OPUSCOLO INFORMATIVO dell’Associazione Superamento Handicap sede di San Severo Realizzato con il Progetto: “SPAZIO SOCIALE – ICT POINT” Finanziato dalla Regione Puglia – Assessorato al Welfare nell’ambito dell’Avviso pubblico per Azioni di Sistema a favore dell’Associazionismo Familiare - anno 2009 – Linea d’Intervento III Information Tecnology per l’inclusione sociale. PUGLIA SOCIALE Assessorato alla Solidarietà della Regione Puglia 1 CHI SIAMO Nell’anno 2001 iniziava ad essere fortemente sentito e discusso il problema della disabilità. Questo concetto si rifletteva anche nell’uso del termine portatore di handicap e si cercava di sostituirlo con diversamente abile. Nello stesso anno un gruppo di genitori di bambini diversamente abili che frequentavano il centro di riabilitazione di San Severo lamentavano il fatto che non vi erano posti sufficienti per tutti i richiedenti, non vi erano nuove tecnologie e gli operatori non erano aggiornati e al passo con i tempi. Dopo ripetuti incontri, i genitori decisero di creare un comitato e contattarono Rocco Braccia, il quale venne nominato referente, essendo lui stesso disabile dalla nascita con problemi agli arti inferiori, ed era da tempo in cerca di un associazione che lo potesse sostenere nei suoi diritti. Avendo uno spirito carismatico poteva guidare questo gruppo di genitori rendendosi utile sia a se stesso che agli altri. Fu creato un comitato denominato “Nucleo famiglie di bimbi con handicap psico-motori”. Lo scopo era quello di sensibilizzare e cercare altre famiglie sul territorio con lo stesso problema. Pian piano però iniziarono a chiamarci altre persone disabili e nella prima riunione tutti esternarono la stessa sofferenza per le questioni legate all’handicap, come il centro di riabilitazione, l’assistenza domiciliare, ecc. Nel frattempo i giornali iniziavano a dare attenzione a questo nuovo comitato emergente e così prendendo coraggio nasceva l’esigenza di costituirci legalmente in una realtà associativa. Dopo alcuni incontri con varie realtà associative venimmo a conoscenza dell’Associazione Superamento Handicap, che sembrava quella più vicina a noi per ideologia, e che lottava per gli stessi diritti per i quali ci eravamo costituiti in comitato. Quest’associazione si era già sviluppata in altri paesi, e ci venne proposto di aprire una sede a San Severo. 1 L’Associazione Superamento Handicap nasce il 25 giugno del 2001 da un gruppo di genitori di diversamente abili che hanno accettato l’handicap e non si rassegnano al fatto che i propri figli non possono avere delle opportunità, uniti dallo stesso amore per la vita e che vogliono lavorare per costruire un territorio migliore. Obiettivi e finalità: • Operare per la prevenzione dell’ handicap, per il benessere e la tutela delle esigenze e gli interessi dei soggetti portatori di handicap ricoprendo tutte le iniziative volte all’educazione sanitaria, alla prevenzione, alla qualità dell’ assistenza e al reinserimento sociale e lavorativo. • Promuovere anche con l’ intervento di qualunque ente pubblico o privato , o gestire direttamente iniziative e progetti finalizzati all’assistenza, all’educazione, alla riabilitazione e all’avviamento ad attività lavorative dei portatori di handicap e alla diminuzione dei disagi delle loro famiglie; • Organizzare corsi di aggiornamento culturale e professionale, manifestazioni, convegni, dibattiti, mostre, seminari e ricerche che contribuiscano alla sensibilizzazione e alla diffusione dello spirito dell’Associazione ed alla formazione professionale dei disabili e degli assistenti ai disabili; • Promuovere e curare direttamente o indirettamente la redazione e l’edizione di libri e testi nonché pubblicazioni periodiche, notiziari ed indagini; • Collaborare o aderire a qualsiasi ente pubblico o privato, locale, nazionale o internazionale, nonché a organismi, movimenti o associazioni con i quali condivida gli scopi istituzionali. L’Associazione di volontariato opera nel territorio della Regione Puglia 2 ed in modo particolare nella provincia di Foggia, potrà operare anche nel resto d’Italia, ha una sede centrale a San Severo e sedi locali autonome in altri comuni. L’associazione non ha scopi lucrativi, persegue il fine di solidarietà civile ed è apartitica e aconfessionale. La nostra associazione quindi in questi 11 anni di attività ad oggi conta circa un centinaio di famiglie iscritte nella nostra città. La fascia di età degli utenti del centro va dai tre anni fino ad arrivare agli anziani. Attualmente la nostra struttura viene considerata un rifugio per le famiglie dove possono trovare ascolto e conforto, un luogo sicuro dove possono lasciare i propri figli anche per poche ore al giorno. L’assistenza non è solo per i diversamente abili ma anche per le loro famiglie. familiari. PERCORSI DI INTEGRAZIONE SOCIALE: L’attenzione dell’associazione si è basata anche sull’integrazione lavorativa delle persone svantaggiate attraverso la partecipazione a percorsi di formazione professionale attivando una serie di work experience, vere e proprie borse lavoro. Abbiamo stipulato diverse convenzioni tra cui quella con il Ministero di Grazia e Giustizia Ufficio di Esecuzione Penale esterna con cui abbiamo accettato di prendere in carica giovani ed adulti che hanno