Assemblea Generale di Nereus Si è tenuta a Bruxelles, presso il comitato delle regioni, l’assemblea generale della rete Nereus il 1° ed il 2 luglio 2013. I temi principali della discussione hanno riguardato il miglioramento dell’efficacia della rete e dei suoi Working Groups. Al dibattito ha inoltre partecipato Radomir Jansky, Policy Officer della Commissione europea in materia di Space Policy, che ha descritto la nuova politica spaziale europea, contenuta nella comunicazione “Politica industriale europea in materia di spazio” del 28/02/2013. I risultati del 20121 Le principali azioni della rete Nereus nel 2012 sono state: Nereus ha rafforzato la sua strategia regionale, attraverso numerosi eventi organizzati dalle regioni nelle loro aree di interesse; Nereus ha rafforzato i suoi collegamenti con le istituzioni europee e con l’ESA. In collaborazione con l’ESA è stata prodotta la pubblicazione “The growing use of GMES across Europe regions”; Nereus ha facilitato il coinvolgimento dei suoi membri in iniziative finanziate da fondi europei: o Il progetto DORIS_Net o Il progetto ISSUE o Partecipazione nel dibattito per Orizzonte 2020 I membri di Nereus hanno collaborato ad una serie di iniziative proprie, come i due studi: o “Smart specialization in space: the economic potential of space technology and downstream services for Europe’s region”, prodotto dal CEON/Bremen o “Territorial satellite technologies: the experience of Nereus”, prodotto dai membri italiani. Per quanto riguarda la strategia di comunicazione, Nereus ha promosso le sue idee e le sue attività attraverso molti eventi nel corso dell’anno, il sito web ed un video “The voice of the regions for Space”. Attraverso il WG Communication, education and training, Nereus ha partecipato anche in attività di formazione ed educazione: o Collaborazione con EUROAVIA (European association of aerospace students) o Mobilizzazione di un progetto ERASMUS o Promozione dell’e-catalogue “Nereus Training Courses” 1 Il report completo delle attività di Nereus nel 2012 è disponibile in inglese alla pagina web: http://www.Nereus-regions.eu/sites/all/communication/Activity_Report.pdf Giuseppe Pesce, Annachiara Stefanucci 1 Dibattito sulla strategia di Nereus I partecipanti hanno espresso la necessità di: Una sistematica identificazione delle opportunità di finanziamento nei settori d’interesse di Nereus Aumentare l’attrattiva dei Working Groups, attraverso una leadership motivata, una organizzazione efficiente e un programma di lavoro intenso e dettagliato. Massimizzare la ricaduta sull’industria dei servizi e delle applicazioni delle tecnologie spaziali. I pilastri della strategia di Nereus per il 2013 sono: Rafforzamento dell’ancoraggio regionale, attraverso: • Organizzazione di Workshops tematici nelle regioni della rete: o In Baviera (24/03/2014) ed in Basilicata per la prevenzione delle catastrofi naturali attraverso le tecnologie spaziali; o A Brema ed in Veneto per il settore marittimo; o In Midi Pirenée ed in Lombardia per l’agricoltura sostenibile. • Sostegno dei consorzi dei progetti dei membri; • Migliore pubblicizzazione del sistema delle tecnologie spaziali e delle loro applicazioni attraverso il sito web di Nereus, video, pubblicazioni e mostre Miglioramento del WG Comunicazione (vedi nella sezione “Working Groups”) Partenariato strategico con l’ESA, in particolare con: • ESA/ESRIN - Ufficio GMES dell’ESA (Roma) • ESA Policy Department (Parigi) • ESA/ESTEC European Space Research and Technology Centre (Noordwijk, Paesi Bassi E attraverso una serie di progetti condivisi. Il lavoro della rete nel prossimo futuro. La rete Nereus promuoverà la partecipazione dei suoi membri ai programmi europei della prossima decade, come: Orizzonte 2020, Copernicus post 2014, EGNOS/Galileo post 2014, Programmi regionali) ed elaborarerà un documento per illustrare la sua posizione rispetto alla decisione della Commissione su Copernicus post 2014; Nereus farà azioni di lobbying presso la Commissione nell’ambito dell’applicazione della nuova politica spaziale europea (vedi sezione seguente) Nereus supporterà la rete RCO (del progetto DORIS_Net) favorendo le relazioni pubbliche della rete, monitorando i possibili bandi e possibilità di finanziamento e supportando le sue strutture esistenti. Nel suo discorso conclusivo, il presidente Béténeau ha sottolineato i seguenti punti: Utilità di