A FUNGHI CON LA SCUOLA A cura di Alvaro Foschini QUADERNO DEI FUNGHI DELL’ALUNNO/A __________________________________________ Classe ___ Sez. __ Anno scolastico __________ 1 COSA SONO I FUNGHI E’ importante, parlando di funghi, abituarsi fin dall’inizio alla terminologia micologica e scientifica in quanto è la stessa che troveremo consultando testi, anche elementari, di questa materia. Allo scopo abbiamo inserito, in calce a questa pubblicazione, un piccolo GLOSSARIO con i termini micologici più diffusi. Dato che i FUNGHI nascono, si nutrono, crescono, si riproducono e infine muoiono, sono degli ESSERI VIVENTI. I FUNGHI SONO DEI MERAVIGLIOSI PRODOTTI DELLA NATURA, hanno forme, colori e dimensioni molto varie, ed hanno alcune particolarità che li rendono simili alle piante e altre che li rendono simili agli animali. Considerato che vivono fissati al substrato su cui si sviluppano, come le piante, veniva spontaneo classificare i funghi nel “REGNO VEGETALE”. Nel tempo però i MICOLOGI, studiosi della MICOLOGIA, la scienza che studia i MICETI (= funghi), si sono resi conto che essi hanno molte cose diverse dalle piante, anzi ne hanno ben poche in comune, ma ne hanno molte di più con gli animali. Essendo privi di clorofilla, i funghi non sono in grado di effettuare la fotosintesi e pertanto sono costretti (come gli animali) a procurarsi, per vivere, sostanza organica già elaborata. In conseguenza di ciò gli studiosi, oltre al Regno 2 Minerale, al Regno Animale e al Regno Vegetale, hanno dato origine al REGNO dei FUNGHI. COME SONO FATTI I FUNGHI Quelli che interessano prevalentemente a noi sono i funghi macroscopici, cioè quelli grandi che riusciamo a vedere ad occhio nudo, che hanno forme molto variabili, possono essere globosi, a forma coralloide, a coppa, a mensola, ecc.; quelli più diffusi e che maggiormente ci interessano hanno generalmente una Tavola n° 1 forma simile a quella nella Tavola n°1, sono generalmente formati da un cappello, un gambo che lo sorregge, a volte sono muniti di un anello e/o di una volva. Esistono però altri funghi, generalmente piccolissimi o addirittura microscopici, che non dobbiamo mai dimenticare perché condizionano la nostra vita quotidianamente, alcuni in negativo, altri in positivo. 3 Tra i funghi che hanno su di noi un effetto negativo troviamo le MUFFE (Funghi del genere Aspergillus); deteriorano e portano alla distruzione grandi quantità di derrate alimentari di vario tipo: frutta, verdure, cereali, carne, ecc.; possono infestare i muri umidi nelle case, arrecando danni consistenti. Altri possono provocare malattie alle piante come la Peronospora, causata da fungo Plasmopara viticola, che è una delle più gravi malattie della vite oppure l' Occhio di pavone provocata da Cycloconium oleaginum che tanti danni arreca alle piantagioni di ulivi. Altri come la Candida Albicans è un fungo microscopico che vive normalmente nel cavo orale, nel tratto gastrointestinale, nella pelle, nella vagina e nelle mucose di persone sane. Quando l’organismo si debilita ed il sistema immunitario s’indebolisce, la Candida coglie l’opportunità per estendere il suo territorio, passando dalla forma innocua a quella patogena provocando varie forme di Candidosi. Troviamo invece dei funghi microscopici che sono estremamente utili all’uomo come alcune specie di Saccharomyces, conosciuti come Lieviti, sono utilizzati nelle fermentazioni , per la produzione di vino, pane e birra, ecc.. Altri ancora come il Tavola n° 2 genere Penicillum, (Tavola n° 2) 4 usati per la erborinatura di alcuni formaggi, e, cosa estremamente importante, da essi si estrae quel meraviglioso medicinale che tante vite ha salvato nel tempo e che si chiama Penicillina. A COSA SERVONO E COME SI NUTRONO I FUNGHI Tutto il sistema ecologico naturale è imperniato su un delicatissimo equilibrio; la nostra civiltà attuale, impostata sull’industrializzazione, su di un’agricoltura sempre più meccanizzata e “chimicizzata”, oltre alle più indiscriminate e criminali speculazioni, mette a dura prova questi equilibri. Comunque, nel sistema ecologico naturale i funghi svolgono una funzione vitale e insostituibile, che varia secondo il loro modo di vita. Abbiamo già accennato che i funghi sono privi di clorofilla e pertanto non sono in grado di effettuare quel meraviglioso fenomeno definito FOTOSINTESI CLOROFILLIANA, base di vita, il processo in pratica che permette alle piante verdi di trasformare i sali minerali, l’acqua, le altre sostanze tratte dal terreno e l’anidride carbonica