OLTRE
Il giornale dello spazio privato del SE'
Quadrimestrale di psicologia, psicoterapia, psicoanalisi, ipnosi, sessuologia, neuropsicologia.
SUPPLEMENTO al numero 14 - Registrazione al Tribunale Ordinario di Torino n. 5856
del 06/04/2005 - Dirett. responsabile: Dott. Ugo Langella - Psicologo, Psicoterapeuta Iscritto all'Ordine degli Psicologi ed all'Albo degli Psicoterapeuti, Posizione 01/246 al
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IL METODO DELLA TEMPERATURA CORPOREA
In OLTRE numero 9 e 14 avevamo promesso di affrontare l’argomento in modo
approfondito, ed è quanto adesso cercheremo di fare. Il metodo della temperatura
corporea, detto anche della temperatura basale, è un metodo contraccettivo naturale.
La sua percentuale di sicurezza si aggira intorno all'80-85% ed anche oltre se
utilizzato in modo rigoroso e con cautela.
Il sistema è basato sulle variazioni della temperatura corporea nel corso del ciclo
mensile (la dizione: ciclo mestruale può favorire la confusione con il periodo
esclusivamente mestruale), cioè dall’inizio della mestruazione alla vigilia della
seguente, che comprende il periodo mestruale, pre-ovulatorio, ovulatorio, postovulatorio e pre-mestruale. Il metodo ciclo-termico consiste nell'individuare
l'ovulazione, cioe' il periodo di 24 ore in cui la donna e' feconda, attraverso la
misurazione della temperatura corporea. Quando avviene l'ovulazione, infatti, la
temperatura corporea scende al di sotto dei valori registrati dall’inizio della
mestruazione per risalire al di sopra di tali valori quando l'ovulazione e' terminata.
Indipendentemente dalla utilizzazione della rilevazione della temperatura
basale a scopo anticoncezionale, inviterei le donne già fertili o ancora fertili,
salvo ovviamente che si servano di un anticoncezionale orale o, quale che sia la
modalità di somministrazione, di uno basato sugli stessi principi, a rilevare ed
annotare ugualmente la temperatura allo scopo di confrontarla con il loro modo
di sentirsi psicologicamente nelle diverse fasi del ciclo mensile, per rendersi
effettivamente conto dell’impatto ormonale sulla loro psiche, imparando così a
dosare l’euforia del periodo fecondo ed a contenere la negatività del periodo premestruale e mestruale.
E’ ragionevole ipotizzare, infatti, che a sentire maggiormente il peso di questi periodi
siano proprio le donne che nel periodo fecondo si lasciano totalmente e piacevolmente
avvolgere dalla vitalità prodotta dalla spinta ormonale. Non deve tuttavia stupire se, al
contrario, per altre che si percepiscono più carenti da quel punto di vista il periodo
più critico sia proprio quello ovulatorio. In tal caso, anch’esse devono imparare a
prevedere per reagire.
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Nel corso del tempo, inoltre, l’accurata auto-osservazione condotta con l’appoggio
della misurazione della temperatura corporea potrebbe consentire una previsione più
accurata circa l’arrivo del periodo fecondo, sufficiente per adottare con sicurezza,
eventualmente, gli accorgimenti necessari a prevenire la gravidanza, limitandoli così
allo stretto necessario.
Per applicare questo metodo bisogna misurare la temperatura
corporea ogni mattina prima di alzarsi dal letto dopo almeno 6 ore di
riposo, con un termometro utilizzato per la misura della temperatura
basale, che si acquista in farmacia specificando l’uso che se ne intende
fare, il quale non avendo la funzione di misurare la febbre prende in
considerazione un più ristretto numero di gradi consentendo in tal
modo una lettura al decimo di grado. E' consigliabile misurare la
temperatura mettendo il termometro in vagina, oppure nell'ano,
oppure sotto la lingua; cosi, infatti, si e' sicuri di prendere proprio la
temperatura interna che e' l’unica utile. La temperatura va rilevata
tutti i giorni la mattina prima di alzarsi anche solo per fare la pipì,
fare colazione, fare sesso o altro (si consiglia di abbassare il
termometro la sera precedente) ed annotata unitamente alla data ed
all’ora a partire dal primo giorno della mestruazione.
Considerato che per basale si intende la temperatura del corpo in condizioni di
riposo psichico e fisico pressoché assoluti, al fine di non falsare i risultati soprattutto
nel corso dei primi cicli mensili, se si hanno dubbi sulle caratteristiche della rilevazione
effettuata è preferibile annotare solo la data, aggiungendo eventualmente: “rilevazione
non effettuata o non corretta”.
