Ricerca SPECIALE MACFRUT Indagini sulla “shelf life” di alcune cultivar di pesche e nettarine ANDREA RIZZENTE - FABIO LOVATI - ARMANDO TESTONI Cra - Unità di ricerca per i processi dell’industria agro-alimentare - Milano I l grado di maturazione alla raccolta di pesche e nettarine riveste un ruolo centrale sull’evoluzione dei fenomeni di maturazione-intenerimento dei frutti, nonché sullo sviluppo della componente aromatica che, insieme al contenuto in zuccheri ed acidi, ne caratterizzano il tipico sapore. Al fine di limitare l’insorgenza di danneggiamenti meccanici e l’entità degli scarti nelle varie fasi della filiera (lavorazione, trasporto, vendita), la raccolta è necessariamente eseguita prima che i frutti abbiano raggiunto la completa maturazione fisiologica; normalmente gli indici di durezza consigliati alla raccolta sono compresi in un range tra i 5 e i 7 kg. I valori più elevati sono utilizzati per frutti destinati a conservazioni frigorifere medio-lunghe (superiori ai 10-15 giorni) e per trasporti a lunga distanza. Tuttavia, l’epoca di raccolta non può essere eccessivamente anticipata (anche se colore e pezzatura dei frutti sono già precocemente ottimali, specialmente nelle più recenti costituzioni), pena il raggiungimento di uno standard organolettico insoddisfacente (Testoni, 1995; Eccher Zerbini e Mari, 2005; Crisosto 2006). Infatti non sono pochi i casi in cui l’immissione sul mercato di frutti eccessivamente consistenti genera insoddisfazione nei consumatori e scarsa propensione al riacquisto, proprio per il ‘sapore carente’ e per i tempi di attesa prima che i frutti raggiungano i requisiti ottimali per il Ricerca svolta con il contributo della Regione Emilia Romagna (Regione capofila) nell’ambito del Progetto Interregionale ‘Frutticoltura Post-raccolta’ (L. 499/99) coordinato dal Crpv di Cesena. 56 FRUTTICOLTURA - n. 4 - 2008 consumo. D’altra parte i tentativi di commercializzazione di frutti “tree ripe”, con grado di durezza compreso tra 2,8 e 3,8 kg, non hanno dato esiti soddisfacenti a causa dell’elevata percentuale di scarto riscontrata nei punti vendita. Il giusto compromesso tra queste due opposte tendenze va ricercato nello studio approfondito del comportamento varietale. Il progetto interregionale ‘Frutticoltura post-raccolta’ tra i vari obiettivi che si è posto ha anche individuato la necessità di valutare sistematicamente l’evoluzione della maturazione di pesche e nettarine attraverso tecniche strumentali e sensoriali, evidenziando i parametri qualitativi che mostrano le più significative variazioni. Di conseguenza, un obiettivo specifico dell’azione di ricerca è stato anche quello di fornire indicazioni sulla potenziale “shelf life” e sulla “tenuta di maturazione” dei frutti. Queste informazioni di base risultano fondamentali agli operatori per modulare opportunamente i tempi di trasporto e la catena del freddo al fine di fornire frutti di “giusta maturazione”. Materiali metodi Nel biennio 2006-2007 sono state raccolte, in differenti aree produttive, pesche e nettarine a maturazione commerciale secondo le consuetudini del luogo di produzione (Tab. 1). I frutti sono stati condizionati ad una temperatura costante di 20 °C e lasciati in “shelf life” fino al raggiungimento di una consistenza della polpa di circa 0,5 kg. Il protocollo sperimentale ha previsto ogni 1-2 giorni l’esecuzione di una TAB. 1 - UNITÀ OPERATIVE AFFERENTI AL PROGETTO INTERREGIONALE “FRUTTICOLTURA POST-RACCOLTA, SHELF LIFE PESCHE E NETTARINE”. Azienda Località Referenti Aasd Pantanello Metaponto C. Mennone Agrobiochimica Spa Salerno P. Caggiano Apofruit Cesena G. Ceredi Apo Conerpo Faenza M. Guizzardi Creso Cuneo L. Berra Criof Bologna F. Neri Cra Iaa Milano A. Testoni serie di misurazioni strumentali: durezza della polpa, residuo rifrattometrico e acidità su un campione di 10-20 frutti. Inoltre, durante la “shelf life”, a cadenze stabilite, è stato rilevato il calo peso su un campione rappresentativo ed è stata annotata la percentuale di frutti affetti da marciume. Parallelamente, un analogo altro gruppo di frutti (150-200) della stessa raccolta e della maggior parte delle cultivar è stato frigoconservato per 10 giorni a 0-1 °C, simulando la normale procedura commerciale delle centrali di raccolta; infine sono stati posti in “shelf life” a 20 °C e analizzati per gli stessi parametri visti precedentemente. Questa procedura è stata applicata per 2 anni su 9 cultivar, mentre su 6 cultivar si è operato per un solo anno. Inoltre, frutti delle cultivar Royal Gem, Orion, Summerset e Big Top provenienti rispettivamente da Faenza, Cuneo, Caltanissetta e Metaponto, sono stati mantenuti a diverse temperature, in modo da rallentarne opportunamente la maturazione, e sono stati utilizzati per una serie di analisi sensoriali, confrontando frutti della stessa varietà, ma di differente consistenza. Per l’esecuzione delle analisi sensoriali è stato utilizzato un panel di 10 assaggiatori che hanno espresso il giudizio sia mediante test ordinativi di consistenza e di preferenza, sia mediante test quantitativi di intensità su parametri sensoriali precedentemente concordati. Sono stati utilizzati come parametri sensoriali la dolcezza, l’acidità, l’astringenza, la consistenza, la succosità, l’aromaticità e il gradimento globale, espressi come intensità su scala non strutturata in cui zero rappresentava il valore minimo e nove il valore massimo. Risultati Nella figura 1 sono illustrati gli andamenti della consistenza della polpa dei frutti di alcune cultivar durante la shelf life a 20 °C confrontando, ove possibile, le variazioni dei frutti posti in “shelf life” subito dopo la raccolta con quelli frigoconservati. Emerge un andamento molto simile tra le due tipologie di frutti, con la sostanziale differenza che i frutti frigoconservati hanno un’evoluzione più rapida nella perdita di consisten- ZEE LADY Kg Kg ORION 7 6 5 4 3 2 1 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 giorni 7 6 5 4 3 2 1 0 Kg 7 6 5 4 3 2 1 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 giorni BIG TOP Kg Kg Kg DIAMOND RAY 7 6 5 4 3 2 1 0 7 6 5 4 3 2 1 0 7 6 5 4 3 2 1 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 giorni 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 giorni SUMMERSET 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 giorni SWEET RED 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 giorni za a parità di giorni di “shelf life”; la sola Rich Lady sembra smentire questo andamento. In generale, la curva della diminuzione di consistenza risulta sigmoidale, come ben evidenziato dai grafici delle cultivar Magique, Honey Glo e Diamond Ray, con valori quasi stabili nei primi giorni, seguiti da un rapido intenerimento centrale che si conclude con lenta