Anno LXIVI - n. 2 - Febbraio 2009 - Direzione, Redazione e Amministrazione - Via A. Mario 19 - 45100 Rovigo - Tel. 0425.2018 - Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DCB Rovigo - Pagamento assolto tramite vesamento della quota associativa - Contiene I.R.
mensile dell’associazione
polesana coldiretti rovigo
n.02/09
febbraio
MARINI
CONFERMATO
STATO DI SALUTE
DELLA PAC: LE NOVITÀ
UN PROGETTO PER IL PAESE
sommario
mensile dell’associazione
polesana coldiretti rovigo
n.02/09
febbraio
mensile dell’associazione
polesana coldiretti rovigo
n.02/09
febbraio
in copertina...
MARINI
CONFERMATO
la firma della bandiera
Coldiretti da parte
dei direttori presenti
all'Assemblea elettiva
STATO DI SALUTE
DELLA PAC: LE NOVITÀ
editoriale
Coldiretti torna ad essere
la motrice dell’impresa ................................ pag. 4
news&news................................... pag. 5
report nazionale
© Coldiretti Rovigo
Sergio Marini guiderà
Coldiretti fino al 2012 .................................. pag. 6
Proprietario Editore
report regionale
Direzione, Redazione e Amministrazione
Via A. Mario 19 - 45100 Rovigo - Tel. 0425.2018 - Fax 0425.28543
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Ass. Polesana Coltivatori Diretti
Rapp. legale - Valentino Bosco - Via A. Mario 19 - 45100 Rovigo
Direttore
Adriano Toffoli
Direttore Responsabile
Beatrice Tessarin
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Progetto Grafico e Impaginazione
Rinnovo cariche regionali
Giorgio Piazza confermato ........................ pag. 8
piano speciale
Verifica dello stato
di salute della PAC ....................................... pag. 10
Freskiz Comunicate
territorio polesine
Stampa
Perché l’Agrimercato
di Coldiretti ...................................................... pag. 20
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353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DCB Rovigo
fare impresa/finanza
La crisi finanziaria mondiale
e le aziende agricole..................................... pag. 22
fare impresa/normativa
Bonus sociale sull’elettricità
al via le procedure ........................................ pag. 26
Metà della spesa
delle famiglie è anonima . ........................... pag. 28
Registrazione
Aut. Tribunale di Rovigo - n. 7 - 28 Maggio 1948
Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa
n. 6117 - 17 Dicembre 1997
Iscrizione al ROC - Registro Operatori di Comunicazione
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giovani in movimento
Tiratura
6500 copie su carta Dalum Cyclus Print
certificata Ecolabel (100% Riciclata)
Riparte la corsa
all’Oscar Green .............................................. pag. 30
vetrina...................................................... pag. 32
editoriale
Coldiretti torna ad essere
la motrice dell’impresa
Bosco: «E’ il momento di recuperare
la forza di essere Associazione»
> Valentino Bosco, presidente Coldiretti Rovigo
Mentre partecipavo alla Messa in suffragio di Napoleone Sartori, a cinque anni dalla morte, il 24
gennaio, mi veniva da pensare al tempo che passa.
Come e quanto è cambiata Coldiretti dalla presidenza Sartori? Come, se e quanto è cambiata
la Nostra Associazione da quel 1919, quando i
“nostri padri fondatori” si riunirono per costituire
l’Associazione Piccoli Proprietari e Fittavoli? Fu un
momento storico straordinario, in cui quegli uomini vollero fortemente creare delle regole per
stare insieme, perché avevano intuito che l’associarsi era il mezzo ideale per riscattare la propria
dignità, prima di persone, poi di lavoratori e di imprenditori. Avevano voglia di migliorare la propria
condizione, di affermarsi sulla scena dell’Italia di
allora. E’ così che l’Associazione ha avuto un enorme impulso, è diventata la locomotiva per trainare
le piccole e volitive imprese agricole verso la crescita e verso il riconoscimento di diritti e provvedimenti statali necessari. Poi, i tempi sono cambiati.
Coldiretti ha, forse, trainato un po’ meno, si è limitata ad accompagnare le imprese; qualche volta
ha vissuto della rendita dei tempi passati. Dopo gli
anni 80 e 90 il clima è mutato: Coldiretti si è rigenerata e ristrutturata per essere ancora motore di
sviluppo.
Non è facile dire queste cose, perché non è facile
fare autocritica. D’altra parte, se non ci si ferma,
ogni tanto a fare dei bilanci, non si potrà mai raddrizzare il tiro.
Oggi Coldiretti non è più una locomotiva, ma un
missile, perché vuole proiettare le Nostre imprese sulla scena economica mondiale, dove devono entrare con la loro identità (ed i loro valori)
e restare salde nell’oceano della mega-finanza e
del global-local, mentre tutti vanno alla deriva.
Sentiamo la forte necessità di far aggregazione,
di creare la mentalità della cooperazione, di recuperare quello spirito del 1919. Vogliamo creare
condivisione con gli altri settori produttivi attorno a valori comuni per integrare le filiere, per
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crescere a livello imprenditoriale ed economico e
sviluppare il nostro territorio. Oggi nessun settore può stare da solo, ma deve aggregarsi agli altri,
deve scambiare idee ed elaborare progetti condivisi. E’ l’unico modo per crescere, sia come organizzazione, sia come impresa, sia come singoli imprenditori. Una crescita che non è solo in quantità,
ma un’evoluzione.
Coldiretti vuole essere propositiva dentro, ma anche fuori, nel dialogo con gli organismi sociali
e istituzionali. Vuole condividere progetti di sviluppo e diventare punto di riferimento per l’intera
agricoltura polesana; vuole posizionarsi davanti
alle Nostre imprese per incentivare lo sviluppo
del reddito e l’imprenditorialità; deve affiancarsi alle cooperative per stimolarle a diventare
un vero strumento a servizio dell’impresa. Il 20
marzo prossimo, a Roma, il presidente Marini terrà
un incontro col mondo cooperativo e dei consorzi
agrari per potenziare le filiere agroalimentari.
Soltanto Coldiretti, oggi, ha un progetto nazionale di rilancio delle filiere, mentre gli altri non
vogliono o non sono in grado di elaborare idee.
Forse perché dovrebbero far emergere i contrasti
di interesse, che si frappongono tra la difesa dei
prodotti italiani e la difesa di quelli importati. Oggi
è prioritario difendere ed etichettare le produzioni “made in Italy” per dare più valore a tutta
la filiera contro l’industria alimentare e la GDO che
vogliono omologarla e renderla anonima, annullando così il nostro lavoro sulla qualità.
La difesa del “made in Italy” e delle filiere agricole sarà il filo conduttore di tutto il nostro lavoro e riaffermeremo questa posizione in tutte
le sedi, anche politico istituzionali, in tutti i processi di rinnovo del 2009: Camera di commercio,
Provincia, Comuni, Consorzio di difesa, Consorzi
di bonifica… Daremo segnali forti, prenderemo
posizioni coraggiose, anche impopolari, avendo
di mira soltanto il bene delle famiglie diretto coltivatrici socie e del nostro territorio.
CONTRIBUTI ALLE AZIENDE
COINVOLTE NELLA TROMBA
D’ARIA DEL 15 AGOSTO 2008
DOMANDE ENTRO
IL 23 FEBBRAIO 2009
(b.t.) - La tromba d’aria del 15 agosto 2008, che si
è abbattuta nel territorio del Comune di Adria,
è stata dichiarata “a carattere eccezionale” con
decreto del Ministro per le Politiche agricole.
Pertanto, ma solo previa decisione della Commissione europea, le aziende agricole che si trovano in via Carlina, via Ciceruacchio e Strada
Scirocco e che hanno subito danni nella misura non inferiore al 30 per cento della produ-
zione lorda vendibile del 2008, potranno accedere ai contributi di legge.
Per le aziende che ricadono in zone svantaggiate, che hanno subito danni nella misura sopra
indicata, è previsto un contributo in conto capitale fino al 90 per cento dei costi effettivi affrontati per il ripristino delle strutture aziendali
o delle scorte danneggiate dalla tromba d’aria.
Le domande devono essere presentate entro
e non oltre il 23 FEBBRAIO 2009 al Servizio
ispettorato regionale per l’agricoltura di Rovigo,
in duplice copia, oltre documentazione giustificativa.
Si consiglia di informarsi preventivamente agli
uffici Caa di Coldiretti-Impresa Verde della
zona di Adria e della sede provinciale di Rovigo.
Fattorie didattiche
MEETING DELL’INFANZIA A ROVIGO
Le fattorie didattiche di Coldiretti, inserite nell’elenco regionale, sono luoghi formativi di complemento alle scuole per
la prima infanzia; anzi, sono delle speciali scuole in campagna, ideali per bambini da zero a sei anni. E’ il messaggio forte che il Comune di Rovigo ha dato con l’organizzazione del
meeting “Educare oggi”, in programmazione al Monastero
degli Olivetani, dal 16 al 18 gennaio, cui sono convenuti insegnanti ed educatori dell’infanzia da tutta la provincia, per
l’annuale aggiornamento professionale.
«La relazione d’apertura del meeting è stata sulla “Carta della
qualità” delle fattorie didattiche della Regione Veneto - spiega Lorenza Bellettato, responsabile Coldiretti Rovigo, che
aggiunge - Coldiretti è stata presente con le proprie fattorie
didattiche che hanno allestito dei laboratori di manipolazione della pasta di mais e dell’argilla, aperti alle famiglie ed
hanno preparato per i partecipanti al meeting alcune degustazioni con i prodotti aziendali».
Il connubio tra fattorie e scuola dell’infanzia è nato dalla
consapevolezza che gli istituti scolastici, pubblici e privati,
non fruiscono appieno delle potenzialità didattiche dell’ambiente-fattoria. «Molto spesso l’informazione è frammentaria - chiarisce Lorenza Bellettato - e non viene naturale
La titolare della fattoria Corte S. Lorenzo
nel laboratorio coi bambini
I titolari delle fattorie L’Ocarina e Le Clementine
al meeting “Educare oggi”
inserire nella programmazione scolastica attività e relazioni
con la realtà del mondo agricolo e del territorio, fondamentale per la crescita e lo sviluppo del bambino. Per colmare
il gap informativo scuola-fattoria, ho suggerito ai responsabili dell’Istruzione del Comune di Rovigo, di partire dalla
conoscenza della “Carta qualità” delle fattorie didattiche.
Pochi sanno - spiega Bellettato - che la Regione Veneto, per
eliminare l’improvvisazione e garantire la qualità dell’offerta
educativa, inserisce nel proprio elenco regionale, soltanto le
aziende che rispettano un insieme di requisiti indispensabili,
che mirano alla preparazione professionale del titolare della
fattoria, per un corretto rapporto con bambini e famiglie: un
corso di formazione e l’aggiornamento annuale, il rispetto e
la conoscenza delle norme igienico-sanitarie e di sicurezza,
la predisposizione in azienda di “percorsi educativi” che valorizzino la tradizione, la cultura, i prodotti agricoli, il legame
col territorio, specifici di quell’azienda».
