GUIDA PER LO SVILUPPO DEI QUADRI NAZIONALI E
SETTORIALI DELLE QUALIFICHE NEI PAESI
EQF-SPREAD
Proposte per l‟implementazione e lo sviluppo dei Quadri nazionale e settoriali delle qualifiche
2009-1167-167277-LLP-1-ES-KAI-KAI1EQF
INDICE
1. INTRODUZIONE
1.1. FINALITÀ E CONTENUTI DELLA GUIDA............................................................................................... 4
1.2. CONTESTO SOCIO-LAVORATIVO E POLITICO DELLA GUIDA .............................................................. 5
1.3. STRUMENTI EUROPEI PER LE QUALIFICAZIONI ................................................................................. 8
2. SITUAZIONE SOCIO-LAVORATIVA IN EUROPA ................................................. 10
2.1. PANORAMICA GENERALE ................................................................................................................ 10
2.2. SITUAZIONE NEI PRINCIPALI MERCATI ............................................................................................ 12
2.3. OCCUPAZIONI CHIAVE PER PAESE.................................................................................................. 15
2.4. SINTESI E CONCLUSIONI ................................................................................................................. 21
3. PRINCIPI E CRITERI PER LA REFERENZIAZIONE ALL’EQF ............................. 21
3.1. IL QUADRO EUROPEO DELLE QUALIFICHE ..................................................................................... 21
3.2. CRITERI PER IL PROCESSO DI REFERENZIAZIONE .......................................................................... 22
3.3. PRINCIPALI ELEMENTI DEL PROCESSO DI REFERENZIAZIONE: I CASI DI MALTA E DEL REGNO
UNITO ..................................................................................................................................................... 24
3.4. EFFETTI PRINCIPALI DEL PROCESSO DI REFERENZIAZIONE: TRASPARENZA E VALIDAZIONE
DELL‟APPRENDIMENTO (CRITERIO 3) .................................................................................................. 247
3.5. SINTESI E CONCLUSIONI ................................................................................................................. 30
4. LO SVILUPPO DEI NQF NEI PAESI PARTNER .................................................... 31
4.1. LA SITUAZIONE NEI PAESI PARTECIPANTI ....................................................................................... 32
4.2. CONCLUSIONI ................................................................................................................................. 41
5. REFERENZIAZIONE DI MALTA ALL’EQF ............................................................ 43
5.1. QUADRO DELLE QUALIFICHE DI MALTA .......................................................................................... 43
5.2. I QUADRI DELLE QUALIFICHE IDENTIFICANO I FABBISOGNI DI COMPETENZE ................................. 44
5.3. DESCRIZIONE DEI RISULTATI DELL‟APPRENDIMENTO: CONOSCENZE, ABILITÀ E COMPETENZE ..... 45
5.4. DEFINIZIONE DI STANDARD COMUNI ATTRAVERSO I DESCRITTORI DI LIVELLO............................... 46
5.5. IL SISTEMA DI CREDITO PER LA CONVALIDA DELL‟APPRENDIMENTO.............................................. 49
5.6. SINTESI E CONCLUSIONI ................................................................................................................. 52
6. REFERENZIAZIONE DEL QCF DEL REGNO UNITO ALL’EQF ............................ 53
6.1. IL QUADRO EUROPEO DELLE QUALIFICHE E IL QCF ..................................................................... 53
6.2. IL QUADRO DELLE QUALIFICHE E DEI CREDITI ................................................................................ 55
6.3. CREDITO E LIVELLO ........................................................................................................................ 56
6.4. CARATTERISTICHE DI PROGETTAZIONE DELLE UNITÀ DEL QCF .................................................... 57
6.5. BENEFICI PREVISTI DEL QCF ......................................................................................................... 58
7. IL PROGETTO EQF-SPREAD. METODOLOGIA PER LA REFERENZIAZIONE... 60
7.1. RIFERIMENTI METODOLOGICI ......................................................................................................... 61
7.2. SELEZIONE DELLE PROFESSIONI CHIAVE ....................................................................................... 63
24.
Operatore sociale per persone non autosufficienti ....................................................... 64
25.
Tecnico per la protezione ambientale ............................................................................. 64
26.
Infermiere per l’assistenza di lunga degenza (Regno Unito) ...................................... 64
27.
Infermiere per l’assistenza di lunga degenza (Spagna) ............................................... 64
7.3. CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE DEI RISULTATI DELL‟APPRENDIMENTO..................................... 67
7.4. I PRODOTTI DEL PROGETTO EQF-SPREAD .................................................................................... 67
7.5. CONSIDERAZIONI SULLA METODOLOGIA DEL PROGETTO EQF-SPREAD ....................................... 68
7.6. SINTESI E CONCLUSIONI ................................................................................................................. 70
8. CONCLUSIONI....................................................................................................... 72
CONTESTO DEL PROGETTO ................................................................................................................... 72
GRUPPI PIÙ VULNERABILI NEL MERCATO DEL LAVORO .......................................................................... 72
LE DISCREPANZE TRA LE QUALIFICAZIONI.............................................................................................. 73
VANTAGGI PER I LAVORATORI E LE IMPRESE ......................................................................................... 73
VANTAGGI PER GLI STAKEHOLDERS COINVOLTI NEI PROCESSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE E
DELL'OCCUPAZIONE ............................................................................................................................... 73
I QUADRI NAZIONALI DELLE QUALIFICHE E I RISULTATI DELL‟APPRENDIMENTO..................................... 74
I VANTAGGI DELLA METODOLOGIA DEL PROGETTO EQF-SPREAD ........................................................ 75
SFIDE PER IL FUTURO ............................................................................................................................ 76
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
9. BIBLIOGRAFIA E DOCUMENTAZIONE ................................................................ 78
10. GLOSSARIO ........................................................................................................ 79
ALLEGATO 1. ANALISI COMPARATIVA DELLO SVILUPPO DEI NQF NEI PAESI
PARTNER .................................................................................................................. 82
ALLEGATO 2. QUADRO EUROPEO DELLE QUALIFICHE: TAVOLE DEI
DESCRITTORI ........................................................................................................... 88
ALLEGATO 3. MODELLO DI CURRICULUM VITAE ................................................. 90
3
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1. INTRODUZIONE
Il progetto EQF-Spread è un‟iniziativa promossa dall‟Istituto di Formazione e Studi
Sociali IFES (Spagna) nell‟ambito del Lifelong Learning Programme, il programma di
apprendimento permanente della Commissione Europea, con il numero di progetto
167277-LLP-1-2009-1-ES-KA1-KA1EQF, per il periodo dal 2010 al 2012.
Il progetto EQF-Spread è in fase di sviluppo in Bulgaria, Spagna, Olanda, Italia, Malta,
Polonia e Regno Unito, con la partecipazione delle seguenti organizzazioni:
Europroject (Bulgaria), IFES (Spagna), Deplanenmakers (Olanda), CERES (Italia),
Malta Qualifications Council (Malta), Procesy (Polonia) and Konrad Associates
International (Regno Unito).
Il progetto si avvale del supporto di tecnici ed esperti in materia di istruzione,
formazione professionale e di tecnici qualificati delle pubbliche amministrazioni, dei
centri di formazione, consulenti, imprese, organizzazioni imprenditoriali, sindacati e
università in ciascuno dei paesi partecipanti. La collaborazione di queste
organizzazioni è finalizzata alla trasmissione di informazioni, al ricevimento di pareri,
segnalazioni e alla validazione dei risultati.
1.1. Finalità e contenuti della Guida
Secondo la descrizione di cui sopra, l‟obiettivo generale del progetto EQF-Spread è
quello di proporre, dal punto di vista del mercato del lavoro – rappresentato da
amministrazioni pubbliche, parti sociali, centri di formazione e aziende – una specifica
metodologia e un insieme di strumenti per l‟attuazione e lo sviluppo del Quadro
europeo delle qualifiche nell‟ambito dei Quadri nazionali e settoriali delle qualifiche
[NQF e SQF].
Uno degli obiettivi specifici del progetto EQF-Spread è quello di elaborare una Guida
per lo sviluppo dei Quadri nazionali e settoriali delle qualifiche nei paesi partecipanti,
prendendo in considerazione il contesto della Strategia europea per il 2020 (ET20201),
la situazione delle professioni nel mercato del lavoro, gli strumenti per lo sviluppo delle
qualifiche professionali (EQF, ECVET, EUROPASS) e lo stato dell‟arte dei Quadri
nazionali delle qualifiche di diversi paesi.
La presente Guida è intitolata "GUIDA PER LO SVILUPPO DEI QUADRI NAZIONALI
E SETTORIALI DELLE QUALIFICHE NEI PAESI" e si rivolge agli stakeholders
(amministrazioni pubbliche, parti sociali, centri di formazione e imprese) coinvolti nello
sviluppo del mercato del lavoro e dei programmi di formazione permanente.
I contenuti della Guida sono sintetizzabili come segue:
Situazione socio-lavorativa in Europa. Analisi comparativa della situazione
socio-lavorativa (Rapporti nazionali) e descrizione delle professioni più
significative in tale contesto (Repertorio delle professioni).
EQF: principi e criteri per la referenziazione. Identificazione dei principi
dell‟EQF e di 10 criteri per la referenziazione dei NQF e SQF all‟EQF.
1
Commissione Europea. Europe 2020. http://ec.europa.eu/europe2020/index_en.htm
4
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informazioni in esso contenute
Situazione dei NQF nei Paesi. Analisi comparativa dei vari Quadri delle
qualifiche nei Paesi partecipanti (Rapporti nazionali, CEDEFOP).
Referenziazione di Malta all’EQF. Quadro delle qualifiche di Malta. Definizione
di standard comuni attraverso descrittori: risultati dell‟apprendimento.
Referenziazione del Regno Unito all’EQF. Considerazioni sul Quadro delle
qualifiche e dei crediti per l‟Inghilterra, il Galles e l‟Irlanda del Nord [QCF]: il
processo di referenziazione. Livelli, settori, crediti..
EQF-Spread. Metodologia per la referenziazione. Individuazione della
metodologia proposta per la descrizione delle qualificazioni nel progetto EQFSpread e comparazione con le migliori pratiche dei casi del MQC (Malta) e del
QCF (UK).
Conclusioni. Principali vantaggi della referenziazione delle qualificazioni
nazionali o settoriali all‟EQF.
1.2. Contesto socio-lavorativo e politico della Guida
La Commissione europea riconosce che, come conseguenza della crisi economica
globale, "gli ultimi due anni hanno creato milioni di disoccupati. Ciò ha determinato un
carico di debito che durerà per molti anni, ha creato nuove pressioni sulla nostra
coesione sociale ed ha anche evidenziato alcune verità fondamentali sulle sfide che
l'economia europea deve affrontare. Nel frattempo, l'economia globale si sta muovendo
in avanti.
Allo stesso modo, l'ultimo Economic Outlook dell'OCSE2 conclude che "la ripresa
globale è saldamente in corso, ma sta avvenendo a velocità diverse nei vari paesi e
regioni. Storicamente, la disoccupazione, fra i lasciti più urgenti della crisi, rimane alta.
Si dovrebbe indurre i paesi a migliorare le politiche del mercato del lavoro affinché
promuovano la creazione di posti di lavoro e prevenire che la disoccupazione
attualmente elevata non diventi permanente.
Il Prodotto Interno Lordo (PIL) mondiale dovrebbe aumentare del 4,2% quest'anno e
del 4,6% nel 2012. Nei Paesi dell'OCSE, il PIL dovrebbe aumentare del 2,3%
quest'anno e del 2,8% nel 2012, in linea con le precedenti previsioni del novembre
2010.
Questo è un momento delicato per l'economia globale, e la crisi non sarà finita fino a
quando le nostre economie non creeranno posti di lavoro sufficienti", ha detto il
segretario generale dell'OCSE, Angel Gurria. "C'è anche una certa preoccupazione
che, se i rischi al ribasso si rafforzano a vicenda, il loro impatto cumulativo potrebbe
indebolire la ripresa in modo significativo, innescando una possibile stagflazione in
alcune economie avanzate".
La sfida più importante che i Paesi devono affrontare continua ad avere a che fare con
la diffusa disoccupazione, che colpisce oltre 50 milioni di persone nella zona OCSE. I
2
OCSE (2011): Secondo l‟Economic Outlook dell‟OCSE, la ripresa mondiale è in atto con fermezza ma
circondata da rischi.
http://www.oecd.org/document/36/0,3746,en_21571361_44315115_48021286_1_1_1_1,00.html
5
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informazioni in esso contenute
Governi devono garantire che i servizi per l'impiego e i programmi di formazione
consentano effettivamente ai disoccupati di trovare nuovi posti di lavoro. Essi
dovrebbero anche riequilibrare la tutela dell'occupazione nei confronti dei lavoratori
temporanei, considerare di ridurre le tasse sul lavoro attraverso sussidi mirati per lavori
mal pagati e promuovere accordi di condivisione del lavoro che possano minimizzare le
perdite di occupazione durante la recessione".
D'altra parte, secondo le statistiche della UE, la situazione dell'occupazione per settori
mostra la seguente situazione:
Fonte: http://www.cedefop.europa.eu/EN/articles/18218.aspx
-
Nell'Unione europea, l'occupazione è diminuita di circa 5,3 milioni di persone (2,4%) tra il 2008 e il 2010. La diminuzione è stata più elevata nel periodo 20082009 (-3,9 milioni) rispetto al periodo 2009-2010 (-1,4 milioni).
-
La crisi ha colpito particolarmente il settore dell'occupazione manifatturiera (in
calo di 3,9 milioni, pari al 10,4%) e delle costruzioni (circa 2 milioni di occupati
in meno, con un calo del 10,7%). Il settore del commercio ha perso circa 1
milione di occupati e il settore dei trasporti e dell‟immagazzinamento un
ulteriore mezzo milione (con una riduzione, rispettivamente del 3,4% e 4,7%).
Tuttavia, questi settori costituiscono ancora quote rilevanti dell‟occupazione
complessiva europea.
-
Lievi tendenze negative sono state registrate in altri settori come la pubblica
amministrazione, il settore primario, l‟informazione e la comunicazione, la
finanza, le assicurazioni e altre attività di servizio. In questi settori,
l'occupazione è diminuita tra -0,9% e -2,2%, corrispondente a minori
diminuzioni in termini assoluti (da 70.000 a 130.000 posti di lavoro).
-
Nonostante la crisi, l'occupazione in attività correlate alla salute umana e di
assistenza sociale è aumentata di circa 1 milione di unità, pari al 4,5%. Anche il
settore dell'istruzione ha aumentato l‟occupazione di 500.000 posti di lavoro,
con un incremento del 3,1%.
6
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informazioni in esso contenute
-
Anche altri settori hanno resistito alla crisi. Essi comprendono l'amministrazione
e la consulenza, le attività professionali, scientifiche e tecniche, la recettività, i
servizi di ristorazione e di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata;
essi hanno registrato un aumento dell'occupazione stimata tra 100.000 e
300.000 unità. L'occupazione è rimasta stabile nelle arti e nello spettacolo, nelle
attività domestiche, immobiliari e di fornitura di acqua, nelle reti fognarie, nella
gestione dei rifiuti e di bonifica.
Relativamente alle qualificazioni in Europa, la strategia Europa 20203 ha sottolineato
che "Circa 80 milioni di persone hanno capacità scarse o di base, mentre i benefici
dell‟apprendimento permanente vanno per lo più ai più istruiti. Entro il 2020, 16 milioni
di nuovi posti di lavoro richiederanno qualificazioni elevate, mentre la domanda di
lavoratori poco qualificati diminuirà di 12 milioni di unità. Il raggiungimento del
prolungamento della vita attiva richiederà anche la possibilità di acquisire e sviluppare
nuove capacità per tutto l‟arco della vita".
Altro problema importante è costituito dalla mancanza di corrispondenza tra le
qualificazioni della forza lavoro e quelle richieste dal mercato del lavoro. Secondo il
rapporto "La sfida della corrispondenza delle capacità" si può osservare che il
problema dell'inadeguatezza delle abilità è un fenomeno complesso che riguarda i
cittadini, le imprese, le economie e le società. Esso si riferisce non solo alle carenze e
al deficit di competenze, ma anche alle competenze che eccedono le esigenze delle
posizioni di lavoro disponibili. Le stesse competenze possono risultare
contemporaneamente carenti in alcuni settori e altamente specializzate sotto il profilo
dell‟istruzione in altri. Nella misura in cui il problema dell'inadeguatezza delle
competenze richiede tempo per risolversi esso impone costi reali sugli individui, sulle
imprese e sulle società (Cedefop, 2010)4.
Nella prefazione del documento “EUROPA 2020 Una strategia per una crescita
intelligente, sostenibile e inclusiva (ET 2020)”, la Commissione europea afferma
che, "per realizzare un futuro sostenibile, dobbiamo guardare da subito oltre il breve
termine. L'Europa deve tornare in pista. Dopodiché deve rimanere in pista. Questo è lo
scopo di Europa 2020. In questo modo, l'UE deve definire dove vuole essere entro il
2020. A tal fine, la Commissione propone i seguenti obiettivi principali dell'UE:
–
–
–
–
–
il 75% della popolazione di età 20-64 deve essere impiegato;
Il 3% del PIL dell'UE deve essere investito in Ricerca e Sviluppo;
Gli Obiettivi "20/20/20" in materia di clima/energia devono essere raggiunti
(compreso un incremento del 30% di riduzione delle emissioni, se le condizioni
lo permettono);
Il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40%
dei giovani deve essere laureato;
Meno di 20 milioni di persone dovrebbero essere a rischio di povertà.
La strategia ET 2020 ha stabilito che l'Europa deve agire in tre aree:
3
COMMISSIONE EUROPEA (2010): COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA 2020.
“Strategia
per
una
crescita
intelligente,
sostenibile
e
inclusiva”.
http://eurlex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2010:2020:FIN:EN:PDF
4
CEDEFOP (2010): “The skill matching challenge Analysing skill mismatch and policy implications”.
www.cedefop.europa.eu
7
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– Occupazione: a causa dei cambiamenti demografici, la nostra forza lavoro è in
procinto di ridursi. Solo i due terzi della nostra popolazione in età lavorativa sono
attualmente occupati, rispetto a oltre il 70% negli Stati Uniti e Giappone. Il tasso di
occupazione delle donne e dei lavoratori più anziani sono particolarmente bassi. I
giovani sono stati duramente colpiti dalla crisi, con un tasso di disoccupazione che
supera il 21%.
– Competenze: circa 80 milioni di persone hanno competenze scarse o di base, ma
dell'apprendimento permanente beneficiano soprattutto i più istruiti. Entro il 2020, 16
milioni di posti di lavoro richiederà qualificazioni elevate, mentre la domanda di
lavoratori poco qualificati diminuirà di 12 milioni. Il raggiungimento del
prolungamento della vita attiva richiederà anche la possibilità di acquisire e
sviluppare nuove competenze per tutta la vita.
– Combattere la povertà: 80 milioni di persone sono risultate a rischio di povertà già
prima della crisi; di essi, 19 milioni sono bambini; l‟8 per cento degli occupati non
guadagna abbastanza per elevarsi al di sopra della soglia di povertà. I disoccupati
sono particolarmente esposti al rischio di povertà.
1.3. Strumenti europei per le qualificazioni
La dichiarazione di Copenaghen (2002) stabilisce le priorità circa il rafforzamento della
cooperazione europea nel settore dell'istruzione e formazione professionale (IFP).
Questo processo mira a migliorare le prestazioni, la qualità e l'attrattività dell'istruzione
e formazione professionale in Europa. Essa cerca di incoraggiare l'uso delle varie
opportunità di formazione professionale nell‟ambito della formazione permanente (LLL)
e con l'aiuto degli strumenti LLL.
In seguito, il comunicato di Helsinki ha valutato il processo di Copenaghen,
revisionando le priorità e strategie. Dall'adozione del comunicato di Maastricht, sono
stati compiuti progressi sui quadri comuni europei e sugli strumenti per l'IFP. E‟ stato
adottato lo strumento EUROPASS per la trasparenza delle qualificazioni e delle
competenze e si sta lavorando sul Quadro europeo delle qualifiche (EQF), sul sistema
europeo di crediti per l'istruzione e la formazione professionale (ECVET) e sul Quadro
europeo di garanzia della qualità dell‟IFP (EQAVET).
Il Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente (EQF) è un quadro
di riferimento comune che aiuta a confrontare i sistemi nazionali delle qualificazioni, i
quadri e i rispettivi livelli. Esso funziona come dispositivo di traduzione per rendere le
qualificazioni più leggibili e comprensibili nei diversi sistemi e Paesi in Europa e, quindi,
a promuovere l'apprendimento permanente e la mobilità dei cittadini europei sia per
studiare sia per lavorare all'estero.
Al fine di rendere l'EQF efficace, i Paesi europei che partecipano al Programma
"Istruzione e formazione 2020" sono invitati a correlare i propri livelli nazionali delle
qualificazioni ai relativi livelli dell‟EQF e indicare in tutti i nuovi certificati di
qualificazione, nei diplomi e nei documenti Europass, il corrispondente livello EQF.
Gli Stati membri sono invitati a creare collegamenti tra i sistemi nazionali delle
qualificazioni e il Quadro europeo delle qualifiche (EQF); l‟operatività di tale strumento,
8
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rendendo le competenze e le qualificazioni più trasparenti, contribuisce anche alla
promozione dell‟apprendimento permanente.
Tale sistema riguarda sia l'insegnamento superiore sia l'istruzione e formazione
professionale. Esso consentirà più facilmente agli individui nell'UE di comunicare le
informazioni utili riguardanti le proprie competenze e le proprie qualificazioni.
La maggiore trasparenza delle qualificazioni consentirà ai singoli cittadini di giudicare il
valore relativo delle qualificazioni e ai datori di lavoro di migliorare la capacità di
giudicare il profilo, il contenuto e la pertinenza delle qualificazioni disponibili sul
mercato del lavoro. Gli operatori dell‟istruzione e della formazione, inoltre, saranno in
grado di confrontare il profilo e i contenuti dei loro corsi e garantirne la qualità.
L'adozione dell‟EQF aumenterà la mobilità dei lavoratori e degli studenti. L'EQF
consentirà ai lavoratori di vedere riconosciute le loro qualificazioni al di fuori del proprio
paese. Tale strumento faciliterà il passaggio dal lavoro alla formazione e viceversa, su
base permanente.
Funzionamento e implementazione. L'EQF è uno strumento basato sui risultati
dell'apprendimento, piuttosto che sulla durata degli studi. I principali descrittori del
livello di referenziazione sono: conoscenze, abilità, competenze.
L'elemento centrale dell'EQF è un insieme di otto livelli di riferimento (vedi allegato
2) che descrivono: ciò che il discente sa, capisce ed è in grado di fare,
indipendentemente dal sistema in base al quale si è aggiudicato una determinata
qualificazione.
A differenza dei sistemi che garantiscono il riconoscimento accademico in base alla
durata degli studi, l'EQF considera l‟apprendimento nel suo complesso, in particolare
l'apprendimento che si svolge al di fuori dell'istruzione formale e degli enti di
formazione.
Concordato dalle istituzioni europee nel 2008, l'EQF è stato messo in pratica in tutta
Europa. Esso incoraggia i Paesi a rapportare i propri sistemi nazionali delle qualifiche
all‟EQF in modo che tutte le nuove qualificazioni rilasciate a partire dal 2012 abbiano
un riferimento a un livello EQF adeguato. A tale scopo, è stato costituito un punto
nazionale di coordinamento EQF in ogni paese5.
Principi comuni di garanzia per la qualità dell'istruzione superiore e
dell’istruzione e formazione professionale nel contesto del Quadro europeo delle
qualifiche
Nell'attuazione del Quadro europeo delle qualifiche, la garanzia di qualità - necessaria
per assicurare l'affidabilità e il miglioramento dell'istruzione superiore e dell'istruzione e
formazione professionale - deve essere effettuata conformemente ai principi stabiliti6.
5
http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/doc44_en.htm
Commissione Europea (2009). Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 giugno
2009 sull‟adozione del Quadro Europeo di Garanzia per l‟istruzione e la formazione professionale
(EQAVET). http://www.eqavet.eu/qa/gns/glossary/c/common-principles-quality-assurance.aspx
6
9
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non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
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Altri strumenti europei per la qualificazione sono il sistema di credito ECVET e lo
strumento Europass.
Il Sistema europeo di crediti per l'istruzione e la formazione professionale
(ECVET)7 mira a dare alle persone un maggior controllo delle loro esperienze di
apprendimento individuali e a rendere queste più attraenti per spostarsi tra i diversi
paesi e diversi ambienti di apprendimento.
Il sistema mira a facilitare il riconoscimento, la validazione e l'accumulazione delle
competenze legate al lavoro e le conoscenze acquisite durante un soggiorno in un altro
paese o in situazioni diverse. Esso dovrebbe assicurare che queste esperienze
contribuiscano ad accrescere le qualifiche professionali.
Lo strumento ECVET opera per una migliore compatibilità tra i diversi sistemi di
istruzione e formazione professionale (IFP) vigenti in tutta Europa e le rispettive
qualificazioni.
Entro il 2012 dovrebbe essere creato un quadro tecnico per descrivere le qualificazioni
in termini di unità di risultati dell'apprendimento, ed esso dovrebbe comprendere le
procedure di valutazione, il trasferimento, l'accumulazione e il riconoscimento.
Ciascuna unità è associata ad un certo numero di punti ECVET, sviluppato sulla base
di standard comuni: 60 punti ECVET corrispondono ai risultati dell‟apprendimento
raggiunti in un anno di istruzione e formazione professionale a tempo pieno.
Europass8. Lo strumento Europass è composto da cinque documenti utili ai potenziali
datori di lavoro, agli istituti di istruzione e agli operatori della formazione per capire
quali materie sono state studiate, quale tipo di formazione è stato completato o quanta
esperienza è stata maturata nel lavoro. Esso registra anche l'apprendimento non
formale e le competenze linguistiche. Europass aiuta le persone a evidenziare le
proprie competenze in modo efficace e promuove la mobilità degli individui in tutta
Europa, eliminando gli ostacoli al lavoro, studio o formazione. Si tratta di uno strumento
gratuito che permette alle persone di presentare le proprie competenze, abilità e
qualificazioni in modo chiaro9.
2. SITUAZIONE SOCIO-LAVORATIVA IN EUROPA
2.1. Panoramica generale
Il mercato europeo si sta riprendendo dalla crisi finanziaria globale iniziata nel 2008,
l‟unica e più grave recessione che abbia influenzato l‟economia internazionale dalla
Seconda guerra mondiale. Questa crisi ha spazzato via gran parte della crescita
economica raggiunta nel corso del decennio precedente - il PIL della UE è diminuito
del 4,2% nel 2009, i livelli di produzione industriale sono risultati significativamente
ridotti, e la disoccupazione è aumentata dell‟1,8% (ciò significa, in termini pratici, che
circa 23 milioni di persone hanno perso il lavoro dall'inizio della recessione, nel 2008).
7
Commissione Europea. Il Sistema di credito europeo per l‟istruzione e la formazione professionale
(ECVET) http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/doc50_en.htm
8
EUROPASS: Aprire le porte all‟apprendimento e al lavoro in Europa
http://europass.cedefop.europa.eu/europass/home/hornav/Introduction.csp
9
Vedi http://www.europassplus.de/europassplus/a/index.html
10
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
Sebbene la crisi sia stata di ampia portata, la situazione sul mercato del lavoro dell'UE
è risultata migliore di quella degli altri mercati mondiali. Questo sembra essere il
risultato di specifici approcci adottati dagli Stati membri dell'UE per affrontare l'aumento
della disoccupazione, con un forte accento sulla mitigazione degli effetti della crisi
attraverso la flessibilità per aumentare l'occupazione (ad esempio, attraverso il taglio
delle ore di lavoro o l'introduzione di schemi sabbatici temporanei, piuttosto che
tagliare i posti di lavoro), nonché riducendo gli stipendi in cambio di stabilità
dell'occupazione. Questo sembra avere impedito, o quanto meno ritardato, significativi
sconvolgimenti del mercato del lavoro nella maggior parte degli Stati membri dell'UE.
Nonostante l'adozione di tali misure, tuttavia, è chiaro che i mercati del lavoro dell'UE
non sono attualmente robusti come erano prima della recessione. Il quadro, a questo
proposito, varia tra i diversi Paesi dell'UE. Come accennato in precedenza, talune
economie che hanno subito un tracollo molto più forte rispetto ad altri, che ha avuto un
chiaro impatto sull'occupazione e, in particolare, sui tassi della disoccupazione a lungo
termine. Quindi, anche se la tendenza generale è moderatamente ottimista, si
riscontrano tuttora delle zone in cui la situazione permane grave.
In particolare, i maschi, i giovani, i migranti, i lavoratori scarsamente qualificati e quelli
con un lavoro a breve termine sono stati più i colpiti dalla crisi economica e
dall'aumento della disoccupazione. E' quindi chiaro che i gruppi di lavoro
tradizionalmente più svantaggiati sono stati colpiti maggiormente dalla crisi; ciò
evidenzia la necessità (che è particolarmente forte alla luce dell‟attuale situazione
economica mondiale) di affrontare il problema della segmentazione dei mercati del
lavoro.
I dati più recenti mostrano che l'UE sta lentamente iniziando a uscire dalla crisi
economica, anche se ci sono ancora notevoli preoccupazioni nei confronti di alcuni
mercati (ad esempio, quelli di Irlanda, Grecia, Spagna e Italia), che sono alle prese con
un significativo indebitamento finanziario. Tuttavia, nonostante la crisi, l'occupazione in
alcuni settori appare stabile o addirittura migliorare: per esempio, tra il 2008 e il 2010
l'occupazione in attività legate alla salute umana e di assistenza sociale è aumentata di
circa 1 milione di unità, pari al 4,5%. Il numero di posti di lavoro nel settore
dell'istruzione è aumentato di circa 500.000 unità (un aumento del 3,1%). Altri settori
sono andati bene nonostante la crisi tra cui, l'amministrazione, le attività professionali,
scientifiche e tecniche, la recettività e i servizi del settore della ristorazione, che hanno
rilevato una crescita dell'occupazione. Nel contempo, i livelli occupazionali
nell‟entertainment e nel settore immobiliare sono rimasti stabili per tutto il periodo di
crisi.
Sembra, inoltre, che la situazione nel mercato del lavoro sia in graduale miglioramento,
con i datori di lavoro sempre più positivi sulle prospettive di occupazione e più aperti a
nuove assunzioni. Tuttavia, le previsioni economiche suggeriscono che potrebbe
essere necessario ancora un certo periodo di tempo, prima che il tentativo di ripresa
dell'attività economica che stiamo vivendo faccia scattare una reazione forte nel
mercato del lavoro.
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2.2. Situazione nei principali mercati
La Polonia è una delle nazioni meno professionalmente attiva nell'Unione europea. Il
livello di attività economica delle persone comprese nella fascia 15-64 anni oscilla
intorno al 60%, mentre il tasso di occupazione è leggermente superiore al 55%
(rispetto alla media UE di circa il 70%, in entrambi i casi).
Il numero degli occupati a tempo indeterminato in Polonia è di 13.853.000 di persone.
Di questi dipendenti, il 75,5% sono impiegati sulla base di un contratto di lavoro
formale. Nel 2009, 1.823.000 persone sono rimaste senza lavoro in Polonia, di cui
926.300 uomini e 966.400 donne, con un tasso di disoccupazione pari all‟11,9%. Una
tendenza particolarmente allarmante che emerge è il tasso di disoccupazione tra i
laureati, per cui il 20% di essi non riesce a trovare un‟occupazione entro 12 mesi dalla
laurea.
Un fenomeno specifico del mercato del lavoro polacco è rappresentato
dall'occupazione nella cosiddetta "zona grigia" ovvero, l'occupazione non registrata,
che si stima essere pari a circa il 9,5% della forza lavoro totale della Polonia. Questo
problema riguarda soprattutto i giovani e le persone meno istruite, cioè segmenti che
sono generalmente svantaggiati nella maggior parte dei mercati del lavoro.