riunioni periodiche degli animatori dei Working Groups (ogni tre/quattro mesi) per discutere di temi trasversali, come, ad esempio, l’allargamento della rete a nuove regioni2 2 A questo proposito, si è notato che ci sono molte regioni che fanno attività tipicamente « Nereus » che però non partecipano alla rete. Giuseppe Pesce, Annachiara Stefanucci 2 Necessità di pubblicizzare meglio il lavoro di Nereus e di garantire la visibilità dei WG, soprattutto per il settore privato ed in particolare per le PMI; Necessità di “tradurre” il contenuto tecnologico dei progetti affinché sia fruibile dagli amministratori locali; Necessità di garantire un ritorno dell’investimento alle regioni; Necessità di effettuare la massima pressione sulle autorità europee per influenzare ed essere a conoscenza del dibattito sulle modalità e sulle possibilità di finanziamento del settore. I prossimi eventi di Nereus Open Days Dal 7 al 10 ottobre 2013 Comitato delle Regioni Bruxelles NB: Nereus ha lanciato un invito a presentare proposte per ampliare la “NEREUS Space Exhibition”. Ulteriori informazioni alla pagina: http://www.nereus-regions.eu/posters Giuseppe Pesce, Annachiara Stefanucci 3 La Politica industriale europea in materia di spazio3 Una parte dell’Assemblea ha inoltre previsto una presentazione da parte di Radomir Jansky, Policy Officer della Commissione europea in materia di Space Policy, sulla Politica Industriale Europea in Materia di Spazio. Il settore spazio è considerato una priorità nella strategia Europa 2020, in quanto garantisce indipendenza e sicurezza, aiuta ad affrontare le grandi sfide sociali e stimola l’innovazione. Inoltre il regolamento unico europeo conferisce un mandato chiaro all’UE ad intervenire nelle questioni spaziali. È per questo che sono stati stanziati, sotto Orizzonte 2020 1,7 miliardi di euro direttamente per questo settore, nella componente “Leadership industriale”. Obiettivi I cinque obiettivi della politica europea in materia di spazio sono: 1. istituire un quadro normativo coerente e stabile; 2. sviluppare ulteriormente in Europa una base industriale competitiva e sostenere la partecipazione delle PMI; 3. sostenere la competitività mondiale dell'industria spaziale dell'UE; 4. sviluppare mercati per applicazioni e servizi spaziali; 5. garantire la non dipendenza tecnologica e l'accesso autonomo allo spazio. Lo stato dell’industria spaziale europea L'industria spaziale europea differisce dai suoi principali concorrenti internazionali per il fatto che dispone di un budget inferiore, che si basa in misura maggiore sulle vendite commerciali, che la quota delle spese militari è minore e che le sinergie fra il settore civile e quello militare sono molto meno sviluppate. A differenza degli Stati Uniti, il mercato europeo dei servizi a valle di navigazione e di osservazione della Terra è ancora in fase embrionale. In tutti i paesi dotati di tecnologia spaziale, l'industria spaziale dipende essenzialmente da programmi istituzionali, che possono essere di due tipi: finanziamento di programmi di ricerca e sviluppo e, in veste di clienti, acquisto di prodotti e servizi spaziali. I fondi destinati alle attività di R&S europee, tuttavia, sono estremamente esigui se confrontati con quelli degli Stati Uniti ed anche il mercato istituzionale europeo è relativamente piccolo. Per questo l’industria europea deve poter contare anche sulle esportazioni. Ostacoli allo sviluppo In Europa, molti ostacoli rallentano lo sviluppo di applicazioni innovative e, di conseguenza, del mercato: l'incertezza riguardo alla disponibilità dei servizi e al quadro normativo, la mancanza di consapevolezza del proprio potenziale da parte dei possibili utenti, la mancanza di collaborazione fra il settore spaziale e gli altri settori, la mancanza di collaborazione tra i fornitori di dati, gli sviluppatori dei servizi e gli utenti finali, il sostegno insufficiente alla creazione di nuove imprese e allo sviluppo delle imprese a forte crescita. 