BOLLETTINO AGROMETEOR AGROMETEOROLOGICO OROLOGICO N° 9 del 03/0 03/03 /03/2015 SEGRETERIA TELEFONICA 0364/324077 : 1 MELO 2 VITE 4 PICCOLI FRUTTI www.saporidivallecamonica.it [email protected] www.galvallecamonicavaldiscalve.it [email protected] DIVISIONE DELLE MACROZONE: ZONA 1: DA ARTOGNE A BRENO IN DESTRA OROGRAFICA FIUME OGLIO; ZONA 2: DA DARFO BOARIO TERME A BRENO IN SINISTRA OROGRAFICA FIUME OGLIO; ZONA 3: DA BRENO A SELLERO; ZONA 4: DA SELLERO A EDOLO ZONA 5: DA EDOLO A PONTE DI LEGNO PREVISIONI METEOROLOGICHE (previsioni della rete meteorologica regionale: http://www2.arpalombardia.it/siti/arpalombardia/meteo/previsionimeteo/meteolombardia/Pagine/default.asp x) MERCOLEDI’ 4 MARZO GIOVEDI’ 5 MARZO VENERDI’ 6 MARZO Le condizioni meteo appaiono caratterizzate da cielo coperto o poco nuvolo. Si assisterà ad un repentino abbassamento delle temperature nella giornata di giovedì. Comunità Montana di Vallecamonica – Servizio Agricoltura 0364 324019 LE INDICAZIONI NEL BOLLETTINO NON SONO VINCOLANTI. CIASCUNA AZIENDA È COMUNQUE LIBERA DI SEGUIRE PROPRIE STRATEGIE VITE PRATICHE COLTURALI CONCIMAZIONI L’utilizzo di concimi organici permette di migliorare la struttura del suolo. Il letame bovino o di cavallo, oppure il compost da scarti vegetali sono concimi di qualità che permettono di apportare anche importanti quantità di sostanza organica, utile alla conservazione della fertilità e al miglioramento della struttura terreno. L’utilizzo di tecniche di distribuzione proporzionali alle zone di vigore (viticoltura di precisione) permette di risparmiare denaro, inquinare meno, aumentare l’uniformità del vigore in vigna e la qualità del raccolto. Concludere comunque le concimazioni entro i primi giorni di Aprile. CONTROLLO DELLE INFESTANTI SOTTOFILA Controllo in biologico: per controllare le malerbe sottofila in gestione biologica è indispensabile integrare modalità operative e macchine a disposizione, in modo da ottimizzare interventi e risultati. Ricordare di intervenire per tempo, in modo da velocizzare gli interventi e ridurre il rischio di danni meccanici alle viti. Diserbo: meno diserbi si fanno, meglio è. Controllare sempre attentamente le istruzioni in etichetta, che riportano le norme d’uso VINCOLANTI! Limitare le dosi il più possibile, in funzione delle infestanti da contenere, del tipo di terreno e del periodo di applicazione. Per evitare deriva (che determina inquinamento, danni alle colture e spreco di prodotto con diminuzione di efficacia e spreco di soldi): proteggere bene gli organi per la distribuzione, limitare la velocità, evitare giornate ventose, utilizzare ugelli specifici da diserbo, possibilmente a ventaglio antideriva, limitare le pressioni operative. In linea di massima, chi opera bene riesce a controllare le malerbe con 1-2 interventi diserbanti all’anno. In ogni caso, si invita a considerare l’opportunità di integrare strategie di diserbo con interventi meccanici (sfalcio, lavorazione, trinciatura) in modo da limitare l’apporto di prodotti chimici. Chi non ha già eseguito il diserbo in autunno (utile a contrastare le malerbe più aggressive e difficili da eliminare, come es. la Gramigna = Cynodon dactylon), potrà eseguire un intervento nelle prossime settimane. Ritardare l’applicazione il più possibile, senza tuttavia che le erbe siano troppo alte, altrimenti non si riesce a colpirle adeguatamente. Applicare Glifosate da solo (dose di 4 litri/ha di superficie effettivamente trattata, ossia al massimo 1 l/ha di vigneto) oppure in abbinamento con Oxifluorfen o Flazasulfuron SITUAZIONE