Con un ciclo mensile di 28 giorni, si può notare come nella parte che precede
l’ovulazione la temperatura, pur oscillando in più o in meno di qualche decimo
di grado, si mantiene al di sotto dei 37 gradi, per abbassarsi ulteriormente e
drasticamente il 14° giorno, quello dell’ovulazione, sino a 36,3°. Se si stendono i
risultati su di un grafico che riporti in orizzontale le date ed in verticale i valori
di temperatura da 37,5° a 36° suddivisi per decimi di grado (vedi sotto), il giorno
dell’ovulazione sarà evidenziato dalla temperatura più bassa in assoluto. Se per
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curiosità la femmina fisicamente in buona salute che non ha avuto rapporti da
almeno due giorni controllasse il muco vaginale, dovrebbe trovarlo
limpido e consistente al tatto come l’albume dell’uovo.
Già il 15° giorno la temperatura dovrebbe essere salita al di sopra di tutte le altre
precedentemente registrate, ed il 16° o il 17° raggiungere i 37°, continuando ad
oscillare di 1 o 2 decimi sino ad abbassarsi nuovamente a 36,7°, circa, alla vigilia della
mestruazione seguente, il primo giorno della quale dovrebbe far registrare una
temperatura a circa 36,4°. Come si può vedere, le variazioni sono minime ma precise,
ed un termometro normale per la misura della febbre non basterebbe a differenziarle.
“Il rilievo di un tracciato bifasico [di due fasi rispetto all’ovulazione: quella di
temperatura più bassa prima e più alta poi] lungo tutto il ciclo mensile indica che vi è
stata ovulazione. Una curva monobasica [tutta più bassa o più alta di 37°] fa pensare
che quel ciclo sia stato anovulare [cioè senza ovulazione].”(Derek Llewellyn-Jones).
Tratto da: Derek Llewellyn-Jones - Fondamenti di ostetricia e ginecologia
Società Editrice Universo
Quando si misura per le prime volte la temperatura basale, teoricamente si ignora a
priori la lunghezza del ciclo mensile (cioè dal primo giorno della mestruazione alla
vigilia di quella seguente) anche se la femmina generalmente lo sa, per cui non è dato
sapere con esattezza quando vi sarà l’ovulazione. In tal caso occorre proteggersi molto
presto sino a quando, dopo alcune misurazioni, si comincerà ad avere un’idea esatta di
quando avviene l’ovulazione.
E’ ovvio che nel caso di un ciclo irregolare, essa potrà avvenire prima
o molto prima del 14° giorno; o dopo o molto dopo.
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Quando, in base alla temperatura accertata, si è così stabilito che
l’ovulazione è avvenuta, va considerato che l’ovulo continua ad essere
ancora fecondabile per circa 12 ore, per cui la coppia può avere
rapporti non protetti senza preoccupazioni a partire dal 3° giorno in
cui la temperatura si è attestata sui 37 gradi.
Superata l’ovulazione, sino alla mestruazione seguente non dovrebbero esserci più
possibilità di fecondazione. Secondo Derek Llewellyn-Jones i rischi di un’ovulazione
riflessa (cioè ripetuta all’interno dello stesso ciclo), come a volte si dice, non esistono.
Io non ne sarei così convinto se in quel periodo la femmina facesse
ripetutamente sesso con intensi orgasmi con un partner da poco
conosciuto, di cui si sia innamorata da perdere la testa. Le donne sanno
cosa voglio dire. Nella ordinaria sessualità di coppia è difficile, invece, che ciò possa
accadere.
Riassumendo e ulteriormente precisando:
“Circa 14 giorni dopo l'inizio della mestruazione la temperatura corporea scende al
di sotto dei valori normali per risalire al di sopra di essi ad ovulazione terminata e
rimanervi fino alla fine del ciclo. Ogni donna può individuare in questo modo l'inizio e
la fine della propria ovulazione.
Per applicare il metodo termico si devono considerare
assolutamente pericolosi:
- 3 giorni prima dell’ovulazione (meglio se 4)
- il giorno dell’ovulazione
- 3 giorni dopo l’ovulazione (meglio se 4).
I giorni che seguono fino ai primi 3 giorni dopo l'inizio della
mestruazione sono da considerarsi non pericolosi.