commesso reati al fine di offrirgli la possibilità di entrare a far parte di un mondo diverso e creare in loro un ottica di aiuto e volontariato 3 2 IL NOSTRO CENTRO L’associazione nel marzo 2011 si è trasferita, grazie ad una concessione in comodato d’uso gratuito dal Comune di San Severo, in una parte dei locali della Scuola Secondaria di I grado Beato Padre Pio di San Severo, posta a piano terra proprio alle spalle della scuola. La struttura è di circa 140 mq. e dispone inoltre di un’ ampio giardino antistante di circa 600 mq. La struttura è così composta: • una cucina arredata; • una sala relax adatta anche alla realizzazione di incontri, di piccole conferenze e lezioni (è arredata nei minimi dettagli e dotata di strumenti quali tv/led 50”, videoproiettore e lavagna interattiva tutti idonei per lo svolgimento delle attività dell’associazione); • un laboratorio multimediale con n.8 postazioni per disabili (videolesi, audiolesi e motori); • un ufficio dotato di n. 3 postazioni informatiche per lo svolgimento di attività di amministrazione e segreteria; • un bagno accessibile. 4 Planimetria dei locali Asssociazione Superamento Handicap sede di San Severo 5 3 PROGETTI REALIZZATI CON LA REGIONE PUGLIA PROGETTO SPAZIO SOCIALE ICT POINT Il progetto “Spazio Sociale Ict Point” è stato approvato e finanziato dalla Regione Puglia “Area politiche per la Promozione della Salute delle Persone e delle Pari Opportunità” nell’ambito dell’Avviso Pubblico per Azioni di Sistema a favore dell’associazionismo familiare – anno 2009. Il progetto in questione è nato innanzitutto dai bisogni degli iscritti dell’associazione che purtroppo vivendo in condizioni di estremo disagio restano escluse dalla vita sociale, economica e culturale della loro comunità di sono stati realizzati i seguenti interventi: • dotare la nosta sede di un sistema di comunicazione e promozione in grado di sensibilizzare e informare correttamente le comunità locali ed i cittadini (con particolare attenzione a quelle fasce di soggetti “fragili” e tradizionalmente vittima di processi di esclusione sociale) in merito alle opportunità offerte dal sistema di welfare creato sul territorio con riferimento, inoltre, alle condizioni ed alle modalità di accesso ai servizi; • realizzare Gruppi di Mutuo Aiuto che mediante la somministrazione di questionari e incontri di gruppo evidenzino le problematiche comuni cosi da sperimentare case-history ed esperienze di successo per la loro soluzione. Si tratta, di un progetto che, partendo dalla comunicazione, dalla preparazione degli operatori e dalle problematiche comuni ai Gruppi di utenti, ha promosso una sperimentazione volta a favorire, anche con l’ausilio delle nuove tecnologie, l’esigibilità dei diritti sociali ed il conseguente miglioramento delle condizioni di vita di tutti i cittadini. 6 Gli obiettivi essenziali del progetto si sviluppano attraverso questi passaggio fondamentali: • allestire un centro multimediale dotato delle attrezzature informatiche e delle tecnologie assistive più innovative, al fine di migliorare e facilitare l’accesso dei diversamente abili e delle loro famiglie alle informazioni e ai servizi/prestazioni on line; • coinvolgimento delle famiglie nella creazione dei gruppi di mutuo aiuto; • realizzazione di una rete stabile di collaborazione con i diversi soggetti, istituzionali e non, presenti sul territorio ed attivi nel campo dell’assistenza alle persone diversamente abili; • realizzare interventi di promozione e pubblicizzazione dei servizi offerti dal centro, costruendo opportunità di scambio, confronto, conoscenza ed integrazione. Il progetto “Spazio Sociale – ICT Point” vuole configurarsi, oltre che come punto di riferimento per le famiglie e segreteria sociale, quale azione di rafforzamento e potenziamento degli interventi posti in essere in materia di politiche di inclusione sociale dei soggetti diversamente abili, al fine di contribuire ad incidere su: • la visione delle politiche di inclusione sociale all’interno delle più vaste politiche locali; • le politiche locali in materia di accessibilità e usabilità delle tecnologie informatiche per i diversamente abili; • rapporto tra territorio, comunità, diversamente abili e le loro famiglie; 7 • rafforzamento del welfare sociale locale. L’impatto sui diversamente abili • accrescere la consapevolezza delle proprie capacità e competenze; • promuovere la crescita delle competenze relazionali e delle capacità creative; • ridurre il senso di solitudine; • promuovere opportunità di socializzazione, scambio e confronto. L ‘impatto sulle famiglie • promuovere la crescita delle competenze relazionali e progettuali delle famiglie rispetto ai propri compiti di cura; • acquisire capacità di coprogettazione rispetto ai servizi; • rafforzare le reti di relazioni tra le famiglie e tra queste ed i diversi soggetti pubblici e privati nella comunità. L ‘impatto sugli operatori del servizio Sugli operatori del servizio il progetto oltre che una ricaduta di ordine motivazionale avrebbe una ricaduta in termini di qualificazione professionale rispetto a: • acquisizione di conoscenze e nuove metodologie per favorire l’accesso dei disabili alle informazioni e ai servizi on-line; • attivazione di nuovi strumenti e metodologie di intervento per rispondere ai bisogni dell’utenza; • tecniche di osservazione e conoscenza dell’associazione in cui si opera; • capacità di lavorare in gruppo e coi gruppi. 