La Contabilizzazione del calore: trasformare un obbligo in un’opportunità Il decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, in materia di efficienza energetica, ha recepito e ha dato attuazione alle direttiva comunitaria 2012/27/UE finalizzata ad introdurre ed allineare tutti gli Sati membri su una disciplina comune ed efficace finalizzata al contenimento dei consumi energetici, al ricorso a fonti alternative e rinnovabili, alla tutela e protezione dell’ambiente. In particolare, l’articolo 9, comma 5, ha individuato come sistema finalizzato a favorire il contenimento dei consumi energetici nei CONDOMINI quello di effettuare la contabilizzazione dei consumi individuali di ciascuna unità e suddividere le spese di riscaldamento in base ai consumi effettivi di ciascun centro di consumo (appartamento). Al fine di perseguire l’obiettivo di cui sopra, è fatto obbligo di: 1. installare entro il 31/12/2016 un sistema di contatori individuali per ciascuna unità abitativa nella misura in cui ciò sia tecnicamente possibile (comma 5, lettera b); 2. nei casi in cui non sia tecnicamente possibile (comma 5, lettera c), sempre entro la medesima data, occorrerà prevedere la installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore individuali per misurare i consumi effettivi in corrispondenza a ciascun radiatore posto all’interno delle singole unità abitative. L’effetto diretto ed immediato che il legislatore introduce e stimola è, in prima istanza, quello di ripartire la spesa dei consumi per il riscaldamento non più sulla base della quota millesimale spettante a ciascun condomino, ma in base ai reali quantitativi di calore che ciascun condomino preleva dalla rete di riscaldamento interna alimentata dalla caldaia centralizzata. In realtà quanto sopra, che comporterebbe una semplice modifica nella ripartizione delle spese di riscaldamento che rimarrebbero di fatto inalterato non è il reale obiettivo finale dell’intervento legislativo. La Direttiva Comunitaria, infatti, è finalizzata a perseguire obiettivi più importanti quali, in primis, il contenimento dei consumi (e costi) energetici, il ricorso a fonti di energia rinnovabili e, di conseguenza, alla tutela e preservazione dell’ambiente di vita. Quali vantaggi porta la contabilizzazione del calore? La contabilizzazione del calore, presa sa sola, permette esclusivamente di ristrutturare il sistema di ripartizione delle spese condominiali sulla base dei quantitativi di calore effettivamente consumati in ciascuna abitazione. Posto che detto criterio di ripartizione delle spese appare essere certamente più equo e corretto rispetto alla mera ripartizione pro quote millesimali, la contabilizzazione non apporta, di fatto, alcuna riduzione e/o ottimizzazione dei consumi totali energetici dell’immobile. Anzi, per quanto attiene i singoli utenti, potrà capitare che per qualcuno la quota annuale per il riscaldamento possa diminuire e, di conseguenza, per altri aumentare. Come si concilia la contabilizzazione del calore con il risparmio energetico? Il criterio della contabilizzazione del calore e la conseguente possibilità, per ciascun condomino, di pagarne esclusivamente la quota direttamente consumata, diventa invece elemento estremamente efficace al momento in cui viene associata anche la capacità, per ciascun condomino, di intervenire, in maniera semplice ed intuitiva, con la regolazione delle quantità di calore immesse nel propria unità abitativa. In questa maniera e sotto la spinta di poter avere un diretto e totale rientro economico dei risparmi di calore conseguiti, ciascun utente potrà manovrare il sistema di regolazione per: - eliminare immediatamente gli sprechi di calore (e i fastidi) dovuti ad eccessiva temperatura interna o al riscaldamento dell’appartamento durante le assenze o le ore in cui nessuno è presente; - regolare su valori differenti le temperature di locali e stanze in relazione alle reali ed effettive esigenze e caratteristiche di ciascuna di esse; - verificare e percorrere la possibilità di ottenere ulteriori ed importanti economie semplicemente cambiando le proprie abitudini ed atteggiamenti. Quali dotazioni tecniche sono necessarie? Lo stato attuale della tecnologia tecnica specifica e delle possibilità offerte dall’elettronica e dai sistemi di regolazione controllo a distanza mette a disposizione del mercato potenzialità di fatto illimitate, che però rischiano di essere talmente complesse e articolate per cui si finisce per utilizzare solo una minima parte delle potenzialità e prestazioni offerte. La soluzione proposta da EITEC srl è invece tarata su sistemi semplici, economici, funzionali in possesso delle funzioni essenziali e sufficienti per l’ottenimento degli obiettivi di risparmio energetico prestabiliti. Ai fini della contabilizzazione del cosiddetto consumo volontario (cioè quello riconducibile all’azione del singolo