Temi&Strumenti
Percorsi
opuscolo è rivolto principalmente ai ragazzi di età compresa tra i 13 e i 16 anni che si trovano ad affrontare momenti di grandi cambiamenti in cui scegliere
è abbastanza difficile, ma anche agli insegnanti e agli operatori di orientamento che lavorano con i ragazzi di questa età. Questo opuscolo è uno strumento informativo che vuole offrire un aiuto ai giovani che, in uscita dalla scuola secondaria di primo
grado o ai primi anni della scuola secondaria di secondo grado, stanno cercando di fare il punto sulla propria vita. In particolare, l’opuscolo vuole offrire stimoli e informazioni che possano rappresentare un’utile occasione per riflettere e per comprendere in che
direzione posizionarsi.
Allo stesso tempo l’opuscolo costituisce una guida a sostegno di insegnanti ed operatori per attivare gruppi di lavoro finalizzati allo sviluppo di competenze autoorientative.
L’opuscolo è diviso in quattro parti: la prima è dedicata a cosa bisogna sapere per scegliere (caratteristiche personali, ma anche servizi sul territorio), la seconda alla descrizione del sistema di istruzione e formazione, la terza ai siti internet che possono essere utili
in questa scelta, l’ultima alla presentazione di uno dei percorsi di orientamento per ragazzi realizzato nelle scuole e alcune pagine in cui potranno essere scritte le informazioni e
gli appunti che si ritengono importanti.
L’
E DELLA
6
PREVIDENZA SO C I A L E
Direzione Generale per le Politiche
per l’Orientamento e la Formazione
Unione europea
Fondo sociale europeo
PROSSIMA FERMATA:
IMPARARE A SCEGLIERE
GUIDA PER ORIENTARSI
ISBN 978-88-543-0283-9
9
788854 302839
Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori
Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori
Temi&Strumenti
Percorsi
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ISBN 978-88-543-0283-9
L’Isfol, Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori, è
stato istituito con D.P.R. n. 478 del 30 giugno 1973, e riconosciuto Ente di ricerca con Decreto legislativo n. 419 del 29 ottobre 1999, è sottoposto alla vigilanza del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. L’Istituto opera in base
allo Statuto approvato con D.P.C.M. 19 marzo 2003, nel campo della formazione, delle politiche sociali e del lavoro al fine di contribuire alla crescita dell’occupazione, al miglioramento delle risorse umane, all’inclusione sociale ed allo sviluppo locale.
L’Isfol svolge e promuove attività di studio, ricerca, sperimentazione, documentazione, informazione e valutazione, consulenza ed assistenza tecnica. Fornisce
un supporto tecnico-scientifico al Ministero del Lavoro e della Previdenza
Sociale, ad altri Ministeri, alle Regioni e Province Autonome, agli Enti locali, alle Istituzioni nazionali, pubbliche e private, sulle politiche e sui sistemi della formazione ed apprendimento lungo tutto l’arco della vita, del mercato del lavoro e dell’inclusione sociale. Svolge incarichi che gli vengono attribuiti dal
Parlamento e fa parte del Sistema Statistico Nazionale. Svolge inoltre il ruolo
di assistenza metodologica e scientifica per le azioni di sistema del Fondo sociale europeo, è Agenzia nazionale Lifelong Learning Programme – Programma
settoriale Leonardo da Vinci e Struttura Nazionale di Supporto Equal.
Presidente
Sergio Trevisanato
Direttore Generale
Giovanni Principe
La collana “Temi&Strumenti” – articolata in Studi e Ricerche, Percorsi, Politiche
comunitarie – presenta i risultati delle attività di ricerca dell’Isfol sui temi di competenza istituzionale, al fine di diffondere le conoscenze, sviluppare il dibattito, contribuire all’innovazione e alla qualificazione dei sistemi di riferimento.
La collana “Temi&Strumenti” è curata da Isabella Pitoni, responsabile Ufficio
Comunicazione Istituzionale Isfol.
2007 – ISFOL
Via G. B. Morgagni, 33
00161 Roma
Tel. 06445901
http://www.isfol.it
E DELLA
PREVIDENZA SO C I A L E
Direzione Generale per le Politiche
per l’Orientamento e la Formazione
Unione europea
Fondo sociale europeo
ISFOL
PROSSIMA FERMATA:
IMPARARE A SCEGLIERE
GUIDA PER ORIENTARSI
ISFOL EDITORE
L’opuscolo raccoglie i risultati di uno studio esplorativo realizzato dall’Area
Politiche per l’Orientamento dell’ISFOL.
L’opuscolo è a cura dell’Area Politiche per l’Orientamento dell’ISFOL, di cui è
responsabile Anna Grimaldi.
Sono autrici dell’opuscolo:
Anna Grimaldi
Angela Barruffi
Cristina Lolli
Antonietta Maiorano
Sabrina Marciano
Rita Porcelli
L’editing e le illustrazioni sono di Caterina Cavallo e Stefania Migliore
Coordinamento editoriale della collana “Temi & Strumenti”:
Piero Buccione e Aurelia Tirelli.
Con la collaborazione di Paola Piras.
INDICE
INTRODUZIONE
7
Parte I:
CHE COSA DEVI SAPERE PER SCEGLIERE 9
Parte II:
COME CAMBIA LA SCUOLA
49
NAVIGARE PER ORIENTARSI
63
PERCORSI DI ORIENTAMENTO E ALTRO
65
Parte III:
Parte IV:
5
INTRODUZIONE
L’opuscolo che stai per leggere raccoglie una serie di informazioni che crediamo possano essere utili a tutti quei ragazzi, come te, che stanno terminando la scuola secondaria di primo grado o sono ai primi anni della scuola secondaria di secondo grado, e si trovano a dover fare scelte che riguardano il proprio futuro.
Sono diversi i momenti in cui ti potrà essere di sostegno, ad esempio se stai
frequentando una scuola che non ti piace, oppure se devi decidere un percorso formativo alternativo alla scuola, o ancora quando desideri avere maggiori
informazioni sui servizi presenti nella tua città.
Proprio in questi momenti di cambiamento potrebbero esserti utili alcuni tipi di attività di orientamento che si propongono di farti conoscere meglio diversi aspetti di te, di capire cosa pensi e come ti immagini il mondo del lavoro, di conoscere il modo in cui prendi le decisioni di solito, di conoscere le possibilità che il sistema scolastico-formativo ti offre e di sapere a chi ti puoi rivolgere per avere informazioni utili.
Questo opuscolo è diviso in quattro parti: nella prima troverai alcune informazioni sul modo in cui i ragazzi affrontano le scelte; nella seconda ti descriviamo il sistema di istruzione e formazione; nella terza troverai alcuni siti internet che ti possono essere utili in questa fase della tua vita; nella quarta ti presentiamo uno dei percorsi di orientamento che vengono realizzati a scuola e
alcune pagine in cui potrai scrivere gli appunti e/o le informazioni che riterrai
maggiormente utili.
Nella prima sezione “Che cosa devi sapere per scegliere” ti proponiamo di
fare un viaggio immaginario con noi. Durante questo viaggio in cui abbiamo rappresentato i ragazzi come un “treno in movimento” avrai la possibilità di conoscere meglio alcune tue caratteristiche, che sono rappresentate dai vagoni del
treno. Nel corso del viaggio potrai fermarti in diverse stazioni che rappresentano i servizi e le persone a cui ti puoi rivolgere per chiedere sostegno. Per prendere una decisone rispetto al proprio futuro è utile tenere in considerazione un
7
INTRODUZIONE
insieme di elementi che ci caratterizzano e che fanno riferimento in particolare: al modo in cui ogni giorno affronti le cose che ti accadono, ai tuoi interessi, alle cose che ritieni più importanti per te, etc.. Accanto a questo vengono presentate anche una serie di opportunità per trovare aiuto, ossia le risorse esterne come la famiglia, la scuola e i servizi specifici a disposizione nella tua città.
Nella seconda parte “Come cambia la scuola” ti invitiamo a fare una passeggiata con noi in un immaginario viale chiamato “Viale delle leggi” in cui, sostando in una serie di tappe, ti descriviamo in sintesi l’evoluzione del sistema scolastico e formativo in Italia. Le tappe dove ti chiediamo di fermarti ti permetteranno di conoscere i principali cambiamenti dall’obbligo scolastico al diritto-dovere.
Sempre in questa seconda parte troverai alcune informazioni su tutto il ciclo scolastico così da presentarti una serie di possibilità a cui puoi fare riferimento e alle quali puoi accedere. Per renderlo più chiaro abbiamo chiesto ad alcuni ragazzi della tua età di raccontarci delle situazioni difficili in cui si sono trovati nel periodo scolastico ed abbiamo deciso di riportarle nell’opuscolo dando una risposta a loro e attraverso loro a chi sta vivendo situazioni simili.
Attraverso le storie di vita di questi ragazzi ti descriviamo le possibili alternative tra cui scegliere se desideri cambiare scuola, se vuoi vivere un’esperienza di
lavoro, ecc..
Nella terza parte “Navigare per orientarsi” vengono riportati alcuni indirizzi
di siti internet in cui è possibile cercare informazioni che ti potranno aiutare nella scelta del tuo percorso formativo.
Nella quarta parte “Percorsi di orientamento e altro” ti presentiamo un percorso rivolto ai ragazzi come te (“A scuola mi oriento”), che hanno il desiderio
e sentono il bisogno di conoscere e conoscersi meglio per decidere e progettare il proprio futuro nel migliore dei modi. E’ un percorso che può essere svolto nella propria scuola con il supporto degli insegnanti. Ti proponiamo inoltre
di inserire, dopo esserti confrontato con i tuoi professori, gli altri percorsi e servizi che la scuola realizza.
Sempre in questa parte abbiamo predisposto degli spazi su cui puoi appuntare informazioni, suggerimenti, dati e indirizzi che ritieni utili.
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PARTE I
CHE COSA DEVI SAPERE PER SCEGLIERE
Per prendere una decisione è importante sapere che è necessario conoscersi e conoscere le opportunità che ci sono intorno a noi.
Ma quali sono le cose più importanti per la tua scelta?
Innanzitutto possiamo suddividerle in interne ed esterne. Per quanto riguarda gli elementi di te che è importante conoscere ci riferiamo in particolare: al
modo in cui ogni giorno affronti le cose che ti accadono, ai tuoi interessi, alle
cose che ritieni più importanti per te, etc.. Per effettuare una scelta è infatti importante sapere che noi prendiamo le decisioni proprio partendo da queste caratteristiche o risorse personali; esse possono cambiare nel tempo, trasformarsi, arricchirsi, ad esempio ti sarà capitato di vedere che le tue preferenze, i tuoi
gusti sono cambiati nel tempo. Le dimensioni esterne, invece, comprendono
tutto quello che ti circonda, il tuo ambiente di vita, i tuoi punti di riferimento,
per esempio la tua famiglia, la scuola, i servizi presenti nella tua città etc..
Come ti abbiamo anticipato nell’introduzione abbiamo rappresentato i ragazzi della tua età come un “treno in movimento” dove i “vagoni” simboleggiano tutte le caratteristiche interne, mentre le diverse “stazioni ferroviarie” che il
treno incontrerà lungo questo percorso rappresentano gli elementi o dimensioni esterne.
Come primo passo ti illustriamo come è fatto questo treno e successivamente ti presentiamo le caratteristiche (vagoni) e le stazioni da cui parte, quelle che
incontra e quelle in cui arriva, ossia tutti quei servizi e quelle persone che ti possono essere utili nel tuo percorso di scelta. In ogni tappa ti chiediamo di riflettere un po’ su te stesso in modo da arrivare alla fine di questo viaggio, insieme
a noi, a conoscerti meglio e a raccogliere un po’ di informazioni in più su chi ti
può essere di aiuto. È inoltre importante sapere che, proprio come un treno in
viaggio è fatto della motrice e di tanti vagoni che si muovono insieme sempre,
così voi ragazzi siete l’insieme di tutte le caratteristiche descritte e queste caratteristiche influiscono sul vostro modo di affrontare la vita in generale e le scelte in questo momento.
9
PARTE I
Sei pronto ad iniziare questo viaggio insieme a noi?
10
CHE COSA DEVI SAPERE PER SCEGLIERE
11
PARTE I
Su di te: le dimensioni coinvolte
COPING
Sarà capitato anche a te, a volte, di prendere un brutto voto a scuola. Come
hai reagito?