Alla luce dell'attuale situazione economica e dei processi demografici in corso, così
come del ritmo straordinariamente rapido nei cambiamenti tecnologici, è chiaro che un
cambiamento radicale è necessario nelle strategie del mercato del lavoro. Una
soluzione possibile potrebbe essere l'evoluzione in direzione della flexicurity e delle
soluzioni occupazionali innovative volte a ridurre i costi, piuttosto che il numero dei
lavoratori.
Regno Unito. Nonostante la crisi economica globale, il tasso di occupazione nel
Regno Unito resta uno dei più alti d'Europa, circa il 75%.
La forza lavoro totale del Regno Unito è di circa 29 milioni di persone, di cui circa 3
milioni sono lavoratori autonomi. Va sottolineato che, circa il 25% dei lavoratori è
impiegato all'interno di piccole aziende con meno di 50 dipendenti, mentre circa il 50%
riguarda dipendenti di grandi aziende. Oltre il 20% del numero totale di dipendenti nel
Regno Unito è impiegato nel settore pubblico. Il tasso di occupazione delle categorie
svantaggiate, come ad esempio le famiglie monoparentali e le persone con problemi di
salute e disabilità, continua ad aumentare.
Una questione chiave nel contesto del mercato del lavoro britannico è la produttività,
che risulta ancora inferiore rispetto ai livelli rilevati in altri Stati membri dell'UE. Le
competenze, che sono relativamente poco sviluppate nel Regno Unito rispetto ai vicini
Stati membri dell'UE come la Francia e la Germania, sono stati identificate come un
fattore importante per migliorare la produttività. Un altro fattore chiave è lo stile di
gestione: secondo la ricerca, le differenze nelle pratiche di gestione tra gli Stati Uniti e il
Regno Unito rappresentano un divario del 10-15% nei livelli di produttività tra i due
Paesi.
E‟ necessario adottare, dunque, un approccio adeguato per tenere conto degli attuali
fenomeni e dei fattori che contribuiscono a determinarli; in particolare sembra che in
epoca di crisi finanziaria la soluzione migliore sia quella di mantenere i lavoratori nel
mercato del lavoro e, possibilmente, aumentare le occasioni di mobilità all'interno del
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mercato del lavoro. Perché ciò avvenga, è necessario un focus soprattutto sulle
competenze e, in particolare, è necessario mettere in atto i meccanismi che
consentano di acquisire nuove competenze e qualificazioni, consentendo ai lavoratori
di adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato. Questo approccio, che si basa su una
ricerca condotta per il Rapporto Leitch10 (2006), non può essere sostenuto dalla spesa
pubblica futura a partire dal 2011, a meno che i datori di lavoro non aumentino il loro
contributo allo sviluppo delle competenze.
Paesi Bassi. In termini generali, il mercato olandese sta attualmente sperimentando
una diminuzione dei tassi di occupazione. Tuttavia, per un certo numero di settori la
crescita è ancora visibile; in particolare, si registrano ottime prospettive di crescita nei
settori delle telecomunicazioni e dei trasporti. Al contrario, il commercio sta vivendo
una fase di flessione, così come il settore dei servizi. L‟occupazione nei settori sanitario
e istruzione rimane stabile.
Una caratteristica specifica del mercato del lavoro olandese è che molti posti di lavoro
stanno diventando disponibili in conseguenza dell‟invecchiamento della popolazione
dei Paesi Bassi. Tuttavia, un problema che si riscontra è che un numero crescente di
persone stanno optando per un'istruzione di livello superiore, il che significa che
rimangono scoperti molti lavori che richiedono una formazione secondaria. La
distribuzione del lavoro è quindi deviata a favore di ruoli che richiedono un livello di
istruzione superiore.
A causa dell'aumento dell'età pensionabile nei Paesi Bassi, si registra anche un
aumento del numero dei lavoratori anziani sul mercato del lavoro; inoltre il tasso di
occupazione femminile è elevato: le famiglie olandesi tendono a garantirsi un secondo
salario per mantenere un‟elevata qualità della vita. L‟obiettivo della politica del lavoro
olandese, attualmente, è quello di aumentare il tasso di occupazione fino all‟80%.
Tuttavia, alcuni studi mostrano che, nel futuro, si registreranno dei surplus nell‟offerta
di lavoro nei Paesi Bassi, con un numero insufficiente di lavoratori non troppo qualificati
per svolgere le relative funzioni. I principali fattori di questo fenomeno sono, come detto
sopra, l'invecchiamento della popolazione e l'eccesso di individui con un grado di
istruzione superiore rispetto alla disponibilità di posti di lavoro sul mercato del lavoro. Si
tratta di questioni che dovranno essere affrontate in futuro, in modo da garantire che
tutte le posizioni e i ruoli presenti nel mercato del lavoro siano coperti.
Spagna. Dall'inizio della crisi economica globale, nel 2008, l'economia spagnola sta
attraversando una grave recessione causata da fattori interni derivanti dagli squilibri
accumulati nell'ultima fase di espansione e da fattori esterni che si verificano come
conseguenza naturale della recessione mondiale.
Nel 2010, si è registrato in Spagna un tasso di occupazione dell'80%, con una
popolazione attiva di 23.121.500 persone. La ripartizione dell'occupazione per settori è
stata, nel 2010, come segue: 72,9% - settore dei servizi; il 14% - settore industriale;
9% - costruzione e 4,1% - settore agricolo.
Secondo alcuni studi, le professioni più diffuse in Spagna riguardano: gli addetti della
ristorazione, dei servizi commerciali, della protezione e della sicurezza (3.145.000;
17,10%); i tecnici scientifici, intellettuali e professionisti (2.651.000; 14,41%); i
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Leitch Report (2006): http://www.hm-treasury.gov.uk/media/6/4/leitch_finalreport051206.pdf
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lavoratori non qualificati (2,631 milioni; 31%); gli artigiani e operai specializzati nelle
industrie manifatturiere, delle costruzioni e minerario (2.352.000; 12,79%) e i tecnici di
supporto e professionisti (2.324.000; 12,63%).
Anche se si riscontra generalmente un buon livello di istruzione tra gli occupati
spagnoli si ravvisano, altresì, ampie possibilità di miglioramento in questo senso: il
33% degli individui possiede un grado di istruzione superiore, il 28% dispone di
un‟istruzione secondaria di primo livello e un ulteriore 24% ha un‟istruzione secondaria
di secondo livello.
Dato l'attuale clima economico, è chiaro che le statistiche di cui sopra possono essere
migliorate al fine di portare la Spagna più in linea con il resto dell'UE. Una strategia
positiva sarebbe quella di concentrarsi sul portare un cambiamento produttivo in
termini di opportunità di istruzione e formazione, al fine di migliorare i dati del mercato
del lavoro.
Italia. Nel 2009, dopo l'inizio della recessione, il tasso di occupazione della
popolazione italiana di età compresa tra 15 e 64 era del 57,5%. I livelli di
disoccupazione non sono uniformi in tutto il paese, con un tasso di inattività
decisamente più elevato al Sud (soprattutto nei confronti delle donne, dei giovani e
degli anziani). Gli studi dimostrano che le ragioni di questa tendenza sono duplici: in
primo luogo, vi è un numero significativo di persone che semplicemente non chiedono
di trovare un‟occupazione e, in secondo luogo (forse ancora più importante) vi è un
numero elevato di persone che non sono in grado di lavorare per effetto del basso
profilo di istruzione e formazione.
La crisi economica globale ha avuto un forte impatto sul mercato del lavoro italiano. I
tassi di occupazione sono diminuiti in tutti i comparti della produzione e in tutte le aree
geografiche; il settore industriale (compresi i settori dell'energia e delle costruzioni) e il
settore agricolo sembrano aver subito maggiormente gli effetti della crisi. Si è registrata
una diminuzione più contenuta dell'occupazione nel settore dei servizi (anche se, in
questo caso, sembrano evidenziarsi delle differenze nelle tendenze regionali, con
perdite di posti di lavoro che si verificano per la maggior parte nel Sud del paese).
Un problema importante che deve essere affrontato sia a livello politico che pratico è la
mancanza di lavoro per i giovani formati e altamente istruiti. Ad oggi, i diplomati della
scuola secondaria superiore e i laureati incontrano gravi difficoltà ad inserirsi nel
mercato del lavoro e si trovano spesso a dover affrontare con alternanza periodi di
disoccupazione e lavori precari. L'Italia, peraltro, è caratterizzata da un debole tasso
della formazione continua e l'apprendistato non viene considerato sufficientemente
come un trampolino di lancio per una carriera stabile. E' quindi chiaro che per
migliorare la situazione generale del mercato del lavoro, una maggiore enfasi deve
essere posta sulla disponibilità di istruzione e formazione, compresa la formazione
professionale.
Bulgaria. Anche se nel 2008 la Bulgaria è rimasta relativamente indenne dalla
recessione in tutto il mondo, riuscendo a conseguire una crescita moderata degli indici
economici e uno sviluppo dinamico del mercato del lavoro, nel 2009, praticamente
l'intera economia bulgara ha accusato gli effetti negativi della crisi economica. Non
fanno eccezione i dati riguardanti l‟occupazione, con cambiamenti evidenti che si sono
verificati nella dinamica del mercato del lavoro e nello sviluppo professionale degli
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individui. Così, nel 2009, il tasso di occupazione globale in Bulgaria per gli individui di
età compresa tra 15 e 64 anni è risultato pari al 67,4%.
Il mercato del lavoro bulgaro è molto specifico e in molti casi può rappresentare una
sfida significativa per i datori di lavoro. In primo luogo, esso è limitato, con una
popolazione nazionale di circa 7,8 milioni di persone. In secondo luogo, la popolazione
bulgara sta invecchiando rapidamente e, in più, molti giovani scelgono di lasciare il
paese e cercare migliori prospettive occupazionali altrove (per esempio, nel Regno
Unito, negli Stati Uniti o in Australia). Di conseguenza, nel mercato del lavoro bulgaro
manca una forza lavoro qualificata in diversi settori chiave dell'economia.
Secondo una recente ricerca, la crisi economica del 2009 ha prodotto l'impatto più
marcato sui settori della lavorazione e produzione manifatturiera e delle costruzioni. I
fattori chiave di questa tendenza includono le tendenze negative registrate nello
sviluppo economico dei settori della produzione tessile, alimentare, delle attrezzature e
macchinari di produzione, metallo, gomma, materie plastiche e altre risorse nonminerali. Peraltro, il livello di tagli nel settore delle costruzioni nel 2009 è stato del
13,5%.
Allo stato attuale, è chiaro che la tendenza per i datori di lavoro è quella di richiedere
una forza lavoro con un livello di istruzione superiore. Nel 2005, i lavoratori con livello
di istruzione di base e di istruzione basso rappresentavano il 20,95% della popolazione
attiva mentre, nel 2009, questo dato è diminuito al 15,7%. Inoltre, il numero di individui
con istruzione superiore è passato dal 23,85% del 2005 al 25,2% nel 2009. Tale
tendenza si rispecchia nel mercato del lavoro bulgaro. Tuttavia, è necessario sostenere
e rafforzare questi cambiamenti, favorendo la crescita economica, nonostante i nuovi
cicli di turbolenza che si ravvisano sui mercati finanziari globali.
2.3. Occupazioni chiave per paese
Come indicato sopra, ciascuno dei mercati del lavoro esaminato nel contesto del
progetto è caratterizzato da dinamiche demografiche e tassi di occupazione diversi. Di
conseguenza, ciascun mercato richiede una ripartizione diversa dell‟occupazione e
pone l'accento sull'importanza di diverse funzioni per il funzionamento globale e la
crescita dell'economia.
Le professioni considerate quali elemento determinante nel contesto di ogni paese
analizzato nel progetto sono le seguenti:
Polonia
Progettista di sistemi informatici
La Polonia è caratterizzata da un elevato numero di specialisti IT altamente
qualificati, ma è spesso soggetta alla "fuga dei cervelli", ovvero l'emigrazione di
lavoratori qualificati verso altri paesi (ad esempio gli Stati Uniti, Regno Unito,
Australia). Vi è, quindi, una costante domanda di specialisti in questo settore, con
competenze in materia di hardware e software, di creazione e funzionamento
delle reti, di procedure di attuazione e per la creazione di offerte e
documentazione.
Consulente agricolo
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Nonostante la crescita dinamica dell'economia polacca negli ultimi anni e la sua
relativa stabilità alla luce della crisi economica globale, il settore agricolo gioca
ancora un ruolo chiave nel mercato polacco. E' quindi fondamentale che siano
formati i consulenti agricoli, al fine di assicurare che questo campo sia
adeguatamente rappresentato e che siano formulate e attuate politiche agricole
efficaci, determinando in tal senso il successo economico complessivo.
Infermiere per l‟assistenza di lunga degenza
La salute è una delle aree dell'economia polacca che è sempre stata e rimane
vitale per una crescita sostenibile. Fattori come la crescente consapevolezza
sociale delle disabilità e l'invecchiamento della popolazione hanno, a loro volta,
aumentato l'importanza del ruolo dell‟infermiere di lunga degenza, che
comprende la cura per i malati terminali e disabili, la conoscenza dei programmi
terapeutici, così come la convivenza e la capacità di comunicazione sociale.
Tecnico per la protezione ambientale
La professione di tecnico della protezione ambientale ha acquisito un'importanza
significativa alla luce dell‟introduzione della politica energetica e climatica dell'UE
e delle legislazioni e regolamenti nazionali. Per questo motivo, è stata identificata
come professione chiave per garantire una direzione appropriata di crescita per
l'economia polacca.
Tecnico della logistica
Un'altra occupazione chiave nell‟ambito della struttura dell'economia polacca, in
linea con l‟importanza strategica del commercio in questo contesto, è quella del
tecnico della logistica. Le competenze particolari identificate come caratteristiche
di questa vocazione sono: la conoscenza del sistema di legislazione relativo alla
logistica; le competenze in materia di gestione e marketing; le conoscenze in
materia di contabilità e finanza e le capacità per quanto riguarda la creazione di
offerte e documentazione.
Paesi Bassi
Addetto alle pulizie
La figura dell‟addetto alle pulizie è stata identificata come tradizionale nel
contesto del mercato del lavoro olandese. Essa è stata selezionata per
l‟approfondimento nel progetto in quanto è relativamente accessibile ai vari
gruppi di lavoratori e offre ancora buone potenzialità di sviluppo, che richiedono
l'aggiornamento frequente di conoscenze e abilità in conformità con lo sviluppo
tecnologico delle tecniche e dei prodotti per la pulizia.
Assistente alle vendite
Il settore delle vendite è caratterizzato da cambiamenti frequenti sia per quanto
riguarda la selezione dei prodotti e le richieste dei clienti (in linea con le tendenze
e lo sviluppo della società), sia delle tecniche di vendita e le nuove tecnologie.
Come nel caso della formazione per gli addetti alle pulizie, questa figura è stata
selezionata in quanto è accessibile ai vari gruppi di lavoratori in tutto il mercato
del lavoro olandese.
Assistente all‟istruzione
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Questa è una professione altamente tradizionale nel contesto del mercato del
lavoro olandese. Dati i deficit attesi nel settore dell‟istruzione, e il presente focus
sullo sviluppo professionale come strumento per garantire la crescita sostenibile
del mercato del lavoro, si prospettano delle forze di forte spinta per accelerare la
mobilità verticale nelle professioni educative.
Infermiere per l‟assistenza individuale
Come accennato in precedenza, la popolazione olandese tende
all‟invecchiamento. Un ruolo chiave - e tradizionale - è quindi quello
dell‟infermiere responsabile dell'assistenza agli anziani. Questa peculiarità è
improbabile che cambi nei prossimi decenni, stante la tendenza
all'invecchiamento in continuo sviluppo; pertanto, una crescente attenzione deve
essere posta nel garantire una formazione adeguata e, successivamente, nelle
procedure di cura poste in atto.
Autista di camion per trasporto merci
Le attività di import/export svolgono un ruolo centrale nell'economia olandese. La
professione del camionista, di conseguenza, è stata selezionata in quanto è di
vitale importanza por garantire che questo settore continui a svilupparsi. Questa
professione richiede un continuo aggiornamento delle conoscenze, delle
competenze e delle qualificazioni, in conformità con gli sviluppi tecnologici nel
campo del trasporto e degli strumenti di carico/scarico, così come delle leggi e
dei regolamenti.
Spagna
Le professioni selezionate nel contesto del mercato spagnolo sono le seguenti:
Bracciante agricolo
Pur essendo l‟economia spagnola basata per lo più sui servizi, l‟agricoltura
rappresenta ancora un settore importante, soprattutto nella produzione di olio e
vino. Pertanto, è richiesto un numero significativo di lavoratori agricoli, soprattutto
in tempi di raccolta delle colture.
Tecnico meccanico
Questa è l‟occupazione principale per le industrie spagnole, soprattutto per
l'industria manifatturiera meccanica che utilizza processi e/o tecnologie di:
lavorazione manifatturiera, forgiatura, montaggio, costruzioni metalliche,
trasformazione e lavorazione dei metalli.
Operatore sociale per persone non autosufficienti
Questo profilo occupazionale riguarda un gran numero di lavoratori non qualificati
che in Spagna svolgono l‟attività senza accreditamenti professionali. La necessità
di professionalizzare questa occupazione ha indotto il Governo a introdurre la
Legge di dipendenza, la cui applicazione richiede l'accreditamento professionale
dei lavoratori in tutte le Comunità autonome.
Formatore
Il profilo del formatore rappresenta un gruppo di professionisti che sono
responsabili per l'adeguamento delle qualificazioni nel paese, in particolare nel
contesto del Sistema di formazione professionale per l'occupazione. Esso è
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particolarmente importante anche nel
professionalizzazione degli operatori sociali.
contesto
del
processo
di
Operaio edile
La figura dell‟operaio è molto importante in Spagna dal punto di vista della
formazione permanente e dell'occupazione. La grave crisi del settore ha
seriamente colpito questa professione e rende necessaria la sua riconversione
verso una figura con un livello più elevato di specializzazione e con
accreditamenti professionali in nuove tecnologie, sicurezza, ambiente e nuovi
materiali. Questa professione è stata scelta, in particolare, per il ruolo specifico
nei processi produttivi, per il contenuto di apprendimento non formale e per le
esigenze specifiche che richiede ai fini dell'accreditamento e della certificazione
dei risultati dell'apprendimento nel quadro delle qualifiche spagnole.
Italia
Consulente del lavoro
Il ruolo del consulente del lavoro è un'occupazione tradizionale che prevede
l'utilizzo di nuove competenze, in particolare per quanto riguarda l'uso di software
specialistici, così come di nuove conoscenze in considerazione dei rapidi
cambiamenti in materia di procedure fiscali e legislative. Questa professione è
stata selezionata perché, in vista della crescente flessibilità del mercato del
lavoro, vi è la necessità di qualificati consulenti del lavoro in tutti i settori.
Architetto delle IT
Il settore IT è soggetto a cambiamenti intensi e risponde a una serie di sfide. Gli
architetti IT sono richiesti per mantenere l'attuale tendenza di crescita, per
lavorare su progetti internazionali, per acquisire nuove conoscenze e
competenze ed essere creatori di innovazione.
Tecnico delle costruzioni
Il ruolo del tecnico delle costruzioni è tradizionale ed è contemporaneamente
soggetto a continui cambiamenti in corrispondenza delle innovazioni delle leggi in
materia ambientale, di salute e sicurezza. Questa è una figura chiave per
l'importanza vitale del settore delle costruzioni nell‟economia italiana e copre una
vasta gamma di competenze e responsabilità.
Produttori di colture qualificate
Nonostante quanto sopra, l'economia italiana è per molti versi ancora tradizionale
e come tale è relativamente basata su una forte attività agricola. La figura
dell‟agricoltore assolve quindi a una funzione tradizionale che è al centro della
politica dello Stato, come dimostrato dal recente Accordo Stato-Regioni.
Istruttore Fitness
Nel mercato italiano, gli istruttori di fitness possiedono spesso limitate
qualificazioni professionali che non sono riconosciute a livello nazionale. Tuttavia,
questa professione è stata identificata come chiave nell‟ambito del mantenimento
della salute e del benessere della popolazione italiana. Vi è quindi una tendenza
in favore della definizione di una formazione sufficiente al fine di assicurare
standard minimi in materia di formazione degli istruttori di fitness e del
conseguente allenamento fitness del pubblico.
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Grafico e web designer
Data l'importanza fondamentale di Internet per le attività commerciali e di
marketing, il ruolo del web designer è diventato sempre più importante nel corso
degli ultimi anni. Il web designer è soggetto a continue sfide (tra cui alti livelli di
competitività) al fine di creare prodotti finali innovativi, creativi e attraenti e deve
quindi essere caratterizzato da una combinazione di creatività e di capacità
tecnologiche.
Bulgaria
Ingegnere delle costruzioni
La professione dell‟ingegnere è molto popolare in Bulgaria a causa della recente
espansione nel settore delle costruzioni, che ha comportato un costante aumento
della domanda di professionisti specializzati in ingegneria. E' anche una scelta
popolare per i laureati a causa della relativa sicurezza finanziaria garantita.
Rappresentante di commercio
La professione di rappresentante di commercio è anch‟essa molto popolare in
Bulgaria, ed è caratterizzata da un elevatissimo numero di offerte disponibili sulle
piattaforme di reclutamento e di risorse umane, nonostante la crisi finanziaria in
corso. Ancora una volta, il fattore relativo allo stipendio svolge un ruolo
importante nell‟appeal che questa professione riscontra tra i laureati e gli
operatori del mercato del lavoro.
Sviluppatore IT
La Bulgaria è una destinazione importante di outsourcing per le aziende ICT
provenienti da tutto il mondo. Questa occupazione è caratterizzata da
conoscenze altamente specifiche e dal veloce sviluppo delle competenze, ed è
rappresentata da un numero limitato di professionisti. La domanda di specialisti in
questo settore non è diminuita neanche durante la recessione, e - di
conseguenza – la professione degli sviluppatori IT resta una delle scelte più
popolari in Bulgaria.
Panettiere
L'industria alimentare bulgara rappresenta uno dei più grandi settori tradizionali
dell'economia e vanta il maggior numero di lavoratori, ma è stato
significativamente colpito dalla recessione globale. La figura del panettiere è
stata selezionata all'interno di questo sub-settore e, come si evince dagli annunci
di lavoro, vi è attualmente un alto livello di domanda di operatori qualificati in
questo campo.
Camionista
Il settore dei trasporti bulgaro è uno dei pochi settori caratterizzati da uno
sviluppo economico positivo negli ultimi due anni. La professione del camionista
è molto popolare e, per questa figura, si registra una forte domanda sul mercato
del lavoro.
Regno Unito
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Per il Regno Unito è stato adottato un approccio diverso concentrandosi l‟analisi
non tanto sulla identificazione delle professioni principali, ma specificando quali
settori sono affetti maggiormente dalla carenza di competenze e necessitano di
aggiornamenti delle qualificazioni.
Agricoltura
La forza lavoro impiegata in agricoltura sta invecchiando ed è costituita
prevalentemente da maschi con basso livello di conoscenze tecniche. Nel
passato ciò era compensato dai lavoratori migranti, ma di recente essi sono
tornati nei paesi di origine o sono passati ad altri settori.
Ingegneria della produzione
Anche la forza lavoro di questo settore tende all'invecchiamento ed è
completamente definita. Per questo motivo il settore vive una discrepanza tra
domanda e offerta di conoscenze.
Costruzioni
Questo settore ha avuto un‟immagine sfavorevole di salari bassi, un ambiente di
lavoro povero e poca sicurezza del lavoro. Inoltre è anche sensibile ai
cambiamenti macroeconomici e, quindi, soggetto a flussi di assorbimento della
forza lavoro. Perciò il settore riscontra difficoltà nell‟attrarre la forza lavoro di
talento e flessibile, nonostante gli stipendi competitivi che può offrire.
Insegnanti e formatori dell‟IFP
Questa sarà una professione fondamentale dal momento che migliorare le
conoscenze e le competenze della forza lavoro è ora materia di politica pubblica.
Il principale gruppo target è costituito dall‟età avanzata e dalla stagnazione della
forza lavoro che ha bisogno di migliorare le competenze e diversificare i ruoli.
Salute e sicurezza sociale
Come in Spagna questa occupazione necessita di una professionalizzazione. La
società sta invecchiando e, gli anziani, che tendono a vivere il più a lungo
possibile e in modo indipendente, hanno bisogno dell‟assistenza degli operatori
sociali. Tuttavia i dipendenti in questo settore molto spesso non hanno
competenze di base.
Malta
Parrucchiere da donna
Professione in continua crescita che deve essere regolamentata.
Operatore delle macchine di pre-stampa
Mestiere antico che richiede nuove competenze per essere competitivi nel
mercato del lavoro.
Artigiano
Importante professione che si evolve nel tempo.
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Restauratore/ Tecnico della conservazione
Data l‟importanza dei luoghi di interesse culturale nazionali, vi è la necessità di
avere restauratori qualificati.
Assistenza per bambini
Un‟occupazione in continua crescita, soprattutto con la presenza di molti genitori
che partecipano al mercato del lavoro.
2.4. Sintesi e conclusioni
Negli ultimi mesi è diventato molto chiaro che i mercati finanziari e del lavoro sono
ancora significativamente indeboliti dalla crisi finanziaria in corso. La situazione, in
questo senso, varia nei diversi Paesi dell'Unione, con talune economie colpite più
duramente di altre. Ciò ha avuto un forte impatto sull'occupazione e in particolare sui
tassi di disoccupazione a lungo termine. I gruppi particolarmente a rischio sono quelli in
genere più svantaggiati sul mercato del lavoro: i maschi, i giovani, i migranti, i lavoratori
scarsamente qualificati e quelli con un lavoro a breve termine che sono stati più colpiti
dalla crisi economica e dall'aumento della disoccupazione. Si pone, quindi, in modo
evidente la necessità di affrontare il problema della segmentazione sui mercati del
lavoro. Del pari, un ulteriore problema di fondamentale importanza è quello della
carenza di competenze nel contesto di mercati specifici; anche questo problema deve
essere affrontato al fine di portare maggiore equilibrio al mercato del lavoro negli Stati
membri.
Alla luce dell'attuale situazione economica e dei processi demografici in corso, così
come del ritmo straordinariamente rapido dei cambiamenti tecnologici, è chiaro che un
cambiamento radicale è necessario rispetto alle strategie applicate nel contesto del
mercato del lavoro. Una possibile soluzione potrebbe essere l'evoluzione nella
direzione della flexicurity e di soluzioni occupazionali innovative finalizzate a ridurre i
costi piuttosto che il numero dei lavoratori.
Inoltre, in questo momento di crisi finanziaria, sembra che la soluzione migliore sia
quella di mantenere i lavoratori nel mercato del lavoro e facilitarne la relativa mobilità
relativa all'interno di esso. Ciò richiede un focus specifico sulle competenze; in
particolare, devono essere adottati meccanismi che permettano di acquisire e
migliorare competenze e qualificazioni, consentendo ai lavoratori di adattarsi alle
mutevoli condizioni del mercato.
3. PRINCIPI E CRITERI PER LA REFERENZIAZIONE ALL’EQF
3.1. Il Quadro Europeo delle Qualifiche
L'EQF rappresenta un nuovo approccio alla cooperazione europea nel campo delle
qualificazioni. L'introduzione di una serie di risultati dell'apprendimento basati su livelli
di riferimento/descrittori che considerano tutte le forme di qualificazioni e l'intera
gamma dei livelli di qualificazioni non è mai stata tentata in precedenza. Il successo
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Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
dell‟implementazione dell‟EQF richiede, quindi, che tutti gli interessati condividano una
chiara comprensione dei seguenti elementi:
gli obiettivi e le principali funzioni previste dal Quadro;
i principi e la logica applicata al momento di definire il Quadro (come sono stati
costruiti i descrittori, come dovrebbero essere letti);
i requisiti per l‟implementazione (in termini di coinvolgimento delle parti
interessate, di trasparenza, di garanzia della qualità e riconoscimento
reciproco).
gli obiettivi e le principali funzioni previste dal Quadro.
L'EQF è stato progettato per fungere da riferimento per i diversi sistemi delle qualifiche
e quadri in Europa. Esso tiene conto della diversità dei sistemi nazionali e facilita la
traduzione e il confronto delle qualificazioni tra i vari paesi. In questo senso, l'EQF è un
Quadro per quadri e/o sistemi e può quindi essere definito come un 'meta-quadro'. (Un
quadro delle qualifiche può essere visto come parte di un sistema di qualifiche in cui i
livelli delle qualificazioni vengono esplicitamente descritti in un'unica gerarchia).
Questo meta-quadro consentirà ai sistemi di qualificazione di rapportarsi gli uni agli
altri, con i relativi livelli impliciti e/o nazionali e settoriali delle qualifiche. Nel processo di
implementazione dell‟EQF è stabilito che ogni Paese procederà alla referenziazione
delle proprie qualifiche nazionali (in termini di diplomi, certificati o riconoscimenti) agli
otto livelli EQF attraverso i Quadri nazionali delle qualifiche o i livelli impliciti nei sistemi
nazionali delle qualifiche. Ciò significa che, nella prima fase, i livelli dei Quadri nazionali
delle qualifiche o parti di sistemi di qualifica faranno riferimento ai livelli EQF. Nel lungo
periodo, tutti i titoli rilasciati in Europa dovrebbero avere un riferimento all‟EQF11.
3.2. Criteri per il processo di referenziazione
La raccomandazione EQF invita gli Stati membri alla referenziazione, entro il 2010, dei
propri livelli nazionali delle qualifiche all‟EQF. Per rispettare tale termine e garantire
che il processo di referenziazione sia progettato in modo tale che possa essere
compreso delle parti interessate in tutti i Paesi coinvolti, il Gruppo consultivo EQF ha
concordato una serie di criteri e procedure per guidare tale processo. Oltre a elencare i
10 criteri/procedure concordati dal gruppo consultivo EQF, questa nota contiene una
breve parte introduttiva per chiarire il contesto e le intenzioni.
I criteri mirano a garantire che la documentazione e le informazioni che vengono
pubblicate siano convalidate dalle autorità competenti, che esse siano rilevanti,
trasparenti, comparabili e condivisibili. Questa enfasi riflette la circostanza che il
successo dell‟EQF dipende dalla capacità dei paesi di collegare i propri sistemi e livelli
di qualifiche all‟EQF in modo esplicito, dimostrabile e difendibile; ciò significa, in altri
termini, che le informazioni devono poter essere giudicate valide o meno da coloro che
non hanno familiarità con le qualifiche di un determinato paese.
I criteri di referenziazione sono essenziali in quanto indicano la direzione generale del
processo di referenziazione. E' comunque importante notare che i criteri devono
essere dimostrati attraverso la pratica; ciò significa che un accordo su un insieme di
11
Commissione Europea: Descrizione del Quadro europeo delle qualifiche per l‟apprendimento
permanente http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/doc/eqf/brochexp_en.pdf
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Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
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criteri di referenziazione rappresenta solo un primo passo e che la loro applicazione
deve essere seguita attraverso l'orientamento e lo scambio sistematico di esperienze e
buone pratiche. I punti nazionali di coordinamento, nonché i test e i progetti pilota
svolgono un ruolo importante in questo senso.
Criteri e procedure per la referenziazione dei livelli delle qualifiche nazionali
all’EQF
1.
Le responsabilità e/o capacità giuridiche di tutti gli organismi nazionali competenti
coinvolti nel processo di referenziazione - compreso il Punto di nazionale di
coordinamento - sono chiaramente individuate e pubblicate dalle autorità
competenti.
2.
Esiste un legame chiaro e dimostrabile tra i sistemi o i livelli di qualifiche del
Quadro nazionale delle qualifiche e i descrittori di livello del Quadro europeo delle
qualifiche.
3.
Il Quadro o sistema nazionale delle qualifiche e le proprie qualifiche si basano sul
principio e sull‟oggetto dei risultati di apprendimento, che sono collegati alle
modalità di convalida dell'apprendimento non formale e informale e, ove esistenti,
ai sistemi di credito.