tratta dall’aria, con la forza catalizzatrice del sole, in sostanza organica che serve per la loro sopravvivenza, e perciò essi sono costretti a procurarsi sostanza organica già elaborata, traendola da esseri vivi, morti o moribondi, siano essi animali o vegetali. In base al loro sistema di alimentazione, le conoscenze attuali, permettono di suddividere i funghi in tre specifiche categorie (Tavola n° 3): 5 - FUNGHI SAPROFITI - FUNGHI PARASSITI - FUNGHI SIMBIONTI o MICORRIZICI Tavola n° 3 FUNGHI SAPROFITI Dal greco SAPROS = MARCIO e PHYTON = PIANTATO Sono funghi che si nutrono di sostanza organica traendola da piante e foglie morte, rami e/o ramoscelli secchi, effettuando un’azione 6 disgregatrice che favorisce la demolizione e la successiva decomposizione in humus asportando tutto ciò che è utile alla loro alimentazione e aprendo in tal modo la strada ai batteri che permette la totale ritrasformazione delle sostanze organiche morte in materie prime come sali minerali, acqua, carbonio, ecc., in modo da renderli disponibili per un nuovo impiego da parte delle piante “verdi”, perpetuando così il ciclo biologico della vita. Questo sistema di vita ha fatto meritare ai funghi saprofiti la qualifica di utilissimi spazzini dei boschi. Si pensi che, senza quest’azione disgregante, nessuno riuscirebbe a distruggere le sostanze vegetali morte e così esse si accumulerebbero nel tempo soffocando gradualmente ogni forma di vita. FUNGHI PARASSITI Dal latino PARASITICUS = Che vive alle spalle di altri Alcuni funghi preferiscono procurarsi la sostanza organica, che serve loro per vivere, direttamente da esseri viventi, siano esse piante o animali, arrecando in tal modo gravi danni all’essere che li “ospita” che potrebbe finire anche con la sua morte. Ciò, in un primo momento, fa presupporre che i funghi parassiti siano dannosi all’ecologia. Questa e senz’altro una ipotesi errata in quanto i funghi riescono generalmente ad attaccare, e quindi a danneggiare, solo esseri viventi in fase di 7 decadenza, o perché vecchi o perché malati, e quindi non fanno altro che accelerare la morte di chi è già condannato per altre ragioni, effettuando in tal modo un’efficace selezione naturale e facendo in modo che la specie sia perpetuata da esseri in perfette condizioni. FUNGHI SIMBIONTI o MICORRIZICI Dal greco SYMBION-UNTOS = Vivere insieme La simbiosi è un sistema d’abbinamento fra due esseri viventi tale da permettere un reciproco vantaggio. Nel nostro caso il micelio fungino si “allaccia” alle radici di Tavola n° 4 - Simbiosi tra un abete e un albero (Tavola n° 4) un fungo. Ben evidente la microclena formando attorno ad esse un rivestimento feltrato che prende il nome di microclena. L’associazione di questo tipo tra micelio fungino e radici di piante superiori va sotto il nome di micorriza o micorrizia. In questo modo il micelio, che si estende nel terreno in spazi molto più vasti di quanto potrebbero fare le radici delle piante, assorbe sali minerali e acqua e li trasmette alla pianta in gran quantità , attraverso le radici cui è collegato e da essa riceve, sempre per la stessa via, linfa già elaborata che è essenziale per la vita del fungo. E’ ormai accertata, senza ombra di dubbio, la 8 validità della simbiosi micorrizia tanto che, negli ultimi tempi, per dare un validissimo aiuto alle piante verdi fin dalle prime fasi della loro vita, le piantine utilizzate per il rimboschimento sono per lo più “micorizzate” prima della loro messa a dimora nel terreno; con tale sistema, inoltre, si sta da tempo tentando, di coltivare i funghi micorrizici più pregiati come i Tartufi e i Porcini con risultati alterni e molto diversi. COME SI RIPRODUCONO I FUNGHI I funghi si riproducono attraverso la germinazione delle SPORE (Tavola n° 5). Tavola n° 5 – Ciclo riproduttivo dei funghi. Le spore, che possono essere paragonate ai semi delle piante fanerogame, sono di forma, dimensione e colore diversissime da una specie all’altra, tanto 9 che il loro studio microscopico è diventato un metodo comunissimo e notevolmente sicuro per la determinazione dei funghi. Le spore, germinando nel substrato del terreno danno origine ad un MICELIO PRIMARIO, in altre parole ad una serie di filamenti feltrati di dimensioni microscopiche, chiamati IFE, composto da cellule allungate, intrecciate fra di loro. Il micelio primario però è sterile e quindi non fruttifica. Per ottenere un micelio produttivo è necessario che due miceli primari, di segno diverso e non consanguinei, si incontrino e si uniscano, dando