8 IL CENTRO MULTIMEDIALE PER I DISABILI E I LORO FAMILIARI Il Centro multimediale provvisto di ausili informatici e delle tecnologie assistive per i diversamente abili ed i loro nuclei familiari già avviato con il progetto ‘OPEN SOURCE’ nell’ambito dell’Avviso Pubblico per il finanziamento di Progetti per la Connettività Sociale pubblicato sul B.U.R.P. n. 73 del 07/05/2008 prevede al suo interno la possibilità di accedere ai seguenti servizi: • Informazione e consultazione banche dati; • Normativa: legislazione comunitaria, nazionale, e regionale, in materia di accessibilità e usabilità delle tecnologie informatiche, di inserimento lavorativo e collocamento mirato; • Lavoro: offerte di lavoro, ausili e tecnologie informatiche assistive per lavorare in autonomia; • Istruzione/Formazione: elenco degli istituti scolastici e degli enti formativi presenti sul territorio, offerta di istruzione e formazione, segnalazione di percorsi formativi extrascolastici per disabili, ausili e tecnologie informatiche assistive per l’apprendimento; • Cultura e tempo libero: manifestazioni, eventi, opportunità per trascorrere il proprio tempo libero in città; • accesso ai servizi dell’e-government tramite il web dando la possibilità a persone diversamente abili e ai loro familiari di attivare processi di formazione ed apprendimento attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie. LA SEGRETERIA SOCIALE Il Centro grazie al progetto “SPAZIO SOCIALE – ICT POINT” disporrà di personale a supporto del servizio di Segreteria Sociale che già svolge da svariati anni, proponendosi così di erogarlo in modo professionale. • L’attività consiste nell’assistenza e nella consulenza sulla normativa e le agevolazione di Settore; 9 • Offrire la possibilità a n. 2 giovani diversamente abili di fare una vera e propria esperienza di lavoro collaborando alla ealizzazione come supporto alle attività del centro. Il loro coinvolgimento favorirà l’ingresso nel mondo del lavoro potenziando il segretariato sociale che l’associazione svolge. ANIMAZIONE E GRUPPI DI MUTUO AIUTO • Somministrazione di questionari alle famiglie da parte degli animatori; • Organizzazione di Gruppi di Mutuo Aiuto suddivisi in base alle problematiche dei questionari somministrati; • Realizzazione di momenti di socializzazione all’interno del Centro (seminari,gite,cene sociali,proiezione di film). PUBBLICIZZAZIONE E DIFFUSIONE DEI RISULTATI • Realizzazione di materiale informativo (brochure, short magazine, etc); • Realizzazione di spazi informativi all’interno dei siti istituzionali delle organizzazioni coinvolte nel progetto, delle organizzazioni loro collegate e dei principali centri di informazione (Centri per l’impiego, Informagiovani, etc); • Realizzazione di eventi pubblici. PROGETTO OPEN SOURCE Il Progetto “OPEN SOURCE” finanziato dalla Regione Puglia approvato con determina n. 912 del 28 novembre 2008 del Dirigente del Servizio Sistema Integrato Servizi Sociali la Regione, in relazione all’Avviso pubblico approvato con delibera di Giunta regionale n. 352 dell’11 marzo 2008, modificata dalla successiva n. 509/2008 ha consentito la realizzazione di un luogo di massima accessibilità ed uso delle tecnologie ICT (allestimento di un’aula di informatica con n.8 postazioni) per diversamente abili e anziani. 10 Questo intervento ha permesso una maggiore inclusione sociale, ha accresciuto la capacità di utilizzare le nuove tecnologie, ha ampliato e diffusa la conoscenza di forme di organizzazione del lavoro innovative compreso il telelavoro, elevando la qualità della vita dei cittadini attraverso il consolidamento dei processi di innovazione. Attraverso il potenziamento dell’infrastrutturazione della comunicazione digitale, con la creazione di un luogo di massima accessibilità ed uso delle tecnologie ICT, si è favorito lo sviluppo delle condizioni abilitanti per l’utilizzo dei nuovi servizi aumentando la capacità di autonomia delle persone diversamente abili e degli anziani attraverso la promozione e la diffusione della società dell’informazione. E’ stato favorito lo sviluppo di nuove competenze richieste che hanno stimolato la crescita culturale e formativa migliorando le condizioni di socialità attraverso l’utilizzo di strumenti e capacità nuove, ampliando e diffondendo la conoscenza di innovative frontiere di lavoro e accrescendo la possibilità di nuova occupazione, inoltre la circolazione delle informazioni sui diritti e sulle opportunità offerte dalla legislazione, dalla rete dei servizi degli enti sociali e del tessuto associativo, dalla realtà culturale e sociale in favore delle persone disabili hanno creato l’opportunità di acquisire una maggiore conoscenza del mondo della disabilità anche mediante un archivio informativo dedicato e tutelato facilitando l’incontro tra domanda e offerta di lavoro mediante servizi che aiutano la persona a fare un bilancio delle proprie competenze, al fine di inserirsi nel mercato del lavoro in maniera attiva. PROGETTO BOLLETTINO DI ORIENTAMENTO SOCIALE Con il Progetto “BOLLETTINO DI ORIENTAMENTO SOCIALE” finanziato dalla Regione Puglia con atto dirigenziale