“Il ruolo della psicologia nella sorveglianza sanitaria dell’HIV : esperienza del Centro AIDS di Viterbo” Dr Antonio Caterini S. Martino al Cimino , 17-18/gennaio/2008 Stima del numero di adulti e bambini con HIV/AIDS alla fine del 2005 Nord America 1,2 milioni Caraibi Europa occidentale Europa dell’Est e Asia centrale 720.000 1,6 milioni Nord Africa e Medio Oriente 300.000 America latina 1,8 milioni 510.000 Est Asia e Pacifico 870.000 Sud e Sud-Est asiatico 7,4 milioni Africa sub-sahariana 25,8 milioni Australia e Nuova Zelanda 74.000 Totale: 40,3 milioni (36,7 – 45,3) Slim Diseas e Slim Diseas e … e in occidente ?! L’introduzione di una terapia molto efficace, ormai nota come HAART - Highly Active Anti Retroviral Therapyha modificato in modo radicale la storia naturale della malattia da HIV nei paesi sviluppati Incidenza di AIDS e morte per AIDS in Europa: 1994-2000 Incidenza (per 100 PYFU) 35 30 morte AIDS % HAART 100 80 25 20 60 15 40 10 5 0 20 0 Adattata da: EuroSIDA 2000 Era pre-HAART Esordio epidemia 1980-90 ≃ 18.000 nuove infezioni Letalità 93- 100% Anni 1991-95 ≃ 7- 8.000 nuove infezioni Letalità 67-92% Era HAART Anni 1996-2000 4-5000 nuove infezioni Letalità 21-48% Anni 2001-2005 3500- 4000 nuove infezioni Letalità 11-18% Rapporti Sessuali e Tossicodipendenza: due distinti trends epidemici a confronto a Viterbo 100 90 80 Droga (e.v) 70 Rapp. Sess. 60 50 40 30 20 10 19 85 19 86 19 87 19 88 19 89 19 90 19 91 19 92 19 93 19 94 19 95 19 96 19 97 19 98 19 99 20 00 20 01 20 02 20 03 20 04 20 05 20 06 0 SOGGETTI CON AIDS DIAGNOSTICATO PRESSO I NOSTRI SERVIZI/PER CAT. DI RISCHIO (316 casi dal 1985 al 2006) 35 30 Droga (e.v) 25 Omosex 20 Eterosex Altro o Non Disp. 15 10 5 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 1991 1990 1989 1988 1987 0 NUOVE DIAGNOSI TRA RESIDENTI IN PROVINCIA DI VITERBO (Dati ASP/Lazio e C.Rif.AIDS/Viterbo) 90 80 70 Infezione da HIV 60 AIDS conclamato 50 40 30 20 10 19 85 19 86 19 87 19 88 19 89 19 90 19 91 19 92 19 93 19 94 19 95 19 96 19 97 19 98 19 99 20 00 20 01 20 02 20 03 20 04 20 05 20 06 0 Storia naturale infezione da HIV in assenza di terapia 1100 Infezione acuta 1000 900 1:512 Malattie opportunistiche Latenza clinica 1:256 800 1:128 700 1:64 600 Sintomi costituzionali 1:32 500 1:16 400 1:8 300 1:4 200 1:2 100 0 0 3 6 9 settimane 12 1 2 3 4 5 6 7 8 anni Viremia plasmatica CD4 T Cells/mm3 morte • Possibile sindrome infezione acuta • Ampia disseminazione del virus • Seeding organi linfoidi 1100 9 10 11 Modificata da Pantaleo et al, NEJM, Lo Psicologo nella malattia da HIV • • • • • Fase di riscontro diagnostico Fase di inizio terapia (HAART) In corso di Terapia ( Aderenza e Effetti collaterali) Sostegno nelle relazioni sentimentale / amicali Sostegno familiare e/o amicale in assistenza domiciliare • Fase di malattia avanzata / terminale Fase di riscontro diagnostico • Fase di stress : angoscia,depressione,paura,sensazione di colpa,fantasie di morte imminente,blocco della capacità di progettazione,aumento delle richieste di supporto affettivo e sociale. Fase di inizio terapia (HAART) • Peggioramento dell’assetto emotivo • Preoccupazione di ricadute negative legate agli effetti collaterali dei farmaci Antiretrovirals as of October, 2005 4 Drug Classes PIs NRTIs/NtRTI SQV AZT d4T NNRTIs RTV ddC EFV IDV Fusion Inhibitors ddI NVP NLF T20 3TC FPV FTC ABC TDF LPV ATV TPV PI s 2006-07: ATV,DRV SCARSA O NULLA ADERENZA INEFFICACIA DELLA TERAPIA ADERENZA SUB-OTTIMALE INSORGENZA DI MUTAZIONI GENOTIPICHE FALLIMENTO VIROLOGICO RESISTENZA AI FARMACI Aderenza alla HAART e soppressione della carica virale Ann Intern Med 2000; 133; 21-30 • • • • 81 pz. HAART (P.I.) • 73 “experienced” MEMScaps, (45.397 dosi) mesi F.U. = mediana 6 (3-15) FALLIMENTO VIROLOGICO anche per poche dosi non assunte % pz. HIV-RNA n.d. Paterson DL, Swindells S, et al. 100 HIV<400cp/ml 90 78,3 80 70 60 45,4 50 33,3 40 28,6 30 17,9 20 10 0 >95% 80<70% 90% % aderenza Sostegno in corso di Terapia (HAART) ADERENZA TERAPEUTICA In particolare co-gestione degli Shift Terapeutici ( approcci necessariamente più complessi , sia per n. di pillole che per potenziali effetti collaterali ). Carr A Cooper DA. N Engl J Med 1998;339:1296 Fluidi corporei Possono contenere concentrazioni di HIV compatibili con la trasmissione dell’infezione SI SANGUE SPERMA SECREZIONI VAGINALI SECREZIONI CERVICALI LATTE NO SALIVA LACRIME SUDORE CRAIDS ANNO 2006-2007 : CAMPAGNA SULLE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMESSE NELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI DI VITERBO E PROVINCIA Interventi di formazione sulle MST e l’HIV/AIDS con verifica dei risultati tramite questionari anonimi Progetto • Obiettivo della campagna è stato quello di far raggiungere l’informazione sulla diffusione delle MST e le modalità di trasmissione dell’HIV/AIDS a una popolazione considerata a “maggior rischio” (giovani di 16-18 anni degli Istituti Professionali) – Verificare le loro conoscenze sull’argomento prima e dopo l’intervento formativo – Verificare la frequenza di comportamenti a rischio su tale popolazione Metodi • Incontri con 2 relazioni consecutive a gruppi di 40-50 studenti delle classi terze – Relazione sulle MST – Relazione su HIV/AIDS • Somministrazione di questionari anonimi – Questionario scientifico pre- e post-intervento – Questionario sui comportamenti a rischio Conclusioni su un campione di oltre 400 studenti • Il rischio di acquisire una MST nella popolazione indagata è alto – Circa la metà dei soggetti ha già avuto rapporti completi e oltre 1/3 non usa con regolarità il profilattico (soprattutto i maschi) • L’uso di sostanze stupefacenti è diffuso tra gli studenti (oltre la metà degli studenti degli istituti professionali hanno provato almeno 1 volta una sostanza stupefacente) e molti di essi ne fanno un uso regolare • L’alcool è un problema crescente nella popolazione giovanile . Attenzione alla fetta di bevitori occasionali! • L’incrocio della dedizione a sostanze voluttuarie con il sesso evidenzia una maggiore classe di rischio per MST Rapporto fumo/rapporti sessuali Maschi Femmine 70 69 60 80 70 50 20 60 72 50 Fumo: regolare 41 71 40 Fumo: mai od occasionale 10 0 Si a rapporti No a rapporti 30 20 28 29 10 0 Si a rapporti In GIALLO i non fumatori In VERDE i fumatori abituali No a rapporti Fumo: regolare 30 31 59 Fumo: mai od occasionale 40 Rapporto alcool/rapporti sessuali Femmine Maschi 70 70 34 50 50 34 40 43 40 57 30 42 58 0 Si a rapporti No a rapporti Alcol: mai od occasionale 10 Alcol: regolare Alcol: mai od occasionale 20 20 Alcol: regolare 30 66 60 66 60 10 0 Si a rapporti No a rapporti In VERDE i non consumatori In ROSSO consumatori abituali di alcolici Rapporto droghe/rapporti sessuali FEMMINE MASCHI 80 70 Droghe: mai o 1/2 volte nella vita 78 60 50 72 70 60 50 40 62 30 20 80 38 22 Droghe: uso reiterato 65 40 30 35 20 10 10 0 0 Si a rapporti No a rapporti Si a rapporti In GIALLO i non consumatori In ARANCIO i consumatori di droghe No a rapporti 28 Lo psicologo e la sorveglianza HIV/AIDS • Lo psicologo è una figura professionale che fa ormai parte del team preposto alla sorveglianza sanitaria nella lunga e tortuosa storia della malattia da hiv , operando in stretta collaborazione con le altre figure professionali ( infettivologi, infermieri , assistenti sociali ) . • E’ ben inserito nei piani di formazione sul team assistenziale ( Corsi di formazione di cui alla L.135/90 ) Lo psicologo nei percorsi assistenziali del paziente con HIV • • • • Ambulatorio di sorveglianza DH Infettivologico Degenza ordinaria Assistenza Domiciliare (contestualizzazione con l’ambiente di riferimento - famiglia del paziente). Lo psicologo nel Centro Aids di VT • • • • • Terapia psicologica singola e di gruppo Counselling Sostegno familiare /amicale ( sui tutors ) Prevenzione Formazione …in conclusione La sfida nella gestione di malattie croniche e complesse deve prevedere la trasversalità degli interventi che portino al miglioramento dello stato della salute, intesa in senso largo di riconquista del benessere psico-fisico dell’individuo (OMS)