
13,59%
48,79%
59,92%
82,14%
79,13%
80,62%
proposito vari interventi che vengono
pertanto sollecitati e ispirati ad obiettività, per
RISULTATI AL SENATO DELLA REPUBBLICA – COMUNE DI SCURCOLA MARSICANA
il bene del Paese.
In particolare sono invitati a partecipare al
ELETTORI
Votanti h 15,00
dibattito: i vari Segretari politici cittadini, gli
esponenti dell’Amministrazione Comunale ed
i vari esponenti locali. L’argomento resta
M
F
Tot
M
F
Totale
tuttavia aperto anche a quanti ritengono
SEZ 1
377
397
774
323
322
645
opportuno intervenire con idee costruttive ed
adeguate.
SEZ 2
215
221
436
159
157
316
La riuscita di questo dibattito potrà
SEZ 3
397
407
804
326
321
647
contribuire alla ripresa del confronto politico,
assolutamente necessaria, specie al fine di
Totale
989
1025
2014
808
800
1608
sostenere l’indispensabile rilancio socioPercentuale Votanti
79,84%
economico di Scurcola e Cappelle e di far
emergere nuove figure politiche.
E’ purtroppo vero il fatto che da troppi anni il confronto politico locale si esprime solo con il voto e questo non giova al Paese. A
pensar male si può ipotizzare che la mancanza di dibattito sia voluta da chi ha solo da perdere.
Cerchiamo almeno di capire sino in fondo quello che è successo e impegniamoci, tutti uniti, per più vita democratica.
Il G.I.C.
RISULTATI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI – COMUNE DI SCURCOLA MARSICANA
CONVEGNO SUL RILANCIO DEL SISTEMA PRODUTTIVO SCURCOLANO
MEDIANTE L’ADOZIONE DI UN MODELLO DI SVILUPPO Il previsto Convegno del G.I.C. sul rilancio del
“Sistema Produttivo Scurcolano”, è stato ideato per fare il punto della situazione, tutt’altro che esaltante, e per
affermare la necessità ed urgenza di adottare un “MODELLO DI SVILUPPO” per Scurcola e Cappelle.
Giova considerare che molti Centri, grandi e piccoli, hanno da tempo adottato questo strumento, forte e moderno,
per la guida del loro futuro. Ad esempio, il Comune di Roma, in questi giorni, sta aggiornando quello precedente.
Il fatto che questo problema non sia stato finora affrontato anche per Scurcola, non trova molte giustificazioni,
anche perché esso può essere, forse, la prima causa delle nostre difficoltà. Va anche considerato che la proposta
del Convegno ha sorpreso molti, eppure è di primaria importanza. In aggiunta alle indicazioni apparse
sull’argomento nel precedente Giornalino, è il caso di aggiungere che, per non incorrere in errori troppo facili, è
bene che l’adozione di questo modello alla nostra realtà, tenga conto di alcune condizioni preliminari.
La prima è che per il nostro Comune detto modello deve tenere in massimo conto: a) la realtà e le risorse del
territorio; b) la situazione di emergenza economica, sempre più grave; c) le prospettive di sviluppo non solo
morsicane ma anche regionali; d) le su due forze principali, quali la cultura-turismo e il commercio. Inoltre è
indispensabile che la redazione e sviluppo del progetto sia opera di specialisti di sicuro livello e che nelle varie fasi
sia assicurata la partecipazione delle varie espressioni della cittadinanza. Senza queste garanzie, è meglio non
partire. Certamente si tratta di una tematica piuttosto nuova e complessa che richiede quanto meno un richiamo di
attenzione vasto e recepibile, che al momento non c’è. Proprio per questo alcuni nostri lettori e sostenitori ci hanno
consigliato di dibattere più ampiamente su questo Giornalino il significato e gli aspetti principali dell’adozione di un
nostro modello di sviluppo e di fare questo prima di dar vita a un apposito Convegno, che al momento trova
impreparate troppe persone.
Nel frattempo anche il Comune potrà valutare meglio la situazione e porsi il problema del da farsi. Non è un mistero
il fatto che nel nostro Paese la partecipazione e il livello del dibattito sui temi dello sviluppo e della qualità della vita,
è ancora a livelli troppo modesti, nonostante un’emergenza, specie economica, in costante aggravamento. Basta
ricordare che in precedenti esperienze del genere, la partecipazione cittadina è risultata intorno alle 25-40 persone.
Ciò premesso il G.I.C. ha ritenuto di dover accogliere la proposta di un rinvio, prima dell’effettuazione del Convegno
già previsto. Pertanto la data del Convegno, già fissata per il 27.5.2008 è differita a settembre p.v. Intanto si confida
su contributi, di varia provenienza molto utili alla cultura del cambiamento e del rilancio socio-economico.
