ATTACCAMENTO E
SISTEMI MOTIVAZIONALI
LA MOTIVAZIONE IN PSICOLOGIA
Definizione: lo stimolo cosciente o inconscio all’azione volta a un obiettivo
desiderato, determinato da fattori psicologici o sociali; ciò che da’ scopo a
un comportamento.
Componenti, biologiche, psicologiche, sociali. La stessa spinta
motivazionale - es. fame – puo’ essere determinata sia da fattori interni
sia da fattori esterni.
In psicologia:
Motivazioni Primarie. svolgono la funzione di soddisfare i bisogni primari
(es. sete, fame, calore ecc.) che garantiscono la sopravvivenza.
Caratteristiche: difficile il controllo volontario e ciclicita’.
Motivazioni Secondarie: sono acquisite o apprese, soddisfano bisogni
che non necessariamente sono legati alle motivazioni primarie.
Caratteristiche: possono essere facilmente riconoscibili (es. bisogno di
amicizia) o al di fuori della consapevolezza.
ALCUNI MODELLI
TEORICI DELLA MOTIVAZIONE
La gerarchia dei bisogni di Maslow (1954). Sono di
cinque tipi:bisogni fisiologici, sicurezza, affetto, stima,
autorealizzazione con struttura gerarchica a piramide (+
bisogno di conoscenza).
Teoria della pulsione omeostatica. Obiettivo: mantenere
una condizione di equilibrio nell’ambiente interiore.
Condizione di disequilibrio: azione volta a ristabilire le
condizioni precedenti (es. fame).
Teoria della riduzione della pulsione. Si basa sul
concetto di rinforzo. I comportamenti attivati in funzione
della riduzione della pulsione saranno avvertiti come
piacevoli e quindi rinforzati (es. mangiare un dolce).
Teoria dello scopo: L’enfasi è posta sugli aspetti
cognitivi. Le persone si impegnano maggiormente quando
le mete sono più difficili.
I SISTEMI MOTIVAZIONALI
sistemi di regole innate, biologicamente orientati a
organizzare il comportamento verso la sopravvivenza
dell’individuo e della specie
Forme di adaamento a specifici aspetti della nicchia
ecologica in cui una specie evolve domain-specific
adaptations
componenti cognitive, emotive e comportamentali;
predispongono l’individuo ad azioni (comportamenti) con il
fine di modificare il rapporto tra sé e l’ambiente fisico e
relazionale.
Se l’obiettivo è raggiunto, il SM si disattiva e altri sistemi
modulano il comportamento.
I sistemi motivazionali
Si dividono in :
Biologici
Sociali
I SM BIOLOGICI
Sono il corredo comportamentale di tutti gli organismi viventi:
SM ESPLORATIVO. attivato da situazioni e da ambienti sconosciuti.
Scopo: attraverso la ricerca e l’esplorazione, stabilisce un rapporto
di familiarità con i diversi elementi presenti. Correlato al SM di
attaccamento.
SM PREDATORIO. Connesso al comportamento consumatorio, si
disattiva nel momento in cui l’animale è sazio.
SM di DIFESA. Può essere differenziato nei comportamenti di
difesa personale, del territorio e della prole.
SM RIPRODUTTIVO
I SM BIOLOGICI
Sono il corredo comportamentale di tutti gli organismi viventi:
SM ESPLORATIVO. attivato da situazioni e da ambienti
sconosciuti. Scopo: attraverso la ricerca e l’esplorazione,
stabilisce un rapporto di familiarità con i diversi elementi
presenti. Correlato al SM di attaccamento.
SM PREDATORIO. Connesso al comportamento
consumatorio, si disattiva nel momento in cui l’animale è
sazio.
SM di DIFESA. Può essere differenziato nei comportamenti
di difesa personale, del territorio e della prole.
