La ASL punta alla prevenzione. Pronti 18 progetti per sette aree di intervento. Lunedì la presentazione a Rizzeddu davanti ai sindaci. SASSARI 3 dicembre 2011 – Sette aree di intervento per 18 progetti che sono alla base dell’attività di prevenzione e che costituiscono una parte fondamentale delle azioni sanitarie che l’Azienda sanitaria di via Catalocchino ha in programma per il biennio 2011-2012. I progetti saranno presentati lunedì 5 dicembre, dalle ore 15,30 alle 18, nella sala riunioni palazzina H, piano terra, dell’ex ospedale psichiatrico di via Rizzeddu 21/B. Alla presentazione dei progetti, che sono stati raccolti in un opuscolo illustrativo, parteciperanno il direttore generale dell’Asl, Marcello Giannico, il direttore sanitario Nicolò Licheri e il direttor e del dipartimento di prevenzione Francesco Sgarangella. All’importante riunione, che traccia l’azione dell’Asl nel campo della prevenzione rivolta alla popolazione di tutta la provincia, sono stati invitati anche i sindaci e gli assessori comunali ai Servizi sociali dei Comuni del territorio, il presidente della Provincia e i rappresentanti del mondo della Scuola. «La “mission” che questa Azienda si è data nel campo della prevenzione – afferma il direttore generale dell’Asl di Sassari Marcello Giannico – può e deve esplicarsi, nel lungo periodo, nel ridurre il peso delle malattie croniche e degenerative sulla società. Nell’immediato deve garantire lo sviluppo di un forte investimento in ogni progetto e azione che consenta ai cittadini, e in particolare ai giovani, di essere il più possibile liberi da dipendenze, condizioni di rischio e da tutti quei “determinanti negativi” che ne appesantiscono, a volte tragicamente, l'esistenza». «Per questo la nostra Azienda – prosegue il manager – ha aderito prontamente e con entusiasmo al progetto di rete proposto dal nuovo Piano Sanitario Regionale, condividendo con l'assessorato alla Sanità l'intento di portare a compimento i progetti già sviluppati nel corso degli ultimi anni nonché le azioni programmatiche innovative, evidenziate dal nuovo quadro epidemiologico, con lo sviluppo di nuovi progetti». «L'attuale Piano nazionale – aggiunge il direttore sanitario Nicolò Licheri – cui si rifà il Piano regionale di prevenzione 2010-2012 della Regione Sardegna che ne contestualizza scelte e indirizzi a livello locale, indica chiaramente tre livelli di prevenzione: “universale”, secondaria per le fasce a rischio e terziaria contro il riacutizzarsi delle malattie croniche». «Nel nuovo concetto di prevenzione universale, che riguarda tutti i cittadini, per la prima volta – afferma ancora Licheri – la persona è veramente al centro degli interventi di prevenzione, come si evince dal quadro strategico, contenente gli aspetti regionali di riferimento e la programmazione sanitaria, ma sopratutto dal piano operativo che l’Azienda ha realizzato». «Allora “Prevenire è meglio che curare” – conclude il direttore del Dipartimento di prevenzione Francesco Sgarangella – e attraverso il piano operativo aziendale prevede 18 progetti di cui 17 attivati nel 2011, e vede coinvolte diverse figure professionali che operano secondo una logica multidisciplinare, per raggiungere gli obiettivi di salute previsti nel Piano regionale di prevenzione (2010-2012)». Le aree di azione sono quella del Diabete con i progetti sulla prevenzione delle complicanze del diabete attraverso la gestione integrata, quindi quello sull’implementazione dei sistemi informativi finalizzata alla gestione integrata del diabete e quello sulla prevenzione del diabete mellito e delle patologie cardiovascolari. Nell’ambito dell’area della prevenzione del rischio cardiovascolare si inseriscono i progetti sull’estensione della Carta del rischio cardiovascolare e quello della prevenzione e riduzione delle recidive dello scompenso cardiaco cronico (scc) secondario. Numerosi poi i progetti che si svolgeranno in ambito scolastico e vengono racchiusi nell’area “Una Scuola in Salute” e comprendo l’eziopatologia, monitoraggio e valutazione delle patologie tiroidee a partire dall’età pediatrica, “Sicurvia” il programma di intervento sull’infortunistica stradale in età scolare; il programma regionale di sorveglianza e prevenzione degli incidenti domestici in età scolare, “Il Movimento è’ Vita” con interventi nella popolazione scolastica delle scuole medie inferiori. Quindi a parte il progetto “Il movimento è vita” con l’intervento per l’incremento dell’attività fisica nella popolazione pre-diabetica, soprappeso e obesa. Nell’area Vaccinazioni rientrano i tre progetti programma di informazione dell’anagrafe vaccinale delle otto Asl della Sardegna; il programma di riorganizzazione e razionalizzazione della rete vaccinale della Regione Sardegna (2010-2012) in previsione di un percorso di accreditamento; e il recupero siero tipico vaccinale per pneumococco e incremento della copertura dei nuovi nati e implementazione della sorveglianza epidemiologica e di laboratorio. Quindi ancora nell’area Screening Oncologici si inseriscono i progetti di prevenzione secondaria del carcinoma mammario; prevenzione secondaria del carcinoma della cervice uterina e quello di prevenzione secondaria del carcinoma del colon retto. Chiude l’area degli interventi quella della Prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro con due progetti, uno sulla sicurezza in edilizia e un altro sulla sicurezza in agricoltura.