ISTITUTO COMPRENSIVO N.6 – BOLOGNA
40126 Bologna – via Finelli, 2
Tel. 051 240 188 – 051 247 720 - Fax 051 262024
sito web http://www.ic6bologna.it/
e-mail: [email protected]
Anno scolastico 2012/2013
Scuola
dell’Infanzia
Giordani
Scuole Primarie
Ercolani
Giordani
Scuola secondaria
di 1° grado
Irnerio
Scuole ospedaliere
Clinica Pediatrica “G. Gozzadini” – Policlinico Sant’Orsola - Malpighi
N.E.S. (Nucleo Educativo Speciale) Dipartimento di Scienze Neurologiche
a scuola per …
… crescere insieme
Approvato dal Collegio dei Docenti, nella seduta del …………………….
Adottato dal Consiglio di Circolo, nella seduta del …………………………
1
INDICE
Premessa ............................................................................................................................................................................................... 3
I riferimenti normativi del P.O.F. ................................................................................................................................................. 3
Le parole chiave.................................................................................................................................................................................. 3
Presentazione dell’Istituto............................................................................................................................................................... 5
Calendario annuale degli incontri con i genitori ..................................................................................................................... 5
La Scuola dell’Infanzia Giordani.................................................................................................................................................... 7
Le Scuole Primarie ............................................................................................................................................................................. 8
La Scuola Secondaria di 1° grado.............................................................................................................................................. 12
Le scuole ospedaliere ..................................................................................................................................................................... 14
Le regole comuni condivise .......................................................................................................................................................... 15
Le scelte organizzative e didattiche .......................................................................................................................................... 16
Orario settimanale degli insegnanti della Scuola Primaria ........................................................................................... 17
Discipline: orari minimi nella scuola primaria ................................................................................................................... 17
Funzionamento dell’Istituto ...................................................................................................................................................... 18
Organizzazione funzionale del Collegio Docenti ............................................................................................................... 19
L’offerta formativa ........................................................................................................................................................................... 21
Le scelte curricolari...................................................................................................................................................................... 27
Strategie e metodo.......................................................................................................................................................................... 35
Accoglienza ..................................................................................................................................................................................... 35
Flessibilità del tempo scuola .................................................................................................................................................... 35
L’integrazione................................................................................................................................................................................. 36
Continuità............................................................................................................................................................................................ 37
Orientamento ................................................................................................................................................................................. 38
Verifica e valutazione...................................................................................................................................................................... 40
Ampliamento dell’offerta formativa............................................................................... Errore. Il segnalibro non è definito.
Le visite guidate e i viaggi di istruzione .................................................................................................................................. 49
Dove rivolgersi per… ....................................................................................................................................................................... 50
I servizi dell’ente locale ................................................................................................................................................................. 50
2
Premessa
Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.), strumento di conoscenza della scuola e della sua progettualità educativa e
didattica, risponde al dettato del Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche
(D.P.R. n. 275, 8 marzo 1999), il quale, al comma 1 dell’art. 3 recita: “Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro
autonomia…”.
Il P.O.F. è elaborato e approvato dal Collegio dei Docenti e adottato dal Consiglio di Istituto e ha lo scopo
di dichiarare:
- la progettualità del Circolo Didattico
- i criteri generali che guidano le diverse attività scolastiche
- le strutture organizzative essenziali dell’offerta formativa del Circolo
- i criteri pedagogici ispiratori dell’attività didattica
Il P.O.F. è, dunque, strumento di supporto per la gestione organica, articolata e flessibile delle attività e
può essere integrato in corso d’anno in relazione ad eventuali nuove progettazioni. All’inizio del successivo
anno scolastico, viene riletto ed opportunamente aggiornato.
Il P.O.F. dell’I.C. 6, prodotto collegiale della scuola, esplicita la progettazione e le iniziative di tutte le
scuole ed in tal senso viene considerato attuativo fino a quando non intervengano modifiche in merito.
I riferimenti normativi del P.O.F.
Costituzione artt. 2, 3 (Principi fondamentali), 33, 34 (Parte I - Diritti e doveri dei cittadini Titolo II - Rapporti etico-sociali);
L. n. 241/1990 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti
amministrativi);
L. n. 148/1990 (Riforma dell’ordinamento della scuola elementare);
L. n. 440/1997 (Istituzione del Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi);
L. n. 59/1997 (Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa);
D.P.R. n. 275/1999 (Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi
dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59);
D.M. n. 234/2000 (Regolamento, recante norme in materia di curricoli nell’autonomia delle istituzioni scolastiche, ai
sensi dell’articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275);
D.L.vo n. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali);
L. n. 53/2003 (Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle
prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale);
D.L.vo n. 59/2004 (Definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo
dell’istruzione, a norma dell’articolo 1 della legge 28 marzo 2003, n. 53) e C.M. n. 29/2004 (Indicazioni e istruzioni);
Dir. n. 1/2005 (misure finalizzate all’attuazione nelle pubbliche amministrazioni delle disposizioni contenute nel
decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante Codice in materia di protezione dei dati personali, con
particolare riguardo alla gestione delle risorse umane);
Comunicato del Garante alle Scuole del 24/4/2005 (Garante della Privacy);
Decreto del 31 luglio 2007 (Indicazioni nazionali per il curricolo delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo);
Dir. n. 28/2007 (Modalità operative avvio Indicazioni nazionali per il curricolo);
Dir. del 4/9/2007 (Nuove Indicazioni per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione);
D.P.R. n. 81/2009 (Norme per la riorganizzazione della rete scolastica);
D.P.R. n. 89/2009 (Revisione dell’assetto ordina mentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del
primo ciclo di istruzione);
D.P.R. n. 122/2009 (Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni);
Atto di indirizzo dell’8/9/2009 (per la Scuola dell’Infanzia ed il Primo Ciclo di Istruzione).
Il Piano dell’Offerta Formativa è reso pubblico attraverso l’affissione all’Albo e la pubblicazione nel sito web
dell’Istituto.
Le parole chiave
I progetti e le attività delle scuole del nostro Istituto Comprensivo traggono ispirazione e si fondano su tre
principi imprescindibili, senza i quali Scuola e Famiglia non possono attivare un processo educativoformativo corretto:
3
tra
F
A
M
I
G
L
I
A
S
C
U
O
L
A
T
E
R
R
I
T
O
R
I
O
4
Presentazione dell’Istituto
Scuola dell’Infanzia:
Via Libia,57
- GIORDANI
tel. 051 254751
http://maternagiordani.scuolaer.it/
Scuole Primarie:
- ERCOLANI
Mura di Porta Galliera, 1 - tel. 051 243288
- GIORDANI
Via Musolesi, 22
tel. 051 390722
http://scuolagiordani.scuolaer.it/
Scuola secondaria di 1° grado:
- Irnerio
Via Finelli, 2 – tel. :
tel. 051 240188 fax 051 240189
http://www.ic6bologna.it/
I nostri numeri
Infanzia
Plessi
1
2
Secondaria
di 1°grado
1
Alunni
100
259
320
602
36
24
70
4
3
9
Docenti
10
Collaboratori scola3
stici
Assistenti amministrativi
Primaria
Totali
4
3
Calendario annuale degli incontri con i genitori
SCUOLA DELL’INFANZIA
Assemblea di sezione (elezione rappresentanti
dei genitori)
Consigli di intersezione con i rappresentanti dei
genitori
Assemblea generale dei genitori
Colloqui individuali
Informazioni quadrimestrali
SCUOLA PRIMARIA
Assemblee genitori classi prime
Assemblee di classe (elezione rappresentanti dei
genitori)
Consigli di interclasse con i rappresentanti dei
genitori
16 ottobre 2012
27 novembre 2012
19 febbraio 2012
7 maggio 2012
13 novembre 2012
21 maggio 2012
secondo esigenze
29 gennaio 2012
11 giugno 2012
11 settembre 2012
25 ottobre 2012
13
19
14
14
21
16
novembre 2012 Giordani
febbraio 2013 Giordani
maggio 2013 Giordani
novembre 2012 Ercolani
febbraio 2013 Ercolani
maggio 2013 Ercolani
5
Assemblee di classe o colloqui individuali, secondo le esigenze, a scelta dei team docenti
Colloqui individuali e consegna del Documento di
valutazione
27 novembre 2012 Giordani
09 aprile 2013 Giordani
22/28 novembre 2012 Ercolani
04/10 aprile 2013 Ercolani
14 febbraio 2013 Giordani
13 febbraio 2013 Ercolani
20 giugno 2013
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Assemblea di accoglienza alunni e genitori – classi prime
Assemblee di classe (elezioni rappresentanti dei genitori)
Consigli di Classe con i rappresentanti dei genitori
Ricevimenti generali dei genitori in orario pomeridiano
Consegna documento di valutazione per il primo quadrimestre
Consegna documento di valutazione finale
19 settembre 2011 – ore 8-9
23 ottobre 2012
19 novembre 2012 corso A +
corso B
22 novembre 2012 corsi C + D
27 novembre 2012 1E + 1F
13 marzo 2013 corsI A+ B
18 marzo 2013 corsi C+D
21 marzo 2013 1E + 1F
12 dicembre 2012
17 dicembre 2012
16 aprile 2013
22 aprile 2013
12 febbraio 2013
dal 20 giugno 2012
6
La Scuola dell’Infanzia Giordani
Via LIBIA, 57
tel. 051 254751
sito web: http://maternagiordani.scuolaer.it
Coordinatrice di plesso: CONCETTINA TOSQUES
DOCENTI
posto comune
A (3 anni)
B (4 anni)
C (5 anni)
VERDI ANNA ROSA
RASCHINI ANDREA
FRISENDA ANNA LISA,
DATTILE MARGHERITA
TOSQUES
CONCETTINA,
CASTELLANI
ALBERTA
religione
D ( mista)
VIAPIANO GRAZIA,
AUGENTI PAOLA,
FRATINI EMANUELA
Chiantera
COLLABORATORI SCOLASTICI
De Masi Rosa
Macchia Anna
Bilotta Rosa
UBICAZIONE E STRUTTURA
La scuola dell’infanzia GIORDANI si trova nel quartiere S. Vitale in Via Libia n.57
E’ costituita da 3 sezioni omogenee per età e una sezione eterogenea.
E’ collocata al primo piano dell’edificio : ingresso, spogliatoio e 2 locali con servizi igienici per adulti e 12 servizi igienici per bambini e
uno per portatori di handicap.
La sezione dei 3 anni, sezione dei 4 anni, sezione dei 5 anni, sezione eterogenea, 1 biblioteca interetnica, sala insegnanti, 1 sezione
adibita ad attività motoria.
Al secondo piano : 2 locali adibiti a zona riposo per i 3 e 4 anni.
SPAZI ESTERNI????????
Ulteriore spazio : palestra della scuola primaria
Le 4 sezioni dispongono di materiale strutturato per giochi logici (costruzioni, bambole ecc.), simbolici o
affettivi, per attività grafico-manipolativa. Tale materiale è collocato in angoli predisposti in base alle
scelte dei bambini durante il periodo dell’accoglienza.
ORARI DI FUNZIONAMENTO: 9 ore e 30 minuti per 5 giorni settimanali.
pre-scuola
entrata
1ª uscita
2ª uscita
3ª uscita
post-scuola
dalle
dalle
dalle
dalle
dalle
dalle
7.30 alle 8.00
8.00 alle 9.00
11.45 alle 12.00
12.45 alle 13.30
16.00 alle 16.30
16.30 alle 17.30
ORARI INSEGNANTI 25 ore settimanali con i bambini.
ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI (GIORNATA TIPO)
9.00-9.20
9.20-9.40
9.45-11.30
11.30-11.40
11.40-12.00
12.00-13.00
13.00-13.30
13.30-15.30
15.30-15.45
15.45-16.00
Colazione e attività condotte nell’angolo conversazione
Pratiche igienico-sanitarie
Attività didattiche e gioco libero
Riordino materiale
Pratiche igienico-sanitarie e preparazione al pasto
Refezione
Attività informali (gioco) e pratiche igienico-sanitarie
Riposo pomeridiano (3 e 4 anni), rilassamento ed attività (5 anni)
Risveglio (3 e 4 anni), fine attività (5 anni)
Merenda e attività informali
PERSONE
alunni
docenti
educatori comun.
collaboratori scol.
-
100 in 4 sezioni
8 insegnanti di sezione
1 insegnante per l’attività di Religione Cattolica
1
3 a tempo pieno
7
Le Scuole Primarie
Ercolani
Mura di Porta Galliera, 1
tel. 051 243288
sito web:
e-mail:
Coordinatore di plesso: MARISTELLA GEREMICCA
ALUNNI
EDUCATORI / ASSISTENTI COMUNALI
•
•
•
•
•
•
COLLABORATORI SCOLASTICI
• 2 a tempo pieno
DOCENTI
133 in 6 classi
8 ins. a orario completo
2 ins. part-time
2 ins. per Rel. cattolica
1 ins. di sostegno
1
UBICAZIONE E STRUTTURA
La scuola ERCOLANI si trova nel Quartiere San Vitale.
Il plesso si compone di 6 classi a tempo ex modulo con il seguente orario scolastico: il lunedì e venerdì dalle 8.25 alle
12.30 e nelle giornate di martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 8.25 alle ore 16.30.
Piano rialzato: 2 ingressi (uno è l’ingresso principale, l’altro è l’uscita d’emergenza e di servizio), 1 corridoio con due
scale; 1 ascensore; 1 servizio igienico per adulti; 3 refettori, 2 aule per i laboratori pomeridiani, 1 aula ad uso della
segreteria (deposito cancelleria – fotocopiatrice) 2 servizi igienici plurimi per bambini; 1 stanza per i collaboratori, 1
office per la mensa.
Primo piano: 2 corridoi, tre aule per ogni corridoio, 2 aulette di supporto, 2 servizi igienici plurimi per bambini; 1 servizio igienico per adulti.
Secondo piano: 2 corridoi, 1 auletta di lettura, 1 auletta di supporto, 1 aula audiovisivi, 1 aula di supporto, 1 sala
computer.
Spazi esterni: 1 cortile.
2 palestra in uso comune con la scuola secondaria Irnerio
Antonazzo Carola
Di Marsico Maria Rosa
Geremicca Maria Stella
Cameruccio Enrica
DOCENTI
Cantoni Alessandra (pt)
Caruso Filomena
Diaferio Sara
COLLABORATORI
SCOLASTICI
James Monica
Pipi Doriana
Romano Liana
Velardi Nadia
Origone Fulvia (pt)
Pagano Concetta
Cocchini Paolo
Dandrea Ines
8
Docenti, classi, insegnamenti Scuola Primaria ERCOLANI
n. alunni
Italiano
Inglese
Matematica
Scienze
Storia
Geografia
Ed immagine
Ed al suono
Motoria
religione
a.a
Prima A
23
Prima B
22
Seconda A
23
Caruso
Romano
Velardi
Velardi
Romano
Romano
Caruso
Romano
Cantoni
James
Romano
Caruso
Romano
Antonazzo
Antonazzo
Romano
Romano
Caruso
Antonazzo
Cantoni
Di Marsico
Romano
Geremicca
Cameruccio
Antonazzo
Antonazzo
Geremicca
Pagano
Pagano
Antonazzo
Cantoni
James
Romano
Terza A
24
Quarta A
17
Quinta A
24
Cameruccio
Pipi
Pipi
Cameruccio Cameruccio Cameruccio
Geremicca Geremicca
Velardi
Cameruccio
Caruso
Velardi
Pagano
Pagano
Pipi
Pagano
Pagano
Pipi
Pagano
Pagano
Pipi
Pagano
Pagano
Velardi
Cantoni
Cameruccio
Cantoni
Di Marsico Di Marsico
James
Romano
Romano
Pipi
9
Giordani
Via Musolesi, 22
tel. 051 390722
sito web: http://scuolagiordani.scuolaer.it
e-mail: [email protected]
Coordinatrice di plesso: ANNA LIA DE BERARDINIS
ALUNNI
EDUCATORI / ASSISTENTI COMUNALI
•
•
•
•
•
COLLABORATORI SCOLASTICI
• 2 a tempo pieno
DOCENTI
150 in 8 classi
15 ins. a tempo pieno + 1 ins. Pt
1 ins. per Rel. cattolica per 16 ore
6 ins. di sostegno + 1 ins. di sost. comunale
7
CENNI STORICI La scuola GIULIO GIORDANI ha festeggiato 80 anni di funzionamento nell’a.s. 2004-2005, essendo nata nell’a.s. 1924-1925 nel popolare rione, allora di nuova costruzione, “Cirenaica”, villaggio con caseggiati di edilizia
popolare ancora oggi piuttosto popolato. Per decenni ha raccolto un vastissimo bacino d’utenza poiché era l’unica
scuola “fuori porta San Vitale”.
UBICAZIONE E STRUTTURA
Fino alla fine degli anni ‘70 ha occupato l’intero edificio a pianta rettangolare che confina a est con via S. Dal Ferro, a
sud con via Musolesi, a ovest con via Libia e a nord con via S. Vincenzi. Negli anni ‘80, per il calo demografico, la
scuola ha occupato solo l’ala dell’edificio prospiciente via Libia. Nel 1991 la scuola è stata trasferita, dopo opportuna
ristrutturazione, nell’ala attuale
Il plesso si compone di 8 classi con orario scolastico dalle ore 8.30 alle ore 16.30 dal lunedì al venerdì.
Piano terra: 1 atrio, 1 spogliatoio per il personale ausiliario, 1 grande palestra con bagni e spogliatoi (ristrutturata nel
1995)
Primo piano: 4 refettori, 1 cucina, 3 aule, 3 aule per il sostegno (una grande e due piccole), 2 bagni, 2 stanzini adibiti
a ripostigli ( per il materiale di pulizia e per materiale della scuola).
Secondo piano: 5 aule, 1 aula per il sostegno, 1 biblioteca per gli insegnanti, 1 biblioteca per i bambini, 1 aula per gli
audiovisivi, 1 stanzino per il materiale scientifico, 1 aula per i computer (protetta da porta blindata), 2 bagni.
Spazi eterni: 1 giardino attrezzato con giochi (inaugurato nel settembre 2003) e 1 cortile all’ingresso su via Musolesi,
1 cortile su via Sante Vincenti.
DOCENTI
COLLABORATORI
SCOLASTICI
Baldanza Paola
Di Marsico Maria Rosa
(irc)
Pendolino Katiuscia (sost)
Bonaccurso I. Loredana
Di Modica Carla (sost)
Picciotto C. Liliana
Burgio Silvia (sost)
Finco Luciana
Rimondini Anna (ins. com.)