diminuzione nelle fasi finali di “shelf life”. Proprio quest’ultima fase segnala la buona tenuta a maturazione di consumo delle varietà Summerset, Sweet Red, Diamond Ray e Zee Lady. Altre varietà, con consistenza alla raccolta leggermente inferiore (4-5 kg), come Big Top e Springbelle, mostrano perdite di consistenza molto accentuate nei primi 2-3 giorni di “shelf life”. La tabella 2 sintetizza le caratteristiche delle differenti cultivar esprimendo il numero di giorni necessario ai frutti per raggiungere la consistenza limite di 0,5 kg. In pratica, viene espressa la potenziale shelf life a 20 °C. Come si evince dalla tabella la “shelf life” potenziale dei frutti frigoconservati si riduce mediamente del 20-30% rispetto ai frutti non sottoposti a frigoconservazione. La “shelf life”, che è prerogativa tipica della cultivar, spazia dai 3-4 giorni delle cultivar più precoci TAB. 2 - NUMERO DI GIORNI NECESSARI AI FRUTTI MANTENUTI A 20°C, SUBITO DOPO LA RACCOLTA O DOPO 10GG DI FRIGO-CONSERVAZIONE, PER RAGGIUNGERE LA CONSISTENZA DI 0,5 KG. Cultivar 7 6 5 4 3 2 1 0 Kg Kg Summerset MAGIQUE 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 giorni Kg Kg RICH LADY 7 6 5 4 3 2 1 0 7 6 5 4 3 2 1 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 giorni Subito a 20°C 7 6 5 4 3 2 1 0 HONEY GLO Diamond Ray 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 giorni Dopo frigo a 20°C Fig. 1 - Andamento della consistenza della polpa dei frutti, subito dopo la raccolta o dopo frigo-conservazione, durante la “shelf life” a 20°C. 11 8 8 – 4,5 9 7 Zee Lady 8 – Magique 12 7 Honey Glo 12 6 Royal Gem * 3 – Rich Lady 8 7 Springbelle * 5 4 Big Top 6 5 Laura * 4 – Springcrest * 4 3,5 Red Diamond * 3 – Spring Bright * 3 – Sweet Red SPRINGBELLE Shelf life dopo frigo 6,5 Orion 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 giorni Shelf life subito * dati di un solo anno FRUTTICOLTURA - n. 4 - 2008 57 meq/100g SWEET RED Acidità °Bx 12 10 8 6 4 2 0 SWEET RED °Brix 0 +1 +2 +3 +4 +5 +6 +7 +8 +9 +10 gg di shelf life 16 14 12 10 8 6 4 2 0 0 +1 +2 +3 +4 +5 +6 +7 +8 +9 +10 gg di shelf life Subito a 20°C Dopo frigo a 20°C TAB. 4 - PERCENTUALI DI CALO PESO E DI FRUTTI AFFETTI DA MARCIUME DOPO 5GG DI SHELF LIFE A 20°C. I DATI TRA PARENTESI SI RIFERISCONO A FRUTTI PRECEDENTEMENTE FRIGO-CONSERVATI. Cultivar Summerset Diamond Ray % Calo peso % Marciumi 4,6 (4,3) 1,1 (1,2) 5,7 0,0 Orion 2,2 (3,0) 1,2 (2,5) Sweet Red 3,4 (9,2) 4,9 (1,9) Fig. 2 - Andamento del RSR e dell'acidità durante la “shelf life” in frutti di Sweet Red. Zee Lady – – quali Spring Bright, Royal Gem e Laura, ai 10-12 giorni di cultivar più tardive come Summerset, Magique e Honey Glo. Per quanto concerne gli altri parametri misurati durante la “shelf life”, la figura 2 illustra, a titolo di esempio, l’andamento del contenuto in solidi solubili ed in acidità titolabile dei frutti di Sweet Red. L’andamento degli zuccheri è stabile in entrambe le tipologie confrontate, con tendenza ad un leggero incremento nel tempo (effetto perdita di peso), mentre per l’acidità, come atteso, si delinea un andamento decrescente in funzione del tempo trascorso, con valori tendenzialmente inferiori nei frutti frigoconservati. Considerando il fatto che i singoli andamenti delle varie cultivar sono molto simili a quelli di Sweet Red si ritiene più opportuno mediare tutti i dati raccolti e riportarli come quadro