così origine ad un MICELIO SECONDARIO. Questo tipo di micelio, che è fertile, in condizioni ambientali e climatiche favorevoli, produce dei CARPOFORI, in altre parole quei corpi fruttiferi che noi, erroneamente, chiamiamo funghi. Si può pertanto affermare che il MICELIO è la pianta fungo e la parte visibile, il CARPOFORO è il frutto. Il carpoforo cresce e si sviluppa con un unico scopo: la riproduzione della specie cui appartiene, quindi in ogni carpoforo esiste una parte fertile denominata IMENIO o IMENOFORO, nella quale sono prodotte e conservate le spore fino alla loro maturazione. L’imenio assume, a seconda della specie dei funghi, forme diverse; nella maggior parte dei casi è costituito da lamelle (Agaricacee), tubuli (Boletacee), aculei (Hydnacee) oppure può essere all’interno di essi (Gasteromiceti) o ancora sulla parte superiore dei carpofori (Ascomiceti, Cantharellacee, Ramarie), ecc. 10 CARATTERI MORFOLOGICI DEI FUNGHI Riguardano la fisionomia esteriore del carpoforo e di solito si possono rilevare ad occhio nudo o al massimo con l’ausilio di una lente. In questo fantomatico fungo sono rappresentati ed evidenziati molti dei caratteri morfologici utili alla determinazione dei funghi. 11 ANDAR PER FUNGHI Regole – Pericoli – Equipaggiamenti “Andare per funghi” è una attività del tempo libero sana, poco costosa e piacevole che ci porta in ambienti naturali molto belli e rilassanti. Ovunque andiamo e in qualsiasi stagione possiamo trovare dei funghi, ovviamente in base all’habitat e alle stagioni troveremo specie diverse. Potremo trovare quindi dei funghi nei boschi e nei prati di pianura e di montagna, nei campi coltivati, nei parchi pubblici, nei giardini di casa e/o della scuola, lungo i fossi delle strade, sugli argini dei fiumi, ecc.. Ma se questa attività è molto piacevole e può dare belle soddisfazioni, è anche vero che non è priva di pericoli, per cui è importante affrontarla sempre preparati e ben equipaggiati. I pericoli più frequenti sono: l’avvelenamento perché si sono raccolti e mangiati funghi velenosi; la possibilità di cadute con conseguenze più o meno gravi, il terreno dove ci sono i funghi è quasi sempre accidentato e quindi pericoloso; la perdita di orientamento, quando si va in un bosco non è improbabile “smarrirsi”; la presenza di rami secchi e di piante munite di spine possono causare graffi e ferite dolorose e fastidiose; le punture di insetti, negli ambienti “selvatici” sono sempre presenti insetti fastidiosi come zanzare, api e vespe, zecche, tafani, acari, ecc. che possono rendere la passeggiata molto sgradevole; la presenza di vari animali che possono essere o divenire pericolosi 12 come femmine di volpe, cinghiale e altri in particolare se accompagnate dai rispettivi cuccioli; la eventuale presenza di rettili come le vipere che possono diventare estremamente pericolose. La prima regola da rispettare sempre è quella di non andare mai in giro da soli; in caso di una eventuale caduta o di una perdita di orientamento, essere in gruppo diventa essenziale per l’aiuto materiale e per combattere la paura che assale tutti quando succedono cose impreviste. L’equipaggiamento di un cercatore di funghi è molto semplice, egli deve essere vestito con calzoni di tela robusta (un vecchio paio di jeans va benissimo) camicia o giacca con maniche lunghe chiuse ai polsini, scarponcini o stivali, un bastone che serve da appoggio sui terreni accidentati ma anche per rimuovere foglie e rami cercando i funghi in modo da non mettere mai le mani in luoghi coperti dove si potrebbero trovare sgradite Tavola n° 6 sorprese, (questo tipo di equipaggiamento protegge dalle punture degli insetti, dalle spine e dai rami secchi delle piante, da un eventuale “attacco” di qualche serpente, ecc.). Inoltre il bravo raccoglitore di funghi deve essere munito di un cestino (Tavola n° 6) rigido e areato ove 13 conservare i miceti raccolti e di un coltellino serramanico (Tavola n° 7) da utilizzare per pulire sommariamente i carpofori al momento della raccolta. Inoltre avere sempre a portata di mano un K-way (giacca a vento impermeabile) perchè, sopratutto in montagna, il tempo cambia repentinamente e farsi sorprendere dalla pioggia impreparti è molto sgradevole. Accessori utili ma non indispensabili Tavola n° 7 sono invece: una bottiglietta d’acqua, un notes per appunti, una piccola lente per visionare le parti dei funghi nascoste e non sempre visibili ad occhio nudo, una macchina fotografica per immortalare i funghi trovati sia per conservare un bel ricordo