Beowulf
Un romanzo olografico del XXIV
secolo
La “saga” di Star Trek
La serie televisiva “star trek” ha inizio
nel1966.
L’autore è Gene Roddenberry.
Dal 1966 sono state realizzate 5 serie di
“star trek”:
1966-1969: star trek
1987-1999: next generation
1993-1999: deep space nine
1995-2002: voyager
2002-
: enterprise
Sono stati inoltre prodotti dieci film a partire dal 1979 (l’ultimo, Nemesis,
non ancora distribuito)
Star trek: una novità nella fantascienza
La fantascienza “classica” degli anni Cinquanta è caratterizzata dal
terrore nei confronti dell’invasione aliena, che può avvenire con un
attacco improvviso o infiltrandosi nel tessuto della comunità (L’invasione
degli ultracorpi, 1956) e rappresenta una perfetta trasposizione simbolica
del clima maccartista della Guerra fredda.
In Star trek si riconoscono i cambiamenti di clima politico e culturale degli
anni Sessanta. L’integrazione razziale - ancora un obiettivo da
raggiungere nella società - è realizzata a bordo dell’Enterprise, e anche il
processo di distensione con l’Urss ha il suo corrispettivo immaginario
nella presenza sull’astronave del
guardiamarina russo Pavel Chekov.
Star trek: un’odissea nello spazio e un
viaggio di scoperta
La prima e la seconda serie di Star trek consistono in un susseguirsi di
episodi in cui l’equipaggio dell’astronave incontra popoli alieni e viene
coinvolto in situazioni difficili dal punto di vista militare, diplomatico ed
etico.
Il comportamento degli uomini della Federazione (la specie terrestre)
deve osservare la Prima direttiva, che proibisce di interferire con lo
sviluppo di popolazioni aliene. Si deve inoltre rispettare ogni forma di
vita intelligente.
Star trek voyager: un’odissea nello
spazio
Nella serie Voyager la struttura miticonarrativa del difficile ritorno a casa dell’eroe
diventa più esplicita:
L’astronave Voyager si è perduta in un
lontano quadrante della galassia, il quadrante
Delta, a 70.000 anni luce dalla Terra.
Gli episodi della serie narrano del viaggio
dell’astronave verso casa, e soprattutto dei
molteplici incontri con razze aliene e
fenomeni sconosciuti.
Il ponte ologrammi
Tra le innovazioni tecnologiche immaginate dagli autori di Star trek [le
più celebri sono probabilmente il teletrasporto e il motore a curvatura]
una posizione a parte occupa il ponte ologrammi.
Ogni membro dell’equipaggio può utilizzare lo spazio dell’astronave e
attivare un “programma olografico” che gli permette di vivere all’interno
di un mondo fittizio in una perfetta illusione di realtà.
Il “ponte ologrammi” può avere funzione di addestramento, ma
soprattutto è utilizzato come momento di relax.
Androidi, ologrammi e ambiguità
dell’umano
Il confine tra umano e non umano è
frequentemente al centro degli episodi delle
varie serie di Star trek. Questa esitazione non
riguarda solo fenomeni alieni cui non si sa se
attribuire intelligenza e individualità, ma
riguarda anche le “intelligenze artificiali”.
Uno dei personaggi principali di Next generation è
l’androide Data, creatura artificiale intelligente alla ricerca
dell’esperienza emotiva per sentirsi pienamente umana. In
Voyager, “The Doctor” è un programma olografico di
emergenza attivato dopo la morte del vero dottore umano,
all’inizio della serie. “The Doctor” è però dotato di
autonomia e sentimenti, e aspira a essere riconosciuto
come uomo.
Beowulf: Romanzo olografico
Nell’episodio Heroes and demons (aprile1995)
della serie Voyager, il guardiamarina Harry Kim
scompare mentre sta usufruendo del romanzo
olografico Beowulf sul ponte ologrammi.
Le spedizioni di soccorso per recuperare Kim
all’interno del romanzo olografico “bloccato”
danno vita a un gioco di interazione tra realtà
(nella finzione) e finzione (nella finzione), di
evidente significato ironico.
