VINCENZO BATTAGLIA PAGINE VALLEDOLMESI ORME INCANCELLABILI PER SAPERE E RICORDARE EDIZIONE BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI VALLEDOLMO 0 1 2 3 A mio fratello, “sei andato via in punta di piedi ma hai lasciato orme incancellabili” GIGI con la sua inseparabile macchina fotografica il paese dal deltaplano Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente. (Indro Montanelli) 4 PREFAZIONE Mio fratello Luigi (detto Gigi) nasce a Valledolmo il 14.03.1950; frequenta le scuole dell‟obbligo in paese e, alle medie, ha come insegnante di educazione artistica il prof. Antonino Liberto che ha sicuramente avuto un ruolo nella scelta di frequentare poi il liceo artistico a Palermo. Si diploma nel 1970 e per dieci anni si dedica con grande entusiasmo e professionalità all‟azienda agricola familiare. Nel 1980 vince il concorso di applicato di segreteria al Comune di Valledolmo e poi il concorso per direttore della biblioteca dello stesso Comune. Il suo amore per l‟arte lo ha portato a stimolare le amministrazioni che si sono susseguite a promuovere diverse mostre di pittura estemporanea, realizzazioni di murales e concorsi di fotografia; alla data odierna il Comune possiede un cospicuo numero di opere acquisite durante i superiori concorsi. Negli ultimi 20 anni si è prodigato a collezionare antiche foto, documenti e tradizioni varie sulla nostra cittadina e ne avrebbe sicuramente fatto una pubblicazione ma la sua inaspettata dipartita il 03.06.2011 a soli 61 anni ha messo fine a tali propositi. Sollecitato da parecchi amici comuni ho raccolto tutto il materiale del suo computer e, previa autorizzazione, ho preso dei dati dall‟archivio storico digitale del Comune che lui stesso aveva avviato in qualità di Direttore della biblioteca per fare questa pubblicazione che vuole essere un doveroso omaggio alla Sua memoria ma soprattutto al paese che Lui ha tanto amato. Si ringrazia l‟Amministrazione Comunale per l‟autorizzazione all‟accesso ai documenti dell‟archivio storico digitale e tutti i concittadini che in questi ultimi anni hanno messo a disposizione di mio fratello le loro foto d‟epoca conservate gelosamente per tanti anni a perenne ricordo di affetti familiari o di eventi particolari; un particolare ringraziamento alla memoria del prof. Antonino Cristina che ha collaborato con Gigi negli ultimi anni e che purtroppo è deceduto pochi mesi dopo mio fratello. Ringrazio inoltre la Banca di Credito Cooperativo nella persona del suo attuale Presidente dr. Antonino Piazza e tutto il Consiglio di Amministrazione che hanno finanziato questa prima edizione, grazie anche all‟amico Pino Muscato che mi ha collaborato per l‟impaginazione e per il formato digitale. Un ultimo grazie a mio fratello per esserci stato, per la sua dedizione al lavoro, allo studio della storia del nostro paese ma soprattutto grazie per gli insegnamenti e per l‟amore che ha dato alla famiglia. 5 INTRODUZIONE Rammentare le memorie natie, far conoscere e valorizzare l‟origine, spesso sconosciuta, e gli eventi storici del proprio Comune, cercare, raccogliere ed ordinare secondo un giusto criterio notizie disseminate e ignorate del proprio paese, è indice di un attaccamento profondo alle proprie radici, un sentimento altissimo, una voglia di far rivivere il passato, per costruire un futuro prospero e luminoso. L‟amico Gigi Battaglia andando alla ricerca della nostra storia nel campo civile, in quello artistico, letterario e religioso, ha fatto riemergere molteplici notizie tratte dagli archivi comunali e parrocchiali, dalla tradizione popolare, da libri riguardanti la storia di Valledolmo mettendo insieme leggende, usi e costumi del nostro paese. La raccolta di testimonianze storiche è stata frutto di un lavoro condotto con pazienza e certosina precisione, doti che di certo non mancavano all‟amico Gigi, il cui fine era quello di sottrarre all‟usura del tempo tanti cari ricordi, tante nascoste memorie, tanti sconosciuti tesori di questa gloriosa comunità, affidando alla stampa un ricordo perenne per i posteri. Nella parte iniziale dell‟opera si fa riferimento all‟illustre famiglia Cutelli, a cui apparteneva il fondatore del paese “ Vallis Ulmis”, la parte successiva viene poi ben ordinata e suddivisa facendo riferimento a eventi politici, culturali, religiosi e ricreativi, nonché a personaggi divenuti famosi e alla nascita di realtà economiche, senza tralasciare le origini agricole e artigianali del luogo. Il libro è un modo di raccontare la storia di una comunità, è coinvolgente e attrae l‟interesse del lettore la cui attenzione viene rapita e portata indietro nel tempo grazie a testimonianze, documenti e fotografie datate ma sempre attuali. Il lavoro molto pregevole merita, quindi, un ampio apprezzamento da parte di noi compaesani e susciterà, di certo, vivissimo interesse in coloro che amano la storia antica. Grazie Gigi L‟amico Nicola Miceli 6 La Banca di Credito Cooperativo, che mi pregio di presiedere, svolge, da oltre 25 anni, un ruolo importante nella vita economica, culturale e sociale della Comunità Valledolmese, collocandosi, certamente, tra le componenti essenziali per il suo sviluppo. Sia consentito l‟orgoglio di ritenere meritati i prestigiosi e significativi risultati raggiunti, che premiano il costante e sofferto impegno di tutti coloro che nel tempo si sono prodigati nella guida e nell‟attività dell‟istituto, orgoglio che nasce e viene alimentato dalla stima e dalla fiducia che quotidianamente i Soci ed i Cittadini Valledolmesi dimostrano attraverso la fruizione dei servizi e l‟entusiasmante partecipazione alle iniziative . Ed è nel contesto dello sviluppo culturale della comunità, in applicazione di quanto previsto dall‟art. 2 del nostro Statuto, che sancisce il dovere di perseguire il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche dei soci e del territorio, che si pone il patrocinio della presente opera redatta da Vincenzo Battaglia, ma frutto di una diligente, minuziosa ed appassionata ricerca del nostro Socio e già amministratore , Luigi Battaglia prematuramente scomparso nel Giugno 2011. Provetto fotografo dilettante, scrupoloso ed instancabile ricercatore, Luigi Battaglia, per tutti Gigi, ha saputo coniugare la sua professione di Direttore della Biblioteca Comunale di Valledolmo, con l‟amore per l‟arte e la passione per la ricerca storico - amministrativa - culturale del suo paese, che gli ha permesso di acquisire e catalogare un innumerevole quantitativo di fotografie e documenti che il fratello, anche lui socio della nostra banca, ha voluto amorevolmente raccogliere in sua memoria . L‟Opera traccia una croni-storia di Valledolmo, narrandola con splendide ed inedite immagini fotografiche, che rivelano serietà d‟impegno e ricerca vasta e minuziosa e nel contempo propone alla conoscenza dei giovani ed alla memoria degli anziani una parte importante della nostra storia. Pur nella consapevolezza di non avere i titoli per potere esprimere un giudizio critico, Il Consiglio di Amministrazione, ha ritenuto di dover manifestare il sincero apprezzamento dell‟opera, ritenendola un punto di riferimento storico locale molto interessante per la sua unicità, altamente valido per l‟acutezza con cui è stata condotta dall‟autore l‟analisi delle fonti e per il metodo di ricerca dallo stesso adottato. E pertanto ha deliberato di assumersi l‟onere della sua pubblicazione per la successiva donazione ad ogni socio e alle famiglie Valledolmesi, ritenendo in tale modo: di rendere un ulteriore servizio alla Comunità, nella speranza che ci conforti ancora il Vostro consenso e la Vostra simpatia, e nel contempo di potere porgere un doveroso plauso e ringraziamento a “ Gigi ” per il contributo prezioso che ha dato alla Banca di Credito Cooperativo ed all‟intera Comunità Valledolmese. Il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Valledolmo Dr. Antonino Piazza 7 CENNI SU VALLEDOLMO (PA) Abitanti 3.747 (dati comunali censimento 2011) Nome degli Abitanti: Valledolmesi Distanza dal Capoluogo: Km 90 Altitudine 780 slm Superficie: Ha. 2584 (montagna interna) Patrono del paese: S. Antonio di Padova ATTIVITÀ ECONOMICHE PRINCIPALI: Cerealicoltura (Grano duro, Orzo, Avena, Fave, Veccia, lenticchie) – Allevamento (Bovini, Ovini) – Viticoltura – Ortaggi (Pomodoro Siccagno) AZIENDE PRINCIPALI: Cantina “Castellucci Miano” Produzione e imbottigliamento vini. Pastificio Valledoro Produzione di pasta trafilata al bronzo. Soc Coop a.r.l. Rinascita Produzione Passata di pomodoro, estratto etc da pomodoro biologico. Ceramiche Zammito Produzione terrecotte. AZIENDE AGRITURISTICHE: - Fontanamurata Dr. Giuseppe Gioia e figli - Fontanamurata Dr. Cosimo Gioia e figli - Azienda Agricola Agrituristica C.da Celso di Leone Rosaria - Azienda agricola faunistica “La chiusa del Falconiere” c.da Mandranuova BANCHE: Banca di Credito Cooperativo - Banco di Sicilia. ARTIGIANATO, PRODUZIONI LOCALI: Ferro battuto, lavorazione del legno, infissi in alluminio e lamierino, lavorazione di materie plastiche, Ceramica artistica. SPECIALITÀ GASTRONOMICHE - PRODOTTI TIPICI: formaggio pecorino, vino, olio, pomodoro siccagno. 8 LE NOSTRE ORIGINI Cenni Storici: 1 Valledolmo sorge nella vallata che da Pizzo Sampieri (m.1081) e dal Monte Campanaro si spiega a ventaglio sino alla montagna di Cammarata (m.1576) L‟inizio dei lavori di fondazione del nuovo villaggio si deve al Cav. Antonio Cicala “nobile di origine genovese”, i cui antenati, nel sec.XV, si erano trasferiti in Sicilia, anche se egli non avesse neppure pensato a chiedere la prescritta Licentia populandi e non si fosse ufficialmente investito della baronia di Valle dell‟Ulmo. Al Cav. Cicala si deve la costruzione di una chiesetta della quale ancora oggi rimane la campana di bronzo sull‟orlo della quale sta chiaramente scolpito: “D. ANTONINO CICALA. BARONE DI VALLE DELL‟ULMO. 1645” Fondatore ufficiale di Castel Normanno, in seguito Valle dell‟Ulmo, (per la presenza nella vallata di un gigantesco olmo) e dalla seconda metà del secolo scorso Valledolmo, fu il Conte Giuseppe Mario Cutelli che ottenne la licentia populandi il 17 agosto 1650. Il decreto di concessione della costruzione del paese riprodotto dallo storico Tirrito Luigi di Castronovo, l'autore che più diffusamente si sia occupato di storia locale « Sulla città e Comarca di Castronovo di Sicilia - Palermo - Priulla 1873 » : « Philippus huius nominis quartus……… lo-cum tenenti Domino Josepho Cutelli Rect. Fid. Dil. salutem Cum posidentis per vos et successores vestros baroniam num-cupatam. Valle dell'Olmo. . . cumque super hoc supplicare fecistis ut licentiam dignaremur. . . vobis vestrisque heredibus et successori-bus in perpetuam licentiam, facultatem ac potestatem faciendi dic-tum novam habitationem in dieta baronia Valle dell'Olmo conce-dimus et impartimur, et populationem nominari volumus Castrum Northmanni et in ea habeatis omniumdam jurisditionem. Datum Panormi, die 17 augusti 1650 ». Il territorio di Castel Normanno seu di Valle dell’Ulmo seu di Valledolmo in origine era formato dal feudo di “Valli di l’ulmu, dagli ex feudi di Chifiliana, Mezzamandranuova e di Castelluzzi, appartenenti tutti, tranne l‟ultimo, alla baronia di don Giuseppe Cutelli nel 1650. Nel 1655 all‟età di diciannove anni muore la Contessa Anna Summaniata moglie di don Giuseppe (il mausoleo innalzatole dal Conte ancora oggi si può ammirare nella Chiesa della Madonna del Buon Pensiero oggi Chiesa delle Anime Sante). Dopo qualche anno di lutto don Giuseppe convolò a seconde nozze con Donna Maria Abatellis, figlia del Conte Ferdinando Cutelli Grimaldi e di Anna Abatellis Tornabene. Il conte muore il 24 novembre del 1673 e contrariamente al suo desiderio di essere sepolto a Castel Normanno venne tumulato nella Chiesa di San Francesco di Paola fuori porta Carini, a Palermo. Giovanni Mario Cutelli prese l‟investitura feudale con diploma del 1712 e fin dall‟inizio alle buone doti d‟animo e alla dolcezza del carattere congiunse la generosità e l‟esercizio pacifico dei diritti feudali. Aveva piena conoscenza delle discipline legali da rivaleggiare col suo bisavolo l‟egregio giureconsulto catanese Mario Cutelli, del cui nome “Mario” era orgogliosa l‟illustre nobile famiglia. Esercitava a Catania la professione di avvocato. I suoi vassallaggi passarono a sua sorella Cristina, moglie di Giovanni Ioppolo, barone di San Filippo. Anch‟essi non lasciarono figli maschi e alla loro morte nelle baronie di Valledolmo e di 1 Orazio Granata “Valledolmo dall‟orgine ai giorni nostri” 9 Aliminusa, successe la loro figlia Girolama Ioppolo, che sposò Matteo Lucchesi-Palli, duca della Fabbrica, i quali con diploma vicereggio del 16 luglio 1746 ebbero l‟investitura feudale e lasciarono in Valledolmo la grandiosa cisterna d‟acqua denominata Stagnone (1746-1774). L‟ultimo Barone di Valledolmo fu Don Adenolfo Maria Lucchesi Palli, Principe di Campofranco, al quale venne attribuito il titolo di Barone di Castelnormanno nel 1892. Con la morte di questo Principe si concluse la dipendenza dei Valledolmesi prima dai Cutelli, poi dagli Joppolo e dai Lucchesi Palli i quali, chi più chi meno con loro senno, con la loro saggia amministrazione e con la loro assidua collaborazione, da una modesta fattoria riuscirono a creare un Comune ricco, popoloso e socialmente progredito. Nel 1812 aboliti i privilegi e i diritti baronali si passò a quello Comunale. Valledolmo venne aggregato alla Provincia di Palermo, al Circondario di Termini Imerese, al Mandamento di Alia e alla Diocesi di Cefalù. Antica mappa con la scritta Valle dell‟Ulmo 10 Schizzo del territorio di Castelnorrmanno ossia VALLEDOLMO 1830 Successivamente è stata aggiunta la contrada Mandranuva 11 PUBBLICAZIONE CANONI CENSUARI SU TERRENI, SUOLI DI CASE E CASE DOVUTI AL SIGNOR D. IGNAZIO DUCA LUCCHESI PALLI ANNO 1824 (DOCUMENTO IN POSSESSO DELL’ARCH. LUIGI GUGINO) 12 13 14 ………omissis 15 16 17 …….omissis 18 19 …..omissis 20 21 22 23 24 Copertina atto in notaio Magliocco 05.11.1859 25 Prima pagina con timbro Regno delle due Sicilie Fine atto con timbro notaio Magliocco 26 Mario Cutelli Ignazio Luccchesi Palli Il primo Sindaco del nuovo sistema amministrativo, imposto dal Re Ferdinando di Borbone, fu il Notaio del luogo dott. Antonino Chiavetta, il quale si adoperò con tenacia per la soluzione dei numerosi problemi locali, primo tra tutti la fornitura idrica, gravemente compromessa dalla frana del serbatoio dello Stagnone. Ebbe ancora particolarmente a sudare per convincere i giovani a prestare il servizio militare, reso obbligatorio dalle disposizioni dei Borboni. Al Notaio Ferdinando BARONE, altro Sindaco di Valledolmo, si deve la ricostruzione della “Brivatura Tunna “, costruita verso la fine del „700 dai Lucchesi Palli. Il suo successore l‟avv. Francesco BARONE, tenne per parecchi anni la carica di Sindaco. Eletto Consigliere Provinciale, a lui si ricorda l‟erezione del monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale in cui caddero, combattendo, 80 giovani Valledolmesi. La statua in bronzo, eretta ai caduti, fu opera di Antonio Ugo. Essa rappresenta un soldato nudo che leva in alto, con la mano sinistra, l‟immagine della Vittoria mentre tiene un bastone nella mano destra. La statua destò scandalo nelle coscienze del gentil sesso, sicché per qualche tempo essa dovette essere avvolta in un gran lenzuolo. Una notte alcuni giovani portarono via il lenzuolo e la cosa finì con commenti e risate. Nel 1920 venne eletto Sindaco il geometra Pietro Runfola. A lui si deve la costruzione della stradella del Cimitero e, per ironia della sorte, il primo a percorrerla fu proprio lui. 27 Nel 1923, con l‟avvento del fascismo, fù nominato podestà Cosimo Gioia che amministrò il Comune di Valledolmo fino al 1929, in cinque anni egli riuscì a trasformare il borgo montano in una cittadina moderna. Per quei tempi egli ottenne dal Governo una eccezionale somma di denaro realizzando la condotta idrica dalle Madonie. Alla soluzione del problema idrico egli fece seguire quella dell‟illuminazione pubblica curando la costruzione di una centrale elettrica nel quartiere dello Stagnone. Particolare della fontana eretta il 28.10.1929 Tra i lavori di pubblica utilità seguirono la costruzione della rete fognante e di robusti argini sul torrente Mella, di un bevaio ad est dello Stagnone e di una fontanella in Piazza Dell‟Olmo. Una lapide marmorea ricorda il suo nome a gratitudine dell‟operato svolto. Si deve inoltre allo stesso la realizzazione del “Parco delle Rimembranze”; per festeggiare l‟inaugurazione, effettuata nel Natale del 1926, venne invitato a Valledolmo il Prefetto CESARE MORI, il quale inaugurò anche il monumento in onore dei caduti. Al podestà GIOIA successe il notaio Giuseppe Chiavetta (1930-1931) il quale, purtroppo, morì quando era ancora giovane. Dal 1932 al 1935 tenne la carica di podestà il cav. Muscarella Giuseppe. 28 Targa casa cav. Giuseppe Muscarella via Cairoli Nel 1936 ritornò podestà Cosimo Gioia. Egli curò soprattutto le condizioni igienico-sanitarie di Valledolmo. Con ordinanza vietò il vagabondaggio delle galline per le strade, regolò lo scarico dei rifiuti alla periferia del paese. Siccome uomo di grande intraprendenza, ebbe non pochi problemi, tra cui scampo‟ per miracolo ad un agguato; ancora oggi si possono notare i fori delle pallottole sul portone d‟ingresso della propria abitazione di Via Gioia. Nel 1937 al Gioia subentrò il geometra Luigi Barone il quale realizzò alcune opere pubbliche di rilievo, come il restauro della Chiesa Anime Sante e dell‟annesso collegio di Maria, la costruzione della Cappella Centrale del Cimitero. Foto prof. Luigi Battaglia Cappella centrale del Cimitero 29 Dopo il secondo conflitto mondiale Valledolmo, come il resto d‟Italia, ebbe ad affrontare i numerosi problemi come quella della disoccupazione di coloro che ritornarono dal fronte. Il ristagno d‟ogni attività creò nella maggioranza degli abitanti un clima incandescente di rivendicazioni e di rinnovamento nelle strutture amministrative. Dopo una campagna elettorale infuocata venne portato a Sindaco, con i voti del blocco del popolo, l‟operaio Rosario Campo. Nel 1946 in tutta la Sicilia si scatenò la lotta contro il latifondo scaturita nell‟occupazione delle terre incolte. 1947 contadini di Valledolmo vanno a occupare i terreni di Regaleali 30 Cartolina panorama di Valledolmo colorata a mano anno 1916 (orig. Nicola Miceli) Retro della cartolina viaggiata 31 Cartolina viaggiata 1938 Calvario e bevaio grande con muli che trasportano paglia (originale Pino Muscato) Cartolina viaggiata 1938 Calvario e bevaio grande (originale Pino Muscato) 32 Cartolina 1934 piazza dell‟Olmo e bar Fina (originale Nicola Miceli) Cartolina anni 30 piazza dell‟Olmo e via Cadorna (originale Nicola Miceli) 33 Una rara e curiosa cartolina viaggiata anno 1934 realizzata con un fotomontaggio eliminando la Chiesa madre e inserendo degli alberi nella piazza (Pino Muscato) Cartolina anni 30 originale (Pino Muscato) 34 Cartolina anni 30 bevaio rotondo e ponte lungo (Pino Muscato) 1934 corso Garibaldi e bevaio Piazza Medici 35 Via Aldo Moro angolo Via Garibaldi Via Cavour vista dal basso ancora con i gradini anni 50-60 36 1932 accesso a piazza Madrice da via Vitt. Emanuele III° 1970 accesso a piazza Madrice da via Vitt. Emanuele II° 2010 accesso a piazza Madrice da via Vitt. Emanuele II° 37 Dopo un periodo di commissariamento, alla metà del 1951 venne eletto sindaco il prof. Salvatore Chiavetta; a lui si deve la soluzione di un grave problema e cioè quello del raggruppamento in un‟unica sede delle scuole elementari; questa costruzione anche se non in cemento armato è stata progettata con grande professionalità poichè ha ampi corridoi, comode scale ed inoltre le aule sono disposte in modo tale che le finestre sono orientate tutte ad oriente. Mappa Urbana anno 1952 Cartolina con edificio scolastico e Calvario anni „50 Nel 1954 fu eletto il dott. Domenico Lo Dico, medico chirurgo, a lui si deve la costruzione del Mattatoio di via Sicilia che ha ben funzionato fino all‟apertura del nuovo mattatoio negli anni „90, delle Case Gescal, la costruzione del secondo piano del Municipio. 38 Via Cadorna e piazza madrice anni „50 Via Chiavetta e Municipio anni „40 39 Foto prof. Luigi Battaglia Via Chiavetta il municipio dopo la sopraelevazione Nel 1960 ritornò a capo dell‟Amministrazione Comunale il socialista d‟Unità Proletaria Rosario Campo. In quegli anni fu realizzato il campo sportivo. A Rosario Campo si deve la costituzione della cooperativa vitivinicola “Castellucci Miano” e della successiva costruzione della cantina sociale. Superati i primi difficili anni, oggi la cooperativa “Castellucci Miano”, produce dell‟ottimo vino commercializzato in Italia ed all‟estero. Foto prof. Luigi Battaglia Targa in memoria del fondatore della cantina Rosario Campo 40 Nel 1965 a causa di una paralisi amministrativa si è avuta una gestione Commissariale con il dr. Armando Turco prima e poi con il dr. Salvatore Di Vita, quindi è stato eletto Sindaco il cav. Carmelo Giambrone e successivamente l‟avv. Epifanio Pulvino, poi il dr. Domenico Lo Dico e Sebastiano Battaglia; nel 1991-1993 con i sindaci Di Gioia e Miceli si concludeva il sistema dell‟elezione del Sindaco fatta dal Consiglio Comunale; con l‟elezione diretta del Sindaco nel 1993 veniva eletto il dr. Pietro Piazza e nel 1997 ritornava Nicola Miceli fino al 2007 quando è stata eletta la dr.ssa Domenica Di Baudo, nel 2012 in una competizione a tre la spuntava l‟attuale Sindaco avv. Luigi Favari. Tra gli avvenimenti storici più rilevanti è da ricordare la visita, nel Dicembre del 1926, del Prefetto di Palermo Cesare Mori, il "Prefetto di ferro". In detta occasione venne scoperto e inaugurato il monumento ai caduti e il Parco delle Rimembranze. 