2
RIFLESSIONI
Prima di tutto
vennero a prendere
gli zingari, e fui
contento perché
rubacchiavano,
poi vennero a
prendere gli Ebrei e
stetti zitto perché
mi stavano
antipatici,
poi vennero a
prendere gli
omosessuali e fui
sollevato perché mi
erano fastidiosi,
poi vennero a
prendere i
comunisti e io non
dissi niente perché
non ero comunista.
Un giorno vennero
a prendere me e
non c’era rimasto
nessuno a
protestare.
Bertolt Brecht
NOTIZIE IN BREVE
AUGURI AI 106 ANNI DI NONNA ELENA
Auguri vivissimi a
Elena Mastrocesare,
la Super Nonna,
classe 1902, che il
20 Maggio scorso ha
compiuto la bellezza
di 106 anni. Il G.I.C.
insieme a tutta la
popolazione
di
Scurcola augura a lei
ed alla sua famiglia i
migliori Auguri di
buon compleanno.
VOLER BENE ALL’ITALIA – 11 MAGGIO 2008
L'Amministrazione Comunale ha aderito anche quest'anno alla campagna
promossa da Legambiente "Voler bene all'Italia", sotto l'Alto Patronato del
Presidente della Repubblica per la tutela e valorizzazione del patrimonio
paesaggistico-culturale-artistico-economico dei piccoli comuni. Una festa che
ha richiamato l'attenzione di istituzioni e opinione pubblica su questi luoghi e
per celebrarne la vitalità, lo spirito d'accoglienza e d'iniziativa. Il giorno 11
Maggio 2008, si è svolta una giornata all'insegna della cultura storico-religiosa
della nostra comunità che avrà per tema "Maria SS. della Vittoria: dall'Abbazia
cistercense al nuovo Santuario".
GITA A SIENA E MONTEPULCIANO
L’Associazione Italo-Tedesca ha programmato per
il prossimo 1 giugno, una Gita sociale a Siena e
Montepulciano. In particolare la Gita a Siena, città
molto ricca di storia ed arte, è un’occasione per
fare memoria sui collegamenti tra Siena e
Scurcola, con riferimento: a) alla costruzione
dell’Abbazia; b) alla trasformazione del Castello
Orsini; c) alla figura di S. Bernardino, pilastro del
francescanesimo, tanto venerato a Scurcola.
GRANDI RESTAURI
Nelle scorse settimane la popolazione ha potuto
ammirare i due grandi affreschi posti sopra al coro
della Chiesa Parrocchiale, appena riscoperti e
restaurati. Si tratta di due dipinti risalenti, secondo
una prima attribuzione, alla fine del 1800. Pur
giudicati a prima vista come opere non eccezionali,
esse fanno comunque parte, a pieno titolo, della
storia della nostra Chiesa della SS. Trinità. che sta
sempre più diventando anche un Museo della
pittura abruzzese tra il 1500 e il 1900.
A presto, con il restauro dei dipinti della volta, la
bellezza anche di tante pitture non potrà che
accrescere l’amore e l’orgoglio degli Scurcolani per
la loro monumentale Chiesa, ove sono stati
battezzati.
Il tema, che coincide con il 730° Anniversario della consacrazione del tempio
angioino, promosso dal Centro Studi Carlo I° d'Angiò, è finalizzato a favorire
un percorso turistico e culturale che riguarderà l'accoglienza di potenziali
visitatori e degli stessi cittadini di Scurcola. Questo il programma svoltosi:
Arrivo degli ospiti accolti in Piazza del Mercato (h09,00), esibizione dell’Inno
Nazionale a cura della Banda Musicale Città di Scurcola (h09,30), Messa
Solenne e rappresentazione storica della consacrazione dell’Abbazia
Cistercense (h10,00), Visita al Borgo Medievale ed alla Chiesa della SS. Trinità
(h12,30), Pranzo (h13,30), Visita ai ruderi dell’Abbazia Cistercense (h16,00) e
Concerto Musicale presso il Santuario di Maria SS. della Vittoria con esibizione
della Schola Cantorum “V. De Giorgio”.
PELLEGRINAGGIO ALLA SS. TRINITA’
Sabato 17 e Domenica 18 Maggio scorso si è svolto un Pellegrinaggio al
Santuario della SS. Trinità organizzato dall’Associazione Pro Loco e dal
Comitato Festeggiamenti S.Antonio e S.Vincenzo 2008. E’ stata una iniziativa
meritevole, che ha visto molti partecipanti e che si spera abbia un proseguo
anche negli anni a venire. Queste iniziative fanno molto bene al paese e
danno spessore sociale alla nostra comunità.