L’elenco regionale delle fattorie didattiche si può trovare nel
sito web della Regione Veneto, sotto “agricoltura e foreste” e
cliccando su “agroalimentare”.
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news&news
Ultimora
report nazionale
Sergio Marini guiderà
Coldiretti fino al 2012
Il nostro Progetto per il Paese: Una filiera italiana
e tutta agricola
Ampio resoconto nel Notiziario Terra Polesana
> Ufficio stampa Confederazione Coldiretti
(Agra press) - ROMA - «La crisi economica determinata dall’esplosione dell’economia di carta
che ha generato una ricchezza fittizia, ridà centralità all’agricoltura, prima generatrice dell’economia
reale». lo ha detto il presidente della Coldiretti Sergio Marini nella sua relazione all’assemblea elettiva che, il 30 gennaio, lo ha rieletto presidente per i
prossimi quattro anni. Una relazione improntata ad
un realistico e necessario ottimismo pur nella consapevolezza delle difficoltà delle aziende agricole.
Marini ha illustrato il suo programma per i prossimi
quattro anni che sarà incentrato sulla costruzione
di una filiera tutta italiana e tutta agricola, affinché gli agricoltori non siano mezzadri dell’industria o, peggio, si trasformino in mezzadri della
grande distribuzione. «Sarà questo - ha spiegato
- il cuore della seconda fase della rigenerazione»,
confermando la necessità di rinvigorire il progetto “campagna amica”, attraverso il quale passa il
patto con il consumatore, vero asse della politica
della Coldiretti.
«Tutto il percorso della Confederazione - ha sottolineato Marini - è orientato a salvaguardare i
redditi degli associati e a garantire loro prezzi
remunerativi delle produzioni».
Secondo il presidente della Coldiretti la causa dei
prezzi agricoli bassi non è la crisi, per quanto drammatica, ma lo scarso potere contrattuale degli
agricoltori all’interno della filiera. «Proprio per
questa ragione la Coldiretti - ha annunciato - lavora a riorganizzare le filiere investendo su consorzi agrari e cooperative, soprattutto al sud».
Marini ha annunciato che il 20 marzo la confederazione riunirà, al Palalottomatica di Roma,
«tutta la dirigenza delle cooperative aderenti a
Coopcoldiretti, tutti i consorzi agrari aderenti
ad Assocap, tutte le associazioni “I mercati di
campagna amica”.
Per realizzare questo programma - ha asserito il
presidente della Coldiretti - contiamo di avere vicino la politica, con rispetto reciproco, ma in un
percorso condiviso che vada oltre gli interessi di
categoria». Poi ha avvertito il Governo: «Se si trova-
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Sergio Marini identikit
Sergio Marini, 44 anni, guiderà per i prossimi quattro anni
la Coldiretti che, con un milione e mezzo di associati, è la
maggiore organizzazione agricola in Italia e in Europa. Lo ha
stabilito l’Assemblea elettiva dei delegati giunti a Roma dalle
campagne di tutte le regioni italiane, che lo ha eletto con il
99 per cento dei voti.
Laureato in Agraria con il massimo dei voti, Marini conduce
un’impresa florovivaistica in serra, con piante ornamentali e seminativi in Umbria. Coniugato, due figli di 17 e 12
anni, ha assunto il primo incarico in Coldiretti nel 1984 come
Delegato provinciale del movimento giovanile di Terni.
Dal 1997 al 2008 è stato presidente di Coldiretti Umbria, dal
2001 sino al 2007 vicepresidente nazionale e dal 9 febbraio 2007 presidente nazionale. Il quinto presidente della
storia della Coldiretti continuerà, dunque, a guidare una
forza sociale che rappresenta le imprese agricole radicata
sul territorio con 19 Federazioni regionali, 97 Federazioni
provinciali e interprovinciali, oltre 724 uffici di zona e 5.668
sezioni periferiche che sono il riferimento della maggioranza
assoluta delle imprese agricole italiane.
L’Assemblea ha eletto anche la nuova Giunta che risulta
composta da: Nino Andena (vicepresidente), Massimo Gargano (vicepresidente), Gennaro Masiello (vicepresidente),
Mauro Tonello (vicepresidente), Tulio Marcelli, Giorgio Piazza, Pietro Salcuni, Marco Antonio Scalas.
Un momento dell'Assemblea elettiva
no soldi per le auto si trovano anche per fondo di
solidarietà, oneri sociali, Ici e crisi di mercato».
Per quanto riguarda il decreto legge sulle quote latte Marini ha reso
noto che eventuali decisioni del
Governo non gradite alla Confederazione saranno oggetto di
una battaglia parlamentare.
Il presidente della Coldiretti ha
ampiamente parlato di questioni
internazionali, innanzitutto dichiarando di apprezzare molto l’impostazione di politica agraria del
presidente degli Stati Uniti Obama perchè «incentrata sull’indicazione di origine, sui sistemi agroalimentari regionali, sulle energie
Mercato di Campagna Amica all'Assemblea
Quote latte, luci e ombre su decreto
«Attenderemo la pubblicazione in gazzetta ufficiale del decreto sulle quote latte prima di formulare le nostre puntuali osservazioni sui contenuti del testo definitivo uscito dal Consiglio dei
Ministri». E’ quanto ha affermato il presidente
della Coldiretti Sergio Marini nell’annunciare
che l’organizzazione presenterà nei prossimi
giorni le richieste di modifiche ritenute necessarie, da sostenere con determinazione, in sede
di conversione parlamentare del decreto. «Il Decreto - ha precisato Marini - risolve sicuramente
molte questioni, come il consolidamento della
quota B tagliata, l’attribuzione di quota agli affittuari e l’istituzione di un fondo da destinare ai
produttori che hanno acquistato quote nel corso degli anni, ma rimangono forti perplessità sui
criteri individuati per la regolarizzazione delle
multe pregresse».
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report nazionale
rinnovabili, sui
microprogetti.
Obiettivi - ha
chiarito - stabiliti “per portare
ricchezza”. Dunque, anche gli
Stati Uniti sono
su questa strada - ha ironizzato Marini - vuol
dire che il nostro
progetto, molto
simile a quello
dell’amministrazione Usa, non è
poi così da deridere».
In vista del G8
che si terrà alla
Maddalena e di
quello agricolo
promosso dal ministro Zaia, Marini ha annunciato
che la Coldiretti
organizzerà un incontro con i rappresentanti dei
contadini di tutto il mondo.
report regionale
Rinnovo cariche regionali
Giorgio Piazza confermato
Nominato anche
il nuovo Consiglio direttivo
> Ufficio stampa Coldiretti Veneto
MESTRE - VENEZIA - Il 12 gennaio 2009 l’assemblea
dei dirigenti di Coldiretti Veneto ha riconfermato
alla guida della federazione regionale, Giorgio
Piazza, vitivinicoltore di Annone Veneto (Ve).
Giorgio Piazza, al suo secondo mandato, ha 48 anni,
un laurea in Scienze agrarie, è anche presidente di
Coldiretti Venezia. Riveste, inoltre, importanti cariche all’interno della Confederazione nazionale:
è membro di giunta e leader delle associazioni
“Fattorie del sole” (consorzio per la promozione
dell’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili in ambito agricolo) e Creditagri (la società che raggruppa tutti i confidi Coldiretti).
“Un progetto che prosegue con la chiara consapevolezza del ruolo e della identità di Coldiretti - ha
detto il presidente Piazza - che trova la sua ragione
Giorgio Piazza, presidente Coldiretti Veneto
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nell’essere una forza sociale a difesa degli interessi delle imprese associate”.
Coldiretti, che in Veneto conta 73 mila imprese
(il 60 per cento della rappresentanza agricola) si
colloca nel panorama economico regionale come
associazione imprenditoriale moderna e competente, con strutture territoriali al servizio degli associati, focalizzata sullo sviluppo dell’agricoltura,
impegnata per la costruzione del futuro.
Giorgio Piazza, nel salutare l’assemblea di Coldiretti Veneto, il Segretario Organizzativo Coldiretti
Vincenzo Gesmundo, quello Generale Franco Pasquali e i nuovi componenti, in particolare la neo
eletta responsabile Donne Impresa, Franca Castellani, nonché il nuovo Consigliere Ecclesiastico
Regionale don Carlo Marcello, ha ricordato i tratti
salienti che hanno caratterizzato il suo
mandato.
Un percorso durato quattro anni, che
ha visto un impegno forte della Coldiretti e una intensa azione sindacale che
ha portato l’Organizzazione ad avere
un ruolo centrale e ad essere portatrice
di interessi della collettività. Sono stati
anni in cui l’azione si è rivolta su temi
congiunturali e strategici, come il passante verde, il km zero, creando rapporti con la politica perché, solo attraverso
un’integrazione con essa si possono
sviluppare.
«L’anno che si è appena concluso - ha
detto Piazza - è stato, forse uno dei più
bui a causa della insana capacità dell’uomo di portare se stesso verso un baratro, di una economia edulcorata, ma in
tutto questo la Coldiretti può e deve
avere un ruolo centrale come portatrice di valori, di una economia reale,
di un’agricoltura che è rimessa al centro del dibattito politico e culturale
anche se da più parti è stata attaccata
senza però farci intimorire percorrendo,
comunque e sempre, la strada della cre-
report regionale
Franco Manzato all'assemblea per il rinnovo
scita, dell’innovazione. Dallo studio SWG, emerge
come sia necessario sempre più rivolgere l’azione
verso una difesa del reddito delle aziende, nella
crescita della rappresentanza, investendo anche
sul capitale umano attraverso la formazione
e la crescita dei servizi offerti, ne sono esempi
i Centri di assistenza alle imprese e i Confidagri,
quest’ultimi essenziali per la rigenerazione delle
aziende. E’ necessario inoltre fare un buon marketing della attività che Coldiretti svolge, attraverso
una informazione a trecentosessanta gradi per
crescere nella capacità di proporsi. E’ necessario
che l’azione della Coldiretti affronti quello che è il
nuovo problema del millennio ovvero l’uso delle
acque, la loro gestione e questo può avvenire anche attraverso la legge regionale sulla bonifica.
Nei prossimi quattro anni ci aspetta un grande
compito che la Coldiretti saprà affrontare come
grande forza sociale capace di rappresentare innovazione».
L’INDAGINE SWG
A margine del momento elettivo, Coldiretti ha
presentato l’indagine realizzata dal Dipartimento
Swg su un campione di 1800 soggetti intervistati
sulla centralità dell’associazione nei processi di
trasformazione della regione.
“La crisi fa sentire la sua voce anche tra gli agricoltori veneti - ha spiegato Roberto Weber presidente Swg - ma rimane forte la spinta a rinnovarsi, a
reagire, a sviluppare la propria impresa. Vince la
scelta della diversificazione aziendale ovvero l’offerta di servizi complementari all’attività primaria”.
Lo snodo cruciale della riorganizzazione settoriale
ispirata ai temi dell’unitarietà e della cooperazio-
ne, un piano per la formazione trasversale con forme dinamiche aperte al mercato, comunicazione
innovativa con agenzie di appoggio alle imprese,
sono i punti cardine della prossima azione strategica con cui Coldiretti porterà il suo contributo
per un progetto concreto e completo che veda il
territorio e il cittadino consumatore al centro del
modello di sviluppo.