di una piacevole giornata, ma anche per poter visionare le specie raccolte che non si conoscono insieme a persone esperte. Il bravo raccoglitore/escursionista non usa mai sacchetti di plastica (per altro vietati dalla legge), entra ed esce dal bosco o da altro ambiente senza lasciare tracce del suo passaggio (abbandono cartacce, bottiglie vuote, rifiuti di qualsiasi genere) non rompe inutilmente rami di piante e non distrugge i funghi che non lo interessano. I funghi per uso alimentare, se non si conoscono, vanno raccolti integri, cioè con tutte le loro componenti e vanno portati al controllo da un esperto dell’ Ispettorato Micologico delle A.S.L.. 14 COMMESTIBILITA’ dei FUNGHI I funghi, fin dall’antichità, hanno interessato l’uomo per la possibilità di utilizzarli per nutrirsene. Però, nel mangiarli, ha scoperto che spesso sono molto buoni, ma anche che possono dare problemi più o meno gravi. Ecco perciò che si è reso indispensabile imparare a distinguere i i funghi “buoni” dai funghi “cattivi”. Parlando dal punto di vista naturalistico però non esistono funghi “buoni” e funghi “cattivi”, esistono solo FUNGHI. Parlando invece dal punto di vista edule esistono: - funghi commestibili - funghi non commestibili - funghi velenosi FUNGHI COMMESTIBILI Sono considerati tali tutti quei funghi che se ingeriti hanno un sapore gradevole e non arrecano alcun disturbo all’organismo. FUNGHI NON COMMESTIBILI Sono considerati tali tutti quei funghi che non si possono mangiare perché sono legnosi, coriacei, di odore e/o sapore sgradevoli, di consistenza insignificante, ecc., ma che se ingeriti non arrecano alcun disturbo all’organismo. FUNGHI VELENOSI Sono considerati tali tutti quei funghi che se ingeriti provocano disturbi all’organismo che possono variare dal lieve mal di pancia fino alla morte. 15 Esistono, per distinguere i funghi, una serie infinita di metodi empirici, leggende e credenze popolari, che, purtroppo, sono totalmente prive di fondamento. Peggio ancora questi sistemi creano ulteriore confusione in un argomento già di per se estremamente complesso e induce lo sprovveduto micofago in errori a volte anche molto gravi. Vediamo alcuni di questi sistemi empirici per cercare di sradicarli dalla mente dei raccogliatori e mangiatori di funghi dilettanti: 1 - I FUNGHI CHE CRESCONO SU LEGNO SONO TUTTI COMMESTIBILI. FALSO Omphalotus olearius, Hypholoma fasciculare e Galerina marginata crescono esclusivamente su legno, eppure tutti e tre sono velenosi e G. marginata è addirittura mortale. 2 - I FUNGHI CHE AL TOCCO O AL TAGLIO CAMBIANO COLORE SONO VELENOSI. FALSO Agaricus aemorroidarius, Boletus luridus, hanno come caratteristica di cambiare colore quando la carne viene a contatto con l’aria, (fenomeno in micologia chiamato viraggio), nonostante ciò sono degli ottimi commestibili. 16 3 - I FUNGHI TARLATI O ROSICCHIATI DAGLI ANIMALI SI POSSONO MANGIARE TRANQUILLAMENTE PERCHE’ SE NON FANNO MALE A LORO NON POSSONO FAR MALE NEANCHE ALL’UOMO. FALSO E’ quasi impossibile trovare Amanita virosa e Amanita phalloides non rosicchiate da qualche animale che ovviamente non subisce alcun danno mentre per l’uomo sono velenose mortali. Gli animali quasi sempre hanno un sistema di metabolismo diverso da quello dell’uomo e quindi quello che fa male a loro non sempre fa male pure a noi e viceversa. 4 - TUTTI FUNGHI CHE HANNO UN ASPETTO RIPUGNANTE E/O CHE EMANANO ODORI SGRADEVOLI SONO VELENOSI MENTRE QUELLI CHE HANNO BUON ODORE E SONO DI BELL’ASPETTO SONO COMMESTIBILI. FALSO La comunissima Amanita phalloides è di bell’aspetto e totalmente priva di odore, eppure è velenosa mortale; Lactarius porninsis è di piacevole aspetto ed ha un gradevole odore di buccia d’arancio eppure è velenoso. Armillariella mellea (chiodino) spesso ha uno sgradevole odore di urina di gatto eppure è un ricercato commestibile, anche coltivato. 17 5 - I FUNGHI CHE MESSI ACUOCERE CON UN OGGETTO D’ARGENTO LO LASCIANO PULITO E LUCIDO SONO BUONI DA MANGIARE; SE L’OGGETTO DIVENTA NERO I FUNGHI SONO VELENOSI. FALSO La comunissima Amanita phalloides messa in padella con una moneta d’argento la lascerà bella e brillante, ma lo sprovveduto che mangerà il fungo cotto e ben saporito avrà sempre grossi problemi. 6 - I FUNGHI CRESCIUTI VICINO AD UN FERRO ARRUGGINITO, NEI PRESSI DELLA TANA DI UNA SERPE, DOVE E’ CADUTO UN FULMINE, VICINO AD UNO STRACCIO FRADICIO O COMUNQUE CRESCIUTI IN LUOGHI STRANI DIVENTANO VELENOSI. FALSO I funghi sono velenosi o commestibili esclusivamente in base alla specie di appartenenza, indipendentemente da dove crescono. 