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Alessia Folcio
La valutazione in un corso di inglese
specialistico in blended learning
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1. INTRODUZIONE
Nel presente articolo evidenzierò gli strumenti e i processi di valutazione,
formativa e sommativa, e di autovalutazione messi a punto da un gruppo di
insegnanti di lingua inglese, durante le fasi di progettazione ed erogazione di
un percorso di apprendimento dell’inglese specialistico in blended learning 1.
Tale percorso, intitolato Let it roll! 2, è stato progettato nell’anno 2003 presso
il CTU, centro di servizio per le tecnologie e la didattica universitaria multimediale e a distanza dell’Università degli Studi di Milano, ed è stato finora
erogato in due edizioni, negli anni accademici 2003-2004 e 2004-2005, a 200
studenti dei corsi di laurea di Comunicazione e Società 3 (Facoltà di Scienze
Politiche) e di Scienze Umanistiche per la Comunicazione (Facoltà di Lettere
e Filosofia).
1 Parliamo di blended learning quando diverse metodologie di insegnamento, in genere
quella tradizionale e quella mediata dalle tecnologie, si alternano all’interno di un percorso
didattico avente obiettivi e finalità omogenee. Calvani e Rotta (2000).
2 L’espressione Let it Roll! è la prima frase pronunciata da un regista sul set ed equivale all’italiano «Ciak. Si gira!». Una descrizione più approfondita della progettazione, degli
strumenti di valutazione e di comunicazione e dell’erogazione del corso Let it Roll! è disponibile nelle pubblicazioni indicate in bibliografia.
3 Il corso di laurea di Comunicazione e Società è prevista una terza edizione per
l’anno accademico 2006/2007.
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2. IL PROGETTO
Punto di partenza per la progettazione dei contenuti didattici e degli strumenti di valutazione e di comunicazione in Let it Roll! è stata la precedente esperienza condotta dal gruppo di insegnanti: il Progetto Matricola 4, un corso di
lingua inglese base in blended learning, finalizzato all’acquisizione della certificazione Cambridge PET 5. L’esperienza con il corso online utilizzato, scelto tra
quelli disponibili sul mercato, ha fornito utili indicazioni sulle caratteristiche
di un possibile corso online ‘ideale’, finalizzato all’erogazione dei contenuti
nell’ottica dell’autoapprendimento. Un corso online ‘ideale’ dovrebbe, attraverso mezzi di comunicazione e valutazione adeguati, permettere al tutor di:
- personalizzare l’apprendimento dello studente, grazie a un sempre tempestivo e mirato intervento online;
- formulare un’efficace valutazione formativa;
- creare un costante legame con le lezioni in aula;
- comunicare la valutazione sommativa, offrendo allo studente strumenti di
comunicazione tra pari e con il tutor.
Da questa riflessione è nata l’idea di creare un ambiente online ad hoc per
Let it roll! ed è iniziata la progettazione dei contenuti linguistici e didattici del
corso, sia per la parte online che per le lezioni in aula.
Let it roll! ha come obiettivo l’acquisizione del vocabolario specialistico
negli ambiti tematici di cinema, pubblicità e giornalismo e si rivolge a studenti aventi una conoscenza pregressa della lingua inglese a livello intermedioavanzato 6. Si è scelto di erogarlo secondo una modalità di blended learning, prevedendo che gli studenti completino due lezioni online prima di ogni lezione in
aula. In questo modo lo studente acquisisce i contenuti in autoapprendimento
e li mette in pratica in aula attraverso attività comunicative di gruppo.
Il corso online è suddiviso in tre moduli (cinema, pubblicità e giornalismo) ciascuno costituito da cinque lezioni, di cui quattro finalizzate all’apprendimento dei contenuti e una alla valutazione di quanto appreso in ogni
4 Una descrizione più approfondita del Progetto Matricola e delle sue finalità e risultati è disponibile nelle pubblicazioni indicate in bibliografia.
