Piano territoriale immigrazione
Piano territoriale
immigrazione
Ambito informazione
servizi territoriali e sociali
Piano provinciale
immigrazione 2009
Informazione, integrazione, cittadinanza:
diritti e doveri.
Piano provinciale immigrazione 2009
1
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Piano provinciale immigrazione 2009
PIANO TERRITORIALE IMMIGRAZIONE 2009
DELLA PROVINCIA DI GORIZIA
Piano provinciale immigrazione 2009
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Piano provinciale immigrazione 2009
Tutto è cambiato.
Da terra di emigranti e di confini mobili, siamo diventati luogo di immigrazione
senza più frontiere, al punto tale che 15 giorni di confini chiusi per i G8 ci sono
sembrati preistoria.
Questa è la Provincia di Gorizia: un luogo nuovo, dove si parlano tre lingue ufficiali, italiano, sloveno e friulano; dove convivono circa 10.000 cittadini stranieri; dove insiste un Centro immigrati calato dall’alto, perché qui di clandestini
c’è ne sono davvero pochi.
In questo scenario in movimento nasce il nostro piano immigrazione, con un
obiettivo semplice: non vogliamo che la nostra gente si chiuda ma non vogliano neppure che si perda.
Jurgen Habermas, filosofo tedesco contemporaneo, afferma che una società
perde la propria spinta quando interpreta il presente come un luogo minacciato dal futuro.
Apertura e identità locale devono quindi camminare insieme. Per farlo servono regole chiare e condivise da tutti.
È il concetto di “comunità aperta” che significa sapere chi sei e da dove vieni,
ma anche la capacità di affrontare il futuro con fiducia.
Fiducia non vuol dire ottimismo, ma più consapevolezza di sè.
Quello che serve all’Italia.
----------------------------Il Presidente della Provincia di Gorizia
Enrico Gherghetta
L’assessore alle Politiche sociali
Licia Rita Morsolin
Piano provinciale immigrazione 2009
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6
Piano provinciale immigrazione 2009
Premessa
Nell’ambito del Programma immigrazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 1093 del
14 maggio 2009, la Direzione centrale istruzione, formazione e cultura, ha individuato le linee prioritarie di intervento nel settore dell’immigrazione, tenendo conto dei seguenti fattori:
− stato di attuazione dei precedenti interventi ancora in atto;
− risultati emersi nei rapporti finali di ricerca, derivati dall’attuazione di interventi conclusi;
− analisi delle esigenze attuali, in relazione alla prospettive future;
− necessità di mettere a sistema sul territorio azioni con le Amministrazioni
provinciali, con riferimento alle azioni nel settore dei servizi territoriali.
L’accenno all’art. 7 della Legge 328/2000 “Legge quadro per la realizzazione
del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, riportato nel Programma
immigrazione della Regione, manifesta la volontà di rendere partecipi e protagoniste le Province nella programmazione dei servizi a livello locale. In tal
senso merita di essere citato anche l’art. 9 della L.R. 6/2006, che riconosce alle
Province un ruolo nel Sistema regionale di monitoraggio, analisi e previsione
dei fenomeni sociali, ivi compreso il fenomeno dell’immigrazione.
La sottoscrizione, in data 12 giugno 2009, dell’Atto di Intesa tra la Provincia di
Gorizia e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia conferma come sia fondamentale la programmazione a livello territoriale e il conseguente ruolo delle
Province nell’ambito del coordinamento dei servizi del territorio.
La Provincia di Gorizia, da sempre attenta al fenomeno dell’immigrazione, ha
avviato negli ultimi anni una rilevante progettualità con due obiettivi chiari:
1.
favorire un modello di integrazione non da “separati in casa” ma da
“comunità aperta”, un minestrone nel quale ogni elemento è parte della comunità e non separato da essa;
2.
estendere e consolidare i diritti di cittadinanza e i doveri di cittadinanza tra la popolazione immigrata.
Piano provinciale immigrazione 2009
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Tale progettualità si è concretizzata in diverse azioni:
- in termini di osservazione del fenomeno, attraverso l’Osservatorio
provinciale sulle politiche sociali e la pubblicazione “La presenza degli alunni
stranieri”;
- in termini di attivazione di servizi di informazione e comunicazione
quale il Progetto Passepartout, in collaborazione con la Provincia di Udine che
agisce come ente capofila;
- in termini di servizio diretto all’utente immigrato, attraverso il Progetto Sportelli in rete, ovvero due sportelli a Gorizia e Monfalcone gestiti dalle
associazioni di volontariato in convenzione con la Provincia, in cui i cittadini
immigrati trovano indicazioni su lavoro, casa, salute, rapporti con enti pubblici,
diritti, doveri, regole ecc.