n. 38 del 31.03.2009 del Dirigente del Servizio di Programmazione ed Integrazione Si e costruito uno strumento stabile di contatto attraverso il bollettino di orientamento sociale per le persone diversamente abili e gli anziani, tra servizi di tipo sociale, sanitario, previdenziali, occupazionali, 11 ludico-ricreativi presenti sul territorio creando un punto di riferimento costante per le persone, per tutte le esigenze di informazione sui servizi e se necessario di accompagnamento degli stessi attraverso la rete di volontariato attivo della giovane popolazione presente nella nostra sede associativa. Inoltre nel bollettino sono state inserite delle informazioni sui diritti, la normativa riguardante il mondo della disabilità e gli aspetti previdenziali di interesse degli anziani. Si è sviluppato tra i giovani la cultura del volontariato e la sensibilità per i problemi alle esigenze concrete del disagio stimolando nei volontari abilità e competenze spendibili nell’ambito dei servizi alla persona abbattendo le barriere per l’accesso all’informazione da parte delle persone che sono a maggior rischio di isolamento, favorendo la decodificazione e la semplificazione del linguaggio burocratico, al fine di rendere le informazioni fruibili a tutti. Il nostro intervento si è basato su: • raccolta, elaborazione e diffusione di informazioni alla collettività, relazionale direttamente con gli utenti, costruendo un dialogo con loro, confrontando le persone di diversi contesti per far crescere e per realizzare nuove idee; • supporto attivo alla cittadinanza attraverso l’ausilio concreto di tutti gli strumenti e le conoscenze necessarie per la risoluzione dei problemi, nel rispetto delle istituzioni e in accordo con queste, insieme a tutte le organizzazioni del terzo settore in modo da rispondere efficientemente ed esaustivamente alle richieste in relazione alle possibilità che il nostro stesso territorio offre; • rappresentanza degli interessi dei più deboli, degli svantaggiati, degli emarginati e di quant’ altri che altrimenti non avrebbero potuto far valere propri diritti e far ascoltare le proprie ragioni; 12 • aiuto nei cambiamenti supportando i soggetti, frequentando attivamente le strutture, relazionarsi con tutte le parti attive del territorio; • verifica e monitoraggio del settore per intervenire in maniera costruttiva e migliorativa. PROGETTO INFORM@ SEGRETERIA SOCIALE Con il progetto “INFORM@ SEGRETERIA SOCIALE” approvato con graduatoria ufficiale pubblicata sul BURP n. 73 del 21/05/2009 con atto della dirigente del Servizio Sistema Integrato Servizi Sociali n. 290 nell’ambito dell’avviso pubblico per la presentazione di progetti per azioni di sistema a favore dell’associazionismo familiare. L’Associazione Superamento Handicap ha perseguito le seguenti finalità: • dare la possibilità ad alcuni soggetti diversamente abili di fare un esperienza di lavoro; • favorire l’integrazione sociale e l’occupazione femminile per un giusto equilibrio delle pari opportunità; • consentire il miglioramento della qualità della vita dei disabili e delle loro famiglie; • lavorare sulle abilità e sulle risorse della persona, per rendere il soggetto protagonista della propria vita e parte attiva della società; • recuperare tutti i valori universalmente riconosciuti, anche e soprattutto quello del lavoro, elemento inalienabile nella emancipazione sociale dell’individuo e della collettività; • sviluppare lo strumento associazionistico per coniugare lavoro e solidarietà e creare un senso di appartenenza e condivisione di 13 un progetto comune che rafforza l’identità personale e sociale di ogni singolo individuo; • fornire l’occasione per un riscatto e una conquista della propria identità per riflettere in modo più sicuro sulla propria condizione e sui propri vissuti; • fornire una metodologia d’inserimento per ciascun soggetto in work – experience un programma personalizzato che ha come obiettivo il benessere e l’autostima personale; • rafforzare l’idea della “comunità” intesa come l’insieme di tutte le risorse umane (volontari, disabili, famiglie, operatori, ecc.) nella loro specificità e valore, di cui si compone l’associazione in grado di fornire quel sostegno e quell’ attenzione continua che è condizione imprescindibile per una reale integrazione sociale. Il progetto è stato articolato in 4 azioni di base: 1. Promozione del progetto, reclutamento e selezione per borse lavoro - 2 mesi; 2. orientamento e formazione - 1 mese; 3. work experience - 7 mesi; 4. diffusione dei risultati - 2 mesi. E’ stata trasmessa una scheda di partecipazione corredata da una dichiarazione attestante i requisiti del candidato: • godimento dei diritti civili e politici, non aver riportato condanne penali né di avere procedimenti penali in corso; • età compresa tra i 18 e i 36 anni; • diploma di scuola media inferiore (minimo); • iscrizione, quale disoccupato, negli appositi elenchi del 14 collocamento obbligatorio in quanto appartenente alle categorie protette di cui alla legge n. 68/99 per i soggetti disabili. Si è provveduto quindi alla selezione effettuata da un’ operatore sociale attraverso un colloquio in cui è stata spiegata l’iniziativa, si è portato a conoscenza il programma operativo dell’associazione, e si sono valutati