5 Il corso è stato erogato online attraverso il sito http://www.globalenglish.com e gestito in aula da cinque tutor. Negli anni accademici 2001-2002 e 2002-2003, 1000 matricole, provenienti da diverse facoltà umanistiche e scientifiche dell’Università degli Studi di
Milano, hanno frequentato il corso e ottenuto la certificazione Cambridge PET.
6 I livelli intermedio e avanzato corrispondono rispettivamente al B2 e C1 del Common European Framework of Reference elaborato dal Consiglio d’Europa.
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singolo modulo. Le lezioni, a loro volta, sono costituite da un numero variabile di attività. Il corso, pur prevedendo il costante intervento dei tutor, sia
online che in aula, è dotato anche di un sistema automatizzato di valutazione
dell’apprendimento e di tracciamento dei risultati ottenuti. Questi strumenti
consentono di seguire un percorso di apprendimento graduale scandito da
una costante valutazione formativa e da una valutazione sommativa valida e
accessibile allo studente.
3. LA VALUTAZIONE FORMATIVA IN FASE DI PROGETTAZIONE
ED EROGAZIONE DEL CORSO
Le caratteristiche degli strumenti di valutazione di Let it Roll! derivano da un
contesto particolare nel quale i cinque insegnanti rivestono ruoli differenti: instructional designer 7, tutor facilitatore e valutatore online e docente in aula.
Nelle fasi di progettazione ed erogazione del corso, gli insegnanti hanno
ricoperto il ruolo di instructional designer, creando i contenuti linguistici e realizzando gli strumenti didattici e di comunicazione del corso online in un processo di costante collaborazione e negoziazione con un team di esperti informatici del CTU. In fase di erogazione, hanno poi svolto la classica funzione di
tutor facilitatore 8, ma anche del tutor valutatore che formula precise analisi
degli obiettivi raggiunti dallo studente, avvalendosi degli strumenti messi a disposizione online. In aula, svolte ormai le funzioni di instructional designer e tutor, gli insegnanti hanno assunto poi il ruolo di docente valutatore, osservando e valutando gli studenti durante lo svolgimento delle attività programmate.
Questa molteplicità di ruoli è tipica della didattica mediata dalle tecnologie
(Shepherd 1999), in cui gli insegnanti si trovano ad agire su diversi livelli,
come: instructional designer, tutor online e docente in aula.
Il fatto che la figura del docente del corso e quella di instructional designer
coincidano, ha consentito di usare in modo efficace gli strumenti di valutazione nella successiva fase di erogazione. In questa ottica, gli strumenti di valutazione divengono parte integrante del processo di apprendimento ed è, dunUtilizzo questo termine per intendere il progettista di contenuti didattici.
Inteso come colui che «crea l’atmosfera dell’esperienza di gruppo per chiarire gli
scopi negli individui e selezionare le risposte adatte per conseguirli». Calvani e Rotta
(2000:221).
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que, in questo senso che si parla di valutazione formativa 9. In Let it Roll! la
valutazione formativa si pone tre obiettivi principali:
- rilevare e diagnosticare le difficoltà di ciascuno studente;
- quantificarne il miglioramento lungo tutta la durata del corso;
- comunicare puntualmente ed efficacemente allo studente le strategie per
ottenere risultati migliori nell’apprendimento (Dunn et al. 2004).
Le cinque lezioni online per ogni modulo, contengono attività quali: fill-in,
matching, multiple choice e drag&drop, che costituiscono le basi del successivo e più
complesso lavoro in autoapprendimento 10 e in aula. Per tali attività il corso Let
it roll! dispone di un sistema automatizzato di rilevazione dei risultati, che consente un feedback immediato e porta lo studente a visualizzare i risultati ottenuti
e gli errori eventualmente commessi, dopo aver svolto l’esercizio, infatti, lo studente ha la possibilità di visualizzare le risposte corrette, indicate in verde, e le
risposte scorrette, indicate in rosso. (fig. 1). Il feedback automatico è il primo
strumento di valutazione formativa e, nello stesso tempo, di autovalutazione.