SM RIPRODUTTIVO
I SM INTERPERSONALI
I S.M.I. sono definiti come
algoritmi per l'elaborazione e la regolazione della
comunicazione e dell'informazione fra i membri del gruppo
sociale (base innata: aspetti non verbali)
principi 'organizzatori a "base innata” delle interazioni
sociali
mete innate ("valori" selezionati evoluzionisticamente) che
generano sistemi funzionali di regolazione della condotta
sociale nell'interazione con l'ambiente interpersonale
I S.M.I. hanno ciascuno un preciso attivatore, e ciascuno
una specifica meta
I SM interpersonali o sociali
Implicano il reciproco riconoscimento fra i membri
del gruppo
Attaccamento
Accudimento
Agonistico
Sessuale
Cooperativo
Gioco Sociale
Attribuzione di significato.
Possono essere assegnanti
con sicurezza al livello limbico
dell’architettura motivazionale,
in quanto presenti in tutte le
specie di mammiferi
È presente nelle
specie a maggior
complessità sociale,
nell’uomo raggiunge
una complessità
funzionale unica
Il cervello rettiliano
The Reptilian Complex
The R-complex consists of the brain stem and the cerebellum.
Its purpose is closely related to actual physical survival and
maintenance of the body.
The cerebellum orchestrates movement. Digestion, reproduction,
circulation, breathing, and the execution of the "fight or flight" response
in stress are all housed in the brain stem. Because the reptilian brain is
primarily concerned with physical survival, the behaviors it governs
have much in common with the survival behaviors of animals. It plays
a crucial role in establishing home territory, reproduction and social
dominance.
The overriding characteristics of R-complex behaviors are that they
are automatic, have a ritualistic quality, and are highly resistant to
change.
Il sistema limbico - mammalian brain
The limbic system, the second brain to evolve, houses the primary
centers of emotion. It includes the amygdala, which is important in the
association of events with emotion, and the hippocampus, which is active
in converting information into long term memory and in memory recall.
Repeated use of specialized nerve networks in the hippocampus
enhances memory storage, so this structure is involved in learning from
both commonplace experiences and deliberate study. However, it is not
necessary to retain every bit of information one learns. Some
neuroscientists believe that the hippocampus helps select which
memories are stored, perhaps by attaching an "emotion marker" to some
events so that they are likely to be recalled. The amygdala comes into
play in situations that arouse feelings such as fear, pity, anger, or
outrage. Damage to the amygdala can abolish an emotion-charged
memory. Because the limbic system links emotions with behavior, it
serves to inhibit the R-complex and its preference for ritualistic, habitual
ways of responding.
The limbic system is also involved in primal activities related to food and
sex, particularly having to do with our sense of smell and bonding needs,
and activities related to expression and mediation of emotions and
feelings, including emotions linked to attachment. These protective,
loving feelings become increasingly complex as the limbic system and
the neocortex link up.
La neocortex
Also called the cerebral cortex, the neocortex constitutes
five-sixths of the human brain. It is the outer portion of our
brain, and is approximately the size of a newspaper page
crumpled together. The neocortex makes language, including
speech and writing possible. It renders logical and formal
operational thinking possible and allows us to see ahead and
plan for the future. The neocortex also contains two
specialized regions, one dedicated to voluntary movement
and one to processing sensory information.