insieme al candidato i punti di forza e di debolezza. Sono state scelte tre unità per le borse lavoro e a tutti gli altri è stata data la possibilità di collaborare e magari far parte delle iniziative che già da anni svolgiamo in attesa di altre proposte progettuali idonee alla propria condizione psico – fisica. I borsisti scelti sono stati coinvolti assieme al formatore nella presentazione e conoscenza della struttura associativa e organizzativa. Questa fase è stata formalizzata con una serie d’incontri conoscitivi in cui si è formato il gruppo di lavoro che ha avuto la durata di 7 mesi. Gli argomenti affrontati sono stati i seguenti: centralità dell’utenza associativa, orientamento, sicurezza sul lavoro, ambiente e sviluppo sostenibile, nozioni di legislazione in riferimento alle normative di settore, informatica come strumento di lavoro. L’azione didattica può essere sintetizzata nei seguenti punti: • verifica dei prerequisiti; • richiamare l’attenzione su concetti rilevanti per un maggior apprendimento; • fornire agli allievi la possibilità di auto – verificare la conquista delle competenze previste (feed – back); • brevi lezioni frontali per fornire i perni concettuali; • svolgere lavori di gruppo; • verifica sommativa. 15 La fase di work – experience è stata attuata applicando una metodologia didattica innovativa e di sicura efficacia – il training on the job – che ha consentito agli allievi di verificare sul campo le conoscenze apprese durante l’azione 2. I ragazzi coinvolti sono stati impegnati a turno tra mattina e pomeriggio, dal lunedì al venerdì per 4 ore giornaliere e un complessivo mensile di 80 ore d’impegno. Gli orari di apertura e chiusura della sede associativa sono fissati per la mattina dalle 9:00 alle ore 13:00 e per il pomeriggio dalle 16:00 alle 20:00. E’ stato concesso un margine di assenza pari al 20% del monte ore totale, suddiviso per metà in giornate di malattia certificate dal medico curante e la restante parte da giorni di ferie e permessi chiesti a scopo personale mediante la compilazione dell’apposito modello. I giovani diversamente abili sono stati regolarizzati con un contratto d’aula, di formazione e di work-experience comprensivo di un mese di formazione e 7 mesi di esperienza lavorativa. E’ stato previsto un riconoscimento economico calcolato sull’effettiva presenza durante la work – experience (indennità di frequenza). I compiti svolti sono stati: • apertura e chiusura della sede associativa; • segreteria (libro protocollo, elenco soci, documenti, ecc.); • assistenza informativa allo sportello aperto al pubblico e ai soci; • supporto alle iniziative dell’associazione (doposcuola bambini con problemi motori e psichici, organizzazione feste sociali di intrattenimento, trasporto sociale, servizio di compagnia, (anche telefonica, ecc.). 16 Tutti e 3 i ragazzi hanno fatto riferimento ad un tutor che si è occupato dell’accoglienza e della loro sistemazione, ha provvisto a fornire le situazioni più adatte alla propria condizione fisica e ha organizzato il lavoro. Inoltre il tutor si è impegnato a creare un supporto cartaceo e on – line per la compilazione di moduli e richieste che i borsisti hanno somministrato ai soci e al pubblico per facilitare il rapporto con gli altri uffici e limitare al massimo gli iter burocratici. Tutta l’iniziativa è stata supportata da un operatore sociale che ha effettuato un incontro 1 volta al mese per valutare l’andamento delle attività e lo stato psicologico degli allievi. 17 4 PROGETTI REALIZZATI CON IL COMUNE Progetto “FOTOGRAFANDO L’ESTATE A SAN SEVERO” anno 2008. Il progetto è stato gestito da un operatrice supportata dallo staff associativo che hanno organizzato delle uscite nella città di San Severo con i diversamente abili utenti dell’associazione per conoscere la storia, le chiese e i monumenti più importanti della città di San Severo. Progetto sperimentale “SOCIALIZZARE RIABILITAZIONE “ anno 2009. ATTRAVERSO LA Gli obiettivi principali dell’ intervento sono stati: • promuovere attraverso la riabilitazione in acqua termale un moderno e valido recupero funzionale sia in campo neurologico che ortopedico; • supporto al servizio esistente con potenziamento e miglioramento degli standard di qualità; • attivazione e coordinamento di reti quali Centro Polivalente, C.P.H., Servizi Sociali per una collaborazione orientata a fornire all’ utente un percorso riabilitativo completo e stabile che attraverso la segnalazione dei propri utenti all’ Associazione Superamento Handicap possono sottoporre alla loro attenzione una nuova possibilità di integrare la riabilitazione; • affiancare l’ istituzione pubblica attraverso l’offerta di un servizio che mira ad interagire ed alleggerire la vasta gamma di servizi offerti sul territorio tramite l’ affidamento gestionale ed operativo al team dell’ Associazione Superamento Handicap; • monitorare il numero di utenti raggiunti dal servizio, compilare schede di gradimento e rilevare bisogni aggiuntivi con il fine di apportare miglioramenti qualitativi nel corso degli anni successivi; 18 • attivare per ogni utente un percorso non solo di tipo riabilitativo maanche psicologico sociale poiché l’inserimento in gruppi favorisce la socializzazione ed evita l’isolamento di cui spesso molte persone diversamente abili sono vittima; • favorire la riabilitazione non intesa soltanto come cura ma anche come prevenzione. Il servizio proposto è stato suddiviso in 4 azioni principali: • Orientamento ed informazione; • Accompagnamento c/o struttura termale; • Assistenza durante la terapia favorendo l’ aiuto nella parte tecnica di sistemazione dei documenti e per quanto riguarda le questioni di disabilità fisica quindi deambulazione, vestizione, ecc; • Accompagnamento c/o il proprio domicilio. Le cura termali effettuate presso le TERME DI CASTELNUOVO sono state: - BALNEOTERAPIA - IDROMASSAGGIO - KINESITERAPIA - FANGOTERAPIA - AEROSOL E INALAZIONI - HUMAGES - IDROPERCORSI - CURA NELL’ ACQUA. 