Uno degli obiettivi dell’Assessorato al Welfare della Provincia di Gorizia è altresì la collaborazione con gli altri Enti pubblici del territorio provinciale (Ambiti,
Comuni, Azienda Sanitaria ecc.) e con le associazioni di volontariato maggiormente attive nel settore.
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Piano provinciale immigrazione 2009
Contesto territoriale di riferimento
Il contesto geopolitico della provincia di Gorizia, a seguito dell’entrata
nell’Unione Europea della vicina Slovenia, ha visto mutare il ruolo di ponte tra
l’Europa comunitaria e l’Est europeo, da cortina di ferro a porta di entrata.
I dati evidenziano che la popolazione straniera è composta principalmente da
maschi, che i residenti hanno un’età media relativamente bassa e che la presenza sul territorio provinciale è dovuta principalmente al lavoro. Si osserva
un carattere di stabilità del fenomeno, con l’aumento dei cittadini stranieri
residenti e un numero cospicuo di permessi di soggiorno concessi per motivi
familiari (ricongiungimenti). Importante il monitoraggio della presenza degli
alunni stranieri nelle scuole, di ogni ordine e grado.
Pop. residente
al 31.12.2008
di cui stranieri
% stranieri
Alto isontino
71.082
4.118
5,8%
Basso isontino
71.369
5.569
7,8%
142.451
9.687
6,8%
Provincia di Gorizia
Tab. 1 – Popolazione residente e stranieri residenti al 31 dicembre 2008
Fonte: O.P.P.S. Gorizia su dati Anagrafi Comunali
La popolazione straniera residente in provincia di Gorizia al 31 dicembre 2008
è pari a 9.687 persone con un’incidenza percentuale del 6,8%. Gli stranieri
sono maggiormente concentrati nel territorio dell’Ambito basso isontino: sono
infatti 4.118 i cittadini stranieri residenti nel territorio dell’Ambito/Distretto di
Gorizia (il 43% del totale) e 5.569 (57% del totale) quelli residenti nell’Ambito/
Distretto di Monfalcone.
Piano provinciale immigrazione 2009
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Capriva
Cormons
Doberdo del Lago
Dolegna del Collio
Farra
Fogliano Redipuglia
Gorizia
Gradisca
Grado
Mariano
Medea
Monfalcone
Moraro
Mossa
Romans
Ronchi
Sagrado
San Canzian
San Floriano
San Lorenzo
San Pier
Savogna
Staranzano
Turriaco
Villesse
Totale Ambito alto isontino
Totale Ambito basso isontino
Totale Provincia di Gorizia
10
Piano provinciale immigrazione 2009
Residenti
1.714
7.762
1.475
397
1.780
3.034
35.959
6.603
8.681
1.573
995
28.035
773
1.679
3.743
12.038
2.234
6.394
831
1.573
1.950
1.769
7.078
2.684
1.697
71.082
71.369
142.451
stranieri
45
371
32
9
50
103
2.954
248
484
60
34
3.713
25
55
80
574
71
232
7
20
49
46
282
100
43
4.118
5.569
9.687
% stranieri
2,60%
4,80%
2,20%
2,30%
2,80%
3,40%
8,20%
3,80%
5,60%
3,80%
3,40%
13,20%
3,20%
3,30%
2,10%
4,80%
3,20%
3,60%
0,80%
1,30%
2,50%
2,60%
4,00%
3,70%
2,50%
5,80%
7,80%
6,80%
Legenda
<1,5%
1,5% – 2,9%
3,0% - 4,4%
4,5% - 5,9%
> 6,0%
Tab. 2 e Fig. 2 – Incidenza percentuale popolazione straniera residente per comune
Fonte: O.P.P.S. Gorizia su dati Anagrafi Comunali
Per quanto attiene la distribuzione territoriale a livello comunale la maggiore
incidenza percentuale si osserva nei comuni più popolosi: Gorizia conta 2.954
cittadini stranieri residenti, pari al 8,2% della popolazione comunale e al 30,5%
dei cittadini stranieri della provincia; a Monfalcone, con 3.713 residenti stranieri (13,2% della popolazione comunale), è concentrato il 38,4% della popolazione straniera provinciale.