Figura 1 - Esempio di test, con domande di tipo true/false o con risposte a scelta multipla, con feedback automatico. Dopo aver svolto l’esercizio lo studente ha la possibilità di visualizzare le risposte
corrette, indicate in verde, e le risposte scorrette, indicate in rosso
9 Si intende per valutazione formativa il momento successivo alla verifica del raggiungimento degli obiettivi formativi in itinere, e in cui si ridefiniscono le strategie di insegnamento e di rinforzo. Cfr. Pedrazzini (2000:321).
10 L’autoapprendimento prevede lo svolgimento di compiti scritti e di un’ulteriore
produzione scritta, di tipo collaborativo, all’interno di un forum didattico.
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In aula, invece, la valutazione formativa avviene attraverso attività di warm up
e brainstorming finalizzate al ripasso del vocabolario acquisito, e attraverso attività comunicative di gruppo, per esempio: mini-progetti, role play e simulazioni 11. Si è scelto di proporre attività basate sulla realizzazione di progetti
quali:
- la scelta delle inquadrature sulla base dello script di un film famoso, nel modulo del cinema;
- la realizzazione di campagne pubblicitarie, nel modulo sulla pubblicità;
- la creazione di un servizio giornalistico, nel modulo sul giornalismo.
Questo tipo di attività di gruppo, che prevedono la realizzazione di mini
progetti basati su materiali reali, consentono un maggiore coinvolgimento degli studenti che hanno preso parte alle lezioni assumendo ruoli diversi e svolgendo compiti durante i quali hanno potuto mettere in atto quanto appreso
(Jones et al. 1995).
Il tutor esamina, dunque, i risultati ottenuti online creando poi apposite
attività di approfondimento in aula, durante le quali ha modo di osservare le
difficoltà e i miglioramenti degli studenti. In aula, infatti, il tutor ha la possibilità di ricreare e perfezionare, secondo le esigenze del gruppo, il percorso di
apprendimento delineato dall’organizzazione dei contenuti online, che non
possono essere modificati in fase di erogazione del corso. Ecco che l’aula diviene supporto dell’online e contesto fondamentale entro il quale attuare strategie di rinforzo creando attività di approfondimento ad hoc.
Il tutor interagisce online con il proprio gruppo di studenti, interpretando, come già detto, il ruolo di tutor facilitatore, comunicando puntualmente
con lo studente, a seguito della valutazione di un compito e dei risultati conseguiti. Per fare ciò utilizza uno strumento ideato appositamente, l’instant message (fig. 2), attraverso il quale il tutor trasmette al singolo studente suggerimenti per approfondimenti o spiegazioni su come svolgere le attività e come
migliorare nelle abilità linguistiche. L’instant message è uno strumento di comunicazione «uno-uno» che anche lo studente può utilizzare per chiedere spiegazioni o per motivare le proprie scelte nell’ambito dello svolgimento di particolari attività (fig. 2).
11 Per un approfondimento e una descrizione più puntuali delle attività svolte in aula
durante il corso Let it roll!, vedi Canzi. et al. (2004).
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Figura 2 - Esempio di instant message inviato da uno studente per chiedere un chiarimento su come
svolgere un esercizio nel modulo del cinema
Gli strumenti di valutazione e comunicazione sono stati quindi progettati nell’ottica di offrire uno scaffolding che favorisce l’apprendimento, ma che lascia
anche spazio all’autonomia e, al tempo stesso, all’intervento diretto del tutor 12.
Lo scaffolding di Let it Roll!, a sua volta, si colloca all’interno di un processo formativo orientato verso la valutazione sommativa (Dunn 2004:18), di cui
si parla più diffusamente nel paragrafo 4. Per ora basti dire che tutte le attività a feedback automatico, presenti nelle lezioni online, sono state pensate con il
fine di preparare lo studente a svolgere i compiti oggetto di valutazione non
automatica. Queste attività forniscono allo studente contenuti basati su materiali reali e sono finalizzate all’acquisizione delle competenze linguistiche adeguate a svolgere i successivi compiti. Tali compiti verificano l’abilità di writing,
sono corretti direttamente dal tutor e costituiscono un momento di verifica a
seguito del quale avviene la comunicazione della valutazione formativa.
