Associazione Cattolica Operatori Sanitari
Centro Regionale del Lazio
CONVEGNO REGIONALE 26-10-2013
«I LUOGHI E I LINGUAGGI DELLA RELAZIONE DI CURA»
L’ASSISTENZA POST-DIMISSIONE
DEI PAZIENTI CRITICI
Lochi Serena: Infermiere, Master in Area critica e in management infermieristico,Rianimazione, Policlinico Universitario A. Gemelli-Roma-
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CONTINUITA’ ASSISTENZIALE
L’evoluzione dei bisogni sanitari e la crescente complessità di tale sistema
hanno reso necessaria la valorizzazione di competenze infermieristiche
specifiche in grado di svolgere una funzione di integrazione per garantire la
continuità assistenziale 1-2
1.
Destro C, Bennini P, Maggi S. L’importanza della pianificazione della dimissione nella gestione del pazientee cronico. G. Gerontol. 2005; 53(3): 383-3.
2.
Chaboyer W, Foster M, Kendal E, James H. ICU nurses’ perceptions of discharge planning: a preliminary study. Intensive and Critical Care Nursing.
2002; 18: 90-95.
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Centro Regionale del Lazio
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OBIETTIVI:
Valutare le attività della vita quotidiana del paziente ad 1 anno
dalla dimissione dal Centro di Rianimazione
Fornire, dove necessario, un sostegno, aiuto, per risolvere
eventuali problemi reali e/o potenziali presentati dal paziente e
dalla famiglia
Mantenere con il paziente e la famiglia una continuità assistenziale
post-dimissione
MATERIALI E METODI
I pazienti e il caregiver sono stati contattati telefonicamente e
invitati presso l’ambulatorio di follow-up.
L’incontro è così articolato:
COLLOQUIO MULTIDISCIPLINARE
SOMMINISTRAZIONE DI DUE QUESTIONARI ANONIMI :
uno per i pazienti al cui interno è stato inserito l’SF12 (Short From
Health Survey) e l’HADS ( Hospital Anxietty and drepression
scale) e uno per i care giver.
ANALISI DEI RISULTATI:
Dati della Rianimazione da Luglio a Settembre 2010
Dimessi
Deceduti in C.D.R
Ricovero < 48h
Analisi del campione
20
15
20%
45%
10
5
35%
0
N°
Deceduti
in altra
U.O
10
Non
vuole
N. Tel.
Inesist.
9
4
Non
possono
venire
3
Non
Risp.(II
c.)
13
Altro
Campione
esaminato
1
20
Motivo del ricovero in C.D.R.
20
15
85%
10
5
10%
5%
0
P. Respi.
P.Cardioc.
P.Neurol.
Sepsi
Trauma
ANALISI DEI RISULTATI:
Situazione familiare dopo
Situazione familiare prima
10
8
8
6
6
38%
4
48%
4
26%
24%
2
19%
2
7%
0
0
Vive con i Genitori
Sposato/Convivente senza figli
Comunità
33%
Sposato/convivente con figli
vive solo
Vive con i Genitori
Sposato/convivente con figli
Sposato/Convivente senza figli
vive solo
Comunità
Contesto lavorativo prima
33%
Contesto lavorativo dopo
33%
7
10
lavoro dipendente
6
lavoro precario
5
19%
4
10%
pensionato
lavoro precario
6
libero professionista
19%
4
disoccupato
14%
9%
altro
5%
2
1
0
lavoro dipendente
48%
disoccupato
3
2
libero professionista
8
0
5%
5%
pensionato
altro
ANALISI DEI RISULTATI:
Ha ricevuto assistenza sociale , domiciliare o privata?
20
18
Si Ass.Soc.
100%
16
91%
14
90%
No Ass. Soc.
12
Si Ass. Dom.
10
No Ass. Dom
8
Si Ass. Priv.
6
No Ass.Priv.
4
2
0
Quanto incide il suo “stato di malattia” a livello economicofamigliare?
Dall’analisi dei risultati dell’SF12 e dell’HADS dei pazienti
i soggetti presi in esame,
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
sono prevalentemente semi dipendenti nelle attività di vita
85%
<= di 100€
quotidiane e parzialmente ansiosi e depressi
101-300€
con un percentile compreso tra il 25°e il 50° percentile.
>300€
<= di 100€
101-300€
>300€
La vita sessuale sembra non essere messa in discussione.
ANALISI DEI RISULTATI SUL CARE GIVER:
Rispetto a prima del ricovero in Terapia intensiva/Rianimazione del suo
familiare, come giudicherebbe, ora, la sua Salute in generale?
Decisamente migliore
Un po’ migliore
Un po’ peggiore adesso
Decisamente peggiore
Più o meno uguale
Mi sento rallentato:
14
12
10
21%
26%
8
69%
6
11%
4
26%
21%
2
16%
0
5%
Quasi sempre
5%
Molto spesso
Qualche volta
Mai
Provo un sentimento simile alla paura, come un senso di tensione
allo stomaco:
12
10
8
6
58%
4
2
21%
16%
5%
0
Mai
Qualche volta
Abbastanza spesso
Molto spesso
Anche se :
• Le cose che un tempo piacevano, piacciono
ancora ;
• Riescono a ridere e vedere il lato divertente
delle cose come hanno sempre fatto ;
• Curano il proprio aspetto fisico come hanno
sempre fatto ,
• Si sentono di buon umore quasi sempre.
DA QUI SIAMO ARRIVATI A …………