3 Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni sulla Politica industriale dell'UE in materia di spazio: liberare il potenziale di crescita economica nel settore spaziale. [COM(2013) 108 final] Giuseppe Pesce, Annachiara Stefanucci 4 Per affrontare queste sfide l'Europa dovrebbe conseguire la non dipendenza tecnologica, la sicurezza degli approvvigionamenti e l'accesso indipendente allo spazio. L’azione dell’UE Le azioni che l’UE intraprenderà per raggiungere i suoi obiettivi sono elencate nel seguito. Migliorare il contesto generale Al fine di migliorare il quadro normativo si prevedono le seguenti azioni: Esaminare la possibilità di un'iniziativa legislativa concernente alcuni aspetti che incidono sulla nascita di un mercato unico per i prodotti e i servizi spaziali Monitorare e migliorare il controllo delle esportazioni e i quadri normativi in materia di trasferimenti intra-UE Valutare la possibilità di proporre un'iniziativa legislativa sulla produzione e sulla diffusione di dati satellitari privati Esaminare la possibilità di un'iniziativa legislativa concernente alcuni aspetti che incidono sulla nascita di un mercato unico per i prodotti e i servizi spaziali Garantire la disponibilità dello spettro radio Un altro punto importante riguarda la standardizzazione dell’industria europea, che aumenterà notevolmente la sua competitività. Nel marzo 2010 è stato proposto un vasto programma di standardizzazione che individua dieci settori specifici in cui gli organismi tecnici di CEN/CENELEC, ETSI e ECSS, gli organismi europei di standardizzazione, potrebbero effettuare i loro interventi. Al fine di garantire le competenze necessarie allo sviluppo dell’industria, oltre ai programmi istituzionali, l’UE dovrebbe promuovere la creazione in Europa di qualifiche universitarie reciprocamente riconosciute per il settore spaziale, includere nei futuri programmi quadro di ricerca e sviluppo interventi specifici nell'ambito dei quali parte della ricerca sia affidata a dottorandi, incoraggiare lo sviluppo di programmi di apprendimento permanente rafforzando la cooperazione tra l'industria e le università e migliorare l'attrattività per i ricercatori stranieri. Per favorire l’accesso delle imprese europee al mercato globale l’UE si impegnerà a ratificare accordi e negoziati commerciali con paesi terzi. La Commissione ha adottato recentemente una proposta relativa all'accesso dei paesi terzi al mercato degli appalti pubblici dell'UE. Sostenere la ricerca e l’innovazione Attraverso il programma Orizzonte 2020, l’UE sostiene il settore spaziale con i seguenti obiettivi: assicurare la competitività dell'Europa nel settore spaziale, la non dipendenza e l'innovazione nelle attività spaziali, con particolare attenzione alla ricerca e all'innovazione in campo industriale e alle PMI; favorire i progressi nelle tecnologie spaziali, partendo dalla ricerca sulle tecnologie di base fino a giungere alle tecnologie applicative per le future generazioni di satelliti Copernicus/GMES e Galileo; sfruttare appieno i dati spaziali, compresi quelli delle missioni scientifiche e delle applicazioni commerciali; permettere attività europee di ricerca e sviluppo nel contesto di cooperazioni spaziali internazionali (ad esempio ISS, SSA, programmi di esplorazione robotica a livello mondiale). Giuseppe Pesce, Annachiara Stefanucci 5 Ampliare la gamma e l'impiego degli strumenti finanziari disponibili Per il finanziamento di progetti strategici, la Commissione propone un nuovo tipo di strumento, quello dei prestiti obbligazionari europei, che verrebbe utilizzato come mezzo per raccogliere investimenti per infrastrutture di interesse strategico, facendo ricorso a forme di partenariato pubblico-privato. Sebbene in un primo tempo non sia previsto che nel campo di applicazione di questa iniziativa rientri anche lo spazio, l'industria spaziale potrebbe vedersi offerta, in una seconda fase, la possibilità di beneficiare di tale meccanismo. Per le PMI saranno proposti finanziamenti ad hoc nell’ambito di Orizzonte 2020 e di COSME. Per le autorità locali, ci saranno gli strumenti della politica di coesione, quali il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e i suoi programmi, come quello dedicato alle risorse europee congiunte per le micro, le piccole e le medie imprese (JEREMIE). Fare un miglior uso della politica degli appalti pubblici Poiché gli appalti nel settore spaziale sono fondamentali, l’UE si propone di determinare se l’approccio utilizzato è migliorabile. Delineare e attuare una vera politica europea dei lanciatori Occorre un'evoluzione della governance globale del settore dei lanciatori in collaborazione con gli stati membri, in particolare per quanto riguarda lo sfruttamento dei lanciatori e le misure necessarie a garantirne l'efficienza