LA COMUNICAZIONE
CONCETTI GENERALI
“COMUNICAZIONE”

Etimolgia:
comunicazione dal verbo latino “communicatio”
= rendere partecipi altri di ciò che si possiede
communicatio fa riferimento a “munus” = dono
􀃆
􀃆
comunicazione = atto creativo che
stabilisce un legame tra gli interlocutori.
In sociologia l’uso del termine “comunicazione”
è riferito alla trasmissione di significato tra
uomo e uomo.


Definizione:
La comunicazione interpersonale (faccia a
faccia) può essere considerata come l'insieme
dei fenomeni che permettono lo scambio di
informazioni fra 2 o più persone attraverso il
linguaggio parlato (nei suoi aspetti verbali e
non verbali) e attraverso i segnali non verbali
che, inviati per mezzo dei movimenti del corpo
o di parti di esso, vengono ricevuti mediante il
canale visivo.

Si tratta quindi di un processo a spirale con
evidenti caratteristiche di reciprocità, in cui le
informazioni inviate da un “emittente” ad un
“ricevente” producono in questo delle reazioni
o risposte che “ritornano”, in quanto nuove
informazioni, al primo dei due interlocutori, che
viene messo pertanto nella condizione di
inviare nuove informazioni e così via.

Nell'analisi della natura e della complessità del
processo comunicativo consideriamo, per
semplicità, l'unità minima di analisi:
 L'atto comunicativo
L’atto comunicativo
CONTESTO
Feedback
CANALE
Emittente
Messaggio
Codifica
Ricevente
Decodifica
CODICE
Rumore
(Slama-Cazacu 1973)
Atto comunicativo
PER DESCRIVERE UN ATTO COMUNICATIVO È NECESSARIO
RISPONDERE ALLE
SEGUENTI DOMANDE [H. LASSWELL, 1948]:
1) CHI?
2) DICE CHE COSA?
3) ATTRAVERSO QUALE CANALE?
4) A CHI?
5) CON QUALE EFFETTO?




La FONTE o emittente è un gruppo o un’istituzione che produce
un messaggio, il cui obiettivo è la credibilità al raggiungimento
della quale contribuiscono competenza e abilità della stessa.
Il MESSAGGIO è tutto ciò che costituisce l’oggetto di scambio in
una pratica comunicativa. La sua forma iniziale deriva
dall’obiettivo del mittente ma può essere poi influenzato dalla
natura del mezzo con cui lo si trasmette. Per cui il messaggio
ricevuto può essere molto diverso da quello inviato.
Il CANALE è il mezzo fisico attraverso il quale si svolge l’atto
comunicativo. Nella realtà esistono diversi canali che operano
simultaneamente, ed è proprio la loro interazione che determina
il risultato del processo comunicativo.
Il CODICE è un sistema generalmente condiviso per
l’organizzazione dei segni. È caratterizzato dalla convenzionalità
ed esige la coincidenza dei sistemi di riferimento dei comunicanti.
Quando ci si serve del sistema dei segni
l’elemento decisivo ai fini della comprensione
- poiché proprio in essa consiste la finalità
degli atti comunicativi – è dato da quella
Competenza comunicativa
Di cui dispone l’individuo partecipe del
processo di comunicazione: ciascuno deve
essere al corrente del significato dei segni
con cui si comunica che si tratti di gesti,
sguardi, odori, parole o frasi.
Quando ci si serve della lingua, la
comprensione del senso delle comunicazioni
verbali richiede una conoscenza non solo dei
segni ma anche delle regole generali.
La comunicazione come processo di
comprensione reciproca presuppone un
momento di precomprensione:
l’apprendimento della lingua che ha luogo
nelle prime fasi della socializzazione.
Nel campo dei rapporti sociali l’acquisizione di
una competenza comunicativa è uno dei più
importanti processi di apprendimento.
C’è da sottolineare però come non tutti gli
elementi necessari alla comunicazione fra gli
uomini sono appresi: molti di essi sono innati
non in senso individuale ma nel senso della
storia della specie, come risultato del
processo evolutivo.
Informazioni filogenetiche
Informazioni Specifiche di una cultura.
UN MODELLO PER SITUARE I
PROCESSI COMUNICATIVI
Configurazioni culturali
Sfera
politica
Sfera
economica
Elementi culturali
• operatori cognitivi, affettivi
• conoscenze
• atteggiamenti
• valori
• rappresentazioni, immagini
• credenze
• simboli
• norme, riti
• gusti
Aggregati in
Assetti semantici
Identità Ideologie Tradizioni
Altre sfere
Scientifica,Form
ativa,Religiosa
Sportiva etc.
Standard
culturali
CONTESTO: emittente & ricevente sono localizzati




