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vate: negozi, bar, ristoranti, alberghi, circoli, palestre, ecc. Il materiale
può essere richiesto anche dai singoli che vogliano farsi promotori
dell’iniziativa ed è totalmente gratuito.
• Gruppo di Studio sulle Tradizioni Violente
Numerose ricerche testimoniano che i bambini e gli adolescenti crudeli verso gli animali hanno una maggiore probabilità di manifestare
in età adulta comportamenti violenti e antisociali generalizzati e ripetuti. Le mostre venatorie aperte alle famiglie e i programmi didattici
dei cacciatori, spesso portati avanti con finanziamenti pubblici, promuovono attività che provocano morte e sofferenza psicologica e
fisica evidente agli animali. Rischiano quindi di danneggiare la naturale empatia del bambino impedendogli di riconoscere i segnali di
sofferenza e dolore di altri esseri viventi. Il Gruppo di Studio è formato da educatori, pedagogisti, psicologici, avvocati e ricercatori che
lavorano anche a programmi terapeutici.
• Associazione vittime della caccia.
L'iniziativa più importante all'interno della Campagna Caccia il
Cacciatore è proprio l'Associazione Vittime della Caccia. Si tratta di
una associazione non-profit che persegue finalità di solidarietà sociale, in particolare si prefigge come scopo principale di operare concretamente per il supporto delle vittime dell'attività venatoria. Il termine
vittima è utilizzato in senso ampio comprendendo, non solo casi di
Sì, voglio aderire a (barrare le caselle di interesse, una o più):
Comitati di Cittadini Caccia il Cacciatore.
Rete No alla Caccia.
Nome e cognome:
Nome dell'eventuale esercizio:
via e numero:
Città:
Provincia:
CAP:
Telefono (non obbligatorio):
e-mail (non obbligatorio):
Firma:
Richiedo materiale informativo gratuito da distribuire.
SI PREGA DI COMPILARE TUTTO IN STAMPATELLO LEGGIBILE, TRANNE LA FIRMA, ALTRIMENTI
L'ADESIONE NON SARA' VALIDA!
Inviare a: Caccia il Cacciatore,
Mailboxes - Box n. 297,
Via Boucheron 16, 10122 Torino
ferimenti o morte, ma anche danni psicologici, sociali ed economici.
L'Associazione è stata fondata nel 2004, e in questi anni si è attivata
in vari modi per contrastare il mondo venatorio.
• Ha contribuito a bloccare le proposte di legge a favore della caccia.
• Ha contributo all'ottenimento di varie ordinanze comunali di divieto di caccia.
• Ha fornito assistenza e dato reale supporto a varie persone a cui i
cacciatori avevano sparato addosso.
• Ha sporto varie denunce e ottenuto numerose vittorie.
• Ogni giorno fornisce consulenza e aiuto fattivo a persone la cui
sicurezza e quieto vivere sono minacciati dai cacciatori.
Ogni anno
60 morti, 90 feriti:
2 feriti ogni settimana
un morto ogni 6 giorni.
L’attività svolta sul territorio in questi anni ha contribuito a dimostrare che:
• La caccia è anche un problema di pubblica sicurezza;
• i cacciatori si oppongono a provvedimenti comunali nati per tutelare la popolazione.
COSA PUOI FARE TU:
• Aderire ai comitati compilando il modulo on line o inviandoci il tagliando accluso.
• Aderire alla Rete No alla Caccia: se gestisci un locale o una qualsiasi
struttura, dai la tua adesione, ti verrà inviato l’adesivo da apporre nel
locale, la locandina, e volantini da distribuire (puoi farlo dal sito o tramite il tagliando).
• Raccogliere adesioni: è disponibile un modulo di raccolta dati (sul sito
o tramite il tagliando qui sotto) per far aderire chiunque sia interessato.
• Affiggere locandine e manifesti.
• Effettuare volantinaggi o distribuzione porta a porta di volantini dei
Comitati.