Intersoggettività, costruzione dell’altro come essere
dotato di intenzionalità, costruzione di strutture di
significato
I SM INTERPERSONALI
Il sistema dell’attaccamento
È attivato da fatica, dolore fisico o emozionale di
qualsiasi origine, solitudine
… In generale dalla percezione di essere
vulnerabile a pericoli ambientali, o di non poter
soddisfare da soli i bisogni necessari alla
sopravvivenza (alimentarsi, proteggersi dal clima
sfavorevole, riposare, dormire
È segnalato dal separation call o separation cry:
toni acuti, ripetuti a brevi intervalli
I SM INTERPERSONALI: Il sistema dell’attaccamento
E' disattivato da:
1. il conseguimento della vicinanza protettiva ad una persona
(negli animali: un conspecifico), preferibilmente ben
disponibile a fornire aiuto, conforto, protezione (META del
sistema)-> si attiva un altro sistema motivazionale (in genere
esplorazione nel bambino, sessualità fra partners di un
rapporto erotico, gioco o collaborazione)
2. La protratta impossibilità di conseguire la suddetta meta
(INIBIZIONE del sisiema)->stato mentale di distacco
emozionale
I SM INTERPERSONALI: Il sistema dell’ accudimento
Il SMI dell’accudimento
È attivato da segnali di richiesta di protezione
provenienti da un conspecifico (motivato dal
sistema di attaccamento)es. separation cry …
… in presenza di specifiche disfunzioni del
sistema di attaccamento, dalle condizioni che
normalmente attiverebbero il sistema
dell'attaccamento (attaccamento invertito
È segnalato dal contatto morbido e e ripetuto
ritmicamente (la carezza umana, il leccare dei
mammiferi)
È disattivato da segnali di sollievo e sicurezza
provenienti dal conspecifico
I SM INTERPERSONALI: Il sistema agonistico
Il sistema agonistico o di rango
È attivato da percezione che un risorsa è limitata:
il diritto di accesso viene definito aqttraverso
l’aggressività ritualizzata
… segnali mimici di sfida provenienti da un
conspecifico
… nell'uomo anche da ridicolizzazione,
colpevolizzazione, giudizio o dalla
rappresentazione dell’altro come giudice
valutante
È disattivato da segnali di resa (META del
sistema, che è definire il rango di
dominanza/sottomissione
… o dall’attivazione di un altro sistema
motivazionale (sessualità, accudimento o
cooperazione
I SM INTERPERSONALI: Il sistema sessuale
È attivato da non solo variabili interne all’organismo
(es. livelli periodicamente variabili di assetti
ormonali), ma anche da segnali comportamentali di
seduzione provenienti da un conspecifico
… nell'uomo, stimolazioni prodotte artificialmente
(immagini fotografiche, dipinti
… in funzione vicariante disfunzioni
dell'attaccamento e della competizione agonistica,
da stimoli che attiverebbero normalmente i suddetti
altri SMI o come risultato di una transizione
È disattivato da: orgasmo (raggiungimento della
META o attivazione di altri SMI in forme
incompatibili con la sessualità
I SM INTERPERSONALI: Il sistema cooperativo
È attivato da percezione di un obiettivo comune
(risorsa non percepita come limitata e accessibile
ad uno solo degli individui interagenti)
segnali di non-minaccia agonistica
(principalmente, il sorriso
Il gioco sociale e l’affiliazione al gruppo hanno
regole di attivazione e sequenze emozionali simili
È disattivato dal tradimento, rottura del patto
cooperativo
attivazione del sistema agonistico o del sistema
dell'attaccamento-accudimento
I SM INTERPERSONALI per riassumere:
SMI
ACCUDIMENTO
è
il
reciproco
dell’attaccamento
(complementari). Attivato da richieste di aiuto e conforto.
SMI AGONISTICO-RITUALE. Attivato dalla percezione di risorse
limitate. Il fine non è la soppressione dell’avversario ma la definizione
del rango.
SMI SESSUALE. Finalità biologica di riproduzione. Si è aggiunta col
tempo, nelle specie più evolute, la funzione di garantire la stabilità di
coppia, fornendo più garanzie per la sopravvivenza della prole.
SMI COOPERATIVO-PARITETICO. Attivato dalla percezione che
l’obiettivo possa essere raggiunto solo con l’apporto di tutti i membri
del gruppo attraverso comportamenti di tipo collaborativo.
LE EMOZIONI NEI SMI
L’attivazione di diversi sistemi motivazionali è sempre
accompagnata da emozioni.
L’emozione, infatti, è la componente dei sistemi motivazionali
che sperimentiamo a livello soggettivo.
Stati emotivi connotati positivamente (es. gioia/piacere)
segnalano il conseguimento dell’obiettivo.
Emozioni di tipo negativo, invece, (es. disagio/sofferenza),
indicano il fallimento dell’obiettivo e il perdurare
dell’attivazione del sistema motivazionale.