produttiva, così da assicurare il finanziamento sostenibile dell'utilizzo. Garantire la sostenibilità delle attività spaziali in Europa Al fine di ridurre il rischio di collisioni è necessario individuare e monitorare i satelliti e i detriti spaziali, catalogare la loro posizione e seguire i loro movimenti (traiettoria) laddove si identifica un rischio potenziale di collisione, in modo che gli operatori satellitari possano essere avvisati e possano spostare i propri satelliti. Questa attività è conosciuta come "sorveglianza dello spazio e localizzazione" (SST). Poiché l’UE ancora non dispone di un SST (per ora si appoggia a quella degli USA), la Commissione intende presentare una proposta volta a delineare il quadro organizzativo per l'istituzione e la gestione di un analogo servizio europeo. Giuseppe Pesce, Annachiara Stefanucci 6 I Working Groups I WG sono una componente molto importante di Nereus. Per questo nell’assemblea generale si sono sottolineati alcuni punti, al fine di migliorare il loro lavoro: necessità di una rappresentanza sia politica (le regioni hanno interesse al lobbying presso le autorità europee ed al marketing) che industriale (per le industrie potrebbe essere un’opportunità per creare consorzi per progetti pilota); possibilità di dividerli in sub-WG per tematiche specifiche, ma anche di un lavoro congiunto di diversi WG; necessità di ridurre i meeting decisionali (uno all’anno), per i quali la presenza deve essere il più ampia possibile e di aumentare le skype conferences, al fine di ridurre i costi di viaggio. GNSS WORKING GROUP MEETING Il giorno 2 luglio si è riunito il GNSS Working Group, presieduto da Pierpaolo Capostrini, per CORILA. Risultati raggiunti Le comunicazioni ed I suggerimenti di Nereus alla Commissione per la politica europea del GNSS sono stati accettati. Proposte necessità di un networking “più intelligente”: al fine di rendere più efficaci i contatti, inserire sul sito una ricerca per keywords dei vari enti coinvolti, che contenga: o settori di lavoro o settori di interesse per ampliare le attività il leader del WG sarebbe contento di condividere il suo ruolo con un altro coleader; Opportunità Si è proposta la creazione di centri di eccellenza nelle varie regioni che sono particolarmente specializzate in un certo campo di Nereus Opportunità di finanziamento per progetti in Orizzonte 2020, componente “Industrial leadership”, ma anche in altre componenti per quanto riguarda lo sviluppo di applicazioni. Opportunità di finanziamento nell’APPAP 2014-18 (Application Action Plan) della GSA Successivo lavoro del WG Collaborazione più stretta con la GSA e con la Commissione nell’implementazione del Regolamento GNSS.4 Per esempio, Nereus può essere d’aiuto nel raccogliere informazioni dagli utilizzatori finali delle tecnologie spaziali e nel promuovere lo sviluppo delle applicazioni. 4 Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo alla realizzazione e al funzionamento dei sistemi europei di radionavigazione via satellite [COM(2011) 814 definitivo] Giuseppe Pesce, Annachiara Stefanucci 7 Il numero delle riunioni dovrebbe essere di una all’anno più altre due/tre in e-conference. Organizzare meeting e conferenza in cui poter dare visibilità alla rete Nereus In collaborazione con il WG Communication, education and training incentivare l’istituzione di corsi di master nelle tecnologie satellitari Attenzione particolare ai programmi europei, condivisione delle informazioni con lo scopo di mobilizzare eventuali progetti Partecipare alla consultazione sull’APPAP 2014-18, con scadenza il 14 luglio, disponibile alla pagina web: http://ec.europa.eu/enterprise/policies/satnav/pubconsult/index_en.htm TELECOM WORKING GROUP MEETING Il giorno 2 luglio si è inoltre riunito il TELECOM Working Group, presieduto da Nicolas Chuberre per Thales Alenia Space. Priorità TELECOM WG 2013/2014: Il Chairman ha presentato una panoramica delle priorità di lavoro per il periodo 2013/20145 e ricordato i cinque obiettivi perseguiti dal TELECOM WG: 1. Aumentare la consapevolezza circa le opportunità attuali e future che i servizi SatCom possono garantire agli gli stakeholder regionali; 2. Raccogliere le esigenze degli end-users presenti nelle regioni in termini di servizi di Telecomunicazione e identificare le barriere per distribuzione di servizi; 3. Identificare le opportunità per mobilitare i fondi