Come crescono i cristalli Massimo Moret, Università di Milano-Bicocca Riassunto delle puntate precedenti Cos’è un cristallo ? Esempi di cristalli Le forme dei cristalli La nucleazione dei cristalli I meccanismi di crescita Conclusioni Riassunto delle puntate precedenti 1895 1912 1913 1927 1927 1928 1936 1939 1945 . . . . Röntgen scopre accidentalmente i raggi X Laue, Friedrich, Knipping: 1°esperimento di diffrazione di raggi X su un cristallo di CuSO4.5H2O W.H. Bragg / W.L. Bragg: NaCl, diamante, fluorite, zincoblenda, calcite, dolomite, rame H.E. Armstrong “Poor Common Salt” 1°esperimento di diffrazione di elettroni W.L. Bragg: diopside (14 parametri) 1°esperimento di diffrazione di neutroni L. Pauling: The nature of the chemical bond A.F. Wells: Structural inorganic chemistry 2012 1912 Cos’è un cristallo ? Lo stato cristallino rappresenta il modo di aggregazione della materia nello stato solido nel 90% dei casi Un cristallo è (sovente) formato da un poliedro delimitato da facce piane: la struttura interna è costituita dalla ripetizione periodica per traslazione di una unità elementare (atomi/ioni/molecole) lungo tre direzioni dello spazio. Cella unitaria o elementare: la più piccola unità che per ripetute traslazioni lungo tre opportune direzioni genera il cristallo La cella unitaria può essere costituita da un atomo, una molecola, un gruppo di ioni o molecole NaCl pentacene Devoto-Oli 2008: cristallino Simile al cristallo; fig., chiaro, limpido, terso, trasparente: acque c.; voce c., squillante; coscienza c., pura. Stato c., stato di aggregazione della materia solida, caratterizzato dal fatto che gli atomi, le molecole o gli ioni, che costituiscono le sostanze, sono distribuiti nello spazio secondo un ordine tridimensionale periodico; individuo c., porzione di sostanza allo stato cristallino. cristallizzare 1. Ridurre in forma di cristallo o di cristalli fig. Fissare (un pensiero, una dottrina, un concetto, ecc.) in una forma definitiva, rigida, astratta: [la Chiesa] pervenne a cristallizzare il sistema aristotelico nella scolastica (Carducci). 2. Solidificarsi assumendo struttura cristallina attraverso i vari processi di cristallizzazione: il sale (si) cristallizza fig. Di persona, partito, posizione, ecc., chiudersi in formule o schemi fissi senza possibilità di sviluppo e di evoluzione; fossilizzarsi, irrigidirsi: Ogni idea nuova per propagarsi, si cristallizza in formule (Silone). fig. Di espressione, locuzione o costrutto, assumere una forma fissa, non modificabile. cristallo 1. Particolare tipo di vetro ottenuto mediante fusione ad alta temperatura di una miscela di sabbia quarzosa, minio e carbonato di potassio, a cui possono essere aggiunte sostanze additive; è dotato di elevata trasparenza, lucentezza e alto modulo di elasticità, che gli conferisce una sonorità metallica; c. temprato, di sicurezza, di Boemia. 2. fig. Simbolo di trasparenza, limpidezza, purezza: Le gote bianche paion di cristallo (Lorenzo de‟ Medici); concr. (poet.), corso d‟acqua, ruscello: E multi pesci in frotta van notando Drento al vivente e tenero cristallo (Poliziano). 3. Porzione di materia allo stato cristallino, chimicamente e fisicamente omogenea. In mineralogia, corpo solido che si presenta in natura con una forma poliedrica modellatasi spontaneamente in conseguenza della struttura chimica della sostanza che lo costituisce. C. di rocca (o di monte), minerale, varietà di quarzo limpido e incolore in cristalli anche di notevoli dimensioni. Dal lat. crystallus, dal gr. krystallos „ghiaccio‟ | sec. XIII J. Kepler, Strena seu de nive sexangula Francoforte sul Meno, 1611 Lo studio dei cristalli nei secoli passati J. Kepler (1611) e R. Hooke (1665): ipotesi di struttura interna periodica tridimensionale di particelle sferoidali N. Stensen (1669), J.B.L. Romè de Lisle (1772): legge della costanza degli angoli interfacciali ipotesi: disposizione interna ordinata di unità fondamentali T.O. Bergman (1773) e R.J. Haüy (1782): i cristalli derivano dall‟aggregazione di unità base di forma e taglia opportuna J. Dalton (1808): 1a teoria atomica dai tempi di Leucippo e Democrito R. Hooke. Micrographia: or some physiological descriptions