7 - PRIMA DI MANGIARE FUNGHI E’ OPPORTUNO FARLI ASSAGGIARE AD UN ANIMALE DOMESTICO (CANE, GATTO, CONIGLIO, ECC.) E VEDERE L’EFFETTO CHE FANNO SU DI LORO. 18 FALSO Criterio piuttosto crudele, stupido, inutile e totalmente inattendibile. 8 - IO I FUNGHI LI MANGIO TRANQUILLAMENTE PERCHE’ LI HO FATTI VEDERE AL MIO VICINO CHE E’ NATO IN MONTAGNA E QUINDI I FUNGHI LI CONOSCE BENISSIMO. FALSO Questo è uno dei metodi più diffusi ma molto discutibile. E’ un sistema molto utile per finire in ospedale, o peggio. I funghi da mangiare devono essere fatti controllare da uno specialista certo, presso l’Ispettorato Micologico dell’ASL o in alternativa presso un Gruppo Micologico dove esperti del settore non sono tenuti a farlo, ma non negano mai il loro aiuto a nessuno. Qual’e’ dunque il modo per distinguere i funghi buoni da mangiare con quelli che non lo sono? NON ESISTE un sistema empirico o scientifico per stabilire rapidamente quali funghi si possono mangiare e quali no. L’UNICO SISTEMA SICURO ED ATTENDIBILE È LA DETERMINAZIONE DEI FUNGHI UNO PER UNO, MEDIANTE LO STUDIO APPROFONDITO DEI CARATTERI TIPICI DI OGNI SPECIE. 19 GLOSSARIO MICOLOGICO ACULEI - Formazioni appuntite che si trovano nell'imenio delle Hydnaceae e sulla cui superficie sono disposti i basidi. AGARICALES - Ordine di funghi appartenenti alla classe dei Basidiomiceti. Comprende generi con carpoforo composto da gambo, cappello e imenio lamellare. AGHIFOGLIE - Piante che hanno le foglie a lamina stretta, a forma di ago (abete, larice, pino ecc.). È sinonimo di conifere e si contrappone a latifoglie. ANELLO - Residuo del velo parziale o di quello universale oppure di entrambi, che di solito circonda il gambo nella sua parte superiore. ASCO - Cellula madre o fertile a forma di sacchetto, presente negli ASCOMICETI, in cui vengono formate le ASCOSPORE. BASÌDIO - Cellula fertile dei Basidiomiceti, di forma solitamente clavata, che sorregge le spore (basidiospore), di solito in numero di 4, sostenute, ciascuna, da una piccola appendice detta sterigma. BOLETALES - Ordine di funghi appartenenti alla classe dei Basidiomiceti. Comprende generi con carpoforo composto da gambo, cappello e imenio formato da tubuli e pori. BULBO - Estremità rigonfia di un organo, che in molti funghi è un rigonfiamento della base dei gambo. Talvolta la base è detta semplicemente “rigonfia” o “bulbosa". CAPPÈLLO (o PILEO)- la parte superiore (incluso imenoforo) nei funghi con gambo, assai variabile per 20 dimensioni, forma, colore e ornamentazione: può avere consistenza e struttura diversi rispetto a quelle del gambo. CARPOFORO – E’ il corpo fruttifero del fungo, vale a dire quello che noi nel linguaggio corrente chiamiamo fungo. È il frutto del fungo vero e proprio, che reca in sé l'apparato riproduttore. CERCHIO DELLE STREGHE - Disposizione in circoli dei corpi fruttiferi dovuta a una particolare estensione del micelio; è il modo di vegetare dei micelio di alcuni funghi superiori. CESPITÒSO - Corpo fruttifero che cresce attaccato per un breve tratto alla base dei gambi di altri esemplari. Si può considerare sinonimo di aggregato, connato, fascicolato. CONIFERE - Sinonimo di aghifoglie. Piante con frutti a forma di cono (pini, abeti, larici ecc.). CUTICOLA - Sottile membrana che riveste il cappello di molti funghi dal quale può separarsi completamente, parzialmente o niente del tutto. È lo strato più esterno del cappello, formata di ife strutturalmente differenziate da quelle della sottostante polpa. È sinonimo di pellicola. EDULE - Commestibile, mangereccio. EPIGEO - Corpo fruttifero che si sviluppa al di sopra del substrato. È l'opposto di ipogeo. FUNGO – Comunemente si usa indicare, erroneamente, con questo termine il corpo fruttifero che si chiama invece CARPOFORO; il vero fungo è costituito dall’intreccio di IFE e che prende il nome di MICELIO. 