Il vice-governatore veneto, Franco Manzato, presente all’assise, ha precisato come lavorare per il
futuro comporti comunque di dover vincere delle resistenze e che i risultati finora ottenuti sono
arrivati perché Coldiretti si è fatta interprete delle
istanze profonde della società. Manzato ha evidenziato il dominio produttivo veneto sviluppato da
83 mila imprese agricole che coltivano 800 mila
ettari della superficie con un fatturato di quasi 5
miliardi di euro. “Una realtà significativa - secondo
Manzato - che è parte di un sistema integrato che
concorre a portare il Veneto ai primi posti tra le regioni italiane agricole".
IL CONSIGLIO COLDIRETTI VENETO 2009-2012
Alla presenza dei vertici confederali Vincenzo
Gesmundo e Franco Pasquali, rispettivamente
segretario organizzativo e generale, è stato proclamato anche il Consiglio direttivo composto dai
presidenti e vice provinciali: per Rovigo Valentino Bosco con Mauro Giuriolo, per Belluno Silvano Dal Paos, per Padova Marco Calaon con Luciano
Toniolo, per Venezia Jacopo Giraldo, per Treviso
Fulvio Brunetta con Nazzareno Gerolimetto, per
Vicenza Diego Meggiolaro con Martino Cerantola,
per Verona Damiano Berzacola con Giorgio Vicentini.
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piano speciale
Verifica dello stato
di salute della PAC
Piazza e Manzato: “Concentriamo gli interventi
su conoscenza e innovazione
a sostegno del reddito delle imprese agricole”
> a cura di Beatrice Tessarin, Adriano Toffoli, Valentino Bosco e Paolo Magaraggia
I relatori del convengo " Lo stato di salute della Pac, risvolti economici per il Polesine"
ROVIGO - Gli investimenti nel prossimo futuro devono essere finalizzati a rendere competitive per il
dopo 2013, esclusivamente le imprese che svolgono effettiva attività agricola.
Questa è la direttiva che ha trovato d’accordo tutti
i relatori del convegno Coldiretti del 19 gennaio, su
“Lo stato di salute della Pac, risvolti economici per
il Polesine”. Presenti e relatori Paolo Magaraggia,
responsabile delle Relazioni con le Istituzioni europee di Coldiretti Bruxelles, che ha fatto sintesi
delle principali novità della Pac, il vice governatore
Veneto Franco Manzato, il presidente di Coldiretti
Veneto, Giorgio Piazza, l’onorevole Luca Bellotti
della Commissione agricoltura della Camera, il vice
presidente provinciale Gino Sandro Spinello.
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Il presidente Coldiretti Rovigo, Valentino Bosco ha
introdotto i lavori del convegno, pensato per fare il
punto sulla Politica agricola comunitaria che cesserà nel 2013 e non ha ancora una sostituta. Proprio
durante la sessione è arrivata la notizia dell’approvazione definitiva dei regolamenti del Consiglio
europeo che delineano la Pac fino al fatidico 2013,
il cui contenuto era, appunto, argomento di analisi
del convegno.
MANZATO E LA PROGETTUALITA’
PER IL POLESINE
La situazione della Pac ha dato il la agli interventi
sulla politica agricola. Franco Manzato, vice presidente regionale, ha evidenziato che il territorio è
L’onorevole Luca Bellotti ha posto l’accento
sull’importanza dell’aggregazione per lo sviluppo
dell’agricoltura, affermando anche che: «L’attuale politica europea degli ammassi e delle scorte
è superata e mi impegno a suggerire al Governo
un cambiamento. Le sfide del futuro - ha aggiunto - sono il controllo delle produzioni alimentari e
dell’acqua». Bellotti ha prospettato per il Polesine
la reintroduzione di coltivazioni storiche, come la
canapa.
Sull’energia da biomasse, tema caro all’onorevole,
Bellotti ha affermato che le organizzazione di categoria dovrebbero costituire delle società con gli
enti energetici, per gestire direttamente la produzione di energia. Il parlamentare ha sottolineato
l’utilità della centrale a carbone a Polesine Camerini,
in quanto potrebbe bruciare il due per cento della
biomassa e contribuire all’economia polesana.
PIAZZA, SPECIFICITA’
CONOSCENZA E INNOVAZIONE
La conclusione dei lavori è stata del neo riconfermato presidente di Coldiretti Veneto, Giorgio Piazza, che ha ribadito che «la conoscenza, l’innovazione e la specificità del territorio sono il passaggio
obbligato verso il futuro e che la difesa del reddito
agricolo è sempre il motivo principale dell’azione
sindacale di Coldiretti. Solo la conoscenza che innesca l’innovazione e la salvaguardia delle nostre
specificità può salvare il reddito, perché noi non abbiamo le estensioni di terreno statunitensi». I produttori agricoli nostrani non possono guadagnare
sulla quantità perché non potrebbero competere
sul mercato globale, ma devono riscoprire qualità
e caratteristiche di prodotti e territori.
«Come facciamo oggi ad avere potere contrattuale
con la grande distribuzione? - si è chiesto Piazza Noi produciamo prodotti di qualità, ma la qualità
11
piano speciale
fatto di agricoltura, di turismo e di emozioni, ossia
è un sistema che richiede comunicazione e dialogo
tra le sue parti. A favore del Polesine ha dichiarato:
“Il Polesine in questo momento ha un ritorno basso dei fondi regionali, ma son convinto che questo
possa cambiare a fronte di progetti di sviluppo organico del territorio. Occorre fare progetti su temi
specifici, che superino la logica dei finanziamenti
regionali basati sull’entità della popolazione, che
finiscono per penalizzare territori come Rovigo e
Belluno».
In piena concertazione col Ministro delle Politiche
agricole, Manzato sta portando avanti quanto previsto dalla riforma Pac (stato di salute), in particolare
per far sì che l’aiuto al reddito sia il più possibile disaccoppiato. «Gli aiuti al reddito - ha detto - devono
essere diretti soltanto alle imprese che esercitano
effettiva attività agricola per renderle competitive
per il dopo 2013. Non devono andare ad imprese
estranee all’attività agricola, come i campi da golf».
Sulla “regionalizzazione” della Pac il vicepresidente
ha affermato che è argomento da approfondire per
salvaguardare la specificità delle singole regioni.
Parlando di bonifica, Franco Manzato ha dichiarato
che sarebbe opportuno superare i campanilismi e
far approvare la legge regionale già proposta dalle
commissioni competenti.
In materia di Psr, Manzato ha suggerito di attivare
soprattutto le misure necessarie per rendere competitive le imprese per il dopo 2013.
Parlando di erogazioni europee non si poteva non
accennare ad Avepa, l’agenzia regionale per i pagamenti: «Avepa deve essere al servizio delle imprese
e non il contrario - ha affermato Manzato - Farò il
possibile affinché i pagamenti delle domande uniche delle zone sottoposte a controllo (quattro in
Polesine: Fiesso, Badia, Lendinara, Ficarolo) avvengano mano a mano che terminano i controlli e, al
più tardi entro marzo».
Un messaggio anche
sulle estrazioni di metano in Alto Adriatico:
«Esprimo contrarietà
- ha dichiarato - perché penalizzerebbero
un’area a vocazione
turistico-ambientale,
che ha già subito notevoli danni dalle estrazioni degli anni ‘60».
Gino Spinello, concordando con Manzato,
ha dichiarato che in
economia
bisogna
fare squadra e non
frenare o accelerare a
seconda del colore del
Governo.
piano speciale
non viene riconosciuta come valore. D’altra parte
non possiamo abbassare il livello e “fare tutto dappertutto”, come vorrebbe la filosofia anglosassone,
ma dobbiamo salvaguardare la nostra specificità
di aziende e la specificità dei nostri territori. E’ la
politica che dovrebbe saper orientare il mercato e
non lasciarlo a sé stesso». Rivolgendosi ai politici
presenti, Piazza ha ricordato che bisogna costruire
filiere distributive più equilibrate, che diano forza
contrattuale ai soggetti che attualmente sono i
più deboli sul mercato, i cittadini consumatori e gli
agricoltori.
«Le nostre imprese - ha aggiunto il presidente Piazza - sono già competitive sulla produzione, tanto
è vero che producono a costi italiani e vendono a
prezzi da mercato mondiale. La politica dovrebbe
trovare un sistema per dare più forza all’impresa
affinché riesca ad imporre sul mercato la sua specificità con un adeguato marketing».
Sulla burocrazia Piazza ha ricordato che Coldiretti si
è impegnata per lo snellimento dei servizi. «Qualcosa s’è fatto costituendo i Caa che hanno permesso di creare le domande uniche, però dobbiamo
agire di concerto con gli enti pubblici per eliminare
quella burocrazia che ancora resiste. I Caa devono
essere riconosciuti come “sportelli unici” per tutte
le problematiche delle imprese».
«Alla luce dello “stato di salute della Pac” il dopo
2013 sembra essere un po’ fosco, però noi lavoreremo perché anche dopo il 2013 vi sia una politica
della Pac che salvaguardi il reddito delle imprese
agricole».
PAOLO MAGARAGGIA:
RELAZIONE SULLO STATO
DI SALUTE DELLA PAC
misura in pratica sostituisce il tetto massimo
degli aiuti per azienda.
- L’utilizzo dei proventi risultanti dall’applicazione
della nuova modulazione, con esclusione quindi
dei fondi provenienti dal tasso del 5% già in essere, rimangono nello Stato membro in cui sono
stati generati e saranno utilizzati per consentire agli Stati membri di fare fronte alle crescenti
necessità legate alle nuove sfide (cambiamento
climatico, bioenergie, gestione dell’acqua e biodiversità, misure accompagnamento latte, innovazione), utilizzando, al riguardo, le misure di
sostegno dello sviluppo rurale.
Il tasso di co-finanziamento degli importi modulati destinati alle nuove sfide (cambiamento
climatico, bioenergie, gestione dell’acqua e biodiversità, misure accompagnamento latte, innovazione) sarà del 75%, come tasso standard
e del 90%, per le regioni convergenza (ex obiettivo 1).
SEMPLIFICAZIONE DELLA CONDIZIONALITÀ
Eliminazione di alcuni obblighi che non sono considerati pertinenti o non sono legati alla responsabilità dell’agricoltore e l’introduzione di una categoria
di standard applicati, se ritenuti rilevanti dagli Stati
membri (mantenimento terrazze, rotazione colture,
utilizzo macchine adeguate, densità bestiame e regimi appropriati, divieto estirpo olivi, mantenimento oliveti e vigneti in buone condizioni vegetative).
Mentre sono stati inseriti come standard obbligatori (BCAA) le norme che mantengano i vantaggi
ambientali relativi alla messa a riposo delle terre e
che riguardano la gestione dell’acqua, come la protezione dei pascoli permanenti e l’uso dell’acqua di
irrigazione soggetta ad autorizzazione.