• Contattare strutture per proporre l’adesione alla Rete No alla Caccia.
• Diffondere il banner del sito www.CacciaIlCacciatore.org sul web.
• Scrivere articoli su giornali locali o siti web per rendere nota la campagna.
• Organizzare una conferenza di presentazione di Caccia il Cacciatore
nella tua città.
• ... e qualsiasi altra cosa la tua fantasia ti suggerisca!
MATERIALE CARTACEO.
Sono disponibili gratuitamente: volantini di approfondimento come
questo; volantini per pubblicizzare i Comitati; volantini Rete No alla
Caccia; il volantino “Ponza senz’armi”; locandine da affiggere; manifesti; adesivi; il modulo di raccolta adesioni ai comitati da far firmare ai
tavoli informativi. Richiediceli via email o per posta!
CHI SIAMO.
Caccia il Cacciatore non è una associazione. è una campagna
formata da varie iniziative, a cui chiunque può aderire e partecipare
offrendo il proprio contributo attivo. Ha come fine l’abolizione totale
della caccia.
Per informazioni:
Caccia il Cacciatore, Mailboxes - Box n. 297,
Via Boucheron 16, 10122 Torino
www.cacciailcacciatore.org - [email protected]
IL PROSSIMO BERSAGLIO
PUOI ESSERE TU!
CACCIA IL CACCIATORE
La caccia uccide, in proporzione, più del lavoro
e della strada! Fuori i cacciatori dalle nostre campagne.
Ritorniamo padroni in casa nostra.
www.cacciailcacciatore.org
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LA CACCIA È UN PERICOLO. PER TUTTI.
La caccia consiste nell’uso di armi da fuoco, da parte di dilettanti e per
puro “divertimento”, sul territorio aperto al libero transito di chiunque
o addirittura nelle altrui proprietà private, a prescindere dal consenso
del proprietario. La caccia è pertanto, prima di tutto, un gravissimo problema di pubblica sicurezza. La caccia rappresenta dunque, da sempre,
un grave pericolo per chi vive, lavora, o si reca in campagna e tra i
boschi. Ogni anno, decine di morti e feriti, episodi di spari in vicinanza
di abitazioni, danneggiamenti a proprietà private, danni alle colture agricole e altro ancora.
ALCUNI RECENTI FATTI DI CRONACA.
ANSA, 7 ottobre 2007. Aosta. Quindicenne ferito dal padre durante
una battuta a Introd. Il giovane sarebbe finito sulla traiettoria del colpo
sparato dal genitore ad una preda, rimanendo colpito alla testa ad un
braccio e ad una spalla. [...]. Sul posto stanno indagando i carabinieri
di Saint-Pierre. Lo scorso anno, nella stessa zona che ha ospitato per
anni le vacanze del Papa, un cercatore di funghi di Aosta era stato
impallinato ad una spalla da un cacciatore.
Il Mattino, 4 ottobre 2007. Salerno. Spari contro gli uccelli in zona abitata, scattano due denunce. Vicino ad abitazioni private, in via Orta
Corcia, l'altro giorno, alcuni residenti si sono allarmati per i colpi di fucile che si sentivano vicinissimi, avvertendo così i carabinieri della locale
caserma. [...] Negli ultimi tempi sono state davvero tante le denunce
all'autorità giudiziaria prodotte dai militari angresi nell'ambito di un vasto
controllo sui porti d'armi o su fucili di cui si era persa la memoria.
EmiliaNet.it, 30 settembre 2007. Bologna. Ferito cercatore di funghi
nel bolognese. Un uomo è stato preso a fucilate mentre andava a funghi. È successo ad un 65enne di San Lazzaro di Savena, mentre si trovava sulle colline vicino a Montecalderaro, nell'Imolese. L'uomo è stato
raggiunto da una rosa di pallini, probabilmente esplosi da un cacciatore, e ha riportato ferite diffuse ma lievi, che gli hanno consentito di salire in auto e recarsi al pronto soccorso.