21 GAMBO (o STIPITE)- Porzione inferiore di un fungo, di forma generalmente cilindrica, che sostiene il cappello; in relazione al modo con cui è inserito nello stesso cappello assume la posizione di "centrale”, “eccentrico", “laterale” (vedi cappello). Il gambo è detto “omogeneo” o "confluente” o “in continuità” con il cappello quando i tessuti della carne hanno la stessa struttura nelle due parti; quando la struttura invece è diversa, il gambo è detto "eterogeneo” o “separabile" dal cappello. Questa caratteristica distingue i generi Amanita, Lepiota, Agaricus ecc.. nei quali il gambo si stacca facilmente e nettamente dal cappello. GLOSSARIO – E’ una raccolta di termini di un ambito specifico e circoscritto. Il glossario si distingue dal vocabolario e dal dizionario, pur essendo anch'esso una raccolta di lemmi, proprio perché cataloga termini e locuzioni proprie di un ambito di riferimento peculiare e limitato a un argomento, generalmente tecnico. GREGARIO - Si dice dei fungo che vive in gruppi di individui abbastanza numerosi nel medesimo posto, ma ciascuno indipendente dagli altri, cioè che crescono normalmente a gruppi non cespitosi. HABITAT - Ambiente nel quale si sviluppa un organismo, il luogo di crescita di un fungo in cui sussistono le condizioni idonee al suo sviluppo quali natura del suolo, specie della vegetazione, fattori climatici, altitudine, ecc. HUMUS - Terriccio arricchito di sostanze organiche in decomposizione e che caratterizza il particolare odore del sottobosco umido. 22 IFA - Le ife sono filamenti di forma cilindrica allungati, che disposti uno sull'altro formano il micelio. IMENIO o IMENOFORO - Parte del carpoforo atta alla riproduzione, cioè lo strato fertile che produce le spore, formato dall'insieme dei basidi (nei basidiomiceti), e degli aschi (negli ascomiceti), posti l'uno accanto all'altro; è la parte di un fungo costituita da lamelle o tubuli od aculei, ecc., dove su appositi organi vengono a maturazione le spore. IPOGEO - Corpo fruttifero di un fungo che si sviluppa sotto terra. È l'opposto di epigeo. Sinonimo di sotterraneo. LAMELLE - Sottili lamine disposte a coltello, a raggiera, sotto il cappello, congiungenti il margine col gambo. LAMELLULE - Lamelle corte, che non raggiungono mai il gambo, che sono intercalate dalle lamelle vere. LATTICE - Liquido solitamente colorato, ma anche incolore, più o meno denso, che cola dalle lamelle e dalla carne dei Lattarius, o dalla sola carne di certe Mycena, quando tali specie vengono spezzate o tagliate. In alcuni funghi dei generi Boletus, Lepiotella, Lacrymaria, Hebeloma, ecc., si formano spontaneamente sulle lamelle o sui tubuli e sull'alto dei gambo delle gocce acquose o lattiginose, simile al latte. In questi casi si dice che gli organi o le superfici “essudano" o presentano fini gocce simile a lacrime, che i francesi definiscono “larmoyant”. LIGNICOLI - Specie di funghi che crescono su un substrato legnoso. Sono "saprofiti” se si sviluppano 23 su legno di piante morte o in decomposizione, sono invece "parassiti” se si sviluppano su legno di piante viventi. MACROMICETI - Termine che indica i funghi superiori (macroscopici); funghi spontanei di una certa dimensione, in contrapposizione con quelli di dimensioni microscopiche. MARGINE - Bordo, orlo del cappello o delle lamelle. MICELIO - Reticolo filiforme dei funghi che si trova normalmente nel substrato (terreno, legno, sterco, ecc.). È la parte vegetativa ed è costituito da molte cellule allungate (ife). MICETE - Sinonimo di fungo. MICOLOGIA - È la scienza che studia i funghi sotto molteplici aspetti, alcuni dei quali hanno oggi assunto una tale considerevole importanza, da essere considerati dottrine scientifiche a sé stanti. MICOLOGO - È colui che si dedica allo studio dei funghi. MICORRIZA, MICORRIZIA Associazione mutualistica tra il micelio di un fungo e le radichette terminali di vegetali superiori. MICROMICETI - Funghi spontanei microscopici, di studio in patologia vegetale. MICRON - 1/1000 mm, abbreviato μm. MICROSCÒPICO - Elemento molto piccolo, osservabile solo se fortemente ingrandito con l'ausilio di un microscopio. MUFFE – Sono formate da colonie di funghi microscopici. PARASSITA - Fungo che si nutre di materia organica vegetale o animale vivente. 24 PATOGENI - Si riferisce a quei microrganismi (muffe, lieviti, batteri) che alterano e decompongono i prodotti organici o che provocano fenomeni morbosi. PORCINI - Con questo termine vengono indicati i Boleti del cosidetto gruppo edulis e cioè: B. edulis, B. aerus, B. aestivalis, B. pinophilus. PORI - Aperture dei tubuli verso l'esterno (Polyporacee, Boletacee). RETICOLO - Ornamentazione a rete con maglie più o meno allungate presente sulla superficie di un organo, solitamente il gambo dei Boleti, ma anche di certe spore. RIVESTIMENTO - Correntemente, la superficie dei cappello (cuticola) o quella dei gambo. Esistono, particolarmente nel cappello, svariati tipi di rivestimento, ossia di strati costituiti da cellule o filamenti di varie forme e dimensioni, raggruppate o disposte tra loro in sistemi assai differenziati. SAPROFITA - Fungo che si nutre di materia organica vegetale o animale morta o in decomposizione. SEMIPOGÈO o SUBIPOGEO - (corpo fruttifero, fungo) - Che si sviluppa appena al di sotto del terreno e dal quale emerge generalmente a raggiunta maturazione. SESSILE - Corpo fruttifero privo di gambo o di peduncolo. SIMBIOSI - Rapporto di associazione tra due specie diverse, in cui ciascuna trae solitamente vantaggio dall'altra. Esempio di simbiosi armonica si ha tra funghi e specie arboree o erbacee micorriza. 