Calluso Carmela
Gelati Daniela
Soldo Angela (sost)
Cantoni Alessandra (pt)
Guida Baldassarre
Vardè Concetta
Caputi C. Giuseppina
Cavarra Filippina
Lippolis Giulia
Martino Francesca
(sost)
De Berardinis Anna Lia
Melodia Loredana
Di Lena Francesco
Pecorari Tiziana
Margara Marilena
Viggiani Antonietta (sost)
Renda Nicolino
10
Picciotto
Calluso
Picciotto
Di Marsico
De Berardi- Varde’
nis
Lippolis
De Berardi- Varde’
nis
De Berardi- Varde’
nis
Lippolis
Lippolis
De Berardi- Gelati
nis
Di Marsico
Inglese
Matemati
ca
Scienze
Arte e immagine
Musica
Motoria
Religione
viggiani
Soldo
Di Modica
Sostegno
Pendolino
Cavarra
Melodia
Picciotto
Melodia
Attività Al- De Berardi- Vardè
ternati
nis
va
Di Marsico
Vardè
Gelati
Finco
Picciotto
Picciotto
Geografia
Gelati
Lippolis
Calluso
Storia
Gelati
IIIA
Lippolis
IIA
Italiano
IA
IVA
Burgio
Baldanza
Di Marsico
Baldanza
Baldanza
Finco
Baldanza
Baldanza
Finco
Baldanza
Finco
Finco
TEMPO PIENO
…………
Cavarra
Guida
Di Marsico
Cavarra
Guida
Cavarra
Guida
Guida
Caputi
Guida
Cavarra
Cavarra
VA
III B
Melodia
Melodia
Melodia
Cantoni
Pendolino
Di Lena
Di Marsico
Di Lena
Martino
Pecorari
Di Marsico
Cantoni
Bonaccurso Melodia
Bonaccurso Cantoni
Di Lena
Di Lena
Lippolis
Di Lena
Bonaccurso Cantoni
Bonaccurso Calluso
IB
…………
Caputi
Di Marsico
Pecorari
Caputi
Pecorari
Caputi
Caputi
Caputi
Guida
Pecorari
Pecorari
VB
Docenti, classi, insegnamenti Scuola Primaria Giordani
11
La Scuola Secondaria di 1° grado
Irnerio
Via Finelli 2
tel. 051 240188
fax 051 240189
sito web http://www.ic6bologna.it/
e-mail: [email protected]
Coordinatrice di plesso: prof.ssa Irene Becucci
ALUNNI
DOCENTI
EDUCATORI COMUNALI
COLLABORATORI SCOLASTICI
325 in 13 classi
15 con orario cattedra nell’istituto
13 con orario part-time o in servizio anche in
altre scuole
3 per Religione cattolica
5 di sostegno, di cui uno a tempo parziale
3 di cui 2 in servizio anche in altri plessi
dell’istituto
3
UBICAZIONE E STRUTTURA
La scuola Irnerio si trova nel Quartiere San Vitale, zona Irnerio (centro). E’ intitolata all’insigne giurista vissuto fra i
secoli XI e XII, appartenente alla scuola dei glossatori bolognesi.
Nel plesso sono attualmente attive 10 classi: corsi B – C- D completi e classe 1° A.
L’orario delle lezioni, per tutte le classi, è di 30 ore settimanali: dalle ore 8.00 alee ore 14.00, dal lunedì al venerdì.
Piano interrato: salone per riunioni, provvisto di collegamento internet, videoproiettore fisso e schermo per proiezioni;
antisalone; servizi igienici; locali ad uso archivio documenti.
Piano terra: ampio atrio sul quale si affacciano: ufficio di segreteria; ufficio della DSGA; ufficio di presidenza; vicepresidenza; 2 aule insegnanti comunicanti; spogliatoio per i collaboratori scolastici; refettorio con 65 posti; refettorio
supplementare; cucinotto con lavabi; servizi igienici per il personale; servizi igienici per gli alunni, adiacenti al refettorio.
Dal piano terra si accede ai locali delle due palestre, di recente ristrutturazione, con annessi spogliatoi e servizi igienici
separati per maschi e femmine; ufficio e servizi igieni per gli insegnanti di educazione motoria.
Primo piano: 7 aule; 1 laboratorio scientifico; 1 biblioteca alunni; 1 auletta di sostegno; 1 locale di deposito ad uso del
personale ATA; servizi igienici per gli insegnanti e per gli alunni.
Secondo piano: 6 aule; 1 laboratorio artistico; aula video; 2 aulette per il sostegno; servizi igienici separati per maschi e femmine, e per gli insegnanti; ala blindata con 2 laboratori di informatica e 1 aula per attività musicali, dotata
di pianoforte verticale, chitarre, tastiere, vari strumenti di percussione.
Spazi esterni: 1 cortile antistante l’ingresso; ampio cortile verde alberato; campetto attrezzato per il gioco del basket.
DOCENTI
COLLABORATORI
SCOLASTICI
Alcaniz Pepa
Amante Daniela
Becucci Irene
Bonaga Guya
Carilli Loredana
Cosentino Fiore
Doria Alessandra
Finotti Novella
Gaiba Pierangela
Giacomoni Pier Luigi
La Rocca Silvana
Arganese Alessandra
Leproni Alessandra
Magagnoli Mara
Maggiore Giovanni
Marino Dario
Mazzetti Eude
Melica Francesca
Melotti Elena
Minore Maria Pia
Nocelli Enrica
Norante Rosanna
Panettiere Pasquale
Bolognesi Marco
Romandini Maria Novella
Rondelli Marco
Sabbatani Giovanna
Sartoni Laura
Scalamandré Atonia
Scamperti Costantino
Selvatici Cinzia
Tarsitano Antonietta
Valenti Enrico
Vanneschi Eleonora
Ventola Rut
Veneziani Patrizia
De Falco Lucia
.
12
ASSEGNAZIONE DOCENTI ALLE CLASSI A.S. 2012-2013
1A
Italiano
2A
1B
2B
3B
Minore
1C
2C
Carilli
Sartoni
Amante
Storia
Minore
Amante Giacomoni
Minore
Geografia
Magagnoli
Giacomoni
Giacomoni
Giacomoni
3C
1D
2D
3D
Romandini
Roman- RomanSartoni
dini
dini
Vanneschi
1E
1F
Marino
Marino
Vanneschi
Inglese
Scala- Scala- Scala- Scala- ScalaScalaNorante Norante Norante Norante Norante
mandrè mandrè mandrè mandrè mandrè mandrè Selvatici Norante
Spagnolo
Alcaniz Alcaniz
Melica
Melica
Melica
Matematica
Scienze
Nocelli
Finotti
Finotti
Nocelli
Tecnologia
La RocCosenti- Cosenti- Cosenti- Cosenti- Cosenti- Cosenti- Cosenti- CosentiLa Roc- CosentiLa Roc- La Rocca
no
no
no
no
no
no
no
no
ca
no
ca
ca
Nocelli
Arte e imLeproni Leproni
magine
Musica
Gaiba
SabbaVentola Ventola
tani
Gaiba
Gaiba
Melica
Melica
Melica
Melica
Melica
Melica
Alcaniz Alcaniz
PanetTarsita- Tarsita- TarsitaBecucci Becucci Becucci
tiere
no
no
no
Gaiba
Gaiba
Gaiba
Gaiba
Gaiba
Gaiba
Leproni
Panettiere
Gaiba
Sabba- Sabba- Sabba- Sabba- Sabba- Sabba- Sabba- SabbaVentola Ventola
tani
tani
tani
tani
tani
tani
tani
tani
Sc. mot. e
Rondelli Mazzetti Mazzetti Mazzetti Mazzetti Mazzetti Mazzetti Mazzetti Mazzetti Mazzetti Mazzetti Rondelli Rondelli
sport.
IRC
Sostegno
Valenti
//
Scam- Bonaga Bonaga Bonaga Bonaga Bonaga Bonaga Bonaga Bonaga Bonaga Valenti
perti
Doria
Maggiore
//
Veneziani
Doria
Melotti
//
Veneziani
//
Melotti Maggiore
Valenti
//
13
Le Scuole Ospedaliere
Clinica Pediatrica “G. Gozzadini” – Policlinico Sant’Orsola - Malpighi
N.E.S. (Nucleo Educativo
Speciale)
Via Massarenti 11
tel. – fax 051 307303
Coordinatore di plesso: prof.ssa Anna Testoni
Area Omogenea di Neurochirurgia
Pad.G piano 2° Rep. di Neurologia Infantile – Ospedale Bellaria
Via Altura 3
tel. 051 6225111 – fax 051 4966098
Coordinatore di plesso: Silvia Da Via
1 sezione di scuola dell’infanzia
3 sezioni di scuola primaria
1 sezione di scuola secondaria di 1° grado
1 sezione di scuola primaria
Questo Istituto comprende sezioni ospedaliere operanti presso il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi dove si attivano percorsi formativi, dall’infanzia alla secondaria di primo grado, rivolti ad alunni affetti da gravi patologie degenti nei reparti della Clinica Pediatrica, spesso non residenti nel territorio, in stretto raccordo con le scuole di provenienza.
Presso il Dipartimento di Scienze Neurologiche è attivo il N.E.S., Nucleo Educativo Speciale, con una sezione equivalente operante con due insegnanti di scuola primaria, che sviluppano attività di osservazione e accompagnamento, a
supporto delle diagnosi cliniche.
Gli aspetti organizzativi delle sezioni ospedaliere sono regolati da una Convenzione stipulata tra Istituzione Scolastica,
USP, Provincia di Bologna, Comune di Bologna, Azienda Ospedaliera Policlinico Sant’Orsola-Malpighi e l’Azienda U.S.L.
di Bologna.
DOCENTI
Clinica Gozzadini
INFANZIA
PRIMARIA
Miccoli – ore 25
Avagliano – ore 22 MATEMATICA
Clinica Neurologica
SECONDARIA
PRIMARIA
Testoni – ore 18
più coordinamento
Bagnini – ore 22
LETTERE
Carilli – ore 8
Masini – ore 22
IGLESESPAGNOLO
TEDESCO
Melica - ore 3
………… - ore 1
Ventura – ore 22
TECNOLOGIA
Da Via - ore 22
………….– ore 22
La Rocca - ore 2
Xotta – ore 12 ARTE E IMMAGISantandrea – ore 2
(p.t.)
NE
Origone – ore 12
MUSICA
Ventola – ore 2
(p.t.)
14
Le regole comuni condivise
Ingresso
Mensa
Uscita
Vigilanza
(solo scuola
primaria)
• Ogni operatore, all’ingresso della scuola si impegna a curare l’accoglienza di
tutti gli alunni.
• L’alunno ritardatario viene accolto in classe senza penalizzazione, tuttavia,
qualora i ritardi assumano proporzioni anomale, la scuola li registra sui documenti di classe e li comunica alla Direzione Didattica che provvederà a
contattare la famiglia. In nessun caso l’alunno ritardatario può essere rimandato a casa.
• Eventuali entrate posticipate rispetto all’orario devono essere comunicate
attraverso gli appositi moduli.
• La scuola si impegna a favorire una situazione di benessere facendo riflettere gli alunni sulla necessità di tenere comportamenti adeguati al luogo e alle circostanze.
• La scuola si attiva in modo da consentire agli alunni di non arrivare in mensa trafelati o agitati lasciando loro il tempo di riordinare le proprie cose e di
rispettare le necessarie pratiche igieniche.
• L’educazione alimentare è uno degli obiettivi formativi.
• Per diete particolari i genitori devono presentare la prescrizione del medico
curante con motivazione e durata al poliambulatorio di Quartiere che la trascrive come disposizione per il Centro Pasti e come informazione per gli insegnanti e il personale. Eccezionalmente, i genitori possono richiedere, direttamente al personale della scuola, il mattino entro le ore 9, una dieta “in
bianco” per la durata pari o inferiore a 2 giorni.
• L’introduzione nella scuola di alimenti è sempre rischiosa per motivi igienico-sanitari perciò gli alimenti eventualmente introdotti a scuola non devono
essere di preparazione domestica, ma essere acquistati in confezioni chiuse
presso pubblici esercizi, né devono contenere panne, creme o altre farciture
facilmente deperibili. Le bevande consigliate sono quelle non gasate e preferibilmente senza coloranti e additivi.
• I bambini della scuola primaria usano “in mensa” piatti a perdere e posateria di metallo o a perdere che viene rigovernata a cura dei collaboratori
scolastici con metodi stabiliti dal Servizio di Igiene Pubblica, mentre i bambini della scuola dell’infanzia usano piatti e posate a perdere.
• La scuola si attiva per terminare le attività in tempo utile per consentire a
ciascuno di prepararsi senza affanno.
• La scuola consegna gli alunni esclusivamente ai genitori o a persone maggiorenni delegate da essi.
• L’uscita anticipata rispetto all’orario regolamentare deve essere formalizzata sugli appositi moduli.
• Le uscite in ritardo vanno giustificate su appositi moduli e, dopo il 3° ritardo, gli insegnanti sono tenuti a segnalare il caso alla Direzione Didattica.
• Il personale docente è tenuto ad essere presente all’atto dell’ingresso degli
alunni, che avviene a partire dai 5 minuti precedenti l’inizio delle lezioni e a
vigilarne la permanenza per tutta la durata delle lezioni, nonché l’uscita,
secondo modalità stabilite plesso per plesso.
• Dette norme regolamentano anche la consegna degli alunni agli insegnanti
comunali. Viene concesso l’uso dei locali per accogliere gli alunni che hanno
necessità di usufruire del pre- e post-orario. Gli elenchi di questi alunni devono pervenire alla Direzione da parte della Commissione Scuola del Quartiere San Vitale all’inizio dell’anno scolastico, ed essere esposti all’albo di
ogni singola scuola per consentire l’accesso solo agli aventi diritto.
• Le modalità e gli orari di svolgimento della refezione e del periodo di intervallo, nonché l’accesso ai servizi igienici vengono fissati da norme interne ai
singoli plessi.
• Le assenze devono sempre essere giustificate. Quelle che eccedono i giorni
continuativi stabiliti dall’Ufficiale Sanitario (attualmente il numero è fissato
in 5) necessitano del certificato di riammissione rilasciato dal medico curante o dal medico scolastico in caso di malattie infettive.
• L’uscita anticipata di alunni, tanto durante l’orario antimeridiano quanto durante quello pomeridiano, può essere consentita su richiesta scritta e può
15
•
•
•
Ricreazione
(solo
primaria)
•
•
Intervallo
(solo
primaria)
•
•
•
•
•
•
•
Assenze e salute
•
•
avvenire solamente in presenza dei genitori o di persona da essi delegata,
previo accordo con gli insegnanti.
In caso di infortunio degli alunni durante l’orario scolastico, i docenti sono
tenuti a compilare un modulo di denuncia dell’accaduto e a farlo pervenire
nel più breve tempo possibile alla Direzione, che provvederà ad effettuare,
entro 3 giorni, lo scarico presso la Compagnia di Assicurazione con la quale
è stipulata la polizza. Il Consiglio di Circolo, annualmente, ne ridiscute i
termini.
L’orario scolastico del Circolo prevede 20 minuti di ricreazione durante i
quali viene servito il latte o una bevanda.
La scuola si impegna a:
- organizzare il lavoro in modo da mantenerlo nei tempi assegnati,
- rispettare gli orari della ricreazione,
- favorire l’assunzione del latte (tranne nei casi di diete certificate dal
medico),
- attivare l’acquisizione di comportamenti corretti (uso dei bagni, consumo delle merende ai tavoli, pulizia dell’aula a fine merenda),
- favorire positive relazioni fra gli alunni.
La scuola chiede la collaborazione della famiglia abituando i bambini a consumare un’adeguata prima colazione prima di uscire di casa e fornendo una
merenda non troppo abbondante né troppo calorica.
Ogni plesso ne stabilisce, in considerazione degli spazi a disposizione, le
modalità di svolgimento.
L’intervallo dopo la mensa è il momento del gioco.
La scuola si attiva a far rispettare le regole di comportamento, a stabilire i
giochi ammessi e quelli non ammessi, a far rispettare l’ambiente.
Ogni plesso, in considerazione degli spazi, ne stabilisce le modalità organizzative.
Le assenze ripetute con periodicità vanno comunicate e autorizzate dalla
Direzione.
In caso di assenza per vacanza programmata, i genitori avvisano prima
dell’assenza. In questo caso al rientro non occorre presentare alcun certificato medico.
Le assenze per malattia che superino i 5 giorni comportano la presentazione del certificato medico. In caso di malattia infettiva (soggetta a denuncia)
è necessario presentare il certificato di ammissione del medico scolastico.
In mancanza del certificato di ammissione il bambino non può essere accettato in classe dall’insegnante.
Nella scuola primaria anche l’assenza di un singolo giorno, va giustificata
per iscritto.
La somministrazione di farmaci (di qualsiasi genere) a scuola deve essere limitata a casi di assoluta necessità e autorizzata dal medico scolastico. I genitori devono presentare al medico scolastico il certificato del medico curante
che attesta le generalità dell’alunno, le modalità e la durata della somministrazione del farmaco. I genitori, quindi, devono recarsi negli uffici di segreteria dell’istituto e presentare richiesta scritta di “autorizzazione per la somministrazione dei farmaci” allegando il certificato del medico scolastico e consegnare alla scuola una confezione del farmaco integra, che rimarrà a scuola
per tutta la durata della terapia. La Presidenza avvierà la corretta procedura
per autorizzare gli insegnanti.
In caso di pediculosi gli alunni vengono temporaneamente allontanati e la
scuola informa le famiglie sulla profilassi da seguire. La riammissione è effettuata dal medico curante. Il personale dell’ambulatorio scolastico di via
Zanolini è disponibile per eventuali spiegazioni e consigli.
Le scelte organizzative e didattiche
L’espressione “scelte organizzative” indica:
il livello di gestione dell’orario di servizio degli insegnanti rispetto alle aree di insegnamento e ai relativi progetti didattici,
il livello di gestione delle competenze del collegio, con le commissioni di lavoro, organizzate secondo criteri di
funzionalità.
Il sistema delle commissioni, se pur faticoso soprattutto per i plessi con pochi insegnanti, consente una buona circolazione di idee e informazioni.
16
Orario settimanale degli insegnanti della Scuola Primaria
L’orario settimanale di ogni insegnante è di 24 ore settimanali, di cui 22 ore di insegnamento e 2 ore dedicate alla
programmazione didattica.