(p.m.) - Il Consiglio europeo dei Ministri dell’Agricoltura, il 19 gennaio 2009, ha approvato i regolamenti
relativi alla verifica dello “stato di salute” della PAC.
Il quadro della normativa è stato analizzato compiutamente dal dottor Paolo Magaraggia, responsabile delle Relazioni con le Istituzioni europee di
Coldiretti Bruxelles. Di seguito si riporta una sintesi
della relazione.
SISTEMA DI CONSULENZA AZIENDALE
Gli Stati membri attribuiranno la priorità sulla base
di criteri oggettivi alle categorie di agricoltori che
avranno accesso al sistema di consulenza aziendale (la prima proposta prevedeva la priorità per gli
agricoltori che ricevono più di 15.000 euro), la cui
partecipazione è a titolo volontario.
Il sistema può essere gestito da una o più autorità
designate o da enti privati.
REGIME PAGAMENTO UNICO
REQUISITI MINIMI PER IL PERCEPIMENTO
DEI PAGAMENTI DIRETTI
La regola di base prevede l’esclusione dai beneficiari con pagamenti inferiori a 100 euro o corrisposti per superfici inferiori a un ettaro. Ma, per tenere
conto della struttura delle loro economie agricole,
gli Stati membri possono adattare le soglie con limiti diversi dai precedenti (per l’Italia il limite può
essere elevato a 400 euro o ridotto a 0,5 ettari). I
diritti all’aiuto, il cui pagamento non venga corrisposto per due anni consecutivi, confluiranno nella
riserva nazionale.
MODULAZIONE DEGLI AIUTI DIRETTI
- Modulazione di base: nell’UE a quindici, il tasso della modulazione obbligatoria aumenterà del 5% in quattro anni, ovvero passerà dal
5% al 7% nel 2009, all’ 8% nel 2010, al 9% nel
2011 e al 10% nel 2012. Le riduzioni vengono
applicate per i pagamenti superiori a 5.000
euro.
- Modulazione progressiva: riduzione dei pagamenti (oltre ai tassi annuali di modulazione
di cui sopra) del 4% per le sole imprese agricole che ricevono più di 300.000 euro. Questa
12
TITOLI DI PAGAMENTO
Paolo Magaraggia, responsabile Relazioni
con le Istituzioni europee di Coldiretti Bruxelles
caso di applicazione a partire dal 2010, la decisione sarà presa entro il 1° agosto 2009 e, in qualsiasi
altro caso sarà presa entro il 1° agosto 2010.
- Regionalizzazione dei diritti all’aiuto: gli Stati
membri possono decidere di attuare nel 2010 o
successivamente la regionalizzazione del valore
dei diritti. In caso di applicazione a partire dal
2010, la decisione sarà presa entro il 1° agosto
2009 e, in qualsiasi altro caso sarà presa entro il 1°
agosto 2010.
Maggiore flessibilità nella distribuzione geografica: gli SM potranno modificare progressivamente il valore dei diritti non oltre le tre
tappe stabilite e nel rispetto di criteri non discriminatori.
Nell’applicazione del nuovo sistema di attribuzione regionalizzato, il valore totale dei diritti a
pagamento non può essere ridotto di oltre 10%
rispetto al valore storico regionale.
DISACCOPPIAMENTO PARZIALE
Per quanto riguarda le forme di sostegno parzialmente accoppiato alla produzione, viene prevista
una loro soppressione per assicurare una ulteriore
progressione verso il disaccoppiamento totale e
l’integrazione dei sostegni parzialmente accoppiati
ancora in vigore nel RPU, a partire dal 2010. A titolo
di eccezione, permarrebbe, tuttavia, la possibilità
per gli Stati membri di mantenere, nella loro forma
attuale, il premio alla vacca nutrice (può rimanere
totalmente accoppiato) ed i premi ovini e caprini
(accoppiati al 50%). Permane la possibilità, come
da attuale normativa, di attuare un pagamento
transitorio per i prodotti ortofrutticoli sino al 31
dicembre 2011, per i
pomodori, e sino al 31
dicembre 2010 (100%)
e 31 dicembre 2012
(75%), per colture ortofrutticole
diverse
dalle annuali destinate all’industria di trasformazione.
Fibre di canapa: viene previsto un aiuto per le fibre lunghe di 200 €/t dallo
01/07/2009 e di 160
€/t dallo 01/07/2010,
con
disaccoppiamento totale dallo 01/07/2012; e
un aiuto per le fibre corte di 90€/t
dallo
01/07/2009,
con
disaccoppiamento totale dallo
01/07/2012.
13
piano speciale
- Gli Stati membri possono decidere, in un modo
obiettivo e non discriminatorio, di non assegnare i pagamenti diretti alle aziende o alle società,
ai sensi del secondo paragrafo dell’articolo 48 del
Trattato, se l’oggetto principale dell’azienda non
consiste nell’esercizio dell’ attività agricola.
- Abolizione diritti di ritiro alla produzione e conversione in ordinari, allo 01/01/09. Gli SM dal
15/01/09 non dovranno fare alcun controllo
relativo alla messa a riposo.
- Abolizione limiti divieto trasferimento ai titoli da
riserva e del vincolo dell’utilizzo per l’80%.
- Titoli speciali: in caso di trasferimento degli
aiuti senza terra, che devono mantenere almeno il 50% dell’attività, il cessionario può
beneficiare della deroga di fornire un numero di ettari ammissibili sino al 2009, 2010 e
2011.
- Superfici ammissibili: qualsiasi superficie agricola, compresi i pioppeti e le superfici imboschite,
i vigneti, nonché qualsiasi superficie che abbia
dato diritto al pagamento unico nel 2008.
- Ammissibilità di aree forestali finanziati con
aiuti di Stato: nel caso che l’aiuto di Stato sia
dato per gli impegni all’imboschimento.
- Passaggio alla riserva nazionale dei diritti all’aiuto non attivati per due anni (attualmente per tre
anni), tranne quelli dell’ultimo biennio (20072008).
- Revisione dei diritti all’aiuto (disaccoppiamento
più omogeneo degli aiuti): gli Stati membri possono decidere di attuare nel 2010 o successivamente il ravvicinamento del valore dei diritti. In
piano speciale
La platea del convegno sulla PAC
DISACCOPPIAMENTO TOTALE
AIUTI ACCOPPIATI
E LORO INTEGRAZIONE IN RPU
Gli importi che sono disponibili per il sostegno
accoppiato, nell’ambito dei regimi sotto elencati,
sono ripartiti tra gli agricoltori dei settori interessati
in considerazione particolare del sostegno beneficiato nel corso degli anni dal 2005-2008, nel caso
del sostegno accoppiato che era escluso dal RPU o
tra gli agricoltori dei rispettivi settori in proporzione al sostegno beneficiato nell’ambito dei relativi
periodi storici di riferimento, nel caso del sostegno
accoppiato parzialmente escluso dal RPU.
- A partire dal 2010: premio qualità grano duro;
- A partire dal 2012: il 100% dell’aiuto specifico
per il riso, premio per le colture proteiche aiuto alle sementi, aiuto a superficie per la frutta
in guscio (permane la possibilità di erogare
l’aiuto nazionale). Possibilità di anticipare il
disaccoppiamento previa comunicazione entro lo 01/08/09.
- A partire dal 2012 (senza possibilità di anticipo): aiuto alla trasformazione dei foraggi essiccati;
- Disaccoppiamento ulteriore per l’ortofrutta:
possibilità per gli Stati membri di rivedere la
decisione presa nel 2007, allo scopo di perseguire un ulteriore disaccoppiamento nel settore dell’ortofrutta;
- Rapporto sul disaccoppiamento: sarà redatto
dalla Commissione entro il 31/12/12;
14
- L’aiuto per le colture energetiche viene completamente abolito a partire dal 2010, senza integrazione nell’RPU;
- Per gli agricoltori che hanno aderito ad un regime
di estirpazione vigneti, nell’anno successivo, vengono assegnati diritti all’aiuto pari al numero di
ettari per i quali hanno ricevuto il premio all’estirpazione, il cui valore è uguale al valore medio regionale dei diritti e non superiore a 350 euro.
Nel caso in cui l’importo per regime di aiuto sia inferiore a 250.000 euro, lo Stato membro può decidere
di non ripartire l’importo e destinarlo alla riserva.
SOSTEGNO SPECIFICO (ARTT. 68-69-70)
Gli Stati membri hanno la possibilità di utilizzare
fino al 10% dei massimali nazionali per sostegno a:
a) determinati tipi di agricoltura importanti per la
protezione o il miglioramento dell’ambiente (i);
il miglioramento della qualità dei prodotti agricoli (ii); oppure il miglioramento della commercializzazione dei prodotti agricoli (iii) attraverso
un pagamento annuale addizionale per gli agricoltori che si impegnano in questi ambiti; iii) benessere animale
b) affrontare svantaggi specifici nei settori lattierocaseario, delle carni bovine, delle carni ovine e
caprine e del riso in zone vulnerabili dal punto
di vista economico o sensibili sotto il profilo
ambientale o, nei medesimi settori, per tipi di
aziende vulnerabili dal punto di vista economico;
c) evitare l’abbandono delle terre e/o compensare
svantaggi specifici per gli agricoltori di zone oggetto di programmi di ristrutturazione/sviluppo
attraverso un aumento del valore dei titoli e/o
del loro numero in tali zone/aree;
d) contributi ai premi di assicurazione raccolto, animali e piante (art. 69), sino ad un massimo del
65% del premio assicurativo, co-finanziati dalla
comunità in misura del 75% del contributo finanziario pubblico.
e) contributi per i fondi di mutualizzazione per malattie degli animali e delle piante e per gli incidenti ambientali (art. 70).
- Finanziamento agricoltori non aderenti al sistema: lo SM può estendere il finanziamento
del premio assicurazione e dei fondi mutualistici agli agricoltori/operatori non aderenti
che possono anche beneficiare di pagamenti
compensativi concessi ad agricoltori con gravi perdite economiche causate da perdita di
animali o malattia delle piante.
Uso risorse non utilizzate all. VIII: con decisione
entro lo 01/08/09, a partire dal 2010, gli Stati membri potranno usare fondi non utilizzati
all’interno di un margine di sicurezza dello 0,5%
e una soglia massima del 4% delle risorse provenienti dal massimale allegato VIII (per l’Italia
rappresentano circa 140 milioni di euro).
In alternativa all’utilizzo di tali risorse per finanziare le misure di cui all’art. 68, le risorse possono essere utilizzate anche per finanziare le
TRASFERIMENTI FINANZIARI
ALLO SVILUPPO RURALE
A favore della ristrutturazione nelle regioni produttrici di tabacco, a decorrere dall’esercizio finanziario
2011, è reso disponibile un importo di 484 milioni
di euro quale sostegno comunitario integrativo per
l’attuazioni di misure nell’ambito dei programmi
dello sviluppo rurale.
A favore della ristrutturazione nelle regioni produttrici di tabacco, a decorrere dall’esercizio finanziario
2011, è reso disponibile un importo di 484 milioni
di euro quale sostegno comunitario integrativo per
l’attuazioni di misure nell’ambito dei programmi
dello sviluppo rurale.