4.
Le procedure per l'inclusione delle qualifiche nel Quadro nazionale delle qualifiche
o per descrivere la posizione delle qualifiche nel sistema nazionale delle qualifiche
sono trasparenti.
5.
Il sistema(i) nazionale di garanzia della qualità per l'istruzione e la formazione fa
riferimento al Quadro o sistema nazionale delle qualifiche e sono coerenti con i
principi e le linee guida europee (come indicato nell'allegato 3 della
Raccomandazione).
6.
Il processo di referenziazione deve comprendere l‟accordo stabilito con gli organi
di garanzia della qualità competenti.
7.
Il processo di riferimento deve coinvolgere esperti internazionali.
8.
L'organismo/i nazionale competente deve certificare la referenziazione del Quadro
o sistema nazionale delle qualifiche con l'EQF. Insieme al Punto di coordinamento
nazionale, esso deve pubblicare un rapporto dettagliato, indicando il processo di
referenziazione e le prove che lo sostengono, affrontando separatamente ciascuno
dei criteri.
9.
Nella piattaforma ufficiale EQF è pubblicato un elenco degli Stati membri che
hanno confermato di aver completato il processo di referenziazione, con i
collegamenti ai rapporti di referenziazione completati.
10. In ottemperanza al processo di referenziazione, e in linea con i tempi previsti nella
Raccomandazione, tutti i nuovi certificati di qualifica, i diplomi e i documenti
Europass rilasciati dalle autorità competenti devono contenere un chiaro
riferimento - a titolo dei sistemi nazionali delle qualifiche - al corrispondente livello
del Quadro europeo delle qualifiche.
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3.3. Principali elementi del processo di referenziazione: i casi di Malta e del
Regno Unito
Il processo di referenziazione di Malta12
Malta ha adottato il proprio ampio Quadro nazionale delle qualifiche per
l'apprendimento permanente (NQF) nel giugno 2007, che comprende tutti i livelli
formali, informali e non formali di istruzione e formazione (cfr capitolo 4).
Il Quadro delle qualifiche di Malta ha seguito una serie di criteri concordati dal Gruppo
consultivo EQF che forniscono una linea guida metodologica per il processo di
referenziazione. Questi dieci indicatori includono aspetti quali:
1. le responsabilità e la capacità giuridica degli organi competenti coinvolti;
2. il legame diretto con il Quadro europeo delle qualifiche (EQF);
3. qualifiche basate sui risultati dell'apprendimento e link per la convalida
dell'apprendimento informale, non formale e i sistemi di credito;
4. inclusione trasparente delle qualifiche in uno dei livelli del Quadro;
5. una politica di garanzia della qualità che corrisponde ai principi europei;
6. l‟approvazione del processo di referenziazione da parte dell'organo di garanzia
della qualità;
7. il coinvolgimento di esperti internazionali nella referenziazione;
8. la pubblicazione di un rapporto sul processo di referenziazione (il presente
rapporto);
9. un elenco pubblico a livello europeo degli Stati membri che hanno completato il
processo;
10. il completamento del processo di referenziazione entro i tempi stabiliti dall'UE.
La metodologia si è concentrata sulle radici dei descrittori di livello del MQF come
priorità politica, economica, culturale e sociale di una nazione che è ora parte
dell'Unione europea. Alcuni descrittori di livello sono stati considerati tenendo presente:
lo sviluppo politico e sociale di una piccola nazione all‟interno della più ampia
Unione europea;
l‟impatto dell‟EQF e dei descrittori di livello sulla cultura e sul sistema interno
dell‟istruzione;
la rilevanza dei descrittori di livello del MQF rispetto all‟EQF e ai QF-EHEA;
la portabilità di alcuni descrittori di livello all‟apprendimento permanente, la
validazione dell'apprendimento informale e non formale e una maggiore
trasparenza delle qualifiche in un mercato del lavoro in evoluzione.
Ciò che ne è seguito è stata una evoluzione di questo processo sostenuta dagli
sviluppi altrettanto impegnativi dell‟EQF e dei QF/EHEA avvenuti con i processi di
Copenaghen e di Bologna, sulla base della strategia di Lisbona.
Il MQF ha adottato una metodologia in cui sono stati riportati i descrittori di livello su
due colonne, una accanto all'altra, per facilitare il confronto di entrambi i descrittori di
12
http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/doc/eqf/maltareport_en.pdf
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livello dell‟EQF e del MQF. Tale confronto si basa sui paradigmi dei risultati
dell‟apprendimento EQF in termini di conoscenze, abilità e competenze. I risultati
dell‟apprendimento del MQF distinguono i tipi di competenze, quali quelle della
comunicazione, del giudizio e dell‟apprendimento come i descrittori di livello del QF /
EHEA, e identificano le competenze con autonomia e responsabilità. I descrittori di
livello del MQF sono referenziati anche al Quadro europeo delle qualifiche per lo
spazio europeo dell'istruzione superiore (QF/SEIS). Questo aspetto conferisce una
maggiore trasparenza e valore alle qualifiche accreditate e alla qualità assicurata dal
MQF.
Il cambiamento del carattere delle qualifiche da nazionale a europeo e internazionale,
dal teorico al pratico, dagli input di apprendimento ai risultati dell'apprendimento e la
maggiore importanza degli investimenti per una forza lavoro altamente qualificata che
soddisfi le esigenze attuali e future dell'industria ha richiesto il coinvolgimento delle
parti interessate e la partecipazione del MQF, con l‟organizzazione delle attività di
livello nazionale, europeo e internazionale. Tali eventi, in cui sono stati coinvolti il MQF
e le parti interessate, sono risultati fondamentali per stare al passo con gli sviluppi del
settore e per garantire che il processo di referenziazione rifletta le esigenze e le
aspirazioni delle politiche nazionali dell‟istruzione e dell‟occupazione.
I contributi degli stakeholders locali hanno rappresentato anch‟essi un elemento chiave
nella formazione del Quadro delle qualifiche di Malta e per la referenziazione all‟EQF e
al QF/EHEA. Il coinvolgimento nella progettazione dei risultati dell‟apprendimento, delle
qualifiche, degli standard occupazionali e dello stesso MQF ha garantito a tali attori un
senso di appartenenza che ha facilitato la sinergia tra il mondo dell‟istruzione, della
formazione e dell'industria, creando così un clima di fiducia reciproca e nuove forme di
trasparenza.
Il Rapporto di referenziazione e il processo che ha portato ad esso sono stati basati
anche su una ricerca che ha portato alla pubblicazione delle discussioni basate sui
principi proposti e di quattro documenti politici pubblicati dal MQF che compongono il
volume Valuing all Learning Series. I volumi sul Quadro delle qualifiche Malta sono
focalizzati su:
1. Un Quadro nazionale delle qualifiche per l‟apprendimento permanente;
2. Istruzione e formazione professionale;
3. La politica di garanzia della qualità;
4. La convalida dell‟apprendimento informale e non formale13.
Il processo di referenziazione del Regno Unito
Nel 2007 il governo britannico ha approvato la creazione del Quadro europeo delle
qualifiche (EQF), insieme con il principio della referenziazione ad esso, entro il 2010,
dei sistemi nazionali delle qualifiche. Nel periodo 2008-2009 sono stati condotti tre
studi per referenziare i quadri delle qualifiche del Regno Unito all‟EQF, in conformità
con i criteri e le procedure sviluppate dal Gruppo consultivo EQF. Questo rapporto
descrive ufficialmente la referenziazione del Quadro delle qualifiche e dei crediti (QCF)
all‟EQF in Inghilterra e in Irlanda del Nord. Altri rapporti separati descrivono la
13
MALTA QUALIFICATIONS COUNCIL (2009). Referenziazione del Quadro delle qualifiche di Malta al
Quadro europeo delle Qualifiche (EQF) e al Quadro delle qualifiche dell‟area europea dell‟alta istruzione
(QF/EHEA).
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referenziazione dei quadri in Galles e in Scozia, insieme a una relazione che riassume
la posizione di tutti i quadri del Regno Unito, la cui pubblicazione era prevista nel corso
del 2009.
Il QCF è stato introdotto nel 2008 con l‟obiettivo di includere tutte le qualifiche
dell‟Inghilterra, del Galles e dell‟Irlanda del Nord, oltre ai titoli dell‟istruzione superiore
che sono compresi nel Quadro per le qualifiche dell'istruzione superiore (FHEQ). Esso
introduce un sistema standard per il riconoscimento - nell‟ambito di un quadro di
riferimento - dei livelli basati sui risultati dell‟apprendimento, di un sistema di credito e
dei principi per il riconoscimento dell'apprendimento certificato precedentemente e di
quello non certificato. Il QCF è strutturato su nove livelli, con il primo livello (Entry)
suddiviso nei livelli Entry 1-3. Entry 1 rappresenta il livello più elementare di
realizzazione; il livello 8 rappresenta invece il livello più avanzato.
Referenziazione finale del QCF all’EQF
Il Punto nazionale di coordinamento (NCP) nota che l'EQF non include un livello o
livelli corrispondenti alle voci QCF Entry 1 e 2, che sono riconosciuti come importanti
nel sostenere i discenti con livelli di conoscenze di base. Esso, pertanto, invita il
Gruppo consultivo dell‟EQF a considerare l‟ipotesi di come riconoscere questi livelli nel
Quadro europeo delle qualifiche.
L'EQF contiene un insieme di principi comuni per la garanzia della qualità ai quali
dovrebbero aderire i sistemi nazionali delle qualifiche. Il NCP ha valutato le politiche di
garanzia della qualità e le procedure utilizzate in Inghilterra e Irlanda del Nord,
confermando che esse sono conformi a tali principi.
Questo rapporto è stato approvato dagli organi nazionali competenti in Inghilterra e in
Irlanda del Nord, e sarà pubblicato sui siti internet del QCDA e della CCEA. La
Commissione europea sarà informata del completamento del processo di
referenziazione e sarà disponibile un link al rapporto. Il Rapporto del Regno Unito, che
comprende i Rapporti del Galles, della Scozia, dell‟Inghilterra e dell‟Irlanda del Nord,
sarà formalmente presentato alla Commissione europea alla fine dell'anno.
Il quadro nazionale o sistema delle qualifiche e le proprie qualifiche si basano sul
principio e sugli obiettivi dei risultati dell‟apprendimento e sono legati alle modalità di
convalida dell'apprendimento non formale e informale e, ove esistenti, ai sistemi di
credito.
Il Regno Unito ha una tradizione consolidata nell‟utilizzo dei risultati
dell'apprendimento, che risale alla metà degli anni ‟80, ed essi costituiscono ormai una
prassi consolidata per le qualifiche da specificare in termini di ciò che i discenti devono
essere in grado di dimostrare per acquisirle.
Il QCF è esplicitamente basato su un sistema di unità, specificato in termini di risultati
dell‟apprendimento che sono assemblati in qualifiche mediante regole di combinazione.
L‟acquisizione di una o più unità è riconosciuta con la concessione del credito. I
discenti che abbiano conseguito crediti hanno diritto ad averli riconosciuti nei confronti
di qualsiasi qualifica che comprenda le unità interessate, entro le rispettive regole di
combinazione.
Il QCF supporta il riconoscimento dell'apprendimento precedente da fonti certificate e
non certificate laddove i discenti siano in grado di dimostrare di aver acquisito i risultati
dell‟apprendimento all'interno dell'unità per la quale chiedono il riconoscimento. I
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Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
principi alla base di questa procedura sono illustrati nel documento Claiming Credit:
Guidance on the Recognition of Prior Learning within the QCF (2010)14.
3.4. Effetti principali del processo di referenziazione: trasparenza e validazione
dell’apprendimento (Criterio 3)
I risultati proposti nel progetto EQF-Spread cercano di favorire la trasparenza delle
qualifiche e la mobilità dei lavoratori. In questo senso, questo progetto è identificato
con il criterio 3, il quale considera che "Il Quadro nazionale o sistema delle qualifiche e
le proprie qualifiche si basano sul principio e sull‟obiettivo dei risultati
dell‟apprendimento e sono legati alla modalità di convalida dell'apprendimento non
formale e informale e, ove esistenti, ai sistemi di credito.
I risultati dell’apprendimento sono il meccanismo di base degli strumenti europei
che sono volti a realizzare la trasparenza, la comparabilità, la trasferibilità e il
riconoscimento delle competenze e/o delle qualifiche tra paesi diversi e a livelli diversi
(Commissione Europea, 2002).
Intesi come strumento o linguaggio comune, i risultati dell‟apprendimento dovrebbero
favorire la mobilità tra i vari sistemi di istruzione e formazione professionale dei diversi
paesi e tra settori e livelli di istruzione all'interno dei paesi. Gli strumenti europei mirano
a rimuovere le barriere geografiche, istituzionali e settoriali per l'istruzione, la
formazione e l'apprendimento. Questo è importante per facilitare l'accesso
all'apprendimento permanente, promuovendo il passaggio graduale nell‟apprendimento
e consentendone la valorizzazione e il riconoscimento. La base fondamentale di questi
strumenti e una chiave per raggiungere questi ambiziosi obiettivi è il passaggio ad un
approccio basato sui risultati dell‟apprendimento (Cedefop, 2009d, p. 106). Per
implementare gli strumenti europei quali il Quadro europeo delle qualifiche, il sistema
europeo di crediti per l'IFP e il Quadro europeo di garanzia della qualità della
referenziazione, i Paesi sono invitati a definire i propri Quadri nazionali delle qualifiche
e gli standard delle qualifiche basandoli sui risultati dell'apprendimento.
Nel fornire la base per la valutazione e la certificazione, i Quadri delle qualifiche e gli
standard di qualifica possono esercitare un'influenza sull‟insegnamento e
sull‟apprendimento. Secondo l'ampia definizione del curriculum, gli standard di qualifica
possono essere considerati come parte del curriculum, dal momento che
contribuiscono a guidare il processo di apprendimento e sono correlati (o dovrebbero
idealmente essere correlati) agli altri elementi del curriculum. Precedenti ricerche
avevano già evidenziato gli sviluppi verso l'adozione di standard di qualifica e di quadri
nazionali delle qualifiche basati sui risultati dell'apprendimento in molti Paesi europei
(Cedefop, 2009c).
Quindi, gli strumenti e le strategie europee costituiscono un importante background per
la riforma della formazione professionale con l'introduzione dei risultati dell‟
apprendimento. Nei Rapporti dei vari paesi, ciò è risultato essere particolarmente vero
per quei paesi che, fino a poco tempo, non avevano ancora sviluppato il proprio
approccio nazionale all‟istruzione basata sulla competenza e sui risultati
dell‟apprendimento. La Polonia, la Romania e la Slovenia costituiscono buoni esempi
14
QCDA (2009). Rapporto sulla Referenziazione del Quadro delle qualifiche e dei crediti all‟EQF per
l‟apprendimento permanente.
http://www.rewardinglearning.org.uk/docs/regulation/eqf/referencing_QCF_to_EQF.pdf
27
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non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
in questo senso, cercando di adottare strumenti e una terminologia europea, sulla scia
delle riforme radicali dell‟intero sistema di istruzione e formazione professionale,
finanziate con i fondi europei. I Paesi con una tradizione consolidata di curricula basati
sulle competenze, come la Francia e la Germania, stanno facendo anch‟essi le riforme
per far fronte agli sviluppi europei e alle nuove esigenze, conservando la propria
concezione dei risultati dell‟apprendimento e delle competenze15.
Disposizioni per la convalida dell'apprendimento non formale e informale. La
convalida dell'apprendimento non formale e informale è considerata sempre come un
modo per migliorare l‟apprendimento permanente. Altri Paesi europei stanno
sottolineando l'importanza di rendere visibile e valorizzare l'apprendimento che avviene
al di fuori dell'istruzione formale e degli enti di formazione, per esempio al lavoro, in
attività di tempo libero e a casa.
La convalida dell'apprendimento informale e non formale sta acquisendo una
crescente importanza in tutta Europa. Inoltre, l'impegno di un gran numero di Paesi
nelle attività dell'OCSE in questo campo e la partecipazione nel Gruppo di reciproco
riconoscimento dell‟apprendimento della Commissione europea indicano che la
validazione dell‟apprendimento è considerata come un elemento importante delle
politiche nazionali in materia di istruzione, formazione e occupazione. Inoltre, è
significativo il fatto che la validazione può essere considerata come parte delle politiche
dell‟istruzione, della formazione e dell‟occupazione e ciò dimostra il carattere
trasversale di questo approccio.
L‟espansione e la diversificazione delle politiche dell‟istruzione e della formazione
verso una più ampia prospettiva di apprendimento permanente allarga il focus dai
diplomi dell‟istruzione formale e dei certificati di formazione ad altri percorsi di
qualificazione più flessibili. Per questi ultimi percorsi sono varie le modalità in cui le
persone hanno sviluppato le proprie conoscenze e competenze e il loro modo di vivere
la vita. Per facilitare questi percorsi flessibili, la validazione dell'apprendimento non
formale e informale rende visibile l'apprendimento acquisito al di fuori delle istituzioni
scolastiche. Tutto questo rappresenta, per un paese, una vasta risorsa non sfruttata di
conoscenze e competenze invisibili; peraltro, in linea con i diritti di ciascuno di vedere
riconosciuto il proprio apprendimento, la sua maggiore visibilità potrebbe portare a
notevoli benefici economici e sociali per gli individui, per le comunità e per i Paesi.
I percorsi dall’apprendimento alla certificazione. La validazione dell'apprendimento
non formale e informale è organizzata in modo diverso in tutta Europa. Il sistema per la
validazione dei risultati può essere concepito come parte integrante del sistema di
istruzione e formazione formale; in questo senso esso può essere considerato come
un altro percorso approvato a livello nazionale per il riconoscimento dei risultati
dell'apprendimento e, eventualmente, per la certificazione. In alcuni Paesi la
validazione dell'apprendimento non formale e informale opera in parallelo con il
sistema formale. Essa è gestita in modo diverso, ma utilizza alcune delle infrastrutture
del sistema formale, come i benchmarks educativi o gli standard per la qualificazione
formale. Essa può essere anche un processo completamente separato per un
riconoscimento peculiare che non porta ad alcun collegamento istituzionale, di
standard o di certificazione al sistema formale.
15
CEDEFOP (2010) Learning outcomes approaches in VET curricula. A comparative analysis of nine
European countries. http://www.cedefop.europa.eu/EN/publications/16433.aspx
28
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
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informazioni in esso contenute
Source: Cedefop, 2009
I ruoli delle parti interessate. Il numero elevato di stakeholders e agenzie coinvolte
nella validazione dell'apprendimento non formale e informale può rendere difficile
vedere l'intero sistema da altre prospettive. La visione integrata presentata nella tabella
1 delinea e amplia gli attuali confini di pensiero su come, dove e perché si verifica la
validazione. Sono descritti cinque distinti livelli di gestione da parte degli stakeholders: i
singoli discenti, le organizzazioni, l‟istruzione e la formazione, i responsabili politici
regionali, nazionali e europei. Questa visione integrata può essere utilizzata per
ampliare la comprensione delle sfide pratiche della validazione dell'apprendimento non
formale e informale nello sviluppo e nella realizzazione della validazione a tutti i livelli 16.
16
CEDEFOP (2009). Linee guida europee per la convalida dell‟apprendimento non formale e informale
http://www.cedefop.europa.eu/EN/Files/4054_en.pdf
29
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informazioni in esso contenute
Source: Cedefop, 2009
3.5. Sintesi e conclusioni
Al fine di ottenere una corretta implementazione nei Paesi europei del Quadro
nazionale delle qualifiche e settoriali, tutti i soggetti interessati devono condividere una
chiara comprensione degli obiettivi e delle funzioni principali dell‟EQF, nonché i principi
e il modo in cui dovrebbe essere utilizzato. Gli stakeholders devono conoscere i
requisiti per l'attuazione del Quadro europeo delle qualifiche ed essere consapevoli dei
vantaggi per i sistemi di istruzione e formazione professionale e per l'occupazione nel
contesto della Strategia europea (ET 2020).
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L'adozione del modello EQF aumenterà la trasparenza delle qualifiche e faciliterà la
mobilità dei lavoratori e degli studenti e consentirà di ottenere il riconoscimento
delle loro qualifiche al di fuori del proprio paese. L‟EQF, inoltre, faciliterà il passaggio
dal lavoro alla formazione e viceversa, sulla base dell‟apprendimento permanente.
A causa della costante evoluzione in tutto il mondo del carattere delle qualifiche,
l‟opportunità di realizzare investimenti per una forza lavoro altamente qualificata è
essenziale per tenere il passo con gli sviluppi nel settore. Ciò consentirà di soddisfare
le esigenze e le aspirazioni che sono alla base delle politiche per l‟istruzione e per
l'occupazione. Pertanto, attraverso la creazione di collegamenti tra i sistemi delle
qualifiche nazionali ed europei, i programmi di formazione possono essere progettati in
modo più trasparente e, di conseguenza, possono essere utilizzati in modo più
efficiente dai datori di lavoro in ciascun Paese.
Il Gruppo consultivo dell‟EQF ha fornito una guida metodologica che include 10
indicatori, che devono essere seguiti dai Paesi europei. I 10 criteri per il processo di
referenziazione mirano ad assicurare che tutta la documentazione e le informazioni
siano considerate pertinenti, trasparenti, comparabili e che possano generare fiducia
reciproca tra le parti interessate. Tali criteri, indicati nel paragrafo 3.2, sono quindi
essenziali per l'attuazione dell‟EQF.
Il criterio 3 considera i risultati dell'apprendimento come gli elementi di base per la
trasparenza delle qualifiche e per la mobilità tra i vari sistemi di istruzione e formazione
professionale e i mercati del lavoro dei diversi Paesi.
D'altra parte, il riconoscimento dell'apprendimento precedente - indipendentemente dai
livelli di qualifica - è una opportunità importante per migliorare i livelli dell‟attività
economica nel mercato del lavoro e per aumentare la motivazione dei cittadini verso
l'apprendimento permanente. I casi di Malta e del Regno Unito dimostrano come i
sistemi basati sui risultati dell‟apprendimento stanno fornendo buoni risultati nel
mercato del lavoro, grazie al processo flessibile di certificazione e accreditamento della
qualifica dei lavoratori, facilitando le opportunità nel mercato del lavoro e nei sistemi di
istruzione e formazione..
In conclusione, l'adozione del Quadro europeo delle qualifiche aumenterà la mobilità
dei lavoratori e degli studenti, facilitando il passaggio dal lavoro alla formazione e
viceversa, su base permanente.
4. LO SVILUPPO DEI NQF NEI PAESI PARTNER
Questo capitolo si propone di analizzare la fase attuale e gli sviluppi principali dei
Quadri nazionali delle qualifiche nei Paesi oggetto dello studio del progetto EQFSpread. Esso offre una panoramica delle principali caratteristiche dei livelli e dei
descrittori in relazione alla referenziazione all‟EQF e l'esperienza maturata in ciascun
Paese. Nelle conclusioni, esso riassume alcune importanti differenze e similitudini tra i
Paesi, facendo il punto sulle sfide da affrontare nell‟implementazione e nel futuro
sviluppo dei quadri.
I Paesi dell'UE tendono sempre più a considerare i Quadri nazionali delle qualifiche
(NQF) come strumenti chiave che influenzano le politiche nazionali e le riforme nei
settori dell'istruzione, della formazione e dell'occupazione. Essi si sono impegnati a
introdurre e sviluppare dei Quadri nazionali delle qualifiche per l'apprendimento
31
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informazioni in esso contenute
permanente che risultino confacenti all‟EQF. Allo stesso tempo, i nuovi NQF riflettono i
sistemi nazionali al cui interno essi sono chiamati a operare. Sebbene si possano
riscontrare delle differenze nelle caratteristiche di progettazione e negli obiettivi
specifici dei Quadri nazionali delle qualifiche, è generalmente assunto che i quadri
dovrebbero introdurre un insieme esplicito di livelli di qualifiche e di descrittori di livello
che riflettano l'approccio basato sui risultati dell‟apprendimento e, inoltre, che sia
coinvolta una vasta gamma di stakeholders tra gli operatori dell‟istruzione, della
formazione e del mercato del lavoro.
4.1. La situazione nei Paesi partecipanti
Malta
Introduzione. Nel giugno 2007 Malta ha introdotto il proprio Quadro nazionale delle
qualifiche per l'apprendimento permanente (NQF) che comprende tutti i livelli
dell‟istruzione formale, informale e non formale e della formazione. In particolare, sono
stati pubblicati quattro documenti di lavoro sul MQF che dedicano un‟attenzione
specifica al quadro concettuale, a una strategia di riforma per l'IFP, a una politica di
garanzia della qualità per l'IFP e ai descrittori di livello per le competenze chiave
relative ai livelli 1, 2 e 3 del MQF.
Livelli e descrittori. Il Quadro nazionale maltese è costruito su otto livelli di qualifiche;
esso è stato influenzato dalla classificazione degli otto livelli dell‟EQF, ma fa riferimento
direttamente a un precedente sistema maltese delle qualifiche. I descrittori di livello del
MQF risultano più dettagliati di quelli dell‟EQF e maggiormente contestualizzati alla
cultura maltese e alle priorità sociali, economiche e politiche nazionali. Ogni descrittore
di livello è definito in termini di conoscenze, abilità, competenze e risultati di
apprendimento; esso misura la complessità, il volume e il livello di apprendimento
atteso per la determinata qualifica e indicano un ampio profilo di ciò che una persona
dovrebbe sapere e saper fare con i vari gradi di autonomia e responsabilità.
Referenziazione all’EQF. Malta è stata il primo Stato membro a preparare un
Rapporto completo di referenziazione delle proprie qualifiche all‟EQF e al QF-EHEA.
Esso è stato ufficialmente introdotto dal ministro della Pubblica Istruzione nel
novembre 2009 e ha stabilito la corrispondenza diretta con i livelli EQF.
MQF
1
2
3
4
5
6
7
8
EQF
1
2
3
4
5
6
7
8
Lezioni apprese e prospettive future. Lo sviluppo del MQF è servito da catalizzatore
per l‟innovazione e la riforma dell'istruzione, così come per costruire una nuova cultura
delle qualifiche incentrate sul discente e sul miglioramento della permeabilità tra IFP e
l'alta istruzione. In tale contesto nazionale, si sono registrati i seguenti quattro principali
temi di controversia:
(a)
la pari dignità della formazione professionale e dell'istruzione generale.
L'esperienza maturata dimostra già che gli istituti di istruzione e formazione
professionale e di alta istruzione hanno rafforzato la loro cooperazione. E‟
stato chiarito che le qualifiche IFP sono riconosciute come punti di ingresso
32
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
(b)
(c)
(d)
nell‟alta istruzione non solo nell‟ambito delle istituzioni di istruzione e
formazione professionale, ma anche nei corsi universitari e i titoli di studio
accademici sono ampiamente riconosciuti come punti di ingresso nei
programmi di IFP;
la validazione dell'apprendimento informale e non formale non è facilmente
accettata e generalmente riconosciuta dal percorso di istruzione generale,
come pure i livelli accademici più elevati del MQF. La proposta per un
nuovo certificato di licenza assegna, per la prima volta, un valore a tutte le
attività di apprendimento formali, non formali e informali.
un sistema di credito da assegnare a tutto il MQF è considerato come un
compito impegnativo per i gli operatori della formazione pubblici e privati
che devono riprogettare le loro qualifiche conformemente ad esso;
il concetto dell‟opportunità e necessità di definire quadri settoriali, quando
Malta ha già un Quadro nazionale delle qualifiche. Questo problema è
tuttora dibattuto.
Regno Unito
Inghilterra e Irlanda del Nord
Introduzione. Il Quadro delle qualifiche e dei crediti (QCF) è uno strumento
regolamentato congiuntamente per l'Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord. Il Quadro
copre tutti i livelli e i tipi di qualifiche, ad eccezione dei titoli di istruzione superiore che
rientrano nel Quadro per l'istruzione superiore (FHEQ) e che sono collegati al processo
di Bologna. Il QCF identifica le competenze e le qualifiche riconoscendo un credito per
le unità e le qualifiche. Esso, quindi, dovrebbe consentire alle persone di ottenere una
qualifica secondo percorsi flessibili. Il QCF è stato testato per due anni e sottoposto a
un periodo di prova, dopodiché è stato formalmente adottato nell'autunno 2008.
Livelli e descrittori. Il QCF comprende nove livelli, dal livello di entrata (suddiviso in
livello di entrata 1-3) fino al raggiungimento del livello 8. I cinque livelli superiori sono
corrispondenti ai livelli del quadro per le qualifiche dell'istruzione superiore. I descrittori
di livello fanno riferimento esclusivamente ai risultati dell‟apprendimento e non
considerano il processo di apprendimento o il metodo di valutazione. Gli indicatori per
ogni livello sono raggruppati in tre categorie: (a) conoscenza e comprensione, (b)
applicazione e azione, (c) autonomia e responsabilità. Oltre al sistema dei livelli, il QCF
consiste di un sistema di unità e di crediti; esso comprende anche i principi per
l'assemblaggio delle unità nelle qualifiche, specificando le unità che devono essere
acquisite per ciascuna qualifica. Infine, esso include anche un insieme di principi per il
riconoscimento delle competenze - certificate e non - acquisite precedentemente.
Referenziazione all’EQF. Il QCF è stato referenziato nel Febbraio 2010:
QCF
EQF
Livello
di
entrata
1
Livello
di
entrata
2
Livello
di
entrata
3
1
2
3
1
2
3
4
4
5
5
6
7
8
6
7
8
Il Quadro di istruzione superiore (FHEQ) non è formalmente referenziato all‟EQF, ma è
stato stabilito un riferimento implicito, essendo i cinque livelli superiori del QCF coerenti
con il FHEQ.
33
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
Lezioni apprese e prospettive. L'adozione del QCF dimostra la necessità di
sviluppare ulteriormente il NQF. Come quadro di 'seconda generazione', il QCF
presenta più forti elementi di trasferimento dei crediti, andando oltre la portata del
precedente Quadro nazionale delle qualifiche. Questa evoluzione è andata avanti per
oltre un decennio, sottolineando la necessità di una prospettiva di lungo termine in
questo campo. Mentre il QCF è ora referenziato all‟EQF, questo non è il caso della
FHEQ e non è chiaro se questa soluzione rimarrà definitiva.
Scozia
Introduzione. Lo SCQF è stato introdotto inizialmente nel 2001, ma è stato
progressivamente emendato e raffinato nel periodo successivo. Nel 2006 esso è stato
riorganizzato nella veste di una struttura di un ente del terzo settore, una soluzione che
rappresenta un caso unico in Europa. Lo SCQF copre tutti i livelli e i tipi di qualifiche,
ma non è un quadro normativo: esso contribuisce a chiarire i rapporti tra le qualifiche
scozzesi e quelle del resto del Regno Unito, dell‟Europa e oltre, indicando le possibilità
per i percorsi internazionali di progressione e di trasferimento dei crediti. Lo SCQF si
considera come un quadro di integrazione e svolge una funzione di supporto per tutti,
compresi gli operatori dell‟apprendimento e i datori di lavoro.
Livelli e descrittori. Il Quadro scozzese è strutturato su 12 livelli, rappresentati sulla
base di descrittori di livello comune che si applicano a tutti i tipi di programmi di
apprendimento e a tutte le qualifiche. Vale la pena notare che, come gli altri quadri del
Regno Unito, lo SCQF opera con i livelli di accesso (entrata). I livelli 1-3 sono
considerati importanti per gli individui con particolari esigenze di apprendimento e
come parte importante di una strategia globale di apprendimento permanente. Per
alcuni, il livello di accesso può funzionare come un modo per tornare all‟istruzione
formale e alla formazione.