Il Collegio dei Docenti, in data 30 novembre 2011, ha deliberato di utilizzare la quota oraria eccedente l’attività frontale del tempo pieno secondo le seguenti modalità:
nel plesso:
nella propria classe:
- attività di recupero individuale rivolto ad alunni di altre classi e/o per
gruppi ristretti su classi parallele;
- ampliamento dell’offerta formativa: preparazione di manifestazioni ed
eventi previsti nel P.O.F.
- attività di recupero individuale e/o per gruppi ristretti di alunni in via di
alfabetizzazione o in difficoltà di apprendimento;
- ampliamento dell’offerta formativa: attuazione dei progetti previsti nel
P.O.F. (attività laboratoriali);
- uscite didattiche.
Discipline: orari minimi nella scuola primaria
L’assegnazione degli ambiti disciplinari agli insegnanti è di competenza del Dirigente Scolastico. L’insegnamento della
Religione Cattolica è affidato a un insegnante specifico esterno o al docente di classe che abbia dato la propria disponibilità.
L’orario minimo delle singole discipline deliberato dal Collegio docenti è il seguente:
Classe I
Classe II
Classe III
Classe IV
Classe V
Italiano
7
7
6
6
6
Inglese
1
2
3
3
3
Storia/Geografia/Citt.Cost.
4
4
4
5
5
Matematica
7
6
6
6
6
Scienze
2
2
2
2
2
Musica
2
2
2
2
2
Arte e immagine
2
2
2
1
1
Scienze mot. e sportive
2
2
2
2
2
IRC/A.A.
2
2
2
2
2
29
29
29
29
29
totali
L’orario complessivo delle singole discipline e attività può essere organizzato in modo flessibile, nel rispetto del monte
ore annuale calcolato moltiplicando il numero di ore settimanali di ogni disciplina, per le 33 settimane di un anno scolastico. È possibile, inoltre, prevedere compensazioni fra le discipline, purché il decremento orario di ciascuna non sia
superiore al 15% del relativo monte ore annuale.
Orario settimanale delle lezioni della scuola secondaria di 1° grado
DISCIPLNE
LETTERE (Italiano, Storia, Geografia)
MATEMATICA e SCIENZE
INGLESE
SPAGNOLO
ARTE e IMMAGINE
MUSICA
TECNOLOGIA
SCIENZE MOTORIE e SPORTIVE
RELIGIONE (o altra attività)
N. ORE
10
6
3
2
2
2
2
2
1
30
TOTALE
17
Funzionamento dell’Istituto
Dirigente Scolastico
PRANDINI CARLO
Collaboratori
del Dirigente Scolastico
TESTONI ANNA
- 1° COLLABORATORE (vicaria)
DE BERARDINIS ANNA LIA
- 2° COLLABORATORE
Coordinatori di plesso
TOSQUES CONCETTA
Scuola dell’Infanzia Giordani
GEREMICCA MARISTELLA
Scuola Primaria Ercolani
DE BERARDINIS ANNA LIA
Scuola Primaria Giordani
BECUCCI IRENE
Scuola Secondaria di 1° grado
TESTONI
Scuole Ospedaliere Gozzadini
ANNA
DA VIA SILVIA
Scuola Ospedaliera NES
Funzioni Strumentali al POF
Funzioni
VIGGIANI ANTONIETTA
CAMERUCCIO ENRICA
MELICA FRANCESCA
DI LENA FRANCESCO
MAZZETTI EUDE
DORIA ALESSANDRA
BURGIO SILVIA
MELOTTI
Promozione e coordinamento delle attività connesse alla accoglienza e integrazione alunni stranieri
Promozione e coordinamento delle attività connesse alle nuove
tecnologie
Promozione e coordinamento per l’accoglienza e l’integrazione alunni diversamente abili
SCALAMANDRÈ ANTONIA
BALDANZA PAOLA
Promozione e coordinamento delle attività connesse alla prevenzione del disagio
BECUCCI IRENE
CALLUSO CARMELA
GEREMICCA STELLA
Promozione e coordinamento delle attività connesse alla valutazione
TOSQUES CONCETTINA
Sostegno alle insegnanti scuola dell’infanzia
18
Organizzazione funzionale del Collegio Docenti
Il contratto di lavoro pone nelle 40 ore il limite orario delle attività collegiali. Pertanto, al fine di predisporre il lavoro
del Collegio, lo stesso si articola in “Commissioni” di lavoro/studio permanenti ed occasionali. Queste, quale che sia il
lavoro assegnato, si caratterizzano come organo “interno” di predisposizione dei lavori per gli organi decisori.
Le Commissioni
Per l’anno scolastico 2012/2013 il Collegio Docenti ha approvato la formazione delle seguenti commissioni:
COMMISSIONI
Continuità
Nido/Infanzia
Integrazione e accoglienza alunni stran.
Continuità
Infanzia/Primaria
Disagio
Continuità
Primaria/media
Sport - Motoria
Diversamente abili
Valutazione
Ambiente
Orientamento
POF
Consiglio di Interclasse (scuola primaria)
È costituito da:
− un genitore eletto per ogni classe
− insegnanti di ciascuna classe
− dirigente o suo delegato, che lo presiede
−
−
−
Formula proposte sull’organizzazione e sull’azione educativa e didattica e sulle sperimentazioni
Agevola ed estende i rapporti fra docenti e genitori
Esamina i problemi e propone soluzioni
Consigli di Classe (scuola secondaria)
È costituito da:
− 4 delegati (max) dei genitori per ciascuna
classe
− i docenti della classe
− dirigente o suo delegato, che lo presiede
−
−
−
Elabora la programmazione educativa e didattica e realizza il coordinamento fra le diverse discipline
Agevola ed estende i rapporti fra docenti e genitori
Esamina i problemi e propone soluzioni
Collegio dei Docenti
È costituito da:
− tutti gli insegnanti della scuola dell’infanzia,
primaria e secondaria
− dirigente, che lo presiede
−
−
−
−
−
Delibera il funzionamento didattico dell’Istituto, il Piano di
Formazione e Aggiornamento in servizio, la scelta dei
libri di testo
Cura l’elaborazione del POF e della Programmazione Educativa
Formula proposte per la formazione e composizione delle
classi e la assegnazione dei docenti
Valuta la realizzazione del POF
Elegge il Comitato di valutazione e individua le Funzioni Strumentali
Consiglio di Istituto
È costituito da:
− 8 rappresentanti dei genitori, uno dei quali
svolge funzione di presidente
− Dirigente scolastico
− 8 rappresentanti dei docenti
− 2 rappresentanti del personale ATA
−
−
−
−
−
−
Elabora gli indirizzi generali del P.O.F. che invia al Collegio dei Docenti
Adotta il P.O.F.
Delibera il Programma Annuale e l’impiego dei mezzi finanziari
Predispone il regolamento interno
Adatta il calendario scolastico
Delibera in materia di uscite scolastiche
19
Giunta esecutiva
È costituita da:
− Dirigente scolastico, che presiede
− Direttore dei servizi generali e amministra- −
−
tivi
−
− 2 rappresentanti dei genitori
− 1 docente
− 1 personale ATA
Predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo
Prepara i lavori del Consiglio di Istituto
Cura l’esecuzione delle delibere
Comitato di valutazione del servizio dei docenti
È costituito da:
− Dirigente scolastico, che presiede
− 1 docenti di scuola dell’infanzia
− 2 docenti di scuola primaria
− 2 docenti di scuola secondaria
−
Valuta il servizio dei docenti nell’anno di prova o
formazione
Incarichi di plesso
Coordinatore di
plesso
Referente biblioteca
Verbali
Referente gite
Coordinamento
Tutor tirocinanti
Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione
OGNI SCUOLA HA
INSEGNANTI NOMINATi
REFERENTI
SICUREZZA
Compiti:
Progetto didattico
Piano Evacuazione
Prove Evacuazione
Collaborazione
Predisposizione piano rischi
ADDETTI
ANTICENDIO
ADDETTI
PRONTO SOCCORSO
Gruppo di Lavoro di Istituzione Scolastica (GLIS)
Ai sensi della L. 104/92 e dell’Accordo Provinciale di Programma per l’integrazione scolastica e formativa degli studenti in situazione di handicap è istituito il GLIS con compiti, tra gli altri, di:
concorrere all’analisi e all’identificazione dei bisogni relativi alle risorse umane, finanziarie e strumentali, sostenendo con proprio atto scritto la richiesta del Dirigente Scolastico;
concorrere alla definizione del modello base dei Piani Educativi Personalizzati dell’Istituto verificando e approvando tutti gli strumenti in uso;
concorrere alla definizione dei protocolli per l’applicazione dei decreti relativi al passaggio e alla formazione
delle classi (C.M. n. 1/1988 e D.M. n. 141/1999);
programmare e realizzare almeno una iniziativa, nel triennio, di integrazione scolastica degli alunni diversamente abili che coinvolga la generalità dell’Istituto;
monitorare la qualità dell’integrazione verificandone l’applicazione anche attraverso l’accesso alla documentazione, nel rispetto delle norme relative alla tutela della privacy;
fornire collaborazione per quanto previsto dall’art. 8 della legge n. 104/1992, comma l.
Esso è costituito da:
Dirigente Scolastico, che lo presiede
1 rappresentante del Comune (Quartiere San Vitale)
1 rappresentante dell’Azienda USL
1 rappresentante dei genitori di alunni diversamente abili
1 rappresentante dei genitori eletti nel Consiglio di Istituto
1 docente specializzato
1 docente non specializzato
20
L’offerta formativa
Le scelte educative, curricolari e metodologiche
Ciascun ordine di scuola ha elaborato un proprio progetto nel quale sono esplicitati gli obiettivi dell’azione educativoformativa proposti e perseguiti dalla scuola. Questi obiettivi si traducono in comportamenti specifici ai quali gli insegnanti si impegnano e chiedono agli alunni di cercare di raggiungere. Ciò necessita naturalmente di una stretta collaborazione tra Scuola e Famiglia che devono riconoscersi nel documento proposto, quale base fondante la costruzione
del contratto formativo.
Programmazione educativa della Scuola dell’Infanzia
Il Collegio dei Docenti della scuola dell’Infanzia dell’ IC 6,
•
considerato l’ampio patrimonio culturale, pedagogico e didattico della scuola dell’infanzia italiana, relativo ai curricoli, dalla legge 20/05/1982 n. 270 (art. 14), dalla C.M. applicativa, 05/08/1982 n. 261 agli Ordinamenti del
1991, a quanto emerso dai lavori di varie commissioni di studi ministeriali e di esperti (“I contenuti fondamentali
per la formazione di base” del 1998 e “I criteri generali per la riorganizzazione dei curricoli” del 2000) fino alle
“Nuove Indicazioni per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione” di cui alla Direttiva Ministeriale
del 4/9/2007;
•
tenuto conto delle competenze ed esperienze professionali via via acquisite, delle specificità e delle effettive esigenze del contesto in cui opera la scuola,
sceglie
di seguire, nei curricoli formativi, la programmazione educativa descritta di seguito.
Progetti comuni:
SCHEDA INFORMATIVA D’ENTRATA
ACCOGLIENZA
Finalità generali
La determinazione delle finalità della Scuola dell’Infanzia deriva dalla visione del bambino come soggetto attivo, impegnato in un processo di continua interazione con i pari, gli adulti, l’ambiente e la cultura. La Scuola perciò deve aiutare bambini e bambine a raggiungere avvertibili traguardi di sviluppo in ordine alla identità, alla autonomia ed alla
competenza.
Questa formazione integrale, secondo gli Orientamenti 1991, si raggiunge tramite la maturazione di:
IDENTITÀ (sotto il profilo corporeo, intellettuale, psicodinamico)
AUTONOMIA (come capacità di aver fiducia in sé stessi e nelle proprie scelte)
COMPETENZE ( sensoriali, motorie, linguistiche, intellettuali)
Le conquiste che il bambino deve compiere durante l’arco di tempo che trascorre a scuola si concretizzano in competenze i cui obiettivi vengono espressi nei sei CAMPI DI ESPERIENZA delineati dagli Orientamenti.
Il GIOCO è lo strumento principale di conoscenza della realtà e di manifestazione del proprio io, incoraggia il bambino
ad usare i LINGUAGGI molteplici (logico matematico, iconico, musicale, ….). che la scuola dell’infanzia promuove.
GIOCO SPONTANEO, per favorire la massima libertà di espressione (questo permette a noi educatori di osservare i bambini e quindi di conoscerli meglio) e nel
GIOCO ORGANIZZATO per favorire l’apprendimento.
Il gioco è il mezzo più efficace per favorire il:
SAPERE, come momento di acquisizione e riproduzione,
SAPER FARE, come momento di rielaborazione, applicazione, verifica delle conoscenze,
SAPER ESSERE, come momento di utilizzazione creativo-fantastica delle conoscenze.
Fondare l’attività sul gioco non significa affidarla alla casualità, ma pianificarla e progettarla.
Gli Insegnanti del Circolo si impegnano in scelte metodologico-didattiche che rispettano i tre canali comunicativi interdipendenti (visivo / auditivo / cinestesico), oltre a:
programmare in modo flessibile (Piani di Lavoro periodici, di Unità Didattiche, Percorsi, Progetti Didattici);
predisporre un ambiente stimolante (curricolo implicito: organizzazione del tempo-spazio scuola);
accogliere e valorizzare le competenze del bambino, assumere ruolo di mediatore tra l’esperienza personale
dei bambini ed il contesto scolastico,
proporre attività,
osservare (griglie di osservazione, diari, registrazioni, schede, ecc.);
verificare e documentare.
21
Programmazione educativa della Scuola Primaria
Il Collegio dei Docenti del X Circolo,
dopo aver considerato l’ampio patrimonio culturale, pedagogico e didattico della scuola italiana,
sulla base delle competenze ed esperienze professionali maturate,
tenuto conto delle specificità e delle effettive esigenze formative del contesto in cui operano le scuole del Circolo
ha elaborato ed approvato
le seguenti scelte educative.
Classi I-II
1. CONSOLIDAMENTO DELLA PROPRIA IDENTITÀ
METE FORMATIVE EDUCATIVE
- Avere stima di sé;
- avere una buona immagine
del se corporeo;
- avere fiducia nelle proprie potenzialità corporee;
- avere fiducia nelle proprie capacità intellettive.
- Riconoscere ed esprimere anche verbalmente i propri bisogni, desideri, paure, potenzialità e limiti.
- Controllare le emozioni.
- Reagire positivamente a situazioni di frustrazione.
- Riconoscere la necessita che
ogni attività venga portata a
termine (senso del compiuto)
con un serio impegno personale.
- Riconoscere l’altro come diverso da sé cercando di adeguare le proprie modalità di
relazione
alla
specificità
dell’altro.
CHE COSA FA L’INSEGNANTE
Si pone come osservatore della libera espressione corporea del
bambino accogliendola e dando adeguate risposte di incoraggiamento.
Propone lavori che richiedono il contributo personale dei bambini
secondo le abilita di ciascuno.
Instaura un clima sereno di accoglienza favorendo la libera espressione di ciascuno.
Evita giudizi negativi o positivi definitivi, ma circostanzia il giudizio
in base alla situazione del momento.
L’insegnante educa all’utilizzo ottimale delle proprie doti attribuendo consegne che motivino l’impegno personale.
L’insegnante favorisce la conoscenza reciproca sostenendola nel
rispetto dell’identità personale di ciascuno.
2. CONSOLIDAMENTO DELLA PROPRIA AUTONOMIA
METE FORMATIVE EDUCATIVE
a) Nella vita pratica:
- Avere cura del proprio corpo
per quanto attiene a
- pulizia personale
- abbigliamento
- comportamento a scuola
- Avere cura degli oggetti:
- propri
- altrui
- della comunità
- Organizzare il tempo a disposizione:
- per svolgere un compito
assegnato
- per fruire dei momenti liberi
- Utilizzare lo spazio a disposi-
CHE COSA FA L’INSEGNANTE
Assume comportamenti che possono servire come esempio
all’alunno per quanto attiene l’ordine, la cura della propria persona
,la cura delle cose comuni.
Assume un ruolo guida nelle pratiche igieniche quotidiane.
Valorizza il momento del pasto come condivisione e occasione per
conseguire corrette abitudini alimentari.
Contiene l’eccessiva confusione a tavola.
Assume un ruolo di guida nell’organizzazione ed uso dei materiali.
Utilizza tecniche psicomotorie per favorire la cura degli oggetti.
Predispone le condizioni per un corretto e diversificato uso degli
intervalli e dei momenti di tempo libero.
Predispone attività ( grafici ,esperienze concrete,...) per avviare ad
una corretta percezione del tempo.
Utilizza tecniche psicomotorie per favorire l’organizzazione del
tempo a disposizione.
Predispone attività per avviare ad un corretto uso della spazio in
22
zione in ordine ad esigenze di
gioco di lavoro
- Avere rispetto dell’ambiente
b) Nella vita relazionale:
- Ottenere il rispetto degli altri
senza prevaricare né sottomettersi
- Assumere iniziative e prendere decisioni
- Accettare l’altrui correzione o
il giudizio sfavorevole.
c) Nella vita cognitiva:
- Dimostrarsi
motivati
,passando gradualmente da
un tipo di motivazione estrinseca a quella intrinseca
- Organizzare il lavoro e portare
a termine una consegna (a
casa e a scuola) sia dal punto
di vista temporale che da
quello spaziale.
base alle diverse funzioni nel rispetto dell’ordine.
Utilizza tecniche psicomotorie per favorire l’organizzazione dello
spazio a disposizione.
Promuove iniziative e consolida comportamenti che stimolino la cura ed il rispetto dell’ambiente (scuola; giardino, quartiere).
Favorisce l’analisi dei conflitti per ricercare soluzioni e la presa di
coscienza del proprio corpo come condizione relazionale e comunicativa; l’acquisizione di concetti temporali e spaziali, per interagire
correttamente con gli altri. Incentiva tecniche di animazione e
drammatizzazione per esprimere il proprio “essere”, conoscere se
stesso, arricchire il patrimonio lessicale.
Stimola, sollecita, coinvolge gli alunni nelle attività.
Accoglie i giudizi degli alunni, purché pertinenti, senza reprimerli e
commentarli successivamente.
Avvia gli alunni a riconoscere ed accettare le proprie difficoltà ed
errori.
Valorizza le curiosità e gli interessi dei bambini, individuali o di
gruppo. Propone le attività motivandole.