Sulla base dei dati raccolti dall’Osservatorio provinciale sulle politiche sociali
(Fig. 3), la provincia di Gorizia registra nell’ultimo periodo un forte incremento
del fenomeno migratorio, con un notevole aumento del numero di cittadini
stranieri residenti. L’incremento a livello provinciale, dal 2005 al 2008, è di
due punti percentuali (dal 4,8% al 6,8%): in valori assoluti gli stranieri residenti
sono 6.760 al 31 dicembre 2005 e 9.678 al 31 dicembre 2008 (+2.927).
Piano provinciale immigrazione 2009
11
9,0%
8,0%
7,0%
6,8%
6,0%
6,0%
5,3%
5,0%
4,8%
Alto isontino
Basso isontino
4,0%
Provincia di Gorizia
3,0%
2,0%
1,0%
0,0%
2005
2006
2007
2008
Fig. 3 – Incidenza percentuale popolazione straniera residente - Evoluzione
Fonte: O.P.P.S. Gorizia su dati Anagrafi Comunali
44%
maschi
56%
Fig. 4 – Popolazione straniera residente per genere
Fonte: O.P.P.S. Gorizia su dati Anagrafi Comunali
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Piano provinciale immigrazione 2009
f emmine
La distribuzione per sesso mostra la prevalenza del genere maschile (5.422
maschi contro 4.265 femmine) con un’incidenza pari al 56%, mentre la
suddivisione per macroclassi d’età (Fig. 5) evidenzia un carattere tipico
delle migrazioni, la giovane età dei cittadini residenti: l’86,1% degli stranieri ha un’età inferiore ai 50 anni, il 20,9% (contro il 14,4% dei cittadini in
genere) sono minori (2.027 unità). La classe più rappresentata, compresa
tra i 25 e i 49 anni, comprende 3.048 maschi e 2.262 femmine. L’età media della popolazione straniera è pari a circa 32 anni, ben al di sotto dell’età
media della popolazione complessivamente residente (circa 46 anni).
100%
90%
3
82
10
113
13
195
697
445
1.142
2.262
5.310
80%
70%
60%
grandi anziani (85 e oltre)
3.048
50%
adulti (50-64)
40%
30%
20%
10%
anziani (65-84)
714
600
1.314
giovani adulti (25-49)
giovani (15-24)
878
835
Maschi
Femmine
1.713
0%
bambini/ragazzi (0-14)
Totale
Fig. 5 – Popolazione straniera residente al 31 dicembre 2008 per macroclassi d’età
Fonte: O.P.P.S. Gorizia su dati Anagrafi Comunali
Piano provinciale immigrazione 2009
13
Alto isontino
Basso isontino
Provincia di Gorizia
Europa - UE
969
1.135
2.104
Altri Europa
2.290
2.417
4.707
Africa
437
369
806
America
124
166
290
Oceania
2
2
4
295
1.480
1.775
5.569
9.687
Asia
Apolide
Totale complessivo
1
4.118
1
Tab. 3 – Popolazione straniera residenti al 31 dicembre 2008 per cittadinanza
Fonte: O.P.P.S. Gorizia su dati Anagrafi Comunali
La popolazione straniera residente in provincia al 31 dicembre 2008 proviene prevalentemente dall’Europa, con un numero di cittadini comunitari pari a
2.104 (il 21,7% dei residenti di cittadinanza straniera). I cittadini di origine asiatica risiedono principalmente nell’Ambito basso isontino: il comune di Monfalcone, in particolare, è caratterizzato per la cospicua presenza di cittadini
provenienti dal Bangladesh. La seconda comunità più numerosa è costituita
dai cittadini di origine bosniaca, 643 residenti nell’Alto isontino e 442 nel Basso
isontino. I cittadini serbi e sloveni risiedono principalmente nell’Alto isontino,
i cittadini croati, rumeni e macedoni nel Basso isontino.
Per quanto riguarda l’evoluzione del fenomeno la Tab. 3 mostra come siano
aumentate le presenze di cittadini del Bangladesh e della Romania, mentre è
diminuito il numero di cittadini croati e sloveni.