Referenziazione all’EQF. Lo SCQF è stato referenziato all‟EQF nel febbraio 2010
come parte del processo globale di referenziazione del Regno Unito. La Scozia ha
completato la sua autovalutazione rispetto allo Spazio europeo dell'istruzione superiore
(EHEA) come parte del processo di Bologna. Questo lavoro è ora preso in
considerazione all'interno della referenziazione dell‟intero SCQF all‟EQF. Il lavoro del
gruppo ha portato alla seguente referenziazione:
SCQF
SCQF
EQF
1
2
3
4
5
6
1
2
3
4
7
8
5
9
10
6
11
12
7
8
Galles
Introduzione. Il CQFW è un quadro descrittivo che è stato sviluppato unificando una
serie di sotto-strutture già esistenti in Galles: il Quadro per le qualifiche dell‟istruzione
superiore (FHEQ), il Quadro nazionale delle qualifiche (NQF) per i corsi nazionali
regolamentati e la garanzia della qualità dell'apprendimento permanente. Esso
comprende le qualifiche accademiche e quelle professionali e può essere considerato
come completo.
34
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
Livelli e descrittori. Il CQFW è strutturato sulla base di nove livelli: il livello di ingresso
più otto livelli. I descrittori di livello comune si applicano a tutti i tipi di programmi di
apprendimento e alle qualifiche..
Referenziazione all’EQF. Il CQFW è stato referenziato all‟EQF nel febbraio 2010,
come parte del processo globale di referenziazione del Regno Unito. Sono stati stabiliti
i seguenti collegamenti tra il CQFW e l'EQF (che corrispondono al legame tra QCF e
EQF):
CQFW
CQFW
1
2
EQF
3
4
5
6
1
2
3
4
7
8
9
5
10
6
11
12
7
8
Come per l'Inghilterra e l'Irlanda del Nord, il gruppo creato per 'ampliare' il legame tra il
FEHQ e l‟EQF ha concluso che non può essere identificato nessun beneficio
aggiuntivo nel collegamento all‟EQF. Questa decisione, tuttavia, potrà essere rivista in
futuro, a seconda degli sviluppi del Quadro europeo delle qualifiche e dei feedback dei
potenziali utenti dei quadri.
Bulgaria
Introduzione. La Bulgaria sta attualmente sviluppando il proprio Quadro nazionale
delle qualifiche (NQF), basato sui risultati dell‟apprendimento che coprono tutti i livelli
del sistema dell‟istruzione e della formazione e le qualifiche/titoli corrispondenti . Nel
2010 sono stati progettati un insieme di descrittori di progetto per i livelli IFP del
Quadro nazionale delle qualifiche; essi si basano sui risultati dell'apprendimento e
sono costruiti con vari gradi di qualifica professionale. Il lavoro sui livelli di istruzione
generale è, invece, ancora da realizzare, in attesa di una legge sull‟istruzione
scolastica e pre-scolastica che riformi anche la struttura dell‟istruzione secondaria.
Livelli e descrittori. Il progetto del Quadro nazionale delle qualifiche comprende otto
livelli e tiene conto delle caratteristiche specifiche del sistema nazionale di istruzione.
Nel progetto, i livelli da 6 a 8 sono rappresentati sulla base dei descrittori del QF/EHEA
e i livelli da 1 a 5 sono rappresentati in termini di conoscenze, abilità e competenze. I
risultati dell‟apprendimento attesi riflettono gli atti giuridici che disciplinano i vari
sottosistemi dell'istruzione e della formazione. Il progetto tiene anche conto
dell‟approccio indicato dall‟ISCED 97, per assicurare la corrispondenza tra i livelli NQF
e ISCED, nel tentativo di combinare l'approccio basato sui risultati con i fattori di
ingresso.
Referenziazione all’EQF. La Referenziazione all‟EQF è considerata parte integrante
del lavoro complessivo sul Quadro nazionale delle qualifiche.
EQF
NQF
1
2
3
4
5
6
7
8
1
2
3
4
5
6
7,8
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Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
Nel NQF bulgaro non esiste il primo livello dell‟EQF; esso corrisponde al secondo
livello EQF. Il progetto del Quadro nazionale delle qualifiche era pronto già nel giugno
2011 e un processo di consultazione è stato previsto fino al mese di ottobre 2011.
Principali lezioni e percorso successivo. Uno degli obiettivi del progetto è di fornire
una maggiore trasparenza del sistema, costruendo un Quadro nazionale delle
qualifiche globale che comprenda tutti i livelli e i tipi di qualifiche. Peraltro, non è chiara
la misura in cui il quadro faciliterà la maggiore e semplificata progressione, verticale e
orizzontale, e il trasferimento tra i sottosistemi di istruzione e formazione. L'utilizzo di
descrittori di livello separati per le diverse parti del Quadro potrebbe indebolire la
capacità del Quadro stesso di influenzare i confini esistenti tra istituzioni e ambienti
dell‟apprendimento.
Lo sviluppo dei Quadri settoriali delle qualifiche (SQF) è considerato molto importante.
Attraverso il SQF le qualifiche settoriali saranno descritte in modo più chiaro e
trasparente per tutti i gruppi target e le parti interessate, utilizzando un approccio
basato sui risultati dell‟apprendimento e il loro collegamento al sistema di credito, ove
opportuno.
Spagna
Introduzione. La Spagna, attualmente, sta sviluppando il proprio NQF per
l'apprendimento permanente (il Quadro spagnolo delle qualifiche, MECU), basato sui
risultati dell'apprendimento. Esso consentirà di collegare e coordinare i vari
sottosistemi dell‟istruzione e della formazione. I quattro livelli più elevati del MECU
saranno collegati al Quadro delle qualifiche per l'istruzione superiore (MECES), che è
stato implementato separatamente e la cui bozza preliminare è in fase di discussione
con tutte le parti interessate.
Livelli e descrittori. E‟ stato progettato un quadro con otto livelli per coprire tutti i
principali tipi di titoli spagnoli. I descrittori di livello sono definiti in termini di
conoscenze, abilità e competenze; essi sono ispirati ai descrittori di livello dell‟EQF e
adattati al contesto nazionale. Ciò è particolarmente vero per le conoscenze, in cui
vengono enfatizzate le conoscenze analitiche e le capacità di comunicare in diverse
lingue. La competenza è definita in termini di autonomia e responsabilità e include la
capacità di apprendimento. I descrittori generici più ampi per l‟NQF saranno integrati,
se necessario, con descrittori più dettagliati per le sotto-strutture (ad esempio per le
qualifiche professionali). I descrittori per i livelli 5-8 sono compatibili con i descrittori di
Dublino, di modo che i livelli del MECU possano essere paragonati ai livelli MECES.
L'approccio basato sui risultati dell‟apprendimento è considerato come una
componente essenziale dello sviluppo del quadro nazionale ed è supportato da tutte le
parti interessate.
Referenziazione all’EQF. La pubblicazione del rapporto di referenziazione è attesa
entro il 2011. La Direzione Generale per la Formazione Professionale è stata nominata
dal Governo per coordinare e avviare il processo e agire come punto di contatto
nazionale (NCP).
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Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
MECU
MECES
NQF
Sistema di istruzione
EQF Level
Livelli
CNCP
Dottorato
Livello 8
--
Master
Livello 7
Livello 5
Laurea
Livello 6
Livello 4
IFP di alto livello
Livello 5
Livello 3
IFP di medio livello
Livello 4
Istruzione secondaria obbligatoria (ESO).
Livello 3
Istruzione primaria
Livello 2
Livello 2
Livello 1
Livello 1
--
Principali lezioni e percorso successivo. Poiché la Spagna è in una fase iniziale di
sviluppo del proprio Quadro nazionale delle qualifiche per l'apprendimento permanente
è troppo presto per parlare di problemi particolari. Tuttavia, vi è una sfida per collegare
i due processi di sviluppo nazionale delle qualifiche e per rafforzare la cooperazione tra
tutte le parti interessate di tutti i sottosistemi.
Italia
Introduzione. Dal 2003 è in corso il processo per istituire un Quadro nazionale per le
qualifiche e la certificazione. In Italia, lo Stato è responsabile della definizione della
qualifica raggiunta attraverso il sistema dell‟istruzione, mentre le regioni sono
responsabili della formazione professionale.
Un risultato concreto dei processi di sviluppo è la recente riforma dell'istruzione
secondaria superiore (72) avviata dal 2006, che introduce nuovi livelli definiti sulla base
dei risultati dell‟apprendimento e che riflette i descrittori di livello dell‟EQF. La riforma
prevede tre tipi principali di istruzione secondaria: generale (licei), il percorso tecnico e
di formazione professionale, introducendo i diplomi a cinque anni e i risultati
dell‟apprendimento legati all‟EQF. Inoltre, l‟istruzione e formazione professionale
gestita dalle Regioni opererà nel quadro dell‟accordo nazionale sulle professioni e sugli
standard di formazione (in coerenza con i livelli EQF). Sarà possibile conseguire
qualifiche professionali triennali e diplomi professionali di quattro anni. L‟attuazione
della riforma è iniziata nel settembre 2010 e continuerà fino al 2013.
Il lavoro sul Quadro delle qualifiche per l‟alta formazione, invece, è in corso dal 2005.
La prima bozza è stata preparata nel 2008 ed è stato organizzato un ampio processo
di consultazione con i principali stakeholders del settore universitario.
Livelli e descrittori. Le strutture dei livelli del Quadro nazionale delle qualifiche e i
descrittori di livello sono ancora in corso di definizione. L'Italia utilizza un approccio
basato sui risultati dell‟apprendimento e sui descrittori livello dell‟EQF come base per
ulteriori sviluppi. Nel Quadro delle qualifiche per l‟alta formazione sono utilizzati i
descrittori di Dublino, a livello nazionale, per tre cicli concordati all'interno del processo
di Bologna. Le università, inoltre, stanno definendo descrittori più specifici per ogni
programma. Le qualifiche del ciclo breve saranno definite da sub-descrittori tenendo
conto delle differenze negli elementi specifici delle qualifiche (ad esempio il carico di
lavoro, la lunghezza, l'accesso, ecc.).
37
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
Referenziazione all’EQF. Il rapporto di referenziazione dovrebbe essere pronto entro
il 2011. I titoli dell‟istruzione superiore sono già stati collegati ai livelli EQF e i tre cicli
della struttura di Bologna sono stati referenziati ai livelli 6-7-8 dell‟EQF.
Principali lezioni e percorso successivo. La prima lezione appresa è che l'istituzione
del Quadro nazionale delle qualifiche è una questione nazionale molto importante per
garantire agli individui un modo trasparente per ottenere una qualifica e progredire
nella propria carriera. Tuttavia, questo processo è molto complesso e ambizioso. La
legge che nel 2001 ha riformato il Titolo V della Costituzione ha reso questo processo
ancora più complicato in considerazione dei rapporti tra lo Stato e le Regioni (alcune
Regioni stanno predisponendo il proprio sistema regionale delle qualifiche). Questa
riforma, combinata con l'autonomia delle varie parti interessate (le autorità regionali
che regolamentano la formazione professionale, le università, le scuole, ecc) ha creato
una situazione difficile da gestire. I soggetti coinvolti sono consapevoli dell'importanza
fondamentale di un sistema nazionale che dovrebbe costituire la 'infrastruttura reale'
per le diverse politiche dell‟istruzione e del mercato del lavoro. Le differenze nel
linguaggio e l'utilizzo di concetti coerenti in tutti i settori e fra le parti interessate, in
questo senso, causano delle difficoltà.
La recente riforma dell‟istruzione e della formazione professionale ha rappresentato un
passo in avanti, evidenziando come i sistemi dell‟IFP e dell‟alta formazione sono
sempre più allineati con gli obiettivi europei nelle materie della trasparenza e della
comparabilità espresse dal processo di Bologna e dall'EQF.
Paesi Bassi
Introduzione. I Paesi Bassi hanno iniziato i lavori per l‟adozione di un completo
Quadro nazionale delle qualifiche nel gennaio 2009. Una prima proposta è stata
presentata al Ministero della Pubblica Istruzione nel Maggio 2009. Il quadro nazionale
è considerato un prerequisito essenziale per la realizzazione del processo di
referenziazione. Su questo tema, è stato presentato nel Maggio 2009 un rapporto
redatto dalla Commissione consultiva per la referenziazione NLQF - EQF. In questo
rapporto il gruppo di consulenza descrive il Quadro nazionale delle qualifiche così
come è stato sottoposto al Ministero della Cultura dell'Istruzione e della Scienza. Il
quadro globale, in corso di sviluppo, si basa sul Quadro delle qualifiche per l'istruzione
superiore che, sviluppato dal 2005 nel contesto del processo di Bologna è stato
successivamente verificato da un comitato di esperti e adottato nel Febbraio 2009. La
NVAO, l'organizzazione di accreditamento per i Paesi Bassi e la comunità fiamminga
del Belgio, garantisce l‟implementazione del sistema attraverso il processo di
accreditamento, che è obbligatorio per tutta l'istruzione superiore formalmente
riconosciuta.
Livelli e descrittori. I livelli e i descrittori devono essere in grado di riflettere, in modo
realistico, l‟attuale sistema olandese dell'istruzione e della formazione professionale.
L'introduzione di un insieme coerente di livelli basati sui risultati dell‟apprendimento è
considerato come un elemento chiave del quadro, in quanto ciò introdurrà un
linguaggio e un riferimento comune che finora sono mancati. Pur tenendo conto dei
descrittori utilizzati dall‟EQF, i descrittori olandesi dovranno riflettere le tradizioni e gli
approcci nazionali. Il progetto NLQF comprende nove livelli e i descrittori sono indicati
in termini di conoscenze, capacità, responsabilità e autonomia. Le capacità nel NLQF
sono sviluppate in termini di conoscenze, di capacità di problem solving, di
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Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
apprendimento e sviluppo delle capacità, cultura dell'informazione e capacità di
comunicazione.
.
Referenziazione all’EQF
Rispetto al Quadro europeo delle qualifiche, il NLQF contiene un livello ulteriore, di
entrata che significa, in breve, la conoscenza di un ambiente di vita e di lavoro. I livelli
sono descritti nella relazione di consulenza.
EQF
NQF
Livello
di
entrata
1
2
3
4
5
6
7
8
1
2
3
4
5
6
7
8
Il processo di referenziazione è stato avviato ufficialmente nel terzo trimestre del 2010
e terminerà con un rapporto di referenziazione da presentare al Gruppo consultivo
EQF al termine del quarto trimestre del 2011. La referenziazione sarà effettuata sulla
base dell‟introduzione di una serie coerente di livelli basati sui risultati
dell'apprendimento che coprono l'intero sistema dell‟istruzione e della formazione. La
necessità di effettuare la referenziazione all‟EQF parallelamente allo sviluppo del
Quadro nazionale è considerata un obiettivo impegnativo. Rispetto all‟Irlanda e al
Regno Unito, dove i NQF erano in vigore già prima dell‟avvio della referenziazione, la
complessità del processo olandese è notevolmente maggiore.
Principali lezioni e percorso successivo. Il NLQF è tuttora in fase di sviluppo. Al
momento il Gruppo consultivo dell‟NLQF è in attesa dell‟esito della consultazione e
dell‟analisi del Ministero dell'Istruzione. Alcune parti interessate hanno messo in dubbio
il valore aggiunto dell'iniziativa, evidenziando il fatto che il sistema di qualificazione
olandese ha già registrato una riforma significativa negli ultimi anni (sia per l'IFP e che
per l‟alta formazione) e che una riforma ulteriormente potrebbe rivelarsi
controproducente. Per contro, altri analisti considerano il Quadro nazionale delle
qualifiche quale un valore aggiunto alle ultime riforme. Il successo del processo
olandese nei prossimi anni dipenderà soprattutto dalla misura in cui la seconda
prospettiva riuscirà a imporsi nel dibattito. Gli stakeholders interessati al processo
sottolineano la necessità di sviluppare una strategia globale di comunicazione nel
prossimo periodo per assicurare che il maggior numero possibile di soggetti interessati
siano coinvolti nello sviluppo del Quadro e nella sua attuazione. Per quanto riguarda la
struttura progettata, la grande maggioranza delle parti interessate è d'accordo con il
numero di livelli del NLQF. Una volta che l‟EQF è ampiamente implementato, è
importante verificare che le qualifiche nazionali siano classificate correttamente. I
contenuti del NLQF dovrebbero essere descritti in modo comprensibile sia per gli
educatori, sia per gli operatori economici.
Polonia
Introduzione. Un elemento chiave del sistema di standardizzazione delle qualifiche
professionali in Polonia è costituito dalla realizzazione da parte del Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali del progetto "Elaborazione e diffusione degli standard
nazionali di qualifica professionale", che è stato cofinanziato dal Fondo sociale
europeo. La standardizzazione delle qualifiche professionali può essere considerata
come un‟introduzione all‟elaborazione e realizzazione di una Rete nazionale delle
39
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
qualifiche, compatibile con il Quadro europeo delle qualifiche, avviata in Polonia nel
2008. Il Quadro nazionale delle qualifiche polacco è stato avviato in risposta diretta agli
sviluppi internazionali, al processo di Bologna e all‟EQF. Un primo progetto di proposta
per un Quadro delle qualifiche per l'istruzione superiore è stato ultimato nel 2007 ma
non è stato implementato perchè, a seguito dell'adozione dell‟EQF nell'aprile 2008, è
stato deciso di predisporre un quadro globale. Tale nuovo NQF è stato costituito sulla
base delle conclusioni tratte dal Quadro di istruzione superiore, ma è andato oltre,
comprendendo tutti i livelli e i tipi di qualifiche. La proposta degli esperti per il modello
del NQF polacco si trova attualmente nella seconda fase dei lavori (con termine
previsto entro il 2011).
Livelli e descrittori. La proposta di progetto del Quadro nazionale delle qualifiche,
accettata da tutti i principali soggetti istituzionali, si compone di sette livelli. I descrittori
di livello sono ispirati sostanzialmente all‟EQF e comprendono le seguenti categorie
principali:
(a)
(b)
(c)
conoscenza: (i) scopo; (ii) profondità di comprensione;
capacità: (i) comunicazione; (ii) problem solving; (iii) utilizzare le
conoscenze nella pratica;
atteggiamenti: (i) identità/autonomia; (ii) cooperazione; (iii) responsabilità.
Qualsiasi settore (dell‟istruzione generale, dell‟alta formazione o dell‟IFP) è
incoraggiato a sviluppare i descrittori secondo le proprie specifiche esigenze e secondo
il proprio profilo, ma sempre con chiaro riferimento ai descrittori generali. Ciò è
esemplificato nella formazione professionale, dove sono presi in considerazioni aspetti
quali la complessità delle mansioni, l‟autonomia professionale e la disponibilità ad
assumersi la responsabilità per il lavoro individuale e di gruppo (compresi gli aspetti
intellettuali, emotivi ed etici). Infine, è importante notare che tutti i livelli sono aperti
all‟istruzione e alla formazione professionale.
Referenziazione all’EQF. Il rapporto di referenziazione dovrebbe essere ultimato nel
corso del 2011.
Lezioni principali e percorsi successivi. Il lavoro svolto sul NQF ha fornito una
piattaforma di dialogo tra le parti interessate, in particolare nel campo dell'istruzione e
della formazione, che normalmente lavorano secondo segmenti burocratici e
istituzionali separati. Il Quadro nazionale delle qualifiche introduce, in tal senso, uno
strumento di coordinamento che, finora, è mancato. Potenzialmente, ciò potrebbe
rappresentare la base per un sistema più coerente, riducendo le barriere alla
formazione permanente.
Tra gli obiettivi concreti che sono stati identificati, si segnalano, in particolare:
-
elaborazione di un repertorio completo dei titoli e delle qualifiche disponibili in
Polonia, che getterà le basi per la creazione, nel futuro, di un registro ufficiale;
analisi e stesura di modifiche legislative necessarie per l‟attuazione del Quadro
nazionale delle Qualifiche;
Creazione di organi di coordinamento e supervisione che assicurino che le attività
siano svolte secondo le indicazioni del NQF, garantendo il corretto funzionamento
degli stessi.
40
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
4.2. Conclusioni
Come abbiamo visto, gli Stati membri partner del progetto EQF-Spread si trovano su
posizioni differenti per quanto riguarda il processo di sviluppo dei Quadri nazionali delle
qualifiche. La tabella seguente riassume la situazione dei processi di implementazione
dei Paesi partner al momento della redazione del presente documento:
I. Concettualizzazione
e progettazione
Spagna
Italia
Paesi Bassi
Polonia
Stadi di implementazione dei NQF
II.Consultazione
III. Adozione ufficiale
e sperimentazione
Bulgaria
IV. Implementazione
pratica
Regno Unito
Malta
L'Olanda deve ancora decidere definitivamente sulla esatta portata e sulla struttura dei
propri quadri. In Italia, invece, si susseguono i dibattiti su come implementare il lavoro
e la mancanza di un accordo riguardante il rapporto tra le Regioni e il livello federale ha
ritardato un chiarimento definitivo.
La Polonia e la Spagna hanno deciso la portata e la struttura complessiva dei loro
quadri e, attualmente, si stanno concentrando sul completamento (definizione e
accordo) dei descrittori di livello, sulla suddivisione dei ruoli dei vari stakeholders, sulle
competenze da attribuire alle istituzioni e sui rapporti tra i diversi sottosistemi (in
particolare, IFP e alta formazione). La progettazione del NQF bulgaro, invece, si è
conclusa nel giugno 2011 e il processo di consultazione si concluderà entro la fine del
mese di ottobre 2011.
Tra i Paesi partner del progetto può essere tracciata una linea di demarcazione ideale
circa la scelta operata tra l‟adozione di un approccio basato sui risultati
dell‟apprendimento e l‟adozione di un approccio basato sulle competenze.
I Paesi Bassi e la Spagna hanno già realizzato importanti riforme nazionali basate sui
risultati dell'apprendimento e tale approccio è stato posto a base dell‟implementazione
dei nuovi Quadri nazionali delle qualifiche. L'Italia ha realizzato alcune riforme
incentrate sul concetto dei risultati dell'apprendimento, mentre la Polonia è
relativamente nuova a tale approccio. Queste diverse posizioni di partenza possono
influenzare il passaggio dei NQF dalla fase della concettualizzazione alla piena
attuazione pratica. Peraltro, è interessante notare quanto stia crescendo l'attenzione
dedicata all‟approccio basato sui risultati dell‟apprendimento, diventando sempre più
forte; la Polonia, ad esempio, ha avviato un ampio programma per promuovere l'uso
dei risultati dell‟apprendimento nell'istruzione superiore, lavorando sistematicamente
con le istituzioni e i professionisti.
Il Regno Unito ha lavorato per diversi anni alla realizzazione dell‟EQF. L'adozione, nel
2008, del Quadro delle qualifiche e del credito (QCF) per l'Inghilterra e l'Irlanda del
Nord illustra come i quadri si evolvano, in questo caso attraverso la forte integrazione
del trasferimento dei crediti all'interno della struttura e delle pratiche di
accompagnamento.
Sebbene molti degli obiettivi dei diversi NQF siano abbastanza simili, si possono
identificare anche taluni obiettivi specifici nazionali. Un obiettivo importante, per
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esempio, è l'uso degli sviluppi del quadro per rafforzare e integrare meglio la convalida
dell'apprendimento non formale e informale.
La maggior parte dei paesi ha progettato un NQF completo che copre tutti i livelli e i tipi
di titoli, basandoli su un'unica struttura nazionale costituita da livelli di qualifiche e
descrittori. In un certo numero di casi lo sviluppo dei Quadri è stato avviato in forma di
sottosistemi e, in altri casi, essi sono stati sviluppati in sottostrutture, in particolare per
l‟alta formazione (come parte del processo di Bologna) e per l'IFP.
I Quadri nazionali delle qualifiche differiscono in termini di numero di livelli: l‟Italia e i
Paesi Bassi non hanno ancora preso una decisione sul numero di livelli da utilizzare
nei loro quadri. Molti altri paesi hanno proposto o adottato otto livelli. Soltanto il Regno
Unito (10-12) e la Polonia (7) hanno scelto un diverso numero di livelli come più
appropriato alle proprie esigenze nazionali.
I descrittori di livello finora elaborati mostrano che i Paesi partner non stanno copiando
pedissequamente i descrittori del Quadro europeo delle qualifiche. Piuttosto, ciò che si
può osservare è lo sviluppo di descrittori specifici per il contesto nazionale e, pertanto,
notevolmente variabili in termini di approccio concettuale e di dettaglio. Anche se
questo può essere considerato uno sviluppo positivo e necessario, i casi disponibili
includono anche una forte prospettiva comune. I concetti e i termini possono differire
leggermente ma, sostanzialmente, viene utilizzato lo stesso approccio di base nella
distinzione tra i livelli delle qualifiche. Ciò è particolarmente evidente nel modo in cui
viene interpretata, a livello nazionale, la terza colonna (competenze) dell‟EQF: termini
quali contesto, autonomia e responsabilità svolgono un ruolo fondamentale nel
distinguere tra i livelli e per stabilire un linguaggio comune di base da utilizzare a livello
nazionale ed europeo.
.
I grandi temi e le sfide che tutti i Paesi partner si trovano a dover affrontare per
implementare i propri Quadri nazionali delle qualifiche sono i seguenti:
I Quadri nazionali delle qualifiche sono stati sviluppati, in Europa, sotto una
considerevole pressione esterna. La velocità imposta nell‟attuazione potrebbe
rivelarsi negativa, nel senso che i Paesi potrebbero essere tentati di creare dei
Quadri delle qualifiche 'pro forma' non sufficientemente integrati nelle strutture e
nelle prassi nazionali.
Il successo del Quadro nazionale delle qualifiche dipende dal passaggio ai
risultati dell'apprendimento. Pur essendo accettata come importante dalla
maggior parte dei paesi e nella maggior parte dei settori, l'attuazione pratica è
irregolare ed talvolta lenta.
Il successo dei NQF dipende dalla loro capacità di favorire le funzioni di
supporto quali la convalida dell'apprendimento non formale e informale e le
modalità di trasferimento dei crediti.
Lo sviluppo di quadri completi corre il rischio di diventare meno 'adatto allo
scopo' per i sottosistemi (istruzione generale, istruzione e formazione
professionale e alta istruzione). Una sfida nel prossimo periodo sarà quella di
bilanciare l'esigenza di permeabilità generale con l'esigenza della
specializzazione e della specificità.
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Il coinvolgimento delle parti interessate varia da paese a paese; il successo del
NQF è direttamente legato al successo nel coinvolgere gli stakeholders e di
essere disposto a discutere apertamente le sfide che si pongono.
Si porrà la necessità di sviluppare un‟attività sistematica di monitoraggio, ricerca
e strategie di valutazione. Gli indicatori devono essere sviluppati per permettere
una migliore comprensione delle condizioni per il successo (e per raggiungere
gli utenti finali, gli individui e i datori di lavoro).
Il successo del NQF richiede anche che vengano affrontati i seguenti problemi:
sostegno finanziario per lo sviluppo e l'attuazione del NQF; sviluppo del NQF
nell‟ambito della più ampia strategia di sviluppo delle competenze legate al
cambiamento tecnologico e alla carenza di competenze negli Stati membri;
utilizzazione dei Quadri nazionali delle qualifiche per sviluppare nuovi piani di
studio e procedure di valutazione; aumento della visibilità del NQF presso gli
utenti finali.
I Paesi partner si trovano in una fase iniziale di sviluppo del NQF (con l'eccezione di
Malta e del Regno Unito). Gli sviluppi che si realizzeranno nel corso dei prossimi anni
potranno completamente dimostrare le potenzialità della riforma dei Quadri nazionali e
la misura in cui essi possono migliorare le strutture di istruzione e formazione, delle
qualifiche e le pratiche. Tuttavia, le sfide indicate finora e le lezioni apprese devono
essere prese attentamente in considerazione nei processi di sviluppo e di attuazione.
La progettazione e la realizzazione di un NQF implica qualcosa di più che essere
d'accordo su una serie di caratteristiche tecniche. L‟impostazione di un Quadro
nazionale delle qualifiche è quella di creare una piattaforma di dialogo che coinvolge
un gruppo di attori, il più ampio possibile. La profondità di questi dialoghi costituisce un
primo indicatore dell'importanza attribuita al Quadro nazionale delle qualifiche nei
diversi paesi. Un alto livello di coinvolgimento (compresi il dissenso e la polemica)
segnala che il Quadro è preso sul serio e probabilmente influenza le strutture esistenti,
le pratiche e gli interessi; una mancanza di dialogo e di coinvolgimento, per contro, può
indicare un impatto futuro del Quadro potenzialmente limitato17.
5. REFERENZIAZIONE DI MALTA ALL’EQF
5.1. Quadro delle qualifiche di Malta
Il Quadro delle qualifiche di Malta (MQF) è stato introdotto nel giugno 2007 come
primo passo di un lungo processo per la costruzione di un intero sistema di qualità
delle qualifiche, così come della diffusione di una cultura ad esso confacente. Il
processo di referenziazione del MQF al Quadro europeo delle qualifiche (EQF) ha
rappresentato il passo successivo nella razionalizzazione del quadro con principi,
indicatori e meccanismi che lo renderanno efficace per il sistema educativo maltese in
un contesto europeo.
17
Per un‟analisi completa delle implicazioni dello sviluppo dei NQF per l‟EQF: Raffe D, Gallagher J and
Toman N (2007/8), The Scottish Credit and Qualifications Framework: Lessons for the EQF, European
Journal of Vocational Training, 42-43, pages 59 -69 http://www.cedefop.europa.eu/EN/Files/42-en.pdf
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Questo traguardo è stato raggiunto nel settembre 2009 con la pubblicazione, da parte
del Consiglio delle qualifiche di Malta (MQC), del documento Referenziazione del MQF
all‟EQF e al QF/EHEA. Nello stesso anno, tale rapporto è stato presentato al Gruppo
consultivo EQF, facendo risultare Malta il secondo Paese, dopo l'Irlanda, ad aver
referenziato il proprio Quadro nazionale delle qualifiche (NQF) all‟EQF e,
contemporaneamente, il primo Paese ad averlo referenziato al QF/EHEA.
Per il suo approccio simultaneo verso la referenziazione di entrambi i quadri, il
Rapporto di referenziazione di Malta è stato preso ad esempio da altri Paesi per la
referenziazione dei rispettivi quadri. Come l‟EQF, anche il Quadro di Malta si basa su
otto livelli e comprende sia l‟istruzione generale/accademica e la formazione
professionale, stabilendo il concetto della pari dignità tra i due flussi paralleli.
Malta ha anche aggiornato il proprio rapporto di referenziazione nel dicembre 2010,
risultando il primo Paese a presentare, nel febbraio 2011, un aggiornamento del suo
processo di referenziazione all‟EQF, che è tuttora in corso di implementazione. A parte
le revisioni generiche, tale aggiornamento ha riguardato principalmente tre innovazioni.
La prima è una elaborazione del ruolo degli stakeholders, la seconda è una proposta
per un sistema nazionale di premi basato sul MQF e il terzo è l'introduzione della
validazione dell'apprendimento informale e non formale nelle licenze rilasciate dalle
scuole e nel portafoglio che viene assegnato al termine dell'istruzione obbligatoria.
Malta, inoltre, prevede la compilazione e la creazione di un database nazionale di
qualifiche nazionali regolamentate e di enti certificatori riconosciuti.
La referenziazione del MQF all‟EQF utilizza concetti quali i descrittori di livello, i risultati
dell'apprendimento, la progressione, la trasparenza, il riconoscimento, e la
responsabilità. Questi concetti pongono in correlazione ciò che viene appreso e come
si è appreso con ciò che un individuo conosce ed è capace di fare.
Lo scopo del rapporto di referenziazione è dunque triplice:
–
–
–
il primo è quello di garantire che le qualifiche siano di valore e per le quali valga la
pena fare dei percorsi di apprendimento;
il secondo presuppone che l‟apprendimento sia disponibile per tutti e che
garantisca ai discenti percorsi di apprendimento liberi, senza vincoli burocratici o
superflui;
il terzo è quello di favorire la costruzione di una cultura della qualità sia nell‟offerta
formativa che nella formazione di una forza lavoro capace di affrontare le sfide di
una società della conoscenza e di un mercato del lavoro sempre più sofisticati.