Manifesta entusiasmo per le attività che presenta
Ricerca via via strategie adeguate per avviare ad una maggiore autonomia, ad esempio stabilisce il tempo di consegna dei lavori, incoraggia per dare sicurezza, …
3. AMPLIAMENTO-CONSOLIDAMENTO DELLE COMPETENZE TRANSIDISCIPLINARI
METE FORMATIVE EDUCATIVE
- Possedere i fondamentali
strumenti logici della conoscenza:
- osservare;
- analizzare;
- individuare problemi;
- cogliere relazioni;
- risolvere problemi;
- parlare in modo comprensibile;
- ascoltare;
- elaborare;
- memorizzare.
CHE COSA FA L’INSEGNANTE
Parte dall’esperienza concreta del bambino per sviluppare progressivamente il pensiero astratto.
Coglie tutte le opportunità che consentono un contributo degli alunni in termini di riflessione, problematizzazione, ricerca di soluzioni possibili.
Mette in relazione le conoscenze del bambino e il sapere codificato
per avviare l’acquisizione dei concetti di base di ogni disciplina.
Utilizza le occasioni continue offerte dalla vita scolastica ed extrascolastica (Musei, biblioteche, aule didattiche, ...) e dai mezzi di
comunicazione di massa.
4. ACQUISIZIONE ED INTERIORIZZAZIONE DI NORME PER UNA CONVIVENZA DEMOCRATICA
METE FORMATIVE EDUCATIVE
- Interiorizzare regole ed abitudini che favoriscano un clima
rispettoso
- Sviluppare un atteggiamento
di rispetto e di attenzione nei
confronti dell’insegnante e di
tutte le persone adulte che lavorano nella scuola
- Essere responsabile delle proprie azioni e consapevole delle
conseguenze
- Prendere chiara coscienza della differenza fra il chiedere
giustizia e il farsi giustizia da
CHE COSA FA L’INSEGNANTE
Codifica alcune regole di convivenza all’interno della classe, ne favorisce la presa di coscienza da parte degli alunni, opera che le rispettino e si rendano conto delle conseguenze delle eventuali trasgressioni.
Discute i problemi che scaturiscono dalla convivenza nell’ambito
scolastico per trovare insieme soluzioni.
Crea all’interno della classe e nella scuola un clima di collaborazione ,di rispetto reciproco, di solidarietà, di tolleranza.
Attua forme di lavoro do gruppo e di vicendevole aiuto e sostegno.
Coglie nella realtà quotidiana degli atteggiamenti devianti per discutere cause e conseguenze, in modo da portare l’alunno a percepire l’opportunità di ricorrere alle norme della convivenza democratica.
Si pone come garante del rispetto delle regole e come mediatore
nelle situazioni conflittuali trasferendo, a tal scopo, l’atteggiamento
tipico dell’attività psicomotoria.
23
se.
- Impegnarsi
personalmente
per la realizzazione di uno
scopo comune
- Avere consapevolezza delle
varie forme di “diversità”
Propone attività che comportino il contributo di ciascuno per la realizzazione di un prodotto comune (ad esempio cartelloni, drammatizzazioni, invenzioni di storie, feste, ...).
Avvia, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, iniziative
per la raccolta differenziata dei rifiuti, sensibilizzando i bambini ai
problemi del risparmio energetico e della tutela ambientale.
- Opera una effettiva integrazione del bambino portatore di handicap o di svantaggio socio culturale, favorendo la socializzazione e
l’interrelazione educativa e formativa.
- Mette in atto tutte le strategie didattiche e organizzative per
promuovere le potenzialità del bambino diversamente abile o svantaggiato tramite programmazione di piani educativi individualizzati
e collaborazione con l’Ente Locale, l’A.S.L. e altre strutture educative territoriali.
Classi III-IV-V
1. CONSOLIDAMENTO DELLA PROPRIA IDENTITÀ
METE FORMATIVE EDUCATIVE
- Avere stima di sé
- Avere consapevolezza di sé e
del proprio ruolo
- Controllare le emozioni
- Reagire positivamente a situazioni di frustrazione.
- Riconoscere l’altro come diverso da sé, adeguando le
proprie modalità di relazione
alla specificità dell’altro.
- Avere fiducia nelle proprie capacità intellettive.
- Riconoscere ed esprimere anche verbalmente i propri bisogni, desideri, paure, potenzialità e limiti.
- Prendere coscienza della necessita di un serio impegno
personale.
- Avere
consapevolezza
del
proprio modo di porsi di fronte all’apprendimento scolastico.
CHE COSA FA L’INSEGNANTE
Propone lavori che richiedano il contributo differenziato di più
bambini, secondo le abilità di ciascuno.
Assegnare piccoli incarichi adeguati alle peculiarità di ogni alunno.
Quando vi sia animosità nella discussione, fa esaminare con calma
la questione secondo i diversi punti di vista ed eventualmente la
ripropone in un altro momento.
Evidenzia di volta in volta i procedimenti e i mezzi che hanno consentito ad un alunno il conseguimento di un risultato positivo.
Evita giudizi negativi o positivi definitivi ,ma pone attenzione nel
circostanziare il giudizio in base alla situazione del momento.
Favorisce in ciascun alunno la riflessione sul proprio comportamento, attraverso l’esame di circostanze.
Educa allo sforzo, cioè all’utilizzo ottimale delle proprie capacità
,per acquistare maggiore conoscenza e sicurezza.
Evita che l’alunno sia semplice esecutore di consegne, bensì favorisce il suo contributo attivo e, quando sia possibile ,il suo coinvolgimento responsabile in piccoli progetti a breve termine.
2. CONSOLIDAMENTO DELLA PROPRIA AUTONOMIA
METE FORMATIVE EDUCATIVE
- Avere cura degli oggetti e degli spazi propri, altrui, della
comunità.
- Avere coscienza e rispetto
degli ambienti in cui si vive:
antropici, naturali.
- Lavorare e giocare in gruppo,
ottenendo il rispetto degli altri
senza prevaricare né sottomettersi.
- Assumere iniziative e prendere decisioni.
- Esprimere preferenze sulle
proposte di studio.
- Organizzare il tempo a disposizione per:
CHE COSA FA L’INSEGNANTE
Assume comportamenti che possono servire da esempio all’alunno
per quanto attiene l’ordine e la cura delle cose proprie, altrui e
comuni.
Promuove iniziative atte a consolidare comportamenti che stimolino la cura e il rispetto dell’ambiente naturale e antropico, anche
attraverso l’adesione a progetti pertinenti.
Favorisce la discussione delle situazioni conflittuali e la ricerca di
soluzioni mirate al superamento dei punti di vista contrapposti.
Consente all’alunno di formulare proposte, di riflettere su quelle
dell’insegnante, di effettuare delle scelte e di verificarne la validità.
Predispone le condizioni per un corretto e diversificato utilizzo degli
intervalli e dei momenti di tempo libero.
24
- svolgere un compito assegnato;
- fruire dei momenti liberi.
- Avere la volontà e la perseveranza necessarie
all’apprendimento.
- Sapersi organizzare in uno
studio individuale (sia dal
punto di vista temporale che
dal punto di vista spaziale) in
ambito scolastico ed extrascolastico
Valorizza l’impegno individuale serio e costante.
Promuovere attività mirate.
3. AMPLIAMENTO E CONSOLIDAMENTO DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI
METE FORMATIVE EDUCATIVE
CHE COSA FA L’INSEGNANTE
- Possedere i fondamentali strumenti logici della conoscenza:
- osservare;
- analizzare;
- individuare problemi;
- cogliere relazioni;
- risolvere problemi;
- parlare in modo comprensibile;
- ascoltare;
- elaborare;
- memorizzare
Parte dall’esperienza concreta del bambino per sviluppare progressivamente il pensiero astratto.
Coglie tutte le opportunità che consentono un contributo degli alunni
in termini di riflessione, problematizzazione, ricerca di soluzioni possibili.
Favorisce la progressiva costruzione della rete concettuale
dall’esperienza al problema, dalla immaginazione alla riflessione.
Propone tutte le tecniche di analisi, di smontaggio e rielaborazione
che rendano accessibile un testo e ne favoriscano la chiara comprensione e memorizzazione.
- Avere chiara comprensione dei
fondamenti concettuali di una
materia.
Mette in relazione le conoscenze del bambino e il sapere codificato per
favorire l’acquisizione dei concetti di base di ogni disciplina.
- Conoscere i procedimenti, le
tecniche e il lessico specifici di
ogni ambito culturale.
Usa i metodi specifici di ogni disciplina per farne acquisire i concetti di
base ed il lessico appropriato.
- Essere in grado di estendere
l’utilizzo di una tecnica ad ambiti di studio differenti.
Introduce la riflessione metacognitiva per rendere gli alunni maggiormente attivi e consapevoli nei confronti dei processi di conoscenza.
- Saper studiare, affinando le
proprie abilità di studio
Utilizza un approccio alle materie che favorisce il più possibile la comprensione dei processi e delle concatenazioni logiche attraverso le
quali si sviluppa la conoscenza concettuale (in questo modo l’alunno
può cogliere la connessione interna alla disciplina e può prevedere le
tappe di studio e di indagine che dovrà affrontare).
Favorisce uno scambio di competenze fra alunni di diversi livelli di capacità.
Suscita una corretta emulazione tra gli alunni affinché ciascuno dia il
massimo di se nella partecipazione, nello studio, nella creatività.
Favorisce la produzione di storie, opuscoli, libri realizzati dai bambini.
Utilizza le occasioni continue offerte dalla vita scolastica ed extrascolastica (Musei, biblioteche, aule didattiche,...) e dai mezzi di comunicazione di massa per un confronto vario e pluralistico.
Attinge agli strumenti della comunicazione sociale, guidando ed ampliando l’orizzonte culturale e sociale.
4. AMPLIAMENTO E CONSOLIDAMENTO DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI
METE FORMATIVE EDUCATIVE
- Consolidare regole ed abitudini
che favoriscano un clima rispettoso.
- Sviluppare atteggiamenti di rispetto e attenzione nei confronti dell’insegnante e di tutte
le persone adulte che lavorano
CHE COSA FA L’INSEGNANTE
Codifica alcune regole di convivenza all’interno della classe, ne favorisce la presa di coscienza da parte degli alunni, opera perché le rispettino e si rendano conto delle conseguenze delle eventuali trasgressioni.
Discute i problemi che scaturiscono dalla convivenza nell’ambito scolastico per trovare insieme agli alunni soluzioni accettabili.
Crea all’interno della classe e nella scuola un clima di collaborazione,
rispetto reciproco, solidarietà, tolleranza.
25
nella scuola.
- Essere responsabile delle proprie azioni e consapevole delle
conseguenze
- Prendere chiara coscienza della
differenza fra il chiedere giustizia e il farsi giustizia da se.
- Essere consapevole delle proprie esigenze e della necessità
di mediare con i bisogni e le esigenze altrui.
- Impegnarsi personalmente per
la realizzazione di uno scopo
comune
- Avere basilare consapevolezza
delle varie forme di “diversità”
e di “emarginazione” allo scopo
di prevenire e contrastare la
formazione di stereotipi e pregiudizi nei confronti di persone
o culture.
Coglie nella realtà quotidiana degli atteggiamenti devianti per discutere cause e conseguenze, in modo da portare l’alunno a percepire
l’opportunità di ricorrere alle norme della convivenza democratica.
Attua forme di lavoro di gruppo e di vicendevole aiuto e sostegno, cogliendo la differenza fra “solidarietà attiva” e “adesione acritica e passiva” al gruppo.
Avvia, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, iniziative per
la raccolta differenziata dei rifiuti, sensibilizzando i bambini ai problemi del risparmio energetico e della tutela ambientale.
Fa conoscere e valorizza culture diverse dalla nostra attraverso incontri diretti, musica, leggende e quanto altro per creare solidarietà e rispetto reale che oltrepassino le differenze etniche.
Fa conoscere agli alunni l’esistenza di religioni diverse, partendo dalla
loro esperienza, per far maturare in loro sentimenti e comportamenti
di rispetto, nonché di rifiuto verso ogni forma di discriminazione.
Guida il bambino all’individuazione, alla riflessione e alla condivisione
di valori etici universali.
Opera una effettiva integrazione del bambino portatore di handicap o
di svantaggio socio culturale, favorendo la socializzazione e
l’interrelazione educativa e formativa.
Mette in atto tutte le strategie didattiche e organizzative per promuovere le potenzialità del bambino handicappato o svantaggiato attraverso la programmazione di piani educativi individualizzati e la collaborazione con l’Ente Locale, l’ A.U.S.L. e le altre strutture educative
territoriali.
26
Le scelte curricolari
D.M. del 4 settembre 2007 Indicazioni per il curricolo…:
Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle Istituzioni scolastiche, le Indicazioni costituiscono il quadro di
riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole.
Sono un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione.
La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa.
Il curricolo si delinea con particolare attenzione alla continuità del percorso educativo dai 3 ai 14 anni.
Ogni scuola predispone il curricolo, all’interno del Piano dell’offerta formativa, nel rispetto delle finalità, dei traguardi
per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni.
Il curricolo si articola attraverso:
o
i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia
o
le discipline nella scuola primaria e secondaria
Le scelte curricolari della scuola dell’infanzia
"La scuola dell’infanzia, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni di età e è la risposta al loro diritto all’educazione. … La scuola dell’infanzia è oggi un sistema pubblico integrato in evoluzione, che rispetta le scelte educative delle famiglie e realizza il senso nazionale e universale del diritto all’istruzione. … Per ogni
bambino o bambina, la scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia,
della competenza, della cittadinanza." [D.M. del 4 settembre 2007 Indicazioni per il curricolo…]
Il percorso formativo della scuola dell’infanzia si basa sulla scelta di contenuti, metodologie e strategie elaborata
collegialmente dai docenti per:
• la costruzione dell’identità personale
• la conquista dell’autonomia
• lo sviluppo delle competenze
Si tratta di un curricolo aperto e flessibile che si articola nei seguenti Campi di esperienza:
• Il sé e l’altro (Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme)
• Il corpo in movimento (Identità, autonomia, salute)
• Linguaggi, creatività, espressione (Gestualità, arte, musica, multimedialità)
• I discorsi e le parole (Comunicazione, lingua, cultura)
• La conoscenza del mondo (Ordine, misura, spazio, tempo, natura)
27
I discorsi e le parole
Linguaggi, creatività, espressione
Il corpo e il movimento
Il sé e l’altro
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine del triennio
Il bambino ha sviluppato il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato.
È cosciente della propria storia, della storia familiare, delle tradizioni della famiglia, della
comunità e della scuola e ha sviluppato un senso di appartenenza.
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o
male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti
degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il suo comportamento.
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto.
È divenuto consapevole delle differenze e sa averne rispetto.
Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista.
Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini.
Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti, sa seguire regole
di comportamento e assumersi responsabilità.
Il bambino ha raggiunto una buona autonomia personale, riconosce i segnali del corpo, sa
che cosa fa bene e che cosa fa male, conosce il proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e ha sviluppato pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.
Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare
in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l’uso di attrezzi
e il rispetto di regole, all’interno della scuola e all’aperto.
Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri.
Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo.
Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo statico e in movimento.
Il bambino segue con attenzione e con piacere spettacoli teatrali, musicali e cinematografici,
sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione e l’analisi di opere d’arte.
Comunica, esprime emozioni, racconta sfruttando le varie possibilità che il linguaggio del
corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e
drammatizzazioni. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e
sa utilizzare diverse tecniche espressive.
Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività.
Formula piani di azione, individualmente e in gruppo e sceglie con cura materiali e strumenti
in relazione al progetto da realizzare.
È preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il proprio lavoro.
Sa ricostruire le fasi più significative per comunicare quanto realizzato.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali di base producendo semplici sequenze sonoromusicali.
Esplora i primi alfabeti musicali utilizzando i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per
comunicare e per esprimersi attraverso di esse.
Il bambino ha sviluppato la conoscenza della lingua italiana dal punto di vista lessicale,
grammaticale, conversazionale.
Ha acquisito fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni,
le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale
e lo utilizza in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività.
Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute,
chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le regole.
Ha acquisito un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti
compiuti nei diversi campi di esperienza.
Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità
linguistica e il linguaggio poetico.
È consapevole e orgoglioso della propria lingua materna.
Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso
la scrittura anche utilizzandole tecnologie.
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La conoscenza del mondo
Il bambino sa raggruppare e ordinare secondo criteri diversi, confrontare e valutare
quantità; utilizza semplici simboli per registrare; compie misurazioni utilizzando
semplici strumenti.
Sa collocare correttamente se stesso, oggetti, persone nello spazio.
Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
Dimostra di sapersi orientare nella organizzazione cronologica della giornata scolastica.
Riferisce eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro collocazione
temporale e sa formulare correttamente riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato e prossimo.
Conosce i giorni della settimana, le ore della giornata e sa orientarsi nel tempo della vita
quotidiana e cogliere le trasformazioni naturali.
Il bambino ha imparato a osservare sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità.
Si dimostra curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni.
È in grado di prendersi cura di piante e piccoli animali.
Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze.
Gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica partecipano alle seguenti attività non curricolari:
Giochi da tavolo
Giochiamo con le canzoni scomposte
Le scelte curricolari della scuola primaria
LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
“La promozione del pieno sviluppo della persona e la promozione della
prima alfabetizzazione culturale, partendo dalle esperienze e dagli interessi dei bambini, sono le finalità della scuola primaria.
Essa promuove tutti i fondamentali tipi di linguaggio e sollecita
l’acquisizione e lo sviluppo di atteggiamenti e comportamenti corretti e
l’interiorizzazione di norme e valori che consentano di convivere nel responsabile esercizio dei diritti e dei doveri di ciascuno.
Gli alunni acquisiscono la struttura delle discipline, la loro logica interna, in modo che i processi di costruzione delle
discipline diventino processi mentali e sviluppino le abilità di utilizzazione dei sistemi simbolico-culturali.” [D.M.
4.09.2007]
Tenuto conto di ciò e come previsto dalla normativa vigente, il Collegio dei Docenti dell’ IC 6,
-
-
dopo aver considerato l’ampio patrimonio culturale, pedagogico e didattico della scuola italiana relativo ai curricoli, (dai Programmi Ministeriali del 1985 per la scuola elementare, ai risultati di varie Commissioni di studio ministeriali e di esperti, ai “Contenuti fondamentali per la formazione di base” del 1998, ai “Criteri generali per la riorganizzazione dei curricoli” del 2000, alle “Indicazioni per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo
d’istruzione” [Direttiva ministeriale del 4 settembre 2007], all’Atto di indirizzo dell’8 settembre 2009),
sulla base delle competenze ed esperienze professionali maturate,
tenuto conto delle specificità e delle effettive esigenze formative del contesto in cui opera l’istituto,
ha elaborato ed approvato
la programmazione didattica depositata presso la Segreteria della Direzione e presso le scuole primarie Ercolani e
Giordani. I genitori possono chiedere di prenderne visione.