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Piano provinciale immigrazione 2009
Algeria
93
69
Cinese, Rep. Popolare
194
57
Marocco
182
101
Ucraina
Albania
211
192
Slovenia
89
423
591
191
Macedonia, ex Rep Jugoslava
580
247
Romania
612
308
Croazia
244
693
Serbia e Montenegro
442
643
Bosnia-Erzegovina
1350
30
Bangladesh
1.500
Alto isontino
172
118
1.000
Gorizia
500
500
Basso isontino
Monfalcone
1.000
1.500
Fig. 6 – Popolazione straniera residente al 31 dicembre 2008 per cittadinanza
Fonte: O.P.P.S. Gorizia su dati Anagrafi Comunali
2004
2005
2006
2007*
2008*
6,9%
6,7%
15,7%
7,7%
8,1%
Croazia
12,7%
12,8%
12,1%
10,8%
9,5%
Bangladesh
10,3%
11,5%
11,6%
12,6%
14,2%
Bosnia-Erzegovina
Macedonia
11,4%
11,4%
11,4%
11,0%
11,2%
Slovenia
7,1%
6,4%
6,1%
5,7%
5,3%
Romania
4,6%
4,5%
5,0%
7,7%
8,5%
Albania
5,0%
4,6%
4,2%
4,2%
4,2%
10,5%
10,8%
3,4%
10,7%
9,7%
Ucraina
2,7%
2,7%
3,1%
2,9%
3,0%
Marocco
3,2%
3,0%
3,0%
2,8%
2,9%
Altre
25,6%
25,5%
24,4%
23,9%
23,4%
Totale
100,0%
100,0%
Serbia e Montenegro
100,0% 100,0% 100,0%
Tab. 4 – Popolazione straniera residente per cittadinanza - evoluzione
Fonte: O.P.P.S. Gorizia su dati ISTAT e Anagrafi Comunali (*)
Piano provinciale immigrazione 2009
15
Per quanto riguarda la permanenza dei cittadini stranieri (si veda la successiva
Tab. 4) l’ultimo dato disponibile indica che, al 31 dicembre 2007, oltre il 60%
dei permessi di soggiorno sono stati concessi per motivi di lavoro, principalmente a cittadini di genere maschile. Il carattere di stabilità del fenomeno migratorio, emerso dall’analisi dei dati demografici relativi ai cittadini residenti,
è confermato dai dati sui ricongiungimenti familiari, circa 1/3 dei permessi
infatti sono concessi per motivi familiari.
Lavoro
Famiglia
Religione
Residenza elettiva
Studio
Asilo
Richiesta Asilo
Umanitari
Salute
Altro
Totale
2007
DI CUI MASCHI
4.391
3.814
2.333
557
12
4
20
8
127
54
65
55
62
59
83
72
6
2
44
7.143
27
4.652
Tab. 5 - Permessi di soggiorno al 31 dicembre 2007 per tipologia
Fonte: O.P.P.S. Gorizia su dati ISTAT
16
Piano provinciale immigrazione 2009
% per permesso
61,5%
32,7%
0,2%
0,3%
1,8%
0,9%
0,9%
1,2%
0,1%
0,6%
100,0%
CPIGorizia
Extracomunitari
Comunitari
Neocomunitari
Provincia di Gorizia
N.
%
N.
%
N.
%
884
13,8
1.785
20,5
2.669
17,7
4.794
75,0
6.705
76,9
11.499
76,1
715
11,2
222
2,5
937
6,2
0,0
2
0,0
2
0,0
100,0
8.714
100,0
15.107
100,0
Apolidi
Totale
CPIMonfalcone
6.393
Tab. 6 – Avviati in provincia di Gorizia nel 2006 per cittadinanza CEE
Fonte: O.P.P.S. Gorizia su dati Netlabor
In relazione agli avviamenti al lavoro, il Basso isontino mostra una maggiore incidenza di extracomunitari (20,5%) rispetto all’Alto isontino, interessato
invece da un considerevole numero di avviamenti di cittadini neocomunitari
(11,2% degli avviati nel 2006). Solo una quota risibile, inferiore all’1%, di cittadini comunitari avviati non sono di cittadinanza italiana. Tale differenza è
meglio descritta nella successiva Fig. 7: al lavoro sono stati avviati principalmente cittadini sloveni nell’Alto isontino (647, il 40% degli avviati nel 2006
nel territorio goriziano) e cittadini del Bangladesh nel Basso isontino (534, il
25,0% degli avviati nel monfalconese); gli assunti provenienti dall’Est europeo,
come rumeni e croati, sono i più rappresentati.