5.2. I Quadri delle Qualifiche identificano i fabbisogni di competenze
Uno degli elementi più importanti del processo di referenziazione è l'applicazione di un
approccio basato sui risultati dell'apprendimento per la descrizione delle qualifiche. A
Malta, l'approccio basato sui risultati dell'apprendimento sta gradualmente, ma
costantemente, diventando il fattore dominante nel descrivere le qualifiche e nel
garantire che la referenziazione di tali qualifiche ai descrittori di livello del Quadro delle
qualifiche sia trasparente, coerente e comprensibile. Una caratteristica importante delle
qualifiche basate sui risultati dell'apprendimento è il requisito che esse siano incentrate
sulla domanda. Alla fine di un processo di apprendimento il discente dovrebbe aver
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acquisito i risultati dell‟apprendimento che siano funzionali al mantenimento della sua
posizione in un mercato del lavoro in evoluzione.
Una risoluzione del Consiglio su nuove competenze per nuovi lavori ha sottolineato la
necessità di investire nel capitale umano per migliorare l'occupabilità, di individuare i
fabbisogni formativi e fronteggiare e minimizzare i deficit di competenza facendo
corrispondere le qualifiche con i bisogni dell'industria. Tali decisioni politiche hanno un
impatto sulla competitività e sull‟economia nazionale, europea e internazionale,
soprattutto in tempi di crisi economica, quando gli investimenti nella riqualificazione e
nell‟aggiornamento delle competenze sono considerati come una soluzione sostenibile
nel "lungo termine". Durante la crisi economica, anche a Malta, alcune aziende hanno
deciso di operare su quattro giorni alla settimana, utilizzando il quinto giorno per la
formazione, con una iniziativa che è sostenuta dal governo nazionale. Questa
esperienza dà prova della necessità di un partenariato pubblico-privato che dovrebbe
essere incoraggiato in modo continuativo, non solo come una misura in tempo di crisi.
Molti decisori politici e ricercatori sostengono che la capacità di valutazione dei
fabbisogni formativi deve essere il prodotto congiunto dei governi, dei datori di lavoro o
di singoli individui; altri sostengono, invece, che gli individui e le imprese dovrebbero
essere in grado di identificare i deficit di competenze. A Malta c'è un consenso per una
partnership tra operatori dell‟istruzione e della formazione e l'industria per identificare e
prevedere le competenze necessarie nei prossimi 15-20 anni.
I risultati di queste previsioni dovrebbero tradursi in qualifiche basate sui risultati
dell'apprendimento. In tal senso, i risultati dell'apprendimento devono essere orientati
al futuro e devono rappresentare il risultato di tale dialogo tra gli organismi della
formazione e le parti interessate. Un prodotto di tale sinergia saranno i risultati di due
progetti FSE coordinati dal MQC. Il progetto VQPACK, in particolare, si occupa
dell‟incremento della visibilità della domanda dei titoli e delle qualifiche dell‟IFP, mentre
il progetto SKILLS+ riguarda la progettazione, la pubblicazione e la promozione degli
standard professionali.
5.3. Descrizione
competenze
dei
risultati
dell’apprendimento:
conoscenze,
abilità
e
I risultati dell‟apprendimento descrivono ciò che un titolo o una qualifica rappresentano
in termini di applicazione dei suoi componenti, vale a dire, delle conoscenze, abilità e
competenze. Secondo la definizione di un quadro nazionale delle qualifiche, un
risultato dell‟apprendimento è ciò che un discente conosce ed è in grado di fare al
termine di un processo di apprendimento. Pertanto, i risultati dell‟apprendimento
preparano gli individui sia per l'occupazione sia per l‟istruzione e formazione ulteriore.
Un modo per misurare i risultati dell‟apprendimento dell‟IFP è attraverso i requisiti per
l‟ammissione ai corsi di apprendistato o di alta formazione. Il sistema dei risultati
dell‟apprendimento è inclusivo, in quanto integra tutti i tipi di apprendimento con
percorsi di apprendimento flessibile, incluso l'apprendimento informale e non formale,
senza limiti di tempo.
Le competenze chiave, come la comunicazione - specialmente in un buon inglese sono ciò che i datori di lavoro cercano, ma esse devono essere integrate da qualità
personali come l'auto-presentazione e la capacità al lavoro di squadra che, il più delle
volte, sono il risultato dell‟apprendimento informale (esperienziale) e non
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necessariamente acquisite a scuola. La questione dell‟auto-presentazione si riferisce a
tutti i settori, essendo l'immagine un fattore chiave per l'occupabilità. Si tratta di un
prerequisito per tutti coloro che operano in settori particolari come il turismo o quello
della ristorazione, che implica anche problemi di igiene. Queste qualità, insieme alle
competenze chiave, sono importanti per ogni livello di istruzione, ma sono ancora più
necessarie per gli individui al livello 1 della MQF per diventare occupabili. Una delle
principali sfide di oggi è quella di continuare ad essere occupabili e, per affrontare
questa sfida, si deve essere flessibili e adattarsi al rapido ciclo economico,
partecipando alla riqualificazione, alla ri-educazione e alla ristrutturazione. La Direzione
per la qualità e gli standard in materia di istruzione (DQSE) ha riconosciuto il valore
delle competenze chiave, delle qualità personali e dell‟apprendimento informale e non
formale. In questo ambito, il MQC ha svolto un ruolo consultivo nel processo di
riconoscimento dei risultati dell'apprendimento, attraverso la certificazione delle nuove
licenze, diplomi e profili, ridisegnati nell‟ambito della riforma maltese del sistema
dell‟istruzione.
La conoscenza comporta la comprensione delle informazioni di base, teoriche e
pratiche ed è normalmente associata con l'apprendimento formale e quindi con libri di
testo, con ore di apprendimento e con la possibilità di impegnarsi - nel corso del
percorso di apprendimento - nella ricerca o partecipare a seminari e conferenze.
Tuttavia, la conoscenza può essere acquisita anche in contesti informali e non formali.
La abilità comportano l'applicazione delle conoscenze acquisite e la comprensione in
contesti diversi. Un'abilità può non essere necessariamente il risultato
dell‟apprendimento formale e della conoscenza come descritta sopra. Essa può essere
il risultato di un lavoro ripetitivo in una configurazione informale.
Le competenze attengono a concetti quali la capacità ad esercitare le abilità, con o
senza supervisione, con o senza autonomia e con o senza responsabilità.
Al termine di 100 mesi di scuola dell'obbligo ci si aspetta di raggiungere le competenze
di base chiave che sono fondamentali per proseguire gli studi a livello post-secondario
e per l'occupabilità in lavori di base e poco qualificati. Il fatto che un individuo abbia
acquisito con successo tali competenze chiave ha un impatto sulle prestazioni del
singolo, per la prestazione del servizio sul posto di lavoro, per la propria occupabilità e,
infine, per l'economia nazionale. Per esempio, sono disponibili dei corsi complementari
quali il corso Merhba organizzato dall‟Autorità del Turismo di Malta che fornisce
conoscenze di base, quali la storia maltese e la capacità di comunicazione per le
persone che prestano un servizio nel settore turistico. Tali corsi brevi e altre iniziative
simili forniscono conoscenze di base alle persone che, in genere, hanno già acquisito
una certa esperienza e sono dotate di capacità e competenze, al fine di favorire lo
sviluppo professionale continuo e promuovere l'apprendimento permanente.
5.4. Definizione di standard comuni attraverso i descrittori di livello
Il pre-requisito per la referenziazione e delle qualifiche al MQF e all‟EQF è che esse
devono essere basate sui risultati dell'apprendimento. I risultati di apprendimento sono
dichiarazioni che descrivono ciò che un discente conosce ed è in grado di fare al
termine di un processo di apprendimento. Si tratta di una combinazione di conoscenze,
abilità e competenze. Le conoscenze sono descritte come teoriche o pratiche. Le
abilità indicano la capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a
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termine compiti e risolvere problemi. Le competenze sono associate a concetti quali
l‟autonomia e la responsabilità.
La natura dei descrittori livello è generica, intesa come punto di riferimento neutro, in
modo che essi possano essere applicati a tutte le forme di qualifiche formali, informali
e non formali e per tutte le qualifiche settoriali. Essi hanno l'obiettivo di stabilire degli
standard che descrivano il progressivo livello di difficoltà. I descrittori livello del MQF
sono più dettagliati di quelli dell‟EQF e tale aspetto contribuisce a renderli più chiari e
facili da utilizzare. Un'altra caratteristica dei descrittori di livello del MQF è che essi
sono concentrati sulla persona e il verbo al singolare mostra che sono stati progettati
con riferimento all'individuo. I descrittori di livello possono essere equiparati ai criteri
delle qualifiche che misurano la complessità, il volume e il livello di apprendimento
previsti per il particolare titolo o qualifica. In tal senso, essi definiscono un ampio profilo
di ciò che una persona dovrebbe sapere e fare con diversi gradi di autonomia e
responsabilità.
I descrittori di livello MQF sono presentati parallelamente all‟EQF per facilitare la
comprensione comparativa dei due sistemi. I descrittori di livello di Malta sono stati
costruiti sulla base di quelli pubblicati dal Governo di Malta nel documento Legal Notice
347 del 2005, anno in cui è stato realizzato un primo tentativo di creare un quadro
nazionale delle qualifiche. Il Quadro delle qualifiche di Malta è stato ispirato alla
classificazione degli otto livelli del Quadro europeo delle qualifiche, ma fa riferimento
direttamente al preesistente sistema maltese delle qualifiche. I descrittori di livello
originali del MQF sono stati approvati nel giugno 2007, anno in cui è stato introdotto
ufficialmente dal ministro dell‟Istruzione il Quadro nazionale delle qualifiche. La
valutazione della progressione è facilitata dalla numerazione di ciascuna componente
nell‟ambito delle conoscenze, delle abilità, delle competenze e dei risultati
dell‟apprendimento e ciò migliora il confronto tra i livelli.
Tuttavia, i descrittori di livello del MQF si distinguono da quelli dell‟EQF perché
includono un elenco di risultati dell‟apprendimento che riassume le conoscenze, abilità
e competenze e che indica abilità specifiche come la capacità di comunicazione, la
capacità di giudizio e la capacità di apprendimento che aumentano di livello nell‟ambito
del Quadro. La progressione nel MQF non è registrata in termini di conoscenze, abilità
e competenze ma in termini di: conoscenza e di comprensione, applicazione della
conoscenza e comprensione, capacità comunicative, capacità di giudizio, capacità di
apprendimento, autonomia e responsabilità.
I risultati dell‟apprendimento in tutti i descrittori di livello del MQF sono indicati nel
seguente ordine:
1. Conoscenza e comprensione;
2. Applicazione della conoscenza e della comprensione;
3. Capacità comunicative;
4. Capacità di giudizio;
5. Capacità di apprendimento;
6. Autonomia e responsabilità.
La seguente tabella illustra (nel testo evidenziato) un confronto tra i descrittori di livello
del Quadro delle qualifiche Malta e quelli del Quadro europeo delle qualifiche,
raffigurante un esempio di livello 1. E‟ importante sottolineare che i descrittori di livello
maltese sebbene riflettano il sistema dell'istruzione e della cultura maltese, possono
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essere sostanzialmente referenziati ai descrittori di livello dell‟EQF. Nel confrontare le
due serie di descrittori di livello, si nota la versione maltese più ampia nella descrizione
del livello di difficoltà atteso per ciascuno degli otto livelli di qualifiche. Lo stile di
scrittura dei descrittori di livello è tipico di un sistema di istruzione che pone particolare
attenzione al contesto scritto esplicito nella descrizione delle qualifiche.
Il principio di base del Livello 1 di qualifica nel MQF e nell‟EQF è che il discente
dovrebbe disporre dei risultati dell‟apprendimento di base. Il termine di base è definito
come elementare - ma fondamentale - e che serve come punto di partenza. Un
individuo dovrebbe possedere delle conoscenze di base acquisite nel proprio ambiente
circostante o dai libri di testo di base, ed essere in grado di applicare queste
conoscenze per completare una gamma limitata di semplici attività di routine e di
seguire le istruzioni. Le capacità comunicative e le competenze chiave, per questo
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livello, sono anch‟esse di base. I compiti vengono eseguiti seguendo la guida passo
dopo passo e quindi non si avrà la piena responsabilità per le proprie azioni, piuttosto
essa sarà condivisa con la persona che guida le operazioni.
I descrittori di livello e le descrizioni di ciascuno dei livelli MQF sono consultabili nel
Rapporto di referenziazione di Malta (con particolare attenzione alle pagine 87-96), cui
si può accedere tramite il seguente link: www.mqc.gov.mt/revisedreferencingreport.
5.5. Il Sistema di credito per la convalida dell’apprendimento
Il Quadro delle qualifiche di Malta comprende tutti i livelli e i settori dell‟istruzione. Tale
processo di referenziazione consolida il sistema del credito già esistente per l‟alta
formazione e consente la mappatura delle qualifiche esistenti e di quelle nuove.
Il credito è un valore assegnato alle qualifiche che misura il volume e il contenuto di
lavoro necessario per l‟apprendimento. La valutazione dei risultati dell'apprendimento
consente al discente di acquisire un credito e, quindi, di una qualifica riconosciuta dal
MQF. I crediti sono attribuiti sulla base della valutazione dei risultati raggiunti. Il MQC
potrà accreditare, in tal modo, le qualifiche totali o parziali offerte dagli istituti
accreditati.
I crediti devono essere considerati come i mattoni delle qualifiche e possono essere
accumulati e trasferiti. Tuttavia, bisogna sottolineare che il trasferimento dei crediti
dipende dal riconoscimento reciproco delle qualifiche fra le istituzioni di provenienza e
le istituzioni riceventi, da stabilire attraverso la firma di un protocollo d'intesa bilaterale.
Il MQF, occupandosi dei punti in uscita, può facilitare il trasferimento dei crediti ma non
può prescriverlo, essendo l'accesso regolato dalle politiche proprie dell'istituzione
ricevente.
I Quadri delle qualifiche che non prevedono la funzione di accumulo del credito e di
trasferimento comportano, per molte qualifiche, un vicolo cieco che scoraggia
l'apprendimento permanente. I datori di lavoro tendono a riferirsi maggiormente alle
unità di apprendimento piuttosto che alle qualifiche complessivamente considerate. Ciò
dipende dalla circostanza che le unità sono flessibili e possono quindi venire incontro
più facilmente alle esigenze dell'industria. Il mercato del lavoro moderno richiede, per
un verso abilità semplici o trasferibili e, per l‟altro conoscenze e competenze
specialistiche.
Il valore dei crediti per il MQF si basa sul modello ECTS in modo che essi siano
armonizzati e compatibili con altri sistemi internazionali dell‟istruzione. Il valore dei
crediti ECTS (1 credito ECTS richiede 25 ore totali di apprendimento) è stato
concordato nell'ambito del processo di Bologna da parte dei 46 paesi partecipanti.
Come dispositivo di benchmarking il MQC utilizza, per tutti i livelli del Quadro, tale
valore ECTS di 25 ore totali di apprendimento. Questo singolo sistema di credito è
facile da utilizzare e facilita la permeabilità tra IFP e alta formazione. Per la
certificazione completa a livello 1 è previsto un valore di 40 crediti di formazione
all'anno. Dai livelli 2 a 7 i discenti sono tenuti a maturare 60 crediti di formazione
all'anno per ottenere la certificazione completa corrispondente al livello determinato.
Il valore di 1 credito equivale a 25 ore di studio delle quali, secondo il Processo di
Bologna, 6,25 sono ore di contatto e 18,75 ore è il tempo assegnato per l‟auto49
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apprendimento come la lettura, ricerche, seminari, conferenze, lezioni, compiti, test e le
relative attività organizzate, tra cui, l'apprendimento informale e non formale. Questo
calcolo è realizzato sulla base del presupposto che uno studente segue 40 ore di
apprendimento in tempo pieno alla settimana, per 37,5 settimane all'anno, che
equivalgono a un totale di 1.500 ore di apprendimento.
Qualsiasi percorso con meno di 40 crediti all'anno per il livello 1 e 60 crediti per anno
per i livelli da 2 a 7 non comporta la certificazione completa; peraltro, tale certificazione
parziale non consente necessariamente l'accesso al livello successivo.
Nel caso dell‟IFP, Malta sta sperimentando l'implementazione del sistema ECVET.
Nella fase di sperimentazione, l'approccio adottato è ancora più flessibile e il
benchmark di riferimento è di 1 credito equivalente a 25 ore di studio, senza distinzione
specifica tra ore di contatto e studio. Ciò è dovuto alle diverse esigenze delle varie
forme di istruzione e formazione professionale. Tuttavia, la fiducia reciproca è
assicurata attraverso la garanzia della qualità del raggiungimento dei risultati
dell‟apprendimento indicati dal discente. Tutti i corsi con oltre 4 crediti sono stati
sottoposti al Consiglio delle qualifiche di Malta per la determinazione della garanzia di
qualità e il livello di rating.
1 credito = 25 ore di apprendimento*
(ore di contatto, sessioni pratiche, studio individuale (lettura, ricerca, seminari, conferenze,
lezioni, compiti, test e relative attività organizzate quali l’apprendimento informale e non formale)
Per i Livelli MQF da 2 a 7
60 crediti per anno X 25 ore di apprendimento per credito = 1.500 ore di apprendimento per anno
Per il Livello 1
40 crediti per anno X 25 ore di apprendimento per credito = 1.000 ore di apprendimento per anno
Il numero di ore per l'istruzione obbligatoria si riferisce al numero di ore di contatto
e non prevede ore aggiuntive come lo studio individuale e qualsiasi
attività non formali e informali riconosciute.
* Incluso l'apprendimento informale e non formale in contesti di istruzione formale.
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Il processo di referenziazione di Malta sostiene anche l'inclusione delle competenze
chiave all'interno del processo di apprendimento a diversi livelli di IFP, al fine di fornire
ai discenti un approccio olistico e le necessarie competenze di base e accessorie. Il
numero di crediti e il numero minimo di ore varia a seconda della percentuale di
competenze chiave, in modo che, il livello 1 ha il 70% dei crediti stabiliti ossia, il 70% di
40 crediti, che è 28 crediti. Allo stesso modo, il tempo assegnato è anche stimato come
il 70% del numero totale di ore di apprendimento, che per il livello 1 è di 1.000 ore. Un
discente ha bisogno, dunque, di 700 ore di apprendimento per raggiungere le
competenze chiave al livello 1. Questo principio vale anche per tutti i livelli e le
competenze settoriali e per gli aspetti delle conoscenze teoriche del corso.
Per trovare il numero di crediti per ciascuna competenza, il totale dei crediti stabiliti per
ogni livello è diviso per 8, che è il numero di competenze chiave. Una delle componenti
delle competenze chiave al livello 1 dell‟IFP è 3,5 crediti (28 crediti diviso 8). Lo stesso
calcolo vale per tutti i 5 livelli di IFP fino al diploma IFP superiore e per i Livelli certificati
da 1 a 3.
Il Rapporto di referenziazione di Malta incoraggia i formatori e gli insegnanti ad
adottare un sistema in cui - tenendo conto del fatto che le competenze chiave sono
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non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
suddivise tra competenze basate sui contenuti e competenze trasversali - i crediti
possano essere distribuiti in base al livello di conoscenze, abilità e competenze
richieste da un particolare gruppo di discenti. Tuttavia, gli insegnanti e i formatori
dovrebbero prendere in considerazione questa proposta come un approccio flessibile
per garantire che tutti i discenti possano acquisire le competenze chiave durante il loro
corso di studi. Le competenze chiave dovrebbero essere considerate, al tempo stesso,
come unità separate e unificate e, quindi, sarebbe auspicabile un mix and match di
competenze di base come, ad esempio: la seconda lingua + consapevolezza culturale;
imprenditorialità + capacità ad apprendere; la scienza e la tecnologia + competenza
digitale.
5.6. Sintesi e conclusioni
I settori dell‟istruzione e della formazione sono un in continua evoluzione, strettamente
legati agli sviluppi del mercato del lavoro. Malta considera il processo di
referenziazione del MQF all‟EQF come un processo continuo. L'ultima versione del
rapporto di referenziazione riflette gli sviluppi nel 2010, ma è previsto un
aggiornamento annuale del rapporto, per affrontare le implicazioni emergenti dal
processo di referenziazione, in particolare a livello post-referenziazione e nella fase di
attuazione.
Malta, pertanto, riconosce l'importanza di una strategia di comunicazione forte e
sostiene una serie di progetti finanziati, in particolare, attraverso fondi nazionali o
attraverso il Lifelong Learning Programme Leonardo da Vinci, il FSE, con il supporto
dalla Commissione Europea attraverso il portale EQF e attraverso contributi possibili
per i Punti nazionali di coordinamento (NCP). La diffusione delle informazioni e della
consultazione rappresentano un aspetto chiave del processo maltese, sia a livello
nazionale ed europeo. Questo è l'unico modo per coinvolgere le parti interessate a
rendere il processo di referenziazione rilevante per lo scenario maltese,
condividendone la proprietà.
Un imminente aggiornamento del quadro legislativo dovrebbe ampliare la competenza
del MQC per includere la convalida dell'apprendimento informale e non formale e la
costituzione del Settore delle unità competenze, l'accreditamento delle istituzioni e dei
programmi, nonché la garanzia della qualità delle qualifiche diverse da quelle della
scuola dell'obbligo. Quest'ultimo servirà come sistema di controlli e contrappesi che ha
promosso il reciproco riconoscimento, nazionale e internazionale.
Malta sta anche cercando di allineare l'utilizzo di vari strumenti elaborati a livello
nazionale ed europeo che sono rilevanti per la politica del settore e in linea con lo
sviluppo dell‟EQF, come ad esempio ECVET, EQAVET e ESCO. Tali strumenti
correlati promuovono un linguaggio comune che migliora la trasparenza, la mobilità, la
qualità e l‟integrazione europea. Attraverso l'uso dei descrittori di livello per tutte le
forme di apprendimento, tra cui, la convalida dell'apprendimento informale e non
formale, il sistema dell'istruzione mira a favorire una società più inclusiva, in cui ogni
forma di apprendimento è oggetto di valutazione, a prescindere dalla impostazione
all'interno della quale essa si acquisisce.
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Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
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informazioni in esso contenute
6. REFERENZIAZIONE DEL QCF DEL REGNO UNITO ALL’EQF
6.1. Il Quadro Europeo delle Qualifiche e il QCF18
Le qualifiche professionali correlate al lavoro stanno cambiando per diventare più
sensibili alle specifiche esigenze dei datori di lavoro e dei discenti. Esse stanno
diventando sempre più aderenti alle esigenze dei datori di lavoro e più accessibili a un
maggior numero di discenti.
Uno strumento essenziale in questa riforma delle qualifiche professionali è il Quadro
delle qualifiche e dei crediti (QCF) - il nuovo quadro per la creazione e l'accreditamento
delle qualifiche in Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord. Esso è al centro di una grande
riforma del sistema di qualificazione professionale, che diventerà più semplice da
capire e da usare, più accessibile a un maggior numero di discenti, e più rilevante per i
bisogni espressi da 'discenti e datori di lavoro'.
Il QCF è stato referenziato al Quadro europeo delle qualifiche (EQF). L‟EQF collega tra
essi i sistemi nazionali delle qualifiche e rende più semplice la referenziazione delle
qualifiche tra i vari paesi.
Gli obiettivi principali dell‟EQF sono di aiutare a sviluppare una forza lavoro su scala
europea mobile e flessibile e per facilitare l'apprendimento permanente. L'EQF fungerà
da strumento di traduzione che rende le qualifiche più facili da referenziare tra i paesi.
Questo aiuterà i lavoratori e i discenti che si spostano da un paese all'altro, da un
lavoro all'altro e da un istituto scolastico ad un altro. Esso sarà utile ai lavoratori per
spiegare e dimostrare le loro conoscenze, le abilità e le competenze acquisite ai datori
di lavoro nei diversi paesi e sarà utile ai discenti per capire le loro opportunità di
ulteriore istruzione e di formazione in altri paesi.
Per i datori di lavoro e gli operatori della formazione l'EQF renderà più facile
confrontare il livello delle qualifiche dei diversi sistemi nazionali. Questo consentirà di
sostenere la mobilità del mercato del lavoro sia all'interno dei paesi, sia tra paesi e sia
tra settori, e consentire un match molto migliore tra la domanda e l‟offerta di
conoscenze, abilità e competenze.
L'EQF utilizza otto livelli diversi che si basano sulle conoscenze, abilità e competenze
necessarie per ottenere la qualifica. Gli otto livelli coprono l'intera gamma dei titoli, dal
livello di base (livello 1, per esempio, la licenza scolastica) a quello avanzato (livello 8,
ad esempio per i dottorati). In linea di principio, ogni livello deve essere raggiungibile
tramite vari percorsi di istruzione e di carriera. Il focus è sui risultati dell‟apprendimento
- ciò che una persona in possesso di una determinata qualifica conosce ed è in grado
di fare - piuttosto che degli input come la lunghezza del periodo di studio.
E‟ importante notare che:
l‟EQF non sostituisce gli attuali sistemi nazionali di qualifica e non richiede in
alcun modo il loro riordino;
esso non include qualifiche e non descrive specifici titoli o competenze di un
individuo • la referenziazione all‟EQF è un processo volontario;
l‟EQF non ha alcuna funzione regolamentare;
18
Agenzia per le qualificazioni e per lo sviluppo dei Curriculum. Il Quadro europeo delle qualifiche e il QCF
53
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non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
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le qualifiche individuali non sono referenziate all‟EQF – sono referenziati invece,
i livelli del Quadro delle Qualifiche di un paese rispetto ai livelli dell‟EQF.
Come è coinvolto il Regno Unito nell‟EQF? Il QCF è stato referenziato all‟EQF dal
Punto di coordinamento nazionale (NCP) istituito nel Regno Unito. Il NCP di un paese
è l'organismo ufficiale responsabile per la referenziazione del proprio quadro all‟EQF. Il
NCP è stato istituito per la referenziazione del QCF all‟EQF, guidata congiuntamente
dall‟Agenzia per lo sviluppo delle qualifiche e dei curriculum (QCDA) in Inghilterra e dal
Consiglio per il curriculum, gli esami e la valutazione (CCEA) in Irlanda del Nord, con
l'adesione di tutto il sistema dell‟istruzione, della formazione e delle competenze del
settore.
La tabella seguente indica i NCP del Regno Unito.19
In quali termini il QCF si allinea con l‟EQF? In Inghilterra e Irlanda del Nord il processo
di referenziazione è stato completato, utilizzando criteri indicati dalla Commissione
europea e un rapporto sui risultati pubblicati (www.qcda.gov.uk/19302.aspx).
Il rapporto illustra i soggetti coinvolti, la metodologia per il processo di referenziazione,
inclusa la consultazione che è stata intrapresa e il modo in cui sono stati stabiliti i
criteri.
Cosa succede dopo? I NCP per l'Inghilterra e l'Irlanda del Nord completeranno la
parte finale del processo di referenziazione entro il 2012 verificando che tutti i nuovi
certificati di qualifica, i diplomi e i documenti 'Europass' contengano un chiaro
riferimento - a titolo di sistemi nazionali delle qualifiche - al livello EQF appropriato.
Una volta che il NCP ha messo in relazione il QCF con l‟EQF gli individui, i datori di
lavoro e gli operatori dell‟istruzione e formazione professionale in tutto il Regno Unito
saranno in grado di comparare le qualifiche individuali, sia quelle provenienti da paesi
diversi e sia quelle provenienti da diversi sistemi di istruzione e formazione.
19
Il Rapporto di referenziazione per il Regno Unito è disponibile sul sito internet:
http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/doc/eqf/ukreport_en.pdf
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6.2. Il Quadro delle qualifiche e dei crediti20
Il QCF è un quadro progettato per supportare un approccio guidato dalla domanda di
competenze, basato sulla costruzione e il trasferimento di crediti acquisiti in seguito
all'apprendimento, che può avvenire in modo flessibile, reattivo e inclusivo.
Il Quadro delle qualifiche e dei Crediti è stato formalmente introdotto nel 2008 dopo
due anni di sperimentazione. Il QCF ha rappresentato un capitolo importante del più
ampio Programma di riforme delle qualifiche professionali del Regno Unito, per cui, il
suo focus iniziale ha riguardato le qualifiche professionali e quelle ad esse correlate.
Il QCF è concepito come un quadro regolamentato, inclusivo e flessibile, di unità e
qualifiche che sono in grado di riconoscere la più ampia gamma possibile di garanzia di
qualità dell‟apprendimento. Esso introduce una valuta standard per la realizzazione in
forma di quadro di livelli basati sui risultati dell'apprendimento e per la realizzazione di
un sistema di credito. Oltre ad essere il Quadro nazionale delle qualifiche (esclusi i
titoli dell‟istruzione superiore) in Inghilterra e Irlanda del Nord, il QCF ha, quindi, una
più ampia applicazione come quadro per le unità basate sul credito. I principi
fondamentali di progettazione del QCF sono:
un sistema di livelli, basato sui risultati dell'apprendimento. Il QCF contiene
nove livelli: un livello di entrata (suddiviso in Livello di ingresso 1, 2 e 3) per le
qualifiche inferiori a quelle normalmente associate ai titoli di studio generale e
professionale e i livelli numerici da 1 a 8. I descrittori di livello definiscono la
complessità dell‟apprendimento richiesto ad ogni livello. Il livello di ingresso 1 è
quello più basilare, in termini di risultati richiesti; il livello 8 è il livello più
avanzato;
un sistema di unità e di credito. Un credito si basa su 10 ore di apprendimento
(in linea con l'accumulo di crediti e con la pratica di trasferimento in vigore nel
Regno Unito), indipendentemente da dove o come l'apprendimento abbia avuto
luogo. Tutte le unità nel QCF hanno: un unico titolo di unità; risultati
dell‟apprendimento e criteri di valutazione associati; un valore di credito e un
livello corrispondente;
i principi per l'assemblaggio delle qualifiche dalle unità. Tutte le qualifiche del
QCF devono essere basate sulle unità, con regole di combinazione che devono
essere applicate per specificare quali unità devono essere acquisite per
ciascuna qualifica;
i principi per il riconoscimento dell‟apprendimento certificato precedentemente o
non certificato (ovvero, apprendimento informale e non formale);
un sistema standard di titoli di qualifica. I titoli sono costituiti dai livelli delle
qualifiche, dalla denominazione (attestato, certificato o diploma) relativa alla
dimensione del proprio credito (vedi Figura 1) e dal settore o dall‟area
professionale che copre;
20
Agenzia per lo sviluppo delle qualifiche e dei curriculum: Rapporto sulla referenziazione del Quadro
delle qualifiche e dei crediti con il Quadro europeo delle qualifiche per l‟apprendimento permanente
http://www.qcda.gov.uk/docs/QCF_EQF.pdf.
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informazioni in esso contenute
riconoscimento delle organizzazioni per particolari funzioni nel QCF. Le
organizzazioni possono essere riconosciute per sviluppare unità, per rilasciare
qualifiche o per combinare una o entrambe queste funzioni con lo sviluppo delle
regole di combinazione che definiscono le qualifiche;
un sistema di garanzia della qualità che applichi gli stessi standard di
funzionamento e la comparabilità di tutte le unità e le qualifiche all'interno del
QCF;
separazione delle funzioni di regolamentazione con quelle di progettazione e di
riconoscimento.
Livelli e crediti del Quadro europeo delle qualifiche
Fonte: Agenzia per lo sviluppo delle qualifiche e dei curriculum
6.3. Credito e livello
Il QCF rappresenta una nuova modalità per il riconoscimento delle competenze e delle
qualifiche, attuato attraverso l'assegnazione dei crediti alle qualifiche e alle unità
(piccoli passi di apprendimento). Ciò permette alle persone di ottenere una qualifica
con il proprio ritmo e secondo percorsi flessibili.
Allo stato attuale, è difficile capire tutti i diversi tipi di qualifica acquisiti dai discenti - il
livello di riferimento, quanto tempo occorre per acquisire i titoli e le qualifiche, i
contenuti e il confronto con altri titoli. Il nuovo quadro faciliterà, in questo senso, la
comprensione e il metodo per la misurazione delle qualifiche disponibili.