Tale programmazione fa da sfondo e riferimento al piano di lavoro annuale, anch’esso depositato presso gli Uffici di
segreteria, elaborato dai singoli docenti e presentato ai genitori nel corso delle assemblee di classe.
29
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine del quinquennio
Inglese
Geografia
Storia
Italiano
[D.M. del 4 settembre 2007 Indicazioni per il curricolo…]
L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti (conversazione, discussione, scambi epistolari…) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un
registro il più possibile adeguato alla situazione.
Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di
studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza strategie di lettura
funzionali agli scopi.
Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell’infanzia, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali.
Produce testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse occasioni di
scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli, completandoli,
trasformandoli (parafrasi e riscrittura).
Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento utili per l’esposizione orale e la memorizzazione, acquisendo un
primo nucleo di terminologia specifica, raccogliendo impressioni personali e/o collettive, registrando opinioni proprie o altrui.
Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si
legge, mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse scelte
determinate dalla varietà di situazioni in cui la lingua si usa.
L’alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica.
Usa la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico.
Conosce le società studiate, come quella greca e romana, e individua le relazioni tra gruppi
umani e contesti spaziali.
Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie (alimentazione, difesa,
cultura).
Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte geostoriche
e inizia a usare gli strumenti informatici con la guida dell’insegnante.
Sa raccontare i fatti studiati.
Riconosce le tracce storiche, presenti sul territorio, e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.
L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti
topologici, punti cardinali e coordinate geografiche.
Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici
e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di montagna, collina, pianura, costieri, vulcanici ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani.
È in grado di conoscere e localizzare i principali "oggetti" geografici fisici (monti, fiumi, laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Italia.
Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e per realizzare
semplici schizzi cartografici e carte tematiche.
Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, fotografiche, artistico-letterarie).
Al termine della scuola primaria l’alunno sa riconoscere se ha o meno capito messaggi verbali orali e semplici testi scritti, sa chiedere spiegazioni, sa svolgere i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, sa stabilire relazioni tra elementi linguistico-comunicativi e culturali appartenenti alla lingua materna e alla lingua straniera.
Collabora attivamente con i compagni nella realizzazione delle attività collettive o di gruppo
dimostrando interesse e fiducia verso l’altro e individua differenze culturali veicolate dalla
lingua materna e dalla lingua straniera senza avere atteggiamenti di rifiuto.
Riesce a comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti familiari (ad
es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro).
Riesce a interagire nel gioco e a comunicare in modo comprensibile e con espressioni e frasi
memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine.
Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed
elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
30
Matematica
Scienze naturali e sperimentali - Tecnologia
L’alunno ha sviluppato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a
molte esperienze in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà.
Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare
l’opportunità di ricorrere ad una calcolatrice.
Ha imparato a percepire e a rappresentare forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno
geometrico (riga, compasso, squadra) ed i più comuni strumenti di misura.
È in grado di utilizzare rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative per ricavare informazioni.
Riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti vista.
Riesce a descrivere e classificare figure in base a caratteristiche geometriche e utilizza modelli concreti di vario tipo anche costruiti o progettati con i suoi compagni.
Riesce a risolvere facili problemi mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui
risultati e spiegando a parole il procedimento seguito.
Si è reso conto che in molti casi i problemi possono essere affrontati con strategie diverse e
possono ammettere più soluzioni.
Riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti ad un unico ambito) mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il procedimento seguito.
Si è reso conto che in molti casi i problemi possono essere affrontati con strumenti e strategie diverse e possono ammettere più soluzioni.
Grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni ha imparato a costruire ragionamenti (se pure non formalizzati) e a
sostenere le proprie tesi.
Ha imparato a riconoscere situazioni di incertezza e ne parla con i compagni iniziando ad
usare le espressioni "è più probabile", "è meno probabile" e, nei casi più semplici, dando
una prima quantificazione.
L’alunno ha acquisito capacità operative, progettuali e manuali, che utilizza in contesti di
esperienza-conoscenza per un approccio scientifico ai fenomeni.
Fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e in particolare all’esperienza che fa in classe,
in laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto alle sue considerazioni e
motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti.
Essendo stato abituato a non banalizzare la complessità dei fatti e dei fenomeni, sta imparando a identificarne anche da solo gli elementi, gli eventi e le relazioni in gioco.
A partire dalla propria esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai
testi letti, si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare.
Con la guida dell’insegnante e in collaborazione con i compagni, ma anche da solo, formula
ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza, identifica relazioni spazio/temporali, misura, utilizza concetti basati su semplici relazioni con altri concetti, argomenta, deduce, prospetta soluzioni e interpretazioni, ne produce rappresentazioni grafiche
e schemi di livello adeguato.
Sa analizzare e raccontare in forma chiara ciò che ha fatto e imparato.
Ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli altri, verso l’ambiente scolastico in quanto
ambiente di lavoro cooperativo e finalizzato, e di rispetto verso l’ambiente sociale e naturale.
Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini alimentari.
L’alunno esplora ed interpreta il mondo fatto dall’uomo, individua le funzioni di un artefatto
e di una semplice macchina, usa oggetti e strumenti coerentemente con le loro funzioni ed
ha acquisito i fondamentali principi di sicurezza.
Realizza oggetti seguendo una definita metodologia progettuale cooperando con i compagni
e valutando il tipo di materiali in funzione dell’impiego.
Esamina oggetti e processi in relazione all’impatto con l’ambiente e rileva segni e simboli
comunicativi indagando nei prodotti commerciali.
Osservando oggetti del passato, rileva le trasformazioni di utensili e processi produttivi e li
inquadra nelle tappe più significative della storia della umanità.
È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per sviluppare il proprio
lavoro in più discipline, per presentarne i risultati e anche per potenziare le proprie capacità
comunicative.
Utilizza strumenti informatici e di comunicazione in situazioni significative di gioco e di relazione con gli altri.
31
Musica
Arte e
immagine
Corpo, movimento e
sport
Religione
Cattolica
L’alunno sa esplorare, discriminare ed elaborare eventi sonori dal punto di vista qualitativo,
spaziale e in riferimento alla loro fonte.
Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,
imparando ad ascoltare sé stessi e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.
Sa articolare combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche applicando schemi elementari;
le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica; le trasforma in brevi forme rappresentative.
Sa eseguire, da solo e in gruppo, semplici brani strumentali e vocali appartenenti a generi e
culture differenti.
Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale, sapendoli poi utilizzare anche nelle proprie prassi esecutive; sa apprezzare la valenza estetica e riconoscere
il valore funzionale di ciò che si fruisce; applica varie strategie interattive e descrittive (orali, scritte, grafiche) all’ascolto di brani musicali, al fine di pervenire ad una comprensione
essenziale delle strutture e delle loro funzioni, e di rapportarle al contesto di cui sono espressione, mediante percorsi interdisciplinari.
L’alunno utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini statiche quali fotografie, manifesti, opere d’arte e messaggi in
movimento quali spot, brevi filmati, video clip ecc.
Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le
immagini attraverso molteplici tecniche, di materiali e di strumenti (grafico- espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
Legge gli aspetti formali di alcune opere; apprezza opere d’arte e oggetti di artigianato provenienti da altri paesi diversi dal proprio.
Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio mettendo in atto
pratiche di rispetto e salvaguardia.
L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio
corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali.
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo
anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali.
Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere ed apprezzare molteplici discipline sportive. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più
complessa, diverse gestualità tecniche.
Sa muoversi nell’ambiente di vita e di lavoro rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e
per gli altri.
Sa riconoscere alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla
cura del proprio corpo e ad un corretto regime alimentare.
Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e
l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco
sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva.
L’insegnamento della Religione Cattolica è disciplinato dagli accordi concordatari in vigore. I
traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento saranno definiti
d’intesa con l’autorità ecclesiastica, come da disposizione concordataria.
Attività
alternativa
Gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica partecipano ad
attività non curricolari, stabilite dal Collegio dei Docenti.
Le attività programmate sono cosi raggruppabili:
Educazione alla pace
Educazione interculturale
Giochi linguistici e matematici
Difesa degli animali
Il piacere di leggere
Costruiamo con gli origami
Il giornale quotidiano
Favole e fiabe
Miti e leggende
I diritti dei bambini
32
Le scelte curricolari della scuola secondaria
Nel rispetto della diversità, è privilegiata e attuata una metodologia attiva e interattiva che, partendo dalle preconoscenze degli alunni e valorizzando le esperienze e i vissuti individuali e collettivi, favorisca la costruzione personale dei concetti fondamentali comuni alle varie discipline ponendo attenzione
all’operatività pratica mentale;
alla promozione dell’apprendimento cooperativo attraverso il lavoro di gruppo;
alla valorizzazione dei diversi stili di apprendimento e delle diverse intelligenze che caratterizzano gli alunni;
alla promozione della creatività;
all’acquisizione delle conoscenze attraverso il confronto, la riflessione e il ragionamento, la ricerca.
Nello schema si riportano gli obiettivi disciplinari da raggiungere al termine del primo biennio e del terzo anno, conclusivo del primo ciclo di istruzione.
DIPARTIMENTO
STORICO-GEOGRAFICO E DELLA CONVIVENZA CIVILE
DIPARTIMENTO
LINGUISTICO
primo biennio
terzo anno
Conseguire il possesso dinamico
della lingua, nella varietà delle
sue forme attraverso lo studio
delle strutture morfologiche e
sintattiche
Ampliare le capacità comunicative ed espressive attraverso
un’adeguata conoscenza delle
lingue straniere
Usare un vocabolario attivo e passivo adeguato agli
scambi sociali e culturali
Capire messaggi orali e visivi intuendone gli aspetti impliciti
Saper produrre testi brevi, scritti e orali, ragionevolmente
ben costruiti e adatti alle varie situazioni interattive
Conoscere natura e funzione delle singole parole e della
struttura della frase semplice e complessa
Conoscere elementi della storia della lingua italiana e dei
rapporti tra l’italiano e i dialetti e tra l’italiano e le principali lingue europee
Conoscere e praticare funzionalmente la lingua inglese e,
da principiante, una seconda lingua comunitaria, se studiata
Acquisire consapevolezza della
dimensione temporale evolutiva
degli eventi storici, attraverso la
conoscenza dei fatti storici
Acquisire i fondamentali principi
etici e civili e delle norme di
comportamento sociale
Acquisire una conoscenza critica
del territorio e del rapporto uomo-ambiente
Aver consapevolezza delle radici storico-giuridiche, linguistico-letterarie e artistiche che ci legano al mondo classico, e dell’identità dell’Italia e dell’Europa
Saper collocare i tratti spaziali, temporali e culturali
dell’identità nazionale e delle identità regionali e comunali
di appartenenza
Sapersi orientare nello spazio e nel tempo, operando confronti costruttivi fra realtà geografiche e storiche diverse,
comprendendo le caratteristiche specifiche della civiltà europea e le somiglianze e le differenze tra la nostra e le altre civiltà del mondo
Essere consapevole di essere titolare di diritti e soggetto a
doveri
Conoscere l’organizzazione costituzionale ed amministrativa del nostro Paese, nonché gli elementi essenziali degli
ordinamenti comunitari ed internazionali e le loro funzioni
Sapersi comportare a scuola (viaggi di integrazione culturale compresi), per strada, negli spazi pubblici, sui mezzi
di trasporto, in modo da rispettare gli altri, riconoscendo
l’importanza di codici e regolamenti stabiliti
Conoscere l’importanza del rispetto dell’ambiente, della
sua conservazione, perché patrimonio di tutti
Saper adottare i comportamenti più adeguati per la salvaguardia della sicurezza propria e degli altri in condizioni
ordinarie o straordinarie di pericolo
33
RELIGIONE
CATTOLICA
DIPARTIMENTO
ESPRESSIVO E MOTORIO
DIPARTIMENTO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO
primo biennio
terzo anno
Acquisire e approfondire conoscenze
Utilizzare il metodo scientifico
Sviluppare le capacità logiche e
le abilità matematiche
Comprendere la realtà tecnologica attraverso le conoscenze tecniche e la pratica dei processi
operativi
Eseguire operazioni aritmetiche mentalmente, per iscritto
e con strumenti di calcolo, anche relative al calcolo di superfici e volumi dei solidi principali
Osservare la realtà riconoscendo relazioni tra oggetti o
grandezze, regolarità, differenze, invarianze o modificazioni
nel tempo e nello spazio
Esplorare e comprendere gli elementi tipici di un ambiente
naturale e umano inteso come sistema ecologico
Conoscere la geografia fisica della Terra e il significato dei
principali fenomeni naturali che la riguardano
Riconoscere semplici sistemi tecnici, individuandone il tipo
di funzione e descrivendone le caratteristiche
Analizzare e rappresentare processi ricorrendo a grafi, tabelle, mappe ecc oppure a formule, regole, algoritmi,
strutture di dati ecc
Mettere in relazione la tecnologia con i contesti socioambientali che hanno contribuito a determinarla
Usare strumenti informatici per risolvere problemi attraverso documentazioni, grafici e tabelle comparative, riproduzione e riutilizzazione di immagini, scrittura e archiviazione di dati, selezione di siti Internet e uso mirato di
motori di ricerca
Acquisire capacità comunicative
tramite i linguaggi figurativi
Conoscere la produzione artistica
nella sua dimensione storica
Sviluppare le capacità di ascolto
e di espressione musicale
Conoscere il linguaggio e la produzione musicale in dimensione
storica
Sviluppare armonia psicomotoria, con l’acquisizione di specifici
linguaggi e tecniche e con la pratica corretta dell’attività sportiva
Adoperare, per esprimersi e comunicare con gli altri, anche codici diversi dalla parola, come la fotografia, il cinema, Internet, il teatro, ecc
Comprenderne il valore, il senso e, in maniera almeno elementare, le tecniche
Saper leggere un’opera d’arte e saperla collocare nelle sue
fondamentali classificazioni storiche
Conoscere, leggere, comprendere e gustare, sul piano estetico, il linguaggio espressivo musicale nelle sue diverse
forme
Conoscere il proprio corpo e il suo funzionamento
Padroneggiare le conoscenze e le abilità che consentono,
mediante l’esercizio fisico, l’attività espressivo-motoria, il
gioco organizzato e la pratica sportiva individuale e di
squadra, un equilibrato ed armonico sviluppo della propria
persona
Valutare criticamente le esperienze motorie e sportive vissute in proprio o testimoniate dagli altri:
Utilizzare le competenze acquisite per svolgere funzioni di
giuria e di arbitraggio in discipline sportive di base
Sapersi relazionare e coordinare con gli altri, rispettando
le regole stabilite, attraverso la pratica sportiva
Conoscenza della religione cattolica attraverso l’analisi dei valori
morali e spirituali
Aver consapevolezza delle radici che ci legano al mondo
giudaico-cristiano e dell’identità spirituale dell’Italia e
dell’Europa
Collocare, in tale contesto, la riflessione sulla dimensione
religiosa dell’esperienza umana e l’insegnamento della religione cattolica
34
Strategie e metodo
In un modello di progettazione didattica formativa, la Scuola, al fine di promuovere apprendimenti significativi, opera
con flessibilità, facendo sempre riferimento alle matrici cognitive di ciascun alunno, nella consapevolezza della necessità di passare da una visione individuale dei processi ad una visione collegiale.
Si pongono come prioritarie le seguenti operazioni:
individuazione degli obiettivi minimi, da definirsi in termini operativi (conoscenze, abilità senza le quali non è possibile affrontare in modo positivo l’apprendimento, competenze)
confronto periodico delle informazioni raccolte dai singoli docenti nel Consiglio di Classe e Interclasse;
informazione costante nei confronti della famiglia.
Nella scelta delle strategie educative si terranno presenti i seguenti criteri metodologici:
utilizzo dello strumento della programmazione con verifiche collegiali;
flessibilità della programmazione stessa, aperta a interventi compensativi e/o integrativi;
applicazione del metodo della ricerca (scuola come laboratorio);
stimolo costante e diffuso all’operatività;
educazione allo studio e all’approfondimento individuale;
coinvolgimento collaborativo e responsabile dei genitori.
L’attività didattica viene condotta con tecniche diverse per rispondere ai vari stili cognitivi: lezione frontale, lavoro di
gruppo, percorsi personalizzati e individualizzati.
Il recupero, il consolidamento e il potenziamento vengono attuati all’interno della classe, mediante lavori di gruppo o
esercitazioni per livelli differenziati, tanto con l’intervento dei docenti di sostegno quanto utilizzando eventuali compresenze. Nella scuola media,compatibilmente con le risorse disponibili, vengono attivati moduli pomeridiani per il recupero degli apprendimenti, particolarmente di italiano, lingua inglese e matematica, da effettuarsi in orario pomeridiano, per gruppi di alunni a classi aperte parallele, individuati dai rispettivi Consigli di Classe.
Accoglienza
Per facilitare l’inserimento dei nuovi alunni, le classi prime di ogni scuola dell’Istituto programmano – nel periodo iniziale di ogni anno scolastico – una fase di accoglienza basata su:
orari flessibili;
attività di conoscenza reciproca.
Nelle classi successive alla prima il lavoro delle prime due settimane è finalizzato a consolidare gli apprendimenti
dell’anno precedente.
Data la peculiarità della scuola ospedaliera, l’accoglienza assume in tale contesto un forte rilievo, sia rivolta ai bambini
che ai loro genitori.
In corso d’anno vengono effettuati percorsi di incontro, conoscenza e orientamento per classi appartenenti a ordini
scolastici diversi: scuola dell’infanzia e primaria, scuola primaria e secondaria di 1° grado.
Flessibilità del tempo scuola
Sia nella scuola primaria che in quella secondaria di 1° grado la flessibilità si realizza attraverso:
gruppi omogenei e/o eterogenei nelle compresenze, appositamente strutturate su progetto, per recupero e/o
per percorsi di arricchimento;
piccoli gruppi per attività laboratoriali informatiche (redazione di un giornale, scrittura creativa, ricerca, orientamento, …);
gruppi omogenei e/o eterogenei di classe e di corso per le attività opzionali pomeridiane;
gruppi di classi diverse per attività di alfabetizzazione e di integrazione di alunni stranieri (collaborazione con
l’ente locale e associazioni del settore).
Note particolari: flessibilità oraria dei docenti di scuola ospedaliera.
Il servizio dei docenti della scuola in ospedale deve essere svolto necessariamente nei momenti consentiti dalle cure
cui i giovani pazienti sono sottoposti. Si determina quindi la necessità di articolare il servizio di tali docenti secondo
criteri di flessibilità, tali da consentire che il servizio venga effettivamente fruito dagli alunni in modo quanto più possibile ampio ed efficace.