2012-2013 attualmente l’ambulatorio di follow-up
continua con il colloquio e la compilazione di due
questionari validati ( SF12+STAI-Y ) a livello
internazionale su pazienti che abbiamo ricoverato
nel 2009-2010-2011

2012 progetto Rianimazione Aperta: 2013 1°
Rianimazione Aperta del Lazio all’interno del
SIAARTI.

2013 due studi paralleli 1 sul personale sanitario
che vive l’esperienza della rianimazione aperta e un
progetto in avvio sui caregiver
In conclusione …………
Asicurare un aiuto multidisciplinare, fa dell’ambulatorio di follow-up il
« PUNTO DI RIFERIMENTO» per il paziente e la sua famiglia.
Il progetto presentato è una delle soluzioni organizzative in grado di superare i modelli
assistenziali attualmente in uso, a favore di approcci relazionali,
centrato sui bisogni dell’utenza: che sono quelli orientati al recupero della totale autonomia
e del bisogno di sicurezza per poi soddisfare il proprio bisogno di autorealizzazione;
garantendo un’assistenza al paziente e alla famiglia.
OBIETTIVI DELLO STUDIO
PILOTA:
•analizzare lo stato di salute dei
pazienti ad un anno dalla dimissione,
•valutare le attività della vita
quotidiana del paziente ad 1 anno
dalla dimissione dal Centro di
Rianimazione;
•fornire, dove necessario, un
sostegno, un aiuto, per risolvere
eventuali problemi reali e/o
potenziali presentati dal paziente e
della famiglia;
RISULTATI
AMBULATORIO
•Monitoraggio dello stato di salute
dei pazienti dimessi;
•Rilevato un aumento dei costi
sociali e familiari;
•Esperienza molto apprezzata dai
pazienti e dalle loro famiglie;
•Sostegno e aiuto per le famiglie;
DI FOLLOW-UP
•Costruire una cerniera tra i
servizi ospedalieri e quelli
territoriali per una buona
continuità delle cure,
•Rispondere ai bisogni assistenziali
del cittadino
•Punto di ascolto sanitario,
facilitare l’orientamento ai
servizi.
• BENEFICI ECONOMICI
Sappiamo bene che ciò che facciamo non è che una goccia nell’oceano.
Ma se questa goccia non ci fosse, all’oceano mancherebbe!
Madre Teresa.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE !
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Lochi Serena