• II futuro? Fondazione o cooperativa, dice la Sirotti
Si è tornati a parlare del futuro della Civica Scuola Zandonai, l'altra sera a palazzo Podestà, grazie all'interrogazione
della consigliera Cristina Azzolini del gruppo «Valduga per Rovereto»: dopo mesi di lavoro
della Commissione incaricata
di delinearne il futuro, non si
sapeva più nulla.
Azzolini ha ricordato che «In
sede di bilancio, si era votato
un ordine del giorno all'unanimità affinché tutte le decisioni
sull'istituzione venissero prese non solo come atti amministrativi. La giunta - ha detto Azzolini - si era impegnata a riferire al consiglio sugli esiti dei
lavori della Commissione sulla Scuola. Si è insediata a ottobre, e avrebbe dovuto concludere i suoi lavori da tempo con
un passaggio consiliare».
Azzolini ha chiesto quindi «entro tempi ragionevoli» di avere gli esiti anche parziali del lavoro della Commissione di
esperti. «La Commissione è arrivata alla fine dell'anno scolastico e ancora nulla è stato portato al Consiglio. Recentemente nelle scuole elementari di
Rovereto è stato distribuito un
bell'opuscolo della scuola Jan
Novak che presenta tutte le sue
iniziative, invitando i ragazzi a
iscriversi a numerosi corsi. Della scuola Zandonai, nelle scuole roveretane, non è arrivato
assolutamente nulla. Questo fa
sì che i dubbi sul futuro della
scuola Zandonai siano fondati: da una parte una scuola vivace, dall'altra non si ha sentore di una vivacità simile da
parte della Civica Zandonai».
L'assessore Giovanna Sirotti,
in sede di replica, ha condiviso. «Il gruppo di lavoro ha concluso i suoi lavori, ho avuto
modo di incontrare la Commissione per avere una relazione
nella quale articola diverse osservazioni. Parte dalla storia
della Scuola, prosegue con tre
obiettivi di riflessione: riflettere sul fatto che la vocazione
primaria della Zandonai era
quella professionalizzante; indagare l'aspetto gestionale; la
conduzione della scuola. Emergono queste riflessioni - ha detto Sirotti - stante la situazione
di trasformazione dei Conservatori, così che la peculiarità
della Zandonai è da modificarsi perché vengono meno gli
esami privatistici dei Conservatori».
Per Sirotti, «la caratteristica di
alto livello della Zandonai può
proseguire, ma contemporaneamente, dice la Commissione, occorre puntare tanti sulla
formazione diffusa, che è anche quello che ci chiede la Provincia per erogare fondi».
L'assessore ha fatto chiarezza
anche sulle forme di gestione
futura: «La Commissione auspica che la Scuola Musicale possa dirigersi verso una forma di
diffusione della musica soprattutto nelle scuole e verso i più
piccoli».
Sulla tipologia di gestione, secondo Sirotti, «la Commissione si autodefinisce non sufficientemente preparata, ed ha
incaricato un avvocato giuslavorista di una relazione sulle
possibili forme. La relazione è
arrivata a fine marzo e offre
quattro ipotesi tecniche: associazione culturale, associazione fra comuni, fondazione e
cooperativa, privilegiando le
ultime due come quelle più idonee. Arrivati a questo punto abbiamo dato incarico a due
esperti di trasformare queste
indicazioni in un piano finanziario con chiare indicazioni di
applicabilità. Contemporaneamente sono andata al Collegio
docenti della Scuola Musicale,
dato che la Commissione aveva invitato i docenti a formulare un progetto di rilancio didattico e il Collegio pur con qualche problema lo ha fatto. Punta fortemente anch'esso verso
un duplice percorso didattico,
sia professionalizzante, sia di
diffusione della musica fra i
bambini. Nello stesso tempo
però, dovendo garantire il futuro anno scolastico, è stato
riaperto il bando che già da tre
anni è in essere, per poter avere tutti gli insegnamenti presenti. Non sappiamo se sarà
sempre la Novak a vincere, ce
lo auguriamo perché lavora bene e tanti bambini di Rovereto
seguono i loro corsi anche a
Villa Lagarina ed è stata un successo la collaborazione co nle
elementari Filzi».
La consigliere Azzolini, al ter-
mine, ha commentato riaccendendo l'allarme: «Siamo in una
situazione in cui una Commissione non offre una soluzione
e nulla se ne sa in consiglio, se
non interroghiamo noi. Intanto però sul libretto della Jan
Novak non si fa alcun cenno al
suo ruolo di collaborazione
con la Zandonai: chi sta pren-
dendo una grande visibilità in
città è quel marchio, questo lo
dobbiamo sapere. Ben venga
la collaborazione con le scuole, ma non può essere solo
quella la diffusione della cultura musicale, sennò si tratta solo di esperti che girano per le
scuole. Serve un progetto più
organico e completo».
Scarica

II futuro? Fondazione o cooperativa, dice la Sirotti