Pertanto, a inizio d’anno viene stilato un orario delle lezioni di base, suscettibile di continui adattamenti, che possono
comprendere lo svolgimento di parte del servizio in orario pomeridiano presso la struttura ospedaliera, o per assicurare l’istruzione domiciliare agli alunni affetti da gravi patologie, seguiti anche in regime di day-hospital, spesso fuori
sede e quindi impossibilitati a mantenere il contatto con la scuola di appartenenza. L’istruzione domiciliare viene
svolta presso le case-alloggio messe a disposizione delle famiglie per tutta la durata della cura, che può protrarsi anche per l’intero anno scolastico.
Inoltre, in caso di alunni costretti alla degenza in regime di isolamento nel reparto di Oncoematologia, fatto che rende
impossibile l’insegnamento in presenza, si cercherà di dare continuità alla didattica mediante interventi a distanza
svolti presso la sede centrale di Via Finelli dalle aule dotate di computer e LIM collegate ai terminali installati nelle
camere del reparto (progetto Smart Inclusion varato nell’a.s. 2008/2009). Tali collegamenti potranno essere effettuati
opportunamente al termine delle ore curricolari, quindi dopo le ore 14.
Eventuali quote orarie non utilizzate, per mancanza di allievi o per l’impossibilità dei ragazzi ricoverati di usufruire
dell’insegnamento, possono essere prestate in momenti successivi di maggiore richiesta.
Gli adattamenti dell’orario vengono programmati dalla referente di plesso sulla base delle effettive necessità, con ca-
35
denza settimanale, in accordo con il Dirigente scolastico, e registrati nei documenti agli atti.
(Riferimenti normativi: C.M. 7 agosto 1998 n. 353; D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275; Nota dell’U.S.R. n° 5457 del 7 maggio 2009).
L’integrazione
La scuola è uno dei luoghi dove il bambino costruisce la sua crescita cognitiva e affettiva; egli è oggetto e, al tempo
stesso, soggetto della costruzione della conoscenza, guidato dalle dinamiche del proprio mondo interno, ma anche
dalle esigenze del mondo esterno, passando attraverso fasi di sviluppo mentale precise e ordinate.
Non tutti i bambini raggiungono e superano le stesse fasi nello stesso momento, alcuni più di altri e allora ci troviamo
di fronte a bambini in difficoltà o in ritardo di apprendimento o in situazione di disagio o disabili. Le cause di tali disturbi possono essere di origine ambientale, socio-culturale o organica. Negli ultimi anni poi, i nuovi flussi migratori,
hanno portato nelle nostre scuole tanti alunni stranieri che non conoscono la lingua.
Possiamo dire che nel nostro istituto conviviamo con tre tipologie di “diversità”:
alunni disabili, certificati ai sensi della L. 104/92 ;
alunni stranieri con problemi di alfabetizzazione a diversi livelli;
alunni in situazione di disagio scolastico.
Per favorire la migliore integrazione possibile di questi alunni disponiamo di risorse qualificate:
11 docenti di sostegno statali + 12 ore
1 docenti di sostegno comunale
209 h di personale educativo-assistenziale
collaborazione con il Comune per l’attivazione di attività di educazione interculturale.
Le leggi e i decreti emanati in questi ultimi anni ci danno indicazioni precise e tassative in materia di integrazione, nel
nostro istituto si cerca di organizzare attività il più possibile integrate nel lavoro di classe sfruttando al meglio le potenzialità del team (insegnanti curricolari, di sostegno, di L2, educatori, operatori del territorio).
Ogni team predispone un P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) che scaturisce dalle necessità e dalle proposte emerse negli incontri del G.O. (Gruppo Operativo).
Gli operatori del Circolo sono pronti a cogliere le opportunità di finanziamento offerte dalle leggi in vigore, presentando progetti per favorire l’integrazione e a sfruttare le risorse delle agenzie del territorio (CD-LEI, Centro di Documentazione per l’handicap, ecc.).
Presso la Direzione è istituito un Fascicolo Personale dell’alunno (per ogni alunno in possesso di certificazione ai sensi
della L. 104/92 e di certificazione per l’integrazione scolastica, C.I.S.) che documenta il percorso formativo di ogni alunno contenente:
C.I.S. (Certificazione per l’Integrazione Scolastica)
D.F. (Diagnosi Funzionale)
P.D.F. (Profilo Dinamico Funzionale)
P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato)
Gli operatori del Circolo s’incontrano:
prima dell’inizio della scuola per organizzare al meglio le risorse assegnate e predisporre le attività da realizzare;
a richiesta del Dirigente Scolastico e/o dei singoli, ogni volta che le circostanze lo richiedono (problemi, predisposizione progetti speciali, ecc.);
dopo la fine delle lezioni per la valutazione finale di tutte le attività.
Per quanto riguarda gli alunni che passano da un ordine di scuola all’altro, oltre alle strategie ed ai progetti predisposti
dalle Commissioni Territoriali sulla continuità (materna-primaria e primaria-media) che regolano il passaggio di tutti
gli alunni iscritti, ci si attiene alla normativa specifica che regola il passaggio degli alunni certificati: la C.M. n. 1/1988
(incontri e documenti di passaggio).
Attività di sostegno e integrazione
L’attività di sostegno ed integrazione si configura come uno dei principali percorsi educativi dei quali la Scuola è promotrice. Sulla base della legge n. 104 del 5 febbraio 1992 e degli Accordi di Programma vigenti, l’intervento specialistico degli insegnanti di sostegno e delle educatrici comunali si struttura sui seguenti modelli.
1 - Insegnamento individualizzato con gli alunni in situazione di handicap, per il recupero delle strumentalità di base
con uso di:
rinforzi graduati e calibrati;
apporto di giochi didattici, materiale occasionale e strutturato, schede didattiche, ecc.;
ausilio del computer, del videoregistratore, del registratore audio, ecc.
2 - Mediazione (in classe o nel piccolo gruppo) con uso di:
proposte didattiche alternative;
conversazione, dialoghi, giochi, percorsi grafici esplicativi, ecc.;
strategie esemplificative individuali, supportate da spiegazioni ed esperienze concrete;
stimoli a livello organizzativo e pratico.
3 - Integrazione a livello di classe o di interclasse (per classi parallele o in verticale), atta a favorire i processi di inserimento degli alunni in situazione di handicap nella struttura scolastica con proposte di:
laboratori vari (attività creative, di manipolazione o linguistiche, ecc.);
36
interventi adeguati (nelle conversazioni, nei momenti ricreativi, negli incontri con i genitori, in altre attività
curricolari);
conversazione e momenti di elaborazione linguistica;
uso di metodologie mirate;
progettualità, anche con esperti esterni.
Tali modelli sono applicati a seconda dei casi in esame e possono essere utilizzati in progetti rivolti all’handicap e a
supportare particolari situazioni di svantaggio.
In accordo con il team della classe, si adatteranno i modelli più idonei, non tralasciando mai l’attività di integrazione.
Le famiglie degli alunni in situazione di handicap sono interlocutori fondamentali con i quali si instaura e si mantengono rapporti di stretta collaborazione nelle fasi di progettazione e verifica dell’attività didattica secondo quanto previsto
dalla legge 104/92 e dagli Accordi di Programma.
Per gli alunni segnalati dalle competenti équipes sanitarie per disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) si applicano
le disposizioni contemplate dalla Legge 8 Ottobre 2010, n. 170, in vigore dal 2/11/2010 (Nuove norme in materia di
disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico).
Integrazione alunni stranieri
In ottemperanza con il DPR n. 394 del 31/08/1999 art. 45 la scuola supporta l’ingresso degli alunni stranieri attraverso modalità che ne favoriscano il graduale inserimento nella classe e nel contesto scolastico. Tali modalità sono declinate all’interno di un Protocollo di Accoglienza di rete, approvato nell’anno scolastico 2009-2010 e redatto dal nostro
Istituto in accordo con le altre scuole del Quartiere San Vitale (IC7, IC 16) e i Licei Fermi e Copernico. I capisaldi del
Protocollo si possono schematizzare in queste quattro azioni:
Accoglienza: fare ricorso a un mediatore culturale per le prime forme di comunicazione con l’alunno o con la famiglia; attuare corsi intensivi di alfabetizzazione per l’apprendimento dell’italiano, sia nel corso dell’anno scolastico che
in periodi precedenti o successivi.
Sostegno alla didattica: favorire il consolidamento e l’arricchimento linguistico necessario per lo studio delle discipline; proporre momenti di conversazione e di elaborazione linguistica per rafforzare la competenza orale.
Integrazione: favorire la socializzazione attraverso percorsi di tipo laboratoriale sia all’interno della classe, sia a livello d’Istituto.
Intercultura: favorire all’interno delle classi e della scuola iniziative di educazione interculturale per educare gli alunni al rispetto dell’altro e delle diverse culture.
Per quanto riguarda la Valutazione degli alunni neoarrivati, ogni Consiglio di Classe o Team docenti, dopo una fase di
osservazione, redigerà un Percorso Educativo Personalizzato, che attraverso l’individuazione di obiettivi adeguati alle
competenze e alle capacità dell’alunno, costituirà la premessa per la sua valutazione; si adotterà, pertanto, per i primi
due anni dall’arrivo in Italia, una valutazione “di percorso”, formulando un profilo generale sulla base della progettazione individualizzata, dell’impegno personale e tenendo conto delle valutazioni conseguite nei corsi di italiano L2 e/o
nelle attività svolte con altri docenti.
Continuità
Il gruppo dei docenti assicura la necessaria unità dell’insegnamento e la sua organicità mediante la collaborazione tra
gli insegnanti e l’attività di programmazione.
L’instaurazione di un clima professionale positivo, fondato sulla collaborazione, il rispetto reciproco, la disponibilità
appare una condizione importante per assicurare l’unitarietà.
Il perseguimento degli obiettivi educativi e cognitivi delineati dal progetto d’Istituto conferisce unitarietà e coerenza
agli interventi del gruppo docente, essendo tali obiettivi diretti agli stessi scopi pur attraverso differenti contenuti disciplinari e differenti stili d’insegnamento.
Appare anche fondamentale che gli insegnanti contitolari nelle medesime classi individuino criteri, principi e atteggiamenti comuni cui attenersi.
L’Istituto si impegna ad attuare il necessario raccordo tra i diversi gradi dell’istruzione, attraverso periodici incontri
degli insegnanti della scuola primaria con i docenti della scuola dell’infanzia e della scuola secondaria di 1° grado per
l’elaborazione di attività progettuali comuni.
Nell’ottica della continuità verranno elaborati percorsi in verticale (anche in rete con altre scuole) volti a sviluppare
negli alunni, insieme agli obiettivi cognitivi, la sicurezza individuale e la capacità di integrarsi con gli altri.
Al fine di rendere possibile una reale continuità curricolare tra i diversi ordini scolastici i docenti hanno individuato i
seguenti obiettivi trasversali considerati punto di arrivo di un segmento scolastico e di partenza del successivo.
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria
Interagire con adulti e compagni rispettando semplici regole di comportamento
Partecipare alle attività proposte prestando attenzione e impegno
Acquisire le principali autonomie personali (utilizzo del bagno, gestione del vestiario…)
Aver cura del proprio materiale e di quello di uso comune
Rispettare le consegne assegnate
Saper ascoltare e prestare attenzione
Comprendere un messaggio orale
Produrre un messaggio orale
Comprendere e produrre messaggi nei codici non verbali
Osservare
37
Utilizzare strumenti e materiali utilizzando tecniche e procedimenti
Memorizzare.
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di 1° grado
Ambito non cognitivo
Saper interagire con adulti e compagni in modo corretto rispettando le regole della convivenza democratica
Partecipare alle attività scolastiche prestando attenzione e impegno
Sapersi organizzare in modo responsabile (esecuzione dei compiti assegnati, gestione del materiale, del tempo…)
Saper eseguire un compito assegnato con affidabilità e precisione.
Ambito cognitivo
Conoscere i contenuti essenziali
Prestare attenzione per fornire risposte adeguate
Comprendere un messaggio orale
Produrre un messaggio orale
Leggere in modo abbastanza veloce e corretto
Comprendere un messaggio scritto
Produrre un messaggio scritto
Produrre un messaggio nei codici non verbali (grafico, tecnico, sonoro, gestuale)
Saper osservare
Utilizzare strumenti
Utilizzare tecniche e procedimenti
Saper applicare
Memorizzare
Avviarsi all’acquisizione di un metodo di studio.
Orientamento
Il fondamentale ruolo orientativo della scuola secondaria di 1° grado, ribadito dalle riforme al sistema di istruzione e
formazione nel nostro paese recentemente apportate dal Parlamento, trova fondamento nelle raccomandazioni diffuse
nel corso degli anni Novanta dalla Commissione della Comunità europea agli stati membri.
Il progetto di orientamento sviluppato dall’istituto si articola in stretta sinergia con il progetto di Educazione alla Salute e prevenzione del disagio, essendo finalizzato all’acquisizione delle competenze orientative essenziali che, nello
specifico, aiutano a superare con successo le transizioni e, in una visione più generale dell’individuo, vengono messe
in gioco nei momenti decisionali cruciali e nella costruzione di un progetto di vita realistico, sostenuto da valori e aspettative socialmente condivisibili.
Le competenze orientative che rappresentano le finalità del progetto si possono ricondurre a:
conoscenza di sé, del proprio stile cognitivo e delle proprie risorse e degli interessi, ma anche dei bisogni,
delle aspirazioni e dei desideri;
conoscenza della realtà territoriale e delle sue possibili opportunità, e, nel contempo, consapevolezza del rapido evolversi della realtà medesima;
capacità di collegare le due competenze precedenti per operare scelte coerenti e realistiche;
capacità di sostenere la decisione presa e di progettarne il percorso di realizzazione.
Aspetto fondamentale e imprescindibile di un progetto di orientamento è una costante attenzione al tema
dell’autovalutazione; non si tratta, però, di organizzare una specifica attività sul tema, quanto di strutturare l’intera
azione didattica e valutativa in tale direzione.
Vale la pena di sottolineare, inoltre, che l’orientamento non si prefigura come il contenuto di una nuova disciplina,
bensì come percorso trasversale che può trovare collocazione all’interno della progettualità disciplinare e collegiale,
lungo l’arco di tutto il triennio della scuola secondaria di 1° grado.
CLASSE PRIMA
Temi
Io
Tracce di lavoro disciplinari
e/o trasversali
•
L’inserimento
nella •
Riflettere sul passaggio dalla •
Attività di accoglienza: presenscuola media e l’avvio di scuola elementare alla scuola
tarsi per conoscersi.
un percorso di scelta (da media, come evento critico della
•
Conoscere la propria scuola
scolaro a studente).
propria carriera scolastica.
all’esterno e all’interno: le aule, i la•
Distinguere la specificità dei
boratori, gli spazi verdi (piante e
due contesti formativi.
mappe).
•
Esplicitare i vissuti personali
•
L’orario; l’uso del diario.
rispetto alla nuova esperienza.
•
I tempi e i modi dell’apprendere:
imparare ad organizzarsi.
Contenuti
Obiettivi
38
Io e
gli altri
Io e
•
Interventi per favorire la socializzazione, la
conoscenza reciproca e
l’instaurarsi di positive
interazioni con compagni
e adulti all’interno della
nuova esperienza scolastica.
•
La ricostruzione del
contesto sociale, i bisogni
della popolazione e le risorse del territorio.
il territorio
•
Ricostruire la rete dei rapporti interpersonali.
•
Approfondire il confronto fra i
coetanei e gli adulti.
•
Acquisire la capacità di leggere e rappresentare il proprio
contesto sociale.
•
Ricostruire i principali bisogni
del cittadino e individuare le
strutture in grado di soddisfarle.
•
I mezzi dell’apprendimento:
strumenti materiali, strumenti mentali
e strumenti linguistici.
•
Lo spazio dell’apprendimento,
inteso non solo come acquisire nozioni e conoscenze, ma come imparare a
comportarsi in modo adeguato, con
atteggiamenti corretti.
•
Elaborazione collettiva e discussione del codice di comportamento
della classe.
•
Conoscenza dell'ambiente e delle
risorse naturali (anche con visite guidate nel territorio).
•
Conoscenza della città, dei suoi
luoghi e strutture principali.
CLASSE SECONDA
Temi
Contenuti
•
Io
•
•
•
Io e
gli altri
•
Io e
il territorio
Conoscenza del sé
corporeo e relativo
mutamento adolescenziale.
Monitoraggio della
propria esperienza
scolastica.
•
•
•
Riflettere sulle caratteristiche
dell'età adolescenziale.
Potenziamento delle capacità
di autovalutazione degli studenti.
Consapevolezza delle proprie
abilità e attitudini.
La famiglia e il rappor- •
to con gli adulti.
La solidarietà e il rispetto come atteg•
giamenti essenziali
verso l'altro.
Consolidamento del percorso
di socializzazione iniziato il
primo anno.
Conoscenza delle differenti
culture presenti all’interno
della scuola e della società,
per favorirne la comprensione
e la valorizzazione.
•
Acquisire informazioni sulla
realtà economico-produttiva
locale e sulle principali aree di
professionalità.
I grandi settori della
produzione (primario,
secondario, terziario)
relativi ai bisogni della
società.
Tracce di lavoro disciplinari
e/o trasversali
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Lettura di brani sulla adolescenza,
sullo star bene con se stessi e con
gli altri; l’amicizia, i rapporti con
gli amici; il gruppo.
Educazione affettiva e sessuale.
Il ciclo biologico della vita umana.
Proiezione di filmati tematici e discussione.
Analisi e riflessioni sui propri sentimenti verso gli altri.
Riflessioni e discussioni sul rispetto delle regole.
Evoluzione delle attività produttive.
Il valore del lavoro.
Lo sfruttamento del lavoro.
Visite guidate.
Interviste e rielaborazione dei dati
raccolti.
CLASSE TERZA
Temi
Contenuti
•
•
Io,
gli altri
•
e
il territorio
•
Io e la scuola: la conoscenza di sé e delle
proprie potenzialità in
relazione alla scelta da
effettuare .
Istruzione e opportunità formative; lavoro
e opportunità occupazionali; le professionalità emergenti.
Costruire un progetto
di scelta: indicazioni
metodologiche per
operare una scelta
consapevole.
Strategie per la riuscita
del progetto individuale: informazioni, suggerimenti, confronti e
simulazioni per affrontare la scelta.
Tracce di lavoro disciplinari
e/o trasversali
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
•
•
Sviluppare capacità di autovalutazione.