Ciascuna unità e qualifica avranno nel Quadro un valore di credito (un credito
rappresenta 10 ore) ed un livello compreso tra il livello di ingresso e il livello 8.
Nel QCF sono disponibili tre forme di titoli e qualifiche:
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informazioni in esso contenute
Attestati (da 1 a 12 crediti);
Certificati (da 13 a 36 crediti);
Diplomi (da 37 o più crediti).
Così, nel nuovo Quadro si può acquisire un Attestato dal livello 1 al livello 8. Ciò
perché gli Attestati, i Certificati o i Diplomi rappresentano la dimensione di un titolo o di
una qualifica, non la difficoltà degli stessi.
Ciascun titolo o qualifica contiene i seguenti elementi:
il livello del titolo/qualifica (dal livello di ingresso al livello 8);
le dimensioni del titolo/qualifica (Attestato/Certificato/Diploma);
gli elementi che indicano il contenuto del titolo di studio.
Già dall‟intestazione di una qualifica si può capire quanto essa sia difficile, quanto
tempo occorre mediamente a un discente per acquisirla e il suo contenuto generale.
Per capire il livello di difficoltà delle unità e delle qualifiche nel nuovo Quadro può
essere utile sapere che il livello GCSE (grado A *- C) corrisponde al livello 2, il livello
GCE A corrisponde al livello 3 e un dottorato di ricerca corrisponde al livello 8. Sapere
questo può aiutare a posizionare la difficoltà di ogni livello nel Quadro21.
6.4. Caratteristiche di progettazione delle unità del QCF
Il QCDA, il Dipartimento per l‟infanzia, l‟istruzione, l‟apprendimento permanente e le
competenze (DCELLS) e il Consiglio per gli esami e la valutazione dei Curriculum
(CCEA) hanno sviluppato una guida per gli stakeholders interessati a scrivere le unità
di valutazione per soddisfare i requisiti stabiliti nei Regolamenti del Quadro delle
qualifiche e dei crediti (QCF).22
Queste linee guida si concentrano sui principi e sui processi di sviluppo delle unità e
riportano significativamente le documentazioni prodotte come risultato del progetto per
la creazione del Quadro delle qualifiche e dei crediti del Galles (CQFW), del progetto
per la creazione del Sistema di accumulazione e trasferimento dei crediti dell‟Irlanda
del Nord, del Quadro dei crediti e delle qualifiche della Scozia e ulteriori indicazioni
prodotte dal QCDA nel corso del primo anno di attuazione del QCF.
Le specifiche di progettazione per le unità di valutazione del QCF sono elencate nel
modello di cui all'allegato A. Il modello è suddiviso in due sezioni. La prima sezione è
per l'insieme dei risultati ottenuti sulla base delle specifiche dettagliate. La seconda
sezione del modello è per registrare le informazioni aggiuntive che accompagnano i
risultati.
Alcuni dei campi nella sezione informazioni supplementari devono essere completati,
come lo scopo dell‟unità; altri invece, come i requisiti di valutazione, sono opzionali.
21
Caratteristiche di progettazione delle unità del QCF derivate dai Regolamenti per l’attuazione del Quadro
delle qualifiche e dei crediti (QCF).
http://www.rewardinglearning.org.uk/regulation/reform_of_vocational_qualifications/what_is.asp
22
Agenzia per lo sviluppo delle qualifiche e i curriculum: Linee guida per la scrittura delle unità di
valutazione basate sui crediti per il Quadro delle qualifiche e i crediti (QCF) www.qcda.gov.uk
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informazioni in esso contenute
Le unità possono essere generiche e applicabili a una vasta gamma di contesti e
qualifiche. Nella scrittura delle unità è utile considerare la potenziale diversità d‟uso di
una serie di risultati: un'unità di valutazione non detta un particolare curriculum, un
metodo di insegnamento o un metodo di apprendimento o di valutazione.
Queste specifiche di progetto consentono di rappresentare in un formato comune le
competenze – con le conoscenze e le relative abilità – o i risultati dell‟apprendimento
acquisiti nei diversi contesti, chiarendo come un discente può acquisire un credito per
una determinata unità. Questa serie di dati, in tal modo, possono essere combinate per
produrre qualifiche coerenti e significative.
Un'unità di valutazione non deve necessariamente dettare un curriculum particolare o
gli approcci all'insegnamento e all'apprendimento. In molti casi, le unità possono
essere generiche ed applicabili ad una gamma di contesti e di qualifiche. Pertanto,
nell‟elaborazione di una unità, è utile considerare la potenziale diversità d‟uso di tali
serie di dati.
Definizione di una unità
Le norme per la definizione delle qualifiche richiedono che tutte le
organizzazioni che operano nel QCF rispettino tutte le specifiche di progetto
relative alle loro responsabilità.
Le unità rappresentano gli elementi costitutivi di tutte le qualificazioni del QCF.
Tutte le unità devono avere un‟intestazione di unità.
Tutte le unità devono contenere i risultati dell‟apprendimento.
Tutte le unità devono contenere i criteri di valutazione.
Tutte le unità devono individuare un unico livello per l‟unità stessa.
Tutte le unità devono individuare un valore di credito per l‟unità che specifichi il
numero di crediti che sarà assegnato al discente al raggiungimento dei risultati
dell‟apprendimento previsti per la determinata unità.
Nessuna caratteristica di progettazione può essere aggiunta al formato
standard. Il formato dell‟unità include ulteriori informazioni sull‟unità stessa.
Unità e metodi di valutazione. Al fine di garantire una maggiore flessibilità, i metodi di
valutazione utilizzati variano e non sono prescritti nel QCF, sebbene la scelta del
metodo sia influenzata dal tipo di acquisizione e dallo scopo della qualificazione.
Ogni unità deve poter essere valutata indipendentemente dalle altre unità. Ai discenti
sarà assegnato il credito per ciascuna unità acquisita, a prescindere dal rapporto
dell'unità rispetto alla qualifica. Questo credito viene assegnato per riconoscere una
serie di acquisizioni che saranno registrate dall'ente di istruzione o formazione sulla
carta di apprendimento personale. Per esempio, i crediti per un'unità chiamata 'Pratica
per la pittura' potrebbero essere assegnati in modo indipendente, riconoscendo le
competenze associate con quelle nelle arti. Tuttavia, una serie di altre unità, relative ad
altre competenze come la pratica nel disegno, dovrebbero essere acquisite prima di
poter acquisire una qualifica completa in arte e design.
6.5. Benefici previsti del QCF
Per i discenti il QCF potrà:
58
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offrire una maggiore libertà di scelta e flessibilità;
fornire un facile accesso alle informazioni necessarie circa l‟impegno richiesto
per i vari percorsi di apprendimento, lasciando ai discenti la possibilità di
bilanciare tale impegno con la famiglia, il lavoro e altre responsabilità;
consentire loro di accumulare crediti secondo il proprio ritmo e combinarli in
modo da raggiungere l‟obiettivo prefissato;
consentire loro di trasferire i crediti tra le qualifiche per evitare di dover ripetere
il medesimo percorso di apprendimento;
registrare tutti gli apprendimenti acquisiti in una carta elettronica del discente,
incoraggiando i discenti e gli altri soggetti a valorizzare gli apprendimenti
acquisiti nel passato.
Per gli operatori della formazione (scuole, università, luoghi di lavoro) il QCF
potrà:
consentire loro di progettare programmi più flessibili, adatti alle esigenze
individuali dei discenti;
aiutarli a migliorare i tassi di ritenzione e di progressione attraverso il
riconoscimento più frequente di piccoli percorsi di apprendimento;
tracciare tutti i percorsi di apprendimento dei discenti attraverso l‟uso di un
Numero unico del discente (ULN) e una carta elettronica del discente, rendendo
disponibili per gli operatori della formazione le informazioni di base circa
l‟apprendimento precedente dei discenti;
aiutarli a descrivere i percorsi di apprendimento ai datori di lavoro e ai discenti
in una lingua facilmente comprensibile.
Per i datori di lavoro il QCF potrà:
aiutarli
a misurare rapidamente il livello e la dimensione dei risultati
dell‟apprendimento dei potenziali dipendenti;
consentire loro di svolgere una formazione in-house, riconosciuta in un Quadro
nazionale;
descrivere i risultati dell‟apprendimento in termini che siano comprensibili per
tutti;
rendere chiare le opzioni e i percorsi della formazione, aiutando i lavoratori e i
datori di lavoro a trovare il percorso di formazione adatto per le proprie
esigenze di apprendimento e per le esigenze del business.
Una recente valutazione dello stato di avanzamento del QCF ha individuato le seguenti
problematiche:
Il QCF è stato inflazionato in un periodo di tempo molto breve da qualificazioni
basate sui crediti. Gli organismi della formazione e i discenti non hanno avuto
l‟opportunità di imparare dalle esperienze iniziali del QCF. In alcuni casi ciò può
aver avuto un impatto sulla misura in cui sono stati ottemperati i dispositivi
regolamentari.
Una unità che non soddisfi pienamente le prescrizioni progettuali del QCF non
si tradurrà necessariamente in una unità riconosciuta o valutata. Spesso i
materiali supplementari prodotti dagli organismi della formazione o la
certificazione della valutazione da parte degli operatori della formazione
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informazioni in esso contenute
compensa le carenze di progettazione dell‟unità. Ciò solleva degli interrogativi
circa il valore degli aspetti del dispositivo normativo.
La gamma completa delle flessibilità disponibili all‟interno del QCF non è
attualmente utilizzata. Vi è una tendenza all‟utilizzo di alcune caratteristiche
specifiche della progettazione. Tuttavia, bisogna considerare se i benefici dei
requisiti normativi che prevedono le flessibilità raramente utilizzate superano i
costi che potrebbero essere sostenuti.
Il ruolo dei Consigli settoriali delle competenze (SSC) nell‟'approvazione' delle
qualificazioni del QCF ha determinato una certa confusione per quanto riguarda
la responsabilità. Alcuni enti della formazione si sono sentiti costretti a utilizzare
le unità e/o qualifiche di progettazione pur non ritenendoli idonei allo scopo.
Gli accordi che disciplinano il QCF non sono in linea con l'approccio più
strategico alla regolamentazione che si sta introducendo. Per esempio, la
disposizioni regolamentari sono fondate sul presupposto che tutte le
qualificazioni saranno accreditate dalle autorità di regolamentazione prima di
essere messe a disposizione dei discenti. Questo non è più il caso. L'approccio
strategico alla regolamentazione richiede che tutti gli enti della formazione
mantengano la responsabilità per le proprie qualificazioni. Pertanto, deve
essere risolta la confusione circa la responsabilità nei casi in cui le unità
vengono utilizzate in comune23".
Per quanto riguarda l‟analisi del futuro sviluppo del QCF, le specificazioni delle unità
non risultano propriamente coerenti con i principi di progettazione sopra citati, come
sarebbe auspicabile. In particolare, una gamma ristretta di flessibilità, per esempio
nell'uso delle unità condivise, è attualmente sottoutilizzata e pone degli interrogativi
circa il valore delle disposizioni regolamentari attualmente in vigore. Si riscontra anche
una criticità nel funzionamento del QCF per quanto riguarda il raccordo tra le esigenze
del mercato del lavoro rappresentato dai Consigli settoriali delle competenze [SSC] e la
responsabilità e il ritorno sull'investimento da parte degli enti della formazione che
spesso lavorano in un mercato competitivo. L'attuale sotto-utilizzo dello strumento per
il riconoscimento dell'apprendimento precedente [RPL] può essere un riflesso di questi
problemi, come pure della misura in cui la complessità delle modalità di finanziamento
può aver portato ad una mancanza di volontà degli operatori della formazione a
utilizzare queste opportunità.
7. IL PROGETTO EQF-SPREAD. METODOLOGIA PER LA REFERENZIAZIONE.
Secondo il Cedefop24, la maggior parte dei paesi dell‟UE si trovano attualmente nella
fase di implementazione e sviluppo dei propri Quadri nazionale delle qualifiche (NQF) e
dei Quadri settoriali delle qualifiche (SQF); tuttavia, pochi di essi dispongono
23
Ufficio per il regolamento e l‟esame delle qualifiche (Ofqual) (2011), The La valutazione dei Regolamenti
per la valutazione delle qualifiche e dei crediti (QCF), Maggio 2010, pagina 5. Questo rapporto è
pubblicato insieme agli indicatori delle Qualifiche in Inghilterra (Ufficio per il regolamento e l‟esame delle
qualifiche (Ofqual), il Galles (Dipartimento per l‟istruzione e le competenze (DfES), e Irlanda del Nord
(l'Ofqual per le qualifiche professionali e dal Consiglio per l‟esame e la valutazione dei curriculum (CCEA)
per tutte le qualifiche).
24
CEDEFOP (2008). Introduzione all‟EQF. Il ruolo del Cedefop. Ankara. Cedefop. I paesi che
dispongono del Quadro nazionale delle qualifiche sono Irlanda, Regno Unito (Inghilterra, Scozia e Galles)
Francia e Malta. ZAHILAS LUKAS
60
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
attualmente di un Quadro nazionale delle qualifiche che permetterà la convergenza
con il Quadro europeo delle qualifiche (EQF) nel 2010 e nel 201225. I principali ostacoli
che impediscono l‟attuazione dell‟EQF nei paesi dell‟UE sono la mancanza di fiducia e
la mancanza di un approccio comune tra amministrazioni pubbliche, parti sociali,
università, imprese e centri di formazione.
Uno degli obiettivi del progetto EQF-Spread è quello di proporre una metodologia dal
punto di vista del mercato del lavoro, tenendo conto dei seguenti aspetti per la
realizzazione e lo sviluppo dei quadri nazionali e settoriali delle qualifiche:
stato delle professioni nel mercato del lavoro, tenendo conto della crisi
economica, del recupero atteso e degli obiettivi stabiliti nella strategia ET 2020;
necessità di trasparenza delle qualificazioni e della mobilità dei lavoratori nel
mercato del lavoro utilizzando la descrizione delle qualifiche in termini di risultati
dell‟apprendimento;
collegamenti con gli strumenti europei EQF, ECVET e Europass;
sviluppo di sistemi di riconoscimento dei risultati dell‟apprendimento
(conoscenze, abilità e competenze) acquisite attraverso l‟esperienza di lavoro e
attraverso l‟apprendimento non formale e informale;
rafforzamento della fiducia reciproca tra le parti interessate per
l‟implementazione e lo sviluppo del Quadro nazionale delle qualifiche e del
Quadro settoriale delle qualifiche.
consolidamento delle esperienze nella realizzazione del Quadro nazionale delle
qualifiche e del Quadro settoriale delle qualifiche in vari paesi della UE, quali
Malta e il Regno Unito.
7.1. Riferimenti metodologici
Facendo seguito al documento “La dinamica delle qualifiche: definire e rinnovare gli
standard dell‟istruzione e delle professioni” (Cedefop, 2008), la formulazione degli
standard educativi intesi come risultati dell‟apprendimento è considerata come un
modo efficace per rafforzare il legame con le esigenze del mondo del lavoro, grazie
alla capacità di questi di individuare le competenze. Gli standard dei risultati
dell‟apprendimento possono essere definiti come „dichiarazioni di ciò che un discente
conosce, capisce ed in grado di fare al termine di un processo di apprendimento e
sono definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze‟ (Cedefop, 2008).
I risultati dell‟apprendimento costituiscono il fulcro di ciò che viene generalmente
definita istruzione basata sulle competenze, nel senso che l‟istruzione dovrebbe
„consentire agli studenti di acquisire le competenze necessarie per la loro futura
professione e nella società nel suo insieme‟ (Biemans). L‟attenzione è dunque spostata
25
UNIONE EUROPEA (2008): Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio (Aprile 2008)
sulla realizzazione del Quadro europeo delle qualifiche per l‟apprendimento permanente. http://eurlex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2008:111:0001:0007:EN:PDF
61
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
da ciò che viene insegnato e come viene insegnato (input) a ciò che uno studente
saprà e sarà in grado di fare (output/risultato).
Altri riferimenti importanti per lo sviluppo della metodologia del progetto EQF-Spread
sono estratti dal documento: The shift to learning outcomes (Cedefop, 2008):26
Analisi funzionali. L‟analisi funzionale è utilizzata al fine di ottenere risultati
dell‟apprendimento o competenze per l‟istruzione e la formazione professionale.
Questo metodo è stato ampiamente utilizzato per un certo periodo nel Regno Unito e,
come indicato in precedenza, è stato spesso utilizzato in alcuni progetti finanziati per la
riforma del mercato del lavoro e per gli sviluppi dell‟IFP27.
Tassonomia di Bloom. Negli ultimi tempi la tassonomia di Bloom è stato il metodo più
conosciuto per la categorizzazione delle conoscenze e delle competenze. Esso ha
avuto certamente un impatto diretto nell‟inquadrare alcuni approcci ai risultati
dell‟apprendimento e ci si può attendere che, seppure tale formulazione non fosse
conosciuta direttamente dagli stakeholders per lo sviluppo degli schemi dei risultati
dell‟apprendimento, essa possa avere comunque un‟influenza indiretta..
La formulazione dell’EQF. E‟ ben noto che l‟EQF è espresso da una tabella costituita
da otto livelli, ognuno definito da una serie di istruzioni relative alle conoscenze, abilità
e competenze. L‟enfasi posta sui risultati dell‟apprendimento è giustamente identificata
con la necessità di definire tali risultati nell‟ambito di un approccio inclusivo
all‟apprendimento permanente, piuttosto che essere legati a particolari tipi e fasi delle
istituzioni, dei curricula e delle qualifiche.
Competenze chiave nella UE. Come parte del Programma istruzione e formazione
2010, l‟Unione Europea ha sviluppato anche una serie di competenze chiave,
lavorando, attraverso la consultazione, con un gruppo di esperti che rappresentano gli
Stati membri (Commissione Europea, 2005). La UE ha preferito utilizzare il termine
competenza. I descrittori utilizzati per le otto competenze chiave sono basate sulle
categorie delle conoscenze, abilità e attitudini. Fino ad oggi, nessun tentativo è stato
fatto per definirli in base a un livello, ad eccezione delle aree separate delle lingue
(Lenz and Schneider, 2004) e dell‟ICT28.
26
Questo Rapporto è disponibile sul sito internet: http://www.cedefop.europa.eu/EN/Files/3054_en.pdf
Una nota di cautela è sintetizzata con la seguente osservazione - "Le diverse forme di analisi sul lavoro,
se sono efficaci, forniscono un chiaro punto di riferimento per l'individuazione dei risultati
dell‟apprendimento per le qualifiche IFP. Ci possono essere degli inconvenienti: ai datori di lavoro e ad altri
esperti potrebbero non essere ancora chiari le esigenze attuali - per non parlare di quelle future – circa i
fabbisogni formativi; l'analisi funzionale può tendere a definire solo la minima conoscenza e le competenze
necessarie, o può tendere troppo verso competenze tecniche o generiche; e le competenze richieste per
un lavoro specifico possono non coincidere con le competenze necessarie all‟individuo nella società di
oggi. Alcuni analisti inoltre pongono l'attenzione sul rischio di un troppo elevato grado di specificazione dei
risultati che può portare a qualifiche difficilmente applicabili, senza necessariamente diventare
sufficientemente trasparenti per l'utente (Allais, 2007). "(Cedefop 2008:74) Per una ricerca più recente
sulle implicazioni dei risultati dell'apprendimento per i Quadri delle qualifiche, vedere Organizzazione
internazionale del lavoro [OIL] Progetto di ricerca per i Quadri delle qualifiche (2009 -), soprattutto Allais
(2009), Imparare dai primi Quadri delle qualifiche, Working Paper Lavoro n. 45 , pp.31-64, Settore Lavoro,
Competenze
e
Dipartimento
Occupabilità,
Ginevra:
Ufficio
Internazionale del
Lavoro.
http://www.ilo.org/wcmsp5/groups/public/---ed_emp/---ifp_skills/documents/publication/wcm_041902.pdf
28
CEDEFOP 2008, The shift to learning outcomes: Conceptual, political and practical developments in
Europe. http://www.cedefop.europa.eu/EN/Files/4079_en.pdf
27
62
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
Inoltre, un altro importante riferimento è il dizionario delle competenze, ampiamente
utilizzato tra le grandi e medie imprese in tutti i paesi industrializzati. Si ritiene che il
dizionario delle competenze può essere una fonte per le definizioni, per evitare di
ottenere un vantaggio competitivo unico. In questo senso, il dizionario Hay Mcber
(Spencer and Spencer) è organizzato in varie categorie, quali: orientamento al cliente,
comunicazione, orientamento del team, competenza tecnica, orientamento ai risultati,
leadership, adattabilità e innovazione.
7.2. Selezione delle professioni chiave
Il progetto EQF-Spread inizia con la selezione e la classificazione delle professioni
principali nel mercato del lavoro in ogni paese partecipante. Le professioni principali
sono state identificate con i seguenti riferimenti: nome della professione, livello di
classificazione ISCO, area funzionale, funzione principale e attività svolte in ciascuna
professione, attività imprenditoriale in ogni occupazione secondo la classificazione
NACE, stima del livello EQF, livello di istruzione richiesto nelle professioni in base ai
livelli ISCED, evoluzione della professione se si tratta di una professione tradizionale,
una nuova professione o emergente.
Le professioni selezionate nei Paesi partner, ripartite per settore, sono le seguenti:
63
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Settore
Professioni chiave
Agricoltura
1.
2.
3.
4.
Consulente agricolo
Bracciante agricolo
Operaio agricolo
Produttore di colture qualificate
Costruzioni
5.
6.
7.
8.
Operaio edile
Tecnico delle costruzioni
Ingegnere delle costruzioni
Carpentiere
Industria
9.
10.
11.
12.
13.
Panettiere
Tecnico della logistica
Tecnico dell‟ingegneria meccanica
Tecnico meccanico
Operatore delle macchine di pre-stampa
Immagine
personale
Trasporti
Commercio
IT
Servizi:
14. Parrucchiere per donna
15. Autista di camion per trasporto merci
16. Camionista
17. Assistente alle vendite
18. Rappresentante di commercio
19.
20.
21.
22.
Progettista di sistemi informatici
Sviluppatore
Grafico e web designer
Architetto IT
Hotel
23. Direttore di Hotel / ristorante
Salute
24. Operatore sociale per persone non autosufficienti
25. Tecnico per la protezione ambientale
26. Infermiere per l‟assistenza di lunga degenza
(Regno Unito)
27. Infermiere per l‟assistenza di lunga degenza
(Spagna)
Istruzione
Manutenzione
28. Assistente all‟istruzione
29. Formatore
30. Operatore dell‟infanzia
31. Assistente alle pulizie
Per la descrizione dei risultati dell‟apprendimento in ciascuna professione, il progetto
EQF-Spread ha utilizzato le categorie dell‟area della conoscenza e della descrizione
delle conoscenze, abilità e competenze.
Area della conoscenza: area di riferimento per la descrizione della qualifica in
unità di apprendimento, composta da: conoscenze, abilità e competenze. Ogni
area della conoscenza è formata da una unità di apprendimento, composta da
conoscenze, abilità e competenze.
Conoscenza. Sapere-cosa. La conoscenza è il risultato dell‟assimilazione delle
informazioni attraverso processi di apprendimento. Essa comprende fatti,
principi, teorie e pratiche relativi a un settore di lavoro specifico ed è identificata
con il sistema dell‟istruzione (apprendimento formale).
64
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informazioni in esso contenute
Abilità. Sapere-come-fare. Si tratta dell‟applicazione delle conoscenze e dei
risultati dell‟apprendimento ottenuti grazie all‟esperienza di lavoro, in termini
cognitivi e pratici. Esse si dovrebbero riscontrare nel campo della formazione
permanente e nel processo di apprendimento del lavoro.
Competenza. Sapere-come-comportarsi. Si tratta dell‟applicazione delle
conoscenze in un ambiente di lavoro. Questo concetto implica il livello di
autonomia nello svolgimento dell‟attività lavorativa e anche le competenze
personali, sociali e organizzative richieste in ciascuna professione29.
Il progetto EQF-Spread considera le “conoscenze“ e le “abilità“ come modi diversi per
identificare la capacità dei lavoratori di dimostrare la loro prestazione professionale;
d‟altra parte, le “competenze“ sono state considerate come il modo per affrontare i
mutevoli contesti professionali in vari aspetti, quali la versatilità e la flessibilità.
Esempio della professione del Bracciante agricolo
Area della
conoscenza
OC01KA01
Preparazione
del sito,
impianto e
semina delle
colture
30
Conoscenze
Abilità
Competenze*
OCO1KA01DK01
Identificare le
caratteristiche specifiche
dei suoli, le modifiche, i
fertilizzanti e descrivere
le operazioni di
preparazione del sito.
OCO1KA01SK01
Eseguire le
operazioni di pulizia
e disboscamento dei
terreni.
OCO1KA01COM01 Livello
di autonomia. Competenze
in un gruppo ridotto di
attività di lavoro
relativamente semplici,
relative a processi
standardizzati
OCO1KA01SK01
Effettuare i lavori per
l'installazione delle
OCO1KA01COM01
OCO1KA01DK01
Descrivere i vari elementi infrastrutture di base Competenze personali.
Capacità di imparare a
e i vari sistemi di
imparare.
protezione e riparo delle
colture.
Elaborazione dei risultati dell’apprendimento. Una volta terminate le indagini
qualitative e documentali è necessario elaborare i risultati dell‟apprendimento secondo
la tabella seguente; in tal modo, il repertorio internazionale presenterà il medesimo
formato in tutti i casi.
Esempio di verbi di azione per la descrizione delle conoscenze, delle abilità e delle
dimensioni della competenze
Conoscenze
Analizzare
Comparare
Conoscere
Stabilire
Costruire
Definire
Descrivere
Abilità
Adattare
Applicare
Classificare
Comparare
Comporre
Terminare
Elaborare
Contrastare
29
Competenze
Livello di autonomia
Competenze
personali
Competenze sociali
Competenze
organizzative
Tejada Fernández, J.; Navío Gámez, Antonio. «El desarrollo y la gestión por competencias
profesionales: una mirada desde la formación». Grupo Cifo-UAB. Revista Iberoamericana de Formación.
30
EQF-SPREAD (2011) Inventory of occupations. http://formacion2020.net/webeqfspread/
65
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Nel compito di descrivere e scrivere i risultati dell‟apprendimento (conoscenze, abilità e
competenze) il progetto EQF-Spread ricerca un lessico comune, utilizzando i seguenti
riferimenti: i principi del Quadro europeo delle qualifiche (EQF), i verbi di azione
identificati nella Tassonomia di Bloom (campo cognitivo) e il dizionario delle
competenze Hay McBer, raccomandato dalla OIT/Cinterfor.
Descrizione delle conoscenze. Secondo la terminologia del MEC, per
conoscenza si intende il risultato dell‟assimilazione di informazioni attraverso
l‟apprendimento. La conoscenza è l‟insieme di fatti, principi, teorie e pratiche
relative a un determinato ambito di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro
europeo delle qualifiche, la conoscenza è descritta come teorica e/o pratica.
Per la descrizione della conoscenza nel progetto EQF-Spread sono stati
utilizzati i verbi di azione nel campo della conoscenza, della comprensione e
dell‟analisi delle situazioni.
Descrizione delle abilità. Secondo la terminologia dell‟EQF, le abilità indicano la
capacità di applicare le conoscenze e di usare il know-how per portare a
termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle
qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l‟uso del
pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (abilità manuale e uso di metodi,
materiali, strumenti e attrezzature). Per la descrizione delle competenze nel
progetto EQF-Spread sono stati utilizzati i verbi di azione nei campi
dell‟implementazione, della sintesi e della valutazione.
Descrizione delle competenze. La definizione dell‟EQF identifica la competenza
come la comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità
personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di studio o di lavoro e nello
sviluppo personale e professionale. Nel contesto del Quadro europeo delle
qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e
autonomia”31.
Il progetto EQF-Spread si propone di utilizzare le seguenti categorie per
descrivere le competenze derivanti dai risultati dell‟apprendimento:
Livello di autonomia
- Nessuna autonomia
- Autonomia entro limiti determinati
- Autonomia: responsabilità e
coordinamento
- Elevata autonomia nel definire i
progetti
- Elevata
autonomia
personale:
esecuzione and valutazione
32
Competenze chiave
- Comunicazione in lingua madre
Competenze sociali
- Servizio di orientamento ai
clienti
- Sviluppare se stessi e gli altri
- Impatto e influenza
- Spirito di iniziativa
- Relazioni interpersonali
- Fiducia in se stessi
- Lavoro di squadra e
collaborazione
Competenze organizzative
31
Attualmente le aziende stanno lavorando per cambiare gli ambienti, all'interno di organizzazioni con una
struttura a rete, con un livello elevato di lavoratori ad alta qualificazione e attrezzature qualificate. Le
organizzazioni devono essere in grado di innovare, imparare e fornire soluzioni creative e intelligenti per
ogni problema. Questo aspetto determina l‟effetto per cui i dipartimenti delle risorse umane sono alla
ricerca di soluzioni innovative ai problemi di gestione e motivazione personale.
32
COMMISSIONE EUROPEA (2005): Proposta di raccomandazione del Parlamento Europeo al Consiglio
sulle competenze chiave per l‟apprendimento permanente. Bruxelles, 10.11.2005. COM(2005)548 final
66
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-
Comunicazione in lingua straniera
Competenza in matematica, scienza
e tecnologie
Competenze digitali: Competenze
chiave in ICT
Capacità di apprendimento
Competenze sociali e civili
Spirito di iniziativa e imprenditorialità
Espressione culturale
-
Pensiero analitico
Pensiero concettuale
Cura dell‟ordine
Flessibilità/Adattabilità
Competenza organizzativa
Capacità di raggiungere gli
obiettivi prefissati
Team Leadership
Lavoro di squadra e
collaborazione
7.3. Criteri per la classificazione dei risultati dell’apprendimento
Al fine di utilizzare una struttura comune per la descrizione dei risultati
dell‟apprendimento saranno utilizzati i seguenti codici: Professione (OC), Area della
conoscenza (KA), Conoscenza (DK), Abilità (SK) e competenza (COM).
Diagramma per la descrizione della qualificazione nella professione
Esempio di professioni selezionate
Professioni
selezionate
OC01 Bracciante agricolo
OC02 Tecnico meccanico
OC03 24.
Operatore sociale per l‟assistenza individuale
Esempio di individuazione delle aree della conoscenza
Professione
OC01
Bracciante
33
agricolo .
Aree della conoscenza
OCO1KA01 Preparazione del campo, impianto e
semina delle colture;
OCO1KA02 Irrigazione, fertilizzazione e applicazioni
dei trattamenti alle colture;
OCO1KA03 Cura delle colture e raccolta.
7.4. I prodotti del progetto EQF-Spread
Il progetto EQF-Spread utilizza i risultati del progetto al fine di sostenere le parti
interessate nell‟attuazione e nello sviluppo dei Quadri nazionali e settoriali delle
qualifiche in ogni Paese partecipante.
Tutti i prodotti sono disponibili nel sito internet http://formacion2020.net/webeqfspread/,
in tutte le lingue dell'associazione. L‟accesso al sito internet è libero e chiunque può
accedere a tutti i servizi disponibili, trovare informazioni sul progetto (obiettivi, attività,
33
I contenuti derivano dalla qualificazione: AGA163_1 ATTIVITA‟ AGRICOLE AUSILIARI.
67
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informazioni in esso contenute
ecc), i partner coinvolti, gli strumenti e i prodotti ed esprimere il proprio parere nel
forum creato per migliorare i risultati del progetto.
EQF-Spread web site
Gli strumenti ed i prodotti disponibili in tale sito sono i seguenti:
uno strumento per l‟autovalutazione delle conoscenze, abilità e competenze;
uno strumento per l‟elaborazione del CV Europass (cfr. Allegato 3);
una Guida per lo sviluppo dei Quadri nazionali e settoriali delle qualifiche nei
paesi;
i Rapporti nazionali e il Repertorio internazionale delle professioni;
una Guida per l‟orientamento della formazione professionale in Europa.