19 Il progetto ha consentito il trasporto c/o terme di Castelnuovo della Daunia di n. 100 utenti diversamente abili nel periodo da Giugno a Settembre 2009. L’ assistenza fornita dall’associazione Superamento handicap non si è limitata al solo accompagnamento, ma è stata una guida nel disbrigo della documentazione iniziale di accesso alla struttura, di fatti ha provveduto ad: • trasporto dei disabili e il loro accompagnatore alla reception; • assistenza durante la visita medica (è stata fornita in modo gratuito per il rapporto consolidato ormai da anni con i gestori della struttura termale); • cura della persona (nella deambulazione, vestizione/ vestizione , aiuto e assistenza nella cura dell’ igiene personale); • supporto socio – relazionale di compagnia e ascolto, sostegno e stimolo alla partecipazione ad attività di socializzazione strutturati con lo staff delle Terme di Castelnuovo. Progetto sperimentale “FORMAZIONE E STAGE PER DIVERSAMENTE ABILI” anno 2012. Il progetto “FORMAZIONE E STAGE PER DIVERSAMENTE ABILI” ha soddisfatto due necessità : Offrire ad alcuni disabili la possibilità di una vera e propria esperienza formativa e di stage (Work – experience) in un ambiente sensibile con i propri problemi. Crescita naturale e socio – affettiva di portatori di handicap, con l’importante scopo di suscitare e consolidare il processo di autostima, fondamentale per la vita di soggetti che per il proprio stato risultano più fragili e meno inseriti nella società. 20 Gli obiettivi principali dell’ intervento sono stati : • dare la possibilità ad alcuni soggetti diversamente abili di fare un esperienza di formazione e stage; • favorire l’integrazione sociale e l’occupazione femminile per un giusto equilibrio delle pari opportunità; • consentire il miglioramento della qualità della vita dei disabili e delle loro famiglie; • lavorare sulle abilità e sulle risorse della persona, per rendere il soggetto protagonista della propria vita e parte attiva della società; • recuperare tutti i valori universalmente riconosciuti, anche e soprattutto quello del lavoro, elemento inalienabile nella emancipazione sociale dell’individuo e della collettività; • sviluppare lo strumento associazionistico per coniugare lavoro e solidarietà e creare un senso di appartenenza e condivisione di un progetto comune che rafforza l’identità personale e sociale di ogni singolo individuo; • fornire l’occasione per un riscatto e una conquista della propria identità per riflettere in modo più sicuro sulla propria condizione e sui propri vissuti; • fornire una metodologia d’inserimento per ciascun soggetto in formazione e stage un programma personalizzato che ha come obiettivo il benessere e l’autostima personale; • rafforzare l’idea della “comunità” intesa come l’insieme di tutte le risorse umane (volontari, disabili, famiglie, operatori, ecc.) nella loro specificità e valore, di cui si compone l’associazione in grado di fornire quel sostegno e quell’ attenzione continua che è condizione imprescindibile per una reale integrazione sociale. 21 ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO PER SINGOLE AZIONI PREVISTE • Il progetto è stato articolato in 4 azioni di base: • Promozione del progetto, reclutamento e selezione partecipanti – 15 giorni; • orientamento e formazione - 1 mese; • work experience - 6 mesi; • diffusione dei risultati - 15 giorni. Il progetto ha offerto a n. 7 persone con riconoscimento di invalidità civile la possibilità di collaborare con l’associazione Superamento Handicap per un periodo di n. 7 mesi (di cui 1 di formazione) dietro compenso stabilito dal Comune di San Severo 5 PROGETTI REALIZZATI CON ALTRI ENTI Con il Progetto “PICCOLE OPPORTUNITA’. L’INIZIO DI GRANDI IMPRESE” finanziato dal Ce.Se.Vo.Ca. nell’ambito del bando Formazione 2011 sono stati formati n. 20 volontari desiderosi di aiutare gli altri e di accrescere il proprio bagaglio culturale e personale. Il corso è stato seguito da n. 3 docenti esperti in materia ed articolato dunque in n. 3 moduli formativi per un totale di n. 20 ore. L’obiettivo progettuale è stato quello di formare 20 volontari pronti a mettere a disposizione le proprie energie, i propri sforzi e il proprio tempo a favore dei diversamente abili. Per questo motivo, innanzitutto, gli incontri sono serviti come “autoanalisi” per ciascun volontario potenziale, perché solo la completa conoscenza di sé permette di valutare le proprie capacità e disponibilità (anche di tempo) e dunque comprendere se il cammino che si sta per intraprendere è quello più adatto a ciascuno di loro. 22 Si è cercato