Potenzialmente pericolosi sono invece i 6 giorni successivi ai
tre dopo l’inizio della mestruazione, poiché non si sa quando
l’ovulazione avverrà. Se poi nel corso di quei 6 giorni si
sviluppasse qualsiasi patologia organica, ad esempio anche
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solo un raffreddore, vi sono elevatissime probabilità, per non
dire che vi è la certezza, che l’ovulazione anticipi, per cui una
eiaculazione non protetta in vagina, ad esempio il 6° giorno,
considerata una possibile durata della vitalità spermatica oltre
70 ore, potrebbe far si che l’ovulo - sceso anticipatamente trovi ancora degli spermatozoi vitali, ed allora la fecondazione
è inevitabile!!!
Laddove però ci si possa basare sui grafici di diversi mesi precedenti,
questi appaiano tutti regolari e la donna sia in ottima salute, non
eccessivamente stanca e la sua vita non abbia subito emozioni
particolarmente forti, se in quei 6 giorni i grafici non prevedono
l’ovulazione è ragionevole fidarsi.
In totale in un mese il metodo ciclo-termico, individuato il giorno dell'ovulazione,
indica 8 giorni nei quali si deve evitare l'eiaculazione non protetta in vagina, 6 giorni
nei quali e' consigliabile evitarla e 13 giorni circa nei quali si possono avere rapporti
del tutto liberi. E' indispensabile controllare la propria temperatura 8-10 mesi prima
di adottare il metodo in questione in modo sicuro. Puo' capitare, infatti, che nella
registrazione quotidiana della temperatura corporea si rilevino delle alterazioni che
dipendono da altre cause: raffreddori, influenze, lievi indisposizioni, grandi tensioni,
etc. per cui il quadro che si può ottenere da poche rilevazioni non risulta attendibile.
Qualunque tipo di malattia comporta la sospensione immediata di
questo metodo come anticoncezionale e l’adozione di protezioni. Si
può continuare a misurare e registrare la temperatura, ma va
assolutamente annotato l’evento anomalo.
Prima dei 18 anni e dopo i 40, comunque, data la possibile irregolarità dei cicli
mestruali, questo sistema non e' molto consigliabile.” (Dal sito: Pianeta Donna) Salvo
una grande esperienza generale sul metodo.
Nel corso del tempo, se non intervengono fatti nuovi circa lo stato di salute e/o la vita
in generale, potrebbe non rendersi più necessario misurare la temperatura per tutto il
mese, ma solo, verificati i grafici precedenti, da alcuni giorni prima dell’ovulazione ad
alcuni giorni dopo, allo scopo di accertare la cadenza dell’ovulazione o aggiornarla. In
tal caso la registrazione sul grafico potrebbe essere limitata solo al periodo centrale del
ciclo mensile a cui si riferisce, e cioè dal settimo al diciottesimo giorno.
Se si utilizza un grafico mensile per annotarvi la temperatura si garantisce una
migliore immediata lettura di esso, ma basta anche solo fare un’annotazione numerica
su di una serie di colonne verticali affiancate, una per ogni ciclo mensile. Nell’usare la
parola ciclo è opportuno ricordare nuovamente che il ciclo mensile, teoricamente di 28
giorni, decorre dal primo giorno della mestruazione alla vigilia della seguente, mentre
come ciclo mestruale si intende il periodo strettamente mestruale, cioè dal giorno in cui
esse iniziano a quello in cui terminano, generalmente della durata da tre a cinque
5
giorni circa.
In ogni caso, la conoscenza esatta dell’andamento del ciclo mensile
attraverso la misurazione della temperatura corporea, sia essa usata o
no a scopo anticoncezionale, consente ad ogni donna di dare un senso
alle variazioni emozionali sia positive che negative di origine
ormonale, al fine di contenerne gli eccessi sia in un senso che nell’altro
oltre a (perché no?) goderle intensamente, soprattutto l’ovulazione,
ma anche la mestruazione per la sua funzione di riprogrammazione
fisiologica e psicologica (reset), che è poi quella di cui le donne che
vanno in menopausa risentono maggiormente la mancanza.
Bibliografia essenziale
- Derek Llewellyn-Jones - Fondamenti di ostetricia e ginecologia - Editrice Universo
- Dizionario enciclopedico di medicina e chirurgia - Zanichelli
- Grande enciclopedia universale Rizzoli-Larousse
- Nuovo dizionario di sessuologia - Longanesi
- “OLTRE” n. 9 - Appunti sulla contraccezione
- Sito internet: Pianeta Donna
- Siti internet delle case farmaceutiche
- Altri siti internet interessati all’argomento a vario titolo.
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