L’esperienza emotiva è il primo momento degli SMI che
acquisisce qualità di coscienza
Emozioni interpersonali
Intersoggettività cosciente
Una volta attivati, gli SMI organizzano non solo il
comportamento sociale (interpersonale), ma anche
l'esperienza emozionale e la rappresentazione di sé-con
l'altro.
Le memorie di precedenti attivazioni del sistema, e dei loro
risultati concreti, influenzano le successive modalità di
attivazione di ogni sistema (esempio: i Modelli Operativi
Interni corrispondenti ai vari pattern di attaccamento).
Gli SMI sono attivati ed operano prevalentemente al di fuori
della coscienza.
Le emozioni sono le prime fasi delle operazioni mentali
organizzate dagli SMI che possono conseguire le qualità
(qualia) dell'esperienza cosciente.
Ogni SMI possiede proprie e caratteristiche sequenze di
esperienza emozionale
IL SIGNIFICATO DELLE EMOZIONI NELLA
RELAZIONE
Le emozioni non sono solo delle esperienze
soggettive individuali ma contribuiscono
all’organizzazione della vita sociale.
Nelle relazioni significative la condivisione
delle esperienze emozionali si realizza
mediante una sintonizzazione dei SM
Non sempre è facile decifrare il significato
relazionale di un’emozione.
EMOZIONI TIPICHE DI OGNI
SMI:
ATTACCAMENTO
Ostacoli per
conseguire la meta
Paura da separazione
Collera da protesta
Tristezza da perdita
Disperazione
Distacco emozionale
Raggiungimento della
meta
Conforto
Gioia
Sicurezza
Fiducia
EMOZIONI TIPICHE DI OGNI
SMI:
ACCUDIMENTO
Ostacoli nel
conseguire la meta
Ansiosa sollecitudine
Compassione
Colpa
Raggiungimento della
meta
Tenerezza protettiva
Gioia
Amore genitoriale
EMOZIONI TIPICHE DI OGNI
SMI:
SESSUALE
Ostacoli nel
conseguire la meta
Pudore
Paura del rifiuto
Gelosia
Raggiungimento della
meta
Desiderio erotico
Piacere erotico
Mutualità eroticaamore
EMOZIONI TIPICHE DI OGNI
SMI:
AGONISTICO
Ostacoli nel conseguire la
meta
Paura da giudizio
Vergogna
Umiliazione
Tristezza da sconfitta
Invidia
Raggiungimento della
meta
Collera da sfida
Trionfo
Potenza
Orgoglio
Disprezzo
Superiorità
EMOZIONI TIPICHE DI OGNI
SMI:
COOPERATIVO
Ostacoli nel conseguire la
meta
Colpa
Rimorso
Isolamento
Sfiducia
Risentimento, collera
perdurante fino all’odio
Raggiungimento della
meta
Empatia
Lealtà reciproca
Gioia da condivisione
Fiducia
Amore amicale
Emozioni che, quando
soggettivamente avvertite,
possono indicare l’attivazione di
differenti sistemi motivazionali
Paura
Attaccamento
Minaccia di separazione
Accudimento
Rischio per l’incolumità
dell’accudito - preoccupazione
Agonistico-rituale
Rischio dell’incolumità
personale per maggior forza
dell’avversario
Collera / rabbia
Attaccamento
Accudimento
Agonisticorituale
Incipiente allontanamento della
figura di attaccamento - protesta
Comportamento dell’accudito che
minaccia la propria incolumità
Comportamento agonistico-rituale:
esibizione della propria forza
all’avversario
Malinconia
Attaccamento /
Separazione
accudimento
prolungata
Agonistico
Sconfitta
Colpa e/o rimorso
Accudimento
Procurato danno alla figura
accudita
Cooperazione
Procurato danno ad individuo con
il quale non c’è scontro o con
forza inferiore
Agonistico/rituale
Colpevolizzazione, ostentazione
di danno subito al fine di
subordinare
Gratitudine
Attaccamento
Cooperazione
Beneficio personale
procurato dal
comportamento altrui
Emozioni che quando
soggettivamente avvertite
segnalano in modo univoco
l’attivazione di un determinato
sistema motivazionale
Senso di protezione
Attaccamento
Senso di conseguita prossimità
Vergogna
Agonistico
Imminente dichiarazione di sconfitta,
assunzione di rango subordinato
Pudore
Sistema sessuale
Percepita vulnerabilità
nell’intimità sessuale
Umiliazione
Agonistico
Sottolineatura inferiorità del
subordinato definizione di rango
IL SIGNIFICATO DELLE EMOZIONI NELLA RELAZIONE
Solo alcune emozioni sono caratteristiche di particolari SM.