200esimo ANNIVERSARIO DI PERMANENZA A SCURCOLA DELLE MAESTRE PIE FILIPPINI
Sono stati un successo i festeggiamenti che si sono svolti il 15 e 16 Aprile scorso a Scurcola per i 200 anni di Permanenza in Scurcola
delle Maestre Pie Filippini. Soddisfazione per tutto il comitato, per la cittadinanza, ma soprattutto per le suore che oggi gestiscono
il nostro Istituto, Suor Maria Teresa Belmonte (Superiora), Suor
Franca Di Carlo e, la più anziana di Scurcola, Suor Mariannina
Ciccotelli.“Sono veramente soddisfatta ed orgogliosa di essermi
trovata a Scurcola in occasione di questa ricorrenza molto
importante per Scurcola quanto per le Maestre Pie Filippini” dice la
Superiora Suora Maria Teresa, “ringrazio tutti coloro che hanno
permesso la buona riuscita di questo evento, a partire dal Comitato
Organizzatore che è stato impeccabile, al Parroco Don Nunzio,
all’Amministrazione Comunale e a quanti sono stati e sono vicini a
questo Istituto al quale mi sento sempre più legata affettivamente.”
L’affluenza di pubblico è stata molto alta in virtù anche delle belle
giornate che si sono avute. Noi del G.I.C. ci uniamo a tutta la
cittadinanza nel rivolgere i migliori auguri di Anniversario a questo
Istituto che ha contribuito alla totale crescita del nostro paese
auspicando che continui nel suo lavoro di educazione e crescita dei
nostri bambini.
Laboratorio di Cucito – Maestre Pie Filippini - 1922
3
PERSONAGGI DI SCURCOLA ANTONIO ROCCO
IL SUO TESTAMENTO
Introduzione
La notorietà del filosofo scurcolano Antonio Rocco (1586-1653) si
coglie da un lato sulla tenace polemica contro Galilei, dall'altro
sulla ribalta che gli viene offerta da una cerchia di letterati, spesso
inclini ad impegnarsi in dispute mondane o a produrre libelli
scandalistici. Sono insomma le due facce di una medesima
"persona", intendendo con questa la maschera antica, cui volentieri
il Rocco ufficiale e il suo alter ego meno pubblico producono
comportamenti diversificati. Né si saprebbe adoperare altro metro
per individuare una personalità per certi versi sfuggente e di difficile
collocazione, data la sua contestuale apertura al rigore filosofico e
alle frivole esercitazioni accademiche.
Della sua vita, almeno agli inizi, poco si conosce, sebbene risultino
presumibili i primi studi presso i Cappuccini di Scurcola, di cui
accoglie anche l'abito. L'ambiente intellettuale che maggiormente
lo plasma è certamente quello pontificio e che si ricava dalla sua
formazione presso il Collegio Romano, permeato delle idee
controriformistiche tridentine in un'epoca di forti tensioni dottrinarie.
Più tardi passa a Perugia a studiare teologia e filosofia, quindi a
Padova dove signoreggia Cesare Cremonini, uno dei più attivi
esegeti di Aristotele e, infine, a Venezia per impartire lezioni di
filosofia morale, e da questa città, oramai sua seconda patria,
declina le offerte che gli pervengono da altre università, come di
Padova stessa o di Firenze. Dapprima insegna nel monastero di
San Giorgio Maggiore dei Padri Cassinesi, in seguito, a partire dal
1636, retorica con regolare stipendio da parte della Repubblica. Va
altresì osservato che la
forte socialità di Rocco è direttamente rapportata alla trama delle conoscenze all'interno del patriziato veneto, avendo, primo fra tutti,
quale protettore, quel Giovan Francesco Loredan, fondatore, nel 1630, dell'Accademia degli Incogniti, che rappresenta il punto di
riferimento di certo libertinismo locale, in consonanza con la tradizione di tolleranza religiosa della Serenissima. Fin qui i dati salienti
della sua vita, dedicata allo studio ed alla esposizione di un sobrio stile insegnativo, verso cui convengono molti giovani aristocratici
veneziani desiderosi di assumere cognizioni culturali di buon livello. Rocco però non crea un cenacolo, ma fa della cattedra di filosofia
morale un termine di compensazione tra gli influssi dell'esperienza sociale, propria della città lagunare, e quelli romani e non ha alcuna
difficoltà a dichiararsi peripatetico a tutto tondo, quando già i dogmi della filosofia antica e della patristica sono rimessi in discussione
da una più pragmatica conoscenza del mondo.