Spazialità & temporalità
Collocazione sociale (sesso, età, personalità, istruzione,
occupazione,…)
Indessicalità (significati tacitamente condivisi)
Embodyment (fisica, biologia, psicologia, sociologia: evoluzione,
esperienza, interessi)
INTERAZIONI: il ricevente è attivo




Negoziazioni: turni di parola, di passaggio
Attese: accessibilità, atteggiamenti
Cognizione: interpretazione, memorizzazione
Fiducia: credibilità dell’emittente
MESSAGGIO: la forma è un contenuto



Ordine delle argomentazioni
Completezza delle argomentazioni
Esplicitazione delle conclusioni
Contesto
SPAZIALITÀ


Lontananza: profondità di scena.
Vicinanza: intimità.
TEMPORALITÀ


Sonorità: altezza, intensità, timbro, ritmo, espressività, pause.
Durata: ciclo dell’attenzione, programma, quadro istituzionale.
COLLOCAZIONE SOCIALE




Ruolo: norme & attese su posizione in sistema sociale
Prestigio: rispetto attribuito & preteso
Potere: capacità di influenza su eventi & comportamenti
Scena & retroscena
CULTURA



Significati: definizioni per caratteristiche singolarmente necessarie & congiuntamente
sufficienti, euristiche identificative
Attese: comportamenti, ragionamenti.
Teorie & conoscenza tacita.
NEGOZIAZIONI
TURNI DI PAROLA: p.es. in aula, all’esame...
TURNI DI PASSAGGIO: p.es. sul marciapiedi
…
ATTESE & COGNIZIONE
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
Accesso all’informazione
Diversità di interesse per tema, difficoltà di accesso al contenuto, sfiducia nelle proprie
capacità.
Atteggiamenti fondamentali
Disposizione stabile, di lunga durata ed appresa, a reagire in un certo modo ad una certa
cosa: disponibilità a ricevere il messaggio e interpretazione dell’atto comunicativo.
Interpretazione del messaggio
Doppio codice: codifica & decodifica = duplice interpretazione del significato (doppio codice) -> "patto implicito" di condivisione --> istituzione.
Assimilazione (contrasto): piccola differenza di opinione, scarso attaccamento alla propria
opinione, atteggiamento positivo verso l’emittente --> campo di accettazione (al contrario:
rifiuto).
Memorizzazione dell’informazione
Effetto Bartlett: la memorizzazione tende a selezionare gli elementi più significativi per il
soggetto a scapito di quelli più difformi o culturalmente distanti dai suoi atteggiamenti.
Sleeper effect: la memorizzazione tende ad attenuare l’iniziale barriera di un atteggiamento
negativo verso l’emittente, preservando i contenuti più vicini ai propri atteggiamenti.
FIDUCIA
La credibilità dell’emittente sta nel mostrare:
– Competenza: possesso di conoscenze specifiche sul tema di cui al messaggio almeno pari a quelle di chi ascolta.
– Distacco (onestà e obiettività di giudizio): ammessi gli interessi particolari (legittimi), mettere in luce l’interesse più generale.
– Coinvolgimento (responsabilità ed empatia): capacità di mettersi nei panni di chi ascolta.
MESSAGGIO







Ordine delle argomentazioni
Recency (primato di argomenti conclusivi) prevale su primacy (primato di argomenti iniziali)
se il tema è più familiare.
Completezza delle argomentazioni
argomenti soltanto + (-) favoriscono accettazione (rifiuto) di chi la pensa come l’emittente,
nel caso di bassa istruzione.
informazione completa di +/- favorisce accettazione di chi ha atteggiamento contrario
all’emittente.
effetto boomerang di argomenti giudicati deboli e contrari ad atteggiamento negativo
fortemente radicato.
Esplicitazione della conclusioni
maggiore sintonia e coinvolgimento, maggiore utilità di lasciare implicite le conclusioni.
maggiore conoscenza o capacità intellettuali del ricevente, minore utilità di esplicitare le
conclusioni.
minore conoscenza o capacità intellettuali del ricevente, maggiore utilità di esplicitare le
conclusioni.
Umberto Eco parla di decodifica aberrante, che può darsi in 4
modalità:
 Incomprensione o rifiuto del messaggio per assenza di codice;
 Incomprensione del messaggio per disparità di codici;
 Incomprensione per interferenze circostanziali;
 Rifiuto del messaggio per delegittimazione dell’emittente.
Per quanto concerne la psicologia, essa analizza gli elementi
generali dei processi comunicativi. Per quanto riguarda la
scienza comunicativa nello specifico, tra i padri fondatori
possiamo annoverare Lasswell, con la sua analisi del contenuto,
Hovland, ma soprattutto Katz e Lazarsfeld, con il flusso di
comunicazioni a due fasi e gli opinion leaders:
 dai media agli opinion leaders;
 dagli opinion leaders ai soggetti meno esposti.
Nel modello dei coniugi Riley, il processo
comunicativo è inserito decisamente
all’interno del sistema sociale. Sia l’Emittente
che il Ricevente sono influenzati dall’ordine
sociale cui sono inseriti, nel quale tutti i
gruppi condividono un’interazione dinamica,
in cui circondano messaggi pluridirezionali.
Ricerca Psicologica
La Finestra di Johari
Sebbene il nostro modo di
comunicare riveli moltissimo dei
nostri pensieri e sensazioni, noi
possiamo nascondere pensieri e
sensazioni quasi completamente
anche a noi stessi.
1. Aperto
3. Cieco
2. Nascosto
4. Ignoto
Noto a sè
Ignoto a sè
Noto ad
altri
Non Noto ad
altri
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