Riflettere sull’esperienza scolastica vissuta.
Approfondire il bisogno di istruzione e confrontarne le
diverse rappresentazioni.
Acquisire informazioni sulle
diverse opportunità di istruzione e formazione.
Sviluppare abilità decisionali.
Saper costruire un progetto di
scelta.
Prefigurare caratteristiche
dell’inserimento in una nuova
situazione.
Confrontarsi con testimoni
significativi.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Evoluzione del sistema scolastico
e significato sociale dell’istruzione.
La formazione scolastica in altri
Paesi.
Informazione sul sistema scolastico e sul mercato del lavoro a supporto della scelta.
Compilazione di questionari di automonitoraggio sulla esperienza
scolastica (alunni).
Compilazione di test per il rilevamento delle propensioni professionali (alunni e genitori) .
Consultazione di documenti inerenti l’offerta del territorio.
Intervista a testimoni significativi.
Interviste e rielaborazione dei dati
raccolti.
Visite guidate.
39
Le attività specifiche del terzo anno, finalizzate alla scelta del percorso di istruzione dopo la scuola media ed alla formulazione
del Giudizio di Orientamento da parte dei Consigli di Classe, comprendono l’utilizzo di strumenti di monitoraggio (test, questionari, grafici) che prevedono anche il coinvolgimento dei genitori. L’elaborazione viene curata dalla referente per
l’orientamento, che coordina la commissione, costituita dai docenti coordinatori delle classi terze. Per sostenere una scelta
consapevole l’istituto si avvale anche da molti anni della collaborazione di un professionista, consulente famigliare, formatore
e docente. Per i richiedenti (genitori e alunni) viene attivato un servizio di consulenza specialistica sulla scelta, individuale o
per piccoli gruppi di alunni.
Allo stesso professionista vengono affidati interventi di consulenza e formazione sulla prevenzione del disagio.
Verifica e valutazione
La valutazione del processo formativo degli alunni, intesa come valutazione dei processi di acquisizione di strumenti di
apprendimento e, subordinatamente, come verifica delle competenze acquisite, è orientativa e risponde alla finalità di
far conoscere:
all’alunno, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati;
ai docenti l’efficacia delle strategie adottate per eventualmente adeguare le metodologie di insegnamento;
alla famiglia, i livelli conseguiti in funzione di abilità/capacità, conoscenze, comportamenti.
Il patto educativo di corresponsabilità esplicita il ruolo che ciascun componente è chiamato ad assumere e vengono
stabilite le reciproche responsabilità per evitare disagi, incomprensioni, disaffezione e insuccesso.
Il Collegio dei Docenti elabora sistemi di riferimento il più possibile oggettivi ed omogenei sia per predisporre
le prove di verifica, sia per stabilirne i criteri di valutazione.
Verifica dei livelli di partenza
Le prove per accertare i livelli di partenza hanno lo scopo di analizzare la situazione iniziale di ogni alunno e di ogni
classe rispetto ad alcune abilità di base, per saperne di più sui processi individuali di apprendimento e formulare meglio l’ipotesi di programmazione.
La lettura della raccolta dei dati fornisce elementi per la conoscenza dei profili di ogni alunno rispetto agli indicatori
selezionati, sia della situazione della classe rispetto ad ogni abilità descritta.
Sulla base delle elaborazioni dei dati raccolti si determinano gli obiettivi e le strategie di intervento, sia per il gruppo
(programmazione di classe, piani di lavoro disciplinari), sia individualizzati.
Nella scuola primaria esse sono prevalentemente costituite dalle osservazioni sistematiche condotte nelle prime settimane e dalle prove di valutazione sui requisiti di base.
Nella scuola secondaria vengono anche proposte prove di ingresso per verificare le competenze di base.
Per le prime classi i test sono concordati tra i docenti dei dipartimenti disciplinari in raccordo con i docenti delle varie
aree della scuola primaria.
Le osservazioni raccolte consentono di progettare percorsi di recupero, consolidamento, potenziamento in rapporto
alla situazione di partenza di ciascuno e sono alla base della programmazione dei docenti.
Verifiche periodiche
Le verifiche hanno lo scopo di controllare il percorso di apprendimento.
Le tipologie degli strumenti di verifica utilizzate sono:
ORALI
SCRITTE
GRAFICHE
PRATICHE
colloqui individuali
trattazione sintetica di argomenti
tabelloni di sintesi
esecuzioni con strumenti
interrogazioni brevi
relazione
illustrazioni
manipolazioni
sondaggi dal posto
elaborato su traccia data
disegni e composizioni
esperimenti
interventi
articolo di giornale
discussione di gruppo
lettera
prove di lettura
intervista
relazioni a voce
quesiti a risposta singola
esercitazioni alla lavagna
esercitazioni di laboratorio
rappresentazioni geometriche
diagrammi di valori statistici
attività motorie
quesiti a risposta multipla
procedimenti di calcolo
problemi a soluzione rapida
ricerche e cartelloni
sviluppo progetti
Le verifiche sono quanto più possibile oggettive, sistematiche e somministrate al termine delle varie attività svolte.
40
Le verifiche scritte sono corrette e illustrate agli alunni nel più breve tempo possibile al fine di rafforzarne l’efficacia
formativa.
Anche l’esito finale (ammissione o non ammissione) terrà conto dei progressi compiuti dall’allievo rispetto alla situazione di partenza, previo accertamento dell’effettivo impegno o disimpegno e analisi delle relative cause.
Nella preparazione e nella somministrazione delle prove si ritiene utile esplicitare il rapporto tra obiettivi e prestazioni
richieste per sviluppare l’autovalutazione degli alunni. Analogamente, nella correzione delle prove, si ritiene efficace
coinvolgere gli allievi nell’analisi degli errori perché si rendano conto del genere di difficoltà incontrate. Vanno, inoltre,
sempre indicati i criteri ai quali ci si riferisce per l’attribuzione dei punteggi o dei giudizi qualitativi.
Per rendere, nei limiti del possibile, più semplice la comprensione degli strumenti con i quali sono raccolte e classificate le informazioni utili per valutare, è concordata una scala di criteri convenzionali uniformi di apprezzamento delle
prove o verifiche.
La valutazione nella Scuola Primaria
Sul lavoro svolto sia in classe che a casa si esprimono giudizi quali: benino, bene, più che bene, molto bene, benissimo e altri. Tali giudizi non costituiscono oggetto di valutazione, in quanto il lavoro svolto sul quaderno è da considerarsi in preparazione allo svolgimento delle verifiche. La valutazione quadrimestrale e finale sarà espressa in decimi e
verrà effettuata attraverso la media dei voti riportati nelle verifiche periodiche ( scritte – orali ) e comunque tenendo
conto dei livelli di partenza e dei progressi, o meno, in corso d’anno, degli alunni; inoltre si valuterà anche l’impegno,
l’interesse e la partecipazione nelle attività proposte.
TABELLA PER L’ATTRIBUZIONE DELLE VALUTAZIONI NELLA SCUOLA PRIMARIA
DESCRITTORI
(valutazione scritta e orale)
VOTI
10
9
8
7
6
5
Obiettivi
Obiettivi
Obiettivi
Obiettivi
Obiettivi
Obiettivi
pienamente raggiunti in modo completo, approfondito e sicuro
raggiunti in modo completo e sicuro
raggiunti in modo completo e abbastanza sicuro
raggiunti in modo piuttosto completo
raggiunti
raggiunti in modo parziale
La valutazione del comportamento sarà espressa attraverso un giudizio sintetico descrittivo tenendo conto
delle seguenti voci :
Giudizio per
comportamento ottimo
Giudizio per
comportamento distinto
Giudizio per
comportamento buono
Giudizio per
comportamento discreto
Giudizio per
comportamento sufficiente
FREQUENZA
Frequenta con
regolarità le
lezioni
Frequenta con
regolarità le
lezioni
IMPEGNO
INTERESSE
PARTECIPAZIONE
S’impegna
con costanza e
serietà. Partecipa e collabora in modo
attivo e pertinente
Ha un comportamento
sempre corretto e collaborativo nei confronti di adulti
e coetanei
Rispetta con
consapevolezza le regole
Si impegna
con costanza e
serietà. Partecipa in modo
attivo
Frequenta le
lezioni con
una certa regolarità
Si impegna
con costanza.
Partecipa in
modo abbastanza attivo
e pertinente
Frequenta le
lezioni in modo discontinuo
Si impegna in
modo abbastanza regolare. La partecipazione risulta
non sempre
attiva.
Ha un comportamento
non sempre
corretto nei
confronti di
adulti e coetanei
Talvolta non
rispetta le regole
Frequenta le
lezioni in modo discontinuo
Partecipa con
scarso interesse e/o disturba
durante le lezioni.
RISPETTO
DEGLI ALTRI
RISPETTO
DELLE REGOLE
Ha un comportamento
corretto e collaborativo nei
confronti di
adulti e coetanei
Rispetta le
regole
Ha un comportamento
sostanzialmente corretto
Generalmente
rispetta le regole
Giudizio per
comportamento non sufficiente
La frequenza
è molto discontinua
Partecipa con
interesse molto limitato e
disturba durante le lezioni.
Ha un comportamento
poco corretto
nei confronti
di adulti e coetanei
Ha un comportamento
non corretto
nei confronti
di adulti e coetanei
Spesso non
rispetta le regole
Viola frequentemente le regole
41
La valutazione nella Scuola Secondaria di I grado
TABELLA PER L'ATTRIBUZIONE DELLE VALUTAZIONI – prove scritte
VOTI
DESCRITTORI
10
Obiettivi pienamente raggiunti in modo completo, approfondito e sicuro
9
Obiettivi raggiunti in modo completo e generalmente sicuro
8
Obiettivi raggiunti in modo completo
7
Obiettivi raggiunti in modo non sempre completo
6
Obiettivi raggiunti in modo essenziale
Obiettivi raggiunti in modo parziale e incerto
5
Obiettivi non ancora raggiunti
4
Per le prove oggettive i docenti della scuola secondaria di primo grado riporteranno, sia sul registro che su
ogni verifica scritta, il voto, accompagnato –dove possibile- dalla misurazione percentuale.
TABELLA PER L'ATTRIBUZIONE DELLE VALUTAZIONI - valutazione orale - Scuola Secondaria di I grado
VOTI
10
9
8
7
6
5
4
INDICATORI E DESCRITTORI DELLA VALUTAZIONE ORALE
Conosce con completezza e in modo approfondito i contenuti della disciplina e li riferisce
con proprietà lessicale;
pianifica il discorso in modo articolato e rigoroso;
utilizza con precisione e ricchezza espressiva la terminologia specifica;
fa commenti personali pertinenti ed anche originali;
esegue collegamenti precisi e puntuali.
Conosce con completezza i contenuti della disciplina e li riferisce con proprietà lessicale;
pianifica il discorso in modo articolato;
utilizza con precisione la terminologia specifica;
fa commenti personali pertinenti;
esegue collegamenti puntuali.
Conosce i contenuti della disciplina e li riferisce con proprietà lessicale;
pianifica il discorso in modo articolato;
utilizza con sicurezza e la terminologia specifica;
esegue collegamenti.
Conosce e riferisce con proprietà lessicale i contenuti della disciplina;
organizza il discorso in modo chiaro;
usa termini specifici della disciplina.
Conosce e riferisce in termini semplici i contenuti essenziali della disciplina.
Conosce gli elementi essenziali della disciplina in modo parziale, approssimativo;
riferisce con termini semplici e in maniera mnemonica gli argomenti studiati;
ha difficoltà a formulare il messaggio in modo chiaro e ordinato, usando i termini specifici
della disciplina.
Conosce gli elementi della disciplina in modo lacunoso e frammentario;
dimostra volontà di comprendere solo qualche contenuto;
riesce a stento a comunicare un messaggio significativo;
si esprime in maniera disorganica e frammentaria.
42
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
(1)
DEGLI STUDENTI - Corrispondenza VOTO NUMERICO-GIUDIZIO
10
9
8
Puntualità e
frequenza
A1
E’ sempre puntuale.
Frequenta con regolarità
le lezioni.
Giustifica con tempestività le assenze.
E’ puntuale.
Frequenta con regolarità
le lezioni.
Talvolta non giustifica
con tempestività le assenze.
Non sempre rispetta gli
orari. Frequenta le lezioni con una certa regolarità.
Talvolta non giustifica
con tempestività le assenze.
E’ frequentemente in ritardo.
Talvolta non giustifica
con tempestività le assenze.
Non rispetta gli orari.
Frequenta le lezioni in
modo discontinuo.
Spesso non giustifica
tempestivamente le assenze.
Non rispetta gli orari.
La frequenza alle lezioni
è molto discontinua.
Non giustifica le assenze
e si rende necessaria la
comunicazione alla famiglia.
Si impegna con costanza
e serietà,
Partecipa e collabora in
modo attivo e pertinente
.
E’ puntuale e preciso nelle consegne e sempre
munito di tutto il materiale scolastico.
Si impegna con costanza
e serietà.
Partecipa in modo attivo.
Svolge regolarmente le
consegne scolastiche.
È munito del materiale
scolastico.
Si impegna in modo abbastanza regolare.
La partecipazione risulta
non sempre attiva.
Talvolta non svolge le
consegne o è sprovvisto
del materiale scolastico.
Partecipa con scarso interesse e/o disturba durante le lezioni.
Svolge i compiti assegnati solo saltuariamente
ed è spesso sprovvisto
del materiale scolastico.
Partecipa con interesse
molto limitato e disturba
durante le lezioni.
Molto spesso non svolge
i compiti assegnati ed è
sprovvisto del materiale
scolastico.
Ha un comportamento
sempre corretto e collaborativo nei confronti di
adulti e coetanei.
Ha un comportamento
corretto e collaborativo
nei confronti di adulti e
coetanei.
Si impegna con costanza.
Partecipa in modo abbastanza attivo e pertinente.
Svolge le consegne scolastiche con una certa
regolarità.
È solitamente munito del
materiale scolastico.
Ha un comportamento
sostanzialmente corretto,
ma non sempre collaborativo nei confronti di
adulti e coetanei.
Ha un comportamento
non sempre corretto nei
confronti di adulti e coetanei.
Talvolta assume atteggiamenti poco rispettosi.
Ha un comportamento
poco corretto nei confronti di adulti e coetanei.
Spesso assume atteggiamenti poco rispettosi.
Ha un comportamento
non corretto nei confronti
di adulti e coetanei.
Molto spesso assume atteggiamenti non rispettosi.
Rispetta con consapevolezza le regole, le attrezzature e le strutture
dell’Istituto.
Rispetta le regole, le attrezzature e le strutture
dell’Istituto.
Generalmente rispetta le
regole, le attrezzature e
le strutture dell’Istituto.
Talvolta non rispetta le
regole, le attrezzature e
le strutture dell’Istituto.
Spesso non rispetta le
regole, le attrezzature e
le strutture dell’Istituto.
Viola frequentemente le
regole (episodi di gravi
violazioni dei doveri definiti dal regolamento
scolastico) e non rispetta
e/o danneggia le attrezzature e le strutture
dell’Istituto.
Impegno e
partecipazione
A2
Rispetto degli altri
B1
Rispetto delle regole,
cura dei locali e delle
attrezzature
B2
7
6
5
(2)
VOTI
(1)
nel COMPORTAMENTO rientrano le voci: impegno, interesse, attenzione e partecipazione, intendendolo così come “un comportamento attivo”.
VOTO 5: (dal “Regolamento approvato dal Consiglio dei Ministri n.41 del 13/03/2009”)
Il 5 in condotta comporterà la non ammissione all’anno successivo o agli esami di Stato. L'insufficienza sarà attribuita dal consiglio di classe per gravi violazioni dei doveri degli studenti definiti
dallo Statuto delle studentesse e degli studenti e cioè nei seguenti casi:
Allo studente che non frequenta regolarmente i corsi e non assolve assiduamente agli impegni di studio;
A chi non ha nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto che chiede per se stesso;
A chi non osserva le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti;
Agli alunni che non utilizzano correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici;
A chi arreca danno al patrimonio della scuola.
Per prendere un’insufficienza in condotta, comunque, si deve aver già preso una sanzione disciplinare. Se il comportamento indisciplinato si ripete l’insegnante con il consiglio di classe può decidere per l’attribuzione del 5.
Una sanzione disciplinare, quindi, sarà come un cartellino giallo dopo il quale se i comportamenti gravi persistono il consiglio di classe darà il cartellino rosso, cioè il 5 in condotta.
(2)
43
Valutazione quadrimestrale
Il documento di valutazione viene usato come registrazione e comunicazione di un processo educativo di
apprendimento, in riferimento alla proposta educativa, culturale e didattica che la scuola formula secondo
gli orientamenti del progetto d’Istituto.
Per la valutazione quadrimestrale, riferita sia ai livelli di apprendimento acquisiti sia al comportamento, si
terrà conto dei seguenti fattori:
media dei voti delle varie prove effettuate tenendo conto, comunque, degli eventuali progressi rilevati
rispetto al livello di partenza;
impegno e partecipazione nelle attività proposte a scuola e nello svolgimento dei compiti; puntualità e
frequenza; rispetto degli altri e delle regole; cura dei locali e delle attrezzature.
Nel primo quadrimestre si propenderà all’approssimazione per difetto delle valutazioni dei livelli di apprendimento acquisiti, in quanto gli elementi di conoscenza/abilità sono ancora parziali.
Per gli alunni diversamente abili la valutazione è strettamente correlata al percorso individuale e non fa riferimento a standard né quantitativi né qualitativi; inoltre deve essere finalizzata a
mettere in evidenza il progresso dell'alunno. Tenuto conto che non è possibile definire un'unica modalità
di valutazione degli apprendimenti che possa valere come criterio generale adattabile a tutte le situazioni
di handicap, essa potrà essere:
uguale a quella della classe
in linea con quella della classe, ma con criteri personalizzati
differenziata
mista
La scelta verrà definita nel PEI di ogni singolo alunno.
Per la valutazione degli alunni stranieri si rimanda al Protocollo d'accoglienza dell'Istituto.