Probabilmente all’inizio non sapevi cosa fare ma poi hai capito che avresti
dovuto fare qualcosa o la situazione non si sarebbe sbloccata. Quindi ti sei organizzato, hai pensato alle possibili soluzioni, a più strade percorribili per arrivare alla soluzione migliore e più vantaggiosa per te. Ti sarà capitato qualche
volta di dover affrontare situazioni particolarmente impegnative per te che ti hanno potuto generare sconforto, davanti alle quali hai avuto la sensazione di non
farcela in quanto richiedevano un impegno maggiore rispetto a quello che credevi di poterci mettere. Le situazioni stressanti potevano essere molto diverse
tra loro e lo stress che hai provato poteva essere più o meno forte. Anche se molto diverse tra di loro tutte queste situazioni richiedevano il tuo impegno per essere risolte attraverso delle modalità o strategie che si definiscono di coping.
Questo termine inglese significa fronteggiamento ed indica i diversi modi con
cui ogni persona affronta le difficoltà. Le strategie di coping variano a seconda
della situazione e del momento in cui si verificano, però in linea generale possiamo classificarle in due grandi categorie:
• quelle orientate a diminuire nell’immediato le nostre sensazioni negative,
ad esempio: ti assenti da scuola per paura di un’interrogazione difficile;
• quelle in cui il problema viene affrontato in modo più razionale, ad esempio: per superare l’interrogazione che ti spaventa provi a studiare con un
metodo diverso, a farti aiutare da un compagno più bravo, a chiedere all’insegnante stesso come migliorare il tuo metodo di studio o ad aumentare l’impegno.
Ciò che conta maggiormente è renderci conto del modo in cui affrontiamo di
solito le situazioni più stressanti per capire come siamo e come possiamo fare per
aumentare le nostre possibilità di superare al meglio i momenti di difficoltà.
Ora ti proponiamo di riflettere un po’ sul tuo modo di affrontare le situazioni difficili rispondendo alla domanda riportata di seguito nel riquadro colorato.
12
CHE COSA DEVI SAPERE PER SCEGLIERE
Generalmente come affronto le situazioni difficili?
Per approfondire…
Ora che hai riflettuto sulla tua modalità di fronteggiare i momenti di difficoltà,
prova a confrontarti con i tuoi compagni di classe attraverso la seguente esercitazione. Se vuoi, puoi coinvolgere anche i tuoi insegnanti.
Di seguito troverai tre schede (Scheda 1, 2, 3) che rappresentano alcune situazioni tipiche dell’esperienza scolastica. Invita i tuoi compagni a compilarle
individualmente. Al termine di questa fase potrete confrontarvi in una discussione di gruppo con l’obiettivo di identificare le diverse modalità di fronteggiamento in termini di emozioni, pensieri e comportamenti individuando aspetti comuni e discrepanti in relazione alle diverse situazioni o al gruppo.
SCHEDA 1
Sei al primo anno del tuo corso di studi. La settimana scorsa hai fatto il primo compito in classe. Oggi sei venuto a conoscenza del risultato insufficiente.
1. Che cosa provi?
Rispetto alla situazione che ti è stata appena proposta indica qui di seguito l’emozione prevalente che provi, aiutandoti, se lo ritieni opportuno, con la bussola delle emozioni che trovi in allegato (Allegato 1, pag. 18). Indica una sola emozione.
2. Perché è successo?
Segna (con una x), tra le 15 voci proposte, quella che maggiormente spiega secondo il tuo punto di vista, la causa che può aver determinato la situazione. Segna una sola voce.
❏ La solita sfortuna
❏ Non sono stato aiutato
❏ Sono proprio incapace
13
PARTE I
❏ Non ho dato il massimo
❏ Era proprio complicato
❏ Non mi sono sforzato più di tanto
❏ Non sono capace in queste cose
❏ Sicuramente non era facile
❏ La fortuna non mi ha assistito
❏ Non sono stato capace
❏ Nessuno mi ha aiutato
❏ Non mi sono impegnato
❏ Sono molto sfortunato
❏ Era molto difficile
❏ Nessuno mi ha dato una mano
3. Che cosa faresti?
Segna (con una x), tra le 12 voci proposte, quella che maggiormente si
avvicina al tuo comportamento. Segna una sola voce.
❏ Mi rassegnerei
❏ Cercherei aiuto negli altri
❏ Non ci penserei
❏ Mi fermerei ad analizzare il problema
❏ Chiamerei un amico
❏ Penserei che è colpa mia
❏ Penserei che sono il solito distratto
❏ Cercherei di superare l’inconveniente
❏ Ignorerei il problema
❏ Cercherei le possibili soluzioni
❏ Farei finta di nulla
❏ Mi farei dare una mano
SCHEDA 2
Per una tua distrazione la squadra di pallavolo della tua scuola ha perso.
1. Che cosa provi?
Rispetto alla situazione che ti è stata appena proposta indica qui di seguito l’emozione prevalente che provi, aiutandoti, se lo ritieni opportuno, con
la bussola delle emozioni che trovi in allegato (Allegato 1, pag. 18). Indica
una sola emozione.
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CHE COSA DEVI SAPERE PER SCEGLIERE
2. Perché è successo?
Segna (con una x), tra le 15 voci proposte, quella che maggiormente spiega secondo il tuo punto di vista, la causa che può aver determinato la situazione. Segna una sola voce.
❏ La solita sfortuna
❏ Non sono stato aiutato
❏ Sono proprio incapace
❏ Non ho dato il massimo
❏ Era proprio complicato
❏ Non mi sono sforzato più di tanto
❏ Non sono capace in queste cose
❏ Sicuramente non era facile
❏ La fortuna non mi ha assistito
❏ Non sono stato capace
❏ Nessuno mi ha aiutato
❏ Non mi sono impegnato
❏ Sono molto sfortunato
❏ Era molto difficile
❏ Nessuno mi ha dato una mano
3. Che cosa faresti?
Segna (con una x), tra le 12 voci proposte, quella che maggiormente si
avvicina al tuo comportamento. Segna una sola voce.
❏ Mi rassegnerei
❏ Cercherei aiuto negli altri
❏ Non ci penserei
❏ Mi fermerei ad analizzare il problema
❏ Chiamerei un amico
❏ Penserei che è colpa mia
❏ Penserei che sono il solito distratto
❏ Cercherei di superare l’inconveniente
❏ Ignorerei il problema
❏ Cercherei le possibili soluzioni
❏ Farei finta di nulla
❏ Mi farei dare una mano
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PARTE I
SCHEDA 3
Sei al primo anno della scuola media superiore e fai fatica a stringere nuove amicizie.
1. Che cosa provi?
Rispetto alla situazione che ti è stata appena proposta indica qui di seguito l’emozione prevalente che provi, aiutandoti, se lo ritieni opportuno, con
la bussola delle emozioni che trovi in allegato (Allegato 1, pag. 18). Indica
una sola emozione.
2. Perché è successo?
Segna (con una x), tra le 15 voci proposte, quella che maggiormente spiega secondo il tuo punto di vista, la causa che può aver determinato la situazione. Segna una sola voce.
❏ La solita sfortuna
❏ Non sono stato aiutato
❏ Sono proprio incapace
❏ Non ho dato il massimo
❏ Era proprio complicato
❏ Non mi sono sforzato più di tanto
❏ Non sono capace in queste cose
❏ Sicuramente non era facile
❏ La fortuna non mi ha assistito
❏ Non sono stato capace
❏ Nessuno mi ha aiutato
❏ Non mi sono impegnato
❏ Sono molto sfortunato
❏ Era molto difficile
❏ Nessuno mi ha dato una mano
3. Che cosa faresti?
Segna (con una x), tra le 12 voci proposte, quella che maggiormente si
avvicina al tuo comportamento. Segna una sola voce.
❏ Mi rassegnerei
❏ Cercherei aiuto negli altri
❏ Non ci penserei
❏ Mi fermerei ad analizzare il problema
❏ Chiamerei un amico
❏ Penserei che è colpa mia
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CHE COSA DEVI SAPERE PER SCEGLIERE
❏ Penserei che sono il solito distratto
❏ Cercherei di superare l’inconveniente
❏ Ignorerei il problema
❏ Cercherei le possibili soluzioni
❏ Farei finta di nulla
❏ Mi farei dare una mano
Raccogliete adesso tutte le modalità di fronteggiamento emerse, riportandole su un cartellone, e cercate di individuare, in relazione alle 3 situazioni, quelle che vi accomunano e come la scelta di una determinata strategia abbia effetti più o meno significativi sulla possibilità di gestione e soluzione della situazione. Vedrai come questo momento di dialogo aiuterà te e i tuoi compagni a
capire che non esiste un unico modo di percepire ed affrontare la realtà, ma tante strategie legate a specifiche situazioni1.
1 L’esercitazione riprende alcune sollecitazioni tratte dalle seguenti pubblicazioni:
Grimaldi, A., Barruffi, A., Porcelli, R. ( a cura di) (2006). A scuola mi oriento. La sperimentazione di un percorso di orientamento a cura degli insegnanti. Isfol editore, Roma.
Grimaldi, A, Avallone, F. ( a cura di) ( 2005). Pensare il futuro. Una pratica di orientamento in
gruppo. Isfol editore, Roma.
Grimaldi, A, Ghislieri, C. ( a cura di) ( 2003). Io di fronte le situazioni. Uno strumento Isfol per
l’orientamento. Franco Angeli editore, Milano.
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PARTE I
Allegato 1
LA BUSSOLA DELLE EMOZIONI
T RA N Q UI LLI TÀ
N O IA
C A LMA
I N DI F F EREN Z A
S PERA N Z A
RA N C O RE
PI A C ERE
O S TI LI TÀ
O DI O
EUF O RI A
I N V I DI A
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F A S TI DI O
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DELUS I O N E
A MO RE
LA BUSSOLA
DELLE EMOZIONI
T RI S T EZ Z A
A LLEG RI A
C O MMO Z I O N E
I N F ELI C I TÀ
CURIOSITÀ
DO LO RE
S O RPRES A
DI S PI A C ERE
S TUPO RE
A N G O SC I A
DI F F I DEN Z A
PREO C C UPA Z I O N E
PERPLES S I TÀ
I MBA RA Z Z O
S PA V EN T O
V ERG O G N A
PA URA
C O LPA
T ERRO RE
PA N I C O
18
CHE COSA DEVI SAPERE PER SCEGLIERE
AUTOEFFICACIA
Cosa sai fare meglio? In quale materia ti senti più bravo? In cosa riesci meglio degli altri? Quali sono le situazioni in cui ti senti più esperto e capace?
Rispondendo a queste domande andrai ad esplorare la dimensione dell’autoefficacia ossia le convinzioni che hai rispetto alle tue capacità di portare a termine un obiettivo che ti sei prefissato. Queste convinzioni personali sono influenzate anche da altri fattori, ad esempio la quantità di energie che decidi di
investire in un determinato compito, la costanza dei tuoi sforzi, le reazioni emotive che provi quando incontri degli ostacoli.
Ma cosa contribuisce a determinare le convinzioni riguardanti la tua autoefficacia?
Innanzitutto le esperienze di successo, quando ti rendi conto che i buoni risultati che hai conseguito non sono frutto del caso e non sono troppo facili. Pensa,
ad esempio, a quando riesci a conseguire un buon voto ad un’interrogazione
di matematica complessa o a battere un amico ad una partita di calcetto: il tuo
senso di autoefficacia aumenta e la prossima volta andrai ad affrontare l’interrogazione o la partita con maggiore fiducia nella tua riuscita.
Un altro modo con cui si formano le tue convinzioni è attraverso l’osservazione di un’altra persona significativa, più brava o esperta, ma per certe caratteristiche simile a te: se questa persona ha successo è molto probabile che possa farcela anche tu!
Se qualcuno che ritieni stimabile, importante o significativo come un bravo professore, il tuo migliore amico, i tuoi genitori, ha fiducia nelle tue capacità
di riuscita anche questo aumenta la tua percezione di essere efficace.
Anche la tua emotività incide su quest’aspetto, infatti i tuoi stati emotivi, buoni e cattivi, influiscono sul tuo senso di autoefficacia e quindi più le tue prestazioni si associano a stati affettivi positivi maggiore è la fiducia che avrai nel portare a termine gli obiettivi prefissati.