FITOSANITARIA E DIFESA BOSTRICHIDI Su vigneti deboli o giovani può capitare di trovare fori circolari di circa 1-2 mm di diametro posti subito sotto la gemma, causati da questi piccoli coleotteri. Le larve compiono delle gallerie all'interno dei tralci e del tronco della vite, localizzandosi in prevalenza negli internodi. NON è necessario intervenire con insetticidi. Per ridurre i rischi di infestazione nei vigneti, è possibile eseguire le seguenti operazioni: • Trinciare i residui della potatura o eliminarli con il fuoco; • Eliminare i vecchi tralci che sono rimasti sul filo; • Appendere al filo (o legare alla base del ceppo) dei fasci esca costituiti da vecchi tralci, nei quali si svilupperanno le covate in seguito alla deposizione delle uova da parte delle femmine. I fasci vanno posizionati lungo i filari a distanza di 20/25 metri l’uno dall’altro, per essere poi asportati e bruciati prima della formazione degli adulti (inizio/metà giugno). Sono sufficienti 50 fascine/ettaro circa. Comunità Montana di Vallecamonica – Servizio Agricoltura 0364 324019 LE INDICAZIONI NEL BOLLETTINO NON SONO VINCOLANTI. CIASCUNA AZIENDA È COMUNQUE LIBERA DI SEGUIRE PROPRIE STRATEGIE LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE ED IL CONTROLLO DEI GIALLUMI DELLA VITE (LEGNO NERO E FLAVESCENZA DORATA) Nei nostri vigneti purtroppo sono presenti entrambi i giallumi della vite, NON distinguibili tra loro dai sintomi espressi sulla pianta. Pertanto, nonostante le differenze tra Flavescenza dorata e Legno nero, si devono mettere in atto delle azioni di prevenzione e controllo che tengano conto delle conoscenze riguardo ad entrambe le malattie. È dimostrato che Convolvolo ed Ortica possono essere serbatoio del fitoplasma del Legno nero e possono ospitare sulle proprie radici (soprattutto Ortica) le forme giovanili di Hyalesthes obsoletus, quindi è molto importante tenere pulito il vigneto e le bordure esterne da queste malerbe, che tuttavia debbono essere eliminate AL PIÚ TARDI entro la metà di APRILE. In questo modo si toglie nutrimento a Hyalesthes obsoletus, la cicalina vettrice del fitoplasma e le neanidi muoiono. Se si eliminano le ortiche più tardi, l’insetto riesce ad anticipare il suo ciclo e a fuoriuscire ugualmente, vanificando l’intervento. Convolvolo Convolvolo in fioritura Al fine di migliorare l’efficacia del controllo diserbante, si suggerisce di effettuare interventi localizzati solo sulle zone colonizzate da Convolvolo ed Ortica, in aggiunta alle routinarie pratiche di gestione del sottofila. La gestione degli argini, fossi, capezzagne ecc., può essere effettuata mediante due interventi di pulizia dalle malerbe: il primo precoce, entro la metà di aprile ed il secondo dopo la vendemmia. Le evidenze sperimentali dimostrano infatti che eliminando tra giugno e fine luglio le malerbe su cui si nutre la cicalina, questa è indotta a spostarsi all’interno del vigneto per nutrirsi sulla vite infettandola. Considerata l’importanza di rispettare queste tempistiche, si suggerisce di dare la precedenza ai seguenti casi particolari: - Vigneti adiacenti ad aree boscate o abbandonate, a vigneti abbandonati, a zone con viti selvatiche - Vigneti con incidenza elevata di piante sintomatiche da giallumi - Zone dove è particolarmente frequente la presenza di Convolvolo od Ortica Comunità Montana di Vallecamonica – Servizio Agricoltura 0364 324019 LE INDICAZIONI NEL BOLLETTINO NON SONO VINCOLANTI. CIASCUNA AZIENDA È COMUNQUE LIBERA DI SEGUIRE PROPRIE STRATEGIE MELO FASE FENOLOGICA GEMMA D’INVERNO (A) PRATICHE COLTURALI Completare