quindi di capire se l’aspirante volontario era in possesso di un’adeguata motivazione che lo spingesse ad intraprendere il percorso, conscio della contrapposizione tra le risorse a breve termine (sacrificio, abnegazione, dedizione) e l’equilibrio personale e la realizzazione di sé. In definitiva si è mirato quindi ad ORIENTARE l’aspirante volontario e CONSOLIDARE la sua scelta, facendogli acquisire un approccio progettuale e non di improvvisazione. Attraverso il confronto diretto, lo scambio di idee e di pareri, i volontari hanno imparato: • a saper lavorare in gruppo, animati dal raggiungimento di uno stesso obiettivo, senza imporre il proprio punto di vista ma rispettando l’altro, mettendosi alla pari senza pregiudizi e dandogli il tempo necessario senza alcun modo accelerare pensieri o azioni; • a saper osservare e comunicare, ed essere quindi in grado di ascoltare sia ciò che viene detto in maniera attiva e sia indirettamente, prestando attenzione anche alla comunicazione non verbale, ai gesti, alla mimica, alle espressioni facciali e a qualsiasi tentativo più o meno formale che viene fatto per comunicare; • ad essere un modello positivo e un punto di riferimento per le persone con cui si interagisce. Alla fine degli incontri i volontari hanno potuto subito “mettersi alla prova” e mettendo a frutto gli insegnamenti dei docenti dei 3 incontri partecipando attivamente alle attività e ai progetti dell’Associazione Superamento Handicap. Al termine del percorso formativo è stato rilasciato un attestato di partecipazione. 23 Progetto “NOI VOLONTARIMO E TU?” finanziato dal Ce.Se.Vo.Ca. nell’ambito del bando Formazione 2012. La realizzazione del progetto è stata articolata attraverso n. 7 incontri per formare n. 20 volontari mossi dal desiderio e dalla volontà di aiutare gli altri donando il proprio tempo e le proprie energie. Il corso è stato seguito da un docente esperto in materia ed articolato in n. 6 incontri per un totale di n. 28 ore. L’obiettivo dei 6 incontri più l’evento finale del corso è stato quello di formare 20 volontari pronti a mettere a disposizione le proprie energie, i propri sforzi e il proprio tempo a favore dei diversamente abili e più in particolare di aumentare la conoscenza e la sensibilità dei potenziali volontari riguardo al mondo della disabilità, nonché a cercare nuove sinergie che rispondano concretamente alla necessità di protocolli operativi calibrati sulle specifiche necessità. Negli incontri è stata privilegiata una metodologia interattiva, basata sull’alternanza tra momenti condotti con interventi frontali e spazi di lavoro anche in sottogruppo, e momenti dedicati a domande e approfondimenti di questioni proposte dai partecipanti. In questo modo i partecipanti si sono confrontati, hanno discusso ed hanno individuato insieme alla formatrice percorsi e strumenti di costruzione del lavoro di rete, partendo spesso dalle conoscenze possedute e acquisite durante i vari incontri ed eventuali esperienze pregresse. Al termine del percorso formativo ai partecipanti è stato rilasciato un attestato di frequenza. 24 6 IL VOLONTARIATO La parola “volontariato” deriva dal latino “voluntas” , sinonimo di libera volontà, scelta personale. Da ciò deriva il concetto di volontariato ossia un’attività libera gratuita svolta per ragioni private e personali che possono essere di natura personale, di solidarietà, di giustizia sociale o di qualsiasi altra natura. Fare volontariato permette di arricchirsi interiormente sviluppando nuove competenze, instaurando nuovi rapporti umani. Il volontariato contribuisce a migliorare la qualità della vita e ad una maggiore solidarietà tra le persone. Presso la nostra sede ci sono numerose persone che mosse da spirito solidaristico prestano in modo più o meno episodico la loro opera. L’associazione Superamento Handicap essendo un’organizzazione strutturata garantisce ai suoi volontari la formazione, il loro coordinamento, la continuità dei servizi e rilascia attestato di frequenza. La nostra associazione dall’anno 2006 si avvale anche del prezioso contributo dei volontari di servizio civile nazionale. I progetti di servizio civile realizzati sono stati i seguenti: - Anno 2006/2007 “SPORTELLO SOLIDALE” - Anno 2007/2008 “SOSTENIAMO LA DIVERSITA’” - Anno 2010/2011 “AIUTIAMO AD AIUTARE” - Anno 2011/2012 “LAVORIAMO INSIEME PER CRESCERE INSIEME” 25 Gli obiettivi specifici dei progetti di servizio civile nazionale sono i seguenti: • rafforzare la rete dell´Associazione; di collaboratori volontari all´interno • stimolare nei volontari, l´esercizio all´ascolto delle persone in condizioni di disagio; • sviluppare nei volontari abilità di tipo relazionale, qualità dinamiche nel progettare interventi mirati per il mondo della disabilita´, partendo dai servizi del territorio, e competenze in materia di servizi alla persona in condizione di disagio; • realizzare una rete informatica che permetta di rendere le informazioni, tili al mondo della disabilità e agli anziani, nonché a favorire l´utilizzo veloce e tempestivo delle stesse, con interventi mirati su ciascuna richiesta specifica; • snellire i tempi e le modalità di contatto tra gli utenti e l´ambiente istituzionale e socio – sanitario in modo da alleviare il disagio dei diversamente abili; • favorire una nuova modalità di intervento, quale quella del servizio di informazione e di orientamento a domicilio, al fine di agevolare i disabili e gli anziani con maggiori problemi di deambulazione; • favorire un incremento dell´accesso presso le nostre sedi. I risultati attesi sono: - aumentare i tempi di apertura delle sedi associative; - garantire il raggiungimento di un numero maggiore di utenti; - migliorare i servizi attraverso l´assistenza e i servizi domiciliari; - produrre un incremento del numero degli utenti di circa il 30% . 