Riassunto temi B: 1,2,3,4
Tema B.1
L’EDUCAZIONE NEL DINAMISMO DELLA CRESCITA (E DELLA VITA) UMANA.
1.1. l’essere umano = uomo-PERSONA libera
 concetto comprensivo di LIBERTÀ
1.2. l’essere umano =essere in sviluppo
a) evolutività estesa a tutta la vita, nelle diverse condizioni e età /momenti della vita
b)all’inizio dell’esistenza: carenze, virtualità, capacità native
I 4 fattori dello sviluppo: 1) eredità,- 2) cultura – 3) aiuto degli altri = educazione - 4)esperienza
 Il concetto «personalistico» di apprendimento
1.3. L’essere umano = essere IN RELAZIONE
la molteplicità delle incidenze sulla crescita
il soggetto educando = frontiera interna, attivo , capace di auto-educazione
in una «rete» di relazioni (interne, esterne, contesuali, storiche, culturali…..
 Due conseguenze:
1) necessità concreta e morale della formazione e dell’etero-educazione intenzionale
2) teorica = una antropologia relazionale fondamento dell’educazione
-----NB. Tra le relazioni la relazione genitoriale = l’educazione completamento della
generazione
Il concetto di generazione quella fisica (procreazione); quella sociale (grembo sociale,
consegna e rigenerazione del «patrimonio culturale sociale»)
Crescere insieme nella differenza(Delors4 pilastri dell’e.; Freire)
 Educarsi educando
 La partita educativa e la «Famiglia simbolica»  cristianamente: «figli nel Figlio»
Tema B.2
L’EDUCAZIONE TRA LE ATTIVITÀ FORMATIVE: FORMAZIONE E EDUCAZIONE.
1. Problema: Connessione/Distinzione tra EDUCAZIONE PROPRIAMENTE DETTA /e/
…Azione Sociale di Promozione Umana… attività formative … FORMAZIONE
2. - 5 concetti di FORMAZIONE 1)plasmare- 2) paideia sociale 3) bildung di
autoralizzazione 4)acquisizione delle competenze di ruolo (personali e sociali) – 5)
qualificazione umana dello sviluppo
 Un concetto comprensivo di formazione ….
3. L’aiuto degli altri nella formazione
a) istituzioni (agenzie) - b) figure (ruoli) 3) attività (tipi di intervento formativo
4. l’educazione propriamente detta: 1) relazione di aiuto di promozione umana (teorica e
pratica) -2) incentrata prioritariamente sulle Personalità (individui, gruppo,
comunità) in Formazione 3)Intenzionalmente attenta alla dimensione dell’Unitarietà
e Globalità Personale 4)tesa Propriamente alla Promozione di consolidate Forme
personalizzate di coscienza, libertà, responsabilità, partecipazione, solidarietà ,
fraternità,5) Tendenzialmente Laica (di tutto il corpo sociale- parte del bene
comune e dirittto di ognuno) 6) Qualificata differenziatamente dai Gruppi,
Contributi Scientifici, nelle Epoche-Culture-Società Storiche,7) con un concreto pluralismo
Educativo
 Importanza delle Concezioni dell’Uomo/Mondo/Vita che si ha
compito sociale
= ETERO
EDUCAZIONE
nei processi di
EDUCAZIONE
= aiuto, mediazione,
stimolazione,
promozione
APPRENDIMENTO
Tra nativismo --- empirismo
= tendenzialità native e intenzionalità sociali
EDUCAZIONE
FORMALE =
intenzionale e
organizzata
( scuola)
compito personale
= AUTO EDUCAZIONE
EDUCAZIONE NON
FORMALE =
intenzionale e poco
organizzata
( famiglia)
nella FORMAZIONE
delle capacità
di apprendimento e
di fare cultura
Tra interazione spontanea e intervento
voluto = ED. «NEGATIVA» --- ED.