Piano provinciale immigrazione 2009
17
Slovenia
647
Bangladesh 28
527
Romania
117
Croazia
173
82
181
137
Jugoslavia
106
93
Bosnia
Albania
127
58
83
Polonia 39
Marocco
56
44
Macedonia 26
96
66
69
Ucraina 32 58
53 24
Cina
262
Altri
0
100
477
200
300
CPI Gorizia
400
500
600
700
800
CPI Monfalcone
Fig. 7 - Avviati stranieri in provincia di Gorizia nel 2006 per cittadinanza
Fonte: O.P.P.S. Gorizia su dati Netlabor
Ordine di scuola
Scuola d'Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria
di 1° grado
Scuola Secondaria
di 2° grado
Totale complessivo
a.s.
2003/04
166
277
123
a.s.
a.s.
a.s.
a.s.
2004/05 2005/06 2006/07 2007/08
195
223
252
226
284
343
397
439
132
158
185
263
a.s.
2008/09
284
505
267
142
164
225
276
368
442
712
775
955
1.110
1.317
1.498
Tab.8 – Trend della presenza degli alunni stranieri nelle scuole della provincia di Gorizia
Fonte: O.P.P.S. Gorizia su dati Scuole
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Piano provinciale immigrazione 2009
Le informazioni fornite dalle Scuole e raccolte annualmente dall’Osservatorio
provinciale sulle politiche sociali per la stesura del rapporto “La presenza degli alunni stranieri” indicano che gli alunni stranieri iscritti nelle scuole della
provincia di Gorizia nell’A.S. 2008/2009 sono 1.498 (l’8,1% della popolazione
scolastica censita, pari a 17.904) e che il trend è in crescita.
Piano provinciale immigrazione 2009
19
20
Piano provinciale immigrazione 2009
Analisi descrittiva del fabbisogno del territorio
La premessa statistica ha messo in luce l’esistenza di un fenomeno migratorio
in costante evoluzione, con un aumento delle presenze di cittadine e cittadini
stranieri e una tendenza alla differenziazione tra gli ambiti per quanto concerne le presenze e la provenienza dei cittadini. Particolarmente significativa
l’incidenza percentuale dei residenti stranieri nel comune di Monfalcone (al 31
dicembre 2008 supera il 13%) con tutte le conseguenti implicazioni di tenuta
del tessuto sociale. L’Alto isontino è caratterizzato maggiormente da migrazioni dall’ex Jugoslavia, con un bacino demografico che sembra aver ben assorbito il fenomeno migratorio, senza particolari disagi.
Per quanto attiene i servizi territoriali di informazione e supporto ai cittadini stranieri, l’avvio nel 2007 da parte della Provincia di Gorizia, del progetto
Sportelli in rete ha permesso una prima mappatura dei servizi attivati dal terzo
settore, evidenziando come essi siano sufficientemente diffusi, ma come ci sia
ancora molto da fare per la piena collaborazione tra tutti gli attori locali. In
questo senso lo scenario che si presenta è il seguente:
- buona diffusione hanno i punti d’ascolto attivati da Caritas Gorizia,
presenti su quasi tutto il territorio provinciale e rispondenti alle esigenze sia
dei cittadini italiani sia dei cittadini stranieri;
- discreta presenza di sportelli dedicati a fornire informazioni e supporto al disbrigo delle pratiche burocratiche relative al lavoro, in particolare gli
sportelli sindacali e dei Patronati;
- sono inoltre presenti sportelli specifici, quali agenzie sociali immobiliari, non esclusivamente dedicate ad un’utenza immigrata, sportelli badanti,
per il disbrigo di pratiche inerenti l’assunzione di personale di assistenza, ed
uno sportello SPRAR per richiedenti asilo/rifugiati presso la sede della Provincia;
Piano provinciale immigrazione 2009
21
- inoltre va rilevato che nei comuni di Gorizia e Monfalcone si concentrano la maggior parte di servizi forniti dagli Enti pubblici (Servizi sanitari,
Centri per l’impiego, Questura, Prefettura, Servizi socio-assistenziali), con una
risposta adeguata alle esigenze dei cittadini stranieri presenti anche negli altri
comuni della provincia.