Da alcune ricerche è stato dimostrato che il senso di autoefficacia influisce direttamente sulle scelte degli studi e della professione, sulla capacità di decisione
e sulla persistenza nel portare a termine le scelte effettuate. Le persone che si sentono brave in alcune professioni o in alcuni ambiti scelgono di seguire gli studi in
quelle materie. Può essere molto utile per te individuare le aree, le attività, tutto
ciò in cui senti di riuscire maggiormente, capire come si è formato questo concetto, chi sono state le persone significative per te che hanno contribuito alla tua formazione, i sentimenti associati alle azioni in cui ti senti più pronto e preparato, per
capire quali scelte saresti più in grado di portare a termine. Tutte queste informazioni sono importanti per capire inoltre come puoi migliorare la sensazione di efficacia anche nelle cose in cui ti senti meno capace: l’autoefficacia è infatti una convinzione che può cambiare nel tempo, basta crederci e provarci.
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PARTE I
Ora ti proponiamo di riflettere un po’ su quali sono le cose in cui ti senti più
bravo rispondendo alla domanda riportata di seguito nel riquadro colorato.
In quali “cose” mi sento più capace, bravo/a ed esperto/a?
Per approfondire…
Ora che hai riflettuto su quali “cose” ti senti più capace, bravo/a ed
esperto/a, prova a confrontarti con i tuoi compagni di classe attraverso la seguente esercitazione. Se vuoi, puoi coinvolgere anche i tuoi insegnanti.
Di seguito troverai tre schede (Scheda 1, 2, 3) che si riferiscono rispettivamente ad alcune caratteristiche personali, alcune conoscenze ed alcune capacità/abilità2.
Confrontatevi sui diversi identikit, ciascuno può dire ai propri compagni delle ulteriori caratteristiche che ritiene di aver osservato che potranno essere aggiunte alla lista presentata.
SCHEDA 1 Caratteristiche personali:
❏ Estroverso
❏ Energico
❏ Calmo
❏ Curioso
❏ Razionale
❏ Concreto
❏ Creativo
❏ Paziente
❏ Costante
❏ Riflessivo
❏ Intuitivo
❏ Tenace
2 L’esercitazione è tratta dalla seguente pubblicazione:
Grimaldi, A., Barruffi, A., Porcelli, R. ( a cura di) (2006). A scuola mi oriento. La sperimentazione di un percorso di orientamento a cura degli insegnanti. Isfol editore, Roma.
20
CHE COSA DEVI SAPERE PER SCEGLIERE
❏ Sognatore
❏ Altro…
SCHEDA 2 Conoscenze:
❏ Conosco bene ...............................................................(specifica la materia)
❏ Sono esperto di ....................................................................................................
(specifica il genere, ad es.: fantascienza, avventura, romanzi, gialli…)
❏ Mi tengo informato su ...................................................(specifica l’ambito)
❏ Non conosco molto bene ...................................................................................
❏ Mi piacerebbe essere esperto di.......................................................................
❏ Vorrei avere più informazioni su .......................................................................
❏ Altro ...........................................................................................................................
SCHEDA 3 Capacità, Abilità:
❏ Sono bravo con il computer
❏ Sono bravo in questa attività: ............................................................................
(ad es: sport, danza, recitazione, musica, ecc…)
❏ Sono bravo a farmi ascoltare
❏ Sono bravo ad ascoltare
❏ Sono bravo ad ottenere quello che voglio
❏ Convinco facilmente gli altri
❏ Una cosa che so fare bene è..............................................................................
(ad es: scrivere, parlare, dipingere, riparare qualcosa, ecc…)
❏ Sono bravo a risolvere i problemi
Raccogliete ora tutte le schede-identikit scrivendo su un cartellone tutte le
caratteristiche, tutte le conoscenze e tutte le abilità che avete indicato. Vedrai
come questo momento di gruppo permetterà a te e ai tuoi amici di conoscere la ricchezza del vostro gruppo e di confrontarvi su degli argomenti (come ad
esempio uno sport particolare, un hobby che non avete mai sentito) che di solito non vi capita di affrontare.
21
PARTE I
MOTIVAZIONI
Quando si parla di motivazione si fa riferimento alla “spinta”, all’“energia” con
cui riesci ad affrontare le cose che fai. Per esempio se ti proponi di prendere il massimo dei voti ci metti tutto il tuo impegno, la tua attenzione, la tua disponibilità?
Ci stiamo riferendo quindi alla forza della tua motivazione, in sostanza ad
un atteggiamento positivo che assumi nei confronti di un compito da svolgere o di un obiettivo che ti sei prefissato. La motivazione che hai ti permette di
iniziare un’attività e di intensificare più o meno i tuoi sforzi a seconda di quanto credi nell’obiettivo che ti sei posto. È una “spinta” ad agire, ma non solo, è
l’insieme delle forze che ti permettono di portare avanti i compiti che ti poni ogni
giorno.
Ma quali sono le motivazioni che ti caratterizzano? La maggior parte dei ragazzi della tua età aspirano a raggiungere degli obiettivi “importanti” anche se
alcune volte piuttosto difficili. Tuttavia le scelte che risultano più realistiche e quindi hanno maggiore probabilità di essere portate a termine sono quelle che si prefiggono obiettivi di media difficoltà, né troppo facili né troppo difficili e permettono un buon adeguamento tra le tue capacità e le richieste del tuo obiettivo.
Per esempio, se scegli un corso di studi che ti sembra o troppo facile o troppo difficile da seguire, è molto probabile che durante lo svolgimento possa calare la tua motivazione. Se invece ti poni degli obiettivi realizzabili con una certa quantità di sforzo è molto più probabile che li raggiungerai senza scoraggiarti o annoiarti.
Allora cosa è importante sapere? Ti proponiamo di riflettere un po’ su
quanto pensi di impegnarti nelle cose che ti proponi di fare ogni giorno, se senti di metterci la stessa energia o di impegnarti di più in alcune attività e meno
in altre. Prova anche a pensare perché, a volte, ti senti di fare di più in una situazione che in un’altra. Adesso immagina due attività che svolgi quotidianamente: una relativa allo studio di una materia e l’altra ad un’attività che svolgi
nel tempo libero, in relazione a queste rispondi alla domanda riportata di seguito nel riquadro colorato.
Quanto mi impegno nelle attività che svolgo quotidianamente?
22
CHE COSA DEVI SAPERE PER SCEGLIERE
Per approfondire…
Ora che hai riflettuto sull’impegno che investi nelle tue attività quotidiane,
prova a confrontarti con i tuoi compagni di classe attraverso la seguente esercitazione. Se vuoi, puoi coinvolgere anche i tuoi insegnanti.
Di seguito troverai alcune domande stimolo alle quali chiediamo a te e ai
tuoi compagni di rispondere liberamente cercando di produrre quante più idee
possibili.
1. Perchè studiate?
2. Che cosa vi piace imparare di più?
3. Da cosa e da chi vi sentite più motivati?
Raccogliete tutte le idee emerse e, riportandole su un cartellone, provate a
riflettere insieme sulle motivazioni che vi accomunano e quelle che, invece, vi
distinguono aiutandovi con le categorie di motivazioni di seguito riportate:
❏ desiderio di conoscere
❏ desiderio di emergere
❏ desiderio di affermarsi
❏ desiderio di ricevere gratifiche dall’esterno
❏ mancanza di alternative
❏ desiderio di un lavoro prestigioso
❏ desiderio di approfondire i miei interessi3
Vedrai come questo momento di dialogo aiuterà te e i tuoi compagni a capire che esistono diverse ragioni per cui tu e i tuoi compagni riuscite ad impegnarvi nello studio. Il confronto vi permetterà inoltre di capire che l’impegno è
qualcosa che si può modificare, che non dobbiamo scoraggiarci di fronte alle
difficoltà in quanto è sempre possibile tentare di fare di più.
3 L’esercitazione è tratta dalla seguente pubblicazione:
Grimaldi, A., Barruffi, A., Porcelli, R. ( a cura di) (2006). A scuola mi oriento. La sperimentazione di un percorso di orientamento a cura degli insegnanti. Isfol editore, Roma.
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PARTE I
VALORI
Cosa è più importante per te a scuola: andare d’accordo con tutti i compagni o essere il primo della classe? Se immagini una tua futura esperienza di lavoro, cosa è più importante per te: avere nuove idee e riuscire a lavorare autonomamente o avere chiari compiti da svolgere?
Stiamo parlando in questo caso della dimensione dei valori cioè i principiguida nella nostra vita in generale e, in particolare, negli studi e nel lavoro. Tutto
ciò che consideriamo più importante, significativo, ci spinge a comportarci di
conseguenza, a portare avanti le scelte che ci permettono di realizzare i nostri
sogni professionali, a preferire alcuni lavori rispetto ad altri. Ad esempio, per te
potrebbero essere più importanti la creatività piuttosto che il successo, l’indipendenza piuttosto che la sicurezza, i vantaggi economici piuttosto che il prestigio, il raggiungimento di un ruolo di potere piuttosto che le relazioni positive con i capi e i colleghi etc..
Allora cosa è importante sapere rispetto ai valori?
Capire che quanto più riuscirai a realizzare i tuoi ideali all’interno degli studi e del contesto lavorativo tanto più sarai soddisfatto delle tue scelte. Proprio
per cominciare a conoscerti di più ti proponiamo di riflettere un po’ su quali sono per te le cose più importanti pensando al lavoro che vorresti fare da grande.
Per rispondere a questa domanda prova a pensare ad una o più persone che
svolgono il lavoro dei tuoi sogni, quello che ti piacerebbe fare da grande e prova a scrivere, nel riquadro colorato che trovi di seguito, quali sono le cose che
ti colpiscono di questo lavoro, ad esempio: se ti colpisce il fatto che nel lavoro di medico si aiutano le persone, per te è importante riuscire a svolgere un
lavoro in cui puoi essere di sostegno agli altri; oppure se ti piace il lavoro di imprenditore di una società sportiva perché si guadagnano molti soldi, questo significa che per te è importante riuscire a ricoprire ruoli di potere e avere una
buona situazione economica.
Adesso provaci tu … e ricorda che puoi inserire tante altre cose oltre a quelle che ti abbiamo proposto come esempio.
Quali sono le cose più importanti per te pensando al lavoro che vuoi
fare da grande?
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CHE COSA DEVI SAPERE PER SCEGLIERE
Per approfondire…
Ora che hai riflettuto su cosa conta per te quando pensi al lavoro che farai
da grande, prova a confrontarti con i tuoi compagni di classe attraverso la seguente esercitazione. Se vuoi, puoi coinvolgere anche i tuoi insegnanti.
Di seguito troverai una lista di valori connessi al lavoro e allo studio.
Lista valori:
❏ successo
❏ sfida
❏ sicurezza
❏ stabilità
❏ intraprendenza
❏ denaro
❏ altruismo
❏ equità
❏ potere
❏ realizzazione
Invita i tuoi compagni a scegliere i 5 valori che ognuno ritiene più vicino al
proprio modo di essere, mettendoli in ordine dal più importante al meno importante. Terminata questa prima fase, condividete con i vostri amici i valori che
avete scelto e fate una breve discussione sul significato personale che ciascuno di voi attribuisce ad ogni valore. In questo modo potrete confrontarvi sui diversi significati che ciascuno di voi ha espresso rispetto al lavoro e allo studio
e capire cosa è più importante o meno importante per voi, e quale è il valore
più diffuso all’interno del gruppo.
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PARTE I
ATTEGGIAMENTI
Cosa pensi, che sentimenti provi, come ti comporti e agisci pensando alla
tua riuscita scolastica? Il tuo modo di essere rispetto alle cose importanti per
il tuo futuro è definito atteggiamento.
Ma proviamo a capire ancora meglio cosa intendiamo quando parliamo degli atteggiamenti: in particolare si fa riferimento alla “posizione” che assumi rispetto alle diverse situazioni in cui ti trovi.
Gli atteggiamenti si formano e si costruiscono all’interno del tuo ambiente
familiare e sociale, sono frutto quindi delle continue interazioni tra questi diversi contesti di vita.
In altri termini, gli atteggiamenti esprimono ciò che pensi, ciò che provi e che
sei disposto a fare rispetto alle diverse situazioni.
Possono essere in linea con l’ambiente sociale in cui vivi, oppure contrari ed
indipendenti in relazione al tuo gruppo di appartenenza.
Puoi esprimerli agli altri comunicandoli verbalmente o manifestandoli attraverso un comportamento. Alcuni di questi atteggiamenti durano nel tempo e
rimangono stabili per tutta la tua vita, altri, invece, sono presenti soltanto in un
periodo di tempo.
Proviamo a farti un esempio: se per te è importante essere attivi sostenitori delle persone indifese, quando senti al telegiornale che c’è stata un’aggressione ad un barbone ti irriti molto, pensi che è una grossa ingiustizia e cerchi
di capire se e come puoi aiutare quella persona indifesa.