L’attività di writing si basa su una traccia che lo studente elabora in relazione a quanto appreso in precedenza online 13. Successivamente, il compito
12 Con il termine scaffolding si intende la struttura di strategie di apprendimento/insegnamento, di rinforzo e di valutazione formativa. «si vengono a disporre una varietà di impalcature che assistono, stimolano, orientano, offrendo tuttavia un forte spazio alla responsabilizzazione del soggetto che viene orientato all’autonomia». Calvani (2003).
13 «Writing is potentially satisfying. If you are writing on a topic about which you
feel you have something worthwhile or interesting to say, the process of writing can be absorbing and enjoyable; and if it is worked through to a final product, most people feel pride in their work and want it to be read». Ur (1996:68).
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viene inviato, cliccando sul tasto send (fig. 3), al tutor per la correzione, che
viene compilata nell’apposita box e recapitata allo studente. La correzione da
parte del tutor contiene un commento e un punteggio (fig. 4). Il commento
alle attività di writing può essere considerato parte dello scaffolding fornito allo
studente a seguito della valutazione formativa, poiché gli sarà utile in futuro
per svolgere altre attività dello stesso tipo.
Figura 3 - Esempio di compito di writing
Figura 4 - Esempio di compito di writing con commento della tutor e assegnazione di un punteggio
(da 0.1 a 1)
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In questa occasione, come nel caso dell’instant message, il tutor fornisce commenti e spiegazioni che contribuiscono a far migliorare lo studente ad aumentare la sua motivazione nell’apprendimento. Il tutor assume così il ruolo di facilitatore, e attribuisce una valutazione e un punteggio al compito, svolgendo
la funzione di valutatore (Calvani e Rotta 2000:227).
4. L’AUTOVALUTAZIONE, LA REPORTISTICA 14 E IL LINK HISTORY
In Let it roll!, per il controllo dei progressi e dei risultati degli studenti, è stato
creato uno spazio online, fruibile anche dall’insegnante, all’interno del quale
vengono riassunti tutti i feedback e i risultati ottenuti in tutte le attività svolte:
la reportistica (fig.5) 15.
Figura 5 - Esempio di reportistica con dati quantitativi e qualitativi
La reportistica è uno spazio all’interno del quale, grazie a un sistema di tracciamento, confluiscono tutti i dati di tipo quantitativo e qualitativo relativi allo
14 Per un approfondimento riguardo alla reportistica creata per Let it Roll! vedi Canzi. et al. (2004).
15 Nella figura 5 si riporta un esempio di reportistica di uno studente della prima
edizione del corso. In alto a sinistra si trova il numero e il tipo di attività cui la reportistica
fa riferimento. In verde, sempre in alto a sinistra, si può vedere la percentuale in cui l’esercizio è stato completato. Sulla stessa colonna, inoltre, si trovano i dati quantitativi: soglia,
numero di tentativi, miglior risultato; nella colonna di destra troviamo la history cioè la cronologia di tutti i feedback ottenuti. In questo caso lo studente ha svolto l’esercizio per tre
volte e i suoi tentativi appaiono in ordine cronologico. Cliccando su ciascun tentativo lo
studente potrà visualizzare tutti i feedback ottenuti.
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svolgimento degli esercizi online. I dati quantitativi riguardano la soglia di superamento dell’esercizio, il numero di tentativi effettuati e il miglior risultato
ottenuto in ciascuna attività. Questi dati forniscono al tutor ulteriori elementi
per formulare la valutazione di ciascuno studente e permettono a quest’ultimo, in fase di autoapprendimento, di autovalutarsi, di mettersi alla prova ed
eventualmente di mettere in atto strategie adeguate per migliorarsi. La reportistica dunque, è un mezzo di controllo funzionale sia all’apprendimento sia
all’insegnamento.
Nella history vengono riportati i dati qualitativi sull’apprendimento (fig.
