aprile 2013
4
Diverse persone indagate per falsificazione di bottiglie Doc e Igt
Truffa del vino tra Pavia e Londra
Coldiretti: colpire chi mette a rischio un settore che vale 9 miliardi di euro
PRIMO PIANO
I
l made in Italy ancora una volta
finisce nel mirino di truffatori di
professione. Questa volta, vittima dell’ultimo caso di falsificazione
è stato il vino, uno dei prodotti di
punta della Lombardia. In particolare si tratta di una truffa tra Pavia
e Londra, smascherata da una maxi
operazione dei carabinieri dei Nas lo
scorso 17 aprile. Diverse le persone
indagate con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla
frode, adulterazione di vino Doc e
Igt, alla ricettazione di prodotti enologici e all’evasione fiscale sia in Italia che in Inghilterra. Questi i dati a
nostra disposizione nel momento in
cui scriviamo: da quanto è emerso
dall’attività investigativa, sarebbero
stati immessi sul mercato italiano e
inglese dei prodotti enologici di bassissima qualità, spesso con valori al
di sotto delle soglie minime previste
dalla legge, proposti come prodotti a Denominazione di origine controllata o IGT. La truffa, per un giro
d’affari di oltre 10 milioni di euro,
si sarebbe sviluppata in particolare
nelle province di Pavia, Bergamo e
Novara, coinvolgendo una ditta di
Gravellona Lomellina (Pavia), una di
Bagnatica (Bergamo) e una di Londra. Le bottiglie di vino «fasullo»
o adulterato commercializzate sul
mercato inglese per il primo periodo
esaminato (circa 8 mesi) risulterebbero più di 3 milioni e mezzo. Bisogna colpire i truffatori che danneggiano il buon nome e la qualità del
vino italiano, sostiene la Coldiretti
Lombardia. “Il vino – spiega Ettore
Prandini, Presidente della Coldiretti
Lombardia – è uno di quei prodotti
Made in Italy che ci stanno aiutando a resistere alla crisi anche grazie
alle esportazioni che sono cresciute
dell’8 per cento a livello nazionale
per un valore di 2 miliardi di euro.
Il nostro Paese non può certo permettere che qualche mela marcia
rovini un settore che in Italia vale 9
miliardi di euro e assicura un milio-
ne e 200 mila posti di lavoro”. Il sistema produttivo lombardo - spiega
la Coldiretti – conta 7 mila aziende
situate principalmente nelle province di Pavia (1.728), Brescia (1.341), Sondrio (951), Mantova (715), Bergamo (412), Milano e Lodi (117) e
Varese (89). La produzione regionale supera il milione e 230 mila
ettolitri e nel 2012 le esportazioni
sono cresciute dell’11 per cento raggiungendo i 237 milioni di euro. La
Lombardia con le sue 42 etichette
di qualità rappresenta l’8 per cento
delle 521 denominazioni di origine
italiane e conta: 5 Docg, 22 Doc e
15 Igt. L’talia - spiega la Coldiretti
- vanta un patrimonio di 331 vini a
denominazione di origine controllata (Doc), 59 a denominazione di origine controllata e garantita (Docg)
e 118 a indicazione geografica tipica
(Igt) alle quali viene destinato oltre
il 60 per cento della produzione nazionale pari a circa 40 milioni di ettolitri.
Scarica

Truffa del vino tra Pavia e Londra