E’ utile prendere in considerazione gli atteggiamenti che tu e i ragazzi come
te avete rispetto ad alcune tematiche importanti relative al futuro scolastico-professionale in quanto possono esserti utili per affrontare al meglio le tue scelte
future.
Rispetto ai tuoi atteggiamenti cosa è importante sapere?
Anche in questo caso ti proponiamo di rifletterci un po’ rispondendo alla domanda riportata di seguito nel riquadro colorato. In particolare questa volta ti
chiediamo di riflettere, pensando al tuo sogno professionale, in che modo ti poni? Senti che ci sono ambiti, tematiche che sono per te particolarmente stimolanti e nelle quali senti che c’è coerenza tra quello che provi e quello che fai?
Ti facciamo un esempio se il tuo sogno lavorativo è quello di diventare avvocato probabilmente l’atteggiamento che hai di fronte a tutte le esperienze di vita in cui si tratteranno temi giuridici sarà positivo. Ossia tenderai a portare avanti questa scelta in quanto il tuo pensiero, le sensazioni che provi e i tuoi comportamenti saranno coerenti tra loro.
Prova a scoprire quali sono i tuoi atteggiamenti rispetto al tuo sogno professionale.
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CHE COSA DEVI SAPERE PER SCEGLIERE
In che modo ti poni rispetto alla tua futura professione?
Per approfondire…
Ora che hai riflettuto sull’atteggiamento che hai verso la tua futura professione, prova a confrontarti con i tuoi compagni di classe attraverso la seguente esercitazione. Se vuoi, puoi coinvolgere anche i tuoi insegnanti.
Attivate una discussione di gruppo in cui esprimere liberamente tutto ciò che
vi viene in mente (cercando di produrre quante più idee possibili) in risposta
alle seguenti frasi stimolo:
• Il futuro per me è…
• Perché lo immagino così…
Terminata questa prima fase provate a costruire su un cartellone una lista
di aggettivi il più ampia possibile (es. futuro roseo, grigio, buio, felice, sereno…)
e raggruppate gli aggettivi in 3 categorie: positivo, negativo e neutro. In questo
modo potrete individuare all’interno del gruppo quali atteggiamenti risultano
predominanti discutendo soprattutto sul perché.
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PARTE I
INTERESSI
Preferisci vedere un film di azione o uno drammatico? Andare in piscina o
in palestra? Studiare materie scientifiche o letterarie?
Il modo in cui rispondi a queste domande, la scelta di fare una cosa piuttosto che un’altra è dettata dalle tue preferenze personali, cioè dai tuoi interessi.
Quando parliamo di interessi ci riferiamo appunto alle preferenze che hai nel
fare alcune attività e non altre. Queste preferenze sono dettate dal tuo modo di predisporti verso le cose e le situazioni che per te hanno significato in termini di valori, di scopi e di bisogni. È utile che tu sappia che gli interessi sono abbastanza durevoli solo dopo l’adolescenza, prima di questo periodo risultano meno stabili.
Conoscere i tuoi interessi può essere utile in alcuni casi a predire il tipo di
lavoro che andrai a svolgere, ma non ti permettono di prevedere il tuo successo scolastico o lavorativo. Certamente hai una maggiore probabilità di successo quando ti impegni in un percorso che corrisponde ai tuoi interessi rispetto
ad un altro che invece non corrisponde, ma tieni presente che la buona riuscita è legata alle tue capacità e al tuo impegno.
Comunque, conoscere i tuoi interessi ti serve a capire la direzione verso cui
generalmente dirigi i tuoi sforzi e l’ambiente lavorativo in cui ti sentiresti più realizzato. Se hai, per esempio, interessi verso l’arte come la musica, la scrittura o
la pittura tenderai a scegliere delle attività libere che richiedono le tue competenze creative preferendo degli ambienti poco conformisti e ti sentirai più realizzato quando lavorerai in modo più indipendente. Se invece preferisci avere
le cose sotto-controllo, sapere sempre cosa devi fare e come devi comportarti, allora probabilmente preferisci i lavori amministrativi, quei lavori in cui si seguono delle regole ben precise e in cui ci sono tempi stabiliti.
Anche in questo cosa ti proponiamo di riflettere un po’ su te stesso rispondendo alle domande riportate di seguito nel riquadro colorato.
Come puoi vedere ti proponiamo prima di pensare alle cose che ti piace fare di più in generale, e poi di cercare di pensare anche a come potresti utilizzare questi tuoi interessi nel lavoro che sogni di fare da grande.
Quali attività preferisci svolgere?
Quali di queste credi possano essere utili per realizzare il tuo sogno
lavorativo?
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CHE COSA DEVI SAPERE PER SCEGLIERE
Per approfondire…
Ora che hai riflettuto sulle attività che preferisci svolgere e su quelle che ritieni possano esserti utili per realizzare il tuo sogno lavorativo, prova a confrontarti con i tuoi compagni di classe attraverso la seguente esercitazione. Se vuoi,
puoi coinvolgere anche i tuoi insegnanti.
Prendete il volume delle Pagine Gialle e andate all’Indice alfabetico delle categorie che trovate all’inizio: ognuno di voi selezionerà i settori che lo attraggono maggiormente fino ad arrivare ad averne 10-15 a testa. Tra questi, evidenziate i 5 settori che vi attraggono di più ordinandoli dal più interessante al meno interessante. Il settore rappresenta uno dei riferimenti di base per poter evidenziare la vostra professione ideale.
Terminata questa fase, potrete confrontarvi in una discussione di gruppo evidenziando quali sono le preferenze dei singoli rispetto a particolari settori o viceversa se esistono settori che non sono stati evidenziati da nessuno di voi4.
4 L’esercitazione è tratta dalla seguente pubblicazione:
Antoni G., Giaconi N. (2006). Trovare il lavoro che piace. Maggioli Editore.
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PARTE I
STILI DECISIONALI E PROGETTUALI
Nel prendere una decisione generalmente ti trovi a scegliere tra diverse alternative possibili. Come puoi fare per scegliere la cosa più giusta per te in quel
momento?
Affinché tu possa prendere questa decisione è necessario che tu raccolga una
certa quantità di informazioni utili per valutare al meglio cosa fare. Alcune di queste informazioni già le hai, altre le devi cercare in modo da poterle integrare e
valutare nell’insieme.
Ti sembrerà strano, ma la maggior parte delle decisioni prese dalle persone, non seguono dei principi razionali, ma vengono prese nell’incertezza proprio perché si basano sulla probabilità che accada ciò che si desidera.
Quando ci troviamo di fronte a una decisione alcuni di noi si pongono in modo freddo e obiettivo davanti alla questione, preoccupati di raggiungere gli obiettivi e di far valere i propri meriti. Altri, invece, sono molto meno realistici e prendono le decisioni senza troppo sforzo spendendo meno tempo possibile. Altri
ancora rimandano continuamente le decisioni spostandole nel tempo. Alcuni
si basano principalmente sulle loro preferenze e seguono i loro sentimenti. Altri
sono più influenzati dal contesto in cui si trovano e scelgono in relazione a quello che le persone significative si aspettano da loro. In alcuni casi le decisioni vengono imposte dall’esterno.
Ognuno di noi ha il suo personale stile decisionale che varia secondo i bisogni che esprime in quel momento, ma anche in funzione delle esperienze passate, dell’influenza degli altri, etc..
Tieni presente che tutti siamo in grado di utilizzare tutti questi stili quando
dobbiamo prendere una decisione anche se tendenzialmente ognuno di noi ne
può prediligere alcuni più che altri in relazione alle nostre personali preferenze.
Rispetto al tuo stile decisionale cosa è importante sapere?
Anche in questo caso ti proponiamo di rifletterci un po’ rispondendo alla domanda riportata di seguito nel riquadro colorato.
Conoscere il proprio modo di prendere le decisioni ti può aiutare a capire
che alcune volte è meglio agire in un modo diverso da quello che normalmente metti in atto. Ad esempio se sei una persona che quando deve decidere reagisce senza pensarci tanto, potresti scoprire che è forse meglio soffermarti un
po’ e cercare di raccogliere prima altre informazioni per poi decidere cos’è meglio per te. Un altro caso potrebbe essere: se scopri di essere una persona che
si fa molto influenzare dagli altri e che nella scelta della scuola ha seguito senza valutare bene il parere degli altri, potresti in questo caso decidere di seguire maggiormente i tuoi interessi e le tue motivazioni.
Allora provaci, rispondendo alla domanda seguente…
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CHE COSA DEVI SAPERE PER SCEGLIERE
Quali elementi prendi in considerazione prima di decidere?
Per approfondire…
Ora che hai riflettuto sugli elementi che ritieni importanti per decidere, prova a confrontarti con i tuoi compagni di classe attraverso la seguente esercitazione. Se vuoi, puoi coinvolgere anche i tuoi insegnanti.
Dividetevi in piccoli gruppi di 4/5 persone e provate ad immaginare di dover organizzare una festa per la fine dell’anno scolastico definendo accuratamente tutti i passaggi e le diverse modalità con le quali avete preso le decisioni (es.
valutare il posto, le modalità di svolgimento della festa, persone da invitare ed
eventuali ostacoli con relative soluzioni).
Infine, attivate una discussione in cui ciascun gruppo presenterà i risultati del
proprio lavoro focalizzando l’attenzione sui passi che hanno portato alla decisione fra i quali ad esempio: raccogliere informazioni, individuare più alternative e i relativi vantaggi o svantaggi, selezionare un’ipotesi, prefigurare le conseguenze e fare un piano operativo.5
Questo momento di confronto aiuterà te e i tuoi compagni a capire che non
esiste un unico modo per prendere le decisioni, ma tanti e che tutti possiamo
imparare ad utilizzare diversi modi per raggiungere con più soddisfazione i nostri obiettivi.
5 L’esercitazione è tratta dalla seguente pubblicazione:
Grimaldi, A., Barruffi, A., Porcelli, R. ( a cura di) (2006). A scuola mi oriento. La sperimentazione di un percorso di orientamento a cura degli insegnanti. Isfol editore, Roma.
31
PARTE I
STILI DI APPRENDIMENTO
Come preferisci studiare? Ti trovi meglio ad ascoltare un’altra persona che
ti illustra l’argomento o preferisci leggerlo per conto tuo? Prendi in considerazione più gli aspetti generali di un argomento o ti soffermi sui particolari?
Conoscere il tuo stile di apprendimento è un altro aspetto molto importante per le tue scelte scolastiche e lavorative in quanto ti può essere utile per capire cosa maggiormente facilita le tue attività di studio e lavoro. Inoltre sapere
che gli stili sono diversi ti può aiutare a sperimentarti anche in altri modi che potrebbero risultare più efficaci alle situazioni scolastiche o lavorative che incontrerai. Proviamo a farti un esempio: se sei una persona che preferisce studiare
da sola potresti per questo scegliere sempre attività individuali. Questo stile, che
è efficace come gli altri, potrebbe però essere poco adeguato ad un compito scolastico in cui si chiede ai ragazzi di produrre tante idee sul prossimo concerto di
fine anno. In questo caso allora lavorare in gruppo potrebbe essere più utile a
tutti, sapere che esistono tanti modi di apprendere può quindi dare a te e a tutti i ragazzi come te la possibilità di sperimentarsi in modi diversi.
Quando parliamo di stili di apprendimento ci riferiamo alla maniera in cui
acquisisci ed elabori le nuove informazioni.
Ognuno di noi ha un modo personale di apprendere e nel fare proprie nuove informazioni può utilizzare in modo prevalente alcuni stili di apprendimento rispetto ad altri. In particolare alcuni di noi preferiscono vedere ciò che devono imparare, guardando figure, immagini, diagrammi, oppure vedere le cose scritte attraverso letture. Altri invece acquisiscono informazioni con più facilità ascoltando e sentendo ciò che devono apprendere. Altri ancora si trovano più a proprio agio svolgendo attività concrete, facendo esperienza diretta delle cose.
Queste diverse preferenze corrispondono a diversi stili sensoriali. Se tu ricordi più facilmente immagini, forme, disegni, letture vuol dire che privilegi uno
stile visivo, nel caso in cui ricordi più facilmente parole e voci preferisci invece
uno stile uditivo, mentre se richiami alla memoria più facilmente sensazioni tattili o di movimento hai uno stile definito cinestetico.
