L’approccio economico
all’analisi dell’ambiente
• Una situazione socialmente efficiente è caratterizzata dalla
massimizzazione del beneficio netto sociale (BNS).
• BNS = somma algebrica dei benefici goduti e dei costi
sostenuti dai singoli componenti la società.
Infatti:
• Se modificando una certa allocazione iniziale delle risorse si
può aumentare il beneficio netto che l’intera società riceve,
vuol dire che qualcuno potrebbe stare meglio senza che
necessariamente questo comporti che qualcun altro debba
stare peggio.
• Vuol dire quindi che l’allocazione iniziale delle risorse non
era socialmente efficiente.
Pertanto:
Una modifica dell’allocazione delle risorse si
dice efficiente se avvicina la società
all’efficienza sociale; ciò implica che il
beneficio netto sociale aumenta e che è quindi
possibile che il benessere di tutti i membri
della società migliori.
• Affinché la modificazione nell’allocazione delle
risorse sia socialmente efficiente è però
necessario che i benefici ottenuti da quei
componenti della società la cui situazione
migliora siano maggiori dei costi sostenuti dai
componenti della società la cui situazione
peggiora.
Area OFES* =
Beneficio
lordo
P
G
F
B’(S)
D’(S)
Beneficio
netto sociale
massimo
E
B’(S°)=0
O
S*
Costo totale
S°
S
• Per determinare il livello efficiente dello
sfruttamento dell’ambiente (o di una risorsa
naturale in generale) non possiamo limitarci a
massimizzarne i benefici sociali, ma dovremo
piuttosto massimizzare la differenza tra i benefici
e i costi sociali derivanti dallo sfruttamento
dell’ambiente, vale a dire i benefici sociali netti.
Ovvero:
• Il livello efficiente dello sfruttamento
dell’ambiente si trova uguagliando il beneficio
marginale al costo marginale dello sfruttamento.
I costi ambientali come esternalità
• I costi dello sfruttamento ambientale sono
uno dei tipici esempi di esternalità negative,
cioè di costi implicati da attività economiche
che non trovano espressione in transazioni di
mercato.
• L’esistenza di esternalità è una delle ragioni
che portano ai cosiddetti fallimenti del
mercato, ossia una delle ragioni che
impediscono al mercato, anche
concorrenziale, di garantire l’efficienza sociale
nell’allocazione delle risorse.
Le esternalità
• Il termine esternalità indica tutte le situazioni
in cui le decisioni di un agente economico o di
un gruppo di agenti economici producono
effetti diretti sul benessere di qualche altro
agente che non ha partecipato al processo
decisionale.
• Possono generare esternalità, tanto positive
che negative, sia le decisioni di consumo che
le decisioni di produzione.
• si ha un’esternalità negativa quando le
decisioni di un agente determinano un costo o
una perdita di benessere per qualche altro
agente senza la mediazione del sistema dei
prezzi (come ad esempio avviene con
l’inquinamento).
• si ha un’esternalità positiva nel caso contrario,
cioè ogni volta in cui le decisioni ed i
comportamenti di un agente generano un
beneficio ad altri agenti (es. Ricerca scientifica).
Esempi di esternalità negative
•
•
•
•
•
Gli scarichi delle macchine
Il fumo delle sigarette
Cani molesti
Stereo ad alto volume
…
Esempi di esternalità positive
•
•
•
•
Vaccinazioni
Il restauro di edifici storici
La ricerca scientifica
…
Le esternalità di consumo
• Le esternalità di consumo sono rappresentabili
come traslazioni verso l’alto (esternalità
positiva: beneficio sociale > beneficio privato)
o verso il basso (esternalità negativa:
beneficio sociale < beneficio privato) della
curva di domanda sociale (o curva di
domanda del pianificatore) rispetto alla
domanda privata.
P
P
DS
D
DS
BS
BPR
BPR
BS
O
D
Q0
Q
Esternalità positiva nel consumo
O
Q0
Q
Esternalità negativa nel consumo
P
P
S
SS
SS
S
CPR
CS
CS
CPR
O
Q0
Q
Esternalità positiva nella produzione
O
Q0
Q
Esternalità negativa nella produzione
In un mercato concorrenziale, la presenza di esternalità
negative di produzione genera un equilibrio inefficiente
caratterizzato da produzione più bassa (Qs) e prezzo di
mercato più alto rispetto ai livelli socialmente ottimali
P
S
ES
E
D
O
QS
Q*
Q
P
C’(Q)+D’(Q)
B
C’(Q)
costo esterno
dello
sfruttamento
ambientale
F
E
G
P(Q)
O
QS
QP
Q
Teorema di Coase
Se i diritti di proprietà sulla risorsa ambientale
sono assegnati alla vittima dell’inquinamento, è
conveniente concludere contratti che migliorano
l’efficienza sociale aumentando il livello
dell’inquinamento fino al livello socialmente
efficiente.
Se i diritti di proprietà sono assegnati all’impresa
inquinante, è conveniente concludere contratti
che aumentano l’efficienza sociale riducendo il
livello di inquinamento fino al livello socialmente
efficiente.
Conclusione:
• Indipendentemente dall’allocazione iniziale dei
diritti di proprietà sulla risorsa, si arriva allo
stesso livello socialmente efficiente di
sfruttamento della risorsa mediante una
procedura di scambio volontario tra inquinatore e
vittima dell’inquinamento.
Teorema di Coase: “il mercato, indipendentemente
dall’assegnazione iniziale dei diritti di proprietà,
permette che tali diritti si scambino in modo da
ottenere la stessa allocazione efficiente.”
[analisi grafica]
• È dunque quantomeno difficile, se non
impossibile, eliminare le esternalità negative
associate all’inquinamento facendo
esclusivamente ricorso ai meccanismi di mercato,
perché risulta difficile ottemperare all’esigenza di
assegnare in modo non ambiguo i diritti di
proprietà sulle risorse ambientali.
• All’intervento pubblico è richiesto di aiutare il
mercato nel raggiungimento dell’obiettivo di
un’allocazione socialmente efficiente delle
risorse.
Limiti della soluzione di Coase
• Trattative costose
• Difficoltà di individuare l’origine del danno
• Informazione asimmetrica
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Le tasse sulle emissioni inquinanti