41 VALLEDOLMO NEL MOVIMENTO CONTADINO DI SICILIA (1) Lo storico inglese Denis Mack Smith, esaminando a fondo la situazione socio-economica venutasi a creare in Sicilia dopo l'abolizione della feudalità, decretata nel luglio del 1812 dal Re delle due Sicilie Ferdinando IV di Borbone, pervenne a quest'amara conclusione: "Le libertà invocate nel 1812 non significavano la libertà per il contadino di guadagnarsi i mezzi di sussistenza, significavano piuttosto libertà per i proprietari di trasformare delle proprietà gravate da ipoteche in vere proprietà negoziabili o la libertà di stendere un velo sull'usurpazione della proprietà comune. In ogni caso la fine della feudalità, nella misura in cui prometteva benefici sociali e non solo privati, risultò più una disposizione generica di legge che una trasformazione pratica; non fu mai specificato cosa venisse realmente abolito, né il modo cui dovesse aver luogo l'abolizione. I latifondi continuarono ad essere chiamati "feudi, i proprietari feudatari, e i contadini "villani" fino al ventesimo secolo; e non senza ragione" (1). E lo storico siciliano Francesco Renda, accettando per verissima la conclusione dell'Inglese, aggiunse che "grave fu il disappunto dei baroni quando si accorsero che il generale inglese, lord Bentinck, mandato a presidiare la Sicilia contro le mire dei napoleonici, autore della nuova linea democratica, aveva posto a capo di tutti i dipartimenti governativi "uomini socialmente dappoco", cioè privi di titoli nobiliari. E ancora più evidente apparve il loro malcontento per la legge del suffragio universale e per la nazionalizzazione illegale delle terre baronali; cose tutte che facevano prevedere imminente una violenta rivoluzione popolare"(2). La fine della dominazione napoleonica e la partenza del Re Borbone dalla Sicilia fugarono le temute tempeste e tutto rimase agitato come prima. Si dovrà giungere ai primi anni dell'unificazione italiana per il concretizzarsi e l'acuirsi del problema antico e sempre ricorrente della "terra ai contadini". Difatti "le prime leghe di resistenza, le prime società agricole, i primi scioperi, cioè, le prime lotte organizzate che si propongono di modificare e migliorare le condizioni di lavoro e di vita delle masse contadine isolane rappresentano un fenomeno posteriore all'unificazione nazionale" (3). E anche da tale data non si verificarono mutamenti di rilievo: è noto, infatti, che le savie leggi garibaldine di riforma agraria, rimaste soltanto nel limbo delle buone intenzioni, delusero, purtroppo, amaramente i valorosi "picciotti", affamati di terra, sino all'ultimo decennio del secolo XIX. "La missione di Nino Bixio contro le masse contadine di Bronte e di Francavilla, scrisse il Renda, con la fucilazione senza processo, soffocò nel sangue la rivolta contadina siciliana, e nel contempo la propugnata rivoluzione democratica nelle campagne" (4). Il mito della terra, caldeggiato anche dal clero per ben altro motivo che non la redenzione dei proletari, cominciò ad accendere e a mobilitare gli animi loro in occasione della tremenda crisi economica del 1888-89 che, per opera dei socialisti, porterà alla fondazione dei Fasci in quasi tutti i Comuni dell'Isola. Ma già in quasi tutti questi Comuni, prima dei Fasci, erano sorte Società Operaie e Agricole, e Valledolmo non fu da meno di Corleone, di Polizzi, di Termini, di Chiusa Sclafani, di Altavilla Milicia, di Càccamo, di Alia, di Montemaggiore, di Aliminusa, di Roccapalumba, di Vicari e di molti altri che sarebbe lungo citare. Per merito, infatti, del dottor Giuseppe Mendola, nel 1884, era sorta a Valledolmo la Società Operaia di Mutuo Soccorso "Fratellanza e Lavoro" che, come tutte le consorelle, svolgeva un'attività che non si limitava al semplice mutuo soccorso, ma sconfinava nella politica, (a scopo elettorale), ed in certi casi nella lotta per il miglioramento vero e proprio da conseguirsi con la modifica dei patti di lavoro. " Svolgevano queste Società -- afferma il Renda -- parte del programma perseguita dai Fasci, i quali le aggiungeranno l'attività più specificatamente sindacale e politica" (5). E il ministro Sonnino stesso menzionò "le Unioni contadine di Alia e Valledolmo, che avevano per loro scopo di impedire a tutti gli affiliati di accettare patti agrari gravosi dai gabelloti e dai proprietari" (6). Lo stesso Ministro tenne a ricordare gli scioperi "di proporzioni più 42 vaste, scoppiati nell'autunno del 1875 a Villalba, a Vallelunga, a Santa Caterina Villarmosa e Resuttano, durativi circa un mese e propagatisi ad Alia e a Valledolmo, dove sorsero le unioni agricole, che più precisamente gli organizzatori denominarono "Istituti Agrari" (7). Il Renda stesso, per dimostrare il comportamento legale dei medesimi, riferisce a titolo d'esempio "il caso della Società Agricola di Mutuo Soccorso, sorta a Valledolmo il primo febbraio 1893, e così scrive: "Il presidente che era un possidente del paese, tale Giuseppe Arnao, nell'assumere la carica si sentiva in dovere d'informare il Delegato di P.S. con questa dichiarazione: "In quanto agli scopi per cui detta Società sta per costituirsi ed in base ai quali io accettai la presidenza, posso dirLe che sono assolutamente pacifici, alieni da ogni idea politica e sovversiva" (8). A sostegno di tali assicurazioni alligava alla lettera l'art. 2 dello statuto che diceva: "L'azione della Società si svolgerà esclusivamente nelle relazioni pacifiche tra proprietari di terreni e lavoratori di campagna pel mutuo bene. Rimane esclusa ogni azione politica e amministrativa, qualunque idea di partito; anzi è rigorosamente vietato a ciascun socio di esprimere opinioni politiche e d'ingerirsi nei fatti amministrativi in nome della società medesima. Chi infrange detta disposizione è depennato senz'altro dall'albo dei soci, rimanendo egli responsabile personalmente dei fatti compiuti". Ciò non impedì tuttavia che nell'ottobre dello stesso 1893, per protestare contro un patto di mezzadria " stipulato alla leonina", (l'espressione è contenuta in un rapporto del Tenente colonnello dei CC. RR. di Palermo al Prefetto), i soci della Società inscenassero una pubblica manifestazione per le vie del paese con bandiere tricolori in testa, allo scopo di dimostrare ai proprietari terrieri la forza numerica della Società, capace d'imporre anche con la violenza le giuste pretese dei contadini" (9). Le buone intenzioni, come spesso, però, avviene, furono travolte dagli eventi, e i soci della "Fratellanza e Lavoro" di Valledolmo, sotto l'inarrestabile pressione del socialista Bernardino Verro, insieme con i contadini del corleonese e delle Madonie, finirono per confluire nel movimento generale dei "Fasci dei Lavoratori" (10). "L'idea, infatti, della modifica dei patti agrari -- afferma il Renda -- era in tutti i Comuni di Sicilia come una molla che faceva scattare le masse contadine dalla loro decennale inerzia e li spingeva ad unirsi al Fascio locale" (11). Perciò molti proprietari, impauriti dagli scioperi e dalle manifestazioni dei Fasci attuati in vari Comuni, decisero di venire a patti meno disumani, e là, dove ciò non avvenne, si arrivò a gravi fatti di sangue, come all'assassinio dei paladini dei Fasci, Verro a Corleone, Lorenzo Panepinto a Santo Stefano di Quisquina e di novantadue semplici contadini, di cui tredici a Caltavuturo (12) e undici a Lercara Friddi, mentre delle forze dell'ordine cadde ucciso un solo soldato (13). Comunque, nonostante le feroci repressioni ordinate prima dal Crispi, capo del Governo e della mafia, sino al 1896, e poi dal Giolitti su pressioni dei sindaci e dei capi elettori dell'onorata società, i contadini, forti dell'appoggio della classe operaia e del movimento socialista, si presentarono da allora permanentemente come i principali protagonisti della storia dell'Isola" (14). Venne, dopo Giovanni Giolitti, lo sconvolgimento della Prima Guerra Mondiale con nuove occupazioni di terre incolte e con nuove vittime, venne il Fascismo con una nuova Riforma Agraria e con le Battaglie del Grano, venne poi il secondo conflitto mondiale e, finalmente, il movimento contadino, inquadrato nei partiti comunista, socialista e democristiano, lentamente ma costantemente spazzarono via gran parte dei soprusi della classe padronale, feudale e gabellota. Vaste estensioni di terre incolte o mal coltivate vennero negli anni 1946 e 1947 occupate e poi assegnate ai contadini valledolmesi nella misura di una o due salme a testa, fu conquistata la quota del sessanta e quaranta nella spartizione dei prodotti della mezzadria, si ottenne la riduzione del 30% dei canoni d'affitto e, infine, si facilitò di molto l'affrancazione dei terreni gravati dai sorpassati canoni enfiteutici. Oggi, riandando con la mente a quel periodo convulso vissuto a Valledolmo come negli altri Comuni dell'Isola, rivedendo nella nostra fantasia gli squadroni di cavalleria rusticana lanciate alla conquista delle terre di Rovittello, di Mandranuova, di Carpinello, di Sciarrìa, di 43 Cassaro, di Regaleali e di Verbumcaudo, incalzati dalle forze dell'ordine, ingrossati anche da madri di famiglia, con in testa le bandiere rosse, ci pare di rivivere le gesta degli antichi Crociati, decisi a tutto soffrire, a tutto osare, pur di effettuare la liberazione del Santo Sepolcro. Valledolmo, in seguito a quegli anni avventurosi, può contare oggi 855 piccole aziende agricole a gestione familiare, una decina di aziende grandi nel proprio territorio e altrettante sparse nei territori di Sclafani; di Caltavuturo, di Polizzi e di Petralia Sottana, e in tutte si lavora appassionatamente, fruttuosamente e tranquillamente come nei tempi felici della gestione dei Conti Cutelli. Valledolmo nella storia del Risorgimento Italiano non figura come un Comune caldo di patriottismo: la sua popolazione abituata a lavorare nella tranquillità dell'ordine, sotto l'amministrazione civile e religiosa ligia alla Maestà del Re Borbone Cattolicissimo, ignara di Carbonari e di Sanfedisti, poco o nulla entusiasta delle gesta del "Filibustiere Garibaldi", non sentì profondamente i fremiti della passione risorgimentale registrati, invece, nei vicinissimi comuni di Alia, Vallelunga e Villalba. La nostra asserzione non è sorretta da documenti scritti, data anche l'inaccessibilità dell'Archivio Comunale; ma il fatto che neppure il passaggio e la sosta di Garibaldi nel paese abbiano lasciato un ricordo nel marmo o sulla carta o nella memoria degli avi, eccezion fatta dell'episodio del maestro Ignazio Vacanti precedentemente ricordato, conforta abbondevolmente la nostra opinione. E' vero che nei primi del fatidico 1848 ad opera del regio perito agrimensore di Vallelunga fu creato anche a Valledolmo un Comitato Insurrezionale, ma, purtroppo, è anche vero che nei giorni dell'insurrezione di tutti i comuni dell'Isola contro il Borbone, nel paese nè venne incendiata la sede del Municipio o dell'esattoria, nè vennero perpetrati atti di vandalica violenza o di protesta politica. Le acque del luogo si mantennero tanto calme che due personaggi di Vallelunga, insorta con incendi e minacce di morte ai borbonici, vennero a cercare rifugio sicuro proprio entro l'abitato di Valledolmo, e non se ne ebbero a pentire. Il fallimento dell'insurrezione, che a Vallelunga si concluse con la condanna di don Giuseppe Sinatra, presidente del Municipio e capo dei Comitati insurrezionali del luogo e di quelli di Villalba, di Valledolmo, di Mussomeli e di Sutera, e il ritorno dei presidi borbonici con fieri propositi di repressione spietata convinsero i tiepidi patrioti valledolmesi degli errori altrui e della saggezza propria. Giuseppe Cipolla, autore della Storia di Vallelunga, commentando il fallimento dell'insurrezione di questo Comune scrisse: "Con la restaurazione borbonica gli animi, però, restarono indomiti preparandosi alla riscossa dell'aprile del 1860" (15). La vampata di euforia e di entusiasmo per le fortunate gesta dei Mille per la cacciata degli oppressori borbonici dal suolo dell'Isola, nel 1860, la successiva elettrizzante crociata del 1862 dello stesso Garibaldi al grido "O Roma o morte!" per la conquista della Città Eterna non suscitarono a Valledolmo soverchie manifestazioni di gioia. Quando egli, infatti, dal bosco della Ficuzza mosse con le sue truppe per Catania e dall'entusiasta Alia, passò per Valledolmo, non fu fatto segno a calorose accoglienze tanto che neppure una minima lapide fu murata a ricordo dell'avvenimento sulla facciata del Palazzo Castellana, ove l'Eroe si rifocillò e si riposò prima di avviarsi per la trazzera dell'Acqua della Signora Cutelli verso l'effervescente Vallelunga. La condotta politica dei valledolmesi che, nel 1848, aveva suscitato ira e disprezzo nell'animo dei vallelunghesi e che li aveva sdegnati ancora di più in occasione delle tiepide accoglienze del 1862 degenerò nell'odio e disprezzo incontenibili, che culminarono in una furibonda e sanguinosa rissa tra le due parti in contrada Manca, ai confini dell'ex feudo di Regaleali. Lo scontro temporaneamente interrotto minacciava di aggravarsi pericolosamente per ambo le parti; ci volle l'intervento di un autorevole patriota di Lercara Friddi, don Agostino Rotolo, per placare gli animi e riportare nei due vicinissimi comuni la pace. A conferma della quale riferiamo l'episodio così come viene narrato dal vallelunghese Cipolla. "Il Rotolo nell'autunno del '60 va a Villalba e richiede il concorso della locale Guardia Nazionale, e marcia alla volta di Vallelunga. Ivi calde parole, perchè la pace unisca i siciliani in un 44 momento in cui l'aborrito Borbone insidia ancora all'unità d'Italia. Applaudito il discorso, con i notabili di questo Comune, si stabilisce il da farsi ed il Rotolo, a capo della Guardia nazionale di Villalba, marcia alla volta di Valledolmo. Ivi nuove accoglienze liete ed applausi al discorso del Rotolo. Dopo qualche ora di riposo si riprende la marcia in compagnia della Guardia Nazionale di Valledolmo. Giunti nell'ex feudo di Regaleali, davanti al casamento del Conte Tasca, alle due Guardie Nazionali si presenta schierata e in armi la Guardia Nazionale di Vallelunga. Lo spettacolo è commovente. La Guardia Nazionale di Villalba grida: "Pace!” Pace!". Le tre Guardie si uniscono formando un cerchio e pezzuole bianche sventolano in ogni parte. Il Rotolo, commosso fino alle lacrime, pronuncia belle parole di patriottismo, e la pace è conclusa. Villalba riscuote le manifestazioni di profonda gratitudine di Vallelunga e di Valledolmo. Il piano dove avvenne la rissa è tuttora denominata "lu Chianu di la quistioni" (16). Giustificare il comportamento del Comitato Insurrezionale valledolmese non è impresa ardua se si dà uno sguardo alla situazione locale di quel periodo. Il popolo minuto ignorava completamente le vicende politiche le quali avevano luogo nelle grandi città e nei grossi comuni dell'Isola; la propaganda liberale del concittadino Valentino Martina era stata sconsacrata dalla sua morte violenta, ritenuta ben meritata, "Civili" che avevano aderito al Comitato Insurrezionale erano stati mossi non da " arditi sensi di libertà ", ma solo per non passare come reazionari convinti, il clero inoltre era di stretta osservanza borbonica e in pieno accordo con le autorità costituite. Insorgere, quindi, bruciare e distruggere il Municipio o l'esattoria valeva lo stesso che darsi la zappa sui piedi, andare contro i propri interessi, sconvolgere una situazione di privilegio per cercarne un'altra incerta e piena di rischi. Stando così le cose, la ventina di "Civili" che nel remoto paesello contava e l'amministrava, pur avendo aderito al Comitato, scoccate le ore decisive della lotta, preferirono stare a guardare e ad attendere, senza compromettersi, la conclusione degli eventi. Eccesso di prudenza? Incapacità di tutto osare? Diffidenza nei riguardi dell'ordine nuovo che si voleva realizzare per miglioramenti di discutibile convenienza di classe? Ci sembra di non allontanarci troppo dal vero se affermiamo che al suddetto comportamento abbiano concorso insieme e in dose più o meno forte tutti quanti gli elementi accennati. (1) Dal libro di Orazio Granata “ Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri” NOTE (1) DENIS MACK SMITH, Storia della Sicilia medievale e moderna. vol. II, Bari 1970, p. 450. (2) F. RENDA, Il movimento contadino nella società siciliana. Palermo, 1956. (3) F. RENDA; op. cit., pp. 127 e 128. (4) F. RENDA, op. cit., pp. 127 e 128. (5) F. RENDA, op. cit., pag. 43. (6) SIDNEY SONNINO, I contadini di Sicilia, Firenze, 1925, p. 316. (7) PAOLO ALATRI, Lotte politiche in Sicilia, Palermo, p. 511. (8) F. RENDA, op. cit., p. 87. (9) Archivio Di Stato di Palermo, Gabinetto Prefettura, busta 13 1 categ. 16, 111. (10) Il Verro, in un congresso tenuto a Corleone nell'estate del 1891, aveva fissato le norme per i patti agrari imposti senz'alcun senso d'umanità ai contadini bisogno d'un pezzo di terra. (11) F. RENDA, op. cit., p. 86. (12) La strage di Caltavuturo è dettagliatamente narrata nel volume nostro " Gente di Sicilia ", ed. Mori, Palermo, 1977 (13) N. COLAJANNI, Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause, Palermo, 1895. (14) F. RENDA, op. cit., p. 91. (15) G. CIPOLLA, op. cit., p. 40. (16) G. CIPOLLA, op. cit., pag. 48. . 45 15 Giugno 1985 spiazzo scuole elementari raduno degli agricoltori in lotta; intervento dell‟avv Epifanio Pulvino 15 Giugno 1985 spiazzo scuole elementari raduno degli agricoltori in lotta; intervento del dr. Giuseppe Gioia 46 SINDACI SUCCEDUTISI DAL 1817 (DAL 1812 SONO ABOLITI I PRIVILEGI E DIRITTI BARONALI) ANNO RITRATTO O FOTO COGNOME E NOME data elezione o periodo della carica rilevata da atti data elezione a consigliere FONTE E NOTE 1817 Notaio CHIAVETTA DR.ANTONINO (Granata) 1822 1825 1829 SCIARRINO DR.ANTONINO ROTONDO DR. PAOLO FERRARA DR. ANDREA (Granata) (Granata) (Granata) 1834 CHIAVETTA DR.ANTONINO (Granata) 1839 1845 1850 1854 1860 ROTONDO DR. PAOLO BELLIOTTI GIUSEPPE SCIARRINO GIUSEPPE MENDOLA ROSARIO GULINO DR.ROSARIO (Granata) (Granata) (Granata) (Granata) (Granata) DR. GIUSEPPE MENDOLA 1866/67 Nella fotocopia dell‟atto di nomina del Re Vittorio Eman. II risulta la nomina a Sindaco per il triennio 1864-65-66 (Fotocopia acquisita in occasione della visita - 1994 - in Valledolmo di alcuni pronipoti del Dr. Mendola) Dai registri di nascita risulta essere stato Sindaco nel 1866 e dai registri di nascita e matrimonio nel 1867 (Non elencato fra i Sindaci dal Granata (che però a pag.46 quartultimo rigo lo cita) né dal Dispenza) 1874 1875 BARONE DR. GIUSEPPE SCIARRINO DR. GIOVANNI (Granata) (Granata) 1879 CASTELLANA GUCCIONE CAV.DOMENICO (Granata) ? 1905? 1920 1923 1923/29 1930/31 BARONE DR. FERDINANDO BARONE AVV. FRANCESCO RUNFOLA GEOM. PIETRO LO DICO CAV. ANTONINO N. 1871 M. 1948 GIOIA DR. COSIMO N. 11 dicembre 1881 M. Palermo 19 giugno 1968 CHIAVETTA DR. GIUSEPPE N. 08.03.1900 M. 20.07.1951 47 (Granata) (Dispenza) (Granata) (Granata) podestà podestà 1932/35 MUSCARELLA CAV. GIUSEPPE N. 10.09.1890 M. 16.08.1962 podestà 1936 GIOIA DR. COSIMO N. 11.12 1881 M. Palermo 19.06. 1968 podestà 1937 1941/43 1946? 1949 1952 BARONE GEOM. LUIGI Fu Antonino e fu Manzella Santa Podestà N. 04.06.1893 M. 29.07.1960 LO DICO CAV. ANTONINO N. 19.11.1871 M. 16.06.1948 podestà LA DUCA DR. ANTONINO Fu Pasquale e fu Panzica Rosalia N. 05.02.1887 M. 13.09.1963 Scelto dal Comando Militare alleato CAMPO ROSARIO N. 26.10.1901 M. 16.6.1986 DE SIMONE SEBASTIANO CHIAVETTA PROF. SALVATORE fu Luigi e fu Mulè Filippetta N. 30.09.1908 M. 03.07.1990 Gestione commissariale 11.06.52 25 maggio 1952 Registro Gen.Ammin (Granata riporta 1951) 1956 LO DICO DR. DOMENICO N. 23.11.1907 M. 23.12.1989 12.06 al 1960 27 maggio 1956 Registro Gen.Ammin (Granata riporta 1954) 1960 CAMPO ROSARIO N. 26.10.1901 M. 16.06.1986 27.12 al 1965 6 novembre 1960 Registro Gen.Ammin 1965 TURCO DR. ARMANDO Gestione commissariale 1966 DI VITA DR. SALVATORE fu Vincenzo e fu Bellanca Calogera N. 20.02.1927 vivente Gestione commissariale 1966/75 1975 1978 GIAMBRONE CAV. CARMELO N. 12.03.1908 M. 12.10.1998 PULVINO DR. epifanio fu GIOVANNI e fu Agnesi Maria Stella N. 07.06.1923 M. 08.05.2009 LO DICO DR. DOMENICO N. 23.11.1907 M. 23.12.1989 48 Registro Gen. Ammin Registro Gen. Ammin Registro Gen. Ammin 1983 LO DICO DR. DOMENICO N. 23.11.1907 M. 23.12.1989 29.08.1983 07.0519.86 Registro Gen.Ammin 1986 BATTAGLIA SEBASTIANO N. 18.06.1940 M. 17.01.2009 08.05.1986 11.03.1988 Registro Gen. Ammin 1988 LO DICO DR.DOMENICO N. 23.11.1907 M. 23.12.1989 12.03. 1988 28.06.1988 Registro Gen. Ammin 1988 BATTAGLIA SEBASTIANO N. 18.06.1940 M. 17.01.2009 29.06.1988 22.01.1991 Registro Gen. Ammin 1991 DI GIOIA AVV. ORAZIO N. 29.10.1953 23.01 1991 21.10.1991 Registro Gen. Ammin 1991 MICELI NICOLO‟ PAOLO ALDO AMEDEO N. 06.08.1954 22.10.1991 Giugno 1993 Registro Gen. Ammin 1993 PIAZZA DR.PIETRO N. 14.03.1955 Giu. 1993– Nov.97 Elezione diretta 1997 MICELI NICOLO‟ PAOLO ALDO AMEDEO N. 06.08.1954 Novembre 1997 2002 MICELI NICOLO‟ PAOLO ALDO AMEDEO. N. 06.08.1954 26-27 Maggio 2002 2007 DI BAUDO DR.SSA DOMENICA N. 24.04.1954 2012 FAVARI AVV. LUIGI GIUSEPPE N. 13.03.1977 Elezione diretta Elezione diretta Elezione diretta 13-14 Maggio 2007 49 Copia fotostatica della nomina a Sindaco del dr. Giuseppe Mendola anno 1866 50 Copertina progetto conduttura acqua potabile anno 1896 51 Delibera di Consiglio N.7 del 1927 “accettazione lascito Tartaro Giuseppe” Casa via Sciarrino prospiciente anche su via Roma (attuale Ufficio Tecnico e Ufficio Tributi) e terreno in contrada Celso pagina 1 52 Delibera di Consiglio N.7 del 1927 “accettazione lascito Tartaro Giuseppe” Casa via Sciarrino prospiciente anche su via Roma (attuale Ufficio Tecnico e Ufficio Tributi) e terreno in contrada Celso pagina 2 53 Il sig. Giuseppe Tartaro 54 Risultati elezioni amministrative del 07.05.1956 55 Consiglio Comunale anni 60 Natale in Consiglio Comunale anni 60 56 Fac simile elezioni Comunali 1972 fronte Fac simile elezioni Comunali 1972 retro Quando la politica si rivolgeva anche ai santi Volantino lista civica anni 70-80 57 Nell‟immagine di sopra un telegramma a firma autografa di Mussolini del 18.8.1941 con il quale si impegna il Potestà ad attivarsi per non lasciare incolta “una sola zolla del territorio” comunale al fine di contribuire ad alleviare il problema alimentare dell‟epoca. 58 L‟On.le Giorgio Almirante a Valledolmo anni 70 Da sx : Calogero Tripi, Antonio Iemolo, Vincenzo Ferrara (esattore), on.le Tricoli, Franca Cannata, on.le Almirante, on.le Lo Porto, Orazio Gervasi, avv. Angelo Cappelino e la moglie Pina Franco Piazza dell‟Olmo anni 30-40 sullo sfondo il bar Fina (famoso per i cannoli e il gelato 59 AMMINISTRATORI COMUNALI ANNO 1923 - 1927 Data elezione Consiglio ? COGNOME E NOME Carica ricoperta 1 Gioia Dr. Cosimo Sindaco poi Nominato Podestà con delibera C.C. n. 1 del 21.04.1927 2 Belliotti Rosario Assessore Eff. 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Barone Avv. Francesco Idem Bellanca Giuseppe Idem Comella Vitale Idem Lo Grasso Antonino Assessore Suppl. Muscato Giuseppe Idem Panzica Rosolino Consigliere Di Baudo Gioacchino Idem Dispenza Antonino Idem Muscarella Giuseppe Idem Vallone Michele Idem Saeli Gaetano Idem Pulvino Giovanni Idem La Duca Dr. Antonino Idem Castellana Avv. Vincenzo Idem Battaglia Fortunato Idem Battaglia Gullo Giuseppe Idem Idem Lo Dico Antonino dimissionario Lo Tempio Francesco Idem - deceduto Luogo e data di nascita e morte FONTE Delibera C.C. n. 35 del 26.12.1923 Delibera C.C. n. 36 del 26.12.1923 Idem Idem Idem Idem Idem 60 Data o atto di nomina a: Sindaco, Assessore, Consigliere Lista appartenenza NOTE Presiede il Consiglio il commissario Prefettizio Lo Coco G. Battista – Segretario Di Carlo Calogero, Vice Segr. Parlato Prof. Giuseppe AMMINISTRATORI COMUNALI Data elezione Consiglio 25.05.1952 Amministrazione Chiavetta Salvatore COGNOME E NOME 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Chiavetta Salvatore Paternità Luigi Lo Dico Dr. Domenico Paternità Antonino Privitera Orazio fu Carmelo Muscarella Cav. Giuseppe di Gioacchino Battaglia Dr. Luigi fu Giovanni Siragusa Orazio Fu Calogero Ricotta Antonino Fu Giuseppe Di Baudo Gioacchino Fu Calogero Barone Calogero fu Paolo Di Gioia Rosario Fu Orazio Di Piazza Giuseppe Di Vincenzo Fadale Vincenzo Fu Orazio Gioia Liborio Di Orazio Leone Antonino Di Giuseppe Orlando Damiano Fu Calogero Carica ricoperta Luogo e data di nascita FONTE Reg. Gen. Amministratori Reg. Gen. Amministratori Data o atto di nomina a: Sindaco, Assessore, Consigliere Sindaco Nato 30.09.1908 Assessore anziano Nato 23.11.1907 Ass. Effettivo Nato 01.02.1890 Idem Idem Nato 10.09.1890 Idem Idem Nato 02.01.1921 Idem Idem Nato 20.05.1900 Idem Ass. Supplente Valledolmo 18.09.1919 Idem Idem Nato 20.09.1892 idem Consigliere Nato 29.03.1906 Idem Elezione 25.05.1952 Idem Nato 10.11.1905 Idem Idem Idem Nato 16.10.1920 Idem Idem Idem Nato 14.04.1897 Idem Idem Idem Nato 14.10.1901 Idem Idem Idem Nato 19.03.1914 Idem Idem Idem Nato 07.02.1896 Idem Idem 61 Nomina 11.06.1952 Nomina 11.06.1952 Lista appartenenza NOTE 16 17 18 19 20 Runfola Salvatore Fu Luigi Campo Rosario Fu Liborio Barone Giuseppe Di Calogero Iacono Giovanni Di Giovanni Sciavolino Giuseppe Di Vincenzo Idem Nato 27.07.1916 Idem Idem Idem Nato 26.10.1901 Idem Idem Idem Nato 04.05.1920 Idem Idem Idem Nato 31.08.1915 Idem Idem Idem Valledolmo 05.09.1899 Idem Idem 1953 1 2 Lo Dico Dr. Domenico Paternità Antonino Privitera Orazio Paternità Carmelo Sindaco Valledolmo 23.11.1907 Assessore anziano Nato 01.02.1890 Reg. Gen. Amministratori Reg. Gen. Amministratori Nomina 28.07.1953 Nomina AMMINISTRATORI COMUNALI Data elezione Consiglio 27 maggio 1956 Amministrazione Lo Dico Domenico COGNOME E NOME 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Lo Dico Dr. Domenico Paternità Antonino Muscarella Cav. Giuseppe Paternità Gioacchino Di Gioia Rosario Mancuso Salvatore Siragusa Orazio Ricotta Antonino Pulvino Dr. Epifanio Barone Calogero Bellanca Giuseppe Cappellino Domenico Cappellino Pietro Chiavetta Salvatore Costantino Salvatore Cristina Dr Calogero Gullo Giuseppe Fonte Data o atto di nomina a: Sindaco, Assessore, Consigliere Valledolmo 23.11.1907 Reg. Gen. Amministratori Nomina 12.06.1956 Nato 10.09.1890 Idem Nomina 12.06.1056 Nato 16.11.1905 Nato 08.01.1899 Nato 20.05.1900 Valledolmo 18.09.1919 Nato 07.06.1923 Nato 29.03.1906 Nato 22.04.1919 Nato 18.11.1932 Nato 02.02.1895 Nato 30.09.1908 Nato 03.06.1920 Nato 23.04.1915 Nato 28.09.1911 Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Elezione 27.05.56 Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Carica ricoperta Luogo e data di nascita Sindaco Assessore Anziano Vice Sindaco Ass. Effettivo Ass. Effettivo Ass. Effettivo Ass. Supplente Idem Consigliere Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem 62 Lista appartenenza Note 16 17 18 19 20 Pulvino Francesco Campo Rosario Iacono Salvatore Muscato Orazio Vitale Orazio Idem Idem Idem Idem Idem Nato 29.10.1890 Nato 26.10.1901 Nato 15.04.1910 Nato 08.04.1923 Nato 01.01.1925 Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem idem AMMINISTRATORI COMUNALI DAL Data elezione Consiglio 06 Novembre 1960 Amministrazione Campo Rosario COGNOME E NOME Carica ricoperta Luogo e data di nascita 1 Campo Rosario 2 Barone Luigi 3 4 5 6 Gioia Orazio Granata Orazio Iemolo Salvatore Scibetta Lucio Ass.Effettivo Cons. Anziano Idem Vice Sindaco Ass. Effettivo Ass. Supplente 7 Panzica Saverio Idem 8 Pisa Vincenzo 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Giambrone Carmelo Di Vita Avv. Salvatore Ricotta Antonino Pulvino Epifanio Tagliarino Damiano Civiletto Giuseppe Bellanca Nicolò Iacono Salvatore Mancuso Ing. Giovanni Sangiorgi Giuseppe Costantino Antonino Parlato Dr. Calogero Di Gioia Rosario Sindaco Idem In sostituzione di Panzica Saverio deceduto Consigliere Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Valledolmo 26.10.1901 Deceduto 16.06.1986 Nato 08.06.1922 Deceduto 06.12.1978 Nato 05.05.1930 Nato 14.07.1934 Nato 05.12.1930 Nato 06.03.1916 Nato 13.10.1912 Deceduto 21.01.1961 Nato 02.09.1932 Nato 12.03.1908 Nato 20.02.1927 Nato18.09.1919 Nato 07.06.1923 Nato 20.07.1911 Nato 01.10.1915 Nato 07.07.1913 Nato 15.04.1910 Nato 24.02.1929 Nato 14.03.1936 Nato 12.09.1921 Nato 29.07.1906 Nato 10.11.1905 Fonte Data o atto di nomina a: Sindaco, Assessore, Consigliere Lista appartenenza Reg. Gen. Amministratori Nomina 27.12.1960 P.S.I. Idem Idem P.C.I. Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem idem P.S.I. P.S.I. P.S.I. P.S.I. Idem Idem P.S.I. Idem delibera n. 17 del 12.07.1963 P.C.I. Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Elezione 06.11.60 Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem In surroga di Panzica Saverio D.C. 63 D.C. D.C. D.C. P.S.I. M.S.I. Note Dal 05.08. 