Rocco accetta consapevolmente di difenderne l'estrema ridotta, e non deve meravigliare la sua iniziativa di replicare alle tesi di Galilei
con un lavoro, Esercitazioni filosofiche, apparse nel 1633, che riesamina, ma da un'angolazione prettamente dialettica, i princìpi
astronomici del pisano sui "massimi sistemi". Il quale, se da un lato ha buon gioco nel dimostrare l'intrinseca debolezza delle
controdeduzioni portate avanti dallo scurcolano, confutandole con dimostrazioni di fisica o di matematica, dall'altro non esita a tener
conto della posizione del suo antagonista, sia pure superata dalla evoluzione scientifica. Il puntiglio con cui Galilei glossa i paragrafi
del lavoro di Rocco dimostra un interesse partecipativo non limitato solamente alle ambiguità scientifiche, ma immesso anche nel
circuito che è più familiare al Rocco, vale a dire il peso intemerato della Sacra Scrittura. D'altronde Galilei costituisce la punta avanzata
delle idee che animano l'università patavina, nel cui ambito era già stato tentato, su iniziativa dei gesuiti, di organizzare uno studium
alternativo. Quella di Padova si avvale sempre dell'autorità, universalmente riconosciuta, di Cesare Cremonini, che vi ha apportato uno
spirito critico più che eversivo, in quanto attestato sullo stesso terreno dell'aristotelismo. Se Galilei si è mosso a obiettare sulle
formulazioni di Rocco, vero è che anche l'abruzzese gode di riconosciuto prestigio; perciò le sue idee possono arrecare qualche
influenza negativa alla esatta comprensione dei problemi di cosmogonia, assai dibattuti in quel tempo. Rocco, insomma, ha dalla sua
parte un fortilizio morale contro cui Galileo oppone la percussione dei numeri e delle dimostrazioni scientifiche. Tale episodio
rappresenta il culmine nel percorso esistenziale dello scurcolano; ma altra notorietà, stavolta alquanto imbarazzante, e derivata da altri
impegni, non può che lasciare perplessi, ora che è stato accertato che un famosissimo libello, Alcibiade fanciullo a scola, che girava
anonimo e clandestino fra le mani di molti veneziani, poi pubblicato nel 1653, reca la sua paternità.
L'opuscolo, dal contenuto scabroso a causa di un rapporto dialettico, volto alla seduzione del contraddittore più debole, e indirizzato
all'obiettivo di "piaceri particolari" fra maestro e discepolo, gode di indubbia risonanza, non tanto per i particolari addotti, pochissima
cosa rispetto a quanto viene oggi pubblicato, ma per i postulati eversivi che arreca sul piano del costume. Con ragionamenti alquanto
tortuosi il precettore Filotimo svela, in vista di bassi scopi, la diversificazione tra morale naturale e morale religiosa e ne restituisce
l'origine a ipocrite legislazioni antiche. In altri termini, attraverso i ragionamenti del precettore, Rocco tende a storicizzare la morale
servendosi di circostanze che, nella contrapposizione dialogica, inducano a smascherare i feticci passivamente accolti.
…segue a pag.5
4
…segue da pag. 4 – Personaggi di Scurcola – Antonio Rocco - Il suo Testamento
Il libello, dunque, non è che una calcolata trasgressione mirante a scardinare quanto vi è di falso nei rapporti infraumani; e lo scottante
argomento vi appare solo come provocatoria allusione. Unitamente a questa sotterranea e dileggiante tensione, ascrivibile più ad un
libertinaggio verbale che non ad una pratica di vita, si insinua il Rocco sodale di accademici patrizi, assieme ai quali officia i riti di
esauste categorie analitiche. Davvero sorprendente, ma anche inquietante, questa capacità di abbracciare gli argomenti frivoli dopo
aver soppesato i gravi concetti della retorica o della filosofia, spogliandosi di abiti austeri per arrovellarsi in discussioni tematiche,
finalizzate ad asserti stravaganti; e ancora: l'amore della parola per la parola, nell'interscambio estremo fra questa come produzione di
concetti di casistica e quella di verità. Il mondano Rocco, nei dibattiti con i sodali, attinge alla varietà del lessico ed ai suoi intrecci per
disinnescare un medaglione caratteriale, mediante un concetto sezionato nei suoi grani espressivi; e questo per ripiegare nella
modalità della digressione, nella cui circolarità il concettismo barocco costituisce la sua travatura. L'accademico Rocco è l'altro profilo
dell'uomo secolare, che sovrappone i panni curiali al saio, l'attutito impatto di tappeti aristocratici alla mota dei sandali. La parola del
Signore sembrerebbe assente da tali rituali esoterici; ma non desterebbe meraviglia se nel sermone del giorno dopo quei raffronti, che
erano serviti per estremare un concetto, trovassero la loro forza nell'ambito di una glossa. Conviene disporsi ad accettare quest'altra
faccia per avere dello scurcolano i profili della stessa medaglia. Infine, l'uomo dedito alle esercitazioni letterarie scansa da sé la
postura togata per aprirsi tutt'intero alle verità ultime. Quale altro mezzo, se non affidare al futuro, gli atti di volizione che permangano
oltre ogni viatico? In tale prospettiva il testamento di Rocco si incardina su tre livelli comunicativi: a) l'oculata somministrazione dei
propri beni secondo una largizione parcellizzata; b) la riconsiderazione degli affetti più duraturi nel destinare i lasciti; c) il messaggio
esplicito della valorizzazione della sua personalità di intellettuale. Ed è su quest'ultimo aspetto che il testatore pone l'accento, convinto
che la ristampa delle sue opere possa far perdurare la stima già goduta da vivo, assieme alla certezza di avere svolto un ruolo non
modesto nel panorama culturale della Venezia del '600. Così, l'asciutto formulario notarile s'accampa su presìdi spiccatamente umani
e disbriga, anche per il lettore più scaltrito, l'ufficio del Rocco rivelatore di "varia umanità", ancor più accresciuto dal richiamo alle radici
originarie, col nominare il paese natale e i suoi familiari. Rocco conclude, in tal modo, la lunga diaspora iniziata tanti anni prima e
riacquista la sua "piccola patria" nelle clausole di una potestà scrittoria, oltre l'usura del tempo.