25 SINONIMI - In micologia, affinità, corrispondenza, somiglianza, equivalenza, ecc., di una o più entità fungine, anche con nomi diversi, con la specie in esame. SPORA - Organo di propagazione dei funghi dal quale prenderà origine un nuovo micelio; paragonabile al seme delle piante. SPORATA - È la massa delle spore che si deposita naturalmente sul terreno attorno al fungo, o che viene raccolta di proposito, quando le spore stesse, giunte a maturazione, vengono proiettate fuori dal carpoforo. STIPITE - Sinonimo di gambo, piede o parte assile di un fungo. STROBILO - Frutto delle conifere, volgarmente detto pigna. SUBSTRATO - Il terreno, ossia il supporto sul quale crescono le specie fungine. Può essere composto da elementi come: terra, humus, sabbia, legno, letame, ecc. TASSONOMIA - Sistematica che ordina gli esseri viventi in gruppi determinati. La divisione dei funghi è ordinata in Classi, Ordini, Famiglie, Generi e Specie. TERMOLABILE - Dicesi di veleno, contenuto in certi funghi, che si distrugge col calore durante la cottura. I funghi contenenti questo tipo di tossine sono velenosi da crudi e commestibili dopo la cottura. TERRICOLI - Specie di funghi saprofiti che crescono sul terreno. 26 TUBULI, TUBOLI - Organi tubolari che nelle Boletacee e nelle Polyporacee formano l'imenio, portando nel loro interno le spore. UBIQUITARIO - Che cresce dappertutto. UMBONE - Piccola protuberanza elevata al centro del cappello: può essere ottuso, acuto, conico. VELO GENERALE O UNIVERSALE - Tessuto che avvolge completamente il prìmordium delle specie emiangiocarpiche e angiocarpiche. Può essere fugace, oppure avere una struttura membranosa (volva), od anche la consistenza delicata di una ragnatela, cioè una cortina (distinta da quella appartenente al velo parziale) che poi più o meno rapidamente scompare lasciando solamente delle tracce o dei resti fibrillosi, fioccosi o pruinosi sulle superfici. Può dar luogo a qualche formazione anuliforme, come l'armilla o all'anello a collare di alcune Lepiote. VELO PARZIALE - Velo di natura membranosa o filamentosa che ripara in gioventù la regione imeniale del carpoforo. Per via della crescita del fungo, il velo membranoso, teso tra il bordo del cappello e il gambo, si lacera rimanendo di solito unito al gambo sotto forma di anello orizzontale o pendente; talvolta qualche suo residuo permane sul margine dei cappello, ma poi sparisce. Il velo di natura filamentosa, o cortina, è pur esso, da giovane, connesso tra í! margine del cappello e il gambo, ma sparisce quasi dei tutto a maturità del fungo per via della sua estrema leggerezza e ne rimane talvolta solo qualche resto attorno al gambo 27 a simulare una specie di anello. È sinonimo di lipsanenchima. VIRÀGGIO - (In micologia termine non proprio "calzante", che indica un cambiamento di colore che il corpo fruttifero manifesta per ossidazione all'aria qualora esso venga sezionato, oppure tramite strofinio o pressione su alcune sue parti (viraggio forzato). Esso è anche condizionato dal tasso di umidità presente nel fungo. Il viraggio può altresì manifestarsi mediante il contatto del carpoforo con particolari reagenti chimici. Non si parla invece di viraggio. quando si osserva un graduale e naturale mutamento di colore del corpo fruttifero dai primi agli ultimi stadi di vita (viraggio spontaneo?). VOLVA Il velo generale che avvolge completamente il carpoforo, da giovane, di alcune specie (Amanite), di natura membranosa e tenace, che a maturità del fungo si rompe residuando alla base del gambo dove assume aspetti diversi: inguainante con estremità libera più o meno lobata, circoncisa, circellata ad anelli dissociati. Alcuni resti a placche, o di forma verrucosa, restano talvolta, in alcuni soggetti, sulla superficie dei cappello. 28 QUIZ FUNGOLOGICI (Barrare con una croce la risposta esatta) 1 Cos’è un micelio? A E’ un albero secco nascono i funghi. B E’ la pianta sotterranea dei funghi. C E’ un pezzo di fungo rotto. E’ una parte di fungo che è utile per farsi la barba . A 2 Cos’è una lamella? 