1966 al 06.05.1969 Data elezione Consiglio ? Amministrazione Giambrone Cav. Carmelo COGNOME E NOME Carica ricoperta Luogo e data di nascita 1 Giambrone Cav. Carmelo Sindaco Valledolmo 12.03.1908 2 3 4 Sciavolino Cav. Giuseppe Ricotta Antonino Caccamisi Antonino Asses. Effettivo Asses. Effettivo Asses. Effettivo 5 Bellanca Nicolò Ass. Supplente 6 7 8 9 10 Alessi Orazio Ippolito Rosolino Cappellino Prof. Pasquale Ognibene Vincenzo Porcello Geom. Giuseppe Ass. Supplente Ass. Supplente Consigliere “ “ 11 Campo Rosario “ 12 Barone Luigi “ 13 14 15 16 17 18 19 20 Iacono Salvatore Favari Paolo Emilio Battaglia Orazio Iemolo Salvatore Granata Prof. Orazio Mezzasalma Lucia Tagliarino Dr. Damiano Zammito Loreto “ “ “ “ “ “ “ “ Valledolmo 05.09.1899 Valledolmo 18.09.1919 Valledolmo 07.06.1929 Valledolmo 07.07.1913 Deceduto 05.08.1978 Valledolmo 07.02.1928 Valledolmo 27.08.1935 Valledolmo 21.03.1937 Valledolmo 16.01.1938 Valledolmo 11.10.1942 Valledolmo 26.10.1901 Deceduto 16.06.1986 Valledolmo 08.06.1922 Deceduto 06.12.1978 Nato 15.04.1910 Valledolmo 04.11.1934 Valledolmo 28.10.1912 Valledolmo 05.12.1930 Valledolmo 14.07.1934 Valledolmo 15.04.1929 Valledolmo20.07.1911 Valledolmo 11.08.1935 Fonte Nota del 11.08.1980 a firma Lo Dico Data o atto di nomina a: Sindaco, Assessore, Consigliere Lista appartenenza D.C. D.C. D.C. D.C. D.C. D.C. D.C. D.C. D.C. D.C. P.S.I. P.C.I. D.C. P.S.I. P.S.I. P.C.I. P.C.I. 64 Note Dal 09.05. 1969 al 1970 Amministrazione Giambrone Cav. Carmelo 1 2 Giambrone Cav. Carmelo Bellanca Nicolò Sindaco Valledolmo 12.03.1908 D.C. Assessore Delibera CC. N. 5 del 9.04.1969 Valledolmo 07.07.1913 resa legittima 09.05.1969 D.C. Assessore Valledolmo 05.09.1899 Idem D.C. Assessore Assessore Assessore Assessore Consigliere Idem Idem Valledolmo 16.01.1938 Valledolmo 18.09.1919 Valledolmo 28.10.1912 Valledolmo 11.10.1942 Valledolmo 07.06.1929 Valledolmo 27.08.1935 Valledolmo 07.02.1928 Idem Idem Idem Idem D.C. D.C. D.C. D.C. D.C. D.C. D.C. Valledolmo 26.10.1901 Deceduto 16.06.1986 4 5 6 7 1 2 3 Sciavolino Cav. Giuseppe Ognibene Vincenzo Ricotta Antonino Battaglia Orazio Porcello Geom. Giuseppe Caccamisi Antonino Ippolito Rosolino Alessi Orazio 4 Campo Rosario Idem 5 6 7 8 Iacono Salvatore Zammito Loreto Cappellino Prof. Pasquale Iemolo Salvatore Idem Idem Idem Idem 9 Barone Luigi Idem 10 11 Favari Paolo Emilio Granata prof. Orazio Idem Idem 12 Tagliarino Dr. Damiano Idem 13 Mezzasalma Lucia 14 Vallone Lucio 15 Scibetta Lucio 3 Dimissioni delibera CC. N. 7 del 18.6.1970 P.S.I. Nato 15.04.1910 Valledolmo 11.08.1935 Valledolmo 21.03.1937 Valledolmo 05.12.1930 Nato 08.06.1922 Deceduto 06.12.1978 Valledolmo 04.11.1934 Nato 14.07.1934 Nato 20.07.1911 Deceduto il 17.08.1970 Valledolmo 15.04.1929 P.C.I. D.C. P.S.I. P.C.I. P.S.I. Idem Idem In sostituzione di Delibera CC. N. Valledolmo 15.11.1938 Campo Rosario 10 del 18.12.1970 dimissionario Idem In sostituzione di Delibera CC. N. Tagliarino Valledolmo 06.03.1916 11 del 18.12.1970 Damiano, deceduto 65 P.C.I. Giuramento e convalida delibera CC. N. 15 del 11.9.1971 Giuramento e convalida delibera CC. N. 15 del 11.9.1971 Segretario Dr. Ignazio Cucchiara Segr. Capo Giamportone Giuseppe 1971 Amministrazione Giambrone Cav. Carmelo 1 Giambrone Cav. Carmelo Sindaco 2 Sciavolino Cav. Giuseppe Assessore 3 Bellanca Nicolò Idem 4 5 Ognibene Vincenzo Porcello Geom. Giuseppe Idem Idem 6 Giambrone Carmelo Sindaco Dimissioni delibera CC. N. 18 del 11.09.1971 Mozione di sfiducia delibera Valledolmo 05.09.1899 CC. N. 22 del 13.10.1971 Valledolmo 07.07.1913 Idem Deceduto 05.08.1978 Valledolmo 16.02.1938 Idem Valledolmo 11.10.1942 Idem Delibera CC. N. Valledolmo 12.03.1908 23 del 13.10.1971 Valledolmo 12.03.1908 D.C. D.C. D.C. D.C. D.C. D.C. Maggio 1972 Amministrazione Giambrone Cav. Carmelo 1 Giambrone Cav. Carmelo Sindaco Valledolmo 12.03.1908 2 Sciavolino Cav. Giuseppe Assessore Valledolmo 05.09.1899 3 4 5 6 7 Bellanca Nicolò Ricotta Antonino Alessi Orazio Ognibene Vincenzo Porcello Geom. Giuseppe Assessore Assessore Assessore Assessore Assessore Valledolmo 07.07.1913 Valledolmo 18.09.1919 Valledolmo 07.02.1928 Valledolmo 16.01.1938 Valledolmo 11.10.1942 Delibera C.C. n. 9 del 21.04.72 C.P.C. 19.05.1972 Del. C.C.N. 10 del 21.04.1972 Idem Idem Idem idem idem Lista appartenenza segretario capo Dr. Carmela Campagna D.C. D.C. D.C. D.C. D.C. D.C. Dal mese di Novembre 1972 Data elezione Consiglio 26 Novembre 1972 Amministrazione Giambrone Cav. Carmelo COGNOME E NOME 1 Giambrone Cav. Carmelo Carica ricoperta Luogo e data di nascita Sindaco Valledolmo 12.03.1908 Fonte Delibera C.C. n. 21 del 22.12.72 CPC 12.1.1973 66 Data o atto di nomina a: Sindaco, Assessore, Consigliere Lista appartenenza Note D.C. segretario capo Dr.Giuseppe Saccone Dimissioni del Sindaco delibera CC. N. 25 del 26.09.1975 C.P.C. 9.10.1975 Assessore Valledolmo 07.06.1929 Delibera di C.C. N. 22 del 22.12.72 CPC 12.1.1973 Assessore Assessore Assessore – Vice Sindaco Assessore Assessore Consigliere idem Idem Idem Idem Idem Idem Valledolmo 07.07.1913 Valledolmo 05.09.1899 Idem Idem D.C.. D.C. Dimissione G.M. delibera CC. N. 26 del 26.09.1975 C.P.C. 09.10.1975 Idem Idem Valledolmo 27.08.1935 Idem D.C. Idem Valledolmo 07.02.1928 Valledolmo 06.03.1932 Valledolmo 18.06.1940 Valledolmo 16.02.1938 Valledolmo 28.10.1936 Nato 07.06.1923 Nato 22.12.1934 Pantelleria 09.04.1931 Valledolmo 05.12.1930 Idem idem D.C. D.C. D.C. D.C. P.S.I. D.C. M.S.I. P.S.I. P.S.I. Idem Idem 2 Caccamisi Antonino 3 4 Bellanca Nicolò Sciavolino Cav. Giuseppe 5 Ippolito Rosolino 6 7 8 9 10 11 12 13 14 Alessi Orazio Meli Cosimo Battaglia Sebastiano Ognibene Vincenzo Siragusa Calogero Pulvino Avv. Epifanio Domina Giuseppe Campo Calogera Iemolo Salvatore 15 Motta Carmelo Idem 16 Iacono Giovanni Idem Nato 31.08.1915 P.S.I. 17 Conti Orazio Idem Valledolmo 11.05.1933 P.S.I. 18 Barone Luigi Idem 19 Andolina Calogero Idem Valledolmo 11.10.1940 P.C.I 20 Ricotta Antonino Idem Valledolmo 18.09.1919 D.C. 21 Zammito Loreto 22 Pisa Vincenzo Idem in sostituzione di Motta Carmelo dimissionario Idem in sostituzione di Barone Luigi dimissionario D.C. P.C.I. Nato 08.06.1922 P.C.I. Valledolmo 11.08.1935 delibera CC. N. 18 del 11.07.1975 P.C.I. Valledolmo 02.09.1932 delibera CC. N. 18 del 11.07.1975 P.C.I. 67 Dimissioni – delibera CC. N. 16 del 11.07.1975 Dimissioni – delibera CC. N. 17 del 11.07.1975 26 Settembre 1975 (delibere di nomina Sindaco e Assessori di Immediata Esecuzione) Amministrazione Pulvino Avv. Epifanio COGNOME E NOME 1 2 3 4 5 6 7 Pulvino Dr. Epifanio Carica ricoperta Luogo e data di nascita Sindaco Assessore - Vice sindaco dal Dic. „75 Siragusa Calogero Assessore Ognibene Vincenzo Assessore Sciavolino Cav. Giuseppe Assessore Caccamisi Antonino Assessore Battaglia Sebastiano Assessore Ippolito Rosolino Valledolmo 07.06.1923 Valledolmo 27.08.1935 Valledolmo 28.10.1936 Valledolmo 16.02.1938 Valledolmo 05.09.1899 Valledolmo 07.06.1929 Valledolmo 18.06.1940 Fonte Delibera C.C. n. 27 del 26.09.72 CPC 09.10.1975 Delibera C.C. n. 28 del 26.09.75 CPC 09.10.1975 Idem Idem Idem Idem idem Data o atto di nomina a: Sindaco, Assessore, Consigliere Lista appartenenza Note Nomina 26.09.1972 D.C. segretario capo Dr.Domenico Calvagna Idem D.C. Idem Idem Idem Idem Idem D.C. D.C. D.C. D.C. D.C. 1978 – 1983 Data elezione consiglio 14 maggio 1978 Amministrazione Lo Dico Dr. Domenico COGNOME E NOME Carica ricoperta Luogo e data di nascita Fonte Data o atto di nomina a: Sindaco, Assessore, Consigliere Lista appartenenza Sindaco Valledolmo 23.11.1907 Delibera C.C. N. 55 del 07.07.1978 Immediata esecuz. 7.7.1978 D.C. Battaglia Sebastiano Assesssore Valledolmo 18.06.1940 Delibera C.C. N. 56 del 07.07.1978 Immediata esecuz 7.7.1978 D.C. Di Baudo Geom. Orazio Ricotta Antonino Meli Cosimo Assesssore Assesssore Assesssore Valledolmo 23.11.1938 Valledolmo 18.09.1919 Valledolmo 06.03.1932 Idem Idem Idem 1 Lo Dico Dr. Domenico 2 3 4 5 68 D.C. D.C. D.C. Note Segretario Capo Campisi Francesco Dimissioni Sindaco respinte, delibera C.C. n. 120. Del 03.12.1979 Dimissioni dalla Carica delibera CC. N.121 del 03.12.1979 Idem Idem idem 6 Leone Cruciano Assesssore Valledolmo 03.04.1939 Idem P.S.I. 7 Muscato Geom. Vincenzo Assesssore Valledolmo 29.03.1930 Idem P.S.I. 8 Bonansinga Litterio Consigliere 9 Caccamisi Antonino Idem 10 Cappellino Avv. Angelo Idem 11 Chimera Vincenzo Idem 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Giambalvo Italo M. Giambrone Carmelo Gullo Serafino Iemolo Salvatore Ippolito Rosolino Miceli Nicolò P. Muscato Prof. Giuseppe Ognibene geom. Salvatore Zammito Loreto 21 Stracagnolo Giuseppe 22 Andolina Calogero Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem In surroga dell‟Avv. Cappellino Avv. Angelo deceduto e della non convalida del Sig. Tripi Calogero Consigliere in surroga di Bonansinga Litterio decaduto Valledolmo 07.06.1929 Valledolmo 18.01.1945 Deceduto a Palmi in incidente stradale assieme alla moglie Pina Franco il 10.02.1979 Delibere Giuramento e convalida C.C. n. 51 e 52 del 31.05.1978 Idem P.C.I. M.S.I.-D.N. Idem P.C.I. Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem P.S.I. D.C. P.S.I. P.S.I. D.C. D.C. D.C. P.S.I. P.C.I. Valledolmo 29.01.1938 Delibera C.C. n. 4 del 26.02.1979 M.S.I. – D.N. Valledolmo 11.10.1940 Delibera CC. N. 67 del 23.07.1979 P.C.I. Valledolmo 12.03.1908 Valledolmo 16.11.1950 Valledolmo 05.12.1930 Valledolmo 27.08.1935 Valledolmo 06.08.1954 Milano 17.08.1944 Valledolmo 01.06.1939 Valledolmo 11.08.1935 69 Decaduto dalla carica delibera CC. N. 66 del 23.07.1979 D.C. Idem Valledolmo 15.07.1930 Dimissioni dalla Carica delibera CC. N.69 del 23.07.1979 Idem Deceduto in un incidente stradale a Palmi in Calabria insieme alla moglie il 10.02.1979 DICEMBRE 1979 amministrazione Lo Dico Dr. Domenico 1 Lo Dico Dr. Domenico 2 Battaglia Sebastiano 3 4 5 6 7 Ippolito Rosolino Miceli Nicolò Muscato Prof. Giuseppe Ricotta Antonino Zammito Loreto Sindaco Valledolmo 23.11.1907 Assessore Valledolmo 18.06.1940 Idem Idem idem Idem Idem Valledolmo 27.08.1935 Valledolmo 06.08.1954 Milano 17.08.1944 Valledolmo 18.09.1919 Valledolmo 11.08.1935 Delibera C.C. N. 55 del 07.07.1978 Immediata esecuz Delibera C.C. n. 122 del 03.12.1979 Idem Idem Idem Idem Idem D.C. D.C. D.C. D.C. D.C. Indipendente 1983 - 1988 Data elezione Consiglio 26 giugno 1983 Amministrazione Lo Dico Dr. Domenico COGNOME E NOME 01 Lo Dico Dr. Domenico 02 Carica ricoperta Luogo e data di nascita Fonte Data o atto di nomina a: Sindaco, Assessore, Consigliere Lista appartenenza 29.08.1983 al 07.05.1986 DC 29.08.1983 al 07.05.1986 DC Valledolmo 07.06.1929 Valledolmo 06.08.1954 Valledolmo 17.05.1958 Delibera C.C. n. 98 del 29.08.1983 I.E. Delibera C.C. n. 99 del 29.08.1983 I.E. Idem Idem Idem 29.08.1983 all‟ 11.5.1986 29.08.1983 all‟ 11.08.1987 29.08.1983 all‟11.05.1986 DC DC DC Valledolmo 16.11.1953 Idem idem PCI Valledolmo 11.08.1935 idem Delibera Giuramento n. 95 del 14.07.1983 idem Idem PCI Sindaco Valledolmo 23.11.1907 Battaglia Sebastiano Assessore Valledolmo 18.06.1940 03 04 05 Caccamisi Antonino Miceli Nicolò Modica Giuseppe 06 Randazzo Avv. Rosario 07 Zammito Loreto Idem Idem Idem Assessore Vice sindaco Da ago 1983 Idem 08 Andolina Calogero Consigliere Valledolmo 11.10.1940 09 Belliotti Rosolino “ Valledolmo 21.06.1932 70 PCI Lista Civica Note 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Cappellino Pasquale Cappellino Pietro Di Gioia Avv. Orazio Giambrone Cav. Carmelo Gullo Serafino Iemolo Salvatore Ippolito Rosario Leone Cruciano Ognibene Vincenzo Sangiorgi Antonino Taverna Avv. Carlo “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ Valledolmo 21.03.1937 Valledolmo 30.08.1957 Valledolmo 29.10.1953 Valledolmo 12.03.1908 Valledolmo 16.11.1950 Valledolmo 05.12.1930 Valledolmo 16.07.1944 Valledolmo 03.04.1939 Valledolmo 16.02.1938 Palermo 14.03.1936 Palermo 31.07.1952 Idem idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Lista Civica DC DC DC PSI PSI PSI PSI DC PSI DC Dal 08.05.1986 al 11.03.1988 Amministrazione Battaglia Sebastiano 1 2 3 4 5 6 7 Battaglia Sebastiano Cappellino Pasquale Di Gioia Avv. Orazio Gullo Serafino Iemolo Salvatore Ippolito Rosario Miceli Nicolò 8 Belliotti Rosolino Sindaco Assessore Idem Idem Idem Idem Idem Valledolmo 18.06.1940 Valledolmo 21.03.1937 Valledolmo 29.10.1953 Valledolmo 16.11.1950 Valledolmo 05.12.1930 Valledolmo 16.07.1944 Valledolmo 06.08.1954 Dal 08.05.1986 al 11.03.1988 Dal 12.05.1986 al 17.03.1988 Dal 12.05.1986 al 22.03.1988 Dal 12.05.1986 al 17.03.1988 Idem Idem 29.08.1983 all‟ 11.08.1987 DC Lista Civica DC PSI PSI PSI DC Idem Valledolmo 21.06.1932 Dal 12.8.1987 al 17.03.1988 Lista Civica Dal 12.03.1988 al 28.06.1988 Amministrazione Lo Dico Dr. Domenico 1 2 3 4 5 6 7 Lo Dico Dr. Domenico Di Gioia Avv. Orazio Miceli Nicolò Modica Giuseppe Ognibene Vincenzo Taverna Avv. Carlo Belliotti Rosolino Sindaco Assessore Idem Idem Idem Idem Idem Valledolmo 23.11.1907 Valledolmo 29.10.1953 Valledolmo 06.08.1954 Valledolmo 17.05.1958 Valledolmo 16.02.1938 Palermo 31.07.1952 Valledolmo 21.06.1932 Dal 12.03.1988 al 28.06.1988 Dal 18.03.1988 all‟.01.07.1988 Idem Idem Idem Idem idem 71 DC DC DC DC DC DC In sostituzione di Miceli Dimissionario 1988 - 1993 Data elezione Consiglio 29 e 30 maggio 1988 Amministrazione Sebastiano Battaglia COGNOME E NOME 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Battaglia Sebastiano Caccamisi Antonino Gullo Serafino Iemolo Salvatore Parlato Prof. Salvatore Miceli Nicolò Modica Giuseppe Carica ricoperta Luogo e data di nascita Sindaco Assessore Vice Sindaco Assessore Idem Idem Idem 19 20 Valledolmo 18.06.1940 Valledolmo 07.06.1929 Valledolmo 16.11.1950 Valledolmo 05.12.1930 Valledolmo 01.04.1949 Valledolmo 06.08.1954 Valledolmo 17.05.1958 Delibera Giuramento C.C. n. 42 del 15.06.1988 Data o atto di nomina a: Sindaco, Assessore, Consigliere Dal 29.06.1988 al 22.01.1991 Dal 2.07.1988 al 13.02.1991 Dal 02.07.1988 al 31.01.1990 Idem idem Dal 02.07.1988 al 13.02.991 Idem Lista appartenenza DC DC PSI PSI PSI DC DC Andolina Calogero Consigliere Valledolmo 11.10.1940 Belliotti Rosolino Borzellieri Prof. Antonino Cappellino Pasquale Di Baudo Liboria Di Gioia Avv. Orazio “ “ “ “ “ Valledolmo 21.06.1932 Valledolmo 03.08.1942 Valledolmo 21.03.1937 Valledolmo 23.01.1959 Valledolmo 29.10.1953 DC DC DC PSI DC Fatta Geom. Calogero “ Valledolmo 29.10.1953 DC Ferrara Dr. Francesco “ Valledolmo 28.05.1950 DC Ippolito Rosario “ Valledolmo 16.07.1944 PSI Pinio Dr. Stefano “ Roccapalumba 21.03.1949 PCI Leone Cruciano “ Valledolmo 03.04.1939 PSI Pisa Vincenzo “ Valledolmo 02.09.1932 PCI Spera Geom. Vincenzo “ Valledolmo 25.03.1946 PSI 17 18 Fonte 72 PCI Note Amministrazione Battaglia Sebastiano 1 2 3 Andolina Calogero Borzellieri Prof. Antonino Pisa Vincenzo Vice Sindaco Assessore Idem Valledolmo 11.10.1940 Valledolmo 03.08.1942 Valledolmo 02.09.1932 Dal 01.02.1990 al 13.02.1991 Idem Idem Dal 23.01.1991 al 21.10.1991 Amministrazione Di Gioia Avv. Orazio 1 2 3 4 5 6 7 Di Gioia Avv. Orazio Andolina Calogero Pinio Dr. Stefano Spera Geom. Vincenzo Parlato Prof. Salvatore Iemolo Salvatore Gullo Serafino Sindaco Vice Sindaco Assessore “ “ “ “ Valledolmo 29.10.1953 Valledolmo 11.10.1940 Roccapalumba 21.03.49 Valledolmo 25.03.1946 Valledolmo 01.04.1949 Valledolmo 05.12.1930 Valledolmo 16.11.1950 Dal 23.01.1991 al 21.10.1991 Dal 14.02.1991 al 23.10.1991 Idem Idem Idem Idem Idem Dal 22.10.1991 al 21 Giugno 1993 Amministrazione Miceli Nicolò 1 Miceli Nicolò 2 Pisa Vincenzo 3 4 5 6 7 Iemolo Salvatore Ippolito Rosario Di Baudo Liboria Di Gioia Avv. Orazio Belliotti Rosolino Sindaco Assessore Vice Sindaco Dal 5.11.1991 Assessore Idem Idem Idem Idem Valledolmo 06.08.1954 Dal 22.10.1991 al 21.06.1993 Valledolmo 02.09.1932 Dal 24.10.1991 al 21.06.1993 Valledolmo 05.12.1930 Valledolmo 16.07.1944 Valledolmo 23.01.1959 Valledolmo 29.10.1953 Valledolmo 21.06.1932 Idem Idem Idem Idem idem 73 1993 – 1997 (Elezione diretta del Sindaco) Data elezione Consiglio 06 Giugno 1993 - Sindaco eletto nel turno di ballottaggio del 20 Giugno 1993 Amministrazione Piazza Dr. Pietro COGNOME E NOME 1 Piazza Dr. Pietro 2 La Duca Vincenzo 3 4 5 Carica ricoperta Luogo e data di nascita Fonte Data o atto di nomina a: Sindaco, Assessore, Consigliere Eletto nel turno di Ballottaggio in data 20.06.1993 proclamato il 22.06.1993 Atto di nomina del Sindaco prot. 4379 del 25.06.1993 Idem Idem idem Lista appartenenza Note Costruiamo il futuro Segretario Capo Sireci Gesualdo Sindaco Valledolmo 14.03.1955 Vice Sindaco Palermo 25.11.1951 Di Baudo Liboria Mancuso Ing. Giovanni Andolina Salvatore Santo Assessore Assessore Assessore Valledolmo 23.01.1959 Valledolmo 24.02.1929 Valledolmo 15.09.1947 6 Vallone Maria Piera Assessore Livorno 31.08.1961 Idem 7 Civiletto Vincenzo Assessore Palermo 13.10.1952 Idem Idem Idem Idem Idem CONSIGLIO 1 Modica Giuseppe 2 Pisa Vincenzo 3 4 5 6 7 Alessi Luigi Barcellona Dr. Vincenzo Conti Maria Concetta Granata Ing. Vincenzo Guzzetta Dr. Rosolino Pulvino Dr.ssa Stella Maria Armonia Antonino Belliotti Rosolino 8 9 10 Presidente Consiglio Vice Presidente Consiglio Consigliere Idem Idem Idem Idem Valledolmo 17.05.1958 Insieme per Valledolmo Valledolmo 02.09.1932 Idem Valledolmo 21.09.1957 Alia 07.01.1959 Valledolmo 13.07.1959 Valledolmo 15.03.1966 Valledolmo 24.04.1957 Idem Idem Idem Idem Idem Idem Valledolmo 03.01.1957 Idem Idem Idem Valledolmo 21.09.1957 Valledolmo 21.06.1932 Idem Idem 74 In sostituzione di Andolina Salvatore Santo dimissionario In sostituzione di Mancuso ing. Giovanni dimissionario 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Caccamisi Antonino Costantino Giovanni Fiorella Giovanni Iemolo Salvatore Ippolito Rosario Messina Giuseppe Miceli Nicolò Pizzolanti Geom. Antonio Saladino Diego Siragusa Mariano 21 Domina Lucio Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem in surroga di Miceli Nicolò dimissionario Valledolmo 07.06.1929 Valledolmo 22.02.1961 Valledolmo 07.11.1950 Valledolmo 05.12.1930 Valledolmo 16.07.1944 Valledolmo 16.01.1969 Valledolmo 06.08.1954 Valledolmo 14.12.1960 Calatafimi 09.08.1946 Valledolmo 29.09.1942 Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Palermo 21.08.1968 1997 – 2002 (Elezioni del 30 Novembre 1997) Elezione diretta del Sindaco Amministrazione Miceli Nicolò COGNOME E NOME 1 Miceli Nicolò 2 Modica Giuseppe 3 4 5 Iemolo Salvatore Granata Ing. Vincenzo Pisa Vincenza 6 Pinio Dr. Stefano Carica ricoperta Luogo e data di nascita Sindaco Assessore Vice Sindaco Idem idem Idem Idem In sostituzione di Pisa Vincenza Dimissionaria Fonte Data o atto di nomina a: Sindaco, Assessore, Consigliere Lista appartenenza Valledolmo 06.08.1954 Lista Civica Patto sociale – Rinascita - Sviluppo progresso Valledolmo 17.05.1958 Idem Valledolmo 05.12.1930 Valledolmo 15.03.1966 Serradifalco 16.03.1971 Idem Idem Idem Roccapalumba 21.03.49 ------------- CONSIGLIO 1 Parlato Prof. Salvatore Presidente Consiglio 2 Zammito Avv. Maria Vice Presidente Consiglio Valledolmo 01.04.1949 Lista Civica Patto sociale – Rinascita - Sviluppo progresso Valledolmo 31.01.1967 Idem 75 Note 3 4 5 6 7 8 9 Costantino Giovanni Fiorella Giovanni Siragusa Calogero Armonia Antonino Sangiorgi Basilio Randazzo Francesca Fantauzzo Antonio Calog. Consigliere Idem Idem Idem Idem Idem Idem Valledolmo 22.2.1961 Valledolmo 07.11.1950 Valledolmo 13.08.1948 Valledolmo 09.02.1945 Valledolmo 23.04.1973 Valledolmo 11.05.1971 Valledolmo 15.11.1958 10 Battaglia Sebastiano Idem Valledolmo 18.06.1940 11 12 13 14 15 Gattuso Dr. Leonardo Domina Alessandro Alessi Antonino Caccamisi Pietra Porcello Leonardo Idem Idem Idem Idem Idem Bivona 14.04.1955 Agrigento 12.11.1969 Valledolmo 15.01.1947 Valledolmo 02.01.1964 Palermo 13.07.1974 Idem Idem Idem Idem Idem Idem Idem Lista Civica Per Valledolmo Idem Idem Idem Idem Idem 2002 – 2007 (Elezioni del 26 – 27 Maggio 2002) Elezione diretta del Sindaco Amministrazione Miceli Nicolò COGNOME E NOME 1 Miceli Nicolò 2 Modica Giuseppe 3 4 5 6 Battaglia Vincenzo Iemolo Salvatore Alessi Dr.Tommaso Lino Costantino Giovanni Carica ricoperta Luogo e data di nascita Sindaco Assessore Vice Sindaco Assessore Idem idem Idem Fonte Data o atto di nomina a: Sindaco, Assessore, Consigliere Lista appartenenza Lista Civica Patto sociale Valledolmo 06.08.1954 Nominato nel documento programmatico del Sindaco Valledolmo 17.05.1958 Palermo 04.04.1969 Valledolmo 05.12.1930 Valledolmo 20.09.1956 Valledolmo 22.02.1961 Nominato il 12.03.2003 Idem Idem Idem Idem idem CONSIGLIO 1 Parlato Prof. Salvatore 2 Sangiorgi Salvatore G. 3 Costantino Giovanni 4 5 Caccamisi Antonina Zammito Avv. Maria Presidente del Consiglio Vice Presidente Consiglio Consigliere Sino al 12.3.2003 Idem Idem Valledolmo 01.04.1949 Idem Valledolmo 14.02.1965 Idem Valledolmo 22.02.1961 idem Palermo 29.08.1974 Valledolmo 31.01.1967 Idem Idem 76 Note 6 7 8 9 Fiorella Giovanni Fantauzzo Antonio Calog. Palermo Orazio Barrafato Antonio Idem Idem Idem Idem Valledolmo 07.11.1950 Valledolmo 15.11.1958 Valledolmo 08.02.1950 Palermo 29.03.1962 10 Pisa Vincenza Idem Serradifalco 16.03.1971 11 12 Idem Idem Valledolmo 26.09.1973 Cattolica E. 10.07.1968 Idem Palermo 26.08.1960 Idem 14 15 Tarantino Dr. Carmelo Catania Peppuccio Fantauzzo Rag.Calogero A. Pulvino Dr. Stella Maria Immordino Giuseppa Idem Idem Idem Idem Lista Civica Valledolmo Viva Idem Idem Idem Idem Valledolmo 03.01.1957 Valledolmo 22.02.1961 16 Gervasi Maria Orazia Dal 12.3.2003 Valledolmo 04.02.1964 Idem idem Lista Civica Patto sociale 13 Nomina e convalida 21.06.2002 Nomina e convalida 25.06.2002 Nomina e convalida 29.06.2002 Nomina e convalida 17.07.2002 In surroga di Costantino Giovanni nominato Assessore 2007 – 2012 (Elezioni del Maggio 2007) Elezione diretta del Sindaco Amministrazione Di Baudo Domenica COGNOME E NOME 1 2 3 Di Baudo Domenica Catania Peppuccio Conti Angelo 4 Pisa Vincenza 5 Gioia Vincenzo Carica ricoperta Luogo e data di nascita Fonte Data o atto di nomina a: Sindaco, Assessore, Consigliere Lista appartenenza Lista Civica Progetto Comune per Valledolmo Sindaco Valledolmo 24.04.1954 Assessore Vice Sindaco fino a Marzo 2009 data del ritiro delega Cattolica Eraclea 10.07.1968 Assessore Valledolmo 29.05.1967 Idem Serradifalco 16.03.1971 Idem Palermo 17.05.1978 Idem Assessore fino a Marzo 2009 data del ritiro delega Assessore Vice Sindaco da Marzo 2009 Nominato nel documento programmatico del Sindaco 77 Idem Note Piazza Pietro 6 Idem Valledolmo 14.03.1955 Idem Agrigento 12.11.1969 Nominato il 12.03.2003 idem Domina Alessandro 7 8 Muscato Sofia Idem fino al Novembre 2010 data del ritiro delega Palermo 26.01.1982 CONSIGLIO Presidente del Consiglio Valledolmo 18.06.1940 deceduto a Gennaio 2009 Vice Presidente fino a Marzo Valledolmo 13.03.1977 2009 poi Consigliere Consigliere fino a Marzo 2009 poi 08.06.1973 Presidente Idem Valledolmo 22.02.1961 1 Battaglia Sebastiano 2 Favari Luigi Giuseppe 3 Alessi Antonio Lino 4 6 7 8 9 Immordino Giuseppa Fantauzzo Rag.Calogero A. Armanno Mario Di Vita Antonino Nobile Giorgio Leone Giuseppe Antonio 10 Iemolo Salvatore 05.12.1930 11 12 13 14 15 Parlato Prof. Salvatore Costantino Giovanni Battaglia Vincenzo Sangiorgi Basilio Sangiorgi Giuseppe S. 01.04.1949 22.02.1961 04.041969 23.04.1973 14.02.1965 5 Idem Idem idem Idem Idem Palermo 26.08.1960 idem 13.10.1982 09.04.1967 24.12.1972 14.07.1970 Idem Idem Idem Idem Lista civica Patto Sociale Idem idem Idem Idem Idem 78 2012 – 2017 (Elezioni del Maggio 2012) Elezione diretta del Sindaco Amministrazione Favari avv. Luigi COGNOME E NOME 1 Favari Luigi 2 Carica ricoperta Luogo e data di nascita Fonte Data o atto di nomina a: Sindaco, Assessore, Consigliere Lista appartenenza Lista Civica Valledolmo riparte Sindaco Valledolmo 13.03.1977 Parlato Salvatore Assessore Vice Sindaco Valledolmo 01.04.1949 Nominato nel documento programmatico del Sindaco Idem 3 Catania Peppuccio Assessore Cattolica Eraclea 10.07.1968 “ Idem 4 Immordino Giuseppa Valledolmo 22.02.1961 “ Idem 5 Nocera Roberto Catania 14.03.1962 “ Idem Assessore Assessore CONSIGLIO 1 Pulvino Stella Maria 2 Pisa Antonia 3 Catania Peppuccio 4 Parlato Salvatore Presidente del Consiglio Vice Presidente Consiglio Consiglere e assessore Consiglere e assessore Valledolmo 03.01.1957 Palermo 21.01.1977 Cattolica Eraclea 10.07.1968 8 9 10 11 Cappiello Cosimo Consigliere Siracusa 02.10.1967 12 13 14 15 Runfola Carmelo Alessi Lino Antonio Conti Maria Rita Casale Rosa Antonina Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Palermo 21.07.1991 Valledolmo 08.06.1973 Palermo 20.03.1977 Alia 09.06.1964 6 7 Idem Valledolmo 01.04.1949 Lombino Guglielmo Giuseppe Fantauzzo Antonio Calogero Falcone Giuseppa Maria Orazia Li Citra Francesco Loddo Ignazio Scribano Rosa 5 Idem Consigliere Palermo 29.11.1979 Idem Consigliere Valledolmo 15.11.1958 Idem Consigliere Palermo 26.12.1976 Consigliere Consigliere Consigliere Palermo 10.11.1988 Palermo 13.05.1973 Valledolmo 01.12.1954 Idem Idem Lista civica Impegno in Comune Idem Idem Idem 79 Note Stemma borbonico dall‟archivio di Stato di Napoli (prof. Cristina Antonino) Stemma attuale ufficiale 80 Mandato di pagamento al dr. Castrenze Gullo (medico condotto) stipendio mese di Giugno 1895 lire 41,66 81 25.03.1931 Delibera Commissariale denominazione Vie e Piazze 18.09.1931 delibera del Podestà “cambio nome da Via Luigi Romano a Via Roma” 82 Elenco delle nuove Vie e Piazze pag. 1 83 Elenco delle nuove Vie e Piazze pag. 2 84 Antico bozzetto del Gonfalone Bozzetto del Gonfalone anni „50 85 Decreto stemma e gonfalone 1937 86 TRASCRIZIONE DI UNA NOTA RINVENUTA NELLA CARPETTA “GONFALONE” COMUNE DI VALLEDOLMO PROV. PALERMO ESTRATTO DEL DECRETO REALE 3 APRILE 1937: omissis STEMMA: “””Campo di cielo, al castello normanno turrito accostato da un olmo di verde piantato su di una campagna di verde. Capo del Littorio di rosso (porpora) al fascio littorio d‟oro circondato da due rami di quercia e d‟alloro annodati da un nastro dai colori