2. Studio del dominio e del segno delle funzioni Si è soliti iniziare lo studio delle funzioni con il dominio. Si tratta di escludere quei valori della variabile indipendente per i quali la funzione non è calcolabile. Il numero di casi ai quali fare attenzione è in realtà abbastanza limitato, e cioè: 1. n 2. g (x ) ⇒ f (x ) ≠ 0 f (x ) 3. loga f (x ) ⇒ f (x ) > 0 4. α g (x ) [ f (x )] , α ∈ ℝ ⇒ f (x ) ≥ 0; [ f (x )] ⇒ f (x ) > 0 f (x ), n pari ⇒ f (x ) ≥ 0 π + k π; k ∈ ℤ 2 arcsin f (x ), arccos f (x ) ⇒ −1 ≤ f (x ) ≤ 1 tan f (x ) ⇒ f (x ) ≠ 5. 6. A seguire si procede con lo studio del segno, cioè con la ricerca dell’insieme di positività e di negatività. Esempio 10 (polinomi ReF p312-313da114a120) Studiare dominio e segno della seguente funzione: y = x 3 − 7x + 6 Studio del Dominio La funzione è un polinomio di terzo grado. Poiché non è presente nessuno dei casi di esclusione elencati sopra il dominio è tutto l’insieme dei numeri reali D:ℝ Studio del Segno Scomponiamo il polinomio in fattori. Com’è noto le radici razionali di un polinomio a coefficienti interi, se esistono, sono da ricercare della forma: ± divisori del termine noto divisori coefficiente grado max abbiamo che i divisori del termine noto 6 sono 6, 3, 2,1 , mentre il coefficiente del termine di grado massimo è 1 . Sono quindi candidati ad essere radici razionali i numeri ±6, ±3, ±2, ±1 . Verifichiamo x = 3 : 33 − 7 × 3 + 6 = 12 non è dunque radice. Verifichiamo x = −3 : −27 + 21 + 6 = 0 , è radice. Eseguiamo quindi la divisione del polinomio per x + 3 oppure adoperiamo Ruffini: x3 −x 0 3 −7x 0 2 6 −3x −3x 2 0 −7x 0 6 3x 2 9x 0 0 2x 6 −2x −6 0 0 x +3 x − 3x + 2 2 1 −3 1 0 −7 6 −3 9 −6 −3 2 0 − + 1 + 2 10 Le altre due radici, 1 e 2 si trovano facilmente risolvendo l’equazione x 2 − 3x + 2 = 0 . Riscrivendo la funzione nella forma f (x ) = (x + 3)(x 2 − 3x + 2) eseguiamo il prodotto dei segni: −3 1 −3 2 segno di x 2 − 3x + 2 + + − + − + + + − + − + segno di x + 3 2 1 0 Nel piano cartesiano si procede quindi a cancellare le regioni dove la funzione non esiste. Esempio 8 (radici ReF p308n48-49-50) Studiare dominio e segno della seguente funzione: y = x 3 − 7x + 6 Studio del Dominio La funzione è una radice di indice pari di polinomio di terzo grado. Questa è definita solo per valori positivi o nulli dell’argomento. Dobbiamo imporre quindi: −3 0 1 2 x 3 − 7x + 6 ≥ 0 Avendo già studiato il segno di questo polinomio nell’esempio precedente possiamo concludere che: D : [−3;1] ∪ [2; +∞) Nel piano cartesiano si procede quindi a cancellare le regioni dove la funzione non esiste. Studio del Segno Una radice di indice pari, laddove esiste, è sempre positiva o nulla. Possiamo quindi concludere che: x 3 − 7x + 6 ≥ 0 ∀x ∈ D e quindi cancellare il semipiano negativo nelle regioni rimaste. Esempio 9 Studiare dominio e segno della seguente funzione: y = 4 − x2 Studio del Dominio La funzione è una radice di indice pari di polinomio di secondo grado. 11 Dobbiamo imporre quindi: −2 4 − x2 ≥ 0 − 2 − + che risolta fornisce : D : [−2;2] 2 0 −2 Studio del Segno Una radice di indice pari, laddove esiste, è sempre positiva o nulla. Possiamo quindi concludere che: 4 − x2 ≥ 0 ∀x ∈ D e quindi cancellare il semipiano negativo nelle regioni rimaste Esempio 10 Studiare dominio e segno della seguente funzione: y= x −3 x 2 + 2x Studio del Dominio La funzione è una radice di indice pari di una funzione razionale fratta. Questa è definita solo per valori positivi o nulli dell’argomento. In aggiunta dobbiamo escludere quei valori che rendono nullo il denominatore. Dobbiamo imporre quindi: x −3 ≥0 x 2 + 2x 2 x + 2x ≠ 0 Studiamo il segno della prima quantità facendo il prodotto dei suoi fattori: x 2 + 2x ≥ 0 ⇒ x (x + 2) ≥ 0 ⇒ (−∞; −2] ∪ [0; +∞) −2 −2 segno di x − 3 2 segno di x + 2x − + x −3> 0 ⇒ x > 3 0 + 0 3 − − − + + − + + − + − + possiamo concludere che D : (−2; 0) ∪ [3; +∞) Studio del Segno Una radice di indice pari, laddove esiste, è sempre positiva o nulla. Possiamo quindi concludere che: 12 x −3 ≥0 x 2 + 2x ∀x ∈ D e quindi cancellare il semipiano negativo nelle regioni dove esiste. Notare che i punti isolati dove la funzione non è definita sono rappresentati da linee continue nel diagramma, a differenza dei punti dove cambia il segno, per i quali usiamo una linea tratteggiata −2 0 3 Domini di funzione Re Fraschini p. 17-23 segno p. 23-25 13