Svolgimento degli scrutini
A fine quadrimestre, l’équipe pedagogica di classe procede alle operazioni di scrutinio, per le quali si sottolinea che:
la valutazione tiene conto del livello delle prestazioni, della frequenza, della partecipazione attiva
alla vita della scuola, del grado di maturazione, delle abilità orali e scritte, dell’impegno, della capacità di analisi e di sintesi;
in caso di valutazioni non sufficienti conseguite nel primo quadrimestre, l’équipe pedagogica di
classe individua le misure più idonee da mettere in atto per attuare il recupero delle carenze; la
famiglia è informata tempestivamente sulla situazione di difficoltà dell’alunno e sulle motivazioni
che hanno condotto ad esprimere valutazioni non positive;
al termine del secondo quadrimestre, in caso di insufficienze gravi o diffuse e ripetute in diverse
discipline, tali da pregiudicare la frequenza e il raggiungimento degli obiettivi formativi della classe successiva, constatata l’incapacità ad organizzare lo studio in maniera autonoma, lo studente
sarà dichiarato non ammesso alla classe successiva, avendo cura di comunicarne direttamente alla famiglia interessata la motivazione, prima della pubblicazione dei risultati finali. L’eventuale
decisione di non ammissione è da intendere non come una punizione, ma come un’ulteriore opportunità offerta all’alunno per raggiungere gli obiettivi che si ritiene egli possa raggiungere.
A conclusione della scuola primaria viene redatta la “certificazione delle competenze”, utile strumento di
passaggio alla scuola secondaria di 1° grado e, al termine di quest’ultima, viene rilasciata la certificazione
delle competenze di fine ciclo di istruzione. Per le classi terze, a conclusione del percorso di orientamento,
entro il mese di gennaio viene formulato il “consiglio di orientamento” in vista del proseguimento della
formazione nel secondo ciclo
Ampliamento dell’offerta formativa
Si tratta di progetti nei quali il Collegio dei docenti dell’IC 6 ha deciso
di investire le energie umane, le idee, le risorse economiche disponibili
e sono stati scelti sulla base dei seguenti principi:
stare bene con se stessi e con gli altri a scuola come a casa per il
quale è fondamentale sia instaurare un buon rapporto di fiducia fra
le diverse componenti dell’azione educativa sia la dimensione della
continuità, tanto nell’aspetto orizzontale (famiglia, ente locale, altre realtà territoriali) quanto nell’aspetto verticale (altri ordini di
scuola) in questa ottica di primaria importanza è privilegiare
l’integrazione della diversità in quanto risorsa per ricchezza di scambi e di confronti culturali.
I progetti
Di seguito vengono elencati i progetti che qualificano l’attività didattica delle scuole del nostro Istituto
come "maglie" di una rete complessa, nella quale le discipline trovano collegamenti attraverso nodi concettuali, struttura portante di tutto l’apprendimento.
I progetti sono tra loro connessi e non vivono soltanto di vita propria: la loro ragion d’essere sta nei tre
principi sopra evidenziati: continuità, benessere psicofisico, integrazione.
La progettazione può essere raggruppata in 4 aree, in relazione alle diverse finalità.
La presentazione dettagliata delle varie attività e dei progetti è inserita in un apposito raccoglitore, disponibile per la consultazione negli uffici di Direzione, che documenta in modo esplicito le azioni per la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa dell’istituto.
Le tabelle seguenti riportano la sintesi dei percorsi didattici organizzati per far raggiungere agli alunni le
necessarie competenze.
Motoria /Sport
PROGETTO
alunni
AGIO
Infanzia
GIOCO SPORT
Primaria
SPORT A SCUOLA
Media
obiettivi
Sviluppare e incentivare le abilità motorie di base, le capacità coordinative,
la socializzazione, il rispetto delle regole, la collaborazione per il raggiungimento di un obiettivo comune.
Sviluppare e incentivare le abilità motorie di base, le capacità coordinative,
la socializzazione, il rispetto delle regole, la collaborazione per il raggiungimento di un obiettivo comune.
Promuovere l’alfabetizzazione motoria,
concorrere allo sviluppo e consolidamento di comportamenti relazionali
positivi come l’abitudine alla lealtà, alla
socializzazione come fattore di formazione umana e di crescita della persona
finanziamenti
risorse umane
Risorse interne
ed esterne
Docenti interni
Esperto esterno
Risorse interne
ed esterne
Esperti esterni
Docenti interni
Risorse interne
Docenti interni
finanziamenti
risorse umane
Favorire il passaggio degli alunni da un
Risorse interne
ordine di scuola all’altro
Docenti interni
Fornire strumenti di informazione, di
autoanalisi e di riflessione che possano
condurre ad una scelta motivata e con- Risorse interne
sapevole
Docenti interni
Stimolare il potenziale creativo degli
Risorse interne
alunni certificati
Docenti interni
“danceability” tecnica di danza che
permette a persone con defferenti abi- Risorse interne
lità di danzare insieme
Docenti interni
Accoglienza/continuità/intercultura/alfabetizzazione
PROGETTO
Continuità
nido infanzia
primaria media
alunni
Infanzia
Primaria
media
Orientamento…
verso le superiori
Classi terze
secondaria
Ben-essere a
scuola
Alunni certificati
scuola primaria
Classi primaria
con alunni diversamente
abili
Le mille e una
danza
obiettivi
45
PROGETTO
Recuperare per
rimotivare
Screening diagnosi precoce DSA
Il mondo a scuola
Progetto mus-e
Recupero scolastico
La scuola crea e si
presenta
alunni
Alunni scuola
media
primaria
obiettivi
finanziamenti
Prevenire il disagio derivante dallo
Risorse interne
scarso rendimento scolastico
Diagnosi
precoce
dei
disturbi Risorse esterne
dell’apprendimento
Risorse interne
risorse umane
Esperti esterni
Docenti interni
Docenti interni
Infanzia
Primaria
media
Favorire
stranieri
degli
alunni Fondi specifici
Risorse interne
Esperti esterni
Docenti interni
Primaria
Stimolare il potenziale creativo
Risorse interne
Esperti esterni
Docenti interni
primaria
Primaria
l’inserimento
Prevenire il disagio derivante dallo
Risorse interne
scarso rendimento scolastico
Presentare la scuola per facilitare la
Risorse interne
continuità
Docenti interni
Docenti interni
Salute/ambiente
PROGETTO
alunni
Dentro la natura
infanzia
Scuola contro lo
spreco
media
Scuolambiente
Primaria
media
Comunicare con tutti i linguaggi
PROGETTO
alunni
obiettivi
finanziamenti
Avviare alla conoscenza del mondo
naturale
Sensibilizzare al consumo critico e alla
lotta allo spreco
Formare una corretta coscienza amRisorse interne
bientale
obiettivi
finanziamenti
risorse umane
Docenti interni
Docenti interni
Esperti esterni
Esperti esterni
Docenti interni
risorse umane
Biblioteca
Letture animate
primaria
infanzia
Risorse interne
Avvicinare i bambini al libro,alla scoperFinanziamento
ta e al piacere della lettura
dei genitori
Promozione della
lettura attraverso
la narrazione
media
Promuovere la lettura, ricrando una
dimensione di meraviglia e curiosità
Finanaziamento
dei genitori
Esperti esterni
ABC
dell’audiovisivo
primaria
Conoscere le tecniche per la produzione
di una breve animazione
Finanaziamento
dei genitori
Risorse interne
Esperti esterni
Docenti interni
media
Acquisire conoscenze informatiche di
base
Risoorse interne
Docenti interni
infanzia
Rispettare l’ambiente che ci circonda
Risorse interne
Docenti interni
Scuola ospedaliera
Gozzadini
Potenziare le capacità espressive, immaginative e creative
Risorse interne
Docenti interni
A-B-C-Dario informatico
A-B-C- del cittadino
La poesia del colore
Laboratorio artistico
Avviamento allo
studio del latino
media
KET e DELE
media
L3 in ospedale
Scuola ospedaliera Gozzadini
Lingue vive attraverso la drammatizzazione
media
Dillo con i burattini
infanzia
Lettore madre lingua inglese e spagnolo
media
Giocando impariamo le forme
infanzia
Musica dal vivo
primaria
Il castello
in…cantato
primaria
Danze dal mondo
Infanzia
Conoscere alcune fondamentali strutture morfologiche e sintattiche della lingua latina
Potenziare le abilità di produzione orale
e di comprensione delle lingue straniere
Assicurare un’offerta formativa completa agli alunni lungodegenti
Saper comprendere e memorizzare
testi in lingua straniera. Sviluppare la
creatività. Saper esternare le proprie
emozioni in lingua straniera
Soddisfare il bisogno di movimento e
liberazione della fantasia attraverso
l’uso di linguaggi diversi
Potenziare e abilità di produzione orale
e di comprensione delle lingue straniere
Usare un linguaggio per descrivere e
per chiarirsi problemi, ponendo domande o facendo riflessioni
Avvicinare i bambini al mondo della
musica e del teatro
Sviluppare le potenzialità espressive
degli alunni attraverso la pratica musicale.
Educare al movimento in relazione alla
musica
Docenti interni
Finanziamento dei
genitori
Docenti interni
Risorse interne
Esperti interni
Risorse interne
Docenti interni
Risorse interne
Docenti interni
Risorse interne
Docenti interni
Risorse estene
Docenti interni
Risorse interne
Esperti esterni
Risorse interne
Docenti interni
Risorse interne
Docenti interni
Risorse interne
Docenti interni
Finanziamento dei
Docenti interni
genitori
46
PROGETTO
alunni
obiettivi
finanziamenti
risorse umane
Risorse interne
I patrimoni della
storia
primaria
Teatro delle origini
media
Fai la mossa giusta (scacchi)
primaria
Servizi integrativi
Primaria e secondaria
Viaggi di istruzione
Primaria e
secondaria
Rendere l’apprendimento storico più
vicino alla propria esperienza quotidiana
Sviluppare le potenzialità espressive
degli alunni
Facilitare la maturazione dell’alunno e
accelerare la crescita delle facoltà logiche, divertendo nello stesso tempo.
Ampliare l’offerta formativa con laboratori pomeridiani il lunedì e il venerdì
(plesso Ercolani), e con il servizio di
refezione assistita dal lunedì al venerdì
(plesso Irnerio).
Integrare i percorsi curricolari con viaggi culturali della durata di almeno un
giorno
Risorse interne
Docenti interni
Risorse interne
Docenti interni
Finanziamento
dei genitori
Esperti esterni
Docenti interni
Finanziamenti
dei genitori
Educatori esterni
Finanziamenti
dei genitori
Docenti interni
CITTADINANZA E COSTITUZIONE: la cultura dei valori
L’istituto aderisce a progetti proposti e finanziati dall’ente locale o da istituzioni del territorio per promuovere lo sviluppo di solide competenze del viver civile.
PROGETTO
AMBITO
SCUOLE COINVOLTE
ENTE PROMOTORE
Fai la cosa giusta
Educazione alla legalità
Monte Sole
I valori della Resistenza e
la Costituzione
media
Comune di Bologna
Tribunale per i minori
Ass.ne Libera
A.N.P.I.
Tribunale di Bologna
Educazione Stradale
Corso per il conseguimento del C.I.G.C. (patentino)
classi 3e scuola
sec. I grado
Polizia Municipale
Motorizzazione Civile
Sicuri sulla strada
scuola primaria
primaria
media
CQR Consiglio di Quartiere
delle ragazze e dei ragazzi
Educazione alla cittadinanza
media
Quartiere S. Vitale
SCUOLAMBIENTE
Educazione ambientale
primaria
media
Gruppo Hera
USL Bologna
WWF
Coldiretti Bologna
Altri momenti formativi
Sono costituiti dalle attività finalizzate all’organizzazione e alla realizzazione delle feste che scandiscono
date significative dell’anno scolastico, l’adesione alla raccolta fondi per beneficenza, le attività di pre- e
post-scuola. Sono previste inoltre altre iniziative autonome, collegate ad eventi, comunque inserite nella
programmazione didattica e regolarmente autorizzate.
Le programmazioni curricolari di ogni scuola, le progettazioni dei laboratori, le attività dei progetti speciali sono raccolte in allegati al P.O.F.
47
Le visite guidate e i viaggi di istruzione
Tra le attività didattiche ed integrative della scuola, rientrano le visite guidate ed i viaggi di istruzione che
si configurano come strumenti per collegare l’esperienza scolastica all’ambiente esterno nei suoi molteplici aspetti: paesaggistici, umani, culturali, produttivi ...
All’interno del nostro Istituto, per consuetudine consolidata, si distinguono le seguenti tipologie fondamentali che seguono iter diversi di svolgimento ed approvazione:
1. le uscite finalizzate che si svolgono all’interno o all’esterno del Comune e non coprono la totalità
dell’orario scolastico giornaliero;
2. i viaggi di istruzione che si svolgono di norma fuori dal territorio comunale e coprono o superano
l’orario scolastico giornaliero.
Tutte queste attività, considerate come parte integrante delle lezioni, richiedono in linea generale una
preventiva e adeguata programmazione, predisposta dalla scuola all’inizio di ogni anno scolastico.
Il piano annuale delle uscite, approvato dalle assemblee di sezione e di classe, dai Consigli di Intersezione
e di Interclasse e dal Collegio dei Docenti, viene sottoposto, per l’approvazione definitiva, al Consiglio di
Circolo. Nel caso in cui le uscite vengano effettuate utilizzando mezzi pubblici di linea o vengano svolte a
piedi, sono autorizzate dal Dirigente Scolastico, su delega del Consiglio di Circolo che è invece chiamato
ad autorizzare tutte le uscite e le visite che richiedano l’utilizzo di mezzi di trasporto privati.
Dove rivolgersi per…
ALL’UFFICIO DI SEGRETERIA
Via Finelli, 2
Tel. 051/240188 – Fax 051/240189
-
per le iscrizioni
per certificati e diplomi scolastici
per informazioni su orari, programmi, libri
di testo
per segnalare problemi e fare proposte
AL QUARTIERE SAN VITALE
Vicolo Bolognetti, 2
Tel. 051/276111
-
AGLI INSEGNANTI
-
per conoscere l’andamento scolastico del
bambino
per problemi di apprendimento e di disagio scolastico
per informazioni sui contenuti dell’insegnamento
per la refezione scolastica
per l’assistenza prima e dopo l’orario di lezione (pre-scuola e post-scuola)
per informazioni sui servizi scolastici
ALL’AZIENDA USL
POLIAMBULATORIO ZANOLINI
PEDIATRIA DI COMUNITÀ
Via Zanolini, 2 – Tel. 051/2869111
-
-
per informazioni sulla medicina scolastica e
la prevenzione delle malattie e del disagio
psicologico
per informazioni sulle diete della mensa
scolastica
AL DOCENTE COORDINATORE
DI PLESSO
- per informazioni generali (regole, organizzazione, ecc…)
- per segnalare problemi e fare proposte relativamente al plesso
Il Dirigente Scolastico riceve su appuntamento.
Il DSGA riceve tutti i giorni, preferibilmente su appuntamento.
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I servizi dell’ente locale
L’istituto organizza i seguenti servizi:
•
•
•
pre-scuola per tutte le scuole
dalle ore 7.30 alle ore 8.30;
inter-scuola (solo alla scuola primaria “Ercolani”)
dalle ore 12.30 alle ore 14.30
post-scuola per tutte le scuole primarie
dalle ore 16.30 alle ore 18.00
I servizi di pre- e post-scuola vengono svolti dal lunedì al venerdì e vengono istituiti in presenza di un
numero minimo di 15 richiedenti.
.
Le visite guidate e i viaggi di istruzione
Tra le attività didattiche ed integrative della scuola, rientrano le visite guidate ed i viaggi di istruzione che
si configurano come strumenti per collegare l’esperienza scolastica all’ambiente esterno nei suoi molteplici aspetti: paesaggistici, umani, culturali, produttivi ...
All’interno del nostro Istituto, per consuetudine consolidata, si distinguono le seguenti tipologie fondamentali che seguono iter diversi di svolgimento ed approvazione:
3. le uscite finalizzate che si svolgono all’interno o all’esterno del Comune e non coprono la totalità
dell’orario scolastico giornaliero;
4. i viaggi di istruzione che si svolgono di norma fuori dal territorio comunale e coprono o superano
l’orario scolastico giornaliero.
Tutte queste attività, considerate come parte integrante delle lezioni, richiedono in linea generale una
preventiva e adeguata programmazione, predisposta dalla scuola all’inizio di ogni anno scolastico.
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Il piano annuale delle uscite, approvato dalle assemblee di sezione e di classe, dai Consigli di Intersezione
e di Interclasse e dal Collegio dei Docenti, viene sottoposto, per l’approvazione definitiva, al Consiglio di
Circolo. Nel caso in cui le uscite vengano effettuate utilizzando mezzi pubblici di linea o vengano svolte a
piedi, sono autorizzate dal Dirigente Scolastico, su delega del Consiglio di Circolo che è invece chiamato
ad autorizzare tutte le uscite e le visite che richiedano l’utilizzo di mezzi di trasporto privati.
Dove rivolgersi per…
ALL’UFFICIO DI SEGRETERIA
Via Finelli, 2
Tel. 051/240188 – Fax 051/240189
-
per le iscrizioni
per certificati e diplomi scolastici
per informazioni su orari, programmi, libri
di testo
per segnalare problemi e fare proposte
AL QUARTIERE SAN VITALE
Vicolo Bolognetti, 2
Tel. 051/276111
-
AGLI INSEGNANTI
-
per conoscere l’andamento scolastico del
bambino
per problemi di apprendimento e di disagio scolastico
per informazioni sui contenuti dell’insegnamento
per la refezione scolastica
per l’assistenza prima e dopo l’orario di lezione (pre-scuola e post-scuola)
per informazioni sui servizi scolastici
ALL’AZIENDA USL
POLIAMBULATORIO ZANOLINI
PEDIATRIA DI COMUNITÀ
Via Zanolini, 2 – Tel. 051/2869111
-
-
per informazioni sulla medicina scolastica e
la prevenzione delle malattie e del disagio
psicologico
per informazioni sulle diete della mensa
scolastica
AL DOCENTE COORDINATORE
DI PLESSO
- per informazioni generali (regole, organizzazione, ecc…)
- per segnalare problemi e fare proposte relativamente al plesso
Il Dirigente Scolastico riceve su appuntamento.
Il DSGA riceve tutti i giorni, preferibilmente su appuntamento.
I servizi dell’ente locale
L’Ente Locale organizza, nelle scuole dell’istituto, i seguenti servizi:
•
•
•
pre-scuola per tutte le scuole
dalle ore 7.30 alle ore 8.30;
inter-scuola (solo alla scuola primaria “Ercolani”)
dalle ore 12.30 alle ore 14.30
post-scuola per tutte le scuole primarie
dalle ore 16.30 alle ore 18.00
I servizi di pre- e post-scuola vengono svolti dal lunedì al venerdì e vengono istituiti in presenza di un
numero minimo di 15 richiedenti.
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Anno scolastico 2012/2013 - Istituto Comprensivo n.6 Bologna