generale caratterizzante le varietà (Tab. 3). Nel- Magique 4,7 – Honey Glo 4,3 – Royal Gem 5,8 46,2 Rich Lady 2,5 (5,0) 1,3 (2,3) Springbelle 3,9 (4,9) 3,0 (4,.2) Big Top 5,8 (8,9) 34,6 (32,8) Laura 6,7 13,0 (10,0) Springcrest 6,7 2,0 (21,2) Red Diamond 4,8 20,0 Spring Bright 6,6 70,0 la vasta gamma di combinazioni alta-bassa dolcezza, alta-bassa acidità si segnalano le cultivar Honey Glo e Magique, caratterizzate da elevato grado Brix e bassa acidità; Diamond Ray alto grado Brix e alta acidità; mentre Sweet Red, Orion e Spring Bright si caratterizzano per scarsa dolcezza e media acidità. In generale, i valori medi di RSR sono molto simili tra i frutti posti subito in “shelf life” e quelli dopo frigo-conservazione, mentre per l’acidità si riscontra un valore medio inferiore nei frutti frigo-conservati. Nella tabella 4 sono riportati i valori medi del calo peso riscontrato dopo 5 gg di “shelf life”; anche in questo caso vi è differenziazione tra le varietà con perdite di peso contenute in Orion, Rich Lady, Sweet Red, e più elevate in Laura, Spring Crest e Spring Bright. Nel caso dei frutti frigoconservati si evidenzia una perdita di peso in “shelf life” mediamente superiore con punte massime in TAB. 3 - VALORI MEDI DI RSR ED ACIDITÀ DEI FRUTTI Big Top e Sweet Red. Inoltre, DI DIFFERENTI CULTIVAR DI PESCHE E NETTARINE, non va sottovalutato il rischio RILEVATI DURANTE LA SHELF LIFE A 20°C. di elevate perdite dovute ai I DATI TRA PARENTESI SI RIFERISCONO A FRUTTI marciumi che possono essere PRECEDENTEMENTE FRIGO-CONSERVATI. molto elevate come mostrano Località di Acidità le cultivar Spring Bright, Big Cultivar RSR (°Bx) produzione (meq/100g) Top, Royal Gem, Red Diamond e Laura. Ovviamente Caltanissetta Summerset 10,3 (10,5) 9,4 (8,8) tali valori sono puramente inDiamond Ray 13,2 17,1 dicativi e in piccola parte imOrion 9,7 (9,9) 12,2 (10,5) Cuneo putabili alla varietà, in quanto Sweet Red 9,6 (9,7) 12,1 (11,3) è ben noto che altri fattori, coZee Lady 11,0 10,1 me la zona di produzione, Magique 12,4 (11,9) 8,1 (7,2) l’andamento stagionale in Cesena Honey Glo 14,3 (14,5) 6,4 (6,0) prossimità della raccolta e la Faenza Royal Gem 10,7 15,3 condizione del frutteto possoRich Lady 10,5 (10,8) 13,0 (12,0) no influenzare pesantemente Ravenna l’estrinsecazione dei marciuSpringbelle 10,9 (10,8) 13,0 (11,0) mi durante la “shelf life”. Big Top 10,8 (10,7) 8,5 (8,4) Metaponto Salerno 58 Laura Springcrest Red Diamond Spring Bright 10,5 (11,1) 12,0 (12,3) 11,0 (11,1) 9,7 FRUTTICOLTURA - n. 4 - 2008 12,3 (10,9) 12,2 (10,6) 11,0 (10,7) 12,3 Analisi sensoriali La prima serie di test ordinativi effettuati aveva lo sco- po di verificare il grado di percezione della consistenza da parte degli assaggiatori ed è stata eseguita in tempi differenti utilizzando frutti di Summerset, Orion e Big Top. Allo scopo sono state predisposte prove di assaggio con porzioni di pesche contrassegnate da opportuni codici che presentavano tre differenti classi di consistenza (frutti duri, intermedi e molli). Le fette di pesche provenivano da frutti che presentavano rispettivamente una consistenza dinamometrica di 4,6-1,4 e 0,7 kg per Summerset, di 3,5-1,0 e 0,6 kg per Orion e di 5,6-3,6 e 0,5 kg per Big Top. Agli assaggiatori veniva chiesto di ordinare per consistenza (dalla più dura alla più molle) le tre porzioni di polpa e quindi di ordinarle secondo il grado di