Anno XIII - n°01
06 Gennaio 2014
L’editoriale
Manifestazioni
A
pprendo da un prete russo che in Russia avvengono
delle strane (per noi) manifestazioni: cortei in silenzio
o con testi per riflettere e ridestare la responsabilità di tener
vivi gli ideali di libertà e di solidarietà nella società russa. Sono coloro che 40-70
anni fa hanno animato il Samizdat, circolazione clandestina di scritti (copiati a mano
o ciclostilati, poi stampati in occidente) sulla dignità e la libertà dell’uomo; questo
movimento formò uomini che fecero cadere il comunismo senza un morto. Come
allora, anche oggi non sono contro nessuno, ma vogliono educare se stessi e gli
altri alla libertà, alla verità, alla responsabilità. (W i russi! In verità qualcosa di simile
sta iniziando anche da noi: vedi l’esperienza delle “sentinelle in piedi”
[http://www.prolifenews.it/wp-content/uploads/2013/12/LE-SENTENELLE-IN-PIEDIpdf.pdf]).
Ho pensato subito a tante manifestazioni di casa nostra, ‘forconi’, scioperi, rivendicazioni: nelle strade, nelle piazze, negli stadi siamo spinti a gridare arrabbiati per
pretendere diritti o imporre idee (e si accoda sempre chi danneggia e sfascia: gli
altri li condannano, giustamente; ma il fondo è comune: la rabbia!).
I credenti sono stati educati a manifestare pubblicamente nelle processioni con
preghiere, silenzio e canti, proclamando così un ideale e una missione. Ma pure loro
oggi non ritengono più adeguata questa modalità: per ciò che è sociale e politico
occorre, dicono, arrabbiarsi e pretendere.
Conseguenza: la politica e la cultura si svuotano, i governanti non operano per il
bene comune. E allora ci arrabbiamo, ci lamentiamo, condanniamo loro. Ma il bene
comune (e anche il bene proprio) non è un diritto che si pretende con rabbia dagli
altri, ma un dovere da costruire con responsabilità e amore per sé e per gli altri.
Ma chi ci educa a tutto questo? Ci ha risposto il Papa: E’ l’esperienza di una fraternità e la coscienza della propria dignità di figli liberi, che nascono dal riconoscere di
avere un Padre. Come è grande la missione che noi cristiani abbiamo da compiere
nella società in cui viviamo e che amiamo!
Don Giovanni
PAROLA DEL PAPA
C
ari fratelli e sorelle, buongiorno e buon anno!
All’inizio del nuovo anno rivolgo a tutti voi gli auguri di pace e di ogni
bene. Il mio augurio è quello della Chiesa, è quello cristiano! Non è legato
al senso un po’ magico e un po’ fatalistico di un nuovo ciclo che inizia. Noi
sappiamo che la storia ha un centro: Gesù Cristo, incarnato, morto e risorto, che è vivo tra noi; ha un fine: il Regno di Dio, Regno di pace, di giustizia, di libertà nell’amore; e ha una forza che la muove verso quel fine: la
forza è lo Spirito Santo. Tutti noi abbiamo lo Spirito Santo che abbiamo
ricevuto nel Battesimo, e Lui ci spinge ad andare avanti nella strada della vita cristiana, nella
strada della storia, verso il Regno di Dio.
Questo Spirito è la potenza d’amore che ha fecondato il grembo della Vergine Maria; ed è lo
stesso che anima i progetti e le opere di tutti i costruttori di pace. Dove è un uomo o una
donna costruttore di pace, è proprio lo Spirito Santo che li aiuta, li spinge a fare la pace. Due
strade si incrociano oggi: festa di Maria Santissima Madre di Dio e Giornata Mondiale della
Pace. Otto giorni fa è risuonato l’annuncio angelico: “Gloria a Dio e pace agli uomini”; oggi lo
accogliamo nuovamente dalla Madre di Gesù, che «custodiva tutte queste cose, meditandole
nel suo cuore» (Lc 2,19), per farne il nostro impegno nel corso dell’anno che si apre.
Il tema di questa Giornata Mondiale della Pace è «Fraternità, fondamento e via per la pace».
Fraternità: sulla scia dei miei Predecessori, a partire da Paolo VI, ho sviluppato il tema in un
Messaggio, già diffuso e che oggi idealmente consegno a tutti. Alla base c’è la convinzione
che siamo tutti figli dell’unico Padre celeste, facciamo parte della stessa famiglia umana e
condividiamo un comune destino. Da qui deriva per ciascuno la responsabilità di operare affinché il mondo diventi una comunità di fratelli che si rispettano, si accettano nelle loro diversità e si prendono cura gli uni degli altri. Siamo anche chiamati a renderci conto delle violenze
e delle ingiustizie presenti in tante parti del mondo e che non possono lasciarci indifferenti e
immobili: c’è bisogno dell’impegno di tutti per costruire una società veramente più giusta e
solidale. Ieri ho ricevuto una lettera di un signore, forse uno di voi, che mettendomi a conoscenza di una tragedia familiare, successivamente elencava tante tragedie e guerre oggi, nel
mondo, e mi domandava: cosa succede nel cuore dell’uomo, che è portato a fare tutto questo? E diceva, alla fine: “E’ ora di fermarsi”. Anche io credo che ci farà bene fermarci in questa strada di violenza, e cercare la pace. Fratelli e sorelle, faccio mie le parole di quest’uomo:
cosa succede nel cuore dell’uomo? Cosa succede nel cuore dell’umanità? E’ ora di fermarsi!