Passiamo ora a parlare di un’altra tipologia di stili di apprendimento: lo Stile
Individuale e lo Stile di Gruppo. Le persone con uno Stile Individuale preferiscono lavorare in completa autonomia e studiare individualmente. Quelle invece con uno Stile di Gruppo tendono a lavorare insieme confrontandosi con
gli altri piuttosto che studiando sui libri. Infine, ti presentiamo gli Stili Globale
ed Analitico di apprendimento. Se hai uno Stile Globale tendi a considerare le
situazioni e i problemi in modo generale e fai riferimento maggiormente ad
aspetti teorici. Al contrario, se hai uno Stile Analitico preferisci affrontare i problemi concreti in cui è necessario ragionare sui dettagli e sulle particolarità di
una questione.
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CHE COSA DEVI SAPERE PER SCEGLIERE
Prova adesso a pensare a te quando studi e a rispondere alle domande seguenti….
Quali condizioni facilitano il tuo modo di apprendere?
In che modo riesci ad apprendere con più facilità?
Per approfondire…
Ora che hai riflettuto sugli elementi che facilitano il tuo modo di apprendere, prova a confrontarti con i tuoi compagni di classe attraverso la seguente esercitazione. Se vuoi, puoi coinvolgere anche i tuoi insegnanti.
Di seguito troverai tre schede (Scheda 1, 2, 3) che ti serviranno per capire
meglio il tuo modo di studiare e apprendere e a conoscere le tue preferenze
al riguardo. Invita i tuoi compagni a compilarle individualmente. Al termine di
questa fase, potrete confrontarvi in una discussione di gruppo in cui sarà possibile individuare i diversi modi di apprendere e gli stili predominanti all’interno del gruppo6.
SCHEDA 1
COME APPRENDO – I Canali Sensoriali
La scheda seguente ti offre la possibilità di capire quale stile di apprendimento sensoriale ti caratterizza. Leggi attentamente ciascuna delle seguenti affermazioni e attribuisci un punteggio da 1 a 4, segnando con una croce
il numero interessato, a seconda di quanto ogni affermazione corrisponde
al tuo modo di pensare o di agire.
1= Mai
2= Qualche volta
3= Spesso
4= Sempre
6 L’esercitazione è tratta dalla seguente pubblicazione:
Grimaldi, A., Barruffi, A., Porcelli, R. ( a cura di) (2006). A scuola mi oriento. La sperimentazione di un percorso di orientamento a cura degli insegnanti. Isfol editore, Roma.
33
PARTE I
1) Mi risulta difficile capire un termine o un concetto se non mi vengono dati esempi
1
2
3
4
2) Mi confondono grafici o diagrammi che non sono accompagnati da
spiegazioni scritte
1
2
3
4
3) Quando studio un libro imparo di più guardando le figure, grafici o mappe piuttosto che leggendo il testo scritto
1
2
3
4
4) Preferisco studiare leggendo un libro che ascoltando una lezione
1
2
3
4
5) Quando leggo un testo mi creo mentalmente delle immagini sulla storia, i personaggi o le idee
1
2
3
4
6) Capisco meglio le istruzioni di un compito se mi sono presentate per
iscritto
1
2
3
4
7) Mi risulta più facile ricordare figure e illustrazioni in un libro se sono
stampate a colori vivaci
1
2
3
4
8) Prendo appunti durante le lezioni dell’insegnante e le discussioni in classe e poi le rileggo per conto mio
1
2
3
4
9) Per capire un testo che sto studiando mi aiuto facendo disegni e diagrammi
1
2
3
4
10) Quando studio su un libro prendo appunti o faccio diagrammi
1
2
3
4
11) Capisco meglio un argomento parlandone e discutendone con qualcuno piuttosto che soltanto leggendo un testo
1
2
3
4
12) Quando studio, se sottolineo evidenzio parole o frasi mi concentro di più
1
2
3
4
13) Riesco facilmente a seguire qualcuno che parla anche se non lo guardo in faccia
1
2
3
4
14) Ricordo meglio un argomento se posso fare un’esperienza diretta, per
esempio facendo un esperimento in laboratorio, costruendo un modello, facendo una ricerca, ecc.
1
34
2
3
4
CHE COSA DEVI SAPERE PER SCEGLIERE
15) Capisco meglio le istruzioni di un compito se mi vengono spiegate a
voce e non soltanto fornite per iscritto
1
2
3
4
16) Durante una lezione o una discussione scrivere o disegnare qualcosa mi aiuta a concentrarmi
1
2
3
4
17) Quando studio mi concentro di più se leggo o ripeto ad alta voce
1
2
3
4
18) Quando studio ho bisogno di pause frequenti e di movimento fisico
1
2
3
4
19) Preferisco imparare vedendo un film o ascoltando una cassetta piuttosto che leggendo un libro
1
2
3
4
20) Non mi piace leggere o ascoltare le istruzioni per un compito; preferirei cominciare subito a lavorarci
1
2
3
4
Istruzioni per scoprire il tuo stile sensoriale prevalente
Calcola la somma del punteggio attribuito a ogni affermazione seguendo lo
schema sottostante
35
PARTE I
Quale stile prevale? ............................................................................................................
Legenda
Stile ( visivo non verbale, visivo verbale, uditivo o cinestetico) si tratta del canale sensoriale attraverso cui percepiamo il mondo esterno.
Stile visivo non verbale
Le persone con preferenza visiva non verbale preferiscono vedere ciò che
devono imparare, guardando figure, diagrammi, ecc.
Stile visivo verbale
Le persone con preferenza visiva verbale preferiscono vedere ciò che devono imparare, basandosi soprattutto sulla lettura o vedendo scritte le cose.
Stile uditivo
Le persone con preferenza uditiva preferiscono sentire/ascoltare ciò che devono imparare.
Stile cinestetico
Le persone con preferenza cinestetico preferiscono svolgere attività concrete, facendo esperienza diretta delle cose.
SCHEDA 2
COME APPRENDO – Stile Analitico o Globale
La presente scheda ti offre la possibilità di valutare altri stili cognitivi che
fanno parte della tua personalità. Per ognuna delle situazioni presentate scegli l’alternativa A o B (solo una delle due) che corrisponde meglio alla tua esperienza personale.
1) Preferisco studiare:
A teorie e concetti astratti
B dettagli e fatti specifici di un argomento
2) Preferisco memorizzare:
A un argomento nella sua globalità
B ogni particolare di un evento
3) Preferisco affrontare:
A più compiti contemporaneamente
B un compito per volta
4) Quando vengo interrogato preferisco esporre:
A l’argomento generale
B i singoli fatti
36
CHE COSA DEVI SAPERE PER SCEGLIERE
5) Quando preparo un compito mi concentro:
A sul risultato globale
B sui particolari
6) Quando ho un problema evito di considerare:
A ogni elemento per risolverlo
B le idee principali
7) Quando devo svolgere un tema mi piace:
A partire da una visione generale del problema
B affrontare aspetti specifici e particolareggiati
8) Preferisco raccontare un fatto accadutomi:
A in modo generale
B nei minimi dettagli
9) Quando leggo sono più interessato a:
A idee principali
B fatti e dettagli specifici
10) Preferisco rispondere a un compito:
A a risposte aperte
B a risposte chiuse
Istruzioni per scoprire se il tuo stile è prevalentemente analitico o globale
Conta quante risposte A e B hai sommato e riporta il punteggio nello schema seguente.
Quale stile prevale? ............................................................................................................
Legenda
Stile globale
Indica la tendenza ad interpretare le situazioni e i problemi in modo generale e facendo riferimento ad aspetti teorici. Coloro i quali mostrano tale inclinazione potrebbero dover sviluppare, quando la situazione lo richieda, maggiore attenzione agli elementi di dettaglio e agli aspetti concreti dei problemi analizzati, per non restare ancorati ad un livello troppo astratto di conoscenza della situazione.
37
PARTE I
Stile analitico
Indica la tendenza a preferire problemi concreti, in cui è necessario ragionare sui dettagli e sulle particolarità di una questione. Coloro i quali mostrano
in prevalenza tale stile evidenziano la tendenza a scomporre nelle sue singole parti il problema generale.
In alcune occasioni potrebbe essere richiesta una maggiore attenzione ad
aspetti relativi al contesto della situazione ed alle altre variabili che la influenzano, al fine di non perdere di vista l’insieme di tutte le variabili in gioco.
SCHEDA 3
COME LAVORO – Stile Individuale o di Gruppo La scheda seguente ti offre la possibilità di capire quale stile di comportamento tende a caratterizzarti. Leggi attentamente ciascuna delle seguenti affermazioni ed attribuisci un punteggio da 1 a 5, segnando con una croce il numero interessato, a seconda di quanto ogni affermazione corrisponde al tuo modo di pensare o di agire.
1= Per niente
2= Raramente
3= Poco
4= Abbastanza
5= Molto
1) Quando svolgo un compito mi piace lavorare da solo
1
2
3
4
5
2) Quando devo fare un lavoro preferisco confrontare le mie idee con quelle degli altri
1
2
3
4
5
4
5
3) Quando devo fare una ricerca preferisco lavorare da solo
1
2
3
4) Preferisco le situazioni in cui posso svolgere delle attività con gli altri
1
2
3
4
5
5) Mi piacciono i progetti che posso svolgere in totale indipendenza dagli altri
1
2
3
4
5
1
2
3
4
5
6) Trovo facile farmi amici in posti nuovi
38
CHE COSA DEVI SAPERE PER SCEGLIERE
7) Quando devo prendere una decisione considero anche le opinioni e
i pareri altrui
1
2
3
4
5
2
3
4
5
8) Preferisco gli hobby da svolgere individualmente
1
9) Mi piace fare le cose in compagnia di amici piuttosto che da solo
1
2
3
4
5
10) Preferisco i lavori la cui responsabilità dipende interamente da me
11) Preferisco praticare sport di gruppo
1
2
3
4
5
1
2
3
4
5
12) Non mi vergogno a chiedere a qualche amico/a di uscire insieme
1
2
3
4
5
4
5
13) Mi piace fare dei piaceri agli amici e confidarmi con loro
1
2
3
14) Quando non so cosa fare mi piace starmene da solo e pensare alle
mie cose
1
2
3
4
5
2
3
4
5
4
5
15) Mi piace organizzare le feste insieme agli amici
1
16) Mi trovo in imbarazzo quando gli altri si confidano con me
1
2
3
17) Non sopporto chi vuole a tutti i costi darmi dei consigli su come svolgere un lavoro
1
2
3
4
5
18) Quando mi chiedono di partecipare a qualche iniziativa non lo faccio volentieri
1
2
3
4
5
Istruzioni per capire se il tuo stile è individuale o di gruppo
Calcola la somma dei punteggi attribuiti ad ogni affermazione seguendo lo
schema sottostante.
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PARTE I
Quale stile prevale? ............................................................................................................
Legenda
Stile: Individuale; di Gruppo. Si tratta della modalità soggettiva di operare.
Stile individuale
Indica la tendenza a preferire il lavoro in completa autonomia e a studiare
individualmente. Coloro i quali mostrano tale inclinazione potrebbero essere
meticolosi e perfezionisti e portati ad avere molta fiducia nelle proprie capacità.
Queste persone potrebbero dover sviluppare la capacità di lavorare in
gruppo e di confrontarsi maggiormente con gli altri in compiti che richiedono
l’elaborazione creativa di idee o la ricerca di soluzioni ad un problema: in entrambe le situazioni, infatti, può essere utile allargare la visione del problema
mediante uno scambio di opinioni.
Stile di gruppo
Indica la tendenza a preferire il lavoro in classe piuttosto che a casa, a coppie o in gruppo piuttosto che da soli, discutendo con gli altri piuttosto che studiando sui libri. Coloro i quali mostrano tale inclinazione di solito sono socievoli ed espansivi, portati a costruire relazioni positive con gli altri. Queste persone potrebbero dover sviluppare la propensione all’organizzazione autonoma
del lavoro, allenandosi allo studio individuale in circostanze che richiedono l’approfondimento di temi complessi o il veloce raggiungimento di un risultato.
Una volta completate le esercitazioni sarà più facile identificare le mete personali verso cui tendere e gli scenari nei quali collocare progetti personali realizzabili. Diversi sono gli scenari professionali che si possono delineare a partire da tutte le dimensioni fino ad ora esplorate.
40
CHE COSA DEVI SAPERE PER SCEGLIERE
Fuori di te: le risorse a disposizione sul territorio
Fin qui abbiamo illustrato le dimensioni “interne”, cioè gli aspetti di te che
influiscono sulle tue scelte, passiamo ora a descrivere quelle “esterne” che, come abbiamo già accennato nell’introduzione, comprendono tutto quello che
ti circonda, il tuo ambiente di vita, i tuoi contesti di riferimento, quindi tutti i servizi e le persone a cui ti puoi rivolgere per affrontare i momenti di scelta che a
volte possono essere piuttosto stressanti.