nazionali. Ornamenti esteriori da comuni. G O N F A L O N E: Drappo di colore azzurro riccamente ornato di ricami d‟argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento: “COMUNE DI VALLEDOLMO” Le parti di metallo ed i nastri saranno argentati. L‟asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bollette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati di argento”””” omissis Firmato : Vittorio Emanuele Mussolini Gonfalone attuale 87 Ordinativo di pagamento per lo stipendio al vice Segretario anno 1901 L.70,83 pari a circa 35 centesimi di euro di oggi. Da notare il timbro con lo stemma di re Umberto 1° e la scritta VALLE D‟OLMO poi diventato VALLEDOLMO 88 COGNOMI NEL CORSO DEGLI ANNI Abbinante, Acquisto, Aglialoro, Aiello, Alagna, Alberti, Alessandra, Alessi, Alfano, Allegra, Allenza, Allerti, Amatore, Amauri, Amenta, Amormino, Andolina, Anzalone, Aprile, Arena, Armando, Armanno, Armonia, Arnao, Audino, Augello, Averna, Aversano, Balsamo, Barca, Barcellona, Barone, Barrafato, Barranca, Barresi, Battaglia, Battista, Baudo, Bellanca, Belliotti, Bellomo, Bertolino, Bevilacqua, Biondolillo, Blanda, Bonaccorso, Bonafede, Bonetta, Bongiovanni, Borzellieri, Borzilleri, Borzillieri, Brancato, Brasile, Bruno, Bulfamante, Burrafato, Caccamisi, Calà, Calabrese, Calò, Calvino, Camizzi, Cammarata, Campanella, Campieri, Campisi, Campo, Canale, Cangelosi, Cannata, Cannella, Cannici, Cannistraro, Cappellino, Cappiello, Carcione, Carfì, Carlisi, Carrara, Caruana, Cascino, Cascio, Cassata, Castellana, Castelli, Castro, Castrogiovanni, Catalano, Catania, Cecala, Cempoli, Cerami, Chiavetta, Chimento, Chimera, Chinnici, Chiolo, Ciccarelli, Cicero, Cilano, Cimino, Cino, Cipolla, Ciraulo, Civiletto, Coffaro, Collura, Comella, Comito, Conoscenti, Conti, Corselli, Cortese, Costantino, Cozzetta, Crapa, Crisanti, Crisostomo, Cristina, Cuffaro, Cusimano, D‟Acquisto, D‟Alessandro, D‟Amico, D‟Andrea, D‟Antoni, Dalfino, Delfino, D‟Amico, David, Delemmi, Dentico, Di Baudo, Di Bella, Di Cara, Di Carlo, Di Cesare, Di Cola, Di Fina, Di Gesaro, Di Gioia, Di Leo, Di Leta, Di Marco, Di Maria, Di Martino, Di Nieri, Di Noto, Di Pasquale, Di Piazza, Di Pietra, Di Salvo, Di Vita, Diliberto, Dino, Dispenza, Dispensa, Domina, Donato, Drago, Emanuele, Esposto, Fadale, Fadale, Falcone, Fanara, Fantauzzo, Faranda, Faraone, Farinella, Farruggia, Farullo, Fatta, Faulisi, Favari, Favata, Federico, Ferrara, Ferreri, Ficili, Fina, Franzino, Fratoni, Frattallone, Fricano, Fusca, Gagliano, Gagliardo, Ganci, Gargano, Garlisi, Garrasi, Gattuso, Gaudino, Gelsomino, Genco, Gennuso, Genovese, Geraci, Gervasi, Giaimo, Giambrone,Giambruno, Giardina, Gioia, Giordano, Giuffrè, Granata, Granatella, Greco, Grisanti, Grispino, Guarino, Guarneri, Guastella, Guasto, Guercio, Guggino, Gugino, Gulino, Gullo, Gumino, Gurrieri, Guzzetta, Iachella, Iacona, Iacono, Iannè, Iannuzzo, Iemolo, Ilardo, Immordino, Infantino, Inguaggiato, Innuso, Insinna, Iovino, Ippolito, La Duca, La Giglia, La Martina, La Mendola, La Monaca, La Monica, La Paglia, La Placa, LaRosa, La Tona, La Torre, Lana, Landolina, Lanza, Lauria, Leone, Li Citra, Li Puma, Licata, Lino, Lisciandrello, Li Vecchi, Lo Bue, Lo Curto, Lo Dentico, Lo Dico, Lo Faso, Lo Grasso, Lo Guercio, Loi, Lo Iacono, Lo Magro, Lo Monte, Lo Porto, Lo Tempio, Lo Verde, Lombardo, Lombino, Longo, Lucido, Lupo, Macaluso, Madonia, Magrì, Magrofuoco, Mammana, Mancuso, Mannarà, Manno Mantione, Manuele, Manzella, Marchese, Marchiafava, Martina, Martino, Mastrogiovanni, Mazzaresi, Mazzarisi, Mele, Meli, Mendola, Messina, Mezzasalma, Miccichè, Miceli, Migliorisi, Militello, Millonzi, Miravola, Miserendino, Mistretta, Modica, Molito, Mondo, Monte, Morgana, Moscato, Muffoletto, Mulè, Murgana, Muscarella, Muscato, Nicotra, Ninfa, Nobile, Nocera, Nolfo, Notaro, Nuccio, Occhipinti, Oddo, Ognibene, Orlando, Orobello, Ortolani, Ortolano, Pacino, Pagano, Palermo, Palmeri, Panepinto, Panzavecchia, Panzica, Papa, Pappalardo, Parlato, Parlavecchio, Parrino, Paterna, Pecoraro, Pellegrino, Peres, Petrosino, Piazza, Pillitteri, Pinio, Pisa, Pizzo, Pizzolanti, Pluchino, Polizzi, Pollina, Porcello, Prinzivalli, Privitera, Provino, Puccia, Puci, Puglisi, Puleo, Pulvino, Quagliana, Raimondi, Raimondo, Rametta, Randazzo, Randisi, Rao, Ricotta, Riggio, Riili, Rinaldi, Rinchiuso, Rivillo, Rizzo, Rizzuto, Romano, Rossi, Rotolo, Rotondo, Rottino, Ruffino, Ruggeri, Runfola, Russelli, Russo, Ruvitto, Saeli, Saglibene, Saja, Saladino, Salamone, Salemi, Soletta, Sanfilippo, Sangiorgi, Sapia, Sarullo, Savagnone, Scaccia, Scafidi, Scalia, Scanio, Scarpulla, Scelsi, Scianna, Sciarrino, Sciaulino, Sciavolino, Scibetta, Scinta, Sciolino, Sciviletto, Scivolino, Sconzo, Scribano, Scudieri, Seidita, Serio, Settecase, Sferrazza, Sicurella, Sidoti, Signorello, Sineri, Sinieri, Siracusa, Siragusa, Sofia, Spagnuolo, Spampinato, Sparacino, Sparacio, Spata, Spera, Spinuzza, Stabile, Stancampiano, Stracagnolo, Strano, Surdi, Tagliarini, Tagliarino, Tallone, Tarantino, Taravella, Tasca, Tatano, Tempio, Teresi, Terrana, Testagrossa, Tinnirello, Todaro, Tribastone, Tribunella, Tripi, Tripia, Tulumello, Tummino, Tundo, Turrisi, Ulema, Vacanti, Vaccarella, Vaccaro, Vallone, Vara, Vella, Ventimiglia, Ventura, Vicari, Villa, Villardita, Vitale, Vitellaro, Vitello, Zammito, Zimbardo. 89 Foto prof. Luigi Battaglia Settembre 1984 aula Consiliare Valledolmo gemellaggio con Castagnole Lanze Foto prof. Luigi Battaglia Settembre 1984 gemellaggio tra il Comune di Castagnole Lanze e il Comune di Valledolmo a sx il sindaco di Castagnole Lanze Renzo Masengo, a dx il sindaco di Valledolmo dr. Cav. Domenico Lo Dico 90 Foto prof. Luigi Battaglia Settembre 1984 gemellaggio tra il Comune di Castagnole Lanze e il Comune di Valledolmo, a sx il sindaco di Castagnole Lanze Renzo Masengo, a dx il sindaco di Valledolmo dr. Cav. Domenico Lo Dico 1988 incontro con la comunità di Asti a Valledolmo Da sx a dx: Gigi Battaglia, Calogero Russo, Pino Modica, Vercelli (vice Sindaco di Asti), Dr. Domenico Lo Dico Sindaco di Valledolmo, in piedi Salvatore (Totò) Vacanti impiegato stato civile, Dr. Vincenzo Pioppo Segretario Comunale, Maresciallo Gaetano Mesi, Calogero Andolina 91 1988 incontro con la comunità di Asti a Valledolmo In piedi da sx Orazio Gervasi, Giuseppe La Rosa, Luigi Battaglia (con maglione bianco) e Antonio Fina Seduti da sx Carmelo Giambrone, Orazio Di Gioia, Pino Modica, Vercelli (vice Sindaco di Asti), on.le Mattarella (in piedi), Domenico Lo dico (Sindaco di Valledolmo), sconosciuto, e Sebastiano Battaglia 1988 l‟Amministrazione Comunale di Valledolmo in visita al Comune di Asti 92 LA BANCA DI CREDITO CREDITO La BANCA DI CREDITO COOPERATIVO è stato il frutto della fusione, nel 1985, delle due casse rurali “UNIONE” e “CERERE” che alla data odierna conta circa 600 soci e che il 02.03.1987 ha iniziato l‟attività con l‟apertura dello sportello al pubblico per tutte le operazioni bancarie. Il primo Istituto di credito in Valledolmo fu fatto con atto notarile del 03.10.1875 quando si costituì in Valle D‟Olmo una società di “borgesi” con 400 aderenti cui seguì la fondazione di un Istituto agrario con regolare Statuto; successivamente con atto notarile del 30.03.1903 è avvenuta la Costituzione della Cassa Rurale di prestiti S. Antonio di Padova con n.41 soci. ATTO NOTARILE DEL 30.03.1903 COSTITUZIONE DELLA CASSA RURALE DI PRESTITI S. ANTONIO DI PADOVA Pagina 1 93 Pagina 2 94 Pagina 3 95 ATTO DI FUSIONE DELLA CASSA RURALE ED ARTIGIANA “UNIONE” CON LA CASSA RURALE ED ARTIGIANA “CERERE” Pagina 1 96 Pagina 2 97 Ultima pagina 98 L‟attuale sede della BBC Il salone delle riunioni della sede 99 30 Aprile 1° Maggio 1994 mostra dell‟artigianato a cura della BCC di Valledolmo Da sx : Enza Fantauzzo, Calogero Fantauzzo (titolari (IDEA CASA), Carmelo Guzzetta, Antonino Alessi (Consiglieri), dr. Antonino Piazza (Presidente), rag. Giuseppe Sangiorgi, geom. Rosolino Di Baudo e prof. Luigi Battaglia (Consiglieri) TRIUGGIO 25.11.2008 gemellaggio tra la BCC di Valledolmo e la BCC di Triuggio Da sx : dr. Calogero Muscarella (consigliere BCC Valledolmo), ……(consigliere BCC Triuggio), dr. Moscatelli (vice Direttore BCC Triuggio), Silvano Camagni (Direttore BCC Triuggio), dr. Pasquale Vaccari (Direttore BCC Valledolmo), dr. Angelo Zanutto (Consigliere BCC Valledolmo), Franca Gioia (già vice Direttore BCC Valledolmo), Carlo Tremalda (Presidente BCC Triuggio), Luca Villa (Dipendente BCC Triuggio), dr. Antonino Piazza (Presidente BCC Valledolmo, dr. Alfonso Ferreri (Consigliere BCC Valledolmo, prof. Luigi Chiavetta (Consigliere BCC Valledolmo) 100 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO VALLEDOLMO SALUTO DEL PRESIDENTE DR. ANTONINO PIAZZA IN OCCASIONE DELLA RICORRENZA DEL 25° ANNIVERSARIO DELL‟INIZIO ATTIVITA‟ DELLA BANCA Autorità, Gentili Signore, Graditi ospiti, Amici e colleghi del Credito Cooperativo, Cari soci A nome del Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Valledolmo e mio personale, rivolgo un cordialissimo saluto a tutti i presenti e un benvenuto alla celebrazione del 25° Anniversario di attività della Banca. Consentitemi un saluto e un ringraziamento particolare: All‟ Avvocato Alessandro Azzi Presidente della Federazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo. All‟ Onorevole Avv. Gaetano Armao Assessore regionale all‟ Economia. Al Dott. Giuseppe Arrica Direttore della Banca d‟Italia – Sede di Palermo. Alla Dott.ssa Ragusa già vicedirettore della Banca d‟Italia sede di Palermo. Al Dr. Gaetano Saporito Presidente onorario della Federazione Siciliana delle Banche di Credito Cooperativo. All‟Avv. Antonio Albano Presidente della Federazione Siciliana delle Banche di Credito Cooperativo. Al Dr. Nicola Culicchia Direttore della federazione Siciliana delle Banche di Credito Cooperativo. All‟ Onorevole Dott. Salvino Caputo Commissione attività produttive Regione Siciliana. All‟ Onorevole Dott Giovanni Avanti Presidente della Provincia Regionale di Palermo. Ai Presidenti e Direttori delle Banche di Credito Cooperativo di : Mussomeli, Petralia Sott., Gangi, Caltanissetta, Partanna Trapani, San Biagio Platani, Longi, Agrigento, Resuttano, Altofonte - Caccamo, San Cataldo e Canicattì. Al Sindaco del Comune di Valledolmo D.ssa Domenica di Baudo. Ai sindaci dei Comuni di :Alia, Castronovo di Sicilia e Vallelunga P. Al Dr. Dario Cartabellotta Direttore dell'Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste. Al Direttore Amministrativo dell'Asp Palermo. All'Avvocato Ferdinando Testoni Blasco Past Governor Rotary Club International Distretto Sicilia e Malta. Al Dr.Giorgio Accomando Presidente del Rotary Club Lercara Friddi. Al Dott Alessandro Ficili Presidente della Sosvima Al Maresciallo Giuseppe Sapia Comandante della stazione dei Carabinieri di Valledolmo. A Tutti gli espositori presenti in questa sala. La celebrazione del 25° anniversario ci dà l‟opportunità di rivisitare il percorso compiuto dalla Banca in questi anni, per riscoprire le nostre radici e affermare i valori che ne hanno contraddistinto la storia, dalle origini ad oggi. Ci permette, anche, di sottolineare, attraverso la mostra dell‟artigianato, l‟antica denominazione e composizione dei soci dell‟istituto, nato come Cassa Rurale ed Artigiana il 2 Marzo del 1987, dalla fusione delle due casse rurali Unione combattenti e La Cerere; ed infine, ci offre l‟occasione per riunire, attorno alla BCC, molti di coloro che hanno lavorato per la sua crescita e che alla Banca sono legati da grande affetto. L‟inizio dell‟attività Bancaria della Cassa Rurale ed Artigiana di Valledolmo fu deliberato, nei vecchi locali della via Anime Sante il 14/02/1987, con l‟atto che voglio leggervi 101 L’anno millenovecentoottantasette il giorno quattordici del mese di febbraio, alle ore 18 in Valledolmo, nei locali sociali, della Cassa rurale ed Artigiana si è riunito il consiglio di Amministrazione per deliberare sul seguente ordine del giorno: 1) Inizio attività della Cassa ed Inaugurazione della sede Sono presenti i Signori Lo Dico Dott. Domenico Presidente, La Duca Pasquale Vice Presidente, Guzzetta Carmelo, Cristina Calogero, Raimondo Ignazio, Giambrone Calogero e Alessi Salvatore Consiglieri. Assistono i Sindaci Piazza Antonino del 1920, Panzavecchia Francesco e Cristina Salvatore. Assume le funzioni di Segretario il Dott. Giuseppe Mancuso, Direttore della Cassa. Il presidente, informa i presenti che la cassa è in condizioni di operare per cui bisogna fissare la data di inizio della sua attività previa inaugurazione dei locali. Il consiglio, allora, delibera di inaugurare i locali della sede sabato 28 febbraio alle ore 16,30 e di invitare a presiedere la cerimonia il Presidente della Federazione Siciliana delle Casse rurali ed Artigiane Dott. Gaetano Saporito e fissa la data di apertura dello sportello per il giorno 2 marzo . L‟iter Burocratico che portò alla fusione delle due casse rurali Unione combattenti e la Cerere fu molto lungo e difficile, solo la ferma volontà dei consigli di amministrazione e la determinazione dei loro presidenti fecero si che l‟assessorato bilancio e finanze e la Banca d‟Italia si convincessero a darne l‟autorizzazione. Le due Casse rurali furono fondate nel primo dopoguerra, al fine di porgere aiuto agli abitanti del paese, feriti gravemente non solo nel fisico ( erano caduti al fronte 80 combattenti), ma anche nel tessuto economico. La cassa rurale Unione Combattenti, fu istituita dal Dott. Giovanni Leone, medico condotto, stimatissimo dal popolo che sempre agevolava con beneficenza. La cassa rurale la Cerere, invece, ebbe come fondatore il Dott. Antonino La Duca, medico chirurgo, ufficiale Sanitario Benemerito dei poveri che largamente beneficio in ogni tempo. Sono ancora presenti tra noi 8 dei soci di queste due Casse e sono i Signori: Amauri Giuseppe, La Duca Pasquale, Muscarella Giuseppe, Raimondo Ignazio, Raimondo Salvatore, Spera Calogero, Spera Gaetano e Vallone Antonino. Sicuramente all‟inizio le due casse avevano bilanci costituiti da piccoli importi, all‟epoca non si era certo abituati alle cifre odierne ne tanto meno la gente poteva risparmiare qualcosa. Ancora più difficile era in quel periodo per i paesani procurarsi il credito. Per questo motivo nei momenti di difficoltà spesso l‟unica alternativa era l‟usura. Con la nascita delle Casse Rurale, invece, la gente si rivolgeva ad esse per chiedere un piccolo prestito destinato magari all‟acquisto di animali o delle sementi, oppure, semplicemente, per tirare avanti dopo un cattivo raccolto. Quella stessa gente che lavorando sodo, dall‟alba al tramonto, con i suoi sacrifici ha costruito le fondamenta del benessere di oggi Ma la storia economica di Valledolmo ci mostra come l‟esigenza di avere un‟ Istituto di credito locale fosse vivo già sin dagli inizi del 1900, quando, esattamente il 30 Marzo 1903, venne costituita, proprio a Valledolmo, la cassa rurale di prestiti San Antonio di Padova. La fondazione, avvenne nell‟oratorio della Chiesa Madre, con atto del notaio Giovanni Sciarrino, su sollecitazione del sacerdote Giuseppe Marino di Lercara Friddi che attraverso un giornale informava il Sacerdote Carlo Di Maria di Valledolmo della nascita a Lercara Friddi della 1° Cassa Rurale. Vi Parteciparono 41 soci, a cui oggi dobbiamo rendere merito, per quello che hanno fatto, con nobile spirito di solidarietà, a dispetto delle differenze sociali esistenti tra di loro. Infatti, vi erano tra di essi, sacerdoti, possidenti, medici, borgesi, muratori e semplici operai e cioè coloro che rappresentavano l‟élite del piccolo paese, ma anche tante umili persone, che sottoscrissero l‟atto di fondazione con un semplice segno di croce. 102 Ed è su queste stesse basi di solidarietà e cooperazione che nasce la nostra banca . Una Banca in cui tante operazioni sono state supportate sopratutto da garanzie morali quali l‟onestà e la dignità del popolo Valledolmese. Ciò ha fatto si che la Banca divenisse il volano per la crescita e lo sviluppo sociale ed economico del nostro paese La Cassa rurale ed artigiana di Valledolmo, ieri e la Banca di credito cooperativo di Valledolmo, oggi, è stata sempre vicina e presente, qualche volta anche in modo determinante, a tutte le iniziative economiche e sociali della Comunità. Ha sempre accordato fiducia ai validi e coraggiosi artigiani e imprenditori locali, contribuendo a sostenere ed incrementate le diverse attività artigianali, commerciali, edilizie ed agricole, che sono cosi cresciute e divenute competitive sul mercato. Ha sostenuto a vari titoli tutte le iniziative sociali e ricreative come: L‟ acquisto della prima ambulanza della fraternità Misericordia di Valledolmo che se pur di seconda mano permise l‟inizio della così importante e necessaria attività dell‟Associazione, a cui la banca è sempre stata vicina contribuendo in maniera consistente anche per l‟acquisto delle ambulanze successive, per la realizzazione dell‟elisuperficie e l‟acquisto di attrezzature come ad esempio il defibrillatore. Ha sostenuto la Protezione Civile per l‟acquisto delle divise e le attività di esercitazione; Ha sostenuto la Chiesa nella sua opera di restauro con il finanziamento di dipinti e arredi e per l‟acquisto e la ristrutturazione di nuovi locali ; Ha sostenuto ed incentivato le attività sportive dei Giovani ; Ha sostenuto la scuola nelle sue attività educative e culturali para- scolastiche Ha contribuito a quasi tutte le attività sociali e ricreative svolte a diverso titolo e da diversi Operatori in favore della popolazione Valledolmese. Nel 1992 ha acquistato i locali di Piazza Madrice dove, speriamo presto, sorgerà un centro culturale per i soci e tutti i Valledolmesi, che prenderà il nome del nostro compianto Vice direttore Franca Gioia ; Nel 2004 dopo l‟acquisto e la ristrutturazione la Banca ha lasciato i locali in affitto di Via A.Sante e si è trasferita nell‟attuale nuova sede; Fra i numeri significativi della nostra attività spiccano: Tre milioni e mezzo di patrimonio, oltre 20 milioni di euro di depositi e 15 milioni di Euro di impieghi; i soci sono 527 i dipendenti sono 6. Questi numeri, se considerate la bassa densità demografica e il tessuto sociale di Valledolmo, sono numeri di tutto rispetto. Nel nostro cammino, però, non siamo stati soli, la nostra banca è inserita nel sistema delle Banche di Credito Cooperativo Nazionale che conta ben 405 Banche con oltre 4.300 sportelli e più di un milione di soci. L‟appartenenza a questo sistema ci ha consentito di rimanere operativi sul mercato e pur essendo una piccola banca, siamo riusciti ad offrire alla clientela, servizi e prodotti che non hanno niente da invidiare a quelli offerti dai giganti del Credito. Pertanto non posso esimermi in questa occasione, di ringraziare: La Federazione nazionale delle Banche di Credito Cooperativo nella persona del suo presidente Avv. Alessandro Azzi, che molto ha fatto per Noi e per tutto il sistema del credito cooperativo Nazionale; La federazione Siciliana La Federazione Lombarda La Banca D‟ Italia La Banca di Triuggio, con cui siamo gemellati da oltre cinque anni La Banca di Petralia La Banca di Resuttano La Banca di Longi La Banca di San Cataldo nelle persone del Dr. Gaetano Saporito e del Dr. Salvatore Saporito Ma ritengo opportuno ringraziare oggi, anche, tutti gli amministratori e i sindaci che in questi 25 anni hanno fatto si che la nostra Banca restasse ad operare in questo territorio, in 103 particolare ai componenti dell'attuale Consiglio di Amministrazione Sigg. Muscarella Dr. Calogero, Ferreri dr. Alfonso, Guzzetta Orazio, Alessi Antonino, Panepinto Serafina e al Dr. Angelo Zanutto a cui va un particolare e doveroso plauso e ringraziamento per avere messo a disposizione la sua professionalità e le sue doti Umane al servizio della Comunità Valledolmese. E ai componenti il Collegio Sindacale Sigg: Fantauzzo Rag. Calogero, Gennuso Dr.ssa. Letizia e Dalleo Dr.ssa Gloria. Un Ringraziamento è doveroso ai Direttori che si sono susseguiti in questi anni : Il Dr. Giuseppe Mancuso che ha visto nascere ed ha sostenuto e guidato con amore e dedizione, la banca nella sua crescita. Il Dr. Giovanni Giannì. Il Direttore Dr. Pasquale Vaccari che, con la sua quarantennale esperienza, egregiamente e con grande competenza e vigore ne cura oggi la guida. Un grazie di cuore a tutto il prezioso Personale Dipendente in particolare a Franca Drago prima impiegata della Cassa; e consentitemi un pensiero e un grazie per Franca Gioia . Ringrazio, infine, tutti coloro che gentilmente hanno collaborato a qualsiasi titolo per la riuscita di questa manifestazione il Sindaco e il Comune di Valledolmo, La Misericordia e la protezione civile nelle persone di Concetta Calabrese e Ignazio Piazza e di tutti i volontari che hanno allestito la Tavolata di S.Giuseppe, e hanno preparato i prodotti che oggi degusteremo, Toti Castrogiovanni, Presidente degli Artigiani, per l‟impegno ed i validi suggerimenti che ci ha offerto, tutti gli Artigiani e le Ditte che hanno partecipato alla mostra e hanno reso interessante questa manifestazione e un ringraziamento a tutti Voi Soci per la fiducia che ci avete sempre dimostrato che ci spinge a fare sempre di più e meglio. E‟ nostra intenzione continuare a migliorare il servizio e stare vicini alla gente cercando di essere sempre più presenti ed impegnati. Vogliamo guardare al futuro rimanendo legati al movimento del Credito Cooperativo, facendo squadra, garantendo innovazione e qualità dei servizi , rimanendo sempre ancorati ai valori etici e morali, che da sempre ci hanno caratterizzato e che oggi più che mai sono necessari Grazie Valledolmo, lì 18.03.2012 Dr. Nino Piazza 104 Valledolmo 18.03.2012 Tavolo Presidenza festeggiamenti 25° anniversario Da sx : dr. Pasquale Vaccari (direttore BCC Valledolmo), dr. Giuseppe Arrica (Direttore Banca d‟Italia sede di Palermo), dr. Alessandro Azzi (Presidente Federazione Nazionale BCC), dr. Antonino Piazza (Presidente BCC Valledolmo), dr. Gaetano Armao (Assessore Regionale all‟economia), dr.ssa Domenica Di Baudo (Sindaco di Valledolmo), dr. Antonio Albano (Presidente Federazione Siciliana BCC) Valledolmo 18.03.2012 Festeggiamenti 25° anniversario Da sx : sig. Antonino Alessi (Consigliere), rag. Maria Pina Conti (dipendente), dr. Gabriele Cappellino (dipendente), dr.ssa Grazia Stracagnolo (dipendente), dr. Calogero Muscarella (vice Presidente), Dr. Antonino Piazza (Presidente), dr. Giuseppe Mancuso (ex Direttore), Franca Drago (dipendente), Dr.ssa Domenica Di Baudo (Sindaco), dr.ssa Marisa Azzaro (responsabile ISIDE), Orazio Guzzetta (Consigliere), dr. Pasquale Vaccari (Direttore), sig. Salvatore Castrogiovanni (Presidente Artigiani), rag. Calogero Fantauzzo (Presidente del Collegio Sindacale) 105 Assemblea 19.05.2013 Assemblea 19.05.2013 consegna dei defibrillatori ai rappresentanti delle Istituzioni e Associazioni locali. Da sx : avv. Luigi Favari (Sindaco), prof. Salvatore Parlato (Dirigente scolastico), Concetta Calabrese (Presidente Misericordia Valledolmo), maresciallo Giuseppe Sapia (comandante la stazione dei Carabinieri di Valledolmo), DR. Pasquale Vaccari (Direttore BCC Valledolmo), Giovanni Ferreri ( nucleo Polizia Municipale), Anna Rita Mulè (Comandante Polizia Municipale), Rosario Privitera ( nucleo Polizia Municipale), Ignazio Borzellieri (ASD Valledolmo), Orazio Mancuso (Presidente ASD Valledolmo), dr. Antonino Piazza (Presidente BCC Valledolmo), prof. Calogera Fadale (Insegnante) 106 Assemblea 19.05.2013 da sx : Rag. Calogero Fantauzzo (Presidente Collegio Sindacale), Serafina Panepinto (Consigliere), dr. Pasquale Vaccari (Direttore), dr. Antonino Piazza (Presidente Consiglio), dr. Angelo Zanutto (Consigliere), Orazio Guzzetta (Consigliere), dr. Alfonso Ferreri (Consigliere), dr. Calogero Muscarella (Vice Presidente) Assemblea 19.05.2013 Il Direttore dr. Paquale Vaccari , Il Presidente dr. Antonino Piazza e il Consigliere dr. Angelo Zanutto (ex Direttore delle Banche di credito Lombarde) 107 FESTIVITA’ E TRADIZIONI MARZO I VIRGINEDDI FESTA DI S. GIUSEPPE Ogni anno per la festa di San Giuseppe i fedeli che intendono ringraziare il Santo per qualche grazia ricevuta, invitano bambini e anziani “I Virgineddi” ad una mensa ricca di cibi e variamente adornata (tavolata di S. Giuseppe). Le tavolate possono essere visitate nei giorni precedenti e la mattina della festa. Caratteristico il pane di San Giuseppe che adorna le “tavolate” e lavorato artisticamente in tante forme dalle bravissime massaie del luogo. Processione S. Giuseppe anno 1959 108 Tavolata di S. Giuseppe 1988 109 Foto prof. Luigi Battaglia Particolare di una tavolata di S. Giuseppe Foto prof. Luigi Battaglia Pane di S. Giuseppe 110 Foto prof. Luigi Battaglia Pane di S. Giuseppe prima di essere infornato Foto prof. Luigi Battaglia Iuaco di li pignati 111 28 APR. 1° MAGGIO “GIORNATE DELL’AGRICOLTURA” (FIERA AGRICOLA) E‟ questa una manifestazione variamente articolata con momenti dedicati a particolari settori quali l‟allevamento del cavallo, dei bovini ed ovi caprini, prodotti lattiero caseari e concorsi connessi agli stessi – Esposizione in stands di prodotti tipici del comprensorio con degustazione e materiale illustrativo turistico – Mostra di attrezzature agricolo-zootecniche – Esposizione lavori di artigianato. Il pieghevole della 1^ edizione 1999 112 Foto prof. Luigi Battaglia 1^ edizione visita del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando Foto prof. Luigi Battaglia 2^ edizione visita del ministro della difesa on.le Sergio Mattarella 113 2^ edizione mucca di razza modicana Peghevole 2^ edizione anno 2000 6^ edizione anno 2004 2^ edizione la fiera si incrementa 7^ edizione anno 2005 espongono i produttori vinicoli di Asti 5^ edizione anno 2003 7^ edizione anno 2005 omaggio del logo della fiera 114 8^ edizione 2006 toro di razza modicana 8^ edizione 2006 espone la Castellucci Miano 10^ edizione anno 2008 9^ edizione 2007 è l‟anno del deltaplano 10^ edizione anno 2008 9^ edizione 2007 ceramiche Zammito 11^ edizione anno 2009 115 12^ edizione anno 2010 13^ edizione anno 2011 12^ edizione anno 2010 Cartolina Fiera per annullo postale Annullo postale giornate agricoltura 2006 Il manifesto pubblicitario anno 2006 Logo ufficiale della fiera realizzato da Gigi Battaglia 116 Per dovere di cronaca si deve dire che la prima mostra in assoluto di mezzi meccanici in Valledolmo è stata fatta negli anni “50 con i primi trattori Ferguson che hanno dato inizio alla meccanizzazione in agricoltura; si riportano di seguito alcune foto dell‟epoca: Piazza madrice anni „50 Piazza madrice anni „50 117 Piazza madrice anni „50 Piazza madrice anni „50 manifestazione Coltivatori diretti; sul palco sono Riconoscibili : Orazio Battaglia, il prof. Giuseppe Parlato il sindaco dr. Domenico Lo Dico, padre Sanfilippo e il cav. Giuseppe Muscarella Anno 1949 premio per buon mantenimento toro 118 Anni 50 trebbiatura del grano anni „50 trattore Ferguson e mietilega, uno dei primi attrezzi agricoli che ha alleviato le fatiche degli agricoltori 119 18 AGOSTO DI OGNI ANNO FESTA DI S. ANTONIO DI PADOVA (PATRONO DEL PAESE) E AGOSTO VALLEDOLMESE La festa si svolge sotto il patrocinio del Comune da tempo immemorabile con manifestazioni a carattere culturale, sportivo, musicale etc. che si protraggono durante tutto il mese di agosto. Fino agli anni ‗70 la festa cadeva la prima domenica di settembre in quanto i lavori agricoli si protraevano per tutto il mese di Agosto ma successivamente, con l‘impiego delle macchine agricole, la fine dei lavori estivi si è ridotta notevolmente e quindi si è scelto il 18 Agosto per la festa del patrono per permettere agli emigrati Valledolmesi di assistere e partecipare a questo importante evento. Messa S. Antonio 2006 Processione S. Antonio 2006 120 Foto prof. Luigi Battaglia Sagra della spiga 17 Agosto 2005 “la pisata” il conduttore del cavallo è il sig: Coffaro Castrenze Foto prof. Luigi Battaglia Sagra della spiga 17 Agosto 2005 121 TERZA DOMENICA DI SETTEMBRE FESTA DELLA PURITA’ SAGRA DEL POMODORO SICCAGNO DI VALLEDOLMO Il pomodoro siccagno, rosso e succoso, viene coltivato in pieno campo senza alcuna irrigazione da cui il nome “siccagno” - Esposizione varietà pomodori – degustazione pietanze preparate con il pomodoro e prodotti tipici locali – spaghettata. 