Sebbene il nostro modo di comunicare riveli
moltissimo dei nostri pensieri e sensazioni, noi
possiamo nascondere pensieri e sensazioni
quasi completamente anche a noi stessi.
Il primo quadrante riguarda la sfera pubblica
della personalità, atteggiamenti e
comportamenti che il soggetto assume
consapevolmente e di cui anche gli altri sono
al corrente.
Siamo di fronte ad un’area comunicativa
aperta, dove circolano liberamente i messaggi
che l’individuo conosce, è disposto a
comunicare e sono note agli altri.
Il secondo quadrante riguarda il caso in cui nascondiamo alcune
verità anche a noi stessi (siamo ciechi), mentre esse possono risultare
evidenti agli altri.
La terza area riguarda la capacità dell’individuo di simulare, inibire
e/o mascherare le caratteristiche che ci riguardano.
Il quarto quadrante rappresenta i fenomeni che ci riguardano ma
che rimangono ignoti, sia a noi che alle persone che ci circondano.
È l’espressione sintetica della sfera dell’inconscio, indisponibile in
un dato momento, ma sempre fonte latente di informazione
accessibile tramite l’analisi.
Forme di comunicazione
1. La comunicazione come sistema relazionale
2. La comunicazione verbale
3. La comunicazione non verbale
4. La comunicazione come rappresentazione
La comunicazione interpersonale può
essere …

“uno scambio interattivo osservabile tra due o
più partecipanti, dotato di intenzionalità e di un
certo livello di consapevolezza, in grado di far
condividere un determinato significato sulla base
di sistemi simbolici e convenzionali di
significazione e di segnalazione”
Cfr. L. Paccagnella, Sociologia della comunicazione, Il Mulino, bologna, 2004, p.26
Parole-chiave

Interazione → relazione → bidirezionalità
Intenzionalità e consapevolezza
Scambio di significati → processo di
cooperazione interpretativa di Umberto Eco
Una comunicazione semantica

Costruzione simbolica della realtà



Paradigma comunicativo relazionale
Il sistema comunicativo umano
COMUNICAZIONE
VERBALE
Il segno
COMUNICAZIONE
VOCALE
COMUNICAZIONE
NON VERBALE
Cfr.L. Paccanella, Sociologia della comunicazione, il Mulino, Bologna, 2004, p.48
ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE
Nella comunicazione umana si hanno due possibilità
diverse di far riferimento agli oggetti (in senso esteso):
Rappresentarli con una immagine
analogica
Dar loro un nome
digitale
ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE
IN GENERALE…
In generale, il linguaggio (in particolare quello verbale e
scritto) pone una connessione “digitale” nel
riferimento agli oggetti e attiene normalmente
all’aspetto di contenuto della comunicazione
In generale, tutte le modalità non verbali attengono alla
dimensione “analogica” e riguardano normalmente
l’aspetto di relazione della comunicazione
Ogni azione comunicativa è un atto reciproco.
Questa reciprocità nel rapporto di
comunicazione risulta dalla pre conoscenza
delle caratteristiche di coloro cui l’azione è
riferita o rispetto ai quali si orienta.
Si eliminano così i fattori di disturbo (rumore).
Ma la pre conoscenza di cui parliamo non
necessariamente deve essere relativa alle
persone ma può anche essere riferita alla
funzione…..
Inoltre entrano a far parte della comunicazione
(del processo di trasmissione del significato)
anche particolari condizioni socio culturali
costitutive nell’ambito della comunicazione.
Dal contesto globale della comunicazione
dipende la specificità della formulazione del
messaggio.
L’emittente avrà cura di considerare il livello
comunicativo del destinatario e quindi riuscirà
a comunicare solo nell’ambito di un comune
repertorio di segni e di significati.
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