3 E’ una parte fertile del fungo su cui si producono le spore. C E’ una fettina di fungo tagliata con il coltello. E’ un sasso che si trova vicino a un fungo. B C A 4 Cos’è il cappello? quale B A Cos’è un carpoforo? sul B E’ un ramo secco caduto su di un fungo. E’ il corpo fruttifero della pianta fungo. E’ l’ombrello che si usa per andare per funghi quando piove. E’ la parte superiore presente nella maggior parte dei funghi. E’ il berretto che deve portare in testa il cercatore di funghi. E’ un fungo che cresce solo sotto A terra. C 5 Cos’è il lievito? B E’ un fungo rosso buono da mangiare. C E’ un fungo microscopico utile all’uomo. 29 A 6 7 8 9 Cosa sono i gambi? Cos’è un fungo saprofita? Cos’è una spora? I funghi velenosi sono inutili. B Sono i bastoni che usa il cercatore di funghi. Sono la parte del fungo più o meno allungata che regge il cappello. C Sono gli scarponi che deve mettersi chi va a cercare funghi. A E’ un fungo che nasce solo in montagna. B E’ un fungo che trova il suo nutrimento su esseri (piante o animali) morti. C E’ un fungo sempre buono da mangiare. A E’ un fungo fatto a palla. B E’ la parte piccolissima (microscopica) di un fungo che serve per la iproduzione (come i semi delle piante). C E’ il cestino che serve al raccoglitore di funghi. A Si perché sono pericolosi per gli uomini e per gli animali. B Si perché non servono a niente. C No perché in natura svolgono comunque la loro funzione biologica. 30 A E’ un fungo simile ad un cane. E’ un fungo che vive in collaborazione con una pianta e con la 10 Cos’è un fungo quale si scambiano favori permetsimbionte? tendo ad ambedue di vivere meglio B Cos’è un 11 tartufo? Cos’è la 12 micologia? 13 Cos’è un fungo parassita? C E’ fungo sempre velenoso. A E’ un fungo che nasce solo in campagna. B E’ un fungo che cresce esclusivamente sottoterra. C E’ un fungo che non si può mai mangiare. A E’ la tecnica di cucinare i funghi. B E’ la scienza che studia i funghi. C E’ una malattia della pelle. A E’ un fungo che cresce vicino ad alberi vivi. B E’ un fungo che cresce sui pali di cemento delle vigne. C E’ un fungo che trova il suo nutrimento su esseri (piante o animali) vivi. 31 I funghi 14 crescono anche sugli alberi? A Si, ma solo su alberi morti. B Si, sia su alberi vivi che alberi morti. C A I funghi 15 microscopici sono tutti dannosi? Come si chiama il sistema di vita 16 in comune che usisce un fungo ad un albero? Chi è un 17 MICOLOGO? I funghi non sono capaci di 18 effettuare la FOTOSINTESI percè: B Si, ma solo su alberi vivi. Si perché provocano malattie varie. No perché alcuni servono nella produzione di alimenti (Lieviti) e altri producono medicinali estremamente utili (Penicillum). C No, ma non servono a niente. A Saprofitismo. B Parassitismo. C Simbiosi micorrizica. A Una persona che mangia tanti funghi. B Una persona che studia i funghi. C Una persona che non sopporta i funghi. A Sono privi di Clorofilla. B Perchè hanno troppa Clorofilla. C Perchè gialla. 32 hanno una Clorofilla CRUCIVERBA MICOLOGICO 1 2 3 4 5 6 ORIZZONTALI 1 – Funghi che hanno un imenio a tubuli e pori. 4 – Modo di crescita dei funghi in collaborazione con gli alberi. 5 – Termine con il quale sono indicati e funghi che si possono mangiare. 6 – Cellula che nasce dalla germinazione di una spora VERTICALI 1 – Particella microscopica che regge le spore nei funghi a lamelle. 2 – Parte dell’imenio di un fungo su cui crescono le spore 3 – Parti microscopiche che contengono le spore nei funghi a forma di coppa. 33 BIBLIOGRAFIA Alvaro Foschini Adler Zuccherelli Cetto-Lazzari Ballanti-Gagliardi Autori Vari Papetti – Consiglio Simonini Azzaretti – Galli Bernini - Polani D’Antuono Tomasi Bernicchia Padovan “NOTE DI MICOLOGIA” - 5^ Edizione – 2014 – Ass. Micologica Alfonsinese – Stampato in proprio. “I FUNGHI DELLE PINETE” Vol.1 e vol. 2 Longo Editore - Ravenna “PARLIAMO DI FUNGHI” Testo per i corsi di micologia. Provincia Autonoma di Trento. “I FUNGHI VANNO A SCUOLA” Comune di Ravenna. “FLORA SPONTANEA PROTETTA, PRODOTTI DEL SOTTOBOSCO E FUNGHI – REGIONE EMILIA ROMAGNA” “ATLANTE FOTOGRAFICO DEI FUNGHI D’ITALIA” – Vol. 1, vol. 2 e vol. 3. Fondazione Studi Micologici A.M.B. - Vicenza “FUNGHI VELENOSI” Edizioni la TIPOTECNICA – S. Vittore Olona (MI) “I FUNGHI VELENOSI” - Edagricole “I FUNGHI DELL’EMILIA-ROMAGNA” Catena naturalistica della Regione Emilia-Romagna. 34 35 36 A.M.A. Associazione Micologica Alfonsinese Piazza Monti, 1 - 48011 ALFONSINE (RA) Info: www.associazionemicologicaalfonsinese.it e-mail: [email protected] : AMA Associazione Micologica Alfonsinese 37