7.5. Considerazioni sulla metodologia del progetto EQF-Spread
Di seguito sono riportate le valutazioni dei partner circa la metodologia utilizzata nel
progetto EQF-Spread relativamente a quattro temi importanti: vantaggi e svantaggi
della metodologia; sviluppo di un Quadro delle qualifiche settoriali; importanza del
riconoscimento reciproco e della formazione professionale; orientamento professionale
e competitività delle imprese europee.
Per quanto riguarda i vantaggi e gli svantaggi dell‟utilizzo di una metodologia basata
sui descrittori EQF, i partner apprezzano la comodità di lavorare con gli Standard
professionali nazionali34. Alla luce dell'esperienza del NQF nel Regno Unito [QCF &
34
Gli Standard professionali nazionali (NOS) descrivono ciò che una persona deve fare, conoscere e
capire nel proprio lavoro al fine di svolgere il proprio ruolo in maniera coerente e competente. In sostanza,
essi indicano le best practice mettendo insieme competenze, conoscenze e valori. L‟apprendimento
permanente nel Regno Unito si sviluppa in collaborazione con una vasta gamma di datori di lavoro, con le
68
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SCQF] il requisito principale è l'utilizzo coerente e sistematico degli Standard
professionali nazionali [NOS]. Tale metodologia deve essere sufficientemente flessibile
per tener conto dei cambiamenti nella cultura e nella pratica delle professioni all'interno
dei settori. Lo svantaggio principale è che tale metodologia è basata, solitamente, su
un approccio funzionale che può distorcere la gamma accettabile delle variazioni della
pratica lavorativa nelle professioni in cui la pratica riflessiva è una componente
importante delle conoscenze professionali, delle abilità e delle competenze.
La metodologia utilizzata nel progetto EQF-Spread è in grado di descrivere tutti i livelli
di competenza, tenendo conto delle diverse modalità di apprendimento: formale, non
formale e informale. Essa sottolinea l'importanza di questo riconoscimento anche ai
livelli di qualificazione più elevati (Processo di Bologna). La metodologia incentrata
sulla descrizione dei risultati dell‟apprendimento raccoglie le conoscenze e le
competenze richieste dalle aziende nello svolgimento della professione e il
comportamento sul posto di lavoro, facilitando la corrispondenza della qualificazione
alle esigenze aziendali.
Per quanto riguarda il Quadro settoriale delle qualifiche, nel Regno Unito tutti i titoli
del settore si basano sugli Standard professionali nazionali settoriali che utilizzano
principalmente un approccio funzionale. Le variazioni nei rapporti di lavoro in un settore
sono prese in considerazione attraverso l'uso di regole di combinazione in base alle
esigenze del mercato del lavoro. Questo aspetto, attualmente, assume maggiore
importanza rispetto a quello della coerenza tra settori anche se, con lo sviluppo atteso
del QCF nel 2011 e nel 2012, l'utilizzo di unità generiche di apprendimento e di
valutazione può promuovere una maggiore coerenza. E' importante notare che questi
Quadri delle qualifiche si applicano sia alla formazione professionale iniziale che alla
formazione continua, secondo una politica ritenuta in grado di rafforzare la qualità delle
qualificazioni. In linea con la legge britannica, nel Regno Unito operano quattro
amministrazioni nazionali decentrate [Inghilterra, Irlanda del Nord, Scozia e Galles] e si
registra un elemento di apprendimento reciproco tra il Regno Unito e gli altri Stati
membri dell'UE, di cui l'esempio migliore è la procedura del Claiming Credit [Percorso
2] nell‟ambito del QCF (Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord) e il Recognition of Prior
Learning nell‟ambito del SCQF (Scozia). Questo metodo si è evoluto con successo nel
corso degli ultimi 20 anni ed è generalmente considerato utile.
Altri Paesi partecipanti ritengono che la metodologia proposta nel progetto EQFSpread - che ha descritto le professioni chiave utilizzando un approccio funzionale con
la collaborazione di esperti competenti nel settore -, può motivare e incoraggiare lo
sviluppo dei Quadri delle qualifiche settoriali. Pertanto la metodologia KSC
(conoscenze, abilità, competenze) e la partecipazione degli esperti nella descrizione
delle qualificazioni professionali possono essere interessanti per diversi settori della
produzione.
In riferimento al metodo di migliore approssimazione best-fit che può sviluppare una
fiducia reciproca tra pubbliche amministrazioni, parti sociali, centri di formazione e
aziende, in Gran Bretagna si ritiene che qualsiasi metodo per lo sviluppo e il
consolidamento della fiducia reciproca deve essere basato su un processo robusto e
coerente di garanzia della qualità (Quality Assurance). L'esperienza in Gran Bretagna,
soprattutto in Inghilterra, ha indicato una contraddizione tra la regolamentazione
pubblica e i meccanismi di mercato. (Vedi Cedefop 2009:43). Spesso capita che la
organizzazioni partner e le parti interessate a sviluppare gli Standard professionali nazionali. In questo
modo essi sono pertinenti e idonei allo scopo.
69
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fiducia reciproca dipenda principalmente dalle politiche di grandi multinazionali che
dominano la domanda di personale qualificato. E‟ prematuro, ad oggi, valutare la
politica di consentire a tali società di essere dispensate da parte dell‟ente regolatore
delle qualifiche [OfQual] di acquisire le Unità di apprendimento e valutazione sviluppate
per il QCF.
Nei Paesi che non hanno ancora implementato il NQF/SQF si ritiene che la fiducia
reciproca costituisca un prerequisito essenziale per un positivo sviluppo di una
metodologia per l'attuazione dell‟EQF. La partecipazione di esperti nel processo di
descrizione delle qualificazioni facilita il dialogo tra le parti in causa e quindi la fiducia
reciproca per lo sviluppo dei Quadri delle qualifiche. E' necessario, pertanto,
mantenere un dialogo aperto tra le parti interessate, soprattutto nei paesi che
presentano salari diversi per il medesimo lavoro.
In riferimento al modo in cui il progetto EQF-Spread è considerato utile per la
formazione, l’orientamento professionale e per la competitività delle imprese
europee, i partner ritengono che ciò dipenda dal modo in cui i sistemi nazionali sono in
grado di assicurare un adeguato livello di trasparenza e flessibilità per incoraggiare e
facilitare la mobilità del lavoro, in particolare attraverso il riconoscimento
dell'apprendimento precedente.
Del resto, è evidente che la metodologia del progetto EQF-Spread facilita lo sviluppo
del Curriculum vitae di un individuo e aiuta i lavoratori a scoprire i propri punti di forza;
nel contempo essa facilita la scelta di un itinerario di formazione professionale e
migliora le opportunità per la mobilità dei lavoratori all'interno e all'esterno del settore.
Allo stesso modo, si riconosce che la struttura KSC (conoscenza, abilità, competenza)
utilizzata nella descrizione delle qualificazioni è molto vicina al modello ECVET. Allo
stato attuale, questo risulta molto importante per i soggetti coinvolti nei processi di
formazione professionale e di impiego, per via della fase – in corso - di attuazione del
presente modello europeo (vedi tabella sotto).
I tre passaggi dell’attuazione dello strumento ECVET
- Fase preparatoria, fino al 2012: gli Stati membri sono tenuti a creare le condizioni e le
misure necessarie per una graduale attuazione dell‟ECVET. Nel corso di tale fase, ogni Stato
membro può adottare e applicare il sistema ECVET e essere coinvolto nelle sperimentazioni,
che possono essere sostenute nell'ambito del Programma di apprendimento permanente;
- A partire dal 2012, fase di graduale attuazione dell’ECVET, fino al 2014;
- Nel 2014, eventuale riesame della Raccomandazione sulla base delle analisi delle misure
adottate e delle sperimentazione effettuate.
Fonte: Rete europea ECVET
35
Infine, va notato che l'approccio del progetto è utile per lo sviluppo del Quadro europeo
delle qualifiche nei paesi e nei settori, anche se è necessaria una descrizione più
dettagliata delle professioni per assicurare un reale impatto sia sulle qualificazioni, sia
sull'occupazione.
7.6. Sintesi e conclusioni
35
http://www.ecvet-team.eu/en/content/gradual-implementation-ecvet
70
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non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
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Attualmente sono pochi i Paesi che hanno sviluppato la referenziazione delle proprie
qualificazioni nazionali e settoriali all‟EQF. Gli ostacoli principali sono la mancanza di
fiducia reciproca tra le parti interessate e la mancanza di un approccio comune e
trasparente.
Il progetto EQF-Spread propone una metodologia che considera i seguenti aspetti: la
crisi economica e i suoi effetti nel lavoro e nell‟impiego; i requisiti di trasparenza delle
qualifiche e della mobilità dei lavoratori, legati agli strumenti europei per la
qualificazione (EQF, ECVET e Europass); i sistemi di riconoscimento e di valutazione
dell'apprendimento non formale e informale; la fiducia reciproca tra le parti interessate
e l'esperienza dei Paesi che hanno sviluppato la i propri NQF e SQF.
La metodologia proposta nel progetto EQF-Spread si basa sui seguenti elementi:
approccio funzionale per l'analisi delle competenze; utilizzazione della Tassonomia di
Bloom per la descrizione dei risultati dell'apprendimento36, sviluppo del modello EQF e
del modello KSC (conoscenze, abilità, competenze); individuazione delle competenze
chiave stabilite per l'apprendimento permanente nell'UE e dei dizionari delle
competenze utilizzati dai dipartimenti delle risorse umane di grandi e medie imprese in
tutti i settori produttivi.
La metodologia proposta parte dall'identificazione delle professioni principali nel
mercato del lavoro, descrivendo i risultati dell‟apprendimento previsti per ciascuna
professione, in termini di conoscenze, abilità e competenze. Questa analisi funzionale
è stata effettuata con la collaborazione e la consulenza di esperti dei settori e delle
professioni, che garantisce la validità dei risultati.
Successivamente, i risultati dell‟apprendimento in ciascuna professione sono stati
classificati e distribuiti secondo la classificazione KSC, al fine di poterli includere nel
formato del Curriculum Europass o nel modello ECVET.
I risultati raggiunti in questo progetto sono stati utilizzati per la preparazione di un sito
web disponibile in tutte le lingue del partenariato, che consentono agli utenti di
valutare la propria qualificazione, al fine di poter definire un percorso formativo
personale e di elaborare un CV Europass basato sui risultati dell’apprendimento.
La valutazione interna dei partner del progetto EQF-Spread evidenzia una
considerazione positiva della metodologia proposta, grazie alla considerazione nel
progetto delle esigenze del mercato del lavoro e alla capacità di adattamento agli
strumenti europei per la qualificazione: EQF, Europass e ECVET.
I partner del progetto EQF-Spread sottolineano, in particolare, i seguenti aspetti:
l'interesse nel lavorare con gli standard professionali nazionali, che rendono il sistema
coerente; l‟utilizzazione dell'analisi funzionale come metodo valido per rafforzare la
fiducia reciproca tra le parti interessate; la descrizione esaustiva e dettagliata delle
professioni in termini di conoscenze, abilità e competenze per il miglioramento della
metodologia EQF-Spread; il rafforzamento della trasparenza e della flessibilità delle
qualificazioni mediante il riconoscimento dell'apprendimento pregresso sostenuto dagli
stakeholders in ogni Paese partecipante.
36
Per un approfondimento di tale metodologia: Krathwohl D R (2002), A Revision of Bloom's Taxonomy:
An Overview, Theory into Practice, Volume 41, Number 4, Autumn, downloaded from
www.unco.edu/cetl/sir/stating_outcome/documents/Krathwohl.pdf
71
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
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informazioni in esso contenute
8. CONCLUSIONI
Le conclusioni del progetto EQF-Spread offrono una risposta a tre domande che sono
davvero interessanti per gli attori coinvolti nella formazione professionale e nei processi
di apprendimento permanente:
•
in che modo i risultati del progetto possono aiutare gli stakeholders a favorire
l'inserimento dei disoccupati nel mercato del lavoro?
•
in che modo i risultati del progetto possono aiutare gli stakeholders a migliorare i
programmi di formazione professionale attraverso una metodologia di descrizione
dei risultati dell‟apprendimento?
•
in che modo i risultati del progetto possono aiutare gli stakeholders a favorire la
mobilità dei lavoratori tra i paesi europei?
Contesto del progetto
Il progetto EQF-Spread è in fase di realizzazione in un periodo di profonda crisi
economica mondiale e, in molti paesi europei, l‟aumento del debito pubblico e la
riduzione della spesa pubblica pongono serie difficoltà nel raggiungimento degli
obiettivi stabiliti dalla Strategia Europa 2020. I risultati del progetto possono offrire un
contributo alle problematiche poste dai mercati del lavoro europei, con particolare
riferimento ai gruppi più vulnerabili.
Gruppi più vulnerabili nel mercato del lavoro
La crisi ha sicuramente colpito più intensamente alcuni gruppi di lavoratori che già
prima erano considerati più deboli, quali i giovani, i lavoratori sotto-qualificati, le donne,
i disabili e i disoccupati di lungo termine. Uno studio finanziato dalla UE “Strategie per il
lavoro: pratiche attuali e future esigenze per l'integrazione dei giovani nel mercato del
lavoro (YOUTH-VT-2006-045) aveva mostrato, nel 2005, come le problematiche della
forza lavoro giovane europea fossero generalmente concentrate, laddove Danimarca e
Olanda si distinguevano positivamente in termini di inserimento di giovani nel mondo
del lavoro e di garanzie di flexicurity. Attualmente, i giovani incontrano difficoltà
crescenti anche in questi Paesi. Per esempio, anche nei Paesi Bassi, che è
considerato un Paese dove la flexicurity è ben implementata, si riscontra un problema
di elevata istruzione e alti tassi di disoccupazione per le persone scarsamente
qualificate e con elevata flessibilità. La Spagna e l‟Italia sono i Paesi più colpiti in
quanto i giovani sono stati e continuano ad essere assunti con contratti temporanei a
breve durata, in un clima di recessione economica come quello che stiamo vivendo
attualmente. Gli altri gruppi affrontano problemi di reinserimento nel mondo del lavoro e
di esubero. Si riscontrano problemi con lavoratori, generalmente sotto-qualificati e
impiegati in lavori ripetitivi, che non sono più richiesti dal mercato in quanto la
globalizzazione ha delocalizzato queste forme di produzione. Altresì, si riscontrano
problemi con le donne che hanno difficoltà a conciliare il lavoro e la vita privata, come
ad esempio la difficoltà di andare in congedo di maternità con la conseguenza di
incontrare problemi al rientro nel mercato del lavoro.
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Le discrepanze tra le qualificazioni
La tendenza di lungo periodo nella struttura occupazionale in molti Paesi europei
evidenzia un declino della domanda di lavori elementari per i quali le persone
scarsamente qualificate hanno trovato un impiego in passato. Tuttavia, gran parte di
tali lavori è svolto da persone con qualificazioni, talvolta a livelli intermedi e a livelli
ancora più alti (iperqualificati) - indicando che le persone poco qualificate e non
qualificate sono state escluse da tali occupazioni.
La tecnologia e il crescente commercio internazionale continuerà ad incrementare la
domanda di lavoratori altamente qualificati e a ridurre la domanda di quelli meno
qualificati. Inoltre, la concorrenza nelle professioni di basso livello sostituite dai
lavoratori con livelli intermedi e lavoratori altamente qualificati insieme con i lavoratori
di altri Paesi dell'UE possono peggiorare tale situazione. Le qualificazioni di basso
livello potrebbero portare i disoccupati a condizioni di marginalità e di esclusione dal
mercato del lavoro. Questa situazione rende più difficile cambiare l'attuale modello
produttivo e uscire dalla crisi economica.
In tale contesto, una delle cause della difficoltà di reinserimento nel mondo del lavoro è
la mancata corrispondenza tra le competenze. I risultati del progetto EQF-Spread
possono favorire il reinserimento dei lavoratori disoccupati e delle persone inattive sul
mercato del lavoro attraverso alcuni strumenti gratuiti per l'orientamento professionale
(CV Europass, percorsi professionali).
Vantaggi per i lavoratori e le imprese
Da un lato, i lavoratori possono sicuramente beneficiare di un progetto quale EQFSpread, che consente ad alcune professioni di essere individuate in modo pratico dunque concreto - e per confrontare le rispettive liste di conoscenze, abilità e
competenze (acquisite attraverso tutte le forme di apprendimento, tra cui quello
informale) con quelle richieste (nelle offerte di lavoro) per svolgere tale professione. Il
percorso li aiuterà a identificare come e dove possono migliorare le loro qualificazioni,
al fine di soddisfare i requisiti richiesti per la determinata professione.
D'altra parte, i risultati del progetto saranno ugualmente utili per i datori di lavoro, che
sapranno esattamente quale posizione di lavoro rendere disponibile e, con essa, quali
abilità e competenze richiedere.
Per esempio, attualmente in Bulgaria si osserva la tendenza per cui gli annunci di
offerte di lavoro ricevono un feedback da un gran numero di candidati, pochissimi dei
quali soddisfano i requisiti per la posizione di lavoro. La definizione di criteri noti sia dal
lato dell‟"offerta" che dal lato della "domanda" aumenterà l'efficienza del processo. Il
progetto EQF-Spread fornisce, in questo senso, gli incentivi giusti per aggiornare e
migliorare le competenze e per anticipare le competenze richieste in futuro, in
conformità con la domanda di lavoro e con i cambiamenti dell‟offerta.
Anche se questo strumento è di facile utilizzo per i giovani e per chi è abituato a usare
le ICT, si riscontrano difficoltà pratiche per i gruppi maturi e sottoqualificati.
Vantaggi per gli stakeholders coinvolti nei processi di formazione professionale
e dell'occupazione
Di conseguenza, ci sarebbe un grande impatto se le istituzioni e i cacciatori di teste, sia
pubblici che privati, fossero coinvolti nel progetto, ciò che consentirebbe la
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formalizzazione di questo strumento. I soggetti interessati, infatti, possono beneficiare
del progetto EQF-Spread, in quanto esso fornisce un elenco di circa 30 professioni,
con informazioni dettagliate sui risultati dell‟apprendimento, sui livelli ISCED e sulla
referenziazione all‟EQF. Tale elenco può essere ampliato e adattato a livello nazionale
e locale e, insieme con un team di certificatori, può diventare un valido strumento per
implementare la certificazione delle competenze dei lavoratori , identificandone il gap,
al fine di formarli e reinserirli nel mondo del lavoro in risposta diretta alle esigenze di
formazione di nuovi posti disponibili.
Un approccio basato sui risultati dell'apprendimento permette ai soggetti interessati di
descrivere le qualificazioni in termini di conoscenze, abilità e competenze richieste dal
sistema produttivo. Allo stesso tempo, esso contribuirà ad aumentare la trasparenza
delle qualificazioni e la mobilità nel mercato del lavoro.
I Quadri nazionali delle qualifiche e i risultati dell’apprendimento
Al fine di ottenere i migliori risultati dal Quadro delle qualifiche, esso deve essere
accompagnato da politiche attive del mercato del lavoro che stimolino l'offerta di lavoro
ad essere parte del processo di certificazione della qualificazione. Per esempio, in
Inghilterra, dove il Quadro nazionale delle qualifiche esiste, la mancanza di
regolamentazione del mercato del lavoro e lo sviluppo delle qualifiche basate sulla
competenza - che spesso rappresentano il minimo comun denominatore delle
esigenze espresse dei datori di lavoro - riducono il vantaggio di ritorno per l'individuo di
investire nello sviluppo delle competenze. Pertanto, in Inghilterra, dal 2011 sono
disponibili nuovi incentivi per gli adulti in cerca di una qualificazione di primo livello 3
[EQF 4], principalmente attraverso l'espansione del sistema di apprendistato37.
L'approccio basato sui risultati dell‟apprendimento potrebbe anche essere la base per:
sviluppare servizi individualizzati per l‟orientamento al lavoro;
pianificare percorsi di sviluppo di carriere per i dipendenti;
ridurre i fenomeni di abbandono scolastico;
migliorare il sistema formativo attraverso una maggiore flessibilità nella
creazione di corsi e programmi e offrendo maggiori opportunità per gli studenti;
rafforzare il dialogo tra gli operatori dell‟istruzione e della formazione e gli
stakeholder del mercato del lavoro per intercettare le esigenze del mercato del
lavoro a breve e lungo termine;
guidare il processo di insegnamento e incoraggiare la partecipazione attiva
degli studenti;
facilitare il monitoraggio interno ed esterno e assicurare la garanzia della qualità
della formazione;
formare i valutatori e gli esaminatori sui criteri di valutazione;
convalidare l‟apprendimento informale e non formale;
invitare i lavoratori a pensare all‟apprendimento permanente quale un processo
che si concentra su una combinazione di conoscenza e competenze che
37
Il presente approccio è descritto sul sito internet http://www.apprenticeships.org.uk/Be-AnApprentice.aspx. I dati attualmente disponibili del mercato del lavoro evidenziano un incremento della
domanda nel 2010-11 http://www.apprenticeships.org.uk/News-Media/Latest-News/Article047.aspx.
Tuttavia, i dati disponibili evidenziano che meno del 10% dei tirocini sono svolti da giovani, in un momento
di rapido aumento della disoccupazione giovanile. “Jobs rebranded as apprenticeships, government report
warns”,
Guardian
27/10/2011
http://www.guardian.co.uk/education/2011/oct/27/jobs-rebrandedapprenticeships-government-report
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riflettono come l‟apprendimento può essere utilizzato in un determinato
contesto di lavoro;
facilitare il trasferimento dell‟apprendimento da una situazione all‟altra, da un
lavoro all‟altro e da un istituto di apprendimento ad un altro;
rendere più flessibili i metodi di apprendimento attraverso un facile accesso alle
informazioni relative all‟impegno richiesto per i percorsi di apprendimento e
aiutare i lavoratori a contemperare il loro impegno con le responsabilità familiari,
di lavoro o altro;
aiutare i lavoratori a diventare autovalutatori - questo contribuisce alla
formazione permanente;
assicurare una migliore corrispondenza tra istruzione, formazione e mercato del
lavoro;
fornire ai datori di lavoro un modo efficace ed economico per aggiornare le
competenze;
fornire una formazione in-house che sia adatta alle esigenze dei datori di
lavoro;
creare un criterio di valutazione comune;
aumentare la comparabilità delle qualifiche tra i lavoratori;
eliminare la discriminazione verso i lavoratori migranti.
Quindi, da un lato, le discrepanze tra chi cerca lavoro e datore di lavoro sono ridotte
dalle competenze reali dei lavoratori e, dall'altro, la mancata corrispondenza è ridotta
con programmi di formazione non standardizzati e più efficienti. I programmi di
formazione possono migliorare e essere specificamente associati a risultati di
apprendimento, in linea con le strategie fissate. I soggetti interessati possono utilizzare
i prodotti del progetto EQF-Spread per programmare la formazione delle professioni
analizzate dal partenariato e possono somministrare lo strumento online per gli
studenti al fine di individuare il problema dell'inadeguatezza delle competenze. Le parti
interessate possono inoltre ampliare la loro gamma di professioni e agire con l'obiettivo
di programmare la formazione attraverso i risultati dell‟apprendimento referenziati
all‟EQF.
I vantaggi della metodologia del progetto EQF-Spread
I vantaggi dell‟utilizzo di un approccio basato sui risultati dell‟apprendimento sono i
seguenti:
Per la Pubblica amministrazione e le parti sociali. La metodologia proposta
consente alle parti interessate di elaborare piani di studio orientati ai risultati
dell‟apprendimento nell‟ambito dei programmi di apprendimento permanente. Nel breve
termine essa aumenterà la partecipazione dei lavoratori alla formazione professionale
e ai programmi di formazione permanente e, nel lungo termine, aumenterà il livello di
qualificazione della popolazione attiva.
Per gli operatori della formazione, l‟approccio basato sui risultati dell‟apprendimento
consente loro di definire un percorso di formazione professionale flessibile, descritto in
termini di conoscenza, abilità e competenze, adattato alle necessità delle imprese e dei
lavoratori e, inoltre, di descrivere gli apprendimenti acquisiti individualmente in un
linguaggio semplice che può essere compreso dai datori di lavoro a livello nazionale.
Per i datori di lavoro. L‟approccio basato sui risultati dell‟apprendimento definiti dai
prodotti elaborati nel WP3 aiuta gli imprenditori a riconoscere la qualificazione dei
lavoratori nei processi di selezione. Esso consente inoltre la definizione di
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programmi/corsi di formazione che hanno una referenziazione nei Quadri nazionale e
settoriale delle qualifiche.
Per i discenti: essi hanno più libertà, opportunità di scelta e flessibilità
nell‟organizzazione di un percorso di apprendimento all‟interno dei programmi di
apprendimento permanente, anche in considerazione di una concreta opportunità per il
dipendente di contemperare le esigenze del lavoro con quelle della vita privata.
-
Un approccio basato sui risultati dell‟apprendimento facilita la registrazione di unità
di apprendimento (indipendentemente dal modo in cui esse sono state acquisite) e
le opportunità per l‟accreditamento e la certificazione.
-
Permette ai discenti di prendere parte ai processi di trasferimento dei crediti
formative tra i diversi sistemi di apprendimento.
-
Consente di elaborare il proprio Curriculum vitae e di definire i progressi realizzati
nei programmi di apprendimento permanente.
Infine, il progetto EQF-Spread migliora la mobilità dei lavoratori in quanto fornisce
informazioni comparabili tra i 7 Paesi partner sui risultati dell‟apprendimento e sui
programmi di istruzione e formazione, specificando i livelli EQF e ISCED richiesti.
Pertanto, come richiesto dal Quadro europeo delle qualifiche, questo è un esercizio
pratico in quanto fornisce uno strumento intelligibile che consente al lavoratore di un
determinato paese di individuare il proprio livello di competenze maturate ed eventuali
lacune o ostacoli per coprire un altro posto di lavoro. Inoltre, gli strumenti del progetto
EQF-Spread sono di facile lettura e facilitano il processo di riconoscimento delle
competenze anche in paesi diversi da quello in cui esse sono state acquisite.
Sfide per il futuro
E‟ necessario raggiungere un grande accordo nazionale su un approccio basato sui
risultati dell‟apprendimento e sulla sua attuazione nei piani di studio di istruzione e
formazione professionale e nei programmi di formazione permanente.
Non soltanto è importante adottare un approccio comune per la Definizione delle
professioni chiave, ma è anche molto importante lavorare con gli Standard nazionale di
qualificazione, al fine di mantenere l‟unità del mercato del lavoro e facilitare la mobilità
a livello nazionale. D‟altra parte, lo sviluppo di criteri di valutazione legati ai risultati
dell‟apprendimento acquisiti al termine di un processo di apprendimento rafforzerà la
credibilità di un approccio basato sui risultati e offrirà una garanzia ulteriore, su questo
approccio, per i datori di lavoro.
Facendo riferimento al livello internazionale, i Governi europei devono rispettare i 10
criteri per la referenziazione al Quadro europeo delle qualifiche come base per la
mobilità dei lavoratori in Europa. Ciò rappresenterà il punto di partenza per lo sviluppo
di sistemi di credito che saranno in grado di offrire maggiori possibilità di mobilità tra i
sistemi di apprendimento.
L'esperienza del Regno Unito dal 2004 indica l'importanza, per i lavoratori, di poter
facilmente paragonare le proprie conoscenze, abilità e competenze alle qualificazioni
nazionali. Questo è essenziale per garantire che gli immigrati lavorino al loro stesso
livello di abilità. Per esempio, sono molto importanti le qualificazioni generiche e
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specifiche per settore quali la lingua inglese per persone che parlano altre lingue
[ESOL], l‟igiene alimentare, la salute e sicurezza.
I risultati del progetto EQF-Spread, inoltre, facilitano anche l‟applicazione pratica del
sistema ECVET, come riscontrato di recente in un incontro in cui vari operatori ed
esperti hanno confrontato i loro dati. Il workshop "Applicazione pratica del sistema
ECVET nel programma Leonardo da Vinci: gli attori, le esperienze, le prospettive",
organizzato dall‟Isfol il 29 aprile 2011 a Roma, cui hanno partecipato alcuni partner
(partecipanti o associati, tra cui il partner italiano del progetto EQF-Spread) di un
progetto Leonardo dedicato all‟ECVET ha rilevato anche alcuni punti critici
nell'attuazione di questo strumento nel campo della formazione e nel suo potenziale.
Uno dei principali ostacoli rappresentati è dovuto al costo e, in parte, alla mancanza di
conoscenza di questi strumenti e dei loro benefici in termini di istruzione e nei luoghi di
lavoro. In ogni caso, l'applicazione dell‟ ECVET nel lungo periodo può rendere questo
sistema meno costoso.
Altre criticità riguardano:
la mancanza di reti e la natura dicotomica delle esperienze rendono difficile
l‟applicazione del sistema, anche a causa della mancanza di fiducia tra i partner
della rete in cui l‟ECVET deve essere applicato;
la mancanza di conoscenza del riconoscimento dell‟apprendimento non formale;
le difficoltà in fase di test delle procedure, il riconoscimento e la convalida
dell‟apprendimento;
problemi organizzativi e logistici, le restrizioni legali, la complessità delle procedure
e, in particolare, l‟assenza di procedure comuni e standardizzate.
Il confronto tra gli operatori del settore ha evidenziato anche le potenzialità del sistema
ECVET, in quanto questo sistema favorisce:
la competitività dell‟Unione Europea, in risposta ai mercati globali;
la mobilità geografica, professionale e dei sistemi di formazione;
l‟occupabilità, favorendo la riqualificazione dei lavoratori e la progressione di
carriera;
l‟apprendimento permanente, contribuendo alla flessibilità dei sistemi di istruzione e
formazione e sostenendo la reintroduzione nei percorsi di apprendimento;
il miglioramento dei sistemi educativi e di formazione, favorendo la
modernizzazione;
lo sviluppo della formazione personalizzata;
la conoscenza e la consapevolezza delle proprie competenze;
la conoscenza dei diversi contesti culturali e professionali, promuovendo il
riconoscimento reciproco e facilitando il passaggio e l‟integrazione tra i sistemi, la
formazione e la produzione;
la condivisione di una cultura della valutazione e del confronto tra istituzioni e
lavoratori.
Tra i requisiti per gli sviluppi futuri vi è la necessità di capitalizzare le esperienze e
aumentare la sperimentazione, diffondendo la conoscenza dell‟ECVET presso gli
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utenti. Le sfide che il programma di apprendimento permanente potrebbe affrontare
nell‟ambito dell‟ECVET comprendono:
l‟uso sperimentale del sistema ECVET per facilitare la mobilità, ma anche nel
trasferimento di innovazione e di sviluppo dell‟innovazione che aggiungono valore
alla partnership;
il trasferimento di buone pratiche ECVET in cui la mobilità dei lavoratori ha un forte
impatto;
la mappatura dei profili professionali contenuti in una unità basata sui risultati
dell‟apprendimento;
la diffusione della rete, della cultura di settore e l‟integrazione dei risultati;
la mappatura di partenariati tra le istituzioni per favorire l‟accesso alla mobilità
riconosciuta;
l‟incentivazione del dialogo tra sistemi regionali e attori locali attraverso tavoli di
confronto nazionale ed europeo;
lo sviluppo di corsi di aggiornamento tra gli operatori istituzionali e della
formazione;
una “rilettura” dei Quadri e dei sistemi delle qualifiche settoriali sia a livello
regionale e nazionale;
lo sviluppo e l‟applicazione di procedure semplici e di strumenti di riconoscimento e
validazione delle competenze acquisiti in contesti informali e non formali (come un
portafoglio);
la creazione di strumenti di ausilio per la mobilità (ad esempio, piattaforme web);
la promozione della mobilità dei giovani e lo scambio di competenze tra
generazioni.
Riassumendo, l'implementazione dell‟EQF e degli strumenti ECVET è più complessa di
una semplice lettura delle Raccomandazioni della Commissione europea e i progetti
quali l‟EQF-Spread, co-finanziati dai Fondi europei, operano in tale direzione,
interpretando le raccomandazioni a livello nazionale in modo da favorire la diffusione
dei sistemi e da rendere più facile la loro corrispondenza ai sistemi nazionali.