E’ importante ricordare che nel momento in cui ti trovi di fronte ad una scelta le dimensioni interne ed esterne si trovano inevitabilmente ad interagire tra
di loro, poiché il tuo modo di essere, di affrontare le situazioni, di gestire i cambiamenti, i tuoi gusti personali, le tue preferenze, interagiscono continuamente con la realtà che ti circonda in un processo continuo che ti permette di rispondere ed intervenire sulla realtà. Il tuo è un ruolo attivo, in continua evoluzione,
puoi esprimere le tue intenzioni e perseguire i tuoi obiettivi elaborando e rielaborando continuamente il tuo progetto professionale ed effettuare in maniera autonoma le scelte più giuste per realizzarlo.
Il punto di arrivo del tuo percorso di crescita è il “Mercato del Lavoro”, ossia il luogo in cui si incontra chi offre il proprio lavoro (tutte le persone che cercano lavoro) e chi cerca la forza lavoro (cioè le aziende, gli imprenditori, gli enti pubblici). E’ importante quindi conoscere anche le diverse figure professionali presenti oggi in modo da avere più alternative possibili alle quali, probabilmente, non avevi mai pensato.
La famiglia
La prima risorsa che hai a disposizione è proprio la tua famiglia, essa contribuisce a formare le tue aspettative future e rappresenta il primo importante
punto di riferimento per la realizzazione dei tuoi progetti futuri.
I genitori sono il primo modello, anche rispetto al lavoro, a cui i ragazzi come te fanno riferimento per pensare al proprio futuro professionale. Ti sarà capitato di dire qualche volta: non farò mai il lavoro di mamma e papà, oppure
di contro mi piacerebbe diventare come mio padre o mia madre. La professione dei tuoi genitori quindi in un modo o nell’altro ha un’influenza sulle tue aspettative, sui tuoi valori legati alla professione, sui tuoi desideri e ambizioni.
Ma perché la famiglia è una risorsa?
Per tantissime ragioni: la prima è sicuramente relativa al sostegno che ci offrono non solo i genitori ma anche i fratelli, i nonni, gli zii, etc., le altre ci piacerebbe scoprirle insieme a te. Vogliamo però darti qualche suggerimento: prova a pensare se ti è mai capitato di chiedere ad un fratello o ad una zia delle
informazioni rispetto al tipo di scuola che hanno frequentato, al lavoro che svolgono, al modo in cui hanno capito il lavoro giusto per loro, etc.. Seguendo questo piccolo suggerimento prova a rispondere alla domanda seguente….
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PARTE I
Quali aspetti della tua famiglia sono delle risorse per te?
Per approfondire…
Ora che hai riflettuto su come la tua famiglia può contribuire a formare le
tue aspettative e i tuoi progetti futuri prova a confrontarti con i tuoi compagni
di classe attraverso la seguente esercitazione. Se vuoi, puoi coinvolgere anche
i tuoi insegnanti.
Ciascuno di voi illustrerà a turno se e in che modo la famiglia ha contribuito alla propria decisione scolastica. Provate a rispondere alle seguenti domande stimolo:
La mia famiglia mi ha:
❏ aiutato ad individuare le mie capacità e le mie attitudini?
❏ dato dei consigli e suggerimenti?
❏ offerto un modello di riferimento?
❏ offerto la garanzia di un’attività professionale già avviata?
❏ lasciato piena autonomia decisionale?
❏ indicato una strada precisa da seguire?
❏ insegnato a muovermi nel mondo?
Al termine di questa fase potrai confrontarti con i tuoi compagni in una discussione di gruppo con l’obiettivo di riflettere su come la famiglia possa essere una risorsa importante per te, nel momento della scelta.
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CHE COSA DEVI SAPERE PER SCEGLIERE
La scuola
La scuola è la prima “istituzione” in cui sei stato inserito e in cui hai scoperto l’importanza delle tue capacità, ti sei trovato a svolgere attività diverse, hai
potuto sviluppare nuove relazioni con i tuoi insegnanti e i tuoi amici, ti sei dovuto confrontare con il potere, hai potuto sperimentare la competizione con i
tuoi coetanei. L’insieme di questi aspetti ha un peso rilevante sulla formazione
delle tue intenzioni future sia a livello scolastico che professionale.
Inoltre la scuola rappresenta una risorsa importante per il ruolo orientativo
che può svolgere rispetto alle tue scelte: ti fornisce informazioni utili sulle opportunità formative; ti consente di frequentare laboratori e tirocini orientativi;
ti permette, in alcuni casi, di sostenere colloqui individuali e/o laboratori di gruppo, eventualmente può guidarti in percorsi personalizzati.
Altre possibilità che ti offre la scuola nascono dalla collaborazione con la
formazione professionale, quali: servizi di informazione sulle modalità di assolvimento dell’obbligo formativo; interventi di integrazione attraverso la realizzazione di laboratori e tirocini orientativi; sensibilizzazione sulla cultura del
lavoro; attività di tutorato individualizzato per chi decide di cambiare percorso formativo.
Prova adesso a pensare alla tua esperienza rispondendo alla domanda inserita nel riquadro colorato….
Quali servizi di orientamento ti fornisce la tua scuola?
Per approfondire…
Ora che hai riflettuto su quali servizi di orientamento ti offre la scuola prova a confrontarti con i tuoi compagni di classe attraverso la seguente esercitazione. Se vuoi, puoi coinvolgere anche i tuoi insegnanti.
Provate a rispondere alle seguenti domande stimolo:
1. quanto ti sta aiutando la tua scuola nella conoscenza del mondo del lavoro?
2. quanto la scuola ti sta aiutando nella conoscenza di te stesso, delle tue
caratteristiche e delle tue aspirazioni?
3. quanto avverti l’esigenza di orientamento nella scuola?
4. quanto ritieni che l’esigenza di orientamento sia avvertita dai tuoi compagni?
43
PARTE I
5. secondo te, in quale anno della scuola bisognerebbe iniziare l’attività di
orientamento?
6. da chi ritieni che debbano essere svolti all’interno della scuola gli interventi di orientamento? (professori, psicologi, ecc.)
In gruppo provate ad elaborare le risposte emerse e a vedere quali sono le
risposte date con maggior frequenza, quanti danno più importanza alla conoscenza di sé, quanti all’aiuto degli insegnanti o di figure esperte7.
7 L’esercitazione è tratta dalla seguente pubblicazione:
Grimaldi, A. (a cura di) (2002). Analisi della domanda di orientamento: i bisogni emergenti di
giovani allievi italiani. Isfol, Strumenti e Ricerche. FrancoAngeli, Milano.
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CHE COSA DEVI SAPERE PER SCEGLIERE
I Servizi dedicati di Informazione Orientativa, i Servizi di Orientamento
e i Centri per l’Impiego
Nella tua città puoi trovare un insieme di strutture che ti possono essere di
aiuto in questo periodo della tua vita in cui devi decidere il tuo futuro scolastico-professionale. Nei diversi servizi puoi avere informazioni sui percorsi scolastici, formativi e sulle opportunità lavorative; puoi parlare con un operatore del
centro in modo da essere aiutato ad esplorare tutte le risorse interne ed esterne al fine di prendere una decisione.
In particolare alcune strutture presenti sul territorio sono i Centri per l’Impiego
(CPI) e gli Informagiovani. I primi svolgono la funzione principale di tutoraggio dell’obbligo formativo. In particolare si occupano di prevenire l’abbandono scolastico, di accompagnare i ragazzi nelle situazioni più critiche come il cambiamento
di scuola; di riprendere e reinserire coloro che hanno rinunciato al diritto-dovere allo studio e alla formazione. Gli informagiovani sono un punto d’ascolto e di
consulenza gratuito, per giovani dai 14 ai 32 anni e per tutti coloro che operano
a favore del mondo giovanile, presente in quasi tutte le città d’Italia. Come evoca la parola stessa, il primo compito è quello di raccogliere, elaborare e produrre informazioni in diversi settori: scuola e orientamento scolastico, lavoro e
orientamento professionale, educazione permanente, salute e vita sociale, attività culturali e tempo libero, viaggi e vacanze, studio e lavoro all’estero, sport.
Tali risorse sono a tua disposizione: ricorda che puoi utilizzarle in particolare nelle fasi di passaggio tra un percorso ed un altro o nei momenti di difficoltà,
dubbio ed indecisione.
Quali servizi conosci nella città che ti possono essere utili un questo periodo?
Per approfondire…
Per poter avere una mappa più completa possibile dei servizi dedicati all’orientamento presenti nella tua città, prova, insieme ai tuoi compagni, a costruire una rubrica di classe aiutandoti con la ricerca in internet, con questo stesso
opuscolo, ecc., in cui mettere insieme gli indirizzi di tutte le strutture presenti
nella tua città. Ti forniamo un esempio di una pagina tipo (allegato 2, pag. 46).
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PARTE I
Allegato 2
RUBRICA - …E nella mia città?
46
CHE COSA DEVI SAPERE PER SCEGLIERE
Ulteriori fonti di informazione
Altre fonti di informazione a cui puoi fare riferimento sono in generale i massmedia (giornali, radio, televisione) ed internet. A tal proposito nella sezione
“Navigare per orientarsi” ti forniamo un elenco di alcuni siti internet utili da
esplorare.
Hai anche un’altra risorsa preziosa da sfruttare per procurarti informazioni
sulle professioni a cui potresti essere più interessato: i professionisti, ossia tutte quelle persone che conosci più o meno bene, che svolgono già la professione che più ti attira. Ti proponiamo di sperimentarti nel ruolo di giornalista realizzando un’intervista ad un professionista che svolge il lavoro che ti affascina
e di cui vuoi sapere di più utilizzando alcune domande che trovi di seguito. Per
prepararti a questo nuovo ruolo devi conoscere per lo meno in modo sommario la professione in questione in modo da sapere quali informazioni è importante ricavare, consulta prima i siti che trovi nella terza parte di questo opuscolo (tra cui http://www.isfol.it/orientaonline/), e successivamente prova a sperimentarti nel ruolo di giornalista, realizzando una o più interviste, seguendo la
traccia che ti proponiamo (fonte: sito internet www.trovareillavorochepiace.it):
Caratteristiche della professione
Quante ore lavora alla settimana? Qual è il suo orario di lavoro?
Può descrivermi una tipica giornata di lavoro?
Quali sono gli aspetti positivi della sua professione? Quali quelli negativi?
Quali sono le prospettive occupazionali in questo settore?
Quali strumenti di lavoro utilizza?
Formazione
Quale preparazione, formazione, tirocinio sono richiesti per entrare in questo settore di lavoro?
Ci sono particolari titoli di studio o licenze necessarie per ottenere questo
lavoro?
Quali capacità, attitudini o qualifiche personali deve possedere una persona per svolgere questa professione?
Tecniche utilizzate per la ricerca del lavoro
Come ha trovato questo lavoro?
Quali passi ha fatto per raggiungere la posizione in cui si trova adesso?
Quali metodi ha utilizzato per trovare lavoro?
Suggerimenti e consigli
Quali altre informazioni o consigli può dare ad una persona interessata a questa professione?
Quali riviste specializzate, organizzazioni o associazioni possono aiutarmi a
raccogliere ulteriori informazioni su questa professione?
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PARTE I
Contatti
Nel caso avessi bisogno di altre informazioni o consigli, la posso contattare nuovamente?
Può suggerirmi dei nomi di altre persone con cui potrei parlare che lavorano in questa azienda o svolgono questa occupazione (o la professione che ti
interessa)?
Quale professione ti interessa di più?
Quale professionista potresti intervistare per saperne di più a riguardo?
Per approfondire…
Ora che hai riflettuto su quali professioni maggiormente ti interessano
prova a confrontarti con i tuoi compagni di classe attraverso la seguente esercitazione. Se vuoi, puoi coinvolgere anche i tuoi insegnanti.
Scegliete 4 professioni tra quelle che ognuno di voi ha dichiarato più interessanti e dividetevi in 4 piccoli gruppi. Ciascun gruppo sceglierà una delle professioni selezionate e proverà a fare un’intervista al professionista di riferimento utilizzando la traccia precedentemente descritta. Al termine di questa fase
potrete confrontarvi con tutti i compagni in una discussione di gruppo con l’obiettivo di riflettere su come le varie professioni possano avere caratteristiche
in comune, ma anche aspetti peculiari che le distinguono le une dalle altre.