entro la metà del mese le operazioni di potatura. Terminare la concimazione organica entro la fine del mese. NUOVI IMPIANTI Di seguito vengono riportate le caratteristiche di alcuni gruppi di cultivar tra le più coltivate. FUJI: Fuji si adatta bene sia alle zone del fondovalle, che di montagna; vanno evitati terreni molto fertili che conferiscono una spinta vegetativa eccessiva in particolare nelle annate di scarsa produzione. Anche i terreni più freddi e le esposizioni più sfavorevoli vanno destinati preferibilmente ad altre varietà, in quanto Fuji presenta una modesta resistenza ai freddi invernali e primaverili. La varietà trae vantaggio da posizioni favorevoli che consentono un veloce sviluppo vegetativo nelle prime fasi. La raccolta dei frutti avviene nella prima settimana di ottobre in fondovalle. In montagna la raccolta inizia intorno alla metà di ottobre e potrebbe prolungarsi, nelle zone più tardive ed a maggior altitudine, fino ai primi di novembre, con possibili rischi di gelate autunnali precoci. Si consiglia di piantare questa varietà fino ai 750 m s.l.m. Oltre questa quota esiste il rischio che i frutti non raggiungano la maturazione ottimale prima dell’arrivo dei freddi autunnali. GALA: Gala è una varietà estiva che presenta una certa resistenza ai freddi primaverili permettendone quindi l’impianto anche in zone meno adatte ad altre varietà come Golden e Red Delicious. Presenta produzioni costanti se diradata in modo ottimale e si adatta sia alle zone di fondovalle che di collina fino ai 500-600 m.s.l.m.. Alle altimetrie più elevate lo sviluppo vegetativo delle piante è minore e questa caratteristica incide sulla produttività degli impianti, in quanto la pezzatura dei frutti ne viene negativamente condizionata. Per ottenere pezzature sufficienti alle quote più elevate si deve ridurre la carica delle piante in maniera molto accentuata. RED DELICIOUS: È diffusa sia in fondovalle, dove attualmente vengono preferiti i cloni spur, sia in montagna, dove sono ancora apprezzate le tipologie standard. Tradizionalmente viene utilizzata come impollinante, tuttavia esistono frutteti in cui le Red Delicious rappresentano la varietà principale. Considerato che il mercato richiede frutti colorati e di forma allungata, negli ambienti di fondovalle, vanno utilizzati esclusivamente cloni spur. Nelle zone montane dove le selezioni spur manifestano scarsa vigoria è opportuno puntare su cloni standard, che riescono comunque a fornire frutti con le caratteristiche di colorazione e forma richieste dal mercato. Alle Red Delicious Spur vanno destinati i terreni più caldi e fertili, Comunità Montana di Vallecamonica – Servizio Agricoltura 0364 324019 LE INDICAZIONI NEL BOLLETTINO NON SONO VINCOLANTI. CIASCUNA AZIENDA È COMUNQUE LIBERA DI SEGUIRE PROPRIE STRATEGIE dove la crescita vegetativa risulta sufficiente a garantire una produzione quantitativamente e qualitativamente adeguata, impiegando portinnesti deboli come M9. RENETTA: Con l’adozione dei portinnesti deboli, è emersa l’esigenza di adottare anche per gli impianti di Renetta nuove tecniche di coltivazione per renderla economicamente competitiva. Pur essendo diffusa in tutta la Valle, si possono individuare alcuni microambienti di coltivazione maggiormente vocati. Per ottenere frutti con spiccata tipicità vengono preferiti terreni leggeri o di medio impasto situati ad un’altitudine compresa fra i 400 e i 700 m s.l.m. evitando le esposizioni a nord. Nelle zone meno vocate la mela non assume la caratteristica rugginosità superficiale della buccia chiamata “grana”. La