15^ sagra del pomodoro anno 2007 Foto prof. Luigi Battaglia 15^ sagra del pomodoro anno 2007 122 PRIMA DOMENICA DI OTTOBRE FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO - SAGRA DELL’UVA Mostra e assaggio della produzione locale di uve da tavola e da mosto e della produzione vinicola locale – Degustazione prodotti tipici locali. Sagra dell‘uva anni ‗60 Sagra dell‘uva 2007 123 Sagra dell‘uva 2007 Foto prof. Luigi Battaglia Sagra dell‘uva 2009 124 IL CARNEVALE VALLEDOLMESE Una delle più belle tradizione del paese è il Carnevale molto sentito dalla popolazione locale. Fino agli anni ‘60 nelle feste di carnevale si tenevano serate danzanti nelle abitazioni private o, a volte, in locali di alcuni circoli e diversi gruppi in maschera accompagnati da un “portatore”, non in maschera, giravano per le varie sale per fare uno o due balli o con le persone che si trovavano nelle sale oppure tra di loro; poteva succedere che il portatore non era gradito al padrone di casa che non li faceva entrare, a tal proposito si racconta che, in diverse di queste occasioni, chi aveva subito l‘affronto faceva degli sgarbi, a volte pesanti, al padrone di casa. A partire dagli anni ‘60 – ‘70 quasi nessuno teneva più serate danzanti pertanto, su iniziativa di alcuni giovani, nel 1976 si è tenuta la prima edizione del carnevale Valledolmese; in particolare il primo anno è stato allestivo un carro che rappresentava una delle caravelle di Cristoforo Colombo; Negli anni successivi sono stati realizzati dei carri allegorici di ottima fattura con della buona satira sui politici locali, nazionali e mondiali. 1° carnevale Valledolmese anno 1976 (carro allegorico rappresentante la caravella di Cristoforo Colombo la Santa Maria) foto originale sig. Ippolito Rosario carnevale Valledolmese anno 1980 125 carnevale Valledolmese anno 1982 carnevale Valledolmese anno 1982 126 carnevale Valledolmese anno 1984 carnevale Valledolmese anno 1989 127 CARNEVALE VALLEDOLMESE I CARRI ED I PREMI ANNO EDIZI GRUPPO ORGANIZZATORE ONE NOTE Data svolgimento sfilate - Denominazione dei carri/gruppi – eventuale classifica – eventuale beneficiario e/o responsabile 29 febbraio 2 marzo 1976 1^ “LA SANTA MARIA” 1977 2^ “LA SANTA MARIA” 1978 1979 1980 3^ 4^ 1981 5^ “ENARS ACLI e LA SANTA MARIA” 1982 6^ ENARS ACLI Carro La nave Premi alle maschere a mezzo votazione con biglietti per sorteggio 20 e 22 febbraio Carri: Carro ospedale Gioia Barone Carro Topolino 1 e 3 Marzo Delibera Comune di Valledolmo n. 11 del 10 febb. 1981 contributo al gruppo ENARS ACLI e La Santa Maria 21 e 23 Febbraio Delibera Comune di Valledolmo n. 15 del 19 Gen 1982 contributo al Gruppo ENARS ACLI 1983 1984 7^ 1985 1986 ------------- 1987 8^ 1988 9^ 1989 10^ 1990 1991 1992 1993 11^ 12^ 1994 13^ 1995 14^ 1996 1997 ---------------- Pro-Loco (pres. Ognibene Salvatore) ------------------------------------ 4 e 6 marzo n. 5 carri partecipanti+ Majiorettes ----------------------------------22 febbraio Pro-Loco (pres. Ognibene 2 carri “Mammasantissima” (polipo e tentacoli che reggono le sorti Salvatore) della medicina, droga,edilizia, potere + un gruppo di Majiorettes Carri (n. 2 carri Acli n. 6 Carri Pro loco) macchina di topolino “Aclina”, gruppi in maschera Hawajane – Pon ENARS ACLI e PRO- LOCO pres Pon Walt Disney e Gruppo folk Chiavetta Luigi Carri ACLI – Paperone - ___________? Carri Pro Loco ?_________ 5 e 7 febbraio Carri: della pace (con Regan, Gorbaciov, Gheddafi) + missili e mappamondo) ENARS ACLI e PRO- LOCO Colpo grosso Indietro tutta macchina di topolino ------------------------------------------ Sfilate 1 e 3 marzo 21 e 23 febbraio 13 e 15 febbraio Carri: 1° Premio - Verso il futuro (gruppo ACLI Conti Luigi) 2° Premio - Rai di tutto di più (Pro Loco Sangiorgi Salv Giuseppe) 3° Premio - Capriccio di Modena (gruppo giovani – Mulè Castrenze) 4° Premio - Karaoke (ENDAS Gioia Giuseppe) Maschere 1° Premio I Camerieri pazzi – Campanella Angelo (partecipante solo alla sfilata del 15 26 e 28 febbraio Carri: 1° Premio – Divina tragedia (Barone Antonino) 2° Premio – Flinstones – Leone Cosimo 3° Premio – Eurodisney – Barcellona Salvatore 4° Premio ex equo – Colle – Iemolo Sebastiano 4° Premio ex equo - Champagne – Leone Giuseppe Maschere 1° premio ex equo – Croce rossa – Zammito Vincenzo 1° premio ex equo – Sanità – Mulè Salvatore --------------------------------------- 128 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 15^ Istituzione premi con delibera di G.M. N. 5 premi da £. 800.000 cad. ai carri allegorici n., 2 premi da £. 500.000 cad. ai gruppi in maschera. Per complessive £.5.000.000 16^ Istituzione premi con delibera di G.M. Premi ai carri 1° premio £.1.200.000 2° premio £.1.100.000 3° premio £.1.000.000 4° premio £.900.000 5° premio £.800.000 Premi ai gruppi in maschera 1° premio £. 350.000 2° premio £.300.000 3° premio £.250.000 4° premio £.200.000 Per complessive £. 6.100.000 22 e 24 febbraio 1° premio ex equo - I Diavoli – Muscarella Giuseppe 1° premio ex equo - C’era una volta – Pollina Salvatore 2° premio ex equo – Alien – Amenta Calogero 2° premio ex equo – Il bene ed il male – Borzillieri Giuseppe 3° premio – Horror – Cristina Orazio Maschere 1° premio ex equo – Gioco di corte – Sangiorgi Vincenzo 1° premio ex equo – Pagliacci – Spinuzza Rosolino 14 e 16 febbraio Carri: 1° premio - Satira su Bill Clinton – Pollina Salvatore 2° premio Satira sulla fortuna – Borzilliueri Giuseppe 3° premio Accampamento di indiani – Di Vita Salvatore 4° premio La giungla – Panzavecchia Francesco 5° premio Satira sulla politica – Amenta Calogero Maschere 1° Premio - Abiti d‘epoca – Pollina Salvatore 2° Premio - Animali della giungla - Panzavecchia Francesco 3° premio - Gli indiani - Di Vita Salvatore 4° premio - I topolini – Amenta Calogero 5 e 7 marzo Carri premi ex equo: Istituzione premi con delibera di Il pranzo è servito - Castiglione Orazio G.M. La fabbrica dei mostri madre in Cina - Amenta Loreto Premi ai carri Sanremo Rock - Borzillieri Giuseppe N. 4 a pari merito, da £. Sono sempre a galla - Panzavecchia Francesco Maschere: 1.000.000 17^ N. 4 Premi ai gruppi in maschera 1° ex equo - Streghe e stregoni - Fantauzzo Giuseppe 1° ex equo - Streghe e maghe - Siragusa Graziano 1° premio £. 350.000 2° ex equo - Banda Aladin - Muscarella Antonello 2° premio £. 300.000 2° ex equo - I Simpson - Cristina Orazio 3° premio £. 250.000 3° ex equo - I diavoli e le anime in pena - Oddo Orazio 4° premio £. 200.000 3° ex equo - I pigiamoni – Mancuso Piera Per complessive £. 5.100.000 4° ex equo - Mamme e figlie – Leone Caterina 4° ex equo - Gli scolari – Fricano Francesco ----------------------------------------------10 e 12 febbraio Istituzione premi con delibera di Carri: G.M. 1° Premio Bin Laden – Iemolo Vincenzo N. 4 PREMI AI CARRI 2° Premio Il presepio del Sindaco – Amenta Calogero 1° premio € 645,57 3° Premio Il re della risata – Guzzetta Antonio 2° premio € 645,57 4° Premio Il grande fratello – Carcione Antonio 3° premio € 516,46 18^ 5° Premio La riforma Moratti – Cascio Calogero 4° premio € 387,34 Maschere premio ex equo 5° premio € 387,34 ―Cupidi‖ – Siragusa Graziano N. 4 premi a pari merito ai Gruppi ―Cinesini‖ – Barone Basilio in maschera € 129,12 ―Donne con il burka‖ – Amenta Salvatore Per complessive Euro 3098,76 ―Giullari‖ – Battaglia Antonio 19^ Istituzione premi con delibera di G.M. N. 5 PREMI AI CARRI EX AEQUO DI € 680,00 Per complessive Euro 3.400,00 20^ Istituzione premi con delibera di G.M. N. 7 PREMI AI CARRI 1° Premio Euro 1.500,00 2° Premio Euro 1.000,00 3° Premio Euro 825,00 4° Premio Euro 700,00 5° Premio Euro 250,00 2 e 4 Marzo Carri: Pinocchio 1 – Amenta Calogero Pinocchio 2 – Guzzetta Antonio Carro della pace – Donato Giuseppe Grande fratello – Carcione Antonio L’ucciardone di Valledolmo – Guzzetta Francesco 22 e 24 febbraio Carri: 1° Premio - Il tiranno - Guzzetta Antonio 2° Premio - Strano amore di Valledolmo – Donato Giuseppe 3° Premio – Castelnormanno – Amenta Calogero 4° Premio – Caravan – Guzzetta Francesco 5° Premio - Gioventù bruciata – Amenta Loreto 6° Premio - Il covo della stregoneria – Siragusa Maurizio 129 2005 2006 21^ 22^ 2007 23^ 2008 24^ 6° Premio Euro 250,00 7° Premio Euro 250,00 Per complessive Euro 4.775,00 Istituzione premi con delibera di G.M. N. 4 PREMI AI CARRI 1° Premio Euro 600,00 2° Premio Euro 550,00 3° Premio Euro 450,00 4° Premio Euro 400,00 Per complessive Euro 2.000,00 7° Premio - Il futuro dei giovani – Toldo Giuseppe Istituzione premi con delibera di G.M. 26 e 28 febbraio Carri 1° Premio - Made in Cina – Guarino Ignazio 2° Premio – Pirati – Privitera Giovanni 3° Premio ex aequo - 892 892 – Cusimano Antonio 3° Premio ex aequo - I mitici anni ’70 – Ippolito Giuseppe 4° Premio ex aequo Avanti miei prodi – Amenta Calogero 4° Premio ex æquo – Aviaria – Donato Giuseppe 5° premio - Salon West – Siragusa Rosario Domenico 6° Premio - L’arca di Noè – Guzzetta Antonio Maschere 1° Premio ex aequo – Fantasia – Fricano Francesco 1° Premio ex aequo - I cartoons – Guzzetta Maria Ramona 1° Premio ex aequo – Cheeleaders – Andolina Giuseppa x il minore Fantauzzo Maria Josè 1° premio ex aequo - Diavoli e acqua santa Siragusa Francesco Antonio esercente la patria potestà sul minore Siragusa Jessica 2° premio ex aequo - I Pirati - Privitera Giovanni 2° premio ex aequo - Le ragazze di oggi - Spera Cosimo esercente la patria potestà sul minore Spera Daniele 2° premio ex aequo - I Cinesi - Guarino Ignazio 2° premio ex aequo - I mitici anni ‘70 - Ippolito Giuseppe 2° premio ex aequo - Famiglia Addams - Leone Calogero esercente la patria potestà sul minore Leone Maria Pia 2° Premio ex aequo - 892 892 - Cusimano Antonio 2° Premio ex aequo - Disinfestato di aviaria - Scibetta Carmelo 6 e 8 febbraio Carri 1° Premio - Grande festa – Amenta Calogero 2° Premio - Ama la natura – Guzzetta Antonio 3° Premio - No smoking – Cusimano Antonino 4° Premio - Zorro colpisce ancora – Donato Giuseppe Maschere 1° Premio - I Campioni – Battaglia Stefania 2° Premio - No smoking – Cusimano Antonio N. 8 PREMI AI GRUPPI IN MASCHERA 3° Premio - Guardie e ladri – Privitera Giovanni 4° Premio - L‘Egitto – Guarino Luigi Antonio 1° Premio Euro 190,00 5° Ex Aequo - Il futuro siamo noi – Spera Antonina 2° Premio Euro 170,00 5° Ex Aequo - I giamaicani – Cascino Francesco 3° Premio Euro 150,00 5° Ex Aequo - Medici in prima linea – Ricotta Giuseppe 4° Premio Euro 135,00 5° Ex Aequo - Donne in cinta – Mancuso Giuseppa 5° Premio Euro 125,00 5° Ex Aequo - I ragazzi pon pon – Guccione Benedetta R. 6° Premio Euro 120,00 5° Ex Aequo – I mafiosi siciliani 7° Premio Euro 110,00 8° Premio Euro 100,00 Per complessive Euro 1.100,00 N. 8 PREMI AI CARRI 1° Premio 800,00 2° Premio 750,00 3° Premio 700,00 4° Premio 650,00 5° Premio 600,00 6° Premio 550,00 7° Premio 500,00 8° Premio 450,00 Per complessive Euro 5.000,00 N. 11 PREMI AI GRUPPI IN MASCHERA 1° Premio 250,00 2° Premio 200,00 3° Premio 150,00 4° Premio 100,00 5° Premio 100,00 6° Premio 100,00 7° Premio 100,00 8° Premio 100,00 9° Premio 100,00 10° Premio 100,00 Per complessive Euro 1.400,00 11° Premio 100,00 (premio non riportato in delibera di liquidazione in quanto la commissione nella redazione del verbale ha sbagliato il calcolo totale) Comitato Carnevale 2007 – Legale Rappr/nte Geraci Nunzio Daniele Con delibera di G.M. n. 13 del 15.2.2007 e parere del funzionario responsbaile Runfola Dommenica è affidata l‘organizzazione del carnevale al comitato per la somma complessiva di € 2.495,00 – Assunzione impegno con determina del funzionario Runfola Domenica n. 39 del 15.12.2007 Istituzione premi con delibera di G.M. 18 e 20 febbraio Considerato che l’organizzazione è stata affidata ad un comitato, non esistono agli atti della biblioteca dati da cui desumere la spesa e/o la distribuzione dei premi 3 e 5 febbraio CARRI 130 N. 5 PREMI AI CARRI 1° Premio 650,00 2° Premio 600,00 3° Premio 550,00 4° Premio 500,00 5° Premio 500,00 Per complessive Euro 2.800,00 N. 12 PREMI AI GRUPPI IN MASCHERA 1° Premio 250,00 2° Premio 200,00 3° Premio 150,00 4° Premio 100,00 5° Premio 100,00 6° Premio 100,00 7° Premio 100,00 8° Premio 100,00 9° Premio 100,00 10° Premio 100,00 11° Premio 100,00 12° premio 100,00 Per complessive Euro 1.500,00 1° Premio “Il ponte sullo stretto” Guarino Anna Maria 2° Premio “Carnevale in crociera” Cusimano Antonio 3° Premio “I selvaggi” Comito Calogero 4° Premio “Paprica Night” Mistretta Salvatore 5° Premio “Acchiappafantasmi” Barrafato Salvatore Maschere 1° Premio ―Le coccinelle‖ Villa Anna Rita 2° Premio “Le dee dell’olimpo” Messina Rosalia 3° Premio “Cow Boy” Andolina Giuseppina 4° Premio “A scoppio ritardato” Battaglia Rossella 5° Premio “Baby gang” Andolina Francesco 6° Premio “Carnevale nella tomba” Sferrazza Luigia 7° Premio “Chirs leaders forza calcio” Scribano Giuseppa Giovanna 8° premio ―Cleopatra e le mummie‖ Privitera Francesca Rita 9° Premio “Gli indiani” Liberti Rosaria 10° Premio “The Filstones” Battaglia Salvatore 11° Premio “Il ponte sullo stretto” Guarino Anna Maria 2009 25^ Istituzione premi con delibera di G.M. N. 5 PREMI AI CARRI 1° Premio 200,00 2° Premio 170,00 3° Premio 170,00 4° Premio 170,00 5° Premio 170,00 Per complessive Euro 880,00 N. 18 PREMI AI GRUPPI IN MASCHERA 1° Premio 120,00 2° Premio 110,00 3° Premio 90,00 4° Premio 80,00 5° Premio 80,00 6° Premio 80,00 7° Premio 80,00 8° premio 80,00 9° Premio 80,00 10° Premio 80,00 11° Premio 80,00 12° Premio 80,00 13° Premio 80,00 14° Premio 80,00 15° Premio 80,00 16° Premio 80,00 17° Premio 80,00 18° Premio 80,00 Per complessive Euro 1.520,00 12° Premio ―I selvaggi‖ Comito Calogero 24 febbraio - Il 22 febbraio, domenica, la sfilata non avviene a causa delle avverse condizioni atmosferiche (nevicata) CARRI Futurama La Monaca Sebastiano La casa bianca Messina Fabio Angel e devil La Monaca Sebastiano Carnevale sull’Etna Comito Giuseppe Pace nella striscia di Gaza Cusimano Antonio Gruppi in Maschera Caritas butterfly Mancuso carola Cariche negative Bellanca Sara China girl Sconzo Salvatore Rapper vs Eno Battaglia Maria Orazia Minnie Bordin Francesca I militari Borzillieri Anna Maria Odalische Chimera Orazio Le vampe Cilano Fabio Dottori Comella Soccorsa Turisti sull’etna Comito Giuseppe Pace sulla striscia di Gaza Cusimano Antonio Crocerossine Frattallone Rosanna I moschettieri del re Guarino Giuseppe Terroristi La Monaca Maria Banda bassotti Mannarà Francesca Il magico mondo delle fiabe Miceli Salvatore Banda di la maidda Mistretta Salvatore I puffi Ricotta Antonina 131 LE PROCESSIONI La popolazione Valledolmese è molto religiosa; in questo centro si svolgono ben 25 Processioni Religiosi all'anno. Quelle più sentite sono quella di Pasqua, San Giuseppe, Santa Rita, Corpus Domini, S. Antonio, Madonna del Rosario, Madonna della Purità, Venerdì Santo: Fine anni ‗20 processione Crocefisso (orig. Don Cosimo Leone) 13 Maggio 1950 processione Madonna di Fatima 132 Processione Pasqua anni ‗50 Benedizione della sulla il giorno dell‘Ascensione Via Garibaldi di fronte piazza Medici anni ‘50 circa 133 Processione S. Rita anni ‗50 01.09.1957 processione S. Antonio In prima fila da sx a dx ; Avv. Epifanio Pulvino, cav. Giuseppe Muscarella, maresciallo Carabinieri, sindaco dr. Domenico Lo Dico, segretario C.le, prof. Giuseppe Parlato, Salvatore Mancuso. 134 Foto prof. Luigi Battaglia Incontro di Pasqua anno Santo 2000 Foto prof. Luigi Battaglia Incontro di Pasqua anno Santo 2000 ( la calata di l‘angiuli) 135 Foto prof. Luigi Battaglia Incontro di Pasqua anno 2006 Foto prof. Luigi Battaglia Processione Assunta 2006 136 Foto prof. Luigi Battaglia Processione Corpus Domini anno 2006 Foto prof. Luigi Battaglia Processione Crocefisso anno 2006 137 Processione Madonna del Rosario anno 2007 Foto prof. Luigi Battaglia Venerdì Santo anno 2006 138 Foto prof. Luigi Battaglia Venerdì Santo anno 2006 Foto prof. Luigi Battaglia Oratorio Chiesa madre tavola apostoli 2009 139 SITUAZIONE ECONOMICA E PRODUZIONI L‘economia portante di Valledolmo ruota interamente attorno al settore agricolo, zootecnico e dell‘artigianato. Per il settore artigiano alcuni mestieri sono del tutto scomparsi come il “bottaio” che era quello che riparava le botti o provvedeva a fare il travaso del vino nei mesi invernali dopo la fermentazione del mosto, gli ultimi bottai a memoria d‘uomo sono stati il sig. Gervasi Giuseppe (detto Buscia) e il sig. Villa Orazio; o come quella del “calzolaio” che riparava le vecchie scarpe o ne faceva anche di nuove; i calzolai che si ricordano maggiormente sono il sig. Giuffrè Calogero, ed in ultimo il sig. Panepinto Giuseppe che ancora oggi è in attività; o come quella della “camiciaia” che confezionava solo camice; o come quella del “sarto” che confezionava con grande abilità abiti o pantaloni su misura; anche il mestiere del “fabbro” è quasi del tutto scomparso esso metteva i ferri agli equini dopo averli prima fabbricati con le sue abili mani e il fuoco della “forgia‖ che ammorbidiva il ferro, costruiva delle inferriate di balconi o di scale che ancora oggi si possono ammirare nei loro particolari nelle più antiche case del paese ed alcune di esse sono state realizzate senza l‘ausilio della saldatrice, inoltre, spesso, il fabbro sostituiva il veterinario nella cure degli equini; un altro mestiere completamente scomparso è quello del cordaio “lu curdaru” , nella sua bottega vendeva le corde necessarie per i lavori agricoli ma confezionava anche molte cose come le bisacce di olona, con l‘ausilio di alcuni supporti fatti dal fabbro o dal falegname i selloni di ferro o di legno, li “rituna” per trasportare la paglia, gli otri in olona per il trasporto del mosto e le cavezza per muli e giumente; l‘ultimo a memoria d‘uomo è stato il sig. Vincenzo Panepinto. Foto di calzolai anno 1925 140 Calzoleria Calogero Giuffrè anno 1935 Foto prof. Luigi Battaglia Banchetto da calzolaio con i relativi arnesi da lavoro 141 Foto prof. Luigi Battaglia Il sig. Panepinto Giuseppe (ultimo calzolaio) nella sua bottega di via Regina Elena Falegnameria sig. Belliotti Antonino via Anime Sante anno 1954 Da sx : Lombardo Giuseppe, Ippolito Giuseppe, Lo Tempio Salvatore e il maestro Belliotti Antonino 142 Il maestro falegname Magrofuoco davanti la sua bottega di via Ezio Bondetti Inaugurazione della seminatrice di sua costruzione anni ‗60 Il fabbro Castrogiovanni Giuseppe mentre cambia i ferri ad un mulo 143 Il fabbro Castrogiovanni Giuseppe mentre cambia i ferri ad un mulo I fratelli Panepinto Giuseppe e Giovanni nella loro forgia durante un‘operazione di ferro battuto ( anni 60 ) 144 Un altro mestiere scomparso del tutto è quello del “carrettiere” soppiantato dai moderni mezzi di trasporto, uno degli ultimi è stato il sig. Stracagnolo Antonino di cui ai riportano due foto che i familiari hanno custodito a perenne ricordo: Il sig. Stracagnolo Antonino e il suo carretto anni ‗70 Il sig. Stracagnolo in una vecchia foto 145 Il sig. Mulè Antonino con il suo carretto anni ‘50 - ‗60 Valledolmo fine anni venti inizi anni trenta Cantiere lavori in cemento fratelli Comella fu Orazio Da sx a dx Mastro Cosimo Comella, un operaio, Mastro Angelo Cannistraro, Vitale Comella (sulla moto) 146 Valledolmo fine anni venti inizi anni trenta Cantiere lavori in cemento fratelli Comella fu Orazio Da sx a dx Mastro Cosimo Comella, Mastro Angelo Cannistraro, Vitale Comella (dietro la pressa) il ragazzo accanto è Orazio Comella di Cosimo (futuro dottore) Fino agli anni ‘50 non esistevano panifici, pertanto tutti dovevano fare il pane in casa previa macinazione del grano che si era gelosamente conservato dopo il raccolto, la cosiddetta “MANGIA”; Nel territorio esistevano due mulini ad acqua, uno a valle dell‘abitato lungo il torrente Sciarazzi e l‘altro in contrada Mandranuova; successivamente è sorto il ―Mulino S. Giuseppe‖ con annessa centrale elettrica nella via Vittorio Veneto angolo con Via S. Vincenzo ed oggi di proprietà della Chiesa, il mulino del sig. Conti Vincenzo in via Gioia angolo via P.pe Umberto successivamente acquistato dal sig. Giuffrè Salvatore di Resuttano poi chiuso e la casa venduta alla sig.ra Pulvino Concetta che l‘ha adibita a bottega di generi alimentari assieme al figlio Gullo Antonino ed il mulino di Piazza Medici gestito fino agli anni ‘70 dal sig. Grasso di Vallelunga Pratameno oggi trasformato in casa di civile abitazione e di proprietà del dr. Rino Ferrara. Il primo panificio del paese risale agli anni ‘50 per iniziativa del sig. Panepinto Giuseppe in via Sciarrino dove si trova tutt‘oggi gestito dal figlio Vincenzo e dai nipoti; successivamente sono sorti, in varie date, il panificio di Immordino Salvatore ubicato in via Barone e gestito attualmente dal figlio Giuseppe e due panifici dei fratelli Privitera. 147 Foto prof. Luigi Battaglia Resti del mulino ad acqua sul torrente Sciarazzi Foto prof. Luigi Battaglia Resti del mulino ad acqua in contrada Mandranuova 148 Viene oggi da ridere pensando che c‘era il mestiere del riparatore delle sedie detto in siciliano “lu siggiaru”, prevalentemente riempiva le sedute delle vecchie sedie con delle fibre naturali ripristinando la loro funzionalità; c‘era inoltre lo stagnino che ricopriva di stagno le vecchie pentole di rame. Bravissimi artigiani falegnami hanno lasciato la loro impronta costruendo dei mobili, quasi tutti in legno massello che si possono ammirare nelle nostre case; ancora oggi Valledolmo ha dei bravissimi artigiani del legno anche se, per ragioni di mercato, alcuni si sono industrializzati con la produzione di semilavorati dando così lavoro a parecchie persone. Altro importante settore affermatosi negli ultimi 40 anni è la costruzione di infissi in lamierino ed alluminio anodizzato. Tra le principali colture, quello cerealicolo, in particolare la produzione di grano duro, occupa saldamente la vetta, oltre che in quantità anche per la qualità. Per l‘ammasso del grano prodotto nella giurisdizione insistono delle cooperative apposite che si occupano, di commercializzazione del prodotto, ma soprattutto della selezione delle sementi. 