ICTUS
Redazione a cura della
ASL N. 7 CARBONIA
Restyling a cura di Marinella Cucca
“Conoscere per… prevenire, curare, riabilitare”
Gentili cittadini,
Documento informativo
per tutti i cittadini
La Carta aziendale sull’ICTUS nasce a sostegno del servizio clinico
erogato dalla Stroke Unit del P.O. Sirai di Carbonia, per sensibilizzare
la popolazione del Sulcis-Iglesiente sulla prevenzione e assistenza alla
malattia, la quale a tutt’oggi, nonostante i progressi diagnostici e
terapeutici degli ultimi anni, è ancora considerata inevitabile.
La Carta vuole essere uno strumento semplice, diretto,
conoscitivo e preventivo, per tutti coloro che ancora non avessero ben
chiare le dinamiche che possono portare a questo tipo di patologia.
La prevenzione rappresenta a tutt’oggi l’intervento sociosanitario più importante per ridurre il peso bio-psico-sociale dell’Ictus
cerebrale. La correzione dei principali fattori di rischio nella
popolazione coincide con una netta riduzione dell’incidenza di tale
patologia. È ormai dimostrato in letteratura che gli investimenti
sostenuti per la prevenzione sono ampiamente ripagati da una minore
incidenza d’ictus cerebrale.
Vorrei che questo opuscolo dedicato all’Ictus cerebrale possa
rappresentare, per quei cittadini che avranno la compiacenza di
consultarlo, un’utile guida di come ci si deve comportare quando
insorgono sintomi che riconducono ad un problema di circolazione
cerebrale.
Il Direttore Generale
Carbonia, aprile 2013
“Conoscere per… prevenire, curare, riabilitare”
L’ICTUS è …
…un danno cerebrale
…generato da emorragia
…per la rottura di un’arteria del cervello
…oppure da ischemia: un’arteria del cervello inaspettatamente si
ostruisce (Trombosi o Embolia)
COS’E’ L’ICTUS?
L’ICTUS si manifesta in seguito all’improvvisa ostruzione o rottura di
un vaso cerebrale. Nel momento in cui il flusso sanguigno diretto ad
una zona del cervello si riduce o si interrompe, le cellule cerebrali non
ricevono più ossigeno e vanno incontro a sofferenza. Tutto ciò
comporta la perdita delle loro funzioni.
L’ICTUS cerebrale può essere di due tipi:
 Ischemico
 Emorragico
L’ICTUS Ischemico denominato anche infarto cerebrale, è descritto
dalla letteratura come il tipo di ictus più frequente (circa l’85% dei
casi). Causato da un progressivo restringimento del lume arterioso o
da una chiusura improvvisa dello stesso con conseguente blocco del
flusso sanguigno a livello cerebrale. Se l’ostacolo alla circolazione
non viene rimosso entro pochi minuti, le cellule nervose non ricevono
più ossigeno andando incontro ad un danno definitivo.
L’ICTUS emorragico, si verifica nel restante 15% dei casi ed è
dovuto ad una rottura dell’arteria cerebrale. Questo avviene con
l’aumento della pressione arteriosa, oppure per la presenza di una
malformazione della parete dell’arteria ( aneurisma): si parla in
questo caso di emorragia sub-aracnoidea. Nel restante dei casi la
causa risale in un’alterazione della coagulazione. L’emorragia
cerebrale è la forma più grave di ictus in quanto molte volte può
essere fatale.
TIA detto anche Attacco Ischemico Transitorio, è considerato un
ictus di forma minore. Generato da un’interruzione di breve durata del
flusso di sangue in una parte del cervello. Il TIA si presenta
improvvisamente; in genere dura tra i due e i quindici minuti, con la
scomparsa dei sintomi entro le ventiquattro ore; la sintomatologia è
simile a quella di un vero Ictus ma di breve durata. I sintomi di un
TIA possono preannunciare la comparsa di un vero e proprio Ictus.
DATI SULLA DIFFUSIONE DELLA MALATTIA
L’Ictus cerebrale in Italia rappresenta la terza causa di morte, dopo le
malattie cardiovascolari e le neoplasie, e la prima causa assoluta di
disabilità. In Italia ogni anno circa 185.000 persone vengono colpite
da ictus cerebrale. Di queste, 150.000 sono nuovi casi, mentre 35.000
sono gli ictus che si ripetono dopo il primo episodio. L’incidenza è
proporzionale all’età: è bassa fino a 40-45 anni, poi aumenta
gradualmente per impennarsi dopo i 70 anni, soprattutto tra gli
uomini. Il 75% dei casi di ictus riguardano persone con più di 65 anni,
e l’incidenza media, cioè i nuovi casi registrati ogni anno nella
popolazione generale, è di circa 220 casi su 100.000 abitanti, con
punte di 280 casi tra gli ultraottantenni. Il 10-20% delle persone
colpite per la prima volta da ictus muore entro un mese, e un altro
10% entro un anno. Tra i restanti, circa un terzo sopravvive con un
grado di disabilita talmente elevato da essere non autosufficiente, un
terzo presenta un grado di disabilita lieve o moderata che gli permette
di tornare a essere parzialmente autonomo, e un altro terzo, che
comprende i più fortunati colpiti in forma lieve, torna autonomo al
proprio domicilio.