Il Giornale di Vicenza, 19 settembre 2007. Anziano impallinato al volto
mentre raccoglie il radicchio. Si è sfiorata la tragedia a Cassola. Pochi
centimetri e l'uomo avrebbe perso l'occhio. L'uomo è stato medicato al
pronto soccorso. La polizia sta cercando il cacciatore che ha sparato.
Il Secolo XIX, 18 settembre 2007. Genova. Pallettone vagante centra
in pieno la finestra di una casa. Dramma sfiorato per un pallettone
vagante. Domenica pomeriggio, nel giorno dell'apertura della caccia al
cinghiale, un colpo ha raggiunto la finestra di un'abitazione privata dove
un'adolescente se ne stava tranquilla e serena a studiare. Solo per fortuna la palla ha infranto il vetro, ma poi è caduta per terra senza colpire nessuno, in particolare senza ferire la ragazzina che era
seduta alla sua scrivania. Tutto è successo verso le 14 e il
dramma è stato evitato solo d'un soffio.
Il Messaggero, 4 settembre 2007. Todi. Pallini colpiscono la culla. Un paio di colpi secchi e una pioggia
di pallini di piombo scende dal cielo e finisce nella
culla di Federico un bimbo di tre mesi e sulla
testolina di Elisa la sorellina di due anni. È l'inizio
www.cacciailcacciatore.org
della stagione di caccia e qualcuno, che cerca relax nell'Umbria cuore
verde d'Italia, se ne è dovuto accorgere così, con il pianto di una bimba
spaventata da quella pioggia insolita.
ANSA, 9 settembre 2007. Pesaro. Ragazzo si ferisce col fucile del
padre. Voleva prendere in mano il fucile da caccia del padre, in casa ieri
non c’era nessuno e così dall'armadietto dei fucili, ne ha preso uno.Un
ragazzo, 12 anni di Urbania, ha caricato il fucile, ma gli è partito un
colpo, rimanendo colpito dalla rosa di pallini che è penetrata nell'addome, sfiorando il cuore. Soccorso dai genitori è stato trasportato
all'ospedale di Urbino e poi, in eliambulanza, al Torrette di Ancona, dove
i medici hanno bloccato l'emorragia ed estratto tutti i pallini.
Questi sono solo alcuni esempi di quel che accade tutti gli anni, con
macabra puntualità, nelle nostre campagne durante la stagione di caccia, quasi sempre senza che nessuna autorità pubblica si senta in dovere di intervenire. Ma non è tutto.
FAMIGLIE IN STATO D’ASSEDIO.
Come si vive nelle campagne frequentate dagli squadroni a mano
armata dei cacciatori? Semplice: si vive sotto tiro. Si vive sotto una
cappa di piombo. Si vive nella paura. Chi ha scelto la campagna credendo di trovarvi la quiete vi ha trovato spesso una vita da incubo che
si protrae per quasi metà dell’anno.
IL DANNO AL TURISMO.
Troveresti piacevole una vacanza in mezzo alle fucilate? Le zone intensamente frequentate dai cacciatori sono giustamente sgradite ai turisti,
che spesso le disertano. Si sono verificati casi di vere e proprie fughe
in massa di turisti provocate dai cacciatori. Gli operatori turistici, e gli
agriturismi in particolare, sono dunque spesso danneggiati economicamente dalla caccia.
L'IMBROGLIO AI DANNI DEGLI AGRICOLTORI.
Caccia e agricoltura sono da sempre due realtà contrapposte. Negli ultimi tempi, tuttavia, i cacciatori sono riusciti a guadagnarsi le simpatie di
una parte del mondo agrario con il pretesto dei danni che gli animali selvatici fanno alle coltivazioni. In realtà, spesso le associazioni dei cacciatori e degli agricoltori si sono trovate in
forte attrito a causa dei cosiddetti “ripopolamenti”,
ovvero l’introduzione
deliberata
di animali d’allevamento sul territorio a
scopo venatorio attuata dai cacciatori stessi (per avere qualcosa a cui
sparare, dopo aver sterminato gli animali
selvatici) nel più assoluto disprezzo degli
interessi degli agricoltori. I cinghiali, per
esempio, sono oggi così diffusi in certe
zone proprio a causa dei ripopolamenti
venatori. Nessuno meno del cacciatore è
dunque credibile come alleato dell’agricoltore.