Su Antonio Rocco v. Le glorie degli Incogniti o vero dell'Accademia de' Signori Incogniti di Venetia, appresso F. Valvasense, Venezia,
1647, pp. 58-61. A. NERI, Intorno a due libri curiosi delsec. XVII, [...], nel "Giornale storico della letteratura italiana"; voi. II, a. VI, fase.
34-35, Torino, Loescher, 1888.A. FAVARO, Gli oppositori di Galilei, Antonio Rocco, Venezia, tip. Antonelli, 1892, pp. 618-636. G. SPINI,
Ricerca dei libertini. La teoria dell'impostura delle religioni nel Seicento italiano, Roma, Editrice Universale di Roma, 1950. G. BENZONI,
Venezia nell'età della controriforma, Milano, Mursia, 1973. G. BENZONI e T. ZANATO, Storici e politici Veneti nel Cinquecento e
Seicento, Milano - Napoli, Ricciardi, 1982. A. ROCCO, L'Alcibiade fanciullo a scola, a e. di L. Coci, Roma, Salerno editrice, 1988; e
infine T. SPINELLI, Un libertino del '600: Antonio Rocco fra ordine e trasgressione, in "Critica Letteraria", a. XVIII, fase. Ili, n. 68/1990,
pp. 461-479.
TESTAMENTO DI ANTONIO ROCCO (Archivio di Stato di
Venezia - Sezione Notarile - Notaio Claudio Paulini, B. 798
dei Testamenti).
In Nome di Dio Onnipotente
Io Antonio Rocco Filosofo e Teologo Lettor pubblico di
Filosofia in Venetia, stipendiato per ciò dal Serenissimo
Senato Veneto (1), sano per la Dio gratia, et imperturbato di
mente, quantunque afflitto da diverse gravi indispositioni del
corpo, per disponere a pienezza del mio arbitrio di quanto è
mio (acquistato non per altra via che di legger Filosofia lo
spatio sin ora di 35 anni continui compiti) formo di mia propria
mano l'infrascritto irrevocabil testamento. Del quale lascio
assoluti independenti Commissarij (cioè che non siano
obligati a render conto a niuno) l'Illustrissimo Eccellentissimo
Signor Pietro Morosini dell'Illustrissimo Eccellentissimo Signor
Giovanni abitante in Contrada di Santa Maria Zobenigo e
l'Illustrissimo Signor Giovanni Maria Lanci Medico fisico.
Della mia sepoltura e dell'Essequie dispongano a beneplacito
della loro pietà. Il vino e la farina che si troveranno
attualmente in casa siano dispensati ai poveri della contrada,
ridotta la farina in pane. I denari che si troveranno contanti si
distribuiscano in questo modo.
Prima si paghino tutti i debiti che vi saranno; fra i quali sia il
primo il salario della serva, se pur ne avanza. Et in oltre se
Laura (che adesso mi serve) si troverà servente pur in atto al
tempo della mia morte, gli siano dati subito per memoria del
suo bon servire ducati cinquanta da lire 6, soldi 4.
All'Eccellentissimo Signor Tiberio Zuccatto Medico Fisico sia
data una sotto coppa d'argento d'onze trenta.