149 Foto prof. Luigi Battaglia Aratro con muli La mietitura del grano, la donna porta l‘acqua ai 3 mietitori 150 Mietitori di grano anno 1956 o 1957 Da sx. : Sangiorgi Antonino, Sangiorgi Basilio, Chiavetta Mariano, Mancuso Nunzio, Sangiorgi Orazio, Sangiorgi Natale, Mancuso Calogero, Sangiorgi Salvatore Foto prof. Luigi Battaglia Muli che pisanu nell‘aia 151 Crivu a naca esposto in una edizione delle giornate dell‘agricoltura Veniva usato nelle aie o per la cernita delle sementi. L‘arbitriu e la maidda (per fare la pasta in casa) 152 Trasporto di paglia con muli Trebbia da fermo 153 Foto prof. Luigi Battaglia La trebbiatura oggi Archetto con taglie (tagghia) erano ricavate dal legno dell‘oleandro e venivano usate nelle masserie per segnare con delle tacche la quantità di concime o sementi dati ai mezzadri o il pane, il vino e il formaggio dati giornalmente ai salariati fissi. Venivano anche usate dai fabbri per segnare i ferri messi ai piedi degli animali, in quanto il pagamento avveniva di solito al 31 Agosto di ogni anno 154 Archetto con taglie (tagghia) vista frontale Foto prof. Luigi Battaglia Cannizzu : recipiente ricavato dalla tessitura di fettucce di canne, veniva usato nelle case in paese per immagazzinare vari cereali come grano, fave, avena. Il grano di solito si portava d‘inverno al mulino in piccole quantità per poi fare il pane; le fave o l‘avena servivano per gli animali. Spesso i cereali venivano barattati per aghi da cucire o filo con degli ambulanti. 155 Foto prof. Luigi Battaglia Bardature per muli : sidduni di fiarro e sidduni di lignu. Si mettevano ai muli per caricarvi i vari prodotti. Giara in terrcotta (giarra di crita); erano di diversa capienza e venivano usate per l‘olio o per la salatura delle olive. Il settore vitivinicolo, anche se non supera in ettari quello destinato a grano, è comunque la coltura per eccellenza. Valledolmo, da sempre, è stato luogo dove si è potuto gustare del buon vino. Il clima favorevole, la terra ideale, l‘abnegazione al lavoro, in passato come oggi, è risultato essere il cocktail ideale per la produzione del vino di Valledolmo. Nella giurisdizione di questo Comando insistono due cantine che producono vino, la cantina sociale Castellucci Miano, con sede in questa Via Sicilia, che produce un buon vino e ultimamente più che mai è intenzionata ad immettersi sul mercato nazionale, affidando la commercializzazione a persone esperte nel settore, come confermatoci dal suo Presidente Antonino Piazza e la cantina Regaleali del defunto Conte Giuseppe Mastrogiovanni Tasca d‘Almerita morto in data 11 Gennaio del 1998 che ha reso famoso in tutto il mondo il vino che porta il nome della contrada dove esso è prodotto. Ormai il vino Regaleali, non ha bisogno più di pubblicità perché conosciuto ovunque. 156 Un altro prodotto apprezzato è il pomodoro; grazie alla domanda sempre maggiore del pomodoro prodotto a Valledolmo negli ultimi anni sono stati destinati molti più ettari di terreno rispetto al passato. In questo centro vi è un luogo di stoccaggio e trasformazione del prodotto creato da alcuni produttori; infatti la Cooperativa Rinascita produce della buona passata di pomodoro biologico e non ed anche dell‘ottimo concentrato e pomodoro secco. Un altro settore importante è l‘allevamento del bestiame. Nella giurisdizione insistono numerose aziende in cui si allevano soprattutto bovini, ovini e caprini. I bovini allevati sono in maggior parte per la produzione di carne. Pertanto viene allevata una mucca di razza nostrana, od incrocio con la razza modicana che si ambienta facilmente ai climi rigidi d‘inverno e secchi d‘estate, razza che accoppiata con un vitello di razza da carne, soprattutto con un toro di razza francese, dà vita ad un vitello ―Meticcio‖ ottimo per la carne. Alcune aziende hanno intrapreso l‘allevamento di una razza da latte che forniscono il prodotto a caseifici più o meno distanti da Valledolmo. Gli ovini sono allevati in capi maggiori rispetto ai bovini. Il latte prodotto viene trasformato in formaggi e ricotta dagli stessi allevatori. Negli ultimi anni, con l‘introduzione di normative comunitarie circa i locali per la trasformazione del prodotto, alcuni allevatori hanno preferito vendere ai caseifici il latte prodotto. L‘allevamento dei caprini non è ben sviluppato, ma in ogni gregge alcune decine di capre fanno da cornice all‘allevamento medesimo. La maggior parte della popolazione è occupata nelle campagne. Essi sono quasi tutti proprietari di terreni. Anche chi svolge l‘attività di bracciante agricolo ha qualche ettaro di terreno di proprietà che coltiva quando non lavora alle dipendenze altrui. Il numero più consistente dei braccianti locali trova lavoro presso l‘azienda di c.da Regaleali, agro del Comune di Sclafani Bagni, del Conte Tasca d‘Almerita, dove vengono impiegati nei vigneti e nell‘annessa cantina. Oltre alle aziende succitate, molti braccianti trovavo lavoro in medie e piccole aziende come guardiani di greggi o per accudire i bovini a stabulazione fissa. L‘occupazione nel campo dell‘edilizia in questo centro è stata sempre limitata. Oggi più che mai questo settore conta poche decine di unità. Inoltre il lavoro sommerso decima sempre più il numero delle persone occupate nell‘edilizia e nelle attività che sono a completamento di essa. I giovani impiegati in questo ultimo settore, professionalmente capaci, sono stati quelli che, specialmente negli ultimi anni, hanno lasciato questo centro per trasferirsi in varie Regioni dell‘Italia settentrionale dove questo tipo di manodopera è richiesta. Foto prof. Luigi Battaglia I due antichissimi torchi del trappeto di piazza trappeto 157 CHIESE E MONUMENTI CHIESA DELLE ANIME SANTE (inizialmente della Madonna del Buon Pensiero) in stile composito, corinzio-romano ad una sola navata sec. XVI Costruzione voluta dal Barone Antonio Cicala. In essa si trovano i mausolei della Duchessa di Catalogna Anna Summaniata, prima moglie del Conte Giuseppe Mario Cutelli e l‘altro del Conte Antonio Cutelli L'art.24 dell'atto notarile stipulato a Polizzi tra il Conte Giuseppe Cutelli e i primi coloni del costruendo villaggio, Castel Normanno, imponeva al primo l'obbligo della costruzione d'una chiesa cattolica capace di assicurare ai villigiani la pratica la pratica del culto, e ciò a suo totale carico. Il predetto articolo trovava la sua giustificazione nel fatto che la Cappella costruita dal barone don Antonio Cicala, fondatore non ufficiale del villaggio, col passare degli anni si rivelava troppo angusta alla bisogna. Il nipote, che era un uomo profondamente religioso, tenne fede all‘impegno assunto, e con sincero entusiasmo prese a realizzare l‘edificio sacro su un semplice ma grazioso progetto. Il profilo originale di esso si può ammirare ancora tracciato sull‘esistente facciata che, un secolo fa, per aver dato spazio allo stradale provinciale, dovette essere restaurata e forse modificata parzialmente per soddisfare le esigenze delle collegine. La campana maggiore della cappella del Cicala, oggi oratorio del Rosario, fu posta sul campanile della chiesa majoris Sanctae Mariae Boni Pinsieri alla quale fu dedicata per gratitudine e ringraziamento dal fondatore. Sull‘orlo della suddetta campana, come abbiamo già detto, sta scritto: «D. Antonino Cicala. Barone di Valle dell‘Ulmo 1645». L‘opera portata a termine nel 1654, venne benedetta e inaugurata dal Vescovo di Cefalù. La chiesa attaccata al lato sud dell‘antica fattoria feudale, ad una sola navata, in stile composito, corinzio-romano, con realistica rispondenza, fu dedicata alla Madonna del Buon Pensiero la cui statuetta, dopo essere stata venerata per oltre un secolo sull‘altare maggiore, fu trasferita nella relativa sacrestia e debitamente custodita dalle suore sino ai giorni nostri. Autore di tale trasferimento fu l‘arciprete del luogo mons. Randazzo che, incurante delle tradizioni patrie, mutò il nome della chiesa in quello delle Anime Sante e dedicò l‘altare maggiore alla Madonna del Rosario. La nuova chiesa, come dovunque si costumava, venne adibita anche a luogo di sepoltura dei defunti fino a quando non venne costruita l‘attuale Chiesa Madre. In essa, oltre ai quattro altari laterali, uno dei quali destinato al Crocifisso, furono eretti i mausolei alla duchessa di Catalogna Anna Summaniata, prima moglie del conte Giuseppe, e del conte Antonio Cutelli, «morto ammazzato» il 5 agosto del 1711. La costruzione dello stradale provinciale del 1892, che attraversa il centro abitato, privò la chiesa della gradinata che le conferiva una certa imponenza, e per agevolarne l‘accesso due o tre gradini furono praticati nel suo interno. 158 Chiesa Anime Sante Mausoleo di Antonio Mario Cutelli Foto prof. Luigi Battaglia Interno della Chiesa Lapide in memoria di Domenico Castellana 159 Particolare del mausoleo di don Mario Cutelli Particolare del mausoleo di Anna Summaniata Traduzione epigrafe Mausoleo Duchessa Anna Summaniata: Ad Anna Duchessa di Summaniata, dei Conti di Valfagonia di Catalogna, famosissima per religiosità, natali e bellezza, sposa amatissima, Giuseppe Cutelli conte di Villa Rosata e signore di Castelnormanno, questo monumento di Amore e di Dolore pose il giorno del seppellimento. Morì nell'anno 1655 l' 1 di ottobre all'età di 19 anni. 160 CHIESA MADRE Dedicata all‘Immacolata Concezione della B.V.M. in stile romanico-barocco leggero ad unica navata sec.XVII, costruita per intervento della Contessa Cristina Cutelli. Di notevole pregio artistico è la statua lignea e aurea dell‘Immacolata, prima venerata nella Chiesa della Madonna del Buon Pensiero (l‘attuale Chiesa delle Anime Sante) Il numero sempre crescente degli abitanti, che nella seconda metà del Settecento raggiunse circa 2.000 anime, rendeva ormai inadeguata alle pratiche del culto la chiesa delle Anime Sante. Il bisogno d‘una chiesa più ampia e più maestosa era avvertito e dal clero e dal popolo tutto. Se ne parlava in pubblico e in privato, ognuno se ne faceva ingegnere e architetto, e tutti si dichiaravano pronti a dare il proprio contributo in denaro o in giornate lavorative per la realizzazione d‘un «progetto superlativo». Colse la palla al balzo la dinamica contessa del tempo, la signora Cristina Cutelli che a capo d‘un comitato d‘onore versò una grossa somma di once ed altre ne raccolse da tutte le famiglie anche meno abbienti. Ottenuta l‘autorizzazione delle autorità civili ed ecclesiastiche, nel 1743 diede il via ai lavori di costruzione d‘una chiesa più grande e più maestosa dell‘unica esistente (quella delle Anime Sante), su un progetto ambizioso dell‘ing. palermitano Giuseppe Caldara. Scrisse in merito il P. Dispenza «Si gettarono le basi d‘un magnifico tempio a tre navate, decorato d‘un grandioso atrio e frontespizio, ricco d‘intagli con due sacrestie fiancheggianti i due lati dell‘abside, con due campanili elevati ai fianchi del prospetto e con due vaste camere laterali alla chiesa». Ma poi, per deficienza di mezzi, il progetto fu ridotto e venne costruito l‘edificio sacro ad una sola navata, un solo campanile con l‘oratorio per i confrati del SS.mo Sacramento ed una sacrestia affiancata al lato destro della chiesa. Essa richiese dodici anni di lavoro, giacchè fu completata nel 1755; venne dedicata all‘Immacolata e benedetta dal vescovo di Cefalù mons. Gioacchino Castelli tra l‘esultanza incontenibile dei fedeli. Oltre all‘altare maggiore, su cui domina il quadro della Vergine, ornato da simboli eucaristici in bassorilievo, e un pò più giù la statua di legno del Santo di Padova, protettore del paese, vi sono sistemati gli altari laterali della Madonna di Fatima, del Crocifisso, della Madonna del Rosario, di San Francesco di Paola, di San Gaetano da Thiene e di S. Lucia, vergine e martire siracusana. Nello stesso anno della sua benedizione (1755), le prerogative di chiesa madre godute sino allora da quella della Madonna del B. Pensiero passarono a questa nuova maggiore chiesa, che nel 1757 venne elevata a parrocchia. L‘onore di reggerla per il primo toccò al sac. don Giuseppe Sciarrino che esercitò l‘ufficio di parroco con senno e dottrina sino al 1775. La maggiore tra le quattro campane fu dedicata al Santo di Padova, e alle sue forti vibrazioni viene attribuita la virtù di allontanare i nembi e le tempeste. La mole notevole dell‘edificio è resa imponente da una lunga scalinata semiesagonale di selce. Nel 1900 l‘interno della chiesa fu restaurato e ornato di artistici stucchi, e nel 1911 vennero rinnovati la scalinata e il massiccio portone centrale. Ai lati del presbiterio si possono osservare con personaggi a grandezza naturale due grandi quadri relativi a due portenti attribuiti al Santo di Padova: il miracolo della giumenta digiuna da tre giorni che, inginocchiata, adora l‘Eucaristia e quello della bilocazione del Santo, presentatosi in tribunale per difendere il padre ingiustamente accusato d‘omicidio. Entrambi sono firmati dal pittore Attanasio e sono di mediocre fattura. L‘abate Vito Amico scrisse che la chiesa fu dedicata al Santo di Padova per onorare il conte Antonio Cutelli. 161 Più informato pare il Dispenza il quale narra: «Dovendosi eleggere il Santo Patrono del paese, il popolo si divise in tre correnti: una optò per Sant‘Antonio, un‘altra per San Francesco di Paola, la terza per San Vincenzo Ferreri. A sorteggio pubblicamente effettuato, uscì per tre volte consecutive il nome di Sant‘Antonio di Padova». Chiesa madre e via Cadorna anni 40/50 Foto prof. Luigi Battaglia Altare Maggiore 162 Foto prof. Luigi Battaglia Interno Chiesa Madre Foto prof. Luigi Battaglia Prospetto chiesa madre anno 2006 163 Foto prof. Luigi Battaglia Nicchia di S. Antonio sul prospetto della Chiesa Madre Foto prof. Luigi Battaglia Statua di S. Antonio sull‘altare Maggiore 164 Foto prof. Luigi Battaglia Opera di notevoli dimensioni del cav. Corrado Attanasio (un miracolo di S. Antonio) Foto prof. Luigi Battaglia Opera di notevoli dimensioni del cav. Corrado Attanasio (un miracolo di S. Antonio) 165 Foto prof. Luigi Battaglia 166 Foto prof. Luigi Battaglia Targa in marmo dietro l‘altare maggiore Foto prof. Luigi Battaglia Particolare della scala che porta al campanile 167 Locandina inaugurazione organo settecentesco Chiesa Madre lato a Locandina inaugurazione organo settecentesco Chiesa Madre lato b 168 Foto prof. Luigi Battaglia L‘Organo della Chiesa Madre dopo il restauro 169 Foto prof. Luigi Battaglia 170 Foto prof. Luigi Battaglia Il pulpito della Chiesa madre prima del restauro Foto prof. Luigi Battaglia Il pulpito della Chiesa madre dopo del restauro 171 CHIESA DI MARIA SS. DELLA PURITÀ O CHIESA NUOVA A tre navate anch‘essa in stile romanico-baroccheggiante, costruita a partire dal 1845. In questa Chiesa si trova il grandioso e artistico Crocifisso della Scuola del Civiletti. La Chiesa Nuova sorse nel centro del nuovo quartiere sviluppatosi ad ovest di quello antico, in strade scoscese ma parallele. I suoi abitanti, trovando scomodo raggiungere la Chiesa Madre, avanzarono la proposta di avere una chiesa più grande e più comoda. I Padri Redentoristi, recativisi in missione, l‘avvalorarono efficacemente presso la Curia di Cefalù sostenendo ch‘era giusto concedere ai 2.500 abitanti del nuovo quartiere l‘onore d‘una loro chiesa. Il vescovo del tempo fu lieto di venire incontro al desiderio dei fedeli, e senza indugi ottenne l‘autorizzazione dal Governo borbonico di costruire la chiesa desiderata. Nel 1845 furono gettate le fondamenta: clero e popolo fecero a gara nel trasporto a spalla del primo materiale occorrente per un tempio a tre navate. Il barone Lucio Mastrogiovanni Tasca, quale antico proprietario del felicissimo feudo di Regaleali e fittuario dei tenimenti territoriali, volle concorrere con la concessione di un annuo perpetuo legato di cento onze (L. 1.275), Ma gli sforzi economici e morali dei fedeli, cedettero all‘enormità della spesa non ben ponderata, e il tempio, dopo quasi otto lustri, agli occhi del Tirrito giunto sul posto per ricerche, si presentava ancora incompiuto. Oggi, col completamento dell‘opera, il tempio è una splendida realtà grazie al vivo interessamento dei rettori succedutisi nella sua cura e ai sacrifici dei fedeli. Tra i rettori più attivi occupa il primo posto il sac. Tommaso Cappellino il quale raggiunse gli USA per raccogliere dollari tra gli emigrati valledolmesi al solo scopo di continuare i lavori di completamento dell‘interno della Chiesa. Morì a cinquantadue anni proprio nel giorno della festa della Purità, titolare della chiesa alla quale aveva dedicato la sua esistenza. Il popolo gli tributò straordinarie onoranze funebri e il Comune all‘unanimità gli dedicò una delle vie che portano a questa chiesa. La sua opera fu continuata dal rettore che gli succedette, dal sac. Vincenzo Barone che curò i restauri delle due cappelle maggiori e la pavimentazione della navata centrale in marmo e fornì di nuove campane il campanile e di alcuni arredi sacri la chiesa. Nel 1937, dopo la elezione del Barone ad arciprete, vi s‘insediò come rettore un giovane sacerdote di Cefalù, il P. Pasquale Sanfilippo, che con i sussidi della Regione Siciliana e con i contributi dei fedeli e della propria pur modesta tasca definì tutti i lavori occorrenti alla dignità del tempio sognato dai fedeli valledolmesi nel lontano 1845. Si devono alla sua solerzia la riparazione del tetto della chiesa, sfondato da una bomba lanciata da un aereo americano nel 1943, l‘acquisto d‘un nuovo armonium e di lampadari e inoltre la costruzione d‘una sala cinematografica quale moderno sussidio all‘educazione dei giovani. 172 1934 prospetto prima del restauro Foto prof. Luigi Battaglia Prospetto attuale Chiesa Nuova 173 Prospetto notturno Prospetto Chiesa Nuova arch. Indovina 174 Foto prof. Luigi Battaglia Interno Chiesa Nuova Foto prof. Luigi Battaglia Targa marmorea per costruzione simulacro SS.mo Crocifisso 175 Chiesa Nuova anno 2009 giorno di Cresime 176 Carozzo Antonino appaltane della Chiesa Nuova Sig. Mammana appaltante della Chiesa Nuova Gugino Calogero fabbricante della Chiesa Nuova 177 CHIESA DEL CALVARIO Il 3 Maggio i fedeli portano del pane raffigurante le parti del corpo guarite a seguito di una grazia; dopo la messa e la benedizione del pane lo stesso viene distribuito in piccole parti a tutti i fedeli presenti. Foto prof. Luigi Battaglia Chiesa del Calvario Foto prof. Luigi Battaglia Interno chiesa del calvario 178 Foto prof. Luigi Battaglia Chiesa del Calvario ripresa dal deltaplano Foto prof. Luigi Battaglia Benedizione del pane di la santa cruci anno 2008 179 ORATORIO SS ROSARIO Dai documenti, molto scarsi per la verità, conservati nell‘Archivio Parrocchiale, risulta che il barone Cicala e il nipote don Giuseppe Cutelli, fondatori della Terra di Castel Normanno, ebbero viva cura dei fattori religiosi in seno ai propri coloni. Per i primi dodici anni circa dalla nuova fondazione, centro del culto locale fu la chiesetta adibita oggi a Oratorio del Rosario; dal 1654 in poi, portata a compimento la chiesa maggiore costruita dal Cutelli, le pratiche religiose si svolsero in questa che, come abbiamo detto, fu dedicata alla Madonna del Buon Pensiero. Il primo cappellano che, per incarico del vescovo di Cefalù, esplicò il suo ministero a Castel Normanno, fu il sac. don Paolo Di Leo che tutte le domeniche veniva a cavallo dalla natia Caltavuturo. Antica costruzione facente parte del complesso del palazzo Castellana; oggi vi si svolgono le funzioni Pasquali con l‘allestimento della cena a cui partecipano i confrati; gli antichi affreschi, a causa delle continue infiltrazioni di acqua, sono ormai in degrado anche se negli ultimi anni sono state fatte delle opere di straordinaria manutenzione. Foto prof. Luigi Battaglia Il pavimento Foto prof. Luigi Battaglia Uno degli affreschi 180 Foto prof. Luigi Battaglia La volta ormai in degrado Foto prof. Luigi Battaglia Uno degli affreschi della volta 181 EDICOLE CAPPELLE STATUE Foto prof. Luigi Battaglia Edicola votiva ubicata nel muro della casa di via Chiavetta n. 33 composta da 11 mattonelle in ceramica riportanti l‘anno 1716 Foto prof. Luigi Battaglia Via Chiavetta n.33 in rosso l‘edicola in ceramica del 1716 182 Foto prof. Luigi Battaglia Edicola Maria ausiliatrice (Via Lanza a monte) Foto prof. Luigi Battaglia Edicola via Vitt. Emanuele III° (case popolari) Foto prof. Luigi Battaglia Edicola S. Antonio (Via E. Toti) Foto prof. Luigi Battaglia Edicola Madonna di Gibilmanna (Via Monteleone) 183 Foto prof. Luigi Battaglia Edicola S. Croce (contrada Mella) Foto prof. Luigi Battaglia Statuta Padre Pio (scuole elementari) Foto prof. Luigi Battaglia Edicola S. Croce (Chiusa Madonna) Foto prof. Luigi Battaglia Edicola S. Francesco (contrada S. Francesco) Foto prof. Luigi Battaglia Edicola Piazza Medici n.17 (casa Fricano) 184 Foto prof. Luigi Battaglia Edicola Via Vitt. Emanuele II° Foto prof. Luigi Battaglia Edicola S. Antonio Via Aldo Moro Foto prof. Luigi Battaglia Edicola Madonna di Miano Foto prof. Luigi Battaglia Edicola Via Stagnone 185 PARROCI E SACERDOTI Sac. Andolina Rosario Sac. Sanfilippo Pasquale n.1911 m.17.07.1996 Padre Mariano Cristina Francescano Cappuccino Padre Mariano da Valledolmo n.17.03.1881 m.02.03.1940 (originale Pino Muscato) Padre Tommaso da Valledolmo Cappuccino n.20.02.1890 m.26.05.1966 (originale Pino Muscato) 186 Sac. Chiavetta Giovanni Sac. Castrogiovanni Giuseppe Arciprete Barone Vincenzo Sac. Barone Fedele n. 20.05.1845 m. 09.01.1922 Sac. Don Carlo Di Maria n.02.11.1861 m.02.06.1939 Padre Giuseppe da Valledolmo 187 Abate Vincenzo Castellana Sac. Tommaso Cappellino. Allo stesso è intestata una via del paese Padre Antonino Belliotti Padre Antonio M. Gioia 1834-1911 Padre Guarino Arciprete don Antonio Sciarrino 1840-1916 Padre Sciolino Primo rettore della Chiesa Nuova 188 Abate Vincenzo Castellana Padre Antonio M. Gioia 1834-1911 Don Giuseppe Castrogiovanni 1842-1914 Don Giovanni La Duca 1842-1928 Don Fedele Gullo don Giovanni A.A. Chiavetta 1859-1916 189 Don Luigi Cammarata don Fedele Barone 1845-1922 arc. Don G. Randazzo Padre Sciarrino Sacerdote don Antonio Ognibene arciprete don Salvatore Cirrito Arciprete Pennavaria 190 COLLEGIO DI MARIA E‘ collocato nel complesso del palazzo Castellana, prospiciente sulla via Garibaldi con accesso anche dal baglio Castellana. Le suore oltre a gestire l‘asilo, oggi scuola materna, nei tempi passati facevano degli ottimi dolci di Natale le cui ricette si sono tramandate in parecchie famiglie. Fino a qualche decennio addietro molte persone erano solite portare in dono la legna per cucinare, oppure olio o altre masserizie. Cortile interno anni ‗40 . Antica foto di suore del Collegio di Maria 191 azione cattolica suore Collegio di Maria 1935 192 SUORE CAPPUCCINE Fino agli anni 50 sono state presso l‘Ospedale Gioia-Barone per accudire gli ammalati poi, chiuso l‘Ospedale, sono andate via; ma un‘ inaspettato lascito di una grande casa da parte del sig. Leone Calogero le ha fatte ritornare a Valledolmo ed oggi gestiscono una scuola materna oltre a fare tante opere di bene presso gli ammalati e le famiglie bisognose. Foto prof. Luigi Battaglia La casa di via Roma delle suore Cappuccine lascito del sig. Leone Calogero 193 STAGNONE – AMBULATORIO MEDICO CHIRURGICO CAV. ROSOLINO GIOIA E DOTT. GIUSEPPE BARONE Al nobile Don Giovanni San Martino Ramondetta, Duca della Fabbrica unitosi in matrimonio con Girolama Ioppolo Cutelli (investita della baronia il 16 luglio 1748) si deve la costruzione per quei tempi colossale dell‘ampio serbatoio idrico ancora oggi chiamato Stagnone. Nel cisternone furono captate le acque delle sorgenti a monte dell‘abitato, esso accoglieva oltre 1364 metri cubi di acqua. E‘ questa una costruzione in pietrame di mt. 10,10 x mt. 38,20 h. 6,00 al colmo, spessore muri perimetrali mt. 1,60 con una serie di arcate centrali sostenute da 6 enormi pilastri, volte a crociera, anch‘esse in pietrame, di notevole valore storico-architettonico. Il Tirrito che un secolo dopo potè visitarlo, stupito, scrisse “Questa grande opera che dicesi avere costato 16.000 scudi (£.64.200), la quale per la forma della costruzione può rivaleggiare con le antiche fabbriche della dominazione romana , durò un secolo. Nel 1818 si sviluppò una frana che spaccò il suolo del cisternone e deviò le acque. Si spesero circa 4000 lire per ripararlo; ma dopo pochi anni ricomparve l’avvallamento provocato da una frana più profonda, che ne produsse il totale abbandono. Restano ancora i maestosi avanzi di sì grande opera…..” Lo Stagnone, oggetto di recente restauro, per quanto riguarda la struttura interna in pietrame, nelle sua solenne mole, oggi assolve egregiamente il suo compito in funzioni quali recite, mostre, convegni, esposizioni etc... le quali, pur non pertinenti l‘idea progettuale di partenza, lo hanno portato alla ribalta e all‘attenzione di un pubblico sempre più meravigliato ed ammmaliato dalla bellezza rustica del manufatto. Foto prof. Luigi Battaglia Interno stagnone restaurato Sulle mura dello Stagnone con le somme lasciate dal medico provinciale Prof. Barone Vincenzo e del Cav. Rosolino Gioia il Podestà Cav. Geom. Luigi Barone fece costruire l‘ambulatorio medico chirurgico inaugurandolo nel 1939; in breve tempo l‘ambulatorio assunse le funzioni di un piccolo 194 ospedale in quanto venivano dei chirurghi da Palermo ad eseguire interventi quali asportazioni di tonsille ed altri piccoli interventi. L‘organizzazione e la funzionalità era assolta dalle suore cappuccine che con grande professionalità e dedizione assistevano gli ammalati. Ancora oggi (anni duemila) sull‘esterno della costruzione è visibile la scritta in stampatello “AMBULATORIO MEDICO CHIRURGICO CAV. ROSOLINO GIOIA E DOTT. GIUSEPPE BARONE” Foto prof. Luigi Battaglia Anno 2006 la scritta ormai poco visibile Cav. Rosolino Gioia Comm. Dott. Vincenzo Barone 195 Foto prof. Luigi Battaglia Stagnone: una recente mostra del pittore Valledolmese Carmelo Cicero Dott. Cosimo Gioia ( ha devoluto L.50.000 per un‘opera di beneficenza su espresso desiderio verbale del fratello cav. Rosolino Gioia) 196 1931 comunicazione donazione L.50.000 in memoria di dr. Rosolino Gioia 197 1931 Prefettura autorizzazione