of minute bodies made by magnifying glasses with observations and inquiries thereupon. Londra, 1665. Le forme dei cristalli I cristalli di ghiaccio mostrano: - simmetria esagonale - una forma che dipende fortemente dalla temperatura di crescita T = -1 °C T = -10 °C T = -5 °C T = -7 °C T= -13 °C T= -15 °C Hokudai snow crystals (YouTube) www.its.caltech.edu/~atomic/snowcrystals K.G. Libbrecht Ukichiro Nakaya (1900-1962) 1936 primo fiocco di neve artificiale quarzo (G. Spezia, 1905) silicio www.iycr2014.it/luoghi/dipartimento-di-scienze-della-terra-torino/80 Polimorfo I II III IV V VI t. fus. (°C) 20.0 25.4 27.0 30.9 33.4 37.2 H fus. (Kcal/mol) 83.1 86.2 112.6 117.6 136.8 148.1 cioccolato G. Mantovani (1986) zucchero da tavola (saccarosio) foglia di Triticum aestivum (grano tenero) nanocristalli di anatasio (TiO2) T.R. Gordon, M. Cargnello, T. Paik, F. Mangolini, R.T. Weber, P. Fornasiero, C.B. Murray J. Am. Chem. Soc. 2012, 134, 6751 anatasio diidrogenofosfato di potassio (KH2PO4) Lawrence Livermore National Laboratory, Livermore, California, USA velocità di crescita ca. 50 mm/giorno 318 kg in 52 giorni cristalli giganti di gesso (CaSO4 . H2O) (Naica, Messico) streaming su www.trianatech.com/ Quali cause determinano le forme dei cristalli ? perché i cristalli assumono una certa “forma”? come nascono i cristalli? come crescono i cristalli? la situazione è alquanto ingarbugliata! variazione del tratto (tracht) nei cristalli di pirite: {100} cubo (verde) {111} ottaedro (blu) {210} pentagono-dodecaedro (arancio) Le cause sono molteplici termodinamica: la forma di equilibrio è unica cinetica di crescita: la forma di crescita non è unica la morfologia dei cristalli è il risultato del processo di crescita: la forma esterna dei cristalli dipende dalla struttura cristallina (interna) e dall‟ambiente (esterno) la crescita avviene all‟interfaccia tra cristallo e ambiente le forme poliedriche derivano dalla combinazione di facce che differiscono nei meccanismi e nella velocità di crescita fattori determinanti: struttura superficiale delle facce meccanismi di crescita temperatura soprasaturazione impurezze/additivi nell’ambiente di crescita proprietà di trasporto (diffusione di volume o di superficie) regime fluidodinamico Equilibrio termodinamico e cinetica: 1 – cloruro di ammonio raggiungimento dell‟equilibrio termodinamico tra cristallo e ambiente condizione di equilibrio: minimo del potenziale termodinamico (energia libera di Gibbs) equilibrio dinamico forza motrice per la cristallizzazione: soprasaturazione prodotto cinetico neve fresca prodotto termodinamico neve trasformata Equilibrio termodinamico e cinetica: 2 – la peste dello stagno -stagno (cubico, grigio, semiconduttore, 5,75 g/cm3, stabile per T < 13,2°C -stagno (tetragonale, bianco, metallo, 7,31 g/cm3, stabile per T > 13,2°C Equilibrio termodinamico e cinetica: 3 – Cubpp [Cu(bpp)2Cl]Cl (2D) [Cu(bpp)3Cl2] (1D) più veloce più stabile (meno solubile) L. Carlucci, G. Ciani, J.M. Garcia-Ruiz, M. Moret, D.M. Proserpio, S. Rizzato Crystal Growth Design 9 (2009) 5024 La nucleazione dei cristalli la nucleazione di cristalli all‟interno della fase madre avviene solo oltre soprasaturazione critica: competizione tra energia reticolare ed energia dell‟interfaccia cristallo/ambiente in una fase soprasatura i nuclei appaiono/scompaiono a causa di fluttuazioni statistiche Composto / Minerale Concentrazione di saturazione (25 °C) Specie chimiche in soluzione Rapporto molare Calcite 13 mg / 1000 g H2O Ca2+, CO32- 1 : 430000 Gesso 2 g / 1000 g H2O Ca2+, SO42- 1 : 3800 KH2PO4 280 g / 1000 g H2O K+, H2PO4- 1 : 140 Saccarosio 2000 g / 1000 g H2O C12H22O11 1 : 100 NaCl 360 g / 1000 g H2O Na+, Cl- 1:9 nuclei crescono se r > rc (aggregato minimo di molecole che sopravvive alle fluttuazioni statistiche) Gs + Gv a La frequenza di nucleazione frequenza di nucleazione Jn: numero di nuclei ipercritici per unità di tempo e di volume soprasaturazione per le soluzioni: C/Cequil I meccanismi di crescita di una faccia cristallina strutture superficiali di cristalli perfetti (ideali) cristalli imperfetti (reali) (difetti puntiformi, lineari) facce a profilo rugoso (K – kinked) o a