produttività degli impianti è normalmente inferiore a quella di Golden perché, essendo una varietà triploide, presenta in certe annate maggior difficoltà nell’allegagione e manifesta anche una certa sensibilità alle gelate primaverili. È comunque una varietà che, se coltivata con moderne tecniche agronomiche, può essere competitiva con le altre cultivar ed inserirsi bene in un assetto varietale ideale per le aziende. GOLDEN DELICIOUS: Si adatta bene sia ad ambienti di fondovalle che di collina dove riesce ad esprimere le migliori caratteristiche organolettiche ed estetiche. Vanno evitati gli areali che predispongono alla comparsa di rugginosità sui frutti (zone fredde e umide). VARIETA’ RESISTENTI ALLA TICCHIOLATURA: Esitino varietà di melo resistenti alla ticchiolatura che permettono di ridurre drasticamente i trattamenti. Sono le varietà più consigliate in campo hobbistico ma stanno diventando molto importanti anche in ambito professionale. Tra le principali si ricordano: Gold rush, Pinova, Topaz, Gaia, Gemini, Renoir, Fujion ecc. PICCOLI FRUTTI FASE FENOLOGICA MORA, E CILIEGIO SONO NELLA FASE DI GEMME D’INVERNO. IL RIBES BIANCO, IL MIRTILLO E IL LAMPONE SONO NELLA FASE DI GEMME GONFIE. PRATICHE COLTURALI Si consiglia di completare le operazioni di potatura e concimazione entro la metà di marzo. NUOVI IMPIANTI Di seguito si riporta un elenco di varietà tra le più comuni e maggiormente coltivate con le relative caratteristiche. Lampone unifero: - GLEN AMPLE: maturazione intermedia, con tralci assurgenti e privi di spine. La produttività è buona con frutto medio-grande, con buone caratteristiche organolettiche. Resistente ad alcuni tipi di afidi, ma sensibile ai virus nanizzanti. TULAMEEN: maturazione tardiva, vigoroso, mediamente pollonifero a portamento eretto. Stagione di raccolta molto lunga (50 giorni). Molto sensibile al freddo e secco invernale. La produttività è elevata con frutto grosso, lungo e di facile distacco. Buone le caratteristiche organolettiche. Resistente ad alcuni afidi ma sensibile a Didymella e botrite. Lampone rifiorente: - POLKA: epoca di maturazione precoce e scalare. Produttività elevata con frutto conicoallungato con pezzatura medio-elevata e buona resistenza alle manipolazioni. Comunità Montana di Vallecamonica – Servizio Agricoltura 0364 324019 LE INDICAZIONI NEL BOLLETTINO NON SONO VINCOLANTI. CIASCUNA AZIENDA È COMUNQUE LIBERA DI SEGUIRE PROPRIE STRATEGIE - - SUGANA: interessante per le interessanti produzioni effettuate sia sui polloni che sui tralci. Produttività buona con interessante pezzatura e qualità organolettiche. HERITAGE: rustica e vigorosa con attività pollonifera intensa. Adatta anche a suoli pesanti seppure preferisce zone calde e ben esposte. La produttività è elevata, con frutto medio di interessanti qualità organolettiche e di facile distacco. Resistente a oidio ma sensibile a Didymella e Botrite. GOLD PEARL (LAMPONE GIALLO): Frutti di colore giallo arancio, molto dolci e profumati. Mediamente produttiva, vigorosa e a portamento assurgente. Mora: - ARAPAHO: Varietà precoce, di media vigoria con buona emissione di polloni. Frutto apprezzabile per l’elevato contenuto in antiossidanti e polifenoli. Produttività media e pezzatura media. LOCH NESS (fiore bianco): Pianta vigorosa con tralci inermi e maturazione intermedia. Molto produttiva con raccolta scalare. La produttività è media con frutto grosso, di facile raccolta. Sensibile a botrite. CHESTER (fiore rosa): tra le più resistenti ai freddi invernali, pianta molto vigorosa, con tralci di diametro elevato. La