comunitari (fondi strutturali e di coesione) a favore della distribuzione di applicazioni e servizi di telecomunicazione via satellite; 4. Promuovere verso istituzioni europee un approccio coordinato per sostenere la realizzazione dei necessari Servizi SatCom nelle regioni; 5. Assicurare che la SatCom diventi parte integrante della politica industriale spaziale europea. Gli obiettivi dell’Agenda Digitale per l’Europa Il Chairman ha poi ricordato che l’Agenda digitale per l'Europa mira a favorire la crescita e l’occupazione basate su reti di comunicazione ad alta velocità, prevedendo il raggiungimento di una serie di obiettivi non solo per il 2020, ma già per il 2013, ovvero: entro il 2013, accesso alla banda larga di base per tutti gli europei ed entro il 2020 accesso a velocità di connessione superiori a 30 Mb/s per tutti gli europei, e sottoscrizione di abbonamenti a internet con connessioni al di sopra di 100 Mb/s per almeno il 50% delle famiglie europee. Questi obiettivi potranno essere conseguiti soltanto se i costi di realizzazione dell’infrastruttura saranno ridotti in tutta l’UE. Come ricordato dal Chairman, proprio in questi giorni, inoltre, la Commissaria Neelie Kroes ha commentato i risultati di uno studio condotto per conto della DG CONECT della Commissione europea, secondo il quale l’Europa sarebbe a metà strada per il raggiungimento degli obiettivi EU2020. In particolare, lo studio sosterrebbe che il 96% delle famiglie Europee hanno accesso a 5 http://www.nereusregions.eu/sites/all/documents/wgdocs/Telecom/2013/Telecom_Work_Programme%202013_2014.pdf Giuseppe Pesce, Annachiara Stefanucci 8 connessioni broadaband basiche (almeno 144kbps). Più della metà a connessioni più veloci di nuova generazione (30 Mbps). I progetti SABER e BRESAT Il WG ha poi ascoltato le presentazioni dei due progetti SABER e BRESAT che sono stati ammessi a finanziamento nel quadro della call ICT/PSP 2012 ed avviati il 1° novebre 2012. Nella fattispecie, SABER (Satellite Broadband for European Regions) si propone di esplorare in che modo la tecnologia satellitare a banda larga può contribuire a ridurre il Divario digitale in Europa e di elaborare un insieme di linee guida per utilizzare queste tecnologieal meglio. Capofila del progetto è la Regione Piemonte attraverso il Consorzio per il Sistema Informativo (CSI) Piemonte; il partenariato prevede 26 partner, tra cui: la Regione Abruzzo; ASTRIUM; CNRIREA Uos Milano; SES; Toscana Spazio. SABER mira a contribuire alla creazione di condizioni per un uso efficiente ed efficace dei sistemi satellitari per sostenere la realizzazione del obiettivi fissati nella strategia Europa 2020 e, successivamente, nel l'Agenda digitale per l'Europa (DAE). L'esperienza di diverse autorità regionali europee che utilizzano le soluzioni satellitari per accesso a banda larga sarà analizzato per sviluppare linee guida, condividere best practices e diffondere le informazioni alle regioni di tutta Europa. Uno dei probblemi che è emerso nel corso della discussione è proprio quello di sostenere le attività progettuali con una comunicazione più mirata, in grado di aumentare la conoscenza delle opportunità legate ai servizi SATCOM per le autorità locali/regionali. All’uopo, oltre alla diffusione di comunicati, il WG ha concordato di organizzare un evento presso il Comitato delle Regioni entro la fine dell’anno. Al fine di procedere con l’organizzazione, una skype conference del WG è stata fissata per mercoledi’ 31 luglio, alle 10.00 (tbc). Il progetto BRESAT (Broadband in EU Regions via Satellite) definirà invece delle linee guida per la corretta distribuzione della banda larga ad alta velocità via satellite in tutte le regioni d'Europa al fine di contribuire al raggiungimento della copertura totale dell’UE con la banda larga. Esso sosterrà gli obiettivi dell'Agenda digitale europea e le iniziative regionali e nazionali in materia. I suoi obiettivi specifici sono: 1. Sulla base delle esperienze esistenti, individuare le condizioni di successo per la diffusione della banda larga satellitare nelle regioni dell'UE; 2. Sviluppare raccomandazioni e best practices per la distribuzione della banda larga satellitare; 3. Diffondere informazioni alle regioni dell'UE. 4. Stabilire un archivio dati per tutte le regioni dell'UE per lo sfruttamento durante e oltre la vita del progetto. Giuseppe Pesce, Annachiara Stefanucci 9