9. BIBLIOGRAFIA E DOCUMENTAZIONE
CEDEFOP (2008). Introduction to the EQF. The role of Cedefop. Ankara. Cedefop. Countries with a
National Qualifications Framework are Ireland, UK (England, Scotland and Wales), France and Malta.
CEDEFOP (2009). European guidelines for
http://www.cedefop.europa.eu/EN/Files/4054_en.pdf
validating
non‑formal
and
informal
learning
CEDEFOP (2010) Learning outcomes approaches in VET curricula. A comparative analysis of nine
European countries. http://www.cedefop.europa.eu/EN/publications/16433.aspx
CEDEFOP (2010) The skill matching challenge Analysing skill mismatch and policy implications.
www.cedefop.europa.eu
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CEDEFOP 2008, The shift to learning outcomes Conceptual, political and practical developments in
Europe. http://www.cedefop.europa.eu/EN/Files/4079_en.pdf
EQF-SPREAD (2011) Inventory of occupations. http://formacion2020.net/webeqfspread/
EUROPEAN COMMISION (2009). Recommendation of the European Parliament and of the Council of 18
June 2009 on the establishment of a European Quality Assurance Reference Framework for Vocational
Education and Training (EQAVET). http://www.eqavet.eu/qa/gns/glossary/c/common-principles-qualityassurance.aspx
EUROPEAN COMMISION (2010): COMMUNICATION FROM THE COMMISSION EUROPE 2020. A
strategy
for
smart,
sustainable
and
inclusive
growth.
http://eurlex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2010:2020:FIN:EN:PDF
EUROPEAN COMMISION (2009). Recommendation of the European Parliament and of the Council of 18
June 2009 on the establishment of a European Quality Assurance Reference Framework for Vocational
Education and Training (EQAVET). http://www.eqavet.eu/qa/gns/glossary/c/common-principles-qualityassurance.aspx
EUROPEAN COMMISION The European Credit system for Vocational Education and Training
(ECVET)http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/doc50_en.htm
EUROPEAN COMMISION: Explaining the European Qualifications Framework for Lifelong Learning
http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/doc/eqf/brochexp_en.pdf
EUROPEAN COMMISSION (2005): Recommendation proposal by the European parliament and the
Council on the key competencies for lifelong learning. Brussels, 10.11.2005. COM(2005)548 final
EUROPEAN COMMISSION: Statistical Classification of Economic Activities in the European Community,
Rev. 2 (2008)
EUROPEAN UNION (2008): Recommendation of the European Parliament and of the Council (April 2008)
on the establishment of the European Qualifications Framework for lifelong learning. http://eurlex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2008:111:0001:0007:EN:PDF
ILO/CINTERFOR: ISCO classification. http://www.ilo.org/public/english/bureau/stat/isco/index.htm
MALTA QUALIFICATIONS COUNCIL (2009). Referencing of the Malta Qualifications Framework (MQF) to
the European Qualifications Framework (EQF) and the Qualifications Framework of the European Higher
Education Area (QF/EHEA)
OECD (2011): Global recovery firmly underway but surrounded by risks, says OECD Economic Outlook.
http://www.oecd.org/document/36/0,3746,en_21571361_44315115_48021286_1_1_1_1,00.html
QCDA (2009). Report on referencing the Qualifications and Credit Framework to the European
Qualifications
Framework
for
Lifelong
Learning.http://www.rewardinglearning.org.uk/docs/regulation/eqf/referencing_QCF_to_EQF.pdf
TEJADA FERNÁNDEZ, J; NAVÍO GÁMEZ, ANTONIO. «El desarrollo y la gestión por competencias
profesionales: una mirada desde la formación». Grupo Cifo-UAB. Revista Iberoamericana de Formación.
10. GLOSSARIO
Competenze. Le competenze indicano la comprovata capacità di utilizzare
conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di
lavoro o di studio e di sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro
europeo delle qualifiche (EQF) le competenze sono descritte in termini di
responsabilità e di autonomia.
Apprendimento formale. E‟ l‟apprendimento che avviene in un ambiente organizzato
e strutturato (in una scuola/centro di formazione o sul posto di lavoro) ed è
espressamente designato come apprendimento (in termini di obiettivi, tempo o risorse).
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L‟apprendimento formale fa riferimento a un atteggiamento intenzionale dal punto di
vista del discente. Esso produce, normalmente, una certificazione ufficiale.
Alta istruzione. Tutti i tipi di corsi di studio, o insiemi di cicli di studio, formazione o
formazione alla ricerca di livello post secondario riconosciuti dall'autorità competente di
uno Stato come appartenente al proprio sistema di istruzione superiore.
Qualificazione di alta istruzione. Qualsiasi laurea, diploma o altro certificato rilasciato
da un'autorità competente che attesti il completamento di un programma di istruzione
superiore. Normalmente, questi titoli sono conformi al Processo di Bologna (descrittori
di Dublino) (2004)38.
Professioni altamente specializzate. Esse includono: a) le professioni che richiedono
un‟istruzione universitaria; b) la formazione di istruzione superiore o apprendistato; c)
le professioni di gestione (che non sempre richiedono l‟istruzione post-secondaria).
Apprendimento informale. E‟ l‟apprendimento risultante dalle attività della vita
quotidiana legata al lavoro, alla famiglia o al tempo libero. Non è organizzato o
strutturato in termini di obiettivi, tempo o sostegno all‟apprendimento. L‟apprendimento
informale è in molti casi non intenzionale dal punto di vista del discente.
Organizzazioni settoriali internazionali. Esse indicano un‟associazione di
organizzazioni nazionali, compresi, per esempio, i datori di lavoro e gli organismi
professionali che rappresentano gli interessi di settori nazionali.
Conoscenze. Esse indicano il risultato dell‟assimilazione di informazioni attraverso
l‟apprendimento. La conoscenza è l‟insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a
un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le
conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.
Risultati dell’apprendimento. I risultati dell‟apprendimento rappresentano ciò che un
discente conosce, capisce ed è in grado di fare al termine di un processo di
apprendimento. Essi sono definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze.
Apprendimento permanente. L‟apprendimento permanente indica qualsiasi attività di
apprendimento realizzato nelle varie fasi della vita, che si traduce in miglioramento
delle conoscenze, del know-how, delle capacità, delle competenze e/o qualificazioni
per ragioni personali, sociali e/o professionali. (Cedefop, 2010).
Quadro nazionale delle qualifiche. Il Quadro nazionale delle qualifiche è uno
strumento per la classificazione delle qualifiche in uno Stato membro in base a una
serie di criteri per livelli specifici di apprendimento raggiunti. Esso mira a integrare e
coordinare i sottosistemi nazionali delle qualifiche e a migliorare la trasparenza,
l‟accesso, la progressione e la qualità delle qualifiche in relazione al mercato del lavoro
e della società civile.
Sistema nazionale delle qualifiche. Il Sistema nazionale delle qualifiche comprende il
complesso delle attività di uno Stato membro connesse con il riconoscimento
dell‟apprendimento e di altri meccanismi che raccordano l‟istruzione e la formazione
professionale al mercato del lavoro e della società civile. Ciò comprende lo sviluppo e
38
Vedi http://www.nqai.ie/documents/bolognasummary.pdf
80
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la realizzazione di accordi istituzionali e dei processi di certificazione della qualità, della
valutazione e del rilascio delle qualificazioni. Un Sistema nazionale delle qualifiche può
essere composto di vari sottosistemi e può comprendere un quadro nazionale delle
qualifiche.
Apprendimento non formale. E‟ l‟apprendimento incorporato nelle attività pianificate
non esplicitamente indicate come apprendimento (in termini di obiettivi di
apprendimento, tempo di apprendimento o di supporto all‟apprendimento). Dal punto di
vista del discente, l‟apprendimento non formale è intenzionale.
Professione. Il “lavoro" è definito come un insieme di compiti e doveri eseguiti o
pensati per essere eseguiti da una sola persona. Un insieme di lavori i cui principali
compiti e doveri sono caratterizzati da un elevato grado di somiglianza costituisce una
professione. Le persone sono classificate per la professione svolta attraverso un lavoro
passato, presente o futuro. (ILO).
Lavori. I lavori sono contratti (espliciti o impliciti) tra una persona e una unità
istituzionale per svolgere un‟attività in cambio di compensazioni (o un reddito misto)
per un determinate periodo o fino a nuovo avviso. (OECD).
Qualificazione. Essa indica il risultato formale di un processo di valutazione e di
validazione che si ottiene quando un organismo competente stabilisce che una
persona ha conseguito i risultati dell‟apprendimento relativi a un determinato livello.
Settore. Il settore indica il raggruppamento di attività professionali in base alla loro
principale funzione economica, al prodotto, al servizio o a alla tecnologia.
Capacità. Le capacità indicano l‟abilità di applicare conoscenze e di usare il know-how
per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo
delle qualifiche le capacità sono descritte come cognitive (comprendenti l‟uso del
pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l‟abilità manuale e l‟uso
di metodi, materiali, mezzi e strumenti).
Istruzione e formazione professionale (IFP). Si tratta dell‟istruzione e della
formazione che mira a dotare le persone delle conoscenze, del know-how, delle
capacità e delle competenze richieste in determinate professioni o, più in generale, dal
mercato del lavoro.
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ALLEGATO 1. ANALISI COMPARATIVA DELLO SVILUPPO DEI NQF NEI PAESI PARTNER
Paese
Malta
Campo di applicazioni
del Quadro
Il Quadro nazionale
delle qualifiche (NQF)
per
l‟apprendimento
permanente
(MQF) è stato introdotto
nel giugno 2007.
Esso comprende tutti i
livelli
dell‟istruzione
formale, non formale e
informale
e
della
formazione.
Il
Rapporto
di
referenziazione per il
collegamento dei livelli
delle
qualificazioni
all‟EQF e al QF-EHEA è
stato
pubblicato
ufficialmente
nel
novembre 2009.
Livelli
Descrittori di livello
Sono stati
adottati
otto livelli.
Ogni descrittore di livello
è definito in termini di
conoscenze,
abilità,
competenze e risultati
dell‟apprendimento.
I
risultati
dell‟apprendimento
riassumono
le
conoscenze, abilità e
competenze
e
sottolineano le abilità
specifiche,
quali
la
capacità
di
comunicazione e la
capacità
di
apprendimento.
Essi
evidenziano un ampio
profilo di ciò che una
persona
dovrebbe
sapere e fare, con
diverso
grado
di
autonomia
e
responsabilità.
82
Politiche e basi
legali per i
NQF
Lo sviluppo del
NQF è iniziato
nel 2005. Esso
si basa sulla
Legge
347
(2005)
Fase di lavoro
L‟implementazion
e è stata avviata
nel 2007.
I
documenti
giustificativi
pubblicati sono:
● il NQF per
l‟apprendimento
permanente;
● le linee guida
per i sistemi di
IFP;
● una politica di
garanzia
della
qualità per l‟IFP;
● strutture per la
validazione
dell‟apprendimen
to informale e
non formale.
Coinvolgimento
e
consultazione degli
stakeolder
Il lavoro è stato
avviato dal Ministero
della
Pubblica
Istruzione in stretta
collaborazione con le
parti interessate del
sistema
dell‟istruzione e della
formazione,
del
mercato del lavoro,
delle parti sociali e
altre categorie, tra
cui:
associazioni
di
genitori, consigli di
studenti,
organizzazioni
non
governative.
Il Consiglio
delle
qualifiche di Malta
coordina
e
amministra il Quadro
nazionale
delle
qualifiche.
Un ampio processo di
consultazione è stato
organizzato nel primo
semestre 2007 con
tutte le informazioni
pertinenti
per
gli
Referenziazione
all’EQF
Un unico Rapporto di
Referenziazione
è
stato presentato nel
settembre 2009 al
Gruppo
consultivo
dell‟EQF.
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
stakeholders
L‟Inghilterra e l‟Irlanda
del
Nord
hanno
formalmente introdotto
nel 2008 un Quadro per
le qualifiche e i crediti
(QCF). Questo Quadro
ha funzioni normative.
Un distinto Quadro per
l‟alta istruzione, il FHEQ,
è in vigore in Inghilterra,
in Irlanda del Nord e nel
Galles.
E‟
stata
adottata
una
struttura
con nove
livelli
(incluso il
livello di
ingresso).
Per
l‟Inghilterra
e
l‟Irlanda
del
Nord
ciascun
livello
è
suddiviso in:
●
conoscenza
e
comprensione
● applicazioni e azione
●
autonomia
e
responsabilità
La
Scozia
implementato
Quadro completo, lo
SCQF, con funzioni
orientamento
comunicazione.
E‟
stata
adottata
una
struttura
con
12
livelli
(compresi
i livelli di
ingresso).
Per la Scozia, ciascun
livello è definito in
termini di cinque grandi
categorie:
●
conoscenza
e
comprensione
● pratica (conoscenza
applicata
e
comprensione)
●
abilità
cognitive
generiche
(es.
valutazione,
analisi
critica)
●
comunicazione,
scrittura,
calcolo
e
conoscenze
Regno
Unito
ha
un
di
e
83
In
Inghilterra
l‟ente preposto
per
l‟amministrazion
e
delle
qualifiche
è
l‟ufficio
delle
qualifiche
e
degli esami
(OfQual),
nell‟Irlanda del
Nord
l‟ente
preposto è il
Consiglio per il
Curriculum, gli
esami
e
la
valutazione
(CCEA).
Il Quadro è stato
implementato e
riflette lo sviluppo
dei Quadri a
partire dalla fine
degli anni „80
Il QCF è stato
referenziato all‟EQF
(febbraio 2010).
Il Quadro per l‟alta
istruzione è stato
referenziato al QFEHEA
ma
non
all‟EQF.
Il
Quadro
è
amministrato
dal
Quadro scozzese per
i
crediti
e
le
qualifiche.
La
partnership
è
realizzata
dall‟Autorità scozzese
per le qualifiche, le
Università
della
Scozia, dall‟Agenzia
per la Garanzia della
qualità
e
dall‟Associazione dei
colleghi e dei ministri
scozzesi.
Il Quadro scozzese è
stato referenziato all‟
EQF nel febbraio
2010
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
Il Galles ha realizzato
un Quadro generale, il
CQFW, con funzioni di
orientamento
e
comunicazione.
Per l‟alta istruzione è
stato creato un distinto
Quadro, il FHEQ.
Bulgaria
Un
NQF
completo
comprenderà tutti i livelli
dell‟istruzione e della
formazione. Sono stati
sviluppati i descrittori di
livello
per
l‟alta
istruzione,
l‟istruzione
generale
e
la
formazione
professionale. Il Quadro
svolgerà funzioni di
comunicazione
e
orientamento.
E‟
stata
adottata
una
struttura
con nove
livelli
(incluso i
livelli
di
ingresso).
Sono stati
proposti
otto livelli
informatiche
●
autonomia,
responsabilità
e
capacità di lavorare con
gli altri
Per il Galles, ciascun
livello è suddiviso in:
●
conoscenza
e
comprensione;
● applicazioni e azione;
●
autonomia
e
responsabilità.
I livelli 1-5 sono definiti
in termini di:
● conoscenze;
● abilità;
● competenze.
Per i livelli 6-8 sono
utilizzati i descrittori di
Dublino.
84
E‟ stato referenziato
all‟EQF nel febbraio
2010.
Il Quadro per l‟alta
istruzione è stato
referenziato al QFEHEA,
ma
non
all‟EQF.
Implementato,
riflette una lunga
tradizione nello
sviluppo
dei
Quadri.
Incorporato nel
programma di
governo per lo
sviluppo
europeo
della
Bulgaria (200913)
e
nel
Programma per
lo sviluppo della
Pubblica
Istruzione,
la
Scienza e le
Politiche
giovanili
(2009-13).
Stadio
di
progettazione
L‟autorità competente
è il Ministero della
Pubblica Istruzione,
della Gioventù e della
Scienza. Sono altresì
coinvolti i soggetti
interessati
del
Ministero del Lavoro
e
delle
Politiche
sociali, alcuni enti
pubblici
(l‟Agenzia
nazionale per l‟IFP, il
Centro nazionale per
l‟informazione e la
documentazione,
l‟Istituto nazionale di
Statistica, le agenzie
per la garanzia della
qualità)
e
rappresentanti
del
follow
up
del
La Referenziazione
all‟EQF
è
considerata
parte
integrante del lavoro
di realizzazione del
NQF.
Il progetto di NQF è
stato pubblicato nel
giugno 2011 e il
periodo
di
consultazione
proseguirà fino al
mese
di
ottobre
2011.
Il
NCP
è
rappresentato dalla
Direzione
per
l‟Integrazione
europea
e
la
Cooperazione
internazionale.
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
Spagna
Italia
Il
NQF
per
l‟apprendimento
permanente (MECU) è
in corso di elaborazione.
Esso
includerà
e
coordinerà
le
qualificazioni provenienti
dai diversi sottosistemi
dell‟istruzione e della
formazione.
Il
Quadro
delle
qualifiche
per
l‟alta
istruzione
(MECES),
parallelamente,
è
anch‟esso in corso di
elaborazione.
Il
NQF
per
l‟apprendimento
permanente
svolgerà
funzioni
di
comunicazione
e
orientamento.
Il NQF è in corso di
elaborazione.
Una bozza di Quadro
delle qualifiche per l‟alta
istruzione
è
stata
elaborata nel 2008. Il
Quadro avrà funzioni di
comunicazione
e
orientamento.
Sono stati
proposti
otto livelli.
I quattro
livelli
maggiori
saranno
compatibil
i con il
Quadro
delle
qualifiche
per l‟alta
istruzione.
I descrittori di livello
sono utilizzati come
punto di partenza.
Essi sono definiti in
termini di:
● conoscenze;
● abilità;
● competenze.
Gli sviluppi del
NQF
sono
basati su vari
atti. Un Decreto
reale
sulla
Introduzione del
MECU
sarà
emanato
dal
Governo
spagnolo
all‟inizio
del
2011.
Fase concettuale
e
di
progettazione
Il numero
dei livelli
non
è
stato
ancora
definito.
I descrittori di livello
sono
in
corso
di
elaborazione.
Dal 2003 sono
state
adottate
varie leggi e
accordi
tra
ministeri, parti
sociali e regioni
(es., nel 2010,
le Linee guida
per
la
Formazione)
Fase
concettuale,
di
progettazione e
sperimentazione
parziale.
La metodologia
basata
sui
risultati
dell‟apprendimen
to
è
stata
sperimentata nei
settori
del
85
processo di Bologna.
Il
ministero
dell‟Istruzione
coordina
l‟elaborazione
del
NQF
in
stretta
collaborazione
con
altri ministeri (es.
Lavoro
e
Immigrazione,
Scienze,
Industria,
Turismo
e
Commercio, ecc.)
L‟elaborazione
del
NQF è stata avviata
dal
ministero
del
Lavoro,
Salute
e
Politiche Sociali in
stretta collaborazione
con il ministero della
Pubblica Istruzione e
della Ricerca.
Il
ruolo
chiave
nell‟elaborazione del
NQF è svolto dal
L‟IFIIE (Istituto per la
formazione
dei
docenti, la ricerca e
l‟innovazione
nell‟istruzione)
è
stato designato quale
NCP, attraverso la
Direzione Generale
per la formazione
professionale.
Una
bozza
di
rapporto
di
referenziazione
è
attesa per il 2011.
Il
rapporto
di
Referenziazione
dovrebbe
essere
pubblicato nel 2010.
L‟ISFOL è il soggetto
designato
quale
NCP.
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
Paesi Bassi
Un
NQF
completo
includerà
tutte
le
qualificazioni nazionali
riconosciute;
la
validazione di supporto
all‟apprendimento non
formale e informale ha
funzione
di
comunicazione
e
orientamento.
Il
programma prevede il
completamento
della
progettazione del NQF
entro il 2010.
Il NQF è costruito sulla
base e integra il Quadro
delle qualifiche per l‟alta
istruzione, elaborato nel
2005.
Il numero
dei livelli
non
è
stato
ancora
deciso.
I descrittori di livello
saranno decisi nel corso
del
processo
di
consultazione, ma si
ritiene
che
essi
dovranno riflettere gli
approcci e le tradizioni
olandesi. E'
probabile che il termine
competenza
sarà utilizzato quale
concetto generale.
86
L‟elaborazione
è iniziata nel
gennaio
2009 in seguito
a
un‟iniziativa
delle ministero
dell‟Istruzione.
Una
prima
proposta,
redatta
principalmente
per delineare il
processo
di
elaborazione
del NQF è stata
presentata
al
ministero
nel
maggio 2009.
turismo e della
meccanica ed è
in
corso
di
sperimentazione
ulteriore
nei
settori chimico e
agroalimentare.
Tavolo
Nazionale. Esso è
composto
da
rappresentanti
di
entrambi i ministeri,
delle regioni, delle
province autonome e
delle parti sociali.
Fase
di
progettazione
Il
Ministero
dell‟Istruzione,
Cultura e Scienza
(autorità competente)
organizzerà
un
processo
che
coinvolgerà
i
principali
stakeholders
del
settore dell‟istruzione,
della formazione e
del
mercato
del
lavoro.
Il
processo
referenziazione
stato
avviato
termine del 2010.
pubblicazione
rapporto
referenziazione
attesa per il 2011.
di
è
al
La
di
di
è
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
Polonia
E‟ stata elaborata una
proposta per un NQF
comprendente tutti i
livelli
e
tipi
di
qualificazioni polacche.
Il Quadro avrà funzioni
di comunicazione e
orientamento
ma
influenzerà anche le
riforme in corso e quelle
future del sistema di
istruzione e formazione
polacco.
Per la fine del 2010 è
attesa una proposta
finale di base per
l‟implementazione
del
Quadro.
Tale elaborazione è
realizzata sulla base del
lavoro
svolto
dal
2006/07 sul Quadro
delle qualifiche per l‟alta
istruzione.
Per
il
NQF
polacco
sono stati
proposti
sette
livelli.
I descrittori sono definiti
attraverso:
● le conoscenze (livello
di comprensione);
●
abilità
(comunicazione,
,
problem solving, utilizzo
pratico
delle
conoscenze)
●
competenze
(identificazione,
autonomia,
cooperazione,
responsabilità).
87
L‟elaborazione
è
iniziata
nell‟agosto
2008, in seguito
a
un‟iniziativa
del
ministero
dell‟Istruzione.
Nel
dicembre
2009 è stata
presentata una
proposta
complessiva di
un
NQF
e
attualmente è in
corso un‟analisi
per studiare le
riforme
della
normativa
necessarie.
Fase
di
progettazione e
consultazione.
Il
ministero
dell‟Istruzione
nazionale coordina il
progetto,
con
il
coinvolgimento di altri
ministeri e l‟intera
gamma
del
sottosistema
dell‟istruzione e della
formazione.
Nel 2011 è attesa la
presentazione
del
rapporto
di
referenziazione.
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
ALLEGATO 2. QUADRO EUROPEO DELLE QUALIFICHE: TAVOLE DEI DESCRITTORI
Concetti
e livelli
Conoscenze
Concetti
Nell‟EQF le conoscenze
sono descritte come
teoriche e/o pratiche
Livello 1
Conoscenze di base
Livello 2
Conoscenze pratiche di
base in un campo
specifico di lavoro o di
studio
Livello 3
Conoscenza di fatti,
principi, processi e
concetti generali in uno
specifico campo di lavoro
o di studio
Livello 4
Conoscenze teoriche e
pratiche in un contesto di
grandi dimensioni in uno
specifico campo di lavoro
o di studio
Livello 5
Ampia conoscenza
specialistica, teorica e
pratica, in uno specifico
campo di lavoro o di
studio, essendo
consapevoli dei limiti di
questa conoscenza
Livello 6
Livello 7
Conoscenza specialistica
in un campo di lavoro o di
studio, che richiede una
comprensione critica di
teorie e principi
Elevate conoscenze
specifiche, alcune delle
quali di avanguardia per
uno specifico gruppo di
lavoro o di studio, che ha
Abilità
Nell‟EQF le competenze sono
descritte come cognitive (uso
del pensiero logico, intuitivo e
creativo) e pratiche (abilità
manuale e uso di metodi,
materiali, strumenti e utensili)
Competenze
Nell‟EQF le competenze sono
descritte in termini di
responsabilità e autonomia
Competenze di base
necessarie per sviluppare
semplici compiti
Lavoro o studio sotto la diretta
supervisione in un contesto
strutturato
Abilità cognitive e pratiche di
base per utilizzare informazioni
utili per svolgere compiti e
risolvere problemi comuni con
l'aiuto di regole e di facili
strumenti
Lavoro o studio sotto supervisione
Insieme di abilità cognitive e
pratiche necessarie per
svolgere compiti e risolvere
problemi scegliendo e
applicando metodi di base,
strumenti e materiali
Assunzione di responsabilità
Insieme di abilità cognitive e
pratiche per trovare soluzioni a
problemi specifici in un campo
specifico di lavoro o di studio
Insieme completo di abilità
cognitive e pratiche richieste
per trovare soluzioni creative a
problemi astratti
Pratica di autogestione secondo
le indicazioni del contesto di
lavoro o di studio la cui
applicazione può essere
considerata in anteprima, ma
suscettibile di cambiamento
Attività di gestione e supervisione
in contesti di lavoro o attività di
studio in cui possono essere
prodotti cambiamenti imprevedibili
Competenze avanzate che
dimostrano il controllo e la
dote di innovazione che è
necessaria per risolvere
problemi difficili e non
prevedibili in un gruppo di
lavoro specializzato o in un
campo di studio
Progetti di attività di gestione,
tecniche o professionali
complessi, assumendo
responsabilità, prendendo
decisioni in ambito di lavoro o in
contesti di studi imprevedibili
Consapevolezza critica delle
questioni della conoscenza in
un settore specifico e nel
punto di articolazione tra i
diversi settori
Competenze specifiche per
risolvere i problemi nel campo di
ricerca e di indagine, con capacità
di sviluppo di nuove conoscenze e
processi e nella integrazione delle
88
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
istituito le basi di una
teoria originale
Livello 8
Conoscenza con la
frontiera più avanzata di
un settore specifico di
lavoro o di studio e nel
punto di articolazione tra i
diversi settori
conoscenze nei diversi campi
Competenze più avanzate e
tecniche specializzate, in
particolare nel campo della
sintesi e di valutazione
necessari per risolvere i
problemi critici di ricerca e/o
innovazione per ampliare e
ridefinire le conoscenze e le
pratiche professionali esistenti
89
Autorità, innovazione, autonomia,
integrità accademica e
professionale, impegno continuo,
sostegno e rispetto accreditati per
lo sviluppo di nuove idee o di un
processo in avanguardia del
contesto lavorativo o di studio,
indagine inclusa
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
ALLEGATO 3. MODELLO DI CURRICULUM VITAE
Questo esempio di Curriculum Vitae è stato realizzato con gli strumenti disponibili nel sito internet
del progetto EQF-Spread. Come si può evincere, questo modello è simile al Curriculum Vitae
Europass. Il vantaggio principale è l‟utilizzo dei risultati dell‟apprendimento per descrivere
l‟esperienza di lavoro realizzata. È altresì interessante verificare i diversi tipi di competenze in coda
al presente documento.
Curriculum Vitae
Europass
Informazioni personali
Nome(i) / Cognome(i) Luisa Garcia
C/Paz
Madrid (Spagna)
Data di nascita 18/10/1975
Occupazione Operatore sociale per persone non autosufficienti
desiderata/ Settore
professionale
Esperienza
professionale
Lavoro o posizione ricoperta Assistente sociale per persone non autosufficienti
Principali attività e responsabilità Aiutare nell’ambito socio-sanitario e nelle abitazioni le persone con
particolari esigenze di salute fisica, mentale e sociale
Funzioni specifiche della professione o del posto di lavoro : è possibile
esercitare l’attività all'interno dell'organizzazione, con l’attuazione e il
controllo delle attività di cura socio-sanitarie e dell'ambiente circostante in
casa
Risultati dell’apprendimento Conoscenze
(conoscenze, abilità e
Specificare le diverse tipologie di cure igieniche richieste dalle
competenze) acquisite nella
persone non autosufficienti, in linea con il loro stato di salute e il
posizione di lavoro
livello di dipendenza
Descrivere l’igiene personale e le procedure di ordine, specificando i
materiali prodotti e le attrezzature tecniche
Analizzare i diversi tipi di diete e la composizione di una dieta sana
Descrivere le principali caratteristiche anatomiche e fisiologiche
dell’apparato digerente, endocrino e urinario
Descrivere le caratteristiche principali e le necessità di cura che
90
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
vengono manifestate da persone non autosufficienti e dal loro
ambiente
Determinare
le
attitudini
professionali
adeguate
nella
comunicazione e relazione con l’utente e/o con la sua famiglia.
Spiegare i principi etici alla base dell’intervento sociale verso le
persone non autosufficienti e verso la collettività
Abilità
Adattare e applicare l’igiene personale e le tecniche di preparazione
del letto della casa, selezionando i materiali prodotti e gli utensili di
uso comune, in linea con lo stato dell’utente e del tipo di tecnica
Promuovere la partecipazione della persona e del suo ambiente
nelle attività di cura dei suoi bisogni socio-sanitari, contribuendo
alla sua autonomia e all’autodeterminazione
Applicare le procedure di base in caso di decesso del paziente:
copertura dei cadaveri
Preparare proposte di menu quotidiane o settimanali, in linea con le
caratteristiche dei pazienti e le prescrizioni alimentari
Utilizzare atteggiamenti e valori che devono essere mantenuti negli
interventi professionali
Eseguire gli ordini di prescrizione per la somministrazione dei
farmaci per via orale, topica e rettale così come i trattamenti locali
di freddo e caldo, specificare e organizzare il materiale che deve
essere utilizzato in linea con le tecniche e le prescrizioni richieste.
Competenze
Livello di autonomia. Competenza in un insieme di attività
professionali ben determinate, con la capacità di usare particolari
strumenti e le relative tecniche; principalmente, attività di
esecuzione che possono essere autonome nei limiti delle suddette
tecniche
Competenze personali. Comunicazione in lingua madre: ascoltare,
leggere, scrivere e parlare
Competenze sociali. Servizio di orientamento ai clienti
Competenze organizzative. Impostare il lavoro per raggiungere gli
obiettivi prefissati
Istruzione e formazione
Qualificazione conseguita Tecnico per l’assistenza domiciliare. (Diploma di istruzione e formazione
professionale, livello intermedio, Ministero della Pubblica Istruzione) OC03
Assistente sociale per persone non autosufficienti
Principali materie / abilità
professionali conseguite
Qualificazione conseguita Infermiera per l’assistenza di lunga degenza
Principali materie / abilità
professionali conseguite
Abilità e competenze
personali
Lingua(e) madre Spagnolo
Altra(e) lingua(e)
Autovalutazione
Comprensione
91
Parlato
Scritto
Il progetto EQF-Spread è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea.
Questo documento riflette esclusivamente le considerazioni degli autori e la Commissione
non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni in esso contenute
Livello europeo (*)
Inglese
Ascolto
a
2
Utente di
base (A2)
b
1
Lettura
Interazione orale
Utente
indipendente
(B1)
b
1
Utente
indipendente
(B1)
Produzione
orale
b
1
Utente
indipendente
(B1)
(*) Livello del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (CEFR)
Capacità e competenze
sociali Comunicazione in lingua madre: ascolto, lettura, scrittura e parlato
Comunicazione in lingua straniera
Capacità e competenze Sviluppare se stessi e gli altri
organizzative Impatto e influenza
Spirito di iniziativa
Relazione interpersonale
Capacità e competenze
tecniche
Cura del trasporto di documenti
Igiene e ordine della persona non autosufficiente
Dieta delle persone non autosufficienti
Sanità domiciliare
Cura delle famiglie e supporto psicosociale
Patente(i) di guida B1
92
a
1
Utente di
base (A1)
Scarica

Guida per lo sviluppo dei Quadri nazionali e