- gli Enti pubblici hanno altresì avviato, anche grazie ai finanziamenti
della LR 5/05, una serie di ulteriori servizi di supporto. In particolare il Comune
di Monfalcone gestisce un servizio di mediazione presso gli sportelli pubblici di
propria competenza ed un progetto di mediazione culturale presso la Biblioteca pubblica, mentre il Comune di Gorizia ha avviato un servizio di sostegno,
accoglienza e mediazione per minori stranieri e le loro famiglie.
Il costante confronto tra questi soggetti pubblici e del terzo settore ha permesso di delineare un quadro sufficientemente completo delle esigenze della
popolazione straniera in relazione ai servizi esistenti e alle ricadute degli interventi in corso.
Ciò ha messo in luce i nodi critici e la mappa dei fabbisogni.
22
Piano provinciale immigrazione 2009
Nodi critici:
1. la struttura CARA/CIE di Gradisca d’Isonzo genera e scarica sul territorio
molti problemi, in particolare nel comune di Gradisca d’Isonzo:
a. alcune tensioni legate alla presenza di richiedenti asilo che, per difficoltà di spostamento, mancanza di costanti servizi all’interno o nelle immediate vicinanze del CARA, sono in continuo transito;
b. l’ulteriore presenza di numerosi cittadini richiedenti asilo o con permesso d’asilo/protezione sussidiaria/diniegati in attesa di ricorso in uscita dal
CARA di Gradisca d’Isonzo per decorrenza dei termini di permanenza, cittadini
che stanziano nel territorio provinciale e che sono stati accolti dalla CARITAS
Diocesana di Gorizia;
2. la presenza di un forte tessuto industriale si accompagna, come in tutto
il Nord-Est, ad una significativa presenza di manodopera straniera, ma questo aspetto proprio di tutte le società benestanti è messo in discussione dal
perdurare della crisi economica e dalla espulsione dal mercato del lavoro di
manodopera locale. Evitare una nuova guerra tra poveri significa non solo più
azioni verso l’integrazione ma anche verifica della sostenibilità sociale dei fenomeni migratori;
3. la rilevante presenza di cittadini immigrati, in particolare del Bangladesh,
nella zona del Monfalconese, richiede processi di integrazione basati sul binomio diritti/doveri, ancora da perfezionare e coordinare con il Comune di
Monfalcone.
Piano provinciale immigrazione 2009
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24
Piano provinciale immigrazione 2009
Fabbisogni:
- conoscenza della lingua italiana;
- accesso ai servizi pubblici, comprensione delle regole (accompagnamento,
guida ai servizi, rete integrata dei servizi, mediazione culturale e linguistica ai
servizi);
- conoscenza dei doveri e dei diritti, anche in un’ottica di libertà e autonomia
individuale e di contrasto alle discriminazioni;
- corretto inserimento lavorativo;
- luoghi di incontro conviviale;
- luoghi di pratiche religiose;
- conoscenza della storia e dei costumi locali;
- percorsi di integrazione nell’associazionismo sportivo e culturale locale.
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Piano provinciale immigrazione 2009
Obiettivi e finalità del piano territoriale provinciale per
l’anno 2009
Il Piano territoriale provinciale trae obbligatoriamente spunto dall’atto di Intesa tra la Provincia di Gorizia e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia sottoscritto in data 12 giugno 2009 che pone l’attenzione su alcuni obiettivi chiari:
1. il fondamentale ruolo della Provincia per il coordinamento delle attività a
livello territoriale e per la razionalizzazione dell’offerta sul territorio al fine di
garantire una rete di servizi integrati tra loro, evitando duplicazioni e/o sovrapposizioni;
2. la necessità di dare continuità ai servizi più rilevanti, migliorandone l’efficacia e l’efficienza;
3. l’importanza della mediazione culturale quale servizio per facilitare l’integrazione e l’inserimento dei cittadini stranieri nel contesto sociale;
4. la necessità di soddisfare esigenze non altrimenti fronteggiabili.
Alla luce dei nodi e dei fabbisogni evidenziati il “Piano territoriale immigrazione 2009 della Provincia di Gorizia” rappresenta quindi un primo tentativo di
dare un quadro unitario a tutte le iniziative concrete, al fine di capire meglio il
fenomeno e la sua evoluzione, la reale capacità di assorbimento di immigrati
da parte del territorio, i reali fabbisogni sociali e famigliari della popolazione
straniera e gli elementi di criticità nei rapporti con le comunità locali e con il
mercato del lavoro.
