Datum: 25.07.2013
La Regione Ticino
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Medienart: Print
Medientyp: Tages- und Wochenpresse
Auflage: 31'125
Erscheinungsweise: 6x wöchentlich
Themen-Nr.: 525.8
Abo-Nr.: 1087992
Seite: 6
Fläche: 63'207 mm²
Parte progetto pilota che coinvolge dieci ospedali svizzeri
Per una chirurgia più sicura
Un argine per limitare gli errori negli interventi in sala operatoria
be evitabile. Due pazienti su 100 muoio- zioni. Le disposizioni si fondano sulla
Gli errori in ambito chirurgico no dopo un'operazione e in 14 interven- check list emessa dall'Organizzazione
sono al centro di un progetto ti su 100mila un oggetto è dimenticato mondiale della sanità (Oms) nel 2009 e
loro corpo. Ora, per far fronte a si- sulle raccomandazioni della Fondazioche interessa diversi ospedali nel
mili errori, la Svizzera punta su un pro- ne sicurezza dei pazienti svizzera. La lisvizzeri. Il Ticino non è stato getto pilota, diretto ad aumentare la si- sta - parte del progetto dell'Oms 'Sa&
coinvolto.
di Laura Natzli/Ats
Zurigo - Secondo la Fondazione sicurezza dei pazienti, il 65% degli eventi in-
desiderati nel settore ospedaliero avviene in chirurgia, mentre il 40% sareb-
curezza dei pazienti in chirurgia.
surgery saves lives; destinato a miglioSono dieci gli ospedali svizzeri, su 32 rare la sicurezza delle cure chirurgiche
candidati interessati, selezionati per a livello mondiale - è un metodo per ripartecipare all'iniziativa `Progress! durre i rischi grazie a semplici mezzi,
Chirurgia sicura', la quale prenderà il già utilizzato in Svizzera. Un utilizzo
via il mese di settembre, per un periodo tuttavia lacunoso, come mostra un sondella durata di due anni. Il progetto in- daggio condotto dalla stessa fondaziotende focalizzarsi sull'attenuazione o ne. Il 17% degli interrogati non vi fa ripersino sulla totale eliminazione di corso quotidianamente, mentre il 10%
eventi indesiderati, quali errori ed infe- di coloro che vi si appellano, la giudica-
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no un ostacolo durante il lavoro: «Il Società svizzera di chirurgia (Ssc) so- introdurre autonomamente le misure
tempo in chirurgia è prezioso e ogni stiene il progetto e vi partecipa attiva- stabilite. «Spesso si paragona la chirurminuto implica grosse spese. Perciò mente, mentre la Confederazione lo ap- gia con il volo: lì le misure di sicurezza
una parte importante dei chirurghi la poggia finanziariamente. I rappresen- sono persino più standardizzate. La
considera superflua. Bisogna convince- tanti dei dieci istituti selezionati - tra i Svizzera fa sicuramente parte dei mire le persone che si tratta di qualcosa di quali l'Ospedale cantonale dei Grigioni, gliori per quanto riguarda la sicurezza
utile» spiega Thomas Sieber, medico ma nessuno in Ticino, in quanto impe- ospedaliera. Ciò tuttavia non significa
primario in anestesia presso l'Ospedale gnato in un progetto diverso - parteci- che non vi possano essere dei margini
cantonale grigionese.
peranno pure ad un workshop a tappe, di miglioramento. Sono ancora presenorganizzato ogni semestre, in modo da ti scambi indesiderati nelle posologie
Allinearsi con l'Oms
poter ampliare le proprie conoscenze e dei medicamenti, oppure interventi in
scambiare le relative esperienze. Gli parti sbagliate del corpo. Problemi che
Il programma elvetico ha come obietti- ospedali esclusi per mancanza di fondi dovrebbero essere ridotti al minimo e,
vo una copertura nazionale del 100%, e di personale avranno invece a disposi- se possibile, persino eliminati» conclunonché un impiego della lista standar- zione del materiale cartaceo informati- de Sieber.
dizzato e coordinato tra i nosocomi. La vo, sotto forma di opuscolo, in modo da
L'ESPERTO
Paula Bezzola: 'Iniziativa necessaria per migliorare la sicurezza'
Il Ticino non è coinvolto
TI-PRESS
Il progetto pilota su scala nazionale ha
selezionato soltanto dieci ospedali su
32 interessati. «Abbiamo scelto le strutture in base alle risorse finanziarie e del
personale, rilevando un bilanciamento
di queste ultime tra le regioni più in-
fluenti. Questo grande interessamento livello nazionale. Come diffondere effidimostra quanto progetti come questo cacemente le informazioni, ma anche
siano considerati utili» ha spiegato come sostenere la sicurezza ospedaliePaula Bezzola, vicedirettrice di Sicu- ra» dice ancora Bezzola.
rezza dei pazienti svizzeri e coordina- «La lista sulla quale ci focalizziamo
trice del progetto.
sembra semplice, ma necessita di pro«Il Ticino è un caso particolare» prose- fonde conoscenze per essere utilizzata
gue «la traduzione è sempre impegna- in modo appropriato» precisa.
tiva. Abbiamo inoltre contattato l'Ente Tutti e dieci gli ospedali coinvolti sono
ospedaliero cantonale (Eoc), il quale ha inoltre dotati di un gruppo interprofesaffermato di essersi già recentemente sionale. Ogni gruppo partecipa ad un
focalizzato sulla check list, attivandosi workshop semestrale, dove le conoin merito. Non partecipa quindi a que- scenze vengono approfondite e le espesto progetto, in quanto già impegnato rienze condivise, in modo da capire
in un altro. È però in corso la traduzio- come agire in maniera ottimale nel prone di un dettagliato opuscolo, con le in- prio ospedale.
formazioni necessarie, il quale sarà poi «Le difficoltà legate alla sicurezza in
messo a disposizione in tutti gli ospe- ambito chirurgico non sono un punto
dali, pure in Ticino».
centrale soltanto in Svizzera, bensì nel
Il progetto è finanziato in gran parte resto del mondo. La check list da sola
dall'Ufficio federale della sanità pubbli- non basta: bisogna utilizzarla correttaca e toccherà due temi principali: la chi- mente. Il nostro scopo è perciò sensibirurgia e una posologia sicura per le feri- lizzare e promuovere la tematica» conte da taglio, in modo da evitare errori. clude la coordinatrice.
«Simili iniziative sono importanti anche per imparare come comportarci a
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Per una chirurgia più sicura