Dichiarazione della Commissione: la Commissione è pronta ad assistere gli SM a prendere
appropriate iniziative nello sviluppo rurale per
le regioni interessate dalla riforma tabacco del
2004.
- Misure transitorie per la ristrutturazione:
nell’ambito dello sviluppo rurale possono
essere previsti aiuti per agricoltori i cui pagamenti diretti, nel passaggio dal 2009 al 2010,
subiscono riduzioni per importi superiori del
25%. Tali aiuti possono essere erogati nel rispetto dei seguenti importi massimi di aiuto
per azienda:
- 2011:
4.500 euro
- 2012:
3.000 euro
- 2013:
1.500 euro
OCM UNICA
ZUCCHERO: AIUTO ALLA DIVERSIFICAZIONE
Nel caso in cui i massimali consentano la concessione di un aiuto alla diversiaficazione del 100% lo
Stato membro contribuisce al 20% della spesa ammissibile.
MECCANISMI DI INTERVENTO SUL MERCATO
- Cereali: sistema di intervento per il frumento
tenero panificabile, fino ad un quantitativo
massimo di 3 milioni di t., e mantenimento
dell’intervento per i cereali foraggieri (mais, orzo
e sorgo), per il frumento duro e riso con quantitativo all’intervento fissato a zero;
- Lattiero-caseari: concessione di un aiuto all’ammasso privato per il burro e di aggiudicazioni per
il latte scremato in polvere usato nell’alimentazione animale e trasformato di caseina, con importi
prefissati, fino ad una quantità max di 30.000
t. di burro e di 109.000 t. latte scremato in polvere. Soppressione dell’aiuto allo stoccaggio privato per il formaggio e degli aiuti allo smaltimento del burro per la fabbricazione di pasticcerie e
dei gelati e per il consumo diretto.
15
piano speciale
misure dello sviluppo rurale. Uso risorse riserva
nazionale: gli Stati membri possono finanziare
le misure dell’art. 68, già dal 2009, sulla base
delle risorse provenienti da riserva nazionale.
piano speciale
- Zootecnia: abolizione dell’intervento per la carne suina.
Giorgio Piazza, presidente Coldiretti Veneto
QUOTE LATTE
- Aumento graduale delle quote
durante il periodo transitorio
2009-2014, con un aumento
dell’1% ogni anno, per un totale
del 5%, che si aggiunge all’aumento del 2% già effettivo dal 1°
aprile 2008.
Per l’Italia l’aumento totale del
5% sarà applicato in un’unica
soluzione a partire dal 2009.
- Aggiustamenti tenore materia grassa: proposta che verrà
portata al Comitato di gestione per riduzione coeff. da 0,18
a 0,09 per latte con grasso superiore al riferimento (circa
80.000 t. di latte in più per la
quota italiana)
- Abolizione adeguamento prelievi su eccedenze (art. 80, par.
2, reg. 1234/2007).
- Superprelievo: solo per gli
anni 2009/2010 e 2010/2011
sarà stabilito un superprelievo
del 150% in caso di splafonamento della quota oltre il 6% (per gli anni successivi il prelievo rimane quello attualmente
applicato).
- Confluisce nella riserva nazionale la quota
inutilizzata nel caso un produttore non commercializzi per 12 mesi almeno l’85% (prima
era al 70%) della quota individuale.
- Clausola di revisione nel 2010 e nel 2012, per
verificare gli sviluppi del mercato, e apportare
misure appropriate.
- Aiuto di Stato: gli Stati membri possono garantire sino al 31/03/2014 aiuti di Stato per
totale annuo del 55% della soglia del 3,5% del
massimale di cui all’art. 68, per i produttori di
latte in aggiunta all’aiuto previsto nel medesimo articolo per fare fronte agli specifici svantaggi del settore.
SVILUPPO RURALE
REVISIONE
Gli Stati membri che ricevono, a partire dal 2010, i
fondi supplementari derivati dall’applicazione della modulazione obbligatoria, rivedono i loro piani
strategici nazionali sulla base delle linee guida impartite dalla Commissione e, i piani rivisti, devono
essere trasmessi alla Commissione entro il 30 giugno 2009.
OPERAZIONI E PRIORITÀ
Dal 2010 gli Stati membri introducono nei programmi di sviluppo rurale operazioni risponden-
16
ti alle seguenti priorità: cambiamenti climatici,
energie rinnovabili, gestione delle risorse idriche e
biodiversità e i seguenti nuovi settori prioritari:
misure accompagnamento latte e misure di innovazione legata a cambiamenti climatici, bioenergie, gestione dell’acqua e biodiversità.
Requisiti principali
Il beneficiario che riceve i pagamenti deve rispettare i requisiti amministrativi statuiti e le buone condizioni agricole e ambientali stabilite nel regime di
pagamento unico. Tale obbligo non si applicherà
alle attività non agricole sui terreni e sulle aree non
agricole. In caso di mancato rispetto dei requisiti i
pagamenti saranno ridotti o annullati in conformità
con le modalità stabilite.
- Giovani agricoltori: il limite investimento
per l’insediamento passa da 55.000 a 70.000
euro.
- Discontinuità impegni agro ambientali (termine dell’impegno senza obbligo di rimborso).
- Abolizione delle restrizioni investimenti a sostegno dei produttori di latte.
FUTURO DELLA PAC DOPO IL 2013
Dichiarazione della Commissione e del Consiglio: senza pregiudizio alle prospettive finanziarie del dopo il 2013 il Consiglio e la Commissione sono pronti ad esaminare le possibilità di
sviluppo del sistema di pagamenti, considerando in modo particolare il differenziale di aiuti
fra gli Stati membri.
AL SERVIZIO DELL’AGRICOLTURA
Gruppi motopompa
e motofrizione per uso
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carrellati o in
postazioni fisse
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per allevamenti e
prodotti ortofrutticoli
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17
PROGRAMMA
ATTIVITÀ TURISTICA
ASSOCIAZIONE PENSIONATI
COLDIRETTI ROVIGO
FEBBRAIO 2009
SAN REMO - NIZZA - MONTECARLO
(2 GIORNI - 1 NOTTE)
Un viaggio tra i sapori e i profumi di San Remo, la città dei fiori e della
musica, dove si cenerà e pernotterà; è prevista la visita a Nizza, porta
d’accesso della Costa Azzurra: un vero e proprio giardino lussureggiante affacciato sul mare con un clima dolce anche in primavera, e così vicina al Principato di Monaco, da consentire il veloce trasferimento per
godere del tradizionale giro turistico del centro storico con il trenino
Azur Express; ancora: la visita alla Cattedrale e la possibilità di assistere
al cambio della guardia al Palazzo. Al termine della cerimonia, partenza
per Ventimiglia per il pranzo, in un caratteristico ristorante in cui, rapiti
dal suono dell’orchestra, ci si abbandonerà alle danze prima del viaggio
di rientro. Viaggio in pullman GT; sistemazione in hotel centrale a San
Remo; pasti in ristoranti con bevande incluse; guida turistica a Nizza;
escursione in trenino a Montecarlo con illustrazione dei luoghi visitati;
polizza assicurazione medico sanitaria.
MAGGIO 2009
CROCIERA MSC NELLE ISOLE GRECHE DA VENEZIA
(8 GIORNI - 7 NOTTI)
A bordo della nave Armonia (dotata di piscine, lettini, palestre, idromassaggi, discoteca, tennis, campo da pallavolo e percorso jogging, tutte attrezzature ad uso dei passeggeri comprese nella quota) si raggiungeranno le località di Bari, Rodi, Pireo, Cefalonia, Dubrovnik per una vacanza
da favola. Ed in più, per chi decide di regalare ai propri nipoti (con meno
di 18 anni) un’occasione da ricordare, c’è la possibilità di aggiungere il 3°
e 4° letto gratis (pagando solo le tasse d’imbarco e l’assicurazione)
TUTTE LE PROPOSTE SI INTENDONO EFFETTUABILI CON
UN NUMERO MINIMO DI PARTECIPANTI. I PERIODI PROPOSTI POTREBBERO ESSERE SOGGETTI A VARIAZIONE
PER MOTIVI ORGANIZZATIVI.
18
GIUGNO 2009
POLONIA - CRACOVIA - CZESTOCHOWA
(8 GIORNI - 7 NOTTI)
Itinerario da fare in pullman GTL per un percorso ricco di storia, di memorie, di cultura. Il viaggio prevede la sistemazione in hotel 4stelle/3stelle
superiore e pranzi/cene in tipici ristoranti con musica dal vivo (bevande
incluse). Durante tutte le visite è prevista la disponibilità di una guida.
SETTEMBRE 2009
LA RIVIERA DI ULISSE
(4 GIORNI - 3 NOTTI)
Un memorabile percorso tra storia e leggenda. Viaggio in pullman GT
verso i castelli romani, pranzo a Grottaferrata, visita all’Abbazia di Fossanova e trasferimento verso la costa laziale (Sabaudia) per la cena ed il
pernottamento. Il 2° giorno visita al Tempio di Giove a Terracina, pranzo
e visita della splendida e rinomata Gaeta, passeggiata a Sperlonga (cena
con pernottamento). Il 3° giorno imbarco per l’Isola di Ponza. La guida
ci accompagnerà nel giro panoramico in minibus locale sulla maggiore
delle isole pontine, che fu colonia romana e ricco emporio commerciale nel medioevo. Dopo il rientro a San Felice del Circeo cena e pernottamento in hotel. Il 4° giorno visita all’Abbazia di Valviscicolo, alla città
medievale di Sermoneta (Castello dei Castani e Cattedrale) e successivamente partenza per il Velletri, dove si pranzerà prima del viaggio di
rientro.
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19
territorio polesine
Perché l’Agrimercato
di Coldiretti
Non una soluzione ai problemi dell’agricoltura
ma un modo umano di comprare
> Domenico Zanotto, presidente Agrimercato Rovigo
Ancora una volta Coldiretti crede nel rapporto
coltivatore-consumatore. Di qui la proposta economica dei cosiddetti “farmers market”. Diciamo,
innanzitutto, che non è una scoperta. In passato,
nei mercatini rionali, nelle “piazzette” e “piazze delle erbe”, c’era già il rapporto tra il contadino, che
portava i suoi prodotti della terra e gli animali da
cortile, ed il cittadino consumatore, che, puntualmente, aspettava quei prodotti perché ne conosceva la freschezza, la fragranza e la convenienza.
Negli ultimi decenni la grande distribuzione ha
sconvolto questo tipo di economia, facendo trovare nei propri punti vendita qualsiasi tipo di prodotto in tutte le stagioni, sempre con lo stesso colore
e lo stesso sapore. Fare la spesa è diventato monotono e senza motivazioni. E’ venuto a mancare
quel rapporto umano tra chi produce e chi consuma. Coldiretti ha percepito questa mancanza, accompagnata da una rilevante differenza dei prezzi
di vendita tra chi produce ed il dettagliante ed ha
Farmers market a Lendinara
20
ben pensato di ripristinare col nome, Agrimercato
Coldiretti, quel modo di fare economia tanto caro
nel passato.