…segue a pag.6
5
…segue da pag. 5 – Personaggi di Scurcola – Antonio Rocco - Il suo Testamento
All'Eccellentissimo Signor Gioseffo Benzoni Medico fisico un'altra di oncie vinticinque. Al Signor Bernardo Rota Cappellaro ora in
Merciaria all'insegna di tre Re, in memoria delle molte cortesie che ho ricevute da Lui, gli sia data un'altra sotto coppa pur di argento di
oncie vinticinque. De gl'altri danari pur contanti l'Eccellentissimo Lanci (per non distornar da suoi gravi affari in Senato l'Illustrissimo
Eccellentissimo Morosini) ne prenderà in sua mano mille quattrocento da lire 6, soldi 4 l'uno; e gli rimetterà per via di Roma, o per altra
che gli parerà più spedita e sicura, alla Scurcula di Abruzzo mia patria (che è distante da Roma uscendosi per la Porta di San Lorenzo,
la volta di Tivoli, Vicovaro e Tagliacozzo miglia quarantacinque) in mano di Fabio Rocco mio nipote e de gl'infrascritti con havergli
mandato prima l'avviso della mia morte e la copia a Littera del presente Testamento e ricevutane risposta autentica et ordine distinto,
acciò non succeda errore alcuno per qualsivoglia cagione. Questa rimessa sia affrancata con miei danari. Dei sopradetti mille
quattrocento ducati ne siano mille di esso Fabio, communi però anco ai suoi figliuoli legittimi naturali. Dei quali darà al Dottor
Francesco Rocco mio fratello e suo padre (se sarà vivo) un ducato. Alle due sorelle di esso Fabio figliuole della Signora Camilla
quondam Marcotij lascio cento ducati per ciascuna, se sono vive. E se non sono vive siano di loro heredi legitimi; e non ne havendo
ricaschino in esso Fabio e suoi figlioli. Riconoscano essi miei nipoti questi segni di benevolenza non da alcuni loro meriti, o mie
obbligationi, ma da un atto di mera carità, e sappiano che il resto che già gli era stato destinato gli l'ha tolto suo padre. Cento ducati
siano dati al Luogo di Padri Capuccini della Scurcula da spendersi in bisogni di cose sacre, come di Calici, Libri, etc. De gl'altri cento
ne siano spesi trenta per celebrar le mie essequie; e gli altri settanta per bisogni delle cose sacre della Santissima Trinità. Gli altri
denari contanti che si troveranno, doppo haver soddisfatto a tutti tutti i debiti, siano ugualmenti divisi fra essi due Signori Commissarij.
Il Signor Lanci havrà cura che subito doppo la mia morte si ristampino i miei libri, cioè la Logica, la prima, seconda e terza parte della
Filosofia, tutti quattro in un tomo o volume solamente in foglio a colonne con caratteri belli, grandi, e bona carta. Si levino via da tutte
quattro le suddette parti le dedicatorie con i nomi di coloro a' quali erano dedicati. Sarà il frontespicio a Lettere rosse e negre con
l'armetta de l'Accademia, che si troverà in cassettino e con questa inscrittione ad Litteram.(…)
Questo per tanto è l'ultimo mio testamento, et espressa voluntà, per la quale resti irrita, nulla e vana ogn'altra passata determinatione,
e testamento.
Io Antonio Rocco di mano propria in età di anni 64 oggi in Venetia li 23 di Novembre 1650 giorno di Mercordì, ad ore sette di notte.
A tergo: - Anno ab Incarnatone Domini Nostri Jesu Christi 1650. Inditione 4. Die Veneris 25 mensis Novembris Rivo Alti.
Havendo io Antonio Rocco filosofo, Theologo, et Lettor publico di Filosofia in questa Città, scritto di mio proprio pugno il presente mio
testamento, qual voglio dopo la mia morte sij in tutto e per tutto essequito; però essendo sano per grazia del Signor Iddio della mente
et intelletto, se ben con la mia solita indispositione di corpo che da alquanti anni in qua patisco, ho fatto venire a me in casa della mia
habitatione della Contrà di San Hieremia Claudio Paulini Nodaro di Venetia, et alla presenza degli infrascritti testimoni]' glie l'ho
presentato, et esso medesimo ho pregato, che venendo il caso della mia morte lo debba publicar, compir et roborar. Dal qual nodaro
essendomi detto se ne volevo far un altro per presentar in Cancellarla dissi che presentasse questo. Et quanto alii luochi pij, liberation
de schiavi, et poveri vergognosi da esso Nodaro raccomandati, ho fatto quello ho voluto, né voglio altro ordinare. Praeterea etc. si quis
etc.
Io Bernardo Brolli del S. Vettor Brolli fui testimonio pregato et giurato.
Io Giovanni Tasca quondam Francesco fui testimonio pregato et giurato.
Die 20 mensi Marti]' 1653 Publicatum Visu Cadaveris et intimatum.
Adì 27 marzo 1653. Registrato alle acque
* Tratto da A. FAVARO, Gli oppositori di Galilei, Antonio Rocco, op. cit., pp. 631-636.
Note: (1) O anche Consiglio dei Pregadi. Ordinamento costituzionale della Repubblica di Venezia che, in origine, disponeva di ampi poteri legislativi,
esecutivi e giudiziari. (2) Quest'opera era stata messa all'Indice con decreto 18 dicembre 1646.
AUMENTO DELLE TASSE COMUNALI IL G.I.C. FA DUE PROPOSTE
Per il secondo anno consecutivo c’è stato un aumento delle tasse comunali. L’anno scorso ha riguardato l’I.C.I. per i
terreni edificabili, mentre quest’anno l’aumento ha riguardato l’addizionale IRPEF, passata dallo 0,2% allo 0,6%.
Supponiamo che il Comune si sia trovato in stato di necessità, ma non bisogna dimenticare che le famiglie stanno vivendo
un periodo di forte crescita dei prezzi e quindi devono affrontare la quotidianità con difficoltà sempre crescenti.