accettazione donazione 198 1937 lettera di comunicazione disposizione testamentaria dr. Giuseppe Barone Notaio Ferdinando Barone ( nella qualità di erede ed esecutore testamentario del fratello comm. dott. Vincenzo Barone, ha devoluto L.40.000 per la fondazione di un ambulatorio medico chirurgico da intitolare ―Ambulatorio medico chirurgico dott. Giuseppe Barone‖) 199 1937 lettera di ringraziamento per la donazione Barone 200 Decreto 1937 autorizzazione ad accettare le donazioni Gioia-Barone pag. 1 201 Decreto 1937 autorizzazione ad accettare le donazioni Gioia-Barone pag. 2 202 1939 Comune di Caltavuturo ringraziamento per inaugurazione ambulatorio 1939 comunicazione Banco di Sicilia per inaugurazione Ambulatorio 203 PALAZZO E BAGLIO CASTELLANA Palazzo feudale sede del Conte Cutelli e delle annesse dipendenze. Al centro dell‘attuale nucleo abitativo. Ha una pianta quadrangolare con corte interna. Il complesso edilizio comprende il Collegio di Maria con chiostro colonnato interno e la Chiesa delle Anime sante. Il palazzo o castello fu elevato sino al secondo piano e si estendeva verso oriente per una lunghezza di circa 150 metri. Nel mezzo del secondo piano si spiegava un grazioso cortile con colonne reggenti degli archi ai piedi dei quali si stendevano piccole aiuole e nel centro, accanto a un albero, si elevava il collo d‘un pozzo d‘acqua perenne; una scaletta dal cortile portava all‘appartamento della famiglia. A nord della imponente costruzione si estendevano i vani terrani adibiti a stalle, pagliere, magazzini, cucine ed il bevaio; una serie rettangolare di vani cingeva l‘ampio cortile chiamato oggi «Baglio di Castellana». Si accedeva al Palazzo e ai magazzini per mezzo d‘un ampio e alto ingresso; nel mezzo del «Baglio» stava un gran pozzo che raccoglieva, e tuttora raccoglie, l‘acqua sorgiva proveniente dalla pendice della catena montuosa sovrastante. Di fronte all‘ingresso sorgeva la «ribatteria», una specie di spaccio aziendale. Il palazzo, la cui facciata è stata di recente restaurata mettendo in evidenza la struttura in pietrame, svetta con la sua enorme mole sull‘adiacente Piazza Madrice svolgendo la funzione di richiamo per i visitatori. Planimetria palazzo Castellana Palazzo Castellana anni ‗60 204 Foto prof. Luigi Battaglia Palazzo Castellana anni 2000 Foto prof. Luigi Battaglia Portone d‘ingresso al baglio Castellana Foto prof. Luigi Battaglia Androne palazzo Castellana vista verso l‘esterno 205 Stanza dove ha pernottato Garibaldi nel 1862 di passaggio a Valledolmo, oggi di proprietà dei fratelli Gugino Giovanni e Luigi (foto fornita da ex allievi convitto Cutelli di Catania) Finestre di Palazzo Castellana dove Garibaldi di passaggio fù ospitato e dalle quali si affacciò per il suo discorso nel 1862. (foto fornita da ex allievi convitto Cutelli di Catania) 206 BUSTO BRONZEO DEL DR. CASTRENZE GULLO Nei pressi dell‘entrata del cimitero comunale trovasi un busto in bronzo dell‘estinto opera dello scultore Antonio Ugo, voluto dalla cittadinanza per onorare la memoria del benefattore; il basamento del busto reca la seguente iscrizione: “Al Dott. Castrense Gullo la cittadinanza gli amici nel primo anniversario di sua morte posero XI.V.MDCCCCIII” . Il busto è l‘unica opera monumentale che i valledolmesi hanno eretto ad un loro concittadino. Esso rappresenta il sentimento di stima e di gratitudine che la cittadinanza ha voluto esprimere ad un uomo che morì dopo essersi ammalato di polmonite doppia per aver soccorso in una freddissima notte di inverno una partoriente alle prese con un difficile travaglio. Il medico si era sempre distinto per la disponibilità, la benevolenza e la generosità: non solo dispensava la sua opera di medico senza risparmiarsi, ma spesso con i più bisognosi esercitava gratuitamente elargendo, altresì, alle famiglie più indigenti le provvidenze economiche per l‘acquisto delle medicine. Si ricorda, infine, che il funerale ha visto la commossa partecipazione per la prima volta anche delle donne del paese che fino ad allora ne erano rimaste escluse poiché per consuetudine la partecipazione ai funerali era riservata ai soli uomini. Foto prof. Luigi Battaglia Busto Bronzeo del Dr. Castrenze Gullo 1902 207 BOLLETTINO PER LE ONORANZE AL DOTTOR CASTRENSE CULLO IN VALLEDOLMO 13 AGOSTO 1902 208 Foto dr. Castrenze Gullo tratta dal bollettino per le onoranze Stralcio del Bollettino per le onoranze al Dr. Castrense Gullo (Medico Chirurgo) nato in Valledolmo il 17.12.1864 (19.12.1863)? – morto l’11 maggio 1902 all’età di 38 anni.BOLLETTINO PER LE ONORANZE AL DR. CASTRENSE GULLO VALLEDOLMO 13 AGOSTO 1902 I FUNERALI Il 12 maggio u.s., furono rese solenne onoranze al compianto Dott. Castrense Gullo. Nella Chiesa Madre, convenientemente addobbata a lutto, con l‘intervento del clero, delle Autorità Civili e Militari del comune, dei sodalizi, del Corpo insegnante e di numerosissimo popolo, fu celebrata la messa funebre. Nel mezzo della Chiesa, sontuoso ergevasi il catafalco, sul quale era deposto il feretro, circondato da numerosi ceri ardenti e da magnifiche corone. Sui lati del tumulo leggevansi bellissime iscrizioni, dopo la messa tutto il popolo trasse in mesto corteo al Cimitero. In Chiesa, lungo il percorso del corteo e al cimitero furono profferite bellissime orazioni che riproduciamo integralmente. (Dall’elogio funebre del Sacerdote Giovanni Chiavetta pronunciato nella Chiesa Madre) “… Ebbe i natali qui in Valledolmo a 17 dicembre 1864 da Ignazio e Luigia Cappellino e gli furono imposti i nomi di Castrense Giuseppe. Discendente da famiglia modesta ed onorata, ….e terminati in questa gli studii elementari, compì quelli ginnasiali nella sede della nostra Diocesi. …. Col crescere degli anni si svegliava sempre più il suo ingegno, ed in Palermo, dove continuò lo studio delle classiche scuole…. Compiti appena cinque lustri , egli ha terminato di arricchire la sua mente di quel corredo di scienze che gli furono necessarie ed utili, per essere meritevole della laurea in Medicina e Chirurgia. Il dovere lo chiamava a prestare il servizio militare… Egli quindi, si ritira a Valledolmo, a vantaggio del quale presta la sua opera…. Nominato Ufficiale Sanitario e poscia Chirurgo Condotto… E qui giova opportuno far cenno alle cariche conferitegli per la fiducia acquistatasi presso le autorità competenti… 209 Nominato a sovrintendere queste scuole comunali… fino al presente come Deputato di vigilanza… sempre fu eguale ai sentimenti nello amministrare la giustizia nell’ufficio di Conciliatore, quale carica per diverse fiate gli fu conferita dal Real Governo…” Dall’elogio funebre del Sacerdote Giuseppe Castrogiovanni pronunciato lungo il percorso ―….L‘alba del 19 dicembre 1863 imporporava la porta di oriente ed un sorriso di serena Gioia scendeva sul volto della coppia Signor Ignazio Gullo e signora Luigia Cappellino che dal terzo frutto del loro amore coniugale videro adornare il loro imeneo. Ed invero, un gaio e vermiglio fiore ne spuntava che oggi ahimè! Costituisce il subietto del mio incolto funebre elogio….” …E di fatti all’età di anni ventiquattro, essendosi sempre distinto tra gli studenti, fu laureato in Chirurgia e Medicina…La carità verso il povero lo distinse mostrandosi sempre disinteressato nella professione… Ed io lo vidi diverse volte, e quasi giornalmente, visitare gl’infermi poveri, ai quali distribuiva dell’elemosina… Però era scritto ed inesorabilmente scritto il suo decreto; una piccola febbre che sulle prime, par voglia assai poco interessare la vigilanza dell‘arte medica, al volgere di pochissimi giorni si fa temuta. Si telefona in Palermo la prima e la seconda volta, viene il Dr. Piazza, si riuniscono i medici in congresso, si apprestano tutti i possibili rimedii, e quando l‘organismo, par che avesse reagito all‘inesorabile decreto, quando la madre, i fratelli, le sorelle, i parenti, gli amici, il popolo tutto con gioia sperava nella sua guarigione, ohimè!… il male si rende più intenso, le forze cominciano sempre più ad assottigliarsi, l’Eterno aveva già scritto la fatale sentenza: era mestieri che si eseguisse…. Ieri alle 4 p.m. emanava l’ultimo respiro… Vola si, a riunirti a quell‘anima benedetta del tuo caro padre…. Dall’elogio funebre dell’Avv. Giuseppe Sciarrino pronunciato al cimitero ―… Fu mite di animo, di largo disinteresse, amato da tutti, idolatrato dai suoi e dai poveri, che lo chiamavano il loro padre, il loro salvatore benefico… l’anima tua benedetta è salita nelle sfere infinite del Cielo, dove non giunge l’alito nefasto delle miserie umane, ma bensì il mesto rimpianto, il profondo rammarico del paese intero che di lacrime irrora il tuo sepolcro….‖ Dall’elogio funebre del Prof. Vincenzo Rao “… Castrense Gullo mostrò sempre ingegno svegliato, carattere mite e buono, qualità morali e virtù pregevolissime…Verso il 1890 disimpegnò la carica di Soprintendente scolastico e da più anni a questa parte quelle di Ufficiale Sanitario, Chirurgo condotto, Vice Conciliatore e Deputato di vigilanza per le scuole. Come Soprintendente e Deputato di vigilanza non si stancò mai di mettere i suoi buoni uffici presso le Amministrazioni del Comune succedutesi, perché si migliorassero i locali scolastico, si fornissero le scuole degli arredi necessari… Come Ufficiale Sanitario, ebbe sempre a curare con vera e nobile abnegazione l’igiene pubblica e quant’altro avesse attinenza colla carica, osservando e facendo scrupolosamente osservare le leggi ed i regolamenti sanitari. Come Conciliatore si fece sempre ammirare per imparzialità, rettitudine e coscienza, e soprattutto si rese benemerito per la sua instancabile cooperazione alla pace ed all’accordo fra i litiganti. 210 Castrense Gullo fu anche figlio e fratello affettuoso, amico sincero, gentiluomo perfetto, esempio di virtù. Ecco l‘uomo, la figura nobile che vediamo oggi scomparire! Ahi sventura! E sventura non solamente della famiglia, nella quale il buon Castrense lascia un vuoto impossibile a colmarsi, ma sventura anche del paese, che perde uno dei migliori suoi figli, uno dei figli più premurosi al suo bene e alla sua grandezza. Ecco l’uomo, che, nella primavera della vita, a soli 38 anni, quando tutto sorride, tutto è speranza, tutto è ideale, vediamo fulmineamente rapirci dalla inesorabile falce della morte… Ed ora, o Castrense Gullo, anima candida e benedetta, che in te porti le virtù più sublimi, i pregi più grandi, a te io porgo il saluto e le lacrime di dolore della tua inconsolabile madre, di colei che ti trasfuse la squisitezza dell‘anima sua; delle tue afflitte sorelle, che vedono rapirsi il fiore più rigoglioso; dei tuoi addolorati fratelli, che vedono strapparsi la perla più preziosa, a te io porgo il saluto particolare del tuo desolato fratello Sac. Fedele, di colui che durante la tua breve malattia ebbe a dar prove di vero eroismo, simulando il suo dolore ai tuoi occhi pieni d‘intelligenza e di amore. A nome pure degli altri tuoi parenti, che anch‘essi piangono ed amaramente piangono la tua dipartita, a nome delle Società qui convenute: il Circolo “Sempre avanti Savoia”, del quale fosti Istitutore e Presidente, la Società degli Operai, la Società Agricola “Conte di Torino”, la Società “Unione Agraria”; a nome del corpo insegnate…. A nome del tuo fido ed affranto Carmelo Parlato che vede privarsi del migliore amico; a nome infine del popolo, che silenzioso e mesto ha voluto accompagnare la tua salma in quest’ultima dimora, … Abbia riposo l‘anima tua fra gli eletti del Cielo, mentre noi quaggiù pregheremo incessantemente per la tua eterna felicità nel regno dei giusti, e ci studieremo di sapere imitare le tue virtù, che sono le virtù più belle, le virtù dei buoni e dei grandi. Addio!” Dall’elogio funebre del Cav. Ferdinando Barone (parole dette a cimitero) “… No, non credevo che a me dovesse spettare rivolgerti l’estremo addio, versare sul tuo feretro, ancora caldo, la lacrima amica!… E quando qui raccolti, associati al lutto della tua famiglia, ch‘è lutto di un intero paese, vedi tutti, renderti l’ultimo tributo di stima, non credere, no, o amico carissimo, che il dovere ci chiami: troppo vuoto tu lasci tra noi perché ciò sia l’unica manifestazione d’intenso dolore, che la tua dipartita ci arreca, di gratitudine, che l’esercizio della tua arte medica seppe creare, fra tutti quanti chiedemmo a te un consiglio, una parola di conforto nelle nostre sofferenze. A quest’opera tua benefica, non andò disgiunto l’alto concetto di spezzare le ire partigiane che per non breve tempo infastidirono il nostro paese; e tu fosti gran parte in quest’opera di armonia e di concordia, in quest’opera di rigenerazione morale. L‘espressione di un popolo qui raccolto è abbastanza eloquente per dire delle tue virtù e perciò io non vado più oltre… La falce inesorabile della morte, ha voluto staccarti da noi, ha voluto ferire crudelmente l’animo nostro; ma tu, tu, anima eletta vivrai oltre la tomba nella nostra memoria e sempre caro, tu ci ricorderai ognora il perfetto galantuomo!…” ELENCO DELLE OBLAZIONI Barone Paino lire 100 - Dottor l. Gioia 1. 30 - Cav. Ferdinando Barone l. 50 - Cappellino Gius. l. 30 - Lodico Luigi 1. 50 Fratelli Chiavetta l.. 50 - Sciarrino Luigi e fratello l.. 50 - Sac. L. Cammarata l. .30 - Orazio Siragusa 1. 25 - Laduca Vincenzo e figli l. 100 4, - Farinella Gaetano e figlio l. 20 - Prof. V. Rao l. 10 -Parlato Nicolò e Carmelo l. 10 - Carfi Franc. l. 5 Manno ing. Antonino l. 25 - Macaluso Matteo l.. 5 - Salvatore Gervasi l. 25 - Belliotti Luigi fu 211 F. l.. 25 - Castellana Rosario Guccione l. 100 - Prof. Nicolò Belliotti l. 10 - Notar Michele Battaglia l.. 10 - Barone Ignazio l. 5 - Parlato Vincenzo l. 5 - Farinella Antonino l. 5 - Martina Felice l. 10 - Lo Tempio Salvatore l.5 - Prof. Giuseppe Bellanca l. 5 Savagnone ing. Francesco l. 25 – Sac. G. Castrogiovanni l. 10 Guarino Luigi fu Luigi l. 5 - Nuccio Ca- pitano Giuseppe l. 10 - Pacini Torello l. 5 - Gullo ing. Giuseppe l. 100 - Saeli dottor Gaetano da Montemaggiore l. 25 – Grammatica Francesco l. 10 - Garofalo Nicolò appaltatore dei lavori dell‘ a-cqua l. 10 – Leone Orazio Orazio fu Fr. l. 5 - Sciaulino Vincenzo l. 5 - Belliotti Damiano fu Franc. l. 50 Bellanca, Vincenzo di Nicolò l. 5 - Sofia Calogero l. 5 - Barone Rosario, postino l. 10 - Privitera Carmelo l. 5 - Gulino Gioacchino l. 10 - Panzica Luigi l. 5 – Lo Jacono Rosario l. 5 Parlato Francesco l. 5 – Castro- giovanni Giuseppe fu Angelo l. 5 - Ippolito Antonino fu Calogero Faulisi l. 5 – Ippolito Calogero di Giusppe l. 5 - Guzzetta Domenico di Francesco l. 5 - Aprile Domenico l. 5 – Inguaggiato Alfonso l. 5 – Battaglia Onofrio e fratello l. 5 – Panzica Antonin di Saverio l. 5 – Muscarella Gioacchino di Francesco l. 5 – Puleo Vincenzo l. 5 Drago Rosario l. 5 – Gioia Antonino fu Giuseppe l. 10 – Gulino Rosario ufficiale telegrafico l. 10 – fratelli Giuseppe e luigi Scinta l. 10 – Laduca Rosario l. 5 – Vacanti Salvatore di Salvatore l. 5 – Lo Cicero Epifanio l. 5 – Tartaro Giuseppe fu Giuseppe l. 5 – Prof. Dott. Cirincione da Palermo l. 10 – Cappel lino Francesco fu Salv. L. 10 – On. Barone Mauro Turriti l. 25 – Avv. Antonino pisani l. 10 – Arnao Vincenzo l. 5 – Lo Tempio Francesco l. 5 – Vacanti Vincenzo di Salv. L. 5 – Panepinto Giu- seppe fu Calogero l. 10 – Romano Mario l. 5 – Sac. Fedele Barone l. 10 - Castrogiovanni Luigi l. 10 - Rosolino e Vincenzo Leone l. 100 – Parlato Panzica Luigi fu Giuseppe l. 5 - Bramante Pasquale, comandante la stazione dei RR. Carabinieri di Valledolmo l. 5 - Gafà Giuseppe Delegato di P. S. in Montemaggiore l. 2 - Spagnuolo Gaetano l.2,50 Giovanni Manzella l. 5 - Battista Luigi l. 2 - Marranco Rosario fu Giuseppe l. 1 - Bruno Pietro l. 2 - Andolina Rosolino fu Gius. l. 1 - Gugino Orazio fu Giovanni Antonio I. 2 - Spera Tommaso l. 1 - Spera Giuseppe l. 1 Acquisto Luigi e Calogero l. 1 - Barone Orazio fu Stanislao l. 1 Privitera Rosario Tirrità l. 1 - Barone Calogero fu Stanislao l. 1 - Spera Vincenzo fu Giovanni l. 1 - Vacanti Antonino fu An-tonino l. 2 - Barone Rosolino fu Stanislao l. 1 - Lo Iacono Salvatore fu Epifanio l. 2 - Panepinto Antonio l. 2 - Andolina Antonino fu Calogero l. 1 - Mancuso Salvatore fu Agostino l. 1 - Liberti Rosario l. 1 - Vacanti Rosario fu Luciano l. 2 - Chiocchio Maestro Nicolò l. 2 - Polizzi Luigi l. 3 - Miceli Tommaso l. 1 - Vallone Rosario fu Calogero l. 1 - Battaglia Antonino fu Vincenzo l. 2 - Spera Antonino e Giovanni l. 2 – Martina Vincenzo l. 1 - Gugino Luigi fu Calogero l. 1 - Gugino Antonio fu Rosario l. 2 -Bellanca Giuseppe di Nicolò l. 1 - Alfio Esposto, guardia munici- pale l. 1 - Vacanti Antonino di Salv. l. 2 - Di Marco Giuseppe d'Ignazio l. 2 - Gugino Salvatore fu Calogero l. 1 - Di Vita Sal- vatore l. 1 - Messina Epifanio l. 1 - Oreste Faraone l. 1 - Dispenza Vinc. fu Vincenzo l. 2 – Rizzo Cosimo l. 3 Battaglia Antonino fu Vincenzo l. 2 - Finocchiaro Sebastiano appuntato dei RR. CC. l. 1 Frattone Ercole, carabiniere l. 1 - Givi Giovanni ca- rabiniere l. 1 - Siragusa Antonino fu Mariano l. 0,20 - Piazza Cosimo di Calogero l. 0,40 - Federico Antonino fu Giuseppe l. 0,40 Genco Michele l. 0,50 - Pulvino Rosario fu Rosario l. 0,60 Ricotta Calogero fu Francesco l. 0,50 - Lodico Vincenzo fu Salv.l. 0,50 - Mancuso Vincenzo Quatrino l. 0,40 - Guzzetta Cosimo fu Cosimo l. 0,50 - Battaglia Rosario fu Ant. l. 0,20 - Guarino Ant. fu Calog. I. 0,40 - Fricano Antonino fu Antonio l. 0,40 - Gioia Liborio l. 0.50- Vella Calogero l. 0,10 - Pecoraro Rosolino di Martino l. 0,50 - Gervasi Giovanni fu Vincenzo l. 0,20 - Gioia Antonino di Carmelo l. 0.20 Chiavetta Gaetano l. 0,20 - Augello Orazio l. 0,30 - Di Cesare Giuseppe l. 0,20 - Muscarella Giuseppe fu Pietro l. 0,20 - Ippolito Giuseppe fu Orazio l. 0,50 -Allenza Serafina l. 0,20 - Genco Luigi fu Vincenzo Lo Re l. 0,50 -Gugino Vincenzo fu Antonino l. 0,20 - Dispenza Calogero fu Franc. l. 0,50 - Barone Giuseppe fu Luigi l. 0,50 - Sedita Gius. fu Salv. l. 0,50 — cav. Giuseppe Arnao l. 10 — Cannata Gioacchino l. 1 Lucido Vincenzo l. 1 — Siragusa Gesualdo l. 1 -Scianna Nicolò fu Mariano l. 5 — D‘Asaro Russo Francesco da Termini l. 10 Panepinto Giovanni fu Pietro l. 5 — Fina Michele l. 2 — Pulvino Salvatore fu Epifanio l. 50 — Russo Placido fu Luigi l. 5 — Rao Gius. fu Vincenzo l. 5 — Pulvino Epifanio fu Antonino l. 10 — 212 Belliotti prof. Vincenzo l. 10 — Manzella Vincenzo di Giuseppe l. 2 — Guarino Fortunata fu Antonino l. 1 — cav. Gaspare Arnao l. 5 Lisciandrello Francesco l. 2 — Leone Antonino Mercione l. 5 — Avv. Francesco Smergami l. 10 — Fratelli Antonino e Rosolino Granata l. 20 — Monteleone Antonino fu Donenico da Palermo l. 25 — D‘Alessandro Carmelo Salvatore l. 5 — Runfola Antonino di Luigi l. 5 — Prof. Sac. Cristoforo Grisanti da Cefalù l. 5 — Balletta Furnari Salvatore, brigadiere dei RR. CC. in Buccheri l. 1,50 — De Silvestri Vincenzo, brigadiere dei RR. CC. in S. Croce di Camerino 1. 2 — dottor Eucarpio Pisani l. 25 — comm. Gioacchino Saeli l. 25 —Militello Andrea fu Giacorno da Montemaggiore l. 25 — B.ne Domenico Pace l. 5 — Vacanti Cosimo di Salvatore l. 5 — Balsamo Agostino fu Giuseppe da Termini l. 25 — Giuseppe Lanza Conte di Mazzarino l. 25 — Bibbia Gabriele da Palermo l. 5 — Dispenza Antonino fu Antonino l. 3 — Dispenza Giuseppe fu Antonino l. 2 - Siracusa Giuseppe Agres da Palermo l. 1 — Dispenza Carmelo fu Carmelo l. 5 — Ing. Pietro Runfola l. 10 — Castellana Lanza Domenico l. 25 — Ing. Antonino Romano Ragusa l. 10 — Avv. Antonino Avellone fu Leonardo da Roccapalumba l. 50 — Siracusa En-rico fu Enrico l. 1 — Corselli Lorenzo di Salvatore l. 1 — Stan-campiano Sac. Benedetto l. 1 — N. N. 0,20 — Prof. Ignazio Vacanti l. 5 — Cappellino Calogero fu Salv. residente in America l. 50 Scuole — 4a e 5a maschile: Muscarella Giuseppe di Gioacchino l.1 — Pulvino Antonino di Epifanio l. 0,50 — Di Pasquale Anto- nino l. 1 — Battaglia fortunato l. 0,40 — Tartaro Giuseppe l. 0,20 — Gugino Vincenzo l. 0,20 — Cristina Calogero l. 0,20 Dispenza Orazio l. 0,10 — Farinella Gaetano l. 0,20 — Vacanti Salvatore l. 0,50 — 4a e 5a femminile: Bruno Maria l. 0,25 — Tartaro Loreta l. 0,25 — Carfi Maria l. 0,10 — Chiavetta Giuseppina l. 0,50 — Romano Marianna l. 0.50 — Laduca Concetta l. 0,50 — Nuccio Adele l. 0,25 —Parlato Antonietta l. 0.25 - Parlato Concettina 0,25 — Oddo Grazia l. 0,25 — Civiletto Gelsomina l. 0,10 — Vacanti Ignazia l. 0,25 —3a maschile: Barone Luigi l. 1 — Muscarella Francesco l. 0,25 —Ger- vasi Giovanni l. 0,50 — Battaglia Antonio l. 0,50 — Di Vita Vin cenzo 0,50 — Leone Giuseppe 0,40 — Vacanti Carmelo 0,40 — Inguagiato Tommaso l. 0,30 — Parlato Fortunato l. 0,25 — Geraci Giuseppe l. 0,25 — Rizzo Vincenzo 0,25 — Alessandro Antonino —l. 0,25 — Rizzo Salvatore 0,20 — Bruno Giovanni l. 0,20 — Fa-rinella Antonino l. 0.20 — Dispenza Gesualdo l. 0,25 — Chiavetta Orazio l. 0,05 — Dispenza Vincenzo l. 0,05 — 3a femminile: Cicero Genoveffa l. 1 — Barone Concettina l. 1,60 — Muscarella Gerolamo l. 1 — Lisciandrello Domenica l. 1 — Conti Rosa l. 0,20 — 2a maschile. Parlato Giuseppe l. 0,50 — Battaglia Giovanni l. 0,30 — Parlato Orazio l. 0,20 — Tagliarino Giovanni l. 0,20 — Alessi Rosario l. 0,20 — Inguagiato Orazio l. 0,15— Alessi Calogero l. 0,15 — Conti Orazio l. 0,25 — Conti Orazio l. 0,05 — Leone Calogero l. 0,05— Fusca Giuseppe l. 0,20 — Dispenza Calogero l. 0,10 — Barca Michele l. 0,05 - 2a femni.: Cicero Rosina l. 1 — Gullo Lucia l. 0,50 1a masch. Diversi alunni l. 0,30 — 1a femm. Laduca Francesca l. 1 — Guzzetta Giuseppa l. 1 — Martina Maria l. 0,25 — Leone Ca-logera l. 0,05 Tartaro Salvatore fu Giuseppe l. 10 — Scafidi Francesco fu Giuseppe l. 25 - Sciarrino Francesco del notar Giovanni l. 25. — Aglia-loro Emanuele l. 5 — Bellanea Alfonso fu Filippo residente in America l. 10 — Dr. Gandolfo Bozzilleri residente in america l. 1,0 — Prof. Serafino Scinta residente in America l. 5. TOTALE L. 213 2127,6 MONUMENTO BRONZEO AI CADUTI, Anch‘esso opera dello scultore palermitano Antonio Ugo collocato nella piazza principale del paese. Fu inaugurato nel dicembre 1926 alla presenza del Prefetto Cesare Mori. Il monumento ai caduti fu realizzato dallo scultore palermitano Antonio Ugo. L‘inaugurazione del monumento avvenne nel dicembre 1926, come si rileva dalla delibera consiliare n.5 del 27.03.1927 con la quale il Comune “contribuisce nelle spese per l’erezione e per l’inaugurazione del monumento ai caduti di Valledolmo con la somma di L.4.000” dalla stessa delibera si rileva che il monumento è stato inaugurato “nel Dicembre scorso”. All‘inaugurazione era presente il prefetto Cesare Mori ritratto in una foto dell‘epoca e l‘0n. Cucco (la presenza dell‘on. Cucco è stata indicata da Rosario Vallone Presidente società operaia). L‘inferriata che circondava il monumento era stata rimossa negli anni ‘40. Successivamente, per una piu‘ agevole svolta dei veicoli che dovevano immettersi dal corso principale in via Cadorna, venne eliminata l‘originaria aiuola ricavata sulla prima pedata del basamento. L‘inferriata originaria esistente presso i locali comunali era costituita da n. 7 pezzi da mt. 2,00, n. 1 pezzo da mt.1,40, n. 1 pezzo (cancelletto d‘entrata) da mt 0,60, per un totale di ml 16,00. L‘originaria inferriata e relativo cancelletto del monumento ai caduti e‘ stata reinstallata il 13.8.1998 rispettando la nuova misura del basamento e quindi accorciando le inferriate. Uno dei pilastrini e precisamente quello posteriore destro, riporta inciso il nome dell‘artigiano che realizzo‘ l‘inferriata Cerami Paolo e l‘anno 1926. I pezzi di inferriata rimanenti (n. 2 da mt 2,00 circa e n.2 da mt.1,00 piu‘ n. 1 piantone) sono stati depositati nei locali del macello di via Sicilia. Negli anni ‘60 il monumento è stato investito da un camion senza conducente proveniente dalla parte a monte; nella rovinosa caduta ha riportato delle scheggiature nel marmo del basamento, ma soprattutto la rottura della bella lapide poi sostituita con la stessa scritta ma su una lastra di marmo bianco totalmente liscia. Il 18.12.1998 si viene a conoscenza che al monumento e’ stato asportato, ad opera di ignoti, un pezzo del bastone impugnato con la mano destra e precisamente il tratto di circa 30 cm. sporgente posteriormente, oltre il palmo chiuso così come si evince dalle vecchie foto. Inaugurazione monumento anno 1926 214 Valledolmo Dicembre 1926 - Inaugurazione del Monumento ai caduti e della Centrale Elettrica con la presenza del Prefetto Cesare Mori (sul palco col cappello scuro e le mani conserte), del federale Alfredo Cucco (alla destra del Prefetto), del Dr. Cosimo Gioia (a sinistra del Prefetto) e autorità di Valledolmo – Sul muro della Chiesa Anime Sante è visibile la scritta con lampadine ―W Valledolmo che risorge‖. Si racconta che quando il Prefetto Cesare Mori fu a Valledolmo (dicembre 1926 in occasione dell‘inaugurazione del monumento ai caduti e dell‘illuminazione pubblica prodotta dalla locale centrale elettrica) nel corso del suo intervento tenuto sul palco innalzato a ridosso della Chiesa delle Anime Sante, mentre parlava contro la mafia, qualcuno dalla folla gridò ad alta voce “Abbasso la mafia”, il Prefetto di rimando pronunciò la frase “No abbasso la Mafia… ma addosso alla mafia” nel bel mezzo dello scrosciante applauso che seguì si udì un sonoro fischio (di disappunto) ma non si riuscì ad individuarne nè la provenienza nè l‘autore. Valledolmo dicembre 1926 il prefetto Mori si accinge ad andare in piazza per l‘inaugurazione del monumento ai caduti 215 Anni ‗20 il monumento prima della collocazione dell‘inferriata Anni ‘30 manifestazione 4 Novembre Anni ‘40 il monumento con l‘inferriata originale Monumento ai caduti con lapide originale anni 50 216 Anni ‘40-50 il monumento dopo l‘eliminazione dell‘originaria aiuola ricavata sulla prima pedata del basamento. E‘ ben visibile la lapide in marmo poi sostituita dopo la rottura a causa della caduta nell‘incidente con il camion. Monumento ai caduti con lapide originale anni 50 217 Foto prof. Luigi Battaglia Particolare dell‘inferriata con inciso il nome CERAMI PAOLO e l‘anno 1926 Commemorazione 4 Novembre anni ‗80 legge l‘elenco dei caduti Il cav. Giuseppe Sciavolino “ragazzo del 99” così erano detti i più giovani chiamati a combattere la prima guerra mondiale 1915-1918 218 PARCO DELLE RIMEMBRANZE E‘ stato realizzato negli anni ‘20 alla fine della prima Guerra mondiale, in un terreno donato dalla famiglia Pulvino, su una superficie di circa 1500 mq. sono stati piantati degli alberi di olmo ed ognuno di essi simboleggiava un caduto Valledolmese, inoltre il sito è stato recintato con una inferriata in ferro battuto. Vi si accede dalla via Vitt. Emanuele II° con una scalinata che arriva ad un ampio cancello portante la scritta ―PARCO DELLE RIMEMBRANZE―. In due viali uno a destra ed uno a sinistra, erano state collocate otto bombe disinnescate dell‘altezza di circa un metro (forse a simboleggiare che erano state strumento di morte). Il parco o la villa, come comunemente era chiamata poi dai cittadini, è stato inaugurato nel 1926, lo stesso anno del monumento, alla presenza del Prefetto Cesare Mori. Il parco fino agli anni ‘60 era spesso meta di passeggiate scolastiche o sfondo di fotografie di gruppo. Purtroppo tutto il plesso è stato completamente abbandonato per diverso tempo per cui verso gli anni ‘80 è stato fatto un radicale intervento con la piantumazione di nuovi alberi e siepi, la realizzazione di vialetti e della illuminazione lasciando la scalinata ed il cancello; non sono state ricollocate le bombe. Anni ‘40 foto di gruppo familiare all‘ingresso del parco delle rimembranze. Si nota l‘ampio cancello con la scritta e alcune delle bombe disinnecate 219 Poesia tramandata a memoria il 04.12.2002 dalla zia Peppina (Giuseppa Barone vedova Lo Tempio Rosario “Sasà”) recitata dalla bambina Pollina Filomena (orfana di un caduto in guerra) alla Inaugurazione del Parco delle Rimembranze (1926) Oh com‘è sacro il memore giardino e‘ sorto nella nostra città e col nome di un martire o bambini ogni alberello ormai si chiamerà e su quel nome di un eroe caduto per far la patria sua più libera e grande intreccerà quell‘albero cresciuto le sue perenne e floride ghirlande Il mormorio delle sue fronde al vento ai giovani dirà dell‘avvenire e di rimembranza un dolce sentimento volgete a chi da eroe seppe morir Autore sconosciuto Il parco delle rimembranze alla data odierna 220 GLI ANNI TRISTI DELLE GUERRE: VALLEDOLMESI CADUTI NELLA GUERRA DEL 1915-18 IN ROSSO I CADUTI AGGIUNTI A OTTOBRE. 2009 SULLA SCORTA DI UN ELENCO FORNITO DAL PERSONALE CHE STA DIGITALIZZANDO L’ARCHIVIO STORICO IN CUI SONO STATI RITROVATI ALCUNI FASCICOLI EVIDENZIATI NELLE NOTE COGNOME E NOME 1. ALLENZA ORAZIO 2. 3. 4. 5. BARONE LUIGI BARONE SALVATORE BARONE SERG. ANTONINO BATTAGLIA ROSARIO 1° LUOGO E DATA DI NASCITA EVENTUALE SEPOLTURA RILEVATA DAL SITO DEL MINISTERO DELLA DIFESA Nome: ORAZIO Cognome: ALLENZA Data di Nascita: 5/4/1879 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: ITALIA Data Decesso: 23/8/1917 Luogo Decesso: PALERMO Data di Nascita: 19/9/1887 Luogo di Nascita: RAGUSA 6. BATTAGLIA ROSARIO 2° 7. BATTAGLIA VINCENZO 8. BELLANCA ANTONINO 9. BELLANCA TEN. ATTILIO 10. BELLIOTTI IGNAZIO 11. BONDETTI CAP. EZIO 12. BORZILLIERI PIETRO 13. CANNELLA GIUSEPPE 14. CARACAUSI PIETRO 15. CASTIGLIONE ANTONINO 16. CHIAVETTA GIANDOMENICO 17. CHIMERA ORAZIO Luogo Sepoltura: SEPOLTURA NON NOTA Data Decesso: 30/5/1916 Luogo Decesso: 34 SEZ. SANITA' Data di Nascita: 5/10/1886 Luogo di Nascita: RAGUSA Luogo Sepoltura: ITALIA Data Decesso: 3/11/1916 Luogo Decesso: MEDIO ISONZO Data di Nascita: 7/10/1895 Luogo di Nascita: VITTORIA Luogo Sepoltura: BLIGNY – CIMITERO MILITARE ITALIANO Data Decesso: 25/6/1918 Luogo Decesso: - Data di Nascita: 24/2/1895 Luogo di Nascita: CASTELTERMINI Luogo Sepoltura: ITALIA Data Decesso: 7/8/1916 Luogo Decesso: SUL CARSO 221 PATERNITA‘ E MATERNITA‘ 18. CIVILETTO PIETRO 19. COMELLA COSIMO 20. CONTI GIOVANNI 21. CONTI ORAZIO 22. COSTANZA ORAZIO 23. CRISTINA ORAZIO 24. D‘ALESSANDRO VINCENZO 25. DI CHIARA FRANCESCO 26. DI PASQUALE ROSARIO 27. DINOLFO ROSOLINO 28. DISPENZA VINCENZO 29. ESPOSTO ANTONINO 30. ESPOSTO CALOGERO 31. FALCONE ORAZIO COSIMO 32. FARINELLA ANTONINO 33. FAVARI GIOVANNI 34. FERRARA SALVATORE 35. GANCI LUCIANO 36. GARLISI ALFONZO 37. GENCO GIUSEPPE 38. GENNUSO SALVATORE 39. GERACI GIUSEPPE Data di Nascita: 16/12/1897 Luogo di Nascita: PALERMO Luogo Sepoltura: FRANCIA Data Decesso: 14/10/1918 Luogo Decesso: - Nome: COSIMO Cognome: FALCONE Data di Nascita: - Luogo di Nascita: - Luogo Sepoltura: NAPOLI – SACRARIO POSILLIPO Data Decesso: - Luogo Decesso: - Data di Nascita: 30/1/1878 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: BLIGNY – CIMITERO MILITARE ITALIANO Data Decesso: 4/4/1918 Data di Nascita: - Luogo di Nascita: - Luogo Sepoltura: OSLAVIA – SACRARIO MILITARE Data Decesso: - Luogo Decesso: CANALE 70-F.13 Non trovato Data di Nascita: 1883 Luogo di Nascita: - Luogo Sepoltura: ITALIA Data Decesso: 26/10/1918 Luogo Decesso: PIAVE 40. GERVASI ANTONINO 41. GIUFFRE‘ ANTONINO 42. GIUFFRE‘ ORAZIO 43. GIUNTA CARMELO 44. GUARINO ROSOLINO 45. GUASTELLA GIOVANNI 46. GUGINO FRANCESCO 47. GUZZETTA SERAFINO 48. IACHELLA GIOVANNI 49. INFANTINO CALOGERO 50. INGUAGGIATO SALVATORE 222 51. IOVINO LIBORIO 52. IOVINO SALVATORE 53. IPPOLITO GIUSEPPE 54. IPPOLITO MICHELE 55. LA GRECA VITO 56. LIBERTI NUNZIO 57. LO DICO SALVATORE 58. MANCUSO AGOSTINO 59. MANUELE GIACOMO 60. MANUELE GIOVANNI 61. MESSINA GIUSEPPE 62. MIRABILE TEN. ANTONIO 63. MUFFOLETTO VINCENZO 64. MUSCARELLA ANTONINO 65. ORLANDO GIUSEPPE 66. PIAZZA ORAZIO 67. PISA ANTONINO 68. PIZZOLANTI ANTONINO 69. POLLINA ANTONINO 70. POLLINA ROSOLINO 71. PRIVITERA CALOGERO 72. PRIVITERA ORAZIO 73. PUCI GIUSEPPE 74. PULVINO DAMIANO 75. PULVINO ROSARIO 76. RANDAZZO ORAZIO 77. RICOTTA ANTONINO 78. RIZZO GANDOLFO 79. RUNFOLA LUIGI 80. SAUSA (SUSA) ANGELO 81. SCOZZESE SAVERIO 82. TERESI GIUSEPPE 83. TRIBUNELLA COSIMO 84. TRIPI VINCENZO 85. VACANTI GIUSEPPE 86. VACANTI SALVATORE 87. VILLA VINCENZO 223 quadro foto caduti 1915-1918 situato nell‘aula consiliare Attestato di benemerenza al mutilato di guerra GUZZETTA TEODORO 224 VALLEDOLMESI CADUTI NELLA GUERRA DEL 1940-45 IN ROSSO I CADUTI AGGIUNTI NELL’ OTTOBRE 2009 SULLA SCORTA DEI FASCICOLI PENSIONI DI GUERRA COGNOME E NOME ALLENZA GIUSEPPE Nascita, luogo e data decesso, sepoltura (rilevata dal sito del ministero) Paternità Data di Nascita: 9/2/1922 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: Sconosciuto Data Decesso: 25/1/1943 Luogo Decesso: - Note 54° Rgt Fanteria sforzesca Disperso in Russia Settore centrale medio Don fronte est Paternità BATTAGLIA SALVATORE Data di Nascita: 1/8/1921 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: UCIOSTOIE Data Decesso: 15/3/1943 Luogo Decesso: - Paternità Giuseppe - Miravola Maria Atonia residenti in Via Roma 43 BATTAGLIA VINCENZO Data di Nascita: 16/6/1919 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: VALLEDOLMO CIMITERO COMUNALE Data Decesso: 22/12/1942 Luogo Decesso: SIDI EL HANI VERB.1153 Fratello del caduto Battaglia Vincenzo. 121 RGT.ART. DIV. FTR. 2^ batteria 28° gruppo Disperso nell‘ansa del Don ―werch Mamon‖ – Da esiti ricerche fatte da Onorcaduti il Ministero della difesa con nota del_______________ prot- ________ pervenuta il _________ comunicava che il soldato, caduto prigioniero il 17.12.1942, internato nel campo 56 di Uciostoje Reg. Tambov, era ivi deceduto il 15.3.1943 e sepolto in fossa comune. Vedi dati pag. 2 del suppl n. 66 dell‘UNIR in possesso Del fratello del caduto Battaglia Giuseppe Via Roma 43 Fratello del caduto Battaglia Salvatore. Caduto in Combatt. nel Djebel Hannicat settore di Kirouan Tunisia – Sepolto nel Sacrario Militare di Bari – Il 5 aprile 2001 le spoglie del soldato sono state traslate nel cimitero di valledolmo, nella tomba di famiglia Paternità Giuseppe - Miravola Maria Atonia residenti in Via Roma 43 BELLANCA ALFONSO Data di Nascita: 31/7/1914 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: Sconosciuto Data Decesso: 30/1/1943 Luogo Decesso: - Paternità Vincenzo – La Duca Rosa 225 Caporal Maggiore BELLIOTTI DAMIANO Data di Nascita: 13/2/1921 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: Sconosciuto Data Decesso: 25/4/1945 Luogo Decesso: - Paternità BURRAFATO CARMELO Data di Nascita: 23/7/1920 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: VALLEDOLMO CIMITERO COMUNALE Data Decesso: 20/10/1944 Luogo Decesso: - Paternità 36° Rgt Art Deceduto nell‘ospedale per prigionieri italiani di Zeithain nella ex Germania Orientale, le spoglie del soldato dal cimitero italiano di Zeithain sono state traslate nel cimitero di Valledolmo il 14.1.1992 Francesco n. a Ragusa 15.02.1880 Campo Salvatora n. a Ragusa 20.02.1892 Via Montegrappa 6 BUTERA ORAZIO Data di Nascita: 28/5/1916 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: BARI - SACRARIO MILITARE CADUTI "OLTREMARE" Data Decesso: 23/1/1941 Luogo Decesso: - Richiamato il 7.5.1940 assegnato al 3° Fanteria e poi al G.A.F. settore P. 36 deceduto in guerra, zona di Bardìa Sposatosi il 27.4.1940 con D‘agostaro Carmela nata a New York il 26.05.1919 non ha lasciato figli Paternità Alfonso n Aragona 22.05.1885 - Mulè Rosaria n Valledolmo 6.12.1889 Data di Nascita: CIVILETTO GIUSEPPE Luogo di Nascita: Luogo Sepoltura: Data Decesso: Luogo Decesso: Paternità Calogero n. 4.12.1886 - Guzzetta Calogera n. 25.2.1889 Legione CC.RR. di Torino (Carabiniere) – Inquadrato dopo l‘8.9.1943 presso la II Divisione partigiana ―Paletta‖ – Brigata ―Nello‖ munito di tessera rilasciata dal Comitato di Liberazione Nazionale n. 477 – Deceduto nell‘Ospedale Maggiore di Novara in seguito ad incidente automobilistico Data di Nascita: CIVILETTO VINCENZO Luogo di Nascita: Luogo Sepoltura: Data Decesso: Luogo Decesso: Aviere di governo 4^ Squadra aerea Dichiarato irreperibile a seguito dell‘affondamento del piroscafo ―GRITTI‖ avvenuto il 3.9.1941 nel mare mediterraneo Paternità Giacinto - Inzinna Maria nata a Caltavuturo 04.9.1885 residenti in via Tasca n. 1 226 COMITO GIUSEPPE Data di Nascita: 2/10/1916 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: BARI - SACRARIO MILITARE CADUTI "OLTREMARE" Data Decesso: 26/11/1941 Luogo Decesso: MECHILI-EL DUDA 65° Rgt Tfr 2 Btg Dichiarato disperso. Da esiti ricerche, fatte da Onorcaduti, il Ministero della Difesa con nota del 12.10.1998 Prot.LEV – 7^/93261/StC/V.di S. pervenuta. 22.10.1998, comunicava che il soldato era caduto in combattim. sulla pista MECHILI – EL DUDA – Sepolto nel cimitero di Tripoli e poi nel Sacrario Militare di Bari Settore Africa orientale. Paternità DI BELLA MARIANO Pietro n 27.4.1891 – Muscarella Carmela Data di Nascita: 18/2/1922 Luogo di Nascita: COLLESANO Luogo Sepoltura: NEKRILOVO Data Decesso: 27/1/1943 Luogo Decesso: Paternità Gandolfo DI CARLO PIETRO Data di Nascita: 5/10/1914 Luogo di Nascita: ALIA Luogo Sepoltura: CHIETI SACRARIO Data Decesso: 19/8/1943 Luogo Decesso: CHIETI Paternità 277° Rgt Ftr 2° Btg richiamato alle armi il 29.1.1942 (sposato con Randisi Giuseppa di Girolamo nata a Joppolo Giancaxio il 22.3.1922 – Di Bella Gandolfo n Valledolmo 12.7.1942 figlio del disperso in Russia 74° Rgt Ftr.Morto nell‘ospedale sanatoriale S:Camillo di Lollis di Chiesti (sposato con Mezzasalma Concetta n. a Valledolmo il 11.11.1920 figli: Di Carlo Giovanna n Alia 23.3.1938 – Maria Orazia n. Alia 21.9.1939 – Vincenza n. a Valledolmo 3.5.1942 Loreto DISPENZA ANTONINO Data di Nascita: 8/6/1922 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: Sconosciuto Data Decesso: 20/12/1942 Luogo Decesso: - 26° Btg Mortai da 81 Div. Torino Fratellastri del disperso: (Sinieri Rosa n 7.7.1935 – Giuseppe n. 9.10.1937 Francesco n. 25.4.1940 pat. Luciano e Conti Giuseppa) Paternità Francesco - Conti Giuseppa nata 8.4.1902 Data di Nascita: ESPOSTO ANTONINO Luogo di Nascita: Luogo Sepoltura: Data Decesso: Luogo Decesso: Paternità Rosario n. 11.10.1892 – Cerrone Maria Santa n a Niscemi 8.1.1897 Via Fiume 40 FARRUGGIA CARMELO Data di Nascita: 27/11/1914 Luogo di Nascita: ARAGONA Luogo Sepoltura: Sconosciuto Data Decesso: 1/1/1943 Luogo Decesso: - Paternità 227 1° Rgt Genio Telefonisti Torino – Passato nelle file partigiane 4^ Div Garibaldi (riconoscimento qualifica di partigiano) deceduto a Chialamberto (TO) Via Prati a seguito scontro a fuoco con elementi nazifascismi e formazioni partigiane Data di Nascita: Luogo di Nascita: Luogo Sepoltura: GENCO PIETRO Data Decesso: Luogo Decesso: Paternità GERACI SALVATORE Orazio - Civiletto Calogera Data di Nascita: 15/12/1918 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: SPASSKI ZAVOD Data Decesso: 27/6/1943 Luogo Decesso: - Paternità GERVASI FEDELE Giuseppe – Mormino Maria sposato a Terni con Coffaro Ida il 20.07.1941 Data di Nascita: Luogo di Nascita: Luogo Sepoltura: Data Decesso: Luogo Decesso: Paternità Francesco Guzzetta Francesca GUARINO GIUSEPPE Data di Nascita: 30/9/1921 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: Sconosciuto Data Decesso: 21/12/1942 Luogo Decesso: - Paternità Data di Nascita: Luogo di Nascita: LEONE ROSARIO Luogo Sepoltura: Data Decesso: Luogo Decesso: Paternità MANCUSO GIUSEPPE Data di Nascita: 2/1/1916 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: BARI SACRARIO LAPIDI MURALI Data Decesso: 21/1/1941 Luogo Decesso: TOBRUK Paternità Pietro - Saia Antonina MANCUSO SALVATORE Data di Nascita: 30/9/1922 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: BARI SACRARIO MILITARE CADUTI "OLTREMARE" Data Decesso: 25/1/1944 Luogo Decesso: VERB. AT.1072 Paternità Calogero - Siragusa Maddalena 228 Soldato del 3 RGT Bers. Non presente nell‘elenco dei caduti sino al 2007 Lager 99 Karakanda i dati sono stati rilevati dal Vol. 1 pag. 50 dell‘UNIR in possesso di Battaglia Giuseppe Via Roma 43 (dei dati relativi al matrimonio ne era a conoscenza Battaglia Giuseppe) Caduto in Grecia MAZZARESE ROSARIO Data di Nascita: 22/12/1918 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: TALIZA Data Decesso: 29/1/1943 Luogo Decesso: - Paternità Alfonso Santo Data di Nascita: MAZZARESE ROSARIO Luogo di Nascita: Luogo Sepoltura: Data Decesso: Soldato del 82° Reg.to Fanteria Lager 165 Taliza - Non presente nell‘elenco dei caduti sino al 2007 i dati sono stati rilevati dal Vol. 5 pag. 44 dell‘UNIR in possesso di Battaglia Giuseppe Via Roma 43 Luogo Decesso: Paternità Antonino - Ippolito Calogera Data di Nascita: MELI CALOGERO Luogo di Nascita: Luogo Sepoltura: Data Decesso: Luogo Decesso: Caporale Paternità MILLONZI GIUSEPPE Data di Nascita: 22/12/1918 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: TALIZA Data Decesso: 29/1/1943 Luogo Decesso: - Paternità MUSCATO ROSOLINO Data di Nascita: 24/3/1921 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: Sconosciuto Data Decesso: 17/1/1943 Luogo Decesso: CROAZIA Paternità OGNIBENE CALOGERO Data di Nascita: 14/6/1922 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: RUSSIA Data Decesso: 18/12/1942 Luogo Decesso: RUSSIA Paternità Calogero - Martina Maria Grazia 229 PRIVITERA ORAZIO Data di Nascita: 28/10/1916 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: MIGNANO MONTELUNGO CIMITERO MILITARE Data Decesso: 10/7/1943 Luogo Decesso: - Paternità Antonino RIZZITELLO PAOLINO Data di Nascita: 3/2/1913 Luogo di Nascita: CALTAVUTURO Luogo Sepoltura: FRANCOFORTE – CIM. MILITARE ITALIANO D'ONORE Data Decesso: 24/2/1945 Luogo Decesso: - Paternità Nicolò RIZZO FRANCESCO Data di Nascita: 26/12/1916 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: SASSARI – SACRARIO Data Decesso: 8/1/1944 Luogo Decesso: - Paternità Calogero - Sangiorgi Rosa RUGGIERI GIUSEPPE Data di Nascita: - Luogo di Nascita: - Luogo Sepoltura: ST. MANDRIER SACRARIO MILITARE ITALIANO Data Decesso: 26/1/1945 Luogo Decesso: VERB.756 Paternità SCIARRINO ANTONINO Data di Nascita: 24/3/1924 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: PORTICI CIMITERO COMUNALE Data Decesso: 17/7/1943 Luogo Decesso: PORTICI Paternità 230 Medaglia AG al valore - Morto nell‘Ospedale militare di Caserta SINIERI VINCENZO Data di Nascita: 18/5/1918 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: BARI SACRARIO MIL. CADUTI "OLTREMARE" 4/4/1942 VERB. 6594 Data Decesso: Luogo Decesso: Paternità SPATARO SALVATORE Data di Nascita: 28/5/1920 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: ALTARE - SACRARIO Data Decesso: 25/12/1942 Luogo Decesso: RIMINI Paternità SURDI GIUSEPPE Data di Nascita: 11/8/1920 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: RUSSIA Data Decesso: 31/3/1943 Luogo Decesso: - Paternità Giuseppe – Conti Giuseppa nata 8.4.1902 TERESI ORAZIO Data di Nascita: 22/8/1915 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: Sconosciuto Data Decesso: 9/1/1943 Luogo Decesso: RUSSIA 79° Btg 208° Ftr C. DI ed Enti vari FTR Non presente nell‘elenco dei caduti sino al 2007 i dati sono stati rilevati dal Vol. 3 pag. 55 dell‘UNIR in possesso di Battaglia Giuseppe Via Roma 43 Fratellastri del caduto: Sinieri Rosa nna 7.7.1935 – Giuseppe n. 9.10.1937 Francesco n. 25.4.1940 pat. Luciano e Conti Giuseppa Caduto in Croazia – Ha una figlia Suor Maria Grazia – Suora cappuccina vivente ad ott. 2008 (data di aggiornamento dell‘elenco da notizie sul caduto avute dal Prof. Cristina) Paternità Ignazio e Costantino TERESI ORAZIO Data di Nascita: 4/9/1908 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: Sconosciuto Data Decesso: 28/6/1943 Luogo Decesso: CROATO Paternità Orazio TRIPI ANTONINO Data di Nascita: 30/10/1912 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: TAMBOV Data Decesso: 27/4/1943 Luogo Decesso: OSP. 2599 TAMBOV Paternità 231 Caporal Maggiore Data di Nascita: Luogo di Nascita: Luogo Sepoltura: VALLONE AGOSTINO Data Decesso: Aviere di governo Luogo Decesso: Paternità Calogero - Mancuso Concetta VALLONE PIETRO Data di Nascita: 1/12/1921 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: UCIOSTOIE Data Decesso: 31/3/1943 Luogo Decesso: - Paternità Soldato del 79° Reg.to Fanteria lager 56 Uciostoje - Sino al 2007 si conosceva solo il nome e cognome altri dati sono stati rilevati dal Vol. 3 pag. 59dell‘UNIR in possesso di Battaglia Giuseppe Via Roma 43 Antonino VITALE ANTONIO GIUSEPPE Data di Nascita: 27/1/1920 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: Sconosciuto Data Decesso: 9/5/1944 Luogo Decesso: - Paternità Cosimo - Iuvino Orazia Data di Nascita: Luogo di Nascita: ZANGHÌ CALOGERO Luogo Sepoltura: Data Decesso: Luogo Decesso: Paternità 232 Caduto in Grecia Soldato Battaglia Salvatore dichiarato disperso ―PRESENTE ALLE BANDIERE‖ Russia : Uciostoje campo 56 fossa comune luogo di sepoltura del soldato Battaglia Salvatore 233 Lettera del 24.07.2000 del Ministero della difesa alla famiglia Battaglia per comunicazione data decesso congiunto Battaglia Salvatore e luogo di sepoltura 234 Reduci di Russia in Ospedale per traumi di congelamento ai piedi. In 1^ fila da sx il 3° seduto col bastone è Giorgio Gurrieri ritornato a Valledolmo 235 RIENTRO SPOGLIE MORTALI DEL SOLDATO BURRAFATO CARMELO In data 14.01.1992 sono rientrate dal cimitero di Zeitan della Germania Orientale le spoglie mortali del soldato Burrafato Carmelo; di seguito si riportano il manifesto, una fotografia della cerimonia in piazza, il discorso del Sindaco e una lettera dello stesso soldato: Manifesto per rientro salma Burrafato Carmelo Cerimonia rientro soldato Burrafato Carmelo 236 RIENTRO SPOGLIE MORTALI CADUTO BURRAFATO CARMELO Valledolmo 14.1.1992 DISCORSO DEL SINDACO NICOLO’ MICELI Concittadini oggi siamo qui riuniti per accogliere i resti mortali del soldato BURRAFATO CARMELO che torna al paese da cui partì nel lontano 1941 per adempiere al servizio di leva. Il giovane soldato fu assegnato ad una delle Divisioni che nel 1942 partirono per quella folle avventura della II guerra mondiale che coinvolse l’Italia a conclusione del ventennio fascista. Il cimitero di Zeitan della Germania Orientale per circa cinquant’anni ha custodito le spoglie del giovane Carmelo Burrafato caduto in battaglia il 20 ottobre del 1944. Assieme a tanti altri commilitoni Egli torna in Sicilia tra di noi, al Suo Paese che Lo vide ancora giovane, pieno di speranze nella vita, desideroso sicuramente di rendersi attivo nel mondo del lavoro, di crearsi una famiglia. Come qualsiasi altro giovane della Sua età, il dovere lo chiamò a soli 21 anni, Carmelo era nato il 27.6.1920, a partecipare ad operazioni militari in territori sconosciuti e inospitali, sottratto alla famiglia in nome della Patria. Onoriamo il giovane soldato assieme ai combattenti di tutte le guerre e a tutti gli altri soldati valledolmesi caduti per la Patria che con la loro vita hanno onorato la città di Valledolmo. Il soldato Burrafato Carmelo adesso riposerà nel cimitero comunale e sarà ricordato assieme a tutti gli altri caduti nel Parco delle Rimembranze. Onoriamo il soldato Burrafato Carmelo e gli altri caduti, che siano di esempio alle giovani generazioni, di attaccamento al dovere, agli obblighi civili e militari in difesa dello Stato e di amore per la propria Patria. Le vittime innocenti di tutte le guerre ispirano sentimenti di commozione e di amore patriottico, oggi però tutti auspichiamo che i problemi internazionali si risolvano pacificamente con i mezzi diplomatici, convinti come siamo che le guerre hanno provocato soltanto lacerazioni sociali, perdite di giovani vite, orrori e distruzione. I cambiamenti nell’Europa dell’Est, a tutti noti, hanno consentito oggi il ritorno delle spoglie mortali dei nostri soldati per lungo, lungo tempo esiliati in quelle lontane terre. Ai familiari lo Stato restituisce finalmente il proprio congiunto che è stato sempre presente nella loro memoria, come è stato presente nei ricordi dei cittadini che lo conobbero. A loro ci stringiamo con l’intera cittadinanza nell’odierna cerimonia con sentimenti di commozione e con solidarietà per il contributo dato alla Patria. ONORE AL SOLDATO. 237 Cartolina postale del soldato Burrafato Carmelo spedita il 12.04.1944 dal campo dei prigionieri di guerra in Germania 238 21.05.1946 Comunicazione decesso del soldato Burrafato Carmelo 239 RIENTRO SPOGLIE MORTALI DL SOLDATO BATTAGLIA VINCENZO In data 05.04.2001 sono rientrate dal Sacrario militare caduti d‘oltremare di Bari le spoglie mortali del soldato Battaglia Vincenzo; di seguito si riportano il manifesto, una fotografia della cerimonia in piazza, il discorso del Sindaco e una sua lettera pervenuta alla famiglia pochi giorni prima della sua morte: COMUNE DI VALLEDOLMO Provincia di Palermo IL SINDACO A nome della cittadinanza tutta e dell’Amministrazione Comunale RENDE ONORE al soldato BATTAGLIA VINCENZO, caduto per la Patria nel secondo conflitto mondiale il 22.12.1942 nel Djebel Hannicat settore di Kairouan (Tunisia), le cui spoglie mortali rientrano al paese natio dal Sacrario Caduti Oltremare di Bari. La cittadinanza tutta, l’Associazione Combattenti e Reduci e tutte le Associazioni locali, unitamente all’Amministrazione Comunale, che interverrà in forma ufficiale con il Gonfalone è invitata giovedì giorno 05 aprile 2001 alle ore 10,30 ad accogliere in Piazza dell’Olmo, l’arrivo dei resti mortali del caduto. Subito dopo il corteo muoverà per recarsi alla Chiesa Madre dove sarà celebrata una messa di requiem e si concluderà al cimitero comunale. Valledolmo 29.03.2001 IL SINDACO Nicolò Miceli Foto prof. Luigi Battaglia Cerimonia rientro resti mortali soldato Battaglia Vincenzo 240 RIENTRO SPOGLIE MORTALI DEL CADUTO BATTAGLIA VINCENZO Valledolmo 05 APRILE 2001 SALUTO DEL SINDACO NICOLO’ MICELI Valledolmo piange i Suoi figli che ormai non sono più. Inghiottiti dalla guerra, dispersi in territori stranieri, caduti nella guerra più disumana che il XX secolo abbia mai conosciuto. ―Informate con il dovuto riserbo la famiglia Battaglia della morte di Salvatore, avvenuta il 15.3.1943 nei campi di prigionia di Russia - alla giovane età di 21 anni – i cui resti mortali si trovano nella fossa comune ivi scavata per i prigionieri di guerra”. Così recitava la lettera proveniente dal Presidio Militare di Palermo, nella primavera del 2000, con la quale si portava a conoscenza della famiglia la dolorosa notizia della scomparsa del giovane soldato nella desolazione e nello squallore dei campi della morte, nei freddi territori di Russia. A distanza di appena un anno da quell’episodio che ha frantumato il cuore dei parenti che, per primi, hanno dovuto apprendere la notizia, e dei rappresentanti della locale cittadinanza a cui quella lettera giungeva per conoscenza, ci troviamo qui riuniti, miei cari concittadini, ad accogliere i resti mortali del fratello di Salvatore, soldato Vincenzo Battaglia, di Giuseppe e Maria Antonia Miravola, nato a Valledolmo il 16.6.1919, chiamato al servizio nel gennaio del 1940, assegnato al 91° Rgt. Fanteria, 1° Btg., 2° cp, 50^ Brigata Speciale. Vincenzo muore in combattimento nel djebel Hannicat, settore di Kirouan - Tunisia – il 22 dicembre 1942. Nelle desertiche terre d’Africa i nemici irrