2) How to do 7-02-2006 16:06 Pagina 143 Società Italiana Veterinari per Equini - SIVE - XII Congresso Multisala, Bologna, Italy 2006 _________________________________________________________________________________ ____ Come suturare una ferita a livello del cercine coronario How to suture a wound at the coronary band John P. Walmsley MA, VetMB, CertEO, DiplECVS, HonFRCVS, Liphook, UK Prima di imbarcarsi nel trattamento, è necessario effettuare un accurato esame delle ferite del cercine coronario per stabilire l’entità del danno tissutale, compresa la perdita di vascolarizzazione ed innervazione, la presenza di corpi estranei e la possibilità di infezione in uno spazio sinoviale. Se esiste una possibilità di lesione ossea o di corpo estraneo profondo, si deve effettuare l’esame radiografico. Nei casi in cui si sospetta un’infezione sinoviale, bisogna eseguire una centesi a livello degli spazi sinoviali potenzialmente interessati, cioè dell’articolazione interfalangea distale, della borsa navicolare e della guaina digitale, indipendentemente da quella che potrebbe essere colpita. Gli esiti positivi condizionano il decorso dell’azione successiva. L’intero piede deve essere accuratamente ripulito e bisogna tosare il pelo adiacente alla ferita. Le ferite fresche non contaminate possono venire lavate con soluzione fisiologica, ma quelle più contaminate e quelle più vecchie possono richiedere una revisione chirurgica con strumenti taglienti sotto anestesia locale o generale prima del lavaggio. Alcune ferite vecchie e profonde vengono trattate meglio con la pulizia quotidiana e l’applicazione di cataplasmi prima di tentare la revisione con strumenti taglienti e la chiusura primaria. È necessario effettuare un trattamento con antibiotici ad ampio spettro ed una profilassi antitetanica e, in caso di lesioni gravi, può essere utile una perfusione endovenosa regionale. È anche importante l’analgesia. La riparazione della ferita deve essere effettuata nel modo più asettico possibile. Dopo l’analgesia, se non si è verificata una perdita di tessuto, si può tentare una chiusura primaria. L’autore preferisce impiegare un materiale da sutura monofilamento non assorbibile. Il cercine coro- A careful examination of coronary band wounds to establish the extent of tissue damage including loss of blood and nerve supply, the presence of foreign bodies and the possibility of infection in a synovial space should be carried out before embarking upon treatment. X-rays should be performed if there is a possibility of bony injury or a deep foreign body. Where synovial infection is suspected centesis must be performed on the relevant synovial spaces i.e. the distal interphalangeal joint, the navicular bursa and the digital sheath whichever might be affected. Positive findings will dictate the course of action at this stage. The whole foot should be thoroughly cleaned and the hair adjacent to the wound clipped. Uncontaminated fresh wounds can be lavaged with isotonic saline but more contaminated and older wounds may require sharp debridement under local or general anaesthesia before lavaging. Some older wounds and deep wounds are better treated with daily cleansing and poulticing before sharp debridement and primary closure is attempted. Broad spectrum antibiotics and tetanus prophylaxis should be given and intravenous regional perfusion may be useful for severe injuries. Analgesia is also important. Wound repair should be performed as aseptically as possible. Following cleaning, if there is no tissue loss primary closure may be attempted. The author prefers to use monofilament nonabsorbable suture. The coronary band should be carefully aligned and sutures can be passed through both horny tissue and soft tissue. If there is a tissue deficit a horn growth defect may develop so every attempt is made to 2) How to do 7-02-2006 16:06 Pagina 144 nario va accuratamente allineato, ed i punti di sutura possono essere fatti passare attraverso il tessuto corneo ed i tessuti molli. Se è presente un deficit tissutale si può sviluppare un difetto di crescita del corno, per cui si deve fare tutto il possibile per ridurre al minimo questa evenienza accostando al massimo i margini della ferita e successivamente sostenendo la ferita. Nella maggior parte dei casi le riparazioni del cercine coronario traggono grande vantaggio dal sostegno con un bendaggio rigido del piede. Questo viene applicato dopo la riparazione e va sostituito ad intervalli di 2-4 settimane a seconda dei casi. Il bendaggio può essere sufficiente in alcuni casi, ma deve essere impermeabile e sostituito nel modo più asettico possibile. L’immobilizzazione migliora significativamente la guarigione e riduce le probabilità di successivo sviluppo di tessuto di granulazione nelle ferite che non possono essere chiuse. Il cavallo deve essere confinato fino a che la parete dello zoccolo non è abbastanza robusta da sopportare l’esercizio. Man mano che il difetto avanza con la crescita dei tessuti cornei sarà necessario effettuare il pareggio dello zoccolo ed in alcuni casi una ferratura potrà offrire un sostegno adeguato. Può essere utile un uso oculato di materiali acrilici per colmare i difetti man mano che lo zoccolo cresce. minimise this by opposing the wound edges as closely as possible and supporting the wound subsequently. Most coronary band repairs greatly benefit from support with a foot cast. This is applied following repair and should be changed at 2-4 week intervals depending on the case. Bandaging may be sufficient in some cases but it should be waterproof and should be changed as aseptically as possible. Immobilisation significantly improves healing and reduces the chance of excessive granulation tissue developing in wounds that cannot be closed. The horse should be confined until the hoof wall is strong enough to withstand exercise. Hoof trimming will be necessary as the defect grows out and a shoe may offer support in some cases. Judicious use of acrylics to fill in defects as they grow out can be valuable. Indirizzo per la corrispondenza Address for correspondence: John P Walmsley, MA, Vet MB, Cert EO, Dipl ECVS, HonFRCVS The Liphook Equine Hospital, Liphook, UK E-mail: [email protected] ______________________________________________________________________________ This manuscript is reproduced in the IVIS website with the permission of SIVE www.sive.it