Oggi i produttori agricoli, grazie alla legge di orientamento, possono commercializzare più prodotti,
anche se non sono tutti aziendali. L’idea di Agrimercato, invece, è diversa. Con questa associazione di produttori, Coldiretti intende che il produttore che voglia avvalersi del nome e dei marchi
dell’organizzazione, deve vendere solo prodotti
propri del territorio e stagionali. Chi ha aderito
alla sigla Agrimercato, ha aderito anche ad un regolamento etico commerciale preciso da seguire,
sia per la gamma dei prodotti da vendere, che
per i prezzi da applicare. Settimanalmente, infatti, viene definita una forbice di prezzi a risparmio
sul riferimento dei prezzi applicati in quella zona
dagli esercizi commerciali presenti. Ovviamente è
un’iniziativa criticata da più parti, soprattutto dai
commercianti. E’ vero che non risolviamo così i
problemi dell’agricoltura moderna, però in questa
iniziativa, che rientra nel programma di Campagna
amica, ci crediamo veramente, perché in momenti di crisi come l’attuale, il consumatore sente il
bisogno non solo di risparmiare qualche soldo,
ma anche di avere un minimo di contatto umano con chi produce, con la possibilità di guardarsi
in faccia, di scambiarsi due parole e scoprire come
è stato prodotto quello che si sta comprando. Poi
c’è la certezza, per chi acquista, che i prodotti esposti rappresentano lo stesso territorio in cui vive e
non hanno affrontato quei lunghi spostamenti
che, oltre a farne lievitare il prezzo, ne fanno anche perdere quella freschezza che tutti vorrebbero
gustare.
Infine, tutte le aziende Coldiretti che hanno aderito ai progetti dei farmers market e dei gruppi di
acquisto solidale di Agrimercato, stanno frequentando un apposito corso di formazione per imparare a presentarsi al consumatore in modo
chiaro, trasparente ed uniforme, perché la vendita diretta è una vera attività imprenditoriale
che richiede professionalità e investimento.
21
fare impresa/finanza
La crisi finanziaria mondiale
e le aziende agricole
Perché i mutui per la casa degli americani hanno
influito sulle banche italiane
> Mauro Rocchesso, coordinatore Confidagri Veneto
La crisi attuale meno improvvisa ed inattesa di quello che i media ci dicono, ha origini principalmente
in quella ”economia della finanza”, così distante dal
nostro mondo concreto, fatto di duro e costante impegno.
LA BOLLA DELLE MATERIE PRIME
Le bolle speculative che hanno interessato anche i
mercati dei prodotti agricoli traggono origine dalle
enormi transazioni finanziarie che sono state create
nell’ultimo decennio dai cosiddetti “maghi della finanza”(principalmente del mondo anglo-americano)
che hanno costruito sulle intermediazioni mercantili
mondiali delle materie prime e dei prodotti agricoli
(domanda ed offerta reali di prodotti, a seconda delle necessità di effettivo consumo), degli strumenti
finanziari chiamati “future” che hanno ingigantito
in modo impressionante i valori scambiati: fino allo
scorso mese di luglio ogni 100 $ di transazione
riguardante il petrolio, il ferro, il grano, il caffè
etc., solo 2 $ rappresentavano un vero e concreto
movimento di prodotto; il residuo 98% era solo
composto da certificati finanziari rappresentativi
di altri certificati finanziari, che rappresentavano
altri documenti e così via.
E’ per questo che nel giro di poche settimane, questi prodotti conseguono violente ed improvvise variazioni, sia in aumento che in diminuzione, che ne
fanno oscillare i prezzi fino al 30-40 e oltre per cento,
del loro effettivo valore economico, non legato all’effettivo consumo del singolo prodotto (ad esempio: il
petrolio è aumentato in 7 mesi da 60 a 150 $ per poi,
in tre mesi, ridiscendere a 40 $. Lo stesso discorso
vale per il granoturco).
I MUTUI “SUB-PRIME”
Diversa è l’origine del “mutui sub-prime” che hanno
determinato la crisi finanziaria che ha travolto alcune
banche mondiali e grandi istituzioni finanziarie specializzate con ripercussioni anche nel nostro Paese.
Per rilanciare l’economia interna USA e per dare una
casa a tutti gli americani, dai tempi del secondo mandato Clinton (circa 10 anni fa) le banche specializzate in finanziamenti ipotecari (in USA il mutuo viene
22
concesso principalmente sul valore della casa e non
sul reddito della famiglia come in Italia) hanno iniziato a finanziare gli acquisti degli immobili, confidando sulla costante rivalutazione degli stessi, piuttosto
che sulla capacità di pagare le rate dei sottoscrittori.
Anzi, spesso hanno ri-finanziato mutui vecchi con
nuovi mutui maggiorati che servivano a pagare le
rate precedenti e a dare nuovo liquido necessario a
sostenere le spese delle famiglie americane (le più
indebitate del mondo).
Sostenute dalla rivalutazione degli ultimi anni degli
immobili (che creava continui maggiori margini di
garanzia) le banche hanno iniziato, per fare nuove
operazioni, a creare degli strumenti finanziari che,
attraverso un processo chiamato “cartolarizzazione”,
permetteva di “vendere” a terzi i certificati rappresentativi dei crediti vantati sulle case ipotecate, e
crearsi di conseguenza nuova liquidità.
Vista la facilità con cui questi strumenti venivano
venduti nel mondo, con sempre maggiore velocità,
si sono concessi mutui a livelli di guardia, sia nella
quota valore a garanzia, sia nella capacità del debitore di onorare l’impegno: i mutui “sub-prime”.
In questo modo, decine di miliardi di $ di certificati
venivano creati dalle banche di investimento, che
poi venivano frazionati di passaggio in passaggio,
arrivando anche alle nostre banche ed assicurazioni,
le quali, a loro volta, li hanno collocati in parte tra la
clientela.
Ovviamente in tutti questi passaggi venivano create abbondanti commissioni di intermediazione e di
collocamento. La principale tra le istituzioni finanziarie specializzata nella costruzione di questi prodotti
finanziari è stata Lehman brother’s, che, fino a qualche mese fa, era considerata una delle più “solide
strutture finanziarie mondiali”.
Quando i debitori americani hanno iniziato a non
pagare più le rate dei mutui e le banche hanno avviato le procedure per la vendita all’asta delle case
ipotecate, il valore degli immobili, che era quasi raddoppiato negli ultimi 7 anni, ha cominciato a scendere drasticamente, fino al 40 - 50%, riducendo, per
conseguenza, il valore dei certificati rappresentativi
CreditAgri
Coldiretti
Veneto
Confidagri Veneto
“la banca”
delle garanzie di Coldiretti
Confidagri è la
società di garanzia di Coldiretti
Veneto che offre servizi di:
• progettazione economico - finanziaria per
favorire l’accesso al credito ordinario e agevolato;
• check - up aziendali per ottimizzazione della gestione
finanziaria (principalmente riposizionamento
nel medio - lungo termine di debiti a breve);
• predisposizione di business plan a sostegno di
interventi straordinari a fronte di nuovi investimenti
con ricerca di risorse finanziarie anche in forma
di capitale (principalmente da ISMEA).
Per consulenze ed informazioni
Confidagri Veneto - via Torino 180/a - Mestre Venezia - Tel. 041.5455278
Belluno con sede in Viale Fantuzzi 17
Resp. Valter Binotto tel. 348.7330328
Padova con sede in Via della Croce Rossa 32
Resp. Simone Grinzato tel. 335.7141573
Rovigo con sede in Via A. Mario 19
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Treviso con sede in
Viale Sante Biasuzzi 20, Paese (TV)
Resp. Valter Binotto tel. 348.7330328
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in Via Torino 180/A, Mestre (VE)
Resp. Giulio Eufrate tel. 335.5978449
Vicenza con sede in
Via Zamenhof 697
Resp. Edoardo Agostini tel. 334.6825975
Verona con sede in
Viale del Lavoro 52
Resp. Vanni Carletto tel. 331.6923799
23
1-10-2008 9:49:53
27-01-2009 14:58:41
fare impresa/finanza
dei crediti, generando perdite a cascata, che si sono
ribaltate con un effetto domino, su tutti gli acquirenti
dei titoli, portando come noto al fallimento Lehman
brother’s, e generando centinaia di miliardi di dollari
di perdite. Questa presentazione è fatta per aiutarci
a comprendere da dove si origina la crisi finanziaria
attuale e per vedere quali ripercussioni ci sono state
nel nostro Paese.
Quando la bolla è scoppiata si è innescato un clima
di reciproca diffidenza e preoccupazione in attesa di
verificare quale poteva essere l’esposizione reale a
questi rischi, e quale impatto avrebbe potuto avere
sui bilanci delle varie banche. In attesa che venisse evidenziata la reale quantità di titoli “tossici” da
ogni banca emesso o posseduto, le banche hanno
iniziato a non farsi reciprocamente credito e seguendo la legge della domanda e dell’offerta, il
tasso del mercato interbancario (l’euribor) ha iniziato a salire.
Questo ha generato l’impennata dei tassi dei mesi
scorsi, che ora gradualmente sta rientrando ai livelli
del 2006. Le banche, però, prevedendo di non poter
ripetere per i prossimi anni, i buoni utili che nel passato hanno ottenuto dalla vendita dei titoli e preoccupate che il rallentamento dell’economia mondiale
(e nostra) dei prossimi 18 - 24 mesi possa generare
GLI EFFETTI IN ITALIA
Molte banche ed assicurazioni in Italia avevano utilizzato strumenti garantiti da Lehman brother’s, e
da altre istituzioni finanziarie anglo-americane, per
costruire dei prodotti “strutturati “, associati ad
obbligazioni e a polizze assicurative, venduti poi
alla propria clientela, oppure tenuti in portafoglio per migliorare i rendimenti del loro patrimonio investito in titoli.