produttività è elevata con frutto medio che scolora in caso di irradiazioni solari troppo intense. Elevata sensibilità a botrite. Ribes : - - ROVADA (rosso): Vigorosa e di media taglia, con buona attività pollonifera. Maturazione tardiva con produttività elevata. Il grappolo è molto lungo (20 cm), omogeneo, di facile distacco. Le bacche sono grosse con pochi semi. Sensibile alla cascola fogliare dovuta ad antracnosi. Resistente all’oidio e moderatamente agli afidi. BLANKA (bianco): tardiva, vigorosa con ramificazioni lunghe e robuste. La produttività è elevata, con grappolo lungo e bacche grosse di colore giallo chiaro. Mediamente sensibile a oidio e molto sensibile agli afidi. Resistente all’antracnosi. TITANIA (nero): vigorosa con produttività molto elevata. Il grappolo è lungo con bacche molto grosse. Resistente a oidio e ruggine. Uva Spina: - INVICTA (gialla): vigorosa, con buona produttività e resistente a oidio. Il frutto è gialloverde, grosso ma poco aromatico. La maturazione è precoce. PAX (rossa): cultivar senza spine con buona vigoria. Resistente a oidio. Frutto molto peloso con tendenza alle spaccature. Mirtillo: - - DUKE: Precoce e di modesta vigoria. Molto resistente al freddo con frutti di buone caratteristiche organolettiche. La produttività è media e il frutto ha dimensioni medie. BLUECROP: di media vigoria, resistente ai freddi invernali e ai ritorni di gelo tardivi. Apparato radicale ridotto che comporta una sensibilità agli stress idrici. La produttività è elevata con frutto medio grosso di buone caratteristiche organolettiche. Maturazione intermedia DRAPER: A portamento eretto, con elevata produttività e ottima conservabilità dei frutti. Maturazione intermedia. OZARKBLUE: vigoroso, con entrata rapida in produzione ed elevata resa. Basso fabbisogno in freddo, pertanto predilige sono soleggiate e poco ventose. La pezzatura dei frutti è elevata e costante nel tempo. Ottima conservabilità. Maturazione tardiva. Comunità Montana di Vallecamonica – Servizio Agricoltura 0364 324019 LE INDICAZIONI NEL BOLLETTINO NON SONO VINCOLANTI. CIASCUNA AZIENDA È COMUNQUE LIBERA DI SEGUIRE PROPRIE STRATEGIE - BRIGITTA: molto vigorosa, ma poco produttiva per impianti sotto i 600 m. Il frutto è grosso con elevato contenuto zuccherino e ottima conservabilità. Maturazione tardiva. INCONTRI TECNICI Nell’ambito del progetto di Assistenza Tecnica in Frutticoltura promosso dalla Comunità Montana di Valle Camonica – Servizio Agricoltura e dal GAL Valle Camonica Val Di Scalve in collaborazione con l’Associazione per i Produttori Agricoli di Valle Camonica, sono previsti una serie di incontri rivolti a tutti gli interessati. Gli incontri si svolgeranno secondo il seguente calendario: 1. SABATO 7 MARZO 2015, ORE 20.30 PRESSO SALA BIM A BRENO LA GESTIONE DEL FRUTTETO FAMILIARE RELATORE: Prof. Giovanni Rigo 2. DOMENICA 8 MARZO 2015, ORE 9.00 A CETO – RITROVO CHIESA SAN FAUSTINO LEZIONE PRATICA DI POTATURA E INNESTO RELATORE: Prof. Giovanni Rigo 3. GIOVEDI’ 19 MARZO 2015, ORE 20.30 PRESSO SALA BIM A BRENO LA COLTIVAZIONE DELL’OLIVO RELATORE: Dr. Paolo Zani 4. VENERDI’ 27 MARZO 2015, ORE 20.30 PRESSO SALA BIM A BRENO DIFESA FITOSANITARIA DELLA VITE NELLA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE RELATORE: Agrotecnico Sergio Bonomelli (Centro Servizi GAL) Per informazioni: [email protected] – [email protected] – [email protected] Comunità Montana di Vallecamonica – Servizio Agricoltura 0364 324019 LE INDICAZIONI NEL BOLLETTINO NON SONO VINCOLANTI. CIASCUNA AZIENDA È COMUNQUE LIBERA DI SEGUIRE PROPRIE STRATEGIE