Possiamo altresì pensare che l’amministrazione abbia cercato in tutti i modi di contenere la spesa comunale e quindi
evitare un lievitamento delle tasse comunali, ma se i risultati sono tali alle prime avvisaglie di crisi c’è da preoccuparsi
allora anche per il futuro.
La preoccupazione è naturale in virtù anche dei recenti comunicati della Regione Abruzzo, usciti di giorni fa sui giornali,
che vedono un aumento generalizzato di imposte e di detrazioni soprattutto sulla busta paga di molti lavoratori
dipendenti.
Si avverte tuttavia l’esigenza di una maggiore informazione pubblica su questi aumenti e come vengano utilizzate queste
entrate per il bene del paese e per i servizi ad esso associati.
Alla luce di quanto sopra riportato, il G.I.C. avanza all’Amministrazione Comunale le due seguenti proposte:
1) di far affiggere un “Comunicato alla popolazione” sulla difficile situazione finanziaria del Comune, specie ai fini di una
possibile inversione di tendenza in materia di tasse, peraltro già promessa in campagna elettorale. Detto comunicato sarà
pubblicato anche su questo Giornalino;
2) di avvalersi (per una più larga e approfondita valutazione dello stato e delle prospettive del bilancio comunale), della
consulenza di due suoi valentissimi contribuenti, quali: il Dr. Aldo Bovi, direttore generale dell’ex Ministero delle Finanze,
e del Dr. Riccardo Ercoli, funzionario del Senato, specializzato proprio in bilanci comunali. L’esito di questa consulenza
potrà giovare al Comune e alla popolazione. Si confida in un esito positivo delle proposte sopra riportate.
6
LA GRANDE ANTENNA MENOMA LA BELLEZZA DEL PAESE
IL G.I.C. PROPONE
ALCUNE SOLUZIONI
Nell’animo degli scurcolani c’è la convinzione fondata della bellezza del
proprio Paese. Per essi è un grande motivo di orgoglio, tanto che i primi due
versi della più nota canzone popolare (scritta e musicata da Omero
Giovannini) recita: “ Scurcola è bella, Scurcola è ben fatta….”.
In altri termini c’è la consapevolezza che la bellezza è un valore e una risorsa. Giova ricordare che un grande letterato
russo ha scritto: ” La bellezza salverà il mondo”.
Pertanto è comprensibile e condivisibile la
forte rimostranza di gran parte della
cittadinanza verso il Comune, per l’avvenuta
installazione di un grande antenna in posizione
molto visibile e proprio a ridosso della
Chiesetta degli Alpini. Una consultazione con
esponenti locali sulla opportunità della sede
prescelta, avrebbe dato certamente parere
negativo.
E’ il caso di aggiungere che molti
semiresidenti, con casa propria a Scurcola,
hanno espresso tutto il loro disappunto per
questa menomazione fatta alla bellezza del
paesaggio locale.
Ma ora che il danno è fatto è utile solo cercare di rimediarvi il più possibile. Secondo il G.I.C. ci sono due strade da
percorrere.
La prima è quella di schermare detta antenna con un traliccio che la faccia sembrare un grande cipresso, così come fatto a
Tagliacozzo per l’antenna che sovrasta la collina dietro l’Ospedale civile. Non è il massimo come rimedio, ma è pur sempre
un rimedio. La seconda soluzione da adottare è quella di affrontare con decisione la rimozione di altri sconci, ancora più
gravi, che offendono la bellezza di Scurcola.
In particolare:
1) c’è il grande scheletro edilizio fuori della portella che nessuna Amministrazione ha rimosso (vedi foto);
2) c’è il costante degrado di Palazzo Bontempi che nessuna Amministrazione ha affrontato con efficacia;
3) c’è il forte degrado dell’area dell’ex Cooperativa Agricola, peraltro con forte presenza di amianto, che nessuna
Amministrazione ha affrontato con efficacia.
Ebbene potrebbe essere questo il momento per l’attuale Amministrazione Comunale di affrontare queste ferite portate alla
bellezza del territorio cittadino, acquisendo così un grande merito e sicuro consenso della cittadinanza.
Sarà gradita in proposito una risposta dell’Amministrazione Comunale su quanto sopra richiamato.
Aulo Colucci
APPELLO ALLE DONNE SCURCOLANE
PER SVILUPPARE LA TRADIZIONE DELLA SOLIDARIETA’
La storia di Scurcola è ricca di momenti di solidarietà sia verso persone o famiglie locali in stato di bisogno, sia per situazioni di
bisogno a livello nazionale e internazionale.
Si può affermare che per gli scurcolani la solidarietà è un valore cristiano e civile che si tramanda,
come tradizione, da generazioni in generazioni, alimentato anche dall’esempio luminoso di numerosi
Missionari compaesani. C’è tuttavia in Paese la consapevolezza che per lo svolgimento di questo
delicato compito manca al momento un Gruppo formalmente istituito, da affiancare alla Parrocchia,
in grado di assicurare risposte continue, pronte e forse più generose, grazie a un’organizzazione ben
definita e meglio funzionale. Ovviamento queste considerazioni non vogliono in alcun modo togliere
merito a quanti in passato si sono posti con grande impegno al servizio delle varie esigenze.