La riscrittura olografica / “fedeltà” al testo
medievale
Se prendiamo in esame la “riscrittura olografica” presentata nell’episodio
notiamo che:
- l’ambientazione è quella “classica”, in una sala nordica d’età vichinga
- i dialoghi utilizzano in parte la traduzione di Beowulf eseguita da M.H.
Abrams nel 1966
- Ampio spazio viene assegnato alla figura di Unferð, assente nelle altre
rielaborazioni cinematografiche esaminate
La riscrittura olografica / rovesciamento ironico
L’effetto comico che indubbiamente l’episodio persegue è dato
essenzialmente da:
- La ripetizione (ogni volta il programma riparte utilizzando le stesse
formule)
- l’incontro tra mondo/linguaggi di un futuro di tecnologia avanzata e di
un passato arcaico
-la sconfitta di Grendel è opera non
dell’eroico Beowulf ma del medico
olografico.
Questo rovesciamento è simboleggiato
dall’esito della battaglia: non Grendel, ma il
suo antagonista perde il braccio, che viene
poi ricostruito nell’infermeria del Voyager.
Beowulf o dottor Schweitzer?
Il contenuto “antieroico” dell’episodio si manifesta nel suo protagonista.
A combattere Grendel è il medico olografico, che ha finalmente
occasione di vivere un’avventura umana. Dovendosi scegliere un nome,
sceglie quello del celebre filantropo Albert Schweitzer, e nella sua
spedizione di salvataggio ha modo di vivere una storia d’amore con
l’ologramma Freyja, figlia di re Hrothgar inesistente nel testo medievale
del Beowulf, ma centrale nella sua riscrittura olografica.
Il Grendel sofferente
Il rovesciamento rispetto alla narrazione
medievale è anche evidente nella figura di
“Grendel”.
In realtà ignoriamo cosa prevedesse il
“romanzo olografico” per questa figura:
il Grendel che compare nell’episodio è un essere di energia fotonica che
si insinua nei circuiti dell’astronave per liberare altri esseri della sua specie
inconsapevolmente imprigionati dall’equipaggio del Voyager.
Si delinea quindi più che altro come “Madre” che prende in ostaggio i
membri dell’equipaggio per realizzare infine uno scambio e liberare le
entità minori prigioniere [cfr. romanzi/film di spionaggio].
Spunti di riflessione: a) il gioco realtà / finzione
Nella costruzione dell’episodio, il punto di vista dello spettatore deve identificarsi
con quello dell’equipaggio. Lo spettatore è quindi proiettato in un lontano
futuro che si trova a interagire con un passato arcaico.
Nota bene:
a) Questo passato arcaico è un programma costruito nel futuro, è un testo
“letterario” non una realtà obiettiva raggiunta con un viaggio nel tempo
b) Chi si inoltra nella finzione del romanzo olografico è a sua volta personaggio di
invenzione: un testo (moderno ma ambientato nel futuro) ricostruisce dunque
al suo interno un altro testo (moderno ma “fabbricato” con mattoni tratti da un
testo antico) creando una interazione totalmente di immaginazione, ma con un
senso che parla all’extra-testo contemporaneo.
c) Il romanzo olografico si manifesta come segnato dalla ripetizione, ma al
contempo reagisce agli interventi del “fruitore-lettore” e si modifica di volta in
volta
d) Il suo carattere di finzione non impedisce di produrre emozioni (storia d’amore
tra Freyja e “Schweitzer” = in che misura è reale?)
Spunti di riflessione: b) chi è l’altro?
Nel Beowulf medievale, il mostro è la rappresentazione del male
demoniaco che minaccia l’ordine umano e che deve essere distrutto.
Nelle rielaborazioni cinematografiche contemporanee (Tredicesimo
guerriero, Beowulf) Grendel e sua Madre continuano a rappresentare una
incarnazione del male assoluto, come proiezione degli aspetti più
nascosti e inaccettabili della storia collettiva (Tredicesimo guerriero) o
individuale (Beowulf di Graham Baker).
Heroes and demons continua invece la tradizione “liberal” propria di Star
trek per quanto riguarda la rappresentazione dell’alterità:
Grendel è un alieno ostile di cui vanno comprese le ragioni. Solo a quel
punto è possibile aprire una trattativa e arrivare a un accordo.
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Beowulf - Un romanzo olografico del XXIV secolo