SE LA CACCIA FOSSE UN LAVORO.
È questo il titolo di un dossier che analizza la caccia dal punto di vista
della pubblica sicurezza. Nel 2001 si è verificato un incidente mortale
sul lavoro ogni 3.500.000 circa giornate lavorative e almeno un incidente mortale di caccia ogni 550.000 circa giornate di caccia. Dunque si
muore di caccia almeno 6.4 volte più frequentemente che sul lavoro.
Inoltre, la probabilità che un incidente di caccia abbia esito mortale è
297 volte maggiore che negli incidenti sul lavoro.
SI PUÒ REAGIRE!
Abolire la caccia per motivi di pubblica sicurezza è un atto dovuto.
Vari comuni l’hanno già fatto, molto spesso a seguito di nostri interventi o segnalazioni. I sindaci di Sasso Marconi, Castelmaggiore,
Genazzano, Olevano, Gallicano, Zagarolo, Castiglione del Lago, Acerra,
Pomezia, San Cesareo, Cerreto d'Asti hanno già emesso ordinanze di
divieto di caccia per proteggere i propri concittadini dalla pericolosità
dell'attività venatoria. E quando i cacciatori, ad esempio nel caso di
Genazzano, hanno fatto ricorso al TAR per bloccare un’ordinanza di
difesa della popolazione… hanno perso.
LE NOSTRE INIZIATIVE.
La campagna “Caccia il Cacciatore” si propone come “contenitore” di
iniziative, indipendenti ma strettamente coordinate tra loro, che ruotano attorno alla questione di fondo della pericolosità della caccia per tutti
i cittadini. Sono iniziative propositive, che offrono a ciascuno strumenti per risolvere il problema e che, tutte assieme, possono far giungere
quanto prima alla soluzione finale: l’abolizione totale della caccia.
Mettere fuori legge la caccia non è solo un problema di diritti degli
animali, ma anche di diritti dei cittadini, è un imperativo improrogabile a tutela della sicurezza di tutti. Anche della tua.
• Il sito informativo.
Il sito www.CacciaIlCacciatore.org costituisce il portale di accesso a
tutte le iniziative qui sotto elencate, ed offre il background informativo necessario a chiunque voglia saperne di più e partecipare attivamente, o dare la sua semplice adesione. Accanto a una panoramica
sui danni e pericoli della caccia, corredata di foto, viene offerto un
approfondimento costituito da vari dossier (pericolosità per l’uomo,
impatto ambientale, inadeguatezza legislativa, ecc.).
• Comitati di cittadini Caccia il Cacciatore.
L’adesione ai Comitati è una presa di posizione personale di ciascun
cittadino: significa mettere la caccia al primo posto nelle proprie future scelte elettorali escludendo ogni politico che non abbia preso concrete iniziative contro di essa. Affermare cioè con il proprio voto che
non è degno di rappresentarci un politico che ritenga lecito che individui armati possano aggirarsi sul territorio nel più assoluto disprezzo del nostro diritto alla sicurezza. Insieme, potremo fare veramente
la differenza e far sentire il nostro peso di elettori sulle istituzioni!
L’adesione ai Comitati è gratuita e non comporta alcun obbligo. Per
aderire, basta compilare il modulo on-line oppure inviarci il tagliando che trovate su questo volantino compilato e firmato.
• Rete No alla Caccia.
Aderire alla Rete No alla Caccia significa farsi promotore dell’iniziativa “Caccia il Cacciatore” attraverso la distribuzione di materiale informativo. Non più una adesione personale, come quella ai Comitati, ma
una presa di posizione pubblica da parte di strutture pubbliche e pri-
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