48
PARTE II
COME CAMBIA LA SCUOLA
Negli ultimi dieci anni sia il sistema scolastico che il sistema della formazione professionale sono stati investiti da diversi cambiamenti. Ancora oggi, all’interno della Legge Finanziaria 2007 vengono proposte delle importanti modifiche ed assisteremo, nel prossimo futuro, ad ulteriori evoluzioni che potrebbero rendere le informazioni che ti diamo con questo opuscolo solo parzialmente vere. Tieniti informato quindi! ( Puoi chiedere a scuola, collegarti ad alcuni
siti, leggere i giornali, …)
Attualmente, i tre elementi chiave sono la scuola, la formazione professionale e il mondo del lavoro che entrano in stretta relazione tra loro. Il passaggio da un sistema formativo all’altro viene garantito dal mantenimento di un bagaglio di conoscenze e di competenze di base trasferibili fra i tre sistemi.
Occorre inoltre ricordare l’importanza della scuola e dello studio, conoscere quanto viene offerto per trovare il proprio percorso professionale anche in settori affini o in altri campi, sulla base dei loro interessi e attitudini all’interno di un mercato del lavoro che richiede oggi, sempre maggiori competenze.
Per avere un quadro chiaro sull’evoluzione delle leggi, per comprendere come questo mondo è cambiato e come continuerà a cambiare, ti invitiamo a fare una passeggiata lungo il “Viale delle Leggi” in cui, sostando in una serie di
tappe, ti descriviamo in sintesi l’evoluzione del sistema scolastico e formativo
in Italia. Le tappe dove ti chiediamo di fermarti ti permetteranno di conoscere
i principali cambiamenti dall’obbligo scolastico al diritto-dovere.
49
PARTE II
50
COME CAMBIA LA SCUOLA
51
PARTE II
IL SISTEMA D’ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Abbiamo pensato che può essere interessante per te avere alcune informazioni su tutto il ciclo scolastico così da presentarti una serie di possibilità a cui
puoi fare riferimento e alle quali puoi accedere.
Di seguito troverai:
• un grafico in cui è presentato tutto il sistema scolastico e la spiegazione di
come si articola;
• alcune storie di ragazzi della tua età che hanno vissuto delle situazioni di
incertezza nel periodo scolastico. Attraverso queste storie ti descriviamo le
possibili alternative tra cui scegliere se desideri cambiare scuola, se vuoi vivere un’esperienza di lavoro, etc.;
• gli sviluppi futuri del sistema scolastico-formativo in cui abbiamo sinteticamente presentato le possibili evoluzioni della legge.
Prima di passare al grafico è importante ricordare che tutti hanno il dirittodovere di istruirsi e formarsi fino al compimento dei diciotto anni. In particolare oggi: fino ai quindici anni si ha il diritto-dovere all’istruzione, ossia di frequentare la scuola. Dai 15 ai 18 anni si ha il diritto-dovere all’istruzione e alla
formazione, ossia di continuare la scuola oppure di frequentare un corso di formazione professionale o lavorare con un contratto di apprendistato.
52
COME CAMBIA LA SCUOLA
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PARTE II
Il sistema scolastico attuale, così come si evidenzia dal grafico, è stato ridisegnato dalla scuola dell’infanzia (ex scuola materna) fino alle scuole secondarie di secondo grado (ex scuole superiori) nel seguente modo:
La scuola dell’infanzia (durata tre anni)
Il primo ciclo scolastico, diviso in
1. scuola primaria (durata cinque anni)
2. scuola secondaria di primo grado (durata tre anni)
Il secondo ciclo scolastico, comprendente:
• Il sistema dei licei che prevede un percorso di cinque anni.
• Il sistema dell’Istruzione e della Formazione Professionale, alternativo
ai licei, prevede una durata minima di tre anni, alla fine dei quali si ottiene una qualifica triennale che dà la possibilità di adempiere al diritto-dovere all’istruzione e alla formazione. Dopo i primi tre anni si può frequentare un quarto anno e ottenere un diploma di formazione, riferito alla figura del Tecnico. Alla fine del quarto anno, se si ha il desiderio di iscriversi al sistema di Istruzione e formazione superiore (che ti spieghiamo di seguito) è necessario frequentare un quinto anno scolastico e sostenere
l’Esame di Stato.
Istruzione e formazione superiore: comprende l’Università; l’Alta Formazione
Artistica Musicale e Coreutica e i percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica
Superiore (IFTS).
L’Università include una Laurea di Primo livello (della durata triennale), che
assicura allo studente una preparazione teorica di base relativa alle discipline
di studio e l’acquisizione di specifiche conoscenze professionali e una Laurea
Specialistica (di durata biennale) per una formazione di livello avanzato per affrontare ruoli professionali più specialistici.
L’Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica include i Conservatori di musica, le Accademie di Belle Arti, le Accademie Nazionali di Danza, l’Accademia
Nazionale di Arti Drammatiche e altri istituti pareggiati.
Gli IFTS introdotti in Italia nel 1999 sono articolati in percorsi che hanno
l’obiettivo di far raggiungere ai giovani e agli adulti occupati e non, un livello culturale elevato e una formazione tecnica e professionale approfondita.
E adesso ti presentiamo alcune storie attraverso le quali vogliamo rispondere ad alcune delle domande che i ragazzi della tua età si pongono sulle modalità di assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione.
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COME CAMBIA LA SCUOLA
A CHI POSSO CHIEDERE AIUTO…
Marco è iscritto al 1° anno di liceo classico. Dopo alcuni mesi si rende conto che non è la scuola che fa per lui e vorrebbe cambiare ma è molto confuso. Non vuole lasciare i suoi compagni ma pensa che il suo futuro in quella scuola non sarebbe dei più rosei. I genitori insistono per continuare quel tipo di studi che rappresenta il percorso tradizionalmente seguito da tutti i componenti
della famiglia. Inoltre, di fronte alle diverse alternative che gli si presentano,
non è in grado di comprendere quale sia la più adatta a lui. Ne parla con un
insegnante e scopre che a scuola organizzano dei percorsi di orientamento; inoltre è presente un referente per l’orientamento che può aiutarlo. Marco dopo
aver partecipato alle attività orientative proposte dal referente, capisce che i
suoi interessi sono rivolti all’area tecnico-scientifica e decide di passare al liceo scientifico.
E ancora…
55
PARTE II
MI SONO ISCRITTA AL LICEO… POSSO CAMBIARE?
Mara è iscritta al secondo anno del Liceo artistico, ma non vuole più andare a scuola perché il suo sogno è sempre stato quello di fare l’estetista. Parla
con l’insegnante che le consiglia di andare al Centro per l’impiego della sua
città dove può trovare il catalogo dei corsi di formazione attivati nella sua
Regione. Sfogliando il catalogo insieme al consulente di orientamento del CPI
trova una proposta interessante che fa proprio al caso suo: il corso della durata triennale per parrucchiere ed estetista. Decide quindi di fare il passaggio
dal liceo artistico al corso di formazione professionale. E’ molto contenta e finalmente si sente soddisfatta della sua scelta.
56
COME CAMBIA LA SCUOLA
COSA DEVI SAPERE…
Una scelta non è necessariamente definitiva perché a tutti gli studenti è “assicurata ed assistita la possibilità di cambiare indirizzo all’interno del sistema dei
licei nonché di passare dal sistema dei licei al sistema di istruzione e formazione professionale e viceversa mediante apposite iniziative didattiche, finalizzate all’acquisizione di una preparazione adeguata alla nuova scelta” (Legge
Moratti8). Le apposite iniziative didattiche dette “passerelle” hanno lo scopo di
mettere i ragazzi in condizioni di poter riprogettare il proprio percorso formativo, anche attraverso attività di ri-orientamento in modo da consentire loro la
collocazione formativa più congeniale. Esistono due ipotesi di passaggio ad altro indirizzo: o durante il corso dell’anno scolastico o a conclusione del primo
anno, dopo la promozione. Nella prima ipotesi la scuola deve predisporre moduli didattici realizzati in collaborazione con gli insegnanti dell’indirizzo di destinazione che favoriscano il trasferimento dello studente, integrando ciò che
il ragazzo ha appreso nel corso frequentato con le caratteristiche specifiche del
nuovo percorso di studi. Questi moduli si concludono con una certificazione che
attesta l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze necessarie al passaggio. Nella seconda ipotesi l’iscrizione alla classe successiva avviene previo
colloquio presso la scuola ricevente, diretto ad accertare gli eventuali debiti formativi da colmare mediante specifici interventi da realizzare all’inizio dell’anno scolastico successivo.
RICORDA… Come Mara e Marco nel momento in cui ti trovi di fronte ad una
scelta difficile è importante sapere che ti puoi rivolgere a tante persone per avere informazioni ed essere sostenuto in questo momento di passaggio. Una delle risorse è proprio la scuola che offre, attraverso dei percorsi di orientamento, sostegno agli studenti. Nella prima parte dell’ opuscolo - Fuori di te: le risorse a disposizione sul territorio - ti abbiamo presentato alcuni servizi e persone a cui ti
puoi rivolgere per affrontare questi momenti. Inoltre nell’ultima parte dell’opuscolo - Percorsi di orientamento e altro – ti proponiamo una delle tante iniziative che la scuola realizza e ti suggeriamo di scoprire, grazie al supporto dei tuoi insegnanti, quali sono le attività di orientamento realizzate nella tua scuola.
8 LEGGE 28 marzo 2003, n.53, Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale.
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PARTE II
VORREI SPERIMENTARMI NELLA PRATICA…
Paolo frequenta l’Istituto Tecnico per Geometri ed è contento della scelta effettuata. Vorrebbe sperimentarsi e capire come, nella pratica, si realizza il suo
futuro lavoro. Parlando con i suoi insegnanti scopre che esiste la possibilità di
fare un tirocinio presso un Ente locale in cui è presente un ufficio tecnico. Grazie
a questa possibilità, chiamata alternanza scuola-lavoro, lo studente inizia un
periodo di pratica.
Paolo è molto contento perché così potrà acquisire competenze spendibili nel mercato del lavoro.
E ancora…
58
COME CAMBIA LA SCUOLA
MI HANNO PARLATO DELL’APPRENDISTATO, COS’E’? COME POSSO FARE
PER AVERE INFORMAZIONI?
Sara ha 16 anni, dopo aver frequentato i primi due anni presso il liceo linguistico, sente il bisogno di cominciare a lavorare, ma non sa se lo può fare data la giovane età. Si reca al CPI della sua città dove le spiegano che avendo compiuto 16 anni può iniziare a lavorare esclusivamente con una specifica forma
contrattuale: il contratto di apprendistato. Questo le consente di assolvere il suo
diritto-dovere all’istruzione e alla formazione.
59
PARTE II
COSA DEVI SAPERE…
Come Paolo e Sara, alcuni ragazzi avvertono l’esigenza di sperimentarsi nella pratica, ciò è possibile, con alcune precise modalità. Infatti, gli studenti che
hanno compiuto il quindicesimo anno di età, hanno la possibilità di assolvere
il diritto-dovere oltre che con la frequenza della scuola, anche richiedendo di
svolgere l’intera formazione o parte di essa, dai 15 ai 18 anni, attraverso l’alternanza di periodi di studio e di lavoro oppure con il contratto di apprendistato.
L’ alternanza scuola lavoro è una modalità formativa caratterizzata da periodi di tirocinio che non costituiscono rapporto individuale di lavoro, in cui potrai acquisire oltre alle conoscenze teoriche di base anche delle competenze pratiche da utilizzare nel mondo del lavoro. Per accedere a questa possibilità gli istituti Professionali, i Licei e gli Istituti tecnici in collaborazione con le Imprese, con
le Associazioni e con le Camere di Commercio, l’Industria, l’Artigianato,
l’Agricoltura e gli enti locali hanno progettato dei percorsi per tutti i ragazzi come te. La struttura dell’alternanza è caratterizzata dalla possibilità di passare più
volte ed in modo intermittente dai periodi di scuola a quelli di lavoro (sotto la
forma di tirocini), alternando così momenti di formazione teorica a momenti
di formazione tecnico-pratica programmati dalla scuola in cui l’alunno è iscritto. Rispetto a questi puoi chiedere informazione direttamente a scuola.
L’apprendistato è un particolare contratto volto a favorire l’inserimento dei
giovani nel mondo del lavoro.