Nel mondo l’ictus cerebrale causa 6 milioni di morti all’ anno, ed è la
seconda causa di decessi dopo le ischemie cardiache. Un’epidemia in
aumento, affermano gli esperti, che se non verrà contrastata porterà a
6,7 milioni di decessi al anno entro il 2015.
FATTORI DÌ RISCHIO
 Età. Nessuna età è esente dal rischio. Sono a rischio le donne
giovani anche di età inferiore ai 35 anni in terapia con la
pillola anticoncezionale, soprattutto quelle con predisposizione
genetica (es mutazione del Fattore V° Leiden) e con l’aggiunta
dei fattori di rischio globali (fumo, diabete, obesità ed
ipertensione).
 Età avanzata. Nell’uomo l’età critica sono i 50 anni e il
rischio aumenta ulteriormente dopo i 65 anni.
 Familiarità. Non vi è nella possibilità di essere colpiti da un
evento cerebrale una vera ereditarietà ( quindi non una
componente genetica eccetto probabilmente per gli aneurismi
cerebrali) ma vi è una predisposizione d’ambiente (fumo,
cattiva alimentazione, ecc…).
 Sesso. Sono più a rischio i maschi ma in questi anni anche le
donne hanno avuto il rischio in incremento per il cambio di
abitudini sociali (aumento del fumo nelle donne o il
trattamento con la pillola anticoncezionale).
 Ipertensione arteriosa. Consiste in un aumento della
pressione arteriosa a livelli superiori ai valori medi presenti
nella popolazione. E’ difficile stabilire quali siano i valori
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normali della pressione arteriosa, che possono variare da
individuo a individuo, nello stesso individuo con l’età, l’ora
del giorno (ritmo circadiano), la stagione, lo stato nervoso. Nel
complesso l’ambito normale è compreso tra i 90 mmHg della
minima (pressione diastolica) e i 130-140 mmHg della
massima (pressione sistolica).
Diabete mellito. Malattia del ricambio caratterizzata da
alterazione del metabolismo glicidico, proteico e lipidico.
Iperglicemia. Causa una lesione dei piccoli vasi arteriosi che
nutrono anche le grosse arterie che con il tempo degenerano.
Ipercolesterolemia. Aumento di colesterolo nel sangue, i cui
livelli vengono considerati accettabili fino a 200-250 mg per
100 ml..
Obesità. Aumento del peso corporeo oltre il 20% rispetto al
massimo stabilito in rapporto al sesso, età e altezza
Fumo. Fumo di tabacco, Nicotiana tabacum. Gli effetti
farmacologici e alcune conseguenze patologiche sono dovuti
alla nicotina, principale alcaloide contenuto nel tabacco. Il
fumo di tabacco sviluppa numerose altre sostanze dannose per
l’organismo: ossido di carbonio, che si lega all’emoglobina e
impedisce gli scambi di ossigeno; sostane irritanti le vie
respiratorie, quali aldeidi e ammoniaca, che provocano tosse,
tracheiti e bronchiti.
Eccessiva assunzione di alcol
Errata alimentazione
Cardiopatia, endocardite infettiva
Placche ateromasiche
MODALITA’ PER RICONOSCERE I SINTOMI
I sintomi dell’Ictus si presentano all’improvviso e sono dovuti
alla perdita temporanea o definitiva di alcune funzioni cerebrali
che dipendono dalla parte del cervello danneggiata
dall’interruzione del flusso di sangue.
In particolare è necessario rivolgersi immediatamente al
pronto soccorso quando si riscontrano uno o più di questi
segnali che riguardano o la parte sinistra o quella destra del
corpo:
1. Difficoltà a muoversi o
paralisi di un lato del
corpo o del volto
2. mancanza di forza o
di sensibilità ad una
gamba o ad una mano
4. perdita della vista o
visione sdoppiata
Chiama subito il 118 e fatti portare al Pronto Soccorso
di Carbonia, che avrà cura dì inviarti presso la
STROKE UNIT aziendale
“Correte il tempo è prezioso perché “time is brain”, il
tempo è cervello”
3. difficoltà a parlare o
articolare il linguaggio
VI PRESENTIAMO LA STROKE UNIT
STROKE
UNIT
P.O. SIRAI
La Stroke Unit è una degenza di terapia semi-intensiva per persone
affette da Ictus Cerebrale dove i malati vengono seguiti da un gruppo
di professionisti multidisciplinare quali infermieri, tecnici della
riabilitazione, medici specialisti nelle malattie cerebrovascolari.
LE DIECI AZIONI PREVENTIVE
Dieci regole fondamentali per prevenire efficacemente il
rischio di Ictus, e impostare uno stile di vita sano ed
equilibrato per vivere a lungo.