«POSITIVA»
EDUCAZIONE INFORMALE =
in-intenzionale
e non organizzata
( gruppi, gioco, ascolto TV,
internet…)
Ed. dei contenuti (=ed. MATERIALE) – ed. delle ABILITA’ (ed. FORMALE)
 delle COMPETENZE
Tema B.3. La relazione educativa tra antinomie e ricerca dell’autorevolezza
(1) presupposti: 1)una antropologia relazionale a fondamento 2) contesto = la rete relazionale - 3) e
specificamente tra le relazioni interpersonali
(2) Come ogni relazione interpersonale = 1)alterità del partner; 2) libertà; 3)reciprocità costitutiva
dell’identità e della comunitarietà:
ma differenziatamente (= specificità) = 1)asimmetria relativa - 2)relazione di aiuto finalizzata
-> intenzionalità umanizzante 3) tonalità affettiva particolare (=amore educativo)
(3) Caratteristiche: 1)teleologica (=finalizzata) 2) contestualizzata 3) dinamica- 4)dialogica 5) dialettica
(=con le «Antinomie educative» a vari livelli: ricordare alcune antinomie (relazionali,
contenutistiche, procedurali, contestuali, del sistema, specifiche es. della scuola, della famiglia…)
(4) Difficoltà relazionali oggi: 1)soggettivismo (narcisismo) = «senza noi»; 2) efficientismo (ricerca di
successo) = «senza gratuità» 3) giovanilismo = «senza differenza e responsabilità» – 4)
esperienzilismo = «senza trascendenza- valori», momentaneistica («senza continuità e fedeltà»
(5) Come superare le «antinomie educative» : 1) a livello di messaggio (=contenuti)= a) oltre
l’ignoranza e l’indottrinamento b)tra rispetto-mediazione e stimolazione c)adeguare la proposta alla
capacità di verità dei partner e al momento evolutivo,
2) a livello relazionale (= di rapporto):a) oltre l’autoritarismo e l’abbandono b)tra autorevolezza e
competenza – c) agire nell’orizzonte del valore  cfr. la famiglia simbolica)
3) a livello processuale(= di intervento/di dinamica): a) oltre la fissazione e l’asimmetria – b) tra
«differenza personale e generazionale» [ comune crescita] // tra etero- e auto-educazione –
c) crescere e educarsi «insieme»
Tema B.4 la comunicazione educativa
1.
la comunicazione in genere
- fenomeno moderno - etimologia - concetto – forme - livelli e tipi di c.
- realtà complessa per dimensioni, dinamiche, funzioni
- evoluzione storica del concetto : a)da trasmissione b)a processo di
trasmissione di messaggi, c) scambio/condivisione interattiva e
partecipata
fisica e virtuale
- la novità del digitale
- il concetto di virtuale
- immagine di uomo presupposto (relazionale, partner libero, differenziato,
storico
2. la comunicazione educativa: modelli 1) racconto e testo centrato 2) docente
centrato 3) pedocentrato 4) processo centrato 5) rapporto centrato – 6)… «rete»
centrato  di ognuno aspetti positivi e aspetti problematici …
3. I limiti e l’oltre della comunicazione
 vedi slide seguente
LIMITI
1) soggettivi (dei partners)
2) della codificazione
3) del mezzo e del “rumore”
4) della referenza culturale
5)delle condizioni materiali,
strutturali ed economici,
I LIMITI E L’OLTRE
DELLA
COMUNICAZIONE
L’ACCESSO ALL’OLTRE
L’OLTRE
1) l’interiorità dei soggetti non mai
completamente oggettivabile
2) il mondo impulsivo/inconscio,
sovra-conscio,mistico, non mai del
tutto codificabili
3) lo scarto tra ideale e reale, tra
Intuizione, concettualizzazione ed
espressione “linguistica”
4) la trascendenza, l’ulteriorità, il di
più, il futuro, non mai totalmente
prevedibile, dicibile
5) il mistero dell’essere, della vita, dell’io
di Dio (per tanti versi non ogettivabile, non
osservabile dall’esterno, ineffabile,
Indicibile)..
1.retorica - 2. linguaggi comprensivi, empatici.- 3. linguaggi estetici, fiabeschi. - 4.
narrazione e autobiografia 5. c. sublimale - 6. contemplazione «estatica»- 7. gioco e
rito - 8. preghiera - 9. azione - 10. la Carità…
TRA E SULLO SFONDO
il silenzio e la distanza – l’invocazione e l’apertura all’oltre
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