Beowulf Poema d’epoca anglosassone Il manoscritto • Codice Cotton Vitellius A XV, conservato al British Museum e redatto (probabilmente) nel X secolo Non si è pervenuti ad alcuna certezza sull’epoca in cui il Beowulf è stato composto. Si esclude ormai una composizione orale, tanto più se precedente l’VIII secolo. L’argomento del poema, che racconta le imprese di un eroe scandinavo in Scandinavia, fa pensare alla composizione in un’epoca di forti contatti tra inglesi e scandinavi su suolo inglese, forse in uno dei regni anglo-scandinavi costituitisi in seguito all’ondata di invasioni vichinghe a partire dalla fine dell’VIII secolo. L’Inghilterra anglo-sassone Prima parte del poema: Scena dell’azione: Danimarca Eroe: il giovane Beowulf, principe dei Geati, che porta aiuto al re danese, con cui la sua famiglia ha un debito di riconoscenza e un rapporto di alleanza] Antagonisti: il mostro Grendel e sua madre [discendenza di Caino] Intermezzo (vv. 2200-2210): rapida comunicazione della successione di Beowulf al trono dello zio Hygelac e riassunto di 50 anni di regno [racconto ripreso in flash-back ai versi 23542390] Seconda parte del poema: Scena dell’azione: terra dei geati (attuale Götaland, Svezia centro-meridionale) Eroe: Beowulf, ormai vecchio re dei geati. Antagonista: drago, custode di un tesoro La seconda parte si conclude con la lotta tra Beowulf (aiutato da Wiglaf) e il drago. Beowulf è stato abbandonato dal suo seguito (tradimento del signore = segno di viltà, apre le porte all’imminente invasione svedese) Sia Beowulf che il drago muoiono. Solenni funerali (rito pagano) di Beowulf Guerriero scandinavo VII secolo • Ricostruzione dell’equipaggiamento militare sulla base di ritrovamenti archeologici nave vichinga • Illustrazione di J.R. Skelton, per la versione di Beowulf per bambini di H.E. Marshall (1908) Grendel • Illustrazione di J.R. Skelton L’immagine di Grendel come gigante antropomorfo, ma dai tratti scimmieschi è corrente nelle illustrazioni del poema. Il carattere antropomorfo è implicito nel testo, che lo definisce “progenie di Caino”