Es.
Curiosità, SM esploratorio
Tenerezza, preocupazione per l’altro, SM accudimento
Trionfo, SM agonistico
Vergogna, SM agonistico
Pudore, SM sessuale
IL SIGNIFICATO DELLE EMOZIONI NELLA RELAZIONE
In altri casi emozioni simili possono essere condivisi da SM differenti.
Il significato dell’emozione è legato all’aspetto motivazionale, alle modalità con
cui l’individuo attribuisce senso e significato alle proprie esperienze e alle
caratteristiche dell’ambiente (è co-costruito all’interno della relazione
interpersonale).
Esempio:
Rabbia: SM agonistico (es. una sconfitta); SM attaccamento (es. sono stata
male e tu non ci sei stato); SM accudimento (es. ti avevo detto di non toccare il
forno e non mi hai dato ascolto); SM difesa personale (es. essere urtati
sull’autobus).
Tristezza. SM attaccamento (es. sei lontano e mi manchi); SM agonistico (es.
promozione sul lavoro a cui aspiravo data a un collega); SM accudimento (es.
malattia di un amico che non so come aiutare).
Paura. SM attaccamento (es. abbandono di una persona per me importanete),
SM agonistico (es. minaccia di una sconfitta personale sul lavoro), SM difesa
territoriale (es. furto in casa)
Alcuni riferimenti bibliografici:
Bowlby J., (1988), A secure base. Routledge, London. [Una base
sicura, Raffaello Cortina Editore, Milano, 1989].
Liotti G., (1994), La dimensione interpersonale della coscienza, La
Nuova Italia Scientifica, Roma.
Rezzonico G., Ruberti S. (eds.), (1996) L’attaccamento nel lavoro
clinico e sociale, Franco Angeli, Milano.
Rizzolatti, Sinigaglia, 2006, “So quel che fai” cortina editore (sui
neuroni a specchio)
Bara BG (a cura di) vol 1 e 2 del Manuale di Psicoterapi cognitiva, II
edizion, 2006, Bollati-Boringhieri
Il SM dell’ATTACCAMENTO.
LE BASI CONCETTUALI DELLA TEORIA
DELL’ATTACCAMENTO
Etologia ed Epistemologia Evoluzionista. Base innata per il
sistema dell’attaccamento a valenza adattiva per la specie (Ricerche
di Lorenz, Harlow e Hinde).
Teoria dei sistemi di controllo. Deriva l’idea di un sistema di
regolazione concettualizzato come sistema innato di conoscenza
procedurale per l’elaborazione di una classe di informazioni sociali
(es. attaccamento).
La psicologia cognitiva. Internal Working Model o Modello
Operativo Interno (MOI). Costruiti sulla base di esperienze reali nel
corso del primo anno di vita nelle interazioni con il genitore.
LA TEORIA DELL’ATTACCAMENTO:
JOHN BOWLBY (1969)
Definizione: tendenza innata a ricercare la vicinanza
affettiva di una figura ben conosciuta ogni volta che si
presentano situazioni di pericolo, di dolore, di fatica, di
solitudine ecc.
Il comportamento di attaccamento viene indirizzato
prioritariamente ad un’unica persona, individuata come
FIGURA D’ATTACCAMENTO (FdA).
la FdA coincide di regola con la madre biologica ma
anche altre figure di attaccamento possono essere il
padre e altri membri del gruppo percepiti come più saggi
o più forti (es. nonni).