Da ogni angolo della terra, oggi i credenti elevano la preghiera per chiedere al Signore il dono
della pace e la capacità di portarla in ogni ambiente. In questo primo giorno dell’anno, il Signore ci aiuti ad incamminarci tutti con più decisione sulle vie della giustizia e della pace. E
incominciamo a casa! Giustizia e pace a casa, tra noi. Si incomincia a casa e poi si va avanti,
a tutta l’umanità. Ma dobbiamo incominciare a casa. Lo Spirito Santo agisca nei cuori, sciolga
le chiusure e le durezze e ci conceda di intenerirci davanti alla debolezza del Bambino Gesù.
La pace, infatti, richiede la forza della mitezza, la forza nonviolenta della verità e dell’amore.
Nelle mani di Maria, Madre del Redentore, poniamo con fiducia filiale le nostre speranze. A
lei, che estende la sua maternità a tutti gli uomini, affidiamo il grido di pace delle popolazioni
oppresse dalla guerra e dalla violenza, perché il coraggio del dialogo e della riconciliazione
prevalga sulle tentazioni di vendetta, di prepotenza, di corruzione. A lei chiediamo che il Vangelo della fraternità, annunciato e testimoniato dalla Chiesa, possa parlare ad ogni coscienza
e abbattere i muri che impediscono ai nemici di riconoscersi fratelli.
(Solennità di Maria Ss.ma Madre di Dio. XLVII Giornata Mondiale della Pace
PAPA FRANCESCO, Angelus, Piazza San Pietro, Mercoledì 1° gennaio 2014)
La Parrocchia propone
- Oggi, domenica 5 gennaio, alle 18.30 messa vigiliare dell’Epifania con vesperi.
- Lunedì 6 gennaio, Epifania, è di precetto: messe alle 9.30-11.30-18.30.
Alle 16 bacio a Gesù Bambino; poi facciamo visita all’Oasi.
- Oggi vengono raccolti gli alimenti per il banco: l’aumento dei bisogni e la quasi totale
diminuzione degli aiuti da parte dell’Europa chiedono a chi può di essere generosi.
- Da martedì 7 gennaio riprende il catechismo (eccetto per le II elementari).
- Mercoledì 8 gennaio alle ore 14.30 si recita il rosario in cappellina. Alle 18.15 S. Messa e adorazione.
- Mercoledì alle 21 al bar scuola di comunità gruppo Marzona.
- Sabato 11 gennaio alle 17 in S. Carlo si trova il gruppo Giovani Famiglie; segue cena
condivisa.
- Sabato 11 gennaio alle 18 c’è l’incontro delle medie.
- Fino al 6 gennaio al Gesiö possiamo visitare il presepe costruito dai nonni.
- Dal 24 aprile al 2 maggio c’è il pellegrinaggio in Turchia: informazioni sul pieghevole
in atrio.
- In fondo alla chiesa ci sono buste per far celebrare messe in altre chiese da altri preti: è anche un modo di sostenerli.
Fondo Diocesano Famiglia Lavoro: fase 2
Per persone prive di occupazione, disoccupati da breve, con almeno un figlio a carico
-Formazione mirata: percorsi di formazione, riqualificazione, reinserimento …
-Microcredito (da restituire): per avvio di piccole imprese.
-Fare impresa insieme: accompagnamento, consulenza per nuove attività.
-Contributi a fondo perso a famiglie: su obiettivo/progetto, corsi formazione, materiali …
Contattare la Caritas locale, p.za della Chiesa,
martedì e venerdì ore 10-12, giovedì 14.30-16.30; telefono 3295432961
Nuovi contributi al fondo: fai la tua donazione ad “Arcidiocesi di Milano”, causale
“Fondo Famiglia-Lavoro” (IBAN [nuovo!]: IT94I0521601631000000002405 o CCP: 312272)
(vedi anche
www.fondofamiglialavoro.it tel 0258431212)
La Caritas propone (sala parrocchiale, p.za della Chiesa, Novate M., tel. 3295432961):
CENTRO DI ASCOLTO:
martedì e venerdì ore 10-12; giovedì ore 14.30-16.30
CENTRO LAVORO,
per chi cerca occupazione, per chi offre posti di lavoro
martedì e venerdì ore 10-12; giovedì ore 14.30-16.30 e ore 20
Incontri genitori,
Bresso, oratorio S Giuseppe, ore 21
Con Luigi Ballerini sul tema: Facebook, Tweet, Blog, Chat. Nuove sfide educative ci interpellano.
Martedì 14 gennaio: A cosa stai pensando? Facebook e il desiderio buono di essere protagonisti.
Martedì 21 gennaio: Un rischio: perdere l’esperienza di una soddisfazione personale
Lunedì 27 gennaio: Istruzioni per l’uso o un cammino da percorrere insieme?
Avvisi della settimana
06 Gennaio
07 Gennaio
Lunedì
Epifania
Ore 09.30 S. Messa
def. Mazzitello Francesca
Ore 11.30 S. Messa
def. Renato Sironi
Ore 16.00 S. Messa
Bacio a Gesù Bambino
Ore 18.30 S. Messa
def. Livia, Luigi Boccia e Assunta,
Def. Edoardo Bonaparte
Martedì
Ore 20.45 S. Messa e Ufficio def. Lina Carotenuto e Antonio Tagliabue.
def. Angela Balestra
08 Gennaio
Mercoledì
Ore 18.15 S. Messa e adorazione eucaristica (fino 19.30) def. Angelo Ciurleo
09 Gennaio
Giovedì
Ore 08.30 S. Messa
10 Gennaio
Venerdì
Ore 18.15 S. Messa
11 Gennaio
Sabato
Ore 20.30 S. Messa
12 Gennaio
def. Lettieri Michele
Domenica
def. Ines, Maurilio, Rosella e per Giovanni
Battesimo del Signore
Ore 09.30 S. Messa
def. Famiglia Sironi
Ore 11.30 S. Messa
Ore 18.30 S. Messa
di ringraziamento
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