utente) , è necessario dotare ciascun corpo scaldante dell’appartamento di: - un ripartitore con trasmissione a distanza per lettura tramite wifi; - una valvola termostatica - Un detentore pretarabile Quanto sopra si configura come un sistema con lettura Indiretta o, in alternativa: un contatore di calore una elettrovalvola all’ingresso della derivazione dell'impianto di distribuzione in ogni unità immobiliare comandata da un termostato ambiente. - Eventuali valvole termostatiche sui corpi scaldanti. Quanto sopra si configura come un sistema con lettura diretta. - Definizione di Contabilizzazione Diretta Negli edifici con impianto centralizzato a "distribuzione orizzontale" si usa la contabilizzazione diretta. I contatori individuali misurano, all'ingresso della derivazione dell'impianto di distribuzione in ogni unità immobiliare, l'energia termica prelevata volontariamente attraverso i sistemi di termoregolazione. La strumentazione permette quindi di addebitare a ciascun utente solo quanto effettivamente consumato. Definizione di Contabilizzazione indiretta Negli edifici con impianto a "distribuzione verticale", a colonne (la tipologia più diffusa), la contabilizzazione è invece indiretta : i consumi volontari dei singoli utenti si determinano tramite ripartitori di calore elettronici (uno per ogni corpo scaldante), che vengono programmati in virtù delle caratteristiche e della potenza termica dei corpi scaldanti su cui sono installati. Ai fini della contabilizzazione del cosiddetto consumo involontario (cioè quello dovuto alle dispersioni dell’impianto), il sistema migliore e più realistico è quello di installare un contatore di calore subito all’uscita della caldaia per poter misurare la quantità di calore effettivamente immessa nel circuito di riscaldamento. Va da se che il calore così determinato dovrà corrispondere alla somma del consumo involontario più il totale dei consumi volontari di tutti i singoli condomini. Ciascun condomino sarà pertanto tenuto a corrispondere una quota di riscaldamento pari al valore economico del proprio consumo volontario più la quota di ripartizione del consumo involontario dell’impianto. La legge prevede a tal proposito che la determinazione della quota spettante a ciascun condomino, sulla base dei dati reali di consumo volontario ed involontario nonché delle spese per la conduzione e manutenzione della caldaia e dell’intero impianto, dovrà essere effettuata secondo il criterio previsto dalla norma tecnica UNI 10200. Il servizio proposto da EITEC srl EITEC srl, sulla base dell’esperienza ultra ventennale in materia di progettazione, manutenzione e conduzione di sistemi di produzione del freddo e del calore e di impianti di climatizzazione, ed in relazione alle procedure previste dalla norma UNI 10200 che la legge obbliga di adottare, propone un servizio integrato che ricomprende le seguenti attività: - rilievo di tutti i corpi scaldanti e determinazione della potenza termica installata; individuazione degli idonei componenti da adottare (ripartitori, valvole termostatiche, sensori, contacalorie in caldaia, etc..) e definizione delle modalità e criteri di installazione; verifica della idoneità della pompa di circolazione presente; posa in opera, taratura e prova dei sistemi di contabilizzazione e regolazione; lettura dei consumi (all’inizio e al termine del periodo di accensione); predisposizione e trasmissione all’amministratore del prospetto di ripartizione delle spese. Il servizio erogato da EITEC srl, il cui preventivo di spesa potrà essere presentato solo a seguito di un sopralluogo mirato al fine di prendere atto dei parametri dimensionali dell’impianto (tipo e potenza della caldaia, numero di appartamenti serviti, numero di corpi scaldanti per ciascun appartamento, eventuale presenza di corpi scaldanti negli spazi comuni, etc..), in linea generale prevede: - una quota iniziale una tantum per gli investimenti iniziali legati principalmente alla fornitura e posa dei componenti; - una quota annuale per il “service” di lettura e predisposizione dei prospetti di ripartizione. Se e per quanto di interesse, il “service annuale” potrà anche essere personalizzato sulle necessità e richieste dell’amministrazione condominiale, ricomprendendo anche i servizi di manutenzione del sistema di contabilizzazione e regolazione installato o, ancora, l’intera gestione, manutenzione e conduzione dell’impianto di riscaldamento condominiale. Resta inteso che la EITEC srl è in grado di eseguire lo studio della fase di diagnosi energetica del sistema edificio impianto con indagine e definizione di tutte le apparecchiature che concorrono alla definizione dell’impianto termico. Tale studio pur avendo un aggravio iniziale di spesa per l’opera ingegneristica permette una maggior tutela di tutti i condomini sulle scelte da fare, con un ritorno economico nel medio periodo. www.eitecsrl.it