In particolare per il CARA bisogna consolidare le attività esistenti a favore dei
richiedenti asilo e rifugiati e consolidare il confronto tra gli Enti gestori della
struttura.
Decisivo per la realizzazione del Piano diventa l’integrazione tra i servizi autonomamente avviati dal Comune di Monfalcone e di Gorizia e le azioni previste
nel Piano stesso.
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Questo lavoro andrà ulteriormente implementato favorendo la collaborazione tra gli attori locali interessati, offrendo occasioni di incontro anche con i
soggetti del Terzo settore e attuando azioni di monitoraggio dei servizi offerti.
La circolazione di buone prassi, di conoscenze e di metodologie di lavoro non
deve essere una fatica ma una quotidiana ovvietà.
Per quanto attiene i fabbisogni evidenziati il Piano persegue l’obiettivo della
conoscenza della lingua italiana, dell’integrazione tra i servizi (sociali, sanitari,
del lavoro), la mediazione linguistica e culturale, l’educazione civica, l’analisi
del fenomeno e le sua sostenibilità sociale, con l’obiettivo di realizzare una
integrazione da “comunità aperta” e di promuovere doveri e diritti di cittadinanza riconosciuti e accettati da tutti.
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Azioni previste e modalità di attuazione
Azioni:
1. Miglioramento e implementazione dell’offerta dei servizi già attivi sul territorio, favorendo la continuità per i servizi maggiormente rispondenti alle esigenze delle popolazione immigrata:
a) potenziamento del progetto Sportelli in rete attivato dalla Provincia
di Gorizia, con attenzione alla ricettività delle sedi e alla qualità del servizio
erogato dalle associazioni;
b) messa in rete e collaborazione tra Comuni, Ambiti e soggetti del
Terzo settore e rappresentanze degli immigrati;
c) mappatura dei servizi del territorio e monitoraggio costante della
efficacia dei servizi erogati;
d) tavolo sperimentale di confronto tematico sui temi del lavoro con le
organizzazioni sindacali e le rappresentanze degli immigrati del territorio e dei
posti di lavoro;
e) predisposizione di un punto unico di accesso (es. Numero Verde
Provinciale per l’immigrazione e sportello condiviso);
f) predisposizione di strumenti di formazione autogestita dalle associazioni;
g) consulenza legale per gli operatori.
Modalità di attuazione: Azione diretta/Convenzione/i (previa procedura di individuazione dei soggetti convenzionati).
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2. Promozione di iniziative culturali, sociali e di studio, finalizzate a:
a) conoscenza della lingua italiana;
b) inclusione sociale dei cittadini e delle cittadine straniere;
c) attività di tipo informativo e sperimentazione di servizi innovativi;
d) conoscenza dei doveri e diritti di cittadinanza;
e) analisi dell’evoluzione del mercato del lavoro e della sostenibilità
sociale dell’offerta di manodopera straniera;
f) sensibilizzazione interculturale e conoscenza reciproca;
g) sviluppo dei principi di non discriminazione e di pari opportunità.
Modalità di attuazione: Bando.
3. Azione di supporto alla costruzione, attuazione e gestione del Piano territoriale.
Modalità di attuazione: Azione diretta/Gestione.
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Piano finanziario delle risorse
Come previsto dal “Programma immigrazione 2009” della Regione Autonoma
Friuli Venezia Giulia, Ambito 4° “Informazione”, azione 4.1 “SERVIZI TERRITORIALI E SOCIALI”, e dal successivo Atto d’Intesa stipulato in data 12 giugno
2009 la quota spettante alla Provincia di Gorizia per la copertura del Piano
territoriale provinciale e l’attivazione dei “Servizi territoriali e sociali” è pari a
€ 109.962,86 cu si aggiunge la quota di gestione pari ad € 3.298,89.
Sulla base delle considerazioni espresse si prevede di realizzare le azioni precedentemente descritte seguendo il sottoriportato Piano finanziario:
Piano territoriale immigrazione 2009 – Piano finanziario
N. Azione
Modalità di attuazione
Quota
Azione 1
Azione diretta/
75% della quota
Convenzione/i
spettante
Azione 2
Bando
25% della quota
spettante
Azione 3
Azione diretta/Gestione
quota di gestione
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