26 Il ruolo del volontario del servizio civile può essere definito l’interazione supporto all’attività degli operatori del servizio soprattutto però sviluppo delle azioni a sostegno delle persone diversamente abili, consolidate anche da significati affettivo-relazionali mirati al contrasto e al vissuto di solitudine ed isolamento sociale. Attraverso la realizzazione dei progetti di servizio civile nazionale ci si propone di essere un punto di riferimento per il mondo della disabilita´, nonché di offrire alla collettività, attraverso la testimonianza dei volontari la sensibilizzazione sui problemi della disabilita´. I piani di attuazione previsti per la realizzazione dei progetti sono i seguenti: • coinvolgimento delle istituzioni, dei servizi socio – sanitari presenti sul territorio provinciale, il mondo dell´associazionismo che si interfaccia, a diverso titolo, con l´ Associazione Superamento Handicap; • accoglienza e formazione dei volontari; • avvio e svolgimento del servizio di front – office; • avvio del servizio di back–office e svolgimento contemporaneamente, per gruppi di volontari dei servizi di back – office e front - office; • avvio dei volontari al servizio domiciliare. Cos’ è il servizio civile? Il Servizio Civile Nazionale Volontario è stato istituito attraverso la Legge 64/01 ed ha lo scopo di dare la possibilità ai giovani interessati di dedicare una piccola parte della propria vita (12 mesi) a se stessi e agli altri, acquisendo competenze e conoscenze, formandosi e maturando una propria coscienza civica. 27 I volontari frequentano un corso di formazione generale organizzato dalla Provincia di Foggia specifico sul Servizio Civile Nazionale Volontario e sulle leggi che lo regolano e un corso di formazione specifica organizzato dall’ente che accoglie il volontario. 7 INIZIATIVEDELL’ASSOCIAZIONE SUPERAMENTO HANDICAP CORSO DI ARTE - TERAPIA: L’associazione Superamento Handicap dall’anno 2006 organizza per i suoi utenti un corso di arte – terapia diretto e gestito da una volontaria diplomata all’istituto d’arte. L’arte terapia consiste nella ricerca del benessere psicofisico attraverso l’espressione artistica dei pensieri, dei vissuti e delle emozioni. In quest’ arte si utilizzano le potenzialità della persona, vengono elaborate creativamente tutte le sensazioni che non si riescono a far emergere con le parole e nei contesti quotidiani. Attraverso l’immagine creativa l’immagine interna diventa un’immagine esterna visibile e condivisibile e comunica all’altro il proprio mondo interiore emotivo e cognitivo. I nostri ragazzi attraverso questo percorso hanno realizzato negli anni molti dipinti ciascuno espressivo del proprio essere e dei propri stati d’animo. MANI IN PASTA: L’associazione Superamento Handicap quest’anno ha organizzato un corso di pasta fatta in casa per i suoi ragazzi. Il corso viene gestito da una signora volontaria supportata dallo staff dell’associazione. Si è pensato di dar vita a questo corso per riattivare una delle attività più antiche del mondo, ossia la preparazione della pasta fatta in casa. 28 La pasta fatta in casa non è soltanto un modo di dire ma un piccolo mondo tutto da scoprire, e poi ovviamente da gustare. Nella giornata dedicata a questa attività la nostra associazione diviene un vero e proprio laboratorio corredato di tutti gli strumenti per la realizzazione di varie pietanze. Ciascun ragazzo ha la sua postazione per lavorare la sua piccola porzione di pasta, dando sfogo alla creatività, alla manualità ed alla voglia di far bene. Al termine della lezione tutto quanto viene prodotto, viene cucinato e mangiato, per concludere in bellezza la serata! EVENTI E SERATE: Per garantire l’inserimento sociale e il miglioramento della qualità della vita dei suoi utenti l’associazione organizza almeno una volta al mese uscite, serate in locali adeguati, partecipazioni a concerti o eventi locali, cene sociali e tante altre attività di svago dedicate sia agli utenti che ai loro familiari. Aiuta anche tu l'Associazione Superamento Handicap dona il tuo 5x1000 C.F. 93040440716 oppure Donazione su C/C. IBAN IT27R0558478630000000010722 Potrai collaborare a realizzare i nostri sogni 29 L’OPUSCOLO INFORMATIVO è distribuito gratuitamente Associazione Superamento Handicap Sede di San Severo Via Chieti, 7 71016 San Severo (FG) tel 0882/601972 fax 0882/423703 www.associazionesuperamentohandicap.it [email protected] Ideatore e coodinamento: Fernanda Braccia Presidente dell’Associazione Superamento Handicap sede di San Severo Testi: Dr.ssa Paola Liguori Dr.ssa Giuliana Vocino Veneranda Iannacone operatrice sociale Grafica: d’Errico Mario Consulenza esterna: Ente di Formazione Professionale SIRIO SVILUPPO E FORMAZIONE ONLUS MULTISERVICE