I giovani hanno la possibilità di lavorare, per un periodo non superiore ai tre
anni, all’interno di un’impresa alternando al lavoro momenti di formazione all’esterno dell’azienda. La formazione riguarda l’acquisizione di conoscenze tecnico-professionali, competenze organizzative, relazionali, gestionali e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Il contratto di apprendistato permette di conseguire una qualifica professionale e consente di avere dei crediti formativi nel caso in cui si voglia riprendere a studiare all’interno della Scuola o della Formazione
professionale. Chi decide di assolvere il diritto dovere all’istruzione e alla formazione con l’apprendistato può rivolgersi al Centro per l’Impiego più vicino a
casa sua al fine di consultare le richieste di personale pervenute dalle aziende
oppure contattare direttamente le aziende presso le quali vorrebbero svolgere l’attività lavorativa. Per sapere dov’è chiedi ai tuoi genitori oppure consulta
le pagine gialle della tua città.
Uno sguardo al futuro
Il Decreto Ministeriale n. 139, del 22 agosto 2007, prevede che, a partire dall’anno scolastico 2007-2008, l’istruzione è obbligatoria fino ai primi due anni
degli istituti di istruzione secondaria superiore ed è finalizzata al conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età. In par60
COME CAMBIA LA SCUOLA
ticolare l’istruzione obbligatoria viene impartita per almeno dieci anni, quindi
i ragazzi devono frequentare la scuola fino a sedici anni e non più fino a quindici. Di conseguenza l’età per l’accesso al lavoro (attraverso i contratti di apprendistato) si eleva dai 15 ai 16 anni.
61
PARTE III
NAVIGARE PER ORIENTARSI
La scelta degli studi dopo la scuola dell’obbligo costituisce un importante
momento nella vita di ogni studente. Bisogna conoscere bene i propri interessi e aspirazioni e informarsi anche sui titoli e le figure professionali più richieste dalle aziende per fare una scelta consapevole.
Nelle pagine seguenti troverai gli indirizzi di alcuni siti in cui è possibile cercare informazioni che ti potranno aiutare nella scelta del tuo percorso formativo.
E’ infatti importante sapere che il mondo del lavoro è ricco di tanti tipi di professioni. A volte quando scegliamo la scuola pensiamo solo alle materie che ci
piacciono o a quelle che non vogliamo assolutamente studiare, è invece importante sapere più cose per poter scegliere nel migliore dei modi. Un’informazione
molto utile per scegliere il nostro futuro scolastico-professionale è quello di scoprire le diverse professioni esistenti e che tipo di formazione si deve avere per
poter fare il lavoro che più ci piace. E’ importante anche conoscere le diverse tipologie di scuola secondaria di secondo grado che sono presenti nella nostra città.
Proprio per questo ti proponiamo di navigare con noi nei siti che sono indicati di seguito.
http://www.isfol.it/orientaonline
Promosso dall’ISFOL (Istituto per lo Sviluppo della Formazione professionale dei Lavoratori), OrientaOnline fornisce informazioni dettagliate sul mondo delle professioni in Italia secondo le diverse aree occupazionali. Ogni professione
ha una scheda dedicata, in cui si trovano: la descrizione dei compiti svolti da
chi fa quella professione; le competenze richieste per svolgerla; il percorso formativo e le possibilità di carriera; il contesto di lavoro tipico; le tendenze occupazionali; le ‘figure professionali prossime’.
http://www.informagiovani-italia.com
Gli informagiovani sono centri comunali e provinciali presenti su tutto il territorio nazionale. Sono servizi gratuiti dove i giovani possono trovare un supporto informativo per affrontare le scelte più opportune per il proprio percor63
PARTE III
so formativo.
In questo sito potrai cercare il centro informagiovani più vicino a casa tua cliccando sulla tua regione.
http://www.clubscuolaitalia.it
E’ un portale rivolto a chi vive la scuola, nato per offrire al maggior numero di persone possibile un servizio in più: informazioni, consigli, curiosità sul mondo della scuola ed approfondimenti su temi culturali e sociali attuali. Club Scuola
Italia è rivolto a studenti, genitori ed insegnanti.
http://www.alboscuole.it
In questo sito troverai un motore di ricerca che ti consentirà di visionare gli
elenchi delle scuole della tua regione e della tua provincia divisi per tipologie.
http://www.pubblica.istruzione.it
E’ il sito del Ministero della Pubblica Istruzione in cui troverai una sezione
dedicata agli studenti.
http://www.centroimpiego.it
E’ il sito nazionale dei centri per l’impiego dove troverai un motore di ricerca che ti consentirà di visionare gli elenchi dei centri per l’impiego della tua provincia. Nel centro per l’impiego potrai usufruire di servizi a te utili quali orientamento e obbligo formativo.
http://www.studenti.it
E’ un sito creato per gli studenti. Troverai informazioni utili, curiosità, materiali per lo studio, nonché un forum attraverso il quale discutere con i tuoi coetanei su tematiche diverse.
64
PARTE IV
PERCORSI DI ORIENTAMENTO E ALTRO
Nelle pagine seguenti ti presentiamo sinteticamente un percorso rivolto ai
ragazzi come te e che potrebbe essere realizzato a scuola. Inoltre puoi inserire nelle pagine successive, con l’aiuto degli insegnanti della tua scuola, gli altri percorsi di orientamento e/o i servizi che la scuola realizza per te in modo
da sapere che non sei solo in questo momento di scelta, ma che puoi contare sull’aiuto degli altri.
65
PARTE IV
Un percorso Isfol per la scuola
“A scuola mi oriento” è un percorso Isfol che può aiutarti ad acquisire maggiore conoscenza di te, della tua storia,
dei tuoi valori, degli atteggiamenti, degli interessi e delle motivazioni, dei tuoi stili di apprendimento, delle caratteristiche, vincoli, opportunità e risorse del territorio in cui vivi.
È stato concepito e sperimentato per essere realizzato a
scuola e si articola in quattro moduli attraverso i quali potrai approfondire:
• Modulo 1 - La mia Storia / Le Mie Domande: si propone di stimolarti a ricostruire la tua storia formativa, individuandone gli aspetti più salienti, al fine di riflettere
sulle tue aspettative, e sui tuoi obiettivi;
• Modulo 2 - A Caccia di Risorse: si propone di sviluppare la capacità di analizzare le situazioni critiche della vita quotidiana al fine di renderti più consapevole di te
stesso;
• Modulo 3 - Stili a confronto: si propone di sviluppare
la capacità di analizzare i tuoi stili di apprendimento e
di lavoro;
• Modulo 4 - Un ponte verso il futuro: si propone di sviluppare la capacità di prendere decisioni rispetto al proprio futuro scolastico e professionale.
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PERCORSI DI ORIENTAMENTO E ALTRO
E nella mia scuola?
67
PARTE IV
I miei appunti
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Temi & Strumenti - Studi e ricerche
Isfol, Sviluppo locale. Prima analisi e compendium dei programmi nelle regioni dell’obiettivo 1, Roma, Isfol, 2004 (Temi&Strumenti. Studi e ricerche; 1)
Isfol, Mobilità e trasparenza delle competenze acquisite: l’esperienza Europass
Formazione in Italia, Roma, Isfol, 2005 (Temi&Strumenti. Studi e ricerche; 2)
Isfol, Il Fondo Sociale Europeo 2000-2006. Quadro Comunitario di sostegno Ob.
3. Valutazione intermedia. 1° e 2° Parte, Roma, Isfol, 2005 (Temi&Strumenti.
Studi e ricerche; 3)
Isfol, Percorsi di orientamento. Indagine nazionale sulle buone pratiche, Roma,
Isfol, 2005 (Temi&Strumenti. Studi e ricerche; 4)
Isfol, Tra orientamento e auto-orientamento, tra formazione e auto-formazione, Roma, Isfol, 2005 (Temi&Strumenti. Studi e ricerche; 5)
Isfol, La qualità del lavoro, Roma, Isfol, 2005 (Temi&Strumenti. Studi e ricerche; 6)
Isfol, Passo alla Pratica. Una pratica Isfol di consulenza orientativa, Roma, Isfol,
2005 (Temi&Strumenti. Studi e ricerche; 7)
Isfol, Investire nella progettualità delle associazioni di promozione sociale.
Compendium progetti legge 383/2000 triennio 2002-2004, Roma, Isfol, 2006
(Temi&Strumenti. Studi e ricerche; 8)
Isfol, Pensare al futuro. Una pratica di orientamento in gruppo, Roma, Isfol, 2005
(Temi&Strumenti. Studi e ricerche; 9)
Isfol, Accogliere e integrare. Esperienze Equal in tema di immigrazione, Roma,
Isfol, 2006 (Temi&Strumenti. Studi e ricerche; 10)
Isfol, Consulenza alla persona e counseling: ambiti di intervento, approcci, ruolo e competenze del counselor, Roma, Isfol, 2006 (Temi&Strumenti. Studi e
ricerche; 11)
Isfol, Istruzione e formazione professionale: verso la costruzione di nuovi scenari e nuove competenze per gli operatori del sistema, Roma, Isfol, 2006
(Temi&Strumenti. Studi e ricerche; 12)
Isfol, L’accompagnamento al successo formativo. Strategie e modelli operativi dei
centri per l’impiego, Roma, Isfol, 2006 (Temi&Strumenti. Studi e ricerche; 13)
Isfol, Bilanci pubblici ed equità di genere, Roma, Isfol, 2006 (Temi&Strumenti.
Studi e ricerche; 14)
Isfol, Atlante comparato sui Servizi per l’impiego nell’Unione europea ampliata, Roma, Isfol, 2006 (Temi&Strumenti. Studi e ricerche; 15)
Isfol, Bi.dicomp. Un percorso ISFOL di Bilancio di Competenze, Roma, Isfol, 2006
(Temi&Strumenti. Studi e ricerche; 16)
Isfol, Le dimensioni del coping e dell’attribuzione causale nell’orientamento: due
strumenti ISFOL, Roma, Isfol, 2006 (Temi&Strumenti. Studi e ricerche; 17)
Isfol, Verso il lavoro. Organizzazione e funzionamento dei servizi pubblici per
i cittadini e le imprese nel mercato del lavoro. Monitoraggio 2004, Roma,
Isfol, 2007 (Temi&Strumenti. Studi e ricerche; 18)
Isfol, Standard delle competenze nell’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore.
Percorsi metodologici e di sperimentazione, Roma, Isfol, 2007
(Temi&Strumenti. Studi e ricerche; 19)
Isfol, Esperienze di validazione dell’apprendimento non formale e informale in
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Isfol, Volontariato e pianificazione sociale di zona: la partecipazione. Indagine pilota sul volontariato, Roma, Isfol, 2007 (Temi&Strumenti. Studi e ricerche; 29)
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Isfol, Terza Relazione al Parlamento sullo Stato di Attuazione della Legge
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Isfol, Il Label europeo uno strumento per la promozione e la valorizzazione dell’insegnamento e dell’apprendimento linguistico. L’esperienza in Italia nell’ambito della formazione professionale, Roma, Isfol, 2007 (Temi&Strumenti.
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Isfol, Nuove tecnologie e promozione sociale, Roma, Isfol, 2007 (Temi&Strumenti.
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Isfol, Sviluppo sostenibile e processi di partecipazione. Figure professionali per
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Isfol, Nomenclatura e classificazione delle unità professionali, Roma, Isfol, 2007
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Isfol, Dinamiche di intervento in un contesto open-learnig, Roma, Isfol, 2007
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Isfol, Disegni di campionamento e metodi di stima per le indagini di monitoraggio delle politiche: temi di ricerca, approfondimenti teorici e aspetti applicativi, Roma, Isfol, 2007 (Temi&Strumenti. Studi e ricerche; 38)
Isfol, La consulenza orientativa per la conciliazione lavoro-vita. Il percorso in.la.v.,
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Isfol, Prospettive di intervento sui problemi alcolcorrelati. Indirizzi e documenti., Roma, Isfol, 2007 (Temi&Strumenti. Studi e ricerche; 40)
Temi & Strumenti - Percorsi
Isfol, Orientarsi tra tempi di lavoro e tempi di vita, Roma, Isfol, 2006
(Temi&Strumenti. Percorsi; 1)
Isfol, A scuola mi oriento, Roma, Isfol, 2006 (Temi&Strumenti. Percorsi; 2)
Isfol, Funzioni, competenze e profili formativi, Roma, Isfol, 2006 (Temi&Strumenti.
Percorsi; 3)
Isfol, Associa si racconta, Roma, Isfol, 2007 (Temi&Strumenti. Percorsi; 4)
Isfol, Alla ricerca delle mie competenze. Una guida per orientarsi tra servizi e
pratiche di bilancio, Roma, Isfol, 2007 (Temi&Strumenti. Percorsi; 5)
Isfol, Prossima fermata: imparare a scegliere. Guida per orientarsi, Roma, Isfol,
2007 (Temi&Strumenti. Percorsi; 6)
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