CONFIDAGRI VENETO - CONDIZIONI VIGENTI AL 31 DICEMBRE 2008
CONDUZIONE
MIGLIORAMENTO
FIDO CONTO CORRENTE
BANCA
TASSO
CMS
PRESTITO
CHIROGRAFARIO
/
E3 + 3
0
E6 + 1,1
E3 + 0,9
/
/
/
E6 + 1
BANCA CARIGE (*)
E3 + 1,2/1,6
/
E3 + 2,75 3,5
0
E6 + 1,3/1,7
BANCA POPOLARE DI RAVENNA
E6 + 0,85
/
E6 + 1,75
0,125
E6 + 1,15
BANCA POPOLARE FRIULADRIA (*)
REFI + 1 / 1,25
/
E3 + 2,5
0
E1/6 + 1,25 / 1,5
BANCA POPOLARE MAROSTICA
4,95
/
(FISSO) 7,125
0,125
E6 + 1,375
BANCA POPOLARE VICENZA
/
E3 + 2,5
(FISSO) 8,4
0,125
E3 + 1,5
BANCHE CR. COOP
E3 + 1
/
E3 + 3,3
0
E6 + 1,5
BANCO POPOLARE VERONA
E6 + 1
/
E3 + 3
0,125
E6 + 1
CASSA RISP. DI VENEZIA
E12 + 0,95
E1/3/6 + 1,2
E1 + 3
0
E1/3/6 + 1,6
CASSA RISPARMIO FERRARA
/
E3/6 + 1
E3 + 3,5
0
E3/6 + 1,1
CASSA RISPARMIO DEL VENETO
E12 + 0,95
E1/3/6 + 1,2
E3 + 3
0
E1/3/6 + 1,6
CREVERBANCA
/
E3/6 + 1
/
/
E3/6 + 1
UNICREDIT BANCA ( * )
/
E3/6/12 + 0,85 2,15
/
/
E3/6 + 1,05 **2,35
VENETO BANCA
E6 + 1,2
/
E3 + 3,5
0
E6 + ***)
CAMBIALE AGRARIA
PRESTITO
ANTONVENETA
E3 + 1
BANCA AGRICOLA MANTOVANA
Valori indicativi dei parametri al 31 dicembre 2008:
Indice
Codifica
Valore indicativo
Euribor 1 Mese E1
2,55
Euribor 3 Mesi
E3
2,84
Euribor 6 Mesi
E6
2,92
Euribor 12 Mesi
E12
3,00
24
Indice
IRS 1anno
IRS 5anni
IRS 10anni
IRS 15anni
Valore indicativo
2,63
3,38
3,92
4,12
IL RUOLO DI CONFIDAGRI
Riconosciuto dal sistema bancario come un supporto
importante per meglio valutare le capacità future di
un’impresa agricola di produrre reddito (unica fonte
di rimborso dei debiti), vista la profonda conoscenza del mondo agricolo che esprime tutta la struttura
territoriale (tramite i segretari e le Commissioni per
gli affidamenti provinciali) e regionale, il Vostro
Confidi si è attivato per ottenere dalle banche il
mantenimento di condizioni favorevoli, in termini di tassi - spese - spread sui finanziamenti.
Inoltre, il riconoscimento e la conferma del valore
delle nostre garanzie fidejussorie a sostegno degli
affidamenti, ha permesso di mantenere invariato
il normale flusso di credito per tutti gli associati Coldiretti che ricorrono al credito per il nostro
tramite. Particolarmente apprezzato è stata inoltre
la nostra attività di consulenza nelle ristrutturazioni
del debito bancario, con interventi che hanno riposizionato nel medio-lungo termine il debito a breve.
Vi invitiamo, pertanto, per tutte le Vostre necessità
creditizie a ricorrere al nostro responsabile provinciale Valter Benà, telefono 331-6923802, presso
la sede provinciale di Coldiretti Rovigo.
MUTUO IPOTECARIO
TASSO VARIABILE
OPERAZIONI SPECIALI
TASSO FISSO
MAX 10 ANNI
MAX 15 ANNI
MAX 20 ANNI
MAX 10 ANNI
MAX 15 ANNI
MAX 20 ANNI
/
E6 + 0,8
/
/
IRS + 0,9
/
In corso aggiornamento condizioni
E6 + 1
/
/
/
/
/
Anticipi pac: e6 + 0,8 / 1,25 in relazione durata
E6 + 1,1/1,9
/
E6 + 1,2/2
/
/
/
/
/
E6 + 0,85
/
/
/
/
/
E6 + 1,1/ 1,2
/
E6 + 1,1/ 1,45
/
/
/
Mutui sino a 30 anni e6+1,5/1,7 ----- inoltre numerosi altri prodotti
specifici
E6 + 1
/
/
/
/
/
Riequilibrio finanziaro: mutuo ipot. E6 + 1,55 max 5 anni
/
/
E3 + 1,3
/
/
/
Anticipi fatture, contrib. E smob.Cred.Sbf: 6,65% (fisso) - anticipo
contratti 7,65% (fisso)
/
E6 + 1,1
/
/
/
/
/
E6 + 1,1
/
/
IRS + 1,1
/
/
Riequilibrio finanziario: mutuo ipot. E6 + 1,25 max 10 anni
E1/3/6 + 2
E1/3/6 + 2,4
/
IRS + 2
IRS + 2,4
/
Riequilirio finanziario: mutuo ipot./Chir. Stesse cond. Investim. --Cred. Firma commiss. 0,7%
/
/
E3/6 + 1,2
/
/
/
Riequilibrio finanziario: mutuo ipot. E3/6 + 1,1 max 10 anni
E6 + 2
E1/3/6 + 2,4
/
IRS + 2
IRS + 2,4
/
Riequilirio finanziario: mutuo ipot./Chir. Stesse cond. Investim. --Cred. Firma commiss. 0,7%
E3/6 + 1,1
E3/6 + 1,15
E3/6 + 1,2
/
/
/
Per i prestiti chirografari per riordino fondiario lo spread è dell’1,10
Da 6 a 30 anni in relazione destinazione
ed età richiedenti
E3/6 + 0,9 2,2
Da 6 a 30 anni in relazione destinazione
ed età richiedenti
IRS + 0,9 2,2
Anticipo contributi comunitari fisso e + spread da 0,85 a 2,15
Fin. Fotovoltaico var/fisso e3/6/ irs + spread da 1,2 a 2,5
E6 + 0,9
E6 + 1,5
/
/
Anticipo conferimento latte e6 + 1,25
E6 + 1,25
/
La colonna “Operazioni speciali” riporta le più interessanti operazioni “speciali” che le singole banche offrono ai nostri soci; accanto a queste sono inoltre previsti ulteriori
affidamenti, per specifiche iniziative (Impianto vigneti, Agriturismo, Acquisto bestiame ecc.) a condizioni particolarmente favorevoli.
Note:
*) gli spread indicati nella prima riga rappresentano il massimo e quelli nella seconda riga il minimo che la banca applica in relazione al rating della ditta finananzianda
**) le medesime condizioni sono previste sia per il prodotto “Finanziamento agrario di dotazione” che per il “Finanziamento agrario a medio termine - Flexicredito” - qualora
venga scelto il tasso fisso cambierà il parametro da utilizzare, sostituendo all’Euribor l’Eurirs
***) in relazione destinazione investimento da: 1,20 a 1,50
25
fare impresa/finanza
maggiori rischi di perdita sui crediti, hanno tutte (ovviamente in modo diverso) aumentato il costo del
denaro e gli spread sui finanziamenti e sui mutui
(nuovi).
A difesa di tali aumenti viene portato come giustificativo il rating dei clienti a seguito dell’introduzione
delle regole di Basilea 2 e i costi di acquisto del denaro dai clienti e dalle altre banche; vengono fatte
maggiori difficoltà ai clienti che richiedono prestiti e
si pretendono nuove e maggiori garanzie.
fare impresa/normativa
Bonus sociale sull’elettricità
al via le procedure
Tutto quello che c’è da sapere
per beneficiarne
> Cristiano Zangirolami, capo settore Caf dipendenti Impresa Verde Rovigo
Diventano operative le modalità per usufruire del
bonus sociale sull’elettricità, introdotto dal Governo, che permetterà, alle famiglie a basso reddito e
per i nuclei con persone in situazioni di grave disagio fisico, di ottenere uno sconto sulla bolletta
dell’energia elettrica.
CHE COS’ È IL BONUS SOCIALE ELETTRICITÀ?
Il “Bonus sociale elettricità”, è il regime di compensazione della spesa sostenuta dai clienti domestici
per la fornitura di energia elettrica, per il sostegno
delle famiglie in condizioni di disagio economico e
per chi, affetto da gravi malattie, utilizza apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento della vita. Il bonus sociale, nello specifico, è uno sconto applicato alle bollette dell’energia
elettrica, per 12 mesi. Al termine di tale periodo, il
cittadino che vuole ottenere un nuovo bonus, dovrà rinnovare la richiesta. Per i casi di gravi malattie,
invece, lo sconto sarà applicato senza interruzioni
fino a quando sussiste la necessità di utilizzare tali
apparecchiature.
26
CHI NE HA DIRITTO?
Potranno beneficiare del bonus tutti i clienti domestici, intestatari di una fornitura elettrica nell’abitazione di residenza, con potenza impegnata fino
a 3kW, che abbiano un ISEE inferiore o uguale a
7.500. Naturalmente, ogni nucleo familiare, può richiedere il bonus per una sola fornitura di energia
elettrica. Inoltre non devono essere attivi altri contratti intestati al medesimo soggetto. Potranno beneficiare del bonus gli intestatari di una fornitura
elettrica per uso domestico nel cui nucleo familiare
sono presenti persone che versano in gravi condizioni di salute (certificate dall’Asl) tali da richiedere
l’utilizzo di apparecchiature necessarie per il loro
mantenimento in vita. Il richiedente l’agevolazione
può, quindi, essere diverso dall’utilizzatore finale di
tali apparecchiature, tuttavia la loro localizzazione
deve coincidere con il punto di fornitura.
A QUANTO AMMONTA
IL BONUS SOCIALE ELETTRICITÀ?
Per l’anno 2008, il valore del bonus, per le situazioni di disagio economico, sarà differenziato a secon-
QUAL È LA PROCEDURA
PER LA RICHIESTA DEL BONUS?
L’agevolazione è pienamente operativa per il 2009,
tuttavia è possibile godere retroattivamente del
bonus anche per il 2008 presentando la domanda
entro e non oltre il 31 marzo 2009.
La domanda deve essere presentata al Comune di
residenza oppure ai Caf con i quali il Comune ha
stipulato apposita convenzione. Oltre all’apposita
modulistica, il richiedente dovrà allegare:
• l’attestazione ISEE e/o certificazione Asl, unitamente alla copia del proprio documento d’identità. Nel
caso di presentazione tramite delega, allegare il
documento di riconoscimento del delegato;
• informazioni relative al cliente, alla sua residenza,
al suo stato di famiglia e alle caratteristiche del
contratto di fornitura di energia elettrica.
In caso di soggetti affetti da gravi malattie, costretti
ad utilizzare apparecchiature elettromedicali necessarie al mantenimento della vita, per accedere
al bonus sociale, deve essere in possesso di un certificato Asl che attesti:
• la necessità di utilizzare tali apparecchiature;
• il tipo di apparecchiatura utilizzata;
• l’indirizzo presso il quale l’apparecchiatura è utilizzata;
• la data a partire dal quale il cittadino utilizza l’apparecchiatura.
Per i casi di disagio economico la compensazione
è riconosciuta per 12 mesi a decorrere dal mese di
prima applicazione: per ottenere un nuovo bonus
il cittadino deve presentare una richiesta di rinnovo dell’agevolazione.
I nostri uffici sono a disposizione per fornire agli interessati le informazioni necessarie per beneficiare
del bonus e per fornire assistenza per la compilazione della relativa modulistica da presentare al
Comune di residenza.
27
fare impresa/normativa
da della numerosità del nucleo familiare (risultante
dallo stato di famiglia):
• 60 euro/anno per un nucleo familiare di 1-2 persone;
• 78 euro/anno per 3-4 persone;
• 135 euro/anno per un numero di persone superiore a 4.
Per i clienti, affetti da gravi malattie, che utilizzano
apparecchiature elettromedicali, il valore del bonus è di 150 euro annui.