Va anche considerato che la situazione a livello locale è in evoluzione, anche perché aumentano gli
anziani in grande solitudine, con sempre meno mezzi di sostentamento a causa dell’aumento del
costo della vita, spesso con età piuttosto elevata e con malattie sempre maggiori. Risulta a chi scrive
che questa situazione è ben nota a varie Signore scurcolane che in più modi si sono dedicate in
opere di solidarietà sia in Paese, sia a sostegno delle Missioni nel mondo.
Ebbene queste Signore sono convinte dell’opportunità di costituire un Gruppo ad hoc, se del caso,
Padre Riccardo Rossi
come “Confraternita della Carità”.
Ovviamente si tratta di un compito serio e impegnativo, che tocca la coscienza e il dovere di amare il prossimo, oltre a portare qualche
sacrificio per la propria famiglia. Pertanto quest’iniziativa, pur tanto meritoria, trova qualche difficoltà a partire.
Ciò premesso, il G.I.C. rivolge un caldo appello “a tutte le persone di buona volontà”, perché anche Scurcola possa avere presto un
Organismo formalmente costituito e ben operante nel settore della solidarietà (carità), cioè al servizio dei fratelli e sorelle in stato di
bisogno.
7
DIAMO PIU’ VALORE ALLA NUOVA SEDE COMUNALE
TRE PROPOSTE ALL’AMMINISTRAZIONE PER L’INAUGURAZIONE
Tra qualche mese avrà luogo l’inaugurazione della nuova sede comunale in Via Cavalieri di Vittorio Veneto. Nell’interesse del Paese è
bene che detta cerimonia sia anche un’occasione importante per la cultura locale e almeno marsicana.
A titolo di contributo il G.I.C. avanza le seguenti
proposte così articolate:
a) intitolare la Sala Consiliare al grande filosofo
scurcolano Antonio Rocco, che ha ricoperto un ruolo di
primo piano nella cultura della Venezia del ‘600, e che
ha tenuto sempre in evidenza le sue origini
scurcolane;
b) far tenere una conferenza sul personaggio da
parte di un qualificato esponente culturale marsicano
(es. il prof. Angelo Melchiorre).
c) inserire nella torre che si innalza dal suo lato
situato a Nord-Est (vedi foto a lato) una meridiana,
visto che è stato escluso un orologio per conflitti
architettonici con quello già presente nella chiesa della
SS. Trinità. E’ auspicabile altresì che nell’occasione si
possano ammirare opportunamente collocati nei nuovi
locali comunali: 1) la statua marmorea di arte romana;
2) vari pannelli riproducenti i maggiori beni culturali
scurcolani (es. Statua della Madonna, pianta
dell’Abbazia, Castello, Necropoli, Facciata della
Chiesa parrocchiale, Fonte battesimale e Fontanile di
Cappelle, Quercia di Donato, ecc.), nonché l’immagine di Antonio Rocco e il frontespizio della sua maggiore opera filosofica, con il
richiamo esplicito alle sua origini scurcolane. Con questo spirito il G.I.C. offre tutta la sua possibile collaborazione.
SCURCOLA IERI
Processione Venerdi Santo 27 Marzo 1959
.
ORARIO CELEBRAZIONI – Parrocchia SS. Trinità
FERIALE
Chiesa SS. Trinità …………………………………… h 18.00 Rosario
Chiesa SS. Trinità …………………………………… h 18.30 SS. Messa
FESTIVO
Chiesa Maria SS. della Vittoria …………………
Chiesa S. Antonio ……………………………………
Chiesa SS. Trinità ……………………………………
Chiesa SS. Trinità ……………………………………
Chiesa SS. Trinità ……………………………………
h 09.00
h 10.00
h 11.00
h 18.00
h 18.30
SS. Messa
SS. Messa
SS. Messa
Rosario
SS. Messa
WEB: www.scurcola.it - www.scurcolamarsicana.eu
www.comune.scurcolamarsicana.aq.it
Se siete interessati ai numeri precedenti di “Scurcola Domani” potete
consultarli e scaricarli sul sito www.scurcola.it
Esprimiamo viva riconoscenza per la Banca di Credito Cooperativo
di Roma Agenzia di Scurcola Marsicana per la qualità dei servizi resi
e per il sostegno alle attività locali, di natura socio-culturale.
G.I.C. - Gruppo d’Impegno Cittadino Via Roma 2A – 67068 Scurcola Marsicana (AQ)
Coordinatore Responsabile: Aulo COLUCCI Vice Coordinatore: Fabio MAMMARELLA
POTETE SCRIVERCI ALL’INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA:
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N° 26 Marzo Aprile - Scurcola Marsicana