preferenza. I risultati hanno evidenziato che il 100% degli assaggiatori è stato in grado di distinguere ed ordinare correttamente le porzioni di frutti di tutte le cultivar. Per quanto riguarda la preferenza in base alla consistenza, per le cultivar Summerset ed Orion si è avuto lo stesso risultato: il 70% degli assaggiatori ha dato la preferenza ai frutti più maturi (consistenza strumentale 0,6-0,7 kg) ed il 30% ha dato la preferenza ai frutti intermedi (consistenza 1,0-1,4 kg). Per la cultivar Big Top la preferenza ai frutti più molli (0,4 kg) è sa- La formula di successo Il concime potassico con Magnesio e Zolfo per tutte le colture sensibili al Cloro • solubile in acqua e quindi immediatamente assimilabile • assicura ottimi rendimenti qualitativi per vite, colture arboree, ortaggi e patate • consentito in agricoltura biologica Patentkali® 30 % K2O · 10 % MgO · 42 % SO3 Sopoma Srl per informazioni Tel. 045 597977 - [email protected] oppure www.kali-gmbh.com Una societá del Gruppo K+S lita al 90% con solamente il 10% di preferenza assegnata ai frutti intermedi; in questo caso la differenza di consistenza tra i due gruppi era abbastanza marcata (circa 3,0 kg). Nessun assaggiatore ha preferito i frutti più duri. Gli altri test di tipo analitico quantitativo, effettuati su frutti delle cultivar Royal Gem, Orion, Summerset e Big Top, hanno avuto lo scopo di misurare sensorialmente i principali caratteri qualitativi ed il gradimento globale operando su una scala non strutturata ancorata al valore minimo (0) e massimo (9). Si è ottenuto così un profilo sensoriale che tipicizza le varietà a diverso grado di maturazione. Nella figura 3 sono riportati i profili sensoriali delle quattro cultivar in cui sono stati confrontati i frutti con differente consistenza (nel caso di Orion e Royal Gem due gruppi di frutti presentavano consistenze strumentali veramente minime), ma con RSR ed acidità molto simili. In tutte le cultivar saggiate emerge il maggior punteggio di gradimento globa- le per i frutti più molli, confermando quanto già riscontrato nei test ordinativi. Per quanto riguarda il parametro consistenza, emerge ancora una volta la capacità discriminante degli assaggiatori, in grado di percepire differenze strumentali minime. Appare altresì evidente l’influenza esercitata dal grado di maturazione sulle percezioni più accentuate degli altri parametri sensoriali ad eccezione dell’astringenza e dell’acidità, nel senso che minore è la consistenza, maggiore risulta l’apprezzamento di dolcezza, gradimento, aromaticità e succosità. Conclusioni L’insieme dei dati raccolti evidenzia la forte influenza della varietà sulla durata in “shelf life” dei frutti. Si passa, infatti, da una “shelf life” potenziale di 3-4 giorni per alcune varietà più precoci a tempi molto più lunghi, dell’ordine di 1012 giorni per varietà più tardive tipo Summerset o di recente costituzione come Magique e Honey Glo. ORION Dolcezza SUMMERSET Dolcezza Gradimento 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Acidità Astringenza Aromaticità 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Gradimento Aromaticità Astringenza Consistenza Succosità Consistenza Succosità Acerbi (3,9Kg) Intermedi (1,3Kg) Maturi (0,6Kg) Gradimento Acerbi (1,0Kg) Intermedi (0,4Kg) Maturi (0,3) ROYAL GEM BIG TOP Dolcezza Dolcezza 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Acidità Aromaticità Succosità Acidità Gradimento Astringenza Aromaticità 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Acidità BIBLIOGRAFIA Astringenza Consistenza Acerbi (1,0Kg) Intermedi (0,4Kg) Maturi (0,3Kg) Succosità Acerbi (1,9Kg) Intermedi (0,8Kg) Maturi (0,4Kg) Consistenza Fig. 3 - Profili sensoriali delle cv Royal Gem, Orion, Summerset e Big Top confrontando frutti con diverso grado di maturazione. 