dicembre 2013 INTERNI 1 / Monograph Zaha Hadid I IL NUOVO COMPLESSO RESIDENZIALE firmato da Zaha Hadid utilizza una “PELLE” VENTILATA AD ALTA TECNOLOGIA come elemento di grande richiamo visivo e, contemporaneamente, di elevata EFFICIENZA ENERGETICA numeri: 45 mila metri quadrati di rivestimento in alluminio verniciato e legno con più di 2 milioni e mezzo di pezzi singoli assemblati in opera e realizzati in officina. Ecco in sintesi le cifre record della tecnologica facciata che, come un abito su misura (solo il 12% degli elementi-puzzle ha una quantità superiore o uguale a 10 pezzi), riveste i sette nuovi edifici firmati da Zaha Hadid Architects per CityLife, il progetto di riqualificazione urbana dell’ex polo fieristico (l’area è stata oggetto di una gara indetta nel 2004 da Fondazione Fiera Milano). Il cantiere delle ‘Residenze’ di Zaha Hadid, avviato nel 2009, si è recentemente concluso con la consegna di 230 appartamenti. “La sfida è stata quella di dialogare con volumi fra di loro diversi (si passa dai cinque piani dell’immobile più basso ai quattordici della torre), che fossero però riconoscibili come un organismo unitario e coerente”, ci spiega l’architetto Maurizio Meossi, lead architect dello studio di Zaha Hadid. “Attraverso un sistema software di modellazione parametrica”, continua il progettista, “ci siamo inventati un catalogo di elementi che disposti in maniera diversa, alternata, propongono un risultato formale differente anche se poi i ‘mattoni’ sono sempre gli stessi – noi li chiamiano celle di Dna a conferma del loro legame, diciamo, familiare”. Questo approccio progettuale, elemento cardine degli scultorei e fluidi volumi che caratterizzano l’architettura avanguardista di Zaha Hadid, ha richiesto in fase di produzione uno sforzo davvero notevole. Come ci spiega l’ingegnere Davide Mangini, Project Manager di Permasteelisa Group , la multinazionale italiana recentemente acquisita dal colosso industriale giapponese Lixil, che ha realizzato il rivestimento di facciata degli edifici milanesi: “ Qui non ci sono prodotti di serie ma singoli elementi su disegno, customizzati, per poter assecondare al meglio le specifiche richieste dello studio Hadid. Su più di due milioni di pezzi, tutti realizzati in Italia nella nostra sede di Vittorio Veneto, il 60 per cento ha un codice singolo, è cioè caratterizzato da un’unicità produttiva. Il risultato è una facciata-puzzle che riveste come una pelle lo scheletro in calcestruzzo armato degli edifici. Si tratta di uno schermo del tutto indipendente rispetto alla struttura interna”, continua Mangini, “che funziona come una sorta di sandwich tecnologico organizzato secondo tre diversi layers: il reticolo in alluminio estruso, connesso ai solai in A FIANCO IL PROTOTIPO DI UN PANNELLO IN CEDRO DEL RIVESTIMENTO DI FACCIATA. I SINGOLI PEZZI, REALIZZATI NELLO STABILIMENTO DI PERMASTEELISA, VENGONO POI MONTATI IN OPERA (SOTTO UN DETTAGLIO IN CANTIERE). A DESTRA, LA FACCIATA DI UNO DEI SETTE EDIFICI NELL’AREA DI CITYLIFE: LA SUPERFICIE, DALL’ANDAMENTO CURVILINEO, ALTERNA ELEMENTI IN ALLUMINIO, LEGNO E VETRO (IN BASSO, VEDUTA ASSONOMETRICA DI UNA PORZIONE), CREANDO UNA TEXTURE CROMATICA E MATERICA DI GRANDE IMPATTO. SOTTO, LA CORTE INTERNA A VERDE. CITYLIFe Milano progetto di ZAHA HADID CON PATRIK SCHUMACHER design Zaha Hadid Architects project director Gianluca Racana project architect Maurizio Meossi vetrata con infissi in alluminio pannello parete con rivestimento in alluminio brisesoleil in doghe di legno rivestimento in doghe di legno parapetto con rivestimento in alluminio parapetto in cristallo foto courtesy di Zaha Hadid Architects testo di Laura Ragazzola calcestruzzo, che contiene vetri e serramenti; il sistema oscurante avvolgibile realizzato in doghe di alluminio; il rivestimento ventilato opaco caratterizzato da pannelli in alluminio verniciato bianco, alternati a pannelli in cedro canadese”. La facciata si trasforma così nell’elemento protagonista e caratterizzante del progetto, diventando un elemento strategico per sperimentare nuove forme, nuovi linguaggi e tecnologie d’avanguardia. E, in linea con il profilo ecologico di tutto il quartiere – CityLife, infatti, impiega solo fonti di energia rinnovabile – fa soprattutto proprie quelle soluzioni di ecoefficienza e di sostenibilità, che hanno garantito a tutte le residenze il raggiungimento della certificazione in Classe A e l’obiettivo ‘zero emissioni’. Monograph Zaha Hadid / 2