LO STUDIO
DELL’ATTACCAMENTO
Osservazione diretta, Strange Situation (M. Ainsworth 1978):
Situazione sperimentale costruita per l’osservazione e lo studio del
comportamento di attaccamento nei bambini tra i 12 e i 18 mesi
(studi successivi anche con fasce di età superiori, fino ai 3 anni)
realizzata in tre fasi.
Secondo la teoria la separazione attiva il sistema dell’attaccamento
mentre il ricongiungimento con FdA lo disattiva.
Dalle osservazioni rilevate attraverso tale metodologia di studio
sono stati individuati degli stili di relazione che i bambini mostrano
alla separazione e al ricongiungimento con la FdA che definiscono
altrettanti pattern di attaccamento.
Gli stili di attaccamento:
Pattern A ANSIOSO-EVITANTE
Separazione:
poche
reazioni,
indifferenza
apparente;
ipercontrollo. Riunione con FdA: poche reazioni, attivo evitamento
del contatto fisico e dello sguardo. Genitore: lo stile di
accudimento si esprime in genere con una svalutazione dei
bisogni di cura e attenzione (atteggiamento dismissing).
Pattern B SICURO
Separazione: pianto e protesta, ricerca attiva della FdA nella fase
di allontanamento. Riunione con FdA: rasserenamento e calma
immediata, contatto fisico e contatto oculare. Genitore:
riconoscimento del bisogno di cura che viene giudicato normale e
legittimo (atteggiamento free).
Gli stili di attaccamento:
Pattern C ANSIOSO-RESISTENTE O ANSIOSO-AMBIVALENTE
Separazione:
pianto
inconsolabile
e
grandi
proteste,
ipersegnalazione di abbandono. Ricongiungimento: continua
protesta, conforto inefficace, a volte rifiuto del contatto. Genitore:
difficoltà per tutto ciò che riguarda le richieste cura e protezione
(atteggiamento preoccupied o problematizzato).
Pattern D DISORGANIZZATO O DISORIENTATO
Separazione: reagiscono con comportamenti contraddittori e
simultanei.
Ricongiungimento:
segnali
sequenziali
di
affetto/collera. Genitore: in genere un’incapacità a far fronte alle
richieste di attaccamento dal momento che la FdA è ancora
impegnata nell’elaborazione di eventi luttuosi o traumatici
riguardo alla propria storia di attaccamento.
Lo sviluppo degli stili di
attaccamento
Pattern A. Insieme di aspettative e di rifiuto rispetto alle
proprie esigenze di attaccamento.
Rappresentazione di sé come indegno dell’attenzione
protettiva
dell’altro
e
simultaneamente
una
rappresentazione dell’altro come rifiutante. Scarsa amabilità
e affidabilità di sé e degli altri.
Pattern B. Memorie e aspettative che le proprie richieste di
attaccamento incontrano una risposta coerente e positiva
da parte del genitore.
Immagine di sé: “autorizzato” ad esprimere disagio quando
lo
sperimenta,
in
generale
degno
d’amore.
Rappresentazione dell’altro: affidabile, benevolo e
disponibile.
Lo sviluppo degli stili di
attaccamento
Pattern C. Informazioni poco coerenti: alcune volte la FdA ha
risposto positivamente alle sue richieste di attaccamento e altre
volte in modo negativo (imprevedibilità della risposta). Il SM
dell’attaccamento è iperattivato a causa dell’mprevedibilità della
presenza della FdA che ne consente la disattivazione.
Pattern D. Interazione con genitore in cui prevalgono emozioni di
quest’ultimo mentre risponde alla richieste di attaccamento
(espressioni di dolore, paura, collera improvvisa). Circolarità
paradossale
nell’attivazione
del
SM
dell’attaccamento.
Rappresentazione multipla di sé e dell’altro: rappresentazione di
sé come vittima, persecutore o salvatore.
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Attaccamento e sistemi motivazionali