5), è possibile infatti visualizzare gli esercizi svolti con le relative risposte date
da ogni studente in ogni tentativo. La history, che riporta sia i feedback automatici sia quelli a cura del tutor, è stata pensata per dare allo studente la possibilità di autovalutarsi riflettendo sui risultati ottenuti e per comunicare allo studente in maniera efficace la valutazione formativa. La reportistica e la history,
dunque, sono strumenti che facilitano l’autoapprendimento e l’autovalutazione, elementi fondamentali della didattica online.
5. LA VALUTAZIONE SOMMATIVA
La valutazione sommativa è fornita agli studenti a seguito dello svolgimento
di una verifica finale volta a valutare il raggiungimento degli obiettivi formativi ed è costituita dalla somma dei compiti svolti dallo studente e valutati durante tutto il percorso formativo 16.
Il primo esempio di valutazione finale in Let it roll! è dato dai test di ripasso online, contenuti nelle lezioni denominate review, inserite alla fine di ciascun
modulo. Sono previste tre lezioni online di review in tutto il corso, in tali lezioni
lo studente svolge quattro attività nelle quali vengono presi in considerazione
tutti i contenuti presenti nel modulo e viene valutata l’acquisizione del vocabolario specialistico, obiettivo didattico principale del corso. A ciascuna review
corrisponde una lezione di valutazione in aula, durante la quale gli studenti,
suddivisi in gruppi, svolgono attività di simulazione, nelle quali devono dimo16 La valutazione sommativa si colloca alla fine del percorso di apprendimento ed è
formulata tenendo conto dei risultati ottenuti dallo studente in fase di verifica , della sua
partecipazione al corso, del suo impegno e del raggiungimento dell’obiettivo finale del corso. Cfr. Pedrazzini (2000:321).
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strare di saper utilizzare tutti i vocaboli appresi in aula e di realizzare mini-progetti, seguendo le varie fasi di creazione, per esempio, di un processo di produzione cinematografica, una campagna pubblicitaria e un radio giornale. Il tutor,
in questa fase, esamina tutti i risultati ottenuti in ogni modulo online, analizzando la reportistica, e corregge gli esercizi di writing previsti osservando nel frattempo il rendimento di ciascuno studente in aula durante la lezione di review.
La valutazione sommativa viene poi comunicata allo studente attraverso
uno strumento, sviluppato appositamente per la seconda edizione del corso,
proprio in virtù dell’esigenza di comunicare in maniera più puntuale la valutazione sommativa dopo il lavoro online e in aula. Tale strumento è stato denominato That’s a wrap 17.
That’s a wrap contiene un breve giudizio del tutor per ciascuno studente e
prende in considerazione questi aspetti:
- la qualità e quantità della frequenza dello studente online e in aula;
- i risultati ottenuti negli esercizi a feedback automatico;
- i risultati ottenuti negli esercizi di writing con correzione a cura del tutor;
- la qualità della partecipazione ai forum didattici;
- la partecipazione alle attività di gruppo in aula;
- il raggiungimento degli obiettivi didattici previsti nel modulo.
La valutazione finale è il frutto di un lavoro di osservazione e valutazione continua degli studenti da parte del tutor che, nel commento contenuto in
That’s a wrap cerca di incrementare la motivazione dello studente in vista dei
successivi moduli. Il tutor, inoltre, spinge lo studente a migliorare la qualità
dell’apprendimento, attraverso il ripasso dei contenuti didattici e ad approfondire gli argomenti trattati nel corso, avvalendosi dei mezzi forniti online, quali
il glossario dei termini specialistici e i link ai siti specializzati di cui il sito è
corredato e la lettura di riviste e libri sui temi trattati nel corso.
6. CONCLUSIONE
In Let it roll! la valutazione formativa non solo scandisce il percorso di apprendimento, evidenziandone i punti di forza e di debolezza, ma ne diventa
17 Come gli studenti hanno appreso durante la frequenza del modulo sul cinema,
That’s a wrap è la frase che i registi pronunciano dopo aver girato l’ultima scena del proprio
film. Per un ulteriore approfondimento vedi Canzi et al. (2004).
