Carlo Emilio Gadda Cenni Biografici • Gadda nasce a Milano nel 1893, cresce in un ambiente borghese, e come la tradizione di famiglia vuole frequenta l’università di ingegneria del futuro Politecnico milanese. Abbandonerà gli studi per arruolarsi negli alpini durante la prima guerra mondiale, nel corso della guerra perde il fratello Enrico. Muore a Roma nel 1973. Il rapporto con il Manzoni • Gadda è legato alla Lombardia per le tradizioni a cui è costretto a sottomettersi, ma lombarda è anche la sua vocazione alla letteratura, data dagli scritti del Manzoni. Gadda ammira il Manzoni romanziere per la sua ricerca ad un realismo problematico, che non falsifica il mondo nella sua complessità. L’espressionismo linguistico e il disordine del mondo • La prima dimostrazione del suo talento da scrittore si ha nel diario che scrive durante la guerra, che verrà poi pubblicato con il titolo “Giornale di guerra e di prigionia”, parlando del disordine con cui è stata gestita la guerra. Come conseguenza del suo bisogno d’ordine Gadda aderì al partito fascista, e fa del disordine il suo tema principale. Pluristilismo e Pastiche • Gadda come filosofo non inventa concetti originali ma si rifà ai classici del pensiero moderno, e la sua speculazione nasce solamente la necessità di convertire il disordine in ordine. Gadda vuole solamente ritrarre la realtà nella sua molteplicità, rifiutando di aderire a una norma da lui definita “piccolo-borghese”. Il frammentismo gaddiano • La produzione gaddiana oscilla tra il frammento e la costruzione romanzesca. Questo ha determinato la presenza di prose brevi che integrano i propri romanzi. Spesso pubblica delle prose da associare ai testi già pubblicati per integrarli, e spesso pubblica solamente dei frammenti dei propri scritti, e non capita mai che un suo testo sia un’opera a sé stante e autosufficiente. La vena autobiografica e satirica • La Madonna dei filosofi e il Castello di Udine Sono i libri che rendono Gadda famoso al pubblico. In entrambi i libri si trovano numerosi cenni biografici, con personaggi che fanno riferimento a persone della propria vita, se non a Gadda stesso. • Pure la vena satirica è forte, che punta a sminuire i riti borghesi. L’Adalgisa e la Milano della borghesia • L’Adalgisa rispecchia la nostalgia gaddiana verso i valori della vecchia borghesia, denunciando la volgarità e l’ignoranza borghese. In questo testo appare il senso acuto che Gadda possiede della complessità del reale, descrivendo il groviglio di relazioni che lega gli uomini agli altri uomini e agli oggetti. è anche il primo testo in cui c’è un largo uso del dialetto milanese. La stagione dei capolavori romanzeschi • • • • I due capolavori di Gadda sono: La cognizione del dolore Quer pasticciaccio brutto de via Merulana Sono romanzi volontariamente incompiuti e provvisori, dal momento che secondo Gadda è impossibile pronunciare una parola definitiva sulla vita. Le favole e i saggi • Prendendo come riferimento l’autore latino Fedro, Gadda utilizza la favola come denuncia sociale. • Scriverà due raccolte di favole: • Il primo libro delle favole • Eros e Priapo L’agnello di Persia • L'agnello di Persia incontrò una gentildonna lombarda, che prese a rimirarlo con l'occhialino. «Fedro, Fedro», belava miseramente l'agnello: «prestami il tuo lupo!» Il lupo, accompagnatosi • Il lupo, accompagnatosi con l'arcicorvo, lo scongiurava di erudirlo nella lingua latina. L'arcicorvo si ricusò: e il lupo, da allora, usa della fauce in modo improbo.