60 FRUTTICOLTURA - n. 4 - 2008 Si conferma che la durezza è l’indicatore più importante ed estremamente sensibile dell’evoluzione della maturazione di pesche e nettarine (Crisosto, 2004), mentre le variazioni del contenuto in zuccheri ed acidità non sono indicatori altrettanto validi, ma definiscono meglio le caratteristiche intrinseche delle varietà. L’andamento della durezza in “shelf life” segue una curva sigmoidale inizialmente lenta, con crollo repentino tra il 2° e il 3° giorno, per poi procedere ancora lentamente nelle fasi finali d’intenerimento. Quest’ultima fase, quando si protrae nel tempo, permette di individuare le cultivar che presentano una buona ‘tenuta di maturazione’ e nell’esperienza condotta per tale caratteristica si segnalano le cultivar Summerset, Magique, Honey Glo, Sweet Red, Zee Lady e Diamond Ray. Dai dati ottenuti si evidenzia anche che i frutti sottoposti a frigoconservazione per almeno 10 giorni riducono significativamente la loro “shelf life” (2030%) rispetto ai medesimi frutti non frigoconservati. Per quanto concerne la serie di informazioni ottenute con le analisi sensoriali, si rimarca la preferenza dei consumatori per frutti maturi con “range” di durezza strumentale compreso tra 0,5 e 1,5 kg. Questa giusta maturazione permette la massima valorizzazione gustativa della cultivar, esaltando la percezione della dolcezza, dell’aromaticità e, ovviamente, della succosità. Alla luce delle evidenze sperimentali ottenute che rimarcano la differente “shelf life” di ogni varietà, si ritiene quindi si debba cercare un nuovo compromesso tra grado di maturazione alla raccolta e grado di maturazione alla vendita, che sia più vicino alle aspettative del consumatore e che tenga conto delle caratteristiche specifiche della cultivar. Crisosto C. H. (2004) - Nuovi sistemi distributivi delle pesche e nettarine per soddisfare i consumatori. Atti XXV Convegno peschicolo, Faenza, a cura di S. Sansavini, pp. 209-213. Crisosto C. H. (2006) - Come limitare le perdite e prolungare la conservazione delle nettarine in post-raccolta. Frutticoltura, 7-8, pp. 38-44. Eccher Zerbini P., Mari M. (2005) - Qualità e post-raccolta. Il Pesco, a cura di C. Fideghelli e S. Sansavini. Edagricole, pp. 199-216. Testoni A. (1995) - Momento di raccolta, qualità, condizionamento e confezionamento delle pesche. Atti Convegno “La peschicoltura veronese alle soglie del 2000”, pp. 327-354. IVA S U E L ESC NDIAL MO Dalla coltivazione, con un’assistenza qualificata lungo tutta la filiera produttiva, alla promozione e commercializzazione, per portare Jingold sulla tavola dei consumatori, con il sostegno di investimenti promo-informativi. UN PROGETTO CHE FRUTTA TANTI FRUTTI L’esclusiva varietà di kiwi a polpa gialla Jingold si affaccia sul mercato internazionale con un progetto innovativo “dal campo alla tavola”. prossimamente nel tuo frutteto VUOI SAPERNE DI PIÙ SUL PROGETTO JINGOLD? 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