Alice Merli
3707689
Intervista alla
grande geometra:
Zaha Hadid
Zaha Hadid
è un’influente
personaggio
dell’architettura e del
design mondiale.
Nel 2004 è stata
insignita del Pritzker
Prize, massimo
riconoscimento per gli
architetti.
Irachena d’origine vive e lavora a Londra da diversi anni.
E’ proprio in questa metropoli che ha iniziato a studiare
architettura presso la Architectural Association.
È fra gli interpreti più significativi del decostruttivismo
in architettura.
Tiene conferenze in tutto il mondo e nel 1994 ha
insegnato alla Graduate School of Design dell'Università
di Harvard, occupando la cattedra che fu di Kenzo Tange.
Qual è stata l’esperienza
più significativa della sua vita?
L'esperienza del “trasferimento" fu molto liberatoria.
Londra negli anni Settanta era molto più aperta di
oggi. Adesso, so che gli Inglesi in realtà sono
sciovinisti e misogini, ma allora coglievo soprattutto il
loro amore per tutto ciò che è eccentrico, che mi ha
permesso di fare ciò che desideravo ... Certo, se fossi
stata un uomo avrei avuto vita più facile.
Cosa cerca di esprimere attraverso i suoi lavori?
L'architettura deve infondere piacere, il piacere che si prova
quando si sta in un luogo bello o in una abitazione
gradevole, indipendentemente dalle dimensioni. Ciò che di
solito la gente non capisce del concetto di lusso, è che esso
non ha nulla a che vedere con il prezzo. La spiaggia di
Copacabana, per esempio, ha una sabbia bellissima e per
andarci non bisogna pagare niente! Questo dovrebbe fare
l'architettura: offrire l'idea del lusso a grande scala
Cosa pensa delle potenzialità
dell’architettura?
Penso che siano infinite! Il problema è
che spesso c’è paura di osare e quindi
si tende al conformismo anche in un
campo che da così ampie possibilità.
Se si ha, con i giusti mezzi e
conoscenze la possibilità di creare
un’idea bisogna saperne approfittare.
Lei pensa che chiunque
voglia fare architettura possa?
Certo: mi arrivano molte lettere da persone che
vogliono fare architettura e penso che vadano
incoraggiate.
Performing art centre – Emirati Arabi
Hai dei consigli per i giovani aspiranti
architetti?
Devono essere molto focalizzati sul lavoro.
Ma ciò non significa lavorare duramente
senza conoscere bene le proprie aspirazioni:
bisogna davvero avere degli obiettivi, capire
cosa si vuole scoprire.
Lo sviluppo del suo concetto d’architettura
nella sua esperienza.
Sin dall'inizio ho pensato all'architettura in una forma differente.
Sapevo quello che volevo fare e quello che dovevo disegnare, ma non potevo
farlo nel modo convenzionale, perché con i metodi tradizionali non
riuscivo a rappresentarlo. Gli strumenti tradizionali della
rappresentazione non mi erano d'aiuto. Così ho cominciato a ricercare un
nuovo modo di progettare, per provare a vedere le cose da un diverso punto
di vista. Poi, con il tempo, quei disegni, quelle prospettive e quelle pitture
si sono trasformati nei miei veri strumenti di rappresentazione, qualcosa
di più della semplice elaborazione di schizzi
Cosa si deve prefiggere un architetto,
o comunque, cosa si prefigge lei in quanto architetto?
Penso che il massimo impegno per un architetto debba essere
l'organizzazione della pianta, saperci entrare dentro, gestirla e
muoversi in essa. La fluidità della pianta, la sua frammentazione,
l'azzardo perfettamente calcolato, sono idee desunte da Malevich e
dai suprematisti, che conducono a nuove forme di utilizzazione e
creazione dello spazio.
Quando era piccola voleva diventare
architetto e designer?
Si, da quando avevo undici anni.
Vitra Fire Station - Germania
Per chi o cosa vorrebbe creare opere?
Vorrei disegnare oggetti per la vita di ogni
giorno. Qualcosa che può essere introdotto
nella società, nella quotidianità della gente.
Aqua Table
Dove lavora di solito ai suoi progetti?
Ovunque. Faccio moltissimi schizzi,
più di cento su un progetto.
Progetto London Olympic
Acquatic Centre - Londra
C’è un designer o un architetto del passato
che l’ha particolarmente ispirata?
Si, ho molti modelli come
Erich Mendelsohn, Mies Van Der Rohe e Le
Corbusier.
BMW central building - Germania
Ogni suo lavoro ha caratteristiche specifiche,
che rapporto c’è tra il progetto e il contesto?
Di solito prendiamo spunto dal nostro
repertorio, ma ogni sito offre qualcosa di
unico al progetto. Il nostro approccio è quello
di investire per creare uno spazio.
Hotel Puerto America - Madrid
Cosa ci dice del suo modo di lavorare con i suoi
collaboratori?
Non posso dire di essere una
persona tollerante, ma alcuni dei miei collaboratori sono
stati con me per 20 anni e sanno che io per metà del
tempo scherzo. Sono sicura di essere terribile, ma
se vuoi fare questo tipo di lavoro molto bene serve che le
persone rendano in un certo modo.
Ciò che credo sia importante sottolineare in
conclusione è che questa donna ha avuto il
coraggio di affermarsi in un ambiente
dove, come in molti altri, le donne sono
sottovalutate. La sua forza è presente nelle
sue creazioni: è attraverso di esse che si
capisce il valore dell’ingegno e della
fantasia di questa persona.
Dancing Towers – Dubai
(la mia opera preferita!)
Sitografia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Zaha_Hadid
http://www.archimagazine.com/hadid.htm
http://tv.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/vi-presento-il-miomaxxi/38996?video
http://www.youtube.com/watch?v=mk-vhQSycfI
http://www.designboom.com/eng/interview/hadid.html
http://www.thenewyooxer.yoox.com/eng/index.php/post/5351/z
aha-hadidmaxxi/
http://www.timeout.com/london/art/features/3047/Zaha_Hadid
-interview.html
Scarica

il grande geometra – Zaha Hadid