gradinata (S – stepped) crescita tramite incorporazione diretta (non attivata) facce piane (F – flat) cristallo perfetto nucleazione bidimensionale (attivata) cristallo imperfetto meccanismo a spirale (praticamente non attivata) I meccanismi di crescita delle facce F perfette una faccia atomicamente piana può crescere solo se si formano nuclei 2D la probabilità di nucleazione 2D è significativa solo a soprasaturazione elevata anche la nucleazione 2D non è un processo spontaneo: il suo “costo” è inferiore a quello della nucleazione 3D perché le nuove superfici da generare sono meno estese i nuclei 2D si espandono lateralmente aumentando il volume del cristallo Le unità di crescita sulle facce (101) della taumatina taumatina (101) (AFM in situ; t = 72 s, 300 x 300 nm2) nucleazione di nuovi filari di molecole lungo i gradini Nuclei bidimensionali sulle facce (100) di NaCl Nuclei bidimensionali 0’ 11’ 30’ 39’ 55’ 66’ catalasi (001) (AFM in situ; 32 x 32 m2) I meccanismi di crescita delle facce F imperfette i cristalli reali crescono anche con soprasaturazioni molto basse! A faccia piana imperfetta: presenza di dislocazioni a vite che attraversano la superficie presenza di spigoli sulla superficie le dislocazioni a vite rendono quasi spontanea la crescita delle facce crescita per spirali un gradino avanza parallelamente a se stesso se L > l* (l* = 2r2D*) lo spigolo L crescendo crea un nuovo spigolo ancorato al punto di emergenza della dislocazione a vite: raggiunta una lunghezza > l* si muoverà a sua volta spirale di crescita l* nucleo critico 2D L superficie (110) del lisozima (AFM in situ) spirali di crescita attive (AFM in situ; 100 x 100 m2) superficie (001) della paraffina n-C28H58 superficie (001) di SiC Paraffina 15 micron cristallo di paraffina osservato in microscopia ottica, in luce riflessa con contrasto di fase (D. Aquilano) superficie (010) di C6H4(COOH)(COOK) Google “crystal growth spirals” calcite grafite (1,2 mm) fluorite juanitaite, (Cu,Ca,Fe)10Bi(AsO4)4(OH)11·2H2O, a new mineral from the Gold Hill mine, Utah, USA AFM in situ; 3,3 x 3,3 m2 [Cu(bpp)3Cl2] (1D) spirali di crescita sulla superficie (001) (AFM in situ; 6 x 6 m2) La morfologia dei cristalli e la soprasaturazione la crescita per nucleazione bidimensionale o per spirali segue leggi cinetiche diverse ogni gruppo di facce {hkl} cresce con un meccanismo specifico e le relative leggi cinetiche una data faccia può crescere con leggi cinetiche diverse a seconda della soprasaturazione l‟interfaccia diventa sempre più rugosa al crescere della forza motrice Instabilità morfologia dei cristalli e soprasaturazione la forza motrice (soprasaturazione) assume valori diversi in corrispondenza delle facce, degli spigoli e dei vertici dei cristalli regioni diverse di un cristallo possono crescere con velocità e/o meccanismi diversi cristallo poliedrico cristallo dendritico a tramoggia “baffo” sferulitico Altri fattori che determinano la morfologia dei cristalli le facce con velocità di crescita elevata tendono a scomparire dalla morfologia finale Geminazione e crescita epitassiale geminazione NaNO3 su calcite (104) rutilo su ematite Effetto delle impurezze sulla crescita dei cristalli K2SO4 a) solforodammina B nei settori {110} b) schema della morfologia c) fucsina acida nei settori {110} morfodromo NH2 SO3 - + SO3 H2N - ACID FUCHSIN H2N HO SO3 O3S SO3 - - NH2 SO3 - CH3 ACID FUCHSIN a) fucsina acida; b) piranina; c) blu di Evan; d) arancio2; e) verde naftolo SO3 PYRANINE - SO3 O3S - - - CH3 NH2 + SO3 NH2 SO3 SO3 HO - PYRANINE - - Effetto degli additivi sulla crescita dei cristalli • • • • • • • 22,6 mmol/l AFM in situ 9 x 9 m2 # img 074 144 214 284 354 gesso(010) additivo WP56 1.0 x 10-6 M 5.0 x 10-6 M 1.0 x 10-5 M 5.0 x 10-5 M 1.0 x 10-4 M CaSO4. 2H2O Conclusioni La morfologia dei cristalli dipende da: struttura interna condizioni di crescita Le superfici dei cristalli presentano figure osservabili in microscopia e talvolta anche ad occhio nudo: macrogradini di crescita spirali di crescita striature crescite epitassiali geminazioni figure di corrosione www.cristallografia.org/libro.asp www.mater.unimib.it/utenti/moret www.iycr2014.it [email protected]