Il diritto all’agevolazione compete ai soggetti che
hanno i requisiti, indipendentemente dall’operatore prescelto; inoltre, le agevolazioni per disagio
economico e disagio fisico sono cumulabili.
Per l’anno 2009 il bonus sarà quantificato in occasione dell’aggiornamento annuale delle tariffe.
fare impresa/normativa
Metà della spesa
delle famiglie è anonima
Alimentare, un disegno di legge
sull’obbligo dell’origine in etichetta
> a cura di Beatrice Tessarin
Il presidente della Commissione Agricoltura del
Senato, il veneziano Paolo Scarpa Bonazza Buora
(Pdl) ha presentato un disegno di legge in forza del
quale, se diventerà atto normativo effettivo, i prodotti immessi sul mercato italiano dovranno riportare l’indicazione del luogo di origine e provenienza
della materia prima agricola utilizzata.
Un provvedimento che è stato apprezzato da Coldiretti, che da anni conduce battaglie in nome dell’obbligo di indicare l’origine dei prodotti in etichetta, a
tutela del consumatore e del produttore. «Lo scandalo del latte alla melamina e quello della carne di
maiale irlandese alla diossina avrebbero fatto meno
paura se in Italia fosse già entrato in vigore l’obbligo di indicare il luogo di origine e provenienza
della materia prima agricola utilizzata per tutti gli
alimenti». E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini, che ha aggiunto che la
normativa sull’etichettatura «consentirà alle nostre
imprese, cooperative e consorzi agrari di valorizzare
concretamente il prodotto agricolo nazionale con
filiere agroalimentari “made in Italy” dal campo
alla tavola che potranno avvalersi dei sostegni alla
promozione all’estero attraverso lo strumento del
credito di imposta».
L’obiettivo dell’obbligo di indicare la provenienza in
etichetta è quello di far uscire dall’anonimato oltre
la metà della spesa alimentare delle famiglie. Infatti,
non vigendo ancora un obbligo generale di riportare l’origine in etichetta, almeno la metà dei prodotti
che si acquistano comunemente, non si sa da dove
vengono e con quale materia prima sono realizzati. Il
rischio, oltre al pericolo per la sicurezza alimentare, è
che vengano spacciati come “made in Italy”, sul mercato nazionale ed estero, dei prodotti agroalimentari del tutto anonimi o di provenienza straniera, con
grave danno per gli imprenditori che producono
vero “made in Italy” e dei consumatori che sono surrettiziamente ingannati.
Con le mobilitazioni degli ultimi anni la Coldiretti è
riuscita ad ottenere l’obbligo di indicare la provenienza per carne bovina, ortofrutta fresca, uova,
miele, latte fresco, pollo, passata di pomodoro ed
extravergine di oliva, nonostante le resistenze delle lobbies in Italia ed in Europa. Ma l’etichetta resta
anonima per la carne di maiale, coniglio e agnello,
per la pasta, le conserve vegetali come il pomodoro
proveniente dalla Cina e i succhi di frutta, ma anche
per yogurt, latticini e formaggi non a denominazione di origine. E’ importante che l’Italia, leader nella qualità alimentare si faccia promotrice in Europa
di una nuova normativa più attenta alla trasparenza
degli alimenti per favorire i controlli e consentire ai
cittadini di fare scelte di acquisto consapevoli.
Si tratta di una difesa anche nei confronti degli inganni a tavola, dove vengono spacciati come “made
in Italy” cibi ottenuti da allevamenti e coltivazioni realizzate migliaia di chilometri di distanza dal Belpaese, come nel caso del concentrato di pomodoro
cinese rilavorato in Italia o in quello dei prosciutti:
quattro su cinque di quelli venduti in Italia provengono da maiali allevati in Olanda, Danimarca,
Francia, Germania, Spagna senza che questo venga chiaramente indicato in etichetta e con l’uso di indicazioni fuorvianti come “di montagna” e “nostrano”
che ingannano il consumatore sulla reale origine.
L’ETICHETTA CON L’ORIGINE
I CIBI CON L’INDICAZIONE DI
PROVENIENZA
E QUELLI SENZA
CARNE DI POLLO E DERIVATI
CARNE DI CONIGLIO
CARNE BOVINA
CARNE DI MAIALE E
SALUMI
FRUTTA E VERDURA FRESCHE
FRUTTA E VERDURA
TRASFORMATA
UOVA
CARNE DI PECORA
E AGNELLO
MIELE
FORMAGGI NON DOP
PASSATA DI POMODORO
DERIVATI DEL
POMODORO
DIVERSI DA PASSATA
LATTE FRESCO
LATTE A LUNGA
CONSERVAZIONE
PESCE
DERIVATI DEI CEREALI
(PANE, PANIFICATI)
EXTRAVERGINE DI OLIVA
PASTA
Fonte: Elaborazioni Coldiretti
28
29
giovani in movimento
Riparte la corsa
all’Oscar Green
Terza edizione per il premio Coldiretti alle giovani
imprese più innovative
> Beatrice Tessarin
Resteranno aperte fino al 31 marzo prossimo
le iscrizioni per partecipare alla terza edizione
dell’Oscar green, il premio nazionale promosso
da Coldiretti-Giovani impresa con l’alto patronato della Presidenza della Repubblica italiana.
Lo spirito del concorso è valorizzare e dare visibilità
alle giovani imprese agricole che si siano distinte
per progetti innovativi di sviluppo imprenditoriale
moderno e sostenibile, che guarda al futuro mantenendo le radici salde nel proprio territorio.
Possono partecipare tutti gli imprenditori agricoli e agroalimentari, singoli o associati, di qualunque età, che abbiano sviluppato un’idea innovativa
nell’ambito delle categorie previste dal regolamento del concorso: stile e cultura d’impresa, sviluppo locale, energia per il futuro, esportare il territorio, oltre la filiera, campagna amica.
Le domande, corredate del materiale di presentazione dell’azienda, devono essere inoltrate alla
segreteria nazionale di Coldiretti-Giovani impresa,
esclusivamente via internet, attraverso il sito
www.coldiretti.it, dove si possono trovare il facsimile della domanda, tutte le informazioni ed il
regolamento di partecipazione.
Se si preferisce, ci si può rivolgere all’Associazione
Polesana Coldiretti Rovigo, che predisporrà la documentazione necessaria e spedirà la domanda.
Saranno istituite sei giurie tematiche, una per ciascuna categoria del concorso, le quali vaglieranno
tutte le richieste di partecipazione, selezionando
soltanto tre domande per categoria fra tutte quelle
pervenute. Le 18 imprese così selezionate prenderanno parte alla fase finale del concorso, in cui una
diversa giuria sceglierà un solo vincitore per ogni
categoria.
Nella scorsa edizione il Polesine si è fatto onore con
l’azienda agricola di Andrea Pavarin, giovane
coltivatore diretto di Lusia (Ro), che si è piazzato tra i 18 finalisti a livello nazionale. L’attività
imprenditoriale di Pavarin si è distinta nel campo
del risparmio energetico e dell’uso di energie alternative rispettose dell’ambiente. Infatti, l’impresa,
che produce coltivazioni orticole, ha investito per
installare una caldaia che funziona a cippato di legno, in sostituzione della vecchia caldaia a gasolio
più inquinante, per riscaldare e mantenere costante la temperatura delle serre aziendali.
Andrea Pavarin mostra la caldaia a cippato di legno
Andrea Pavarin nelle serre aziendali
30
edycomunicazione.com
CON L’ALTO PATRONATO
DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
GIOVANI IMPRESA
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l’innovazione,
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31
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anniversari
MARIANGELA AVANZI
e VINICIO FRANZA
Nozze d’oro
BADIA POLESINE - loc. VILLAFORA
Hanno festeggiato il 50esimo anniversario di matrimonio i nostri soci Vinicio Franza e Mariangela Avanzi, genitori del nostro associato Gherardo Franza di Villafora.
Si congratulano per questo importante traguardo della
vita i i parenti, gli amici e la redazione di Terra Polesana.
ELENA BONAFE’
e DORINO FINOTTI
Nozze d’oro
PORTO TOLLE - loc. POLESINE CAMERINI
I nostri associati della zona di Porto Tolle, Dorino Finotti ed Elena Bonafè hanno festeggiato il 50esimo
anniversario della celebrazione del loro matrimonio,
il 14 novembre 2008, nella chiesa di Polesine Camerini, circondati dall’affetto del figlio Antonio, del nipote
Matteo e della nuora Ornella.
Tanti auguri anche dalla Coldiretti Rovigo.
100 di questi giorni!
ANTONIO
DINARELLO
Il 15 gennaio scorso ha compiuto 100 primavere il nostro
socio Antonio Dinarello di
Lama Polesine, frazione di Ceregnano.
Tanti auguri, in particolare dal
nipote Ottorino Pizzo.
32
ERRATA
CORRIGE
A pag. 30 del numero di gennaio, nella
didascalia della foto,
il carro allestito per
il Ringraziamento a
Grignano è stato erroneamente attibuito alla comunità di
Villafora, Ci scusiamo
per l'inconveniente.
33
soci vivi nei nostri cuori
Nulla può far danno a un uomo buono, né in vita né dopo la morte.
Socrate, filosofo greco, 469-399 a.C.
Porto Viro
SILVANO
SARTO
Anni 84
Salara
PALMIRA
LUCHIN
Anni 56
Pontecchio
IDELMA
FREZZATO
ved. FRIGATO
Anni 86
Badia Polesine
GIUSEPPE
CARLASSARA
Anni 92
Moglie del nostro
associato Raffaele
Altafini
Bergantino
CESARE
CASTELDELLI
Anni 84
Castelmassa
LUIGIA
NATALI
ved. RAGAZZI
Anni 98
Madre dei nostri soci
Germano ed Ezio Ragazzi
San Martino
di Venezze
ANTONIO
GALLINARO
Anni 75
Loreo
UMBERTA
SANTIN
Anni 95
Ficarolo
GIUSEPPINA
RIZZATTI
ved. GHEDINI
Anni 72
Vedova del nostro
compianto socio Adelso
Ghedini
Badia Polesine
loc. Villa d’Adige
FRANCESCO
REZZADORE
Anni 46
Frassinelle
CARMEN
BIANCHINI
ved. CALZAVARINI
Anni 101
Il figlio Arnaldo
Calzavarini e la nuora
Ottavia Selvan
Vivremo
nel ricordo
delle tue virtù
di persona buona e
onesta, finché Iddio
guiderà
le nostre giornate,
per raggiungerti
eternamente
in cielo
La moglie Mariella
ed i figli Liliana
Daniele, Cristian
Resterai sempre nei
nostri cuori
AVVISO:
Si ricorda che le rubriche “Anniversari”, “Coldiretti&alloro” e “Soci vivi nei nostri cuori” sono
riservate ai soli soci e ai loro famigliari purché conviventi. Per altre parentele le inserzioni
non verranno pubblicate (vedi delibera di Giunta del 8/7/2008). Si informa che la redazione accetta
la pubblicazione gratuita di annunci di nuove nascite solo per figli di soci.
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Avversità atmosferiche?
IL RIMEDIO C’È
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DEL NORD-EST
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Febbraio 2009