1. Controlli periodici
Soprattutto in caso di elevato rischio, e comunque dopo i
60 anni, è bene effettuare visite periodiche presso il
proprio medico di base, che provvederà a verificare il
vostro profilo di rischio vascolare.
2. Non fumare
Il fumo favorisce l’ostruzione delle arterie, che è la prima
causa di ictus cerebrale.
3. Fare sport
Praticare quotidianamente attività fisica moderata, ad
esempio una passeggiata con passo spedito per 30
minuti.
4. Controllare il peso
Evitare l’aumento ponderale con misure dietetiche e
attività fisica. Nei soggetti in soprappeso, la riduzione
del peso corporeo ha effetti positivi sulla pressione
arteriosa, sul diabete e sui grassi nel sangue.
5. Limitare l’alcol
Non superare 2 bicchieri di vino o due lattine di birra
per gli uomini, e la metà per le donne.
6. Correggere l’alimentazione
Ridurre il consumo di grassi e condimenti di origine
animale, aumentare il consumo di pesce quale fonte di
grassi polinsaturi, di frutta, verdura, cereali integrali e
legumi quale fonte di vitamine e antiossidanti.
7. Limitare il sale
L’assunzione quotidiana di sale nella dieta deve essere
ridotta a meno di 6 grammi, soprattutto in presenza di
ipertensione arteriosa.
8. Controllare la pressione
Nei soggetti con ipertensione arteriosa, qualora le
modificazioni alimentari e dello stile di vita non siano
sufficienti, è indicato il ricorso ai farmaci ipertensivi. I
valori consigliati sono inferiori a 140/90 mmHg e a
130/80 mmHg nei diabetici.
9. Controllare la glicemia
Eseguire periodici controlli della glicemia per
diagnosticare precocemente la presenza di diabete.
10. Attenzione alla fibrillazione atriale.
REGOLE ALIMENTARI
È possibile ridurre il rischio di Ictus, modificando lo stile
alimentare.
Alcuni nutrienti sono associati a un aumento del rischio di ictus
ischemico:
_ sodio: associato ai valori pressori, potrebbe avere anche
un ruolo diretto sulla patogenesi dell’ictus
_ grassi saturi: i dati non sono univoci, ma elevati consumi
sono sicuramente associati a fattori di rischio correlati
(iperlipidemia, obesità, ipertensione)
Per alcuni nutrienti è stata messa in luce un’azione protettiva:
_ grassi insaturi: l’effetto protettivo è documentato sia per
il consumo di monoinsaturi (acido oleico) sia di polinsaturi
(acido linoleico e omega 3) e risulta potenziato se la dieta è
povera in grassi saturi
_ fibra alimentare: il ruolo positivo è documentato negli
uomini, in particolare in soggetti ipertesi e richiede ulteriori
chiarimenti
_ potassio, magnesio e calcio: esiste una correlazione
inversa tra il rischio di ictus e il consumo di questi minerali
attraverso un’azione per lo più mediata dalla pressione
arteriosa
_ antiossidanti: un equilibrato apporto di antiossidanti
media un effetto protettivo in particolar modo associato al
consumo di vitamina C, di beta carotene e di vitamina E;
eventuali supplementazioni non sembrano invece
migliorare il quadro del rischio
_ folati, vitamina B6 e vitamina B12: adeguati apporti
tramite la dieta esercitano un positivo effetto protettivo
mediato dalla riduzione dei livelli di omocisteina.
STRUTTURA AZIENDALE A CUI RIVOLGERSI PER AVERE
ADEGUATE INFORMAZIONI PER LA PREVENZIONE E LE
EVENTUALI CURE IN CASO DI ICTUS CEREBRALE
ASL 7 CARBONIA
TEL. 0781 6683….. – URP 0781 6683….. –
STROKE UNIT 0781 6683…..
UNITA’
OPERATIVA
DIRETTORE
REFERENTE
LOGISTICA
TELEFONO
STROKE UNIT
DR. ……..
P.O. SIRAI
CARBONIA
0781 6683
STRUMENTO PER IL CALCOLO DEL RISCHIO
Scopri rispondendo ad un semplice questionario se sei lontano dal
rischio di contrarre l’Ictus o devi rivolgerti al tuo medico per
accertamenti?
QUESTIONARIO
N.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
DOMANDA
Hai più di 55 anni?
La tua pressione arteriosa supera 140/90?
Soffri di diabete e la tua glicemia supera i …mg/….?
Fumi o hai smesso di fumare da meno di un anno?
Fai poca attività fisica?
Superi di 10 Kg il tuo peso ideale?
Nella tua famiglia qualcuno è stato colpito da Ictus?
Hai avuto in passato un TIA o un Ictus?
Hai mai sofferto di infarto o di malattie coronariche?
Soffri di fibrillazione atriale?
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
Se hai risposto sì a più di due domande, potresti essere a rischio di
Ictus. Parlane con il tuo medico di fiducia.
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