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parte integrante. Attraverso una comunicazione puntuale e chiara tra insegnante e studente, a seguito dello svolgimento delle attività online o in aula, è
possibile migliorare il livello di apprendimento attuando strategie di rinforzo
sia a livello di gruppo che a livello individuale. Il blended learning nella sua componente online offre all’insegnante/tutor la possibilità di una comunicazione
costante con i propri studenti, come è stato evidenziato, per esempio, nel caso
dell’instant message. Nel corso online è inoltre possibile, sia per lo studente sia
per l’insegnante, osservare ed esaminare costantemente i risultati ottenuti in
ogni singola attività, attraverso la reportistica. Ciò è fondamentale nell’ottica
dell’autoapprendimento che sta alla base della didattica online, ma diventa utile
e necessario soprattutto nel blended learning nel momento in cui il tutor osserva
e valuta i progressi dei propri studenti, rendendone poi conto nella valutazione finale. That’s a wrap costituisce il ‘luogo’ entro il quale viene posta la valutazione sommativa o finale ed è efficace, non solo perché si trova all’interno del
corso online a conclusione del percorso didattico definito in ciascun modulo e
ne sancisce la fine, ma anche per la funzione di mezzo di comunicazione che
comunque assolve, creando un ulteriore legame tra tutor e singolo studente.
Tale legame si ristabilisce conseguentemente in aula, nel momento in cui ciò
che gli studenti hanno appreso online deve essere messo in pratica e osservato
attentamente.
Nel caso di Let it roll!, il blended learning fornisce infinite possibilità e strumenti al docente, ma tali mezzi vanno accuratamente strutturati e disegnati in
fase di progettazione. Occorre dunque ribadire che il ruolo dei tutor in qualità di instructional designer sia online sia in aula, nella prima fase del corso, ha reso
possibile la creazione di una solida struttura di scaffolding finalizzata all’apprendimento e alla comunicazione delle strategie atte a svolgere le attività preposte alla valutazione. I tutor hanno potuto porre le basi del proprio progetto di
insegnamento nella parte online per poi ampliarle in aula tenendo ovviamente
conto delle esigenze e caratteristiche del proprio gruppo classe.
Da ultimo, vorrei segnalare come, proprio in fase di progettazione, si
siano tenuti in considerazione i tre obiettivi principali della formazione. Si
sono creati e utilizzati, infatti, diversi mezzi atti a rilevare e diagnosticare le
difficoltà di ciascuno studente, a quantificarne il miglioramento nella durata
del corso e, infine, a comunicare puntualmente ed efficacemente allo studente
le strategie per migliorarsi nell’apprendimento.
Alla luce di queste riflessioni credo sia utile porre l’accento sulla praticità e utilità del blended learning anche nell’insegnamento a livello universitario.
Considerando i problemi logistici che l’Università deve affrontare con il co-
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stante incremento delle immatricolazioni, delegare parte dello studio a moduli online contribuirebbe a far fronte alle problematiche legate allo spazio e alla
gestione dei tempi di studio da parte degli studenti. Le potenzialità della comunicazione online possono e devono essere sfruttate per creare una personalizzazione dell’insegnamento, per gestire meglio il percorso di apprendimento
rendendolo più flessibile e duttile rispetto al contesto. Le nuove tecnologie
possono migliorare la qualità della progettazione del percorso formativo e
della sua realizzazione, adibendo uno spazio multimediale alla raccolta dei
materiali e dei contenuti didattici, rendendo così il percorso di insegnamento
più vario e multiforme. Se si delega parte dell’insegnamento dei contenuti a
una metodologia che prevede un apprendimento online con il costante intervento di un tutor, l’aula può diventare uno spazio entro il quale lo studente
utilizza quanto appreso partecipando attivamente al processo formativo.
Il blended learning, Let it roll! ne è una dimostrazione, può dunque rendere
più interessante e interattivo l’apprendimento, offrendo una varietà di materiali reali sia nella sua parte online che in aula. Un corso con caratteristiche
analoghe può risolvere i problemi di frequenza che spesso gli studenti hanno,
specialmente se lavoratori, permettendo al tutor di avere il polso della qualità
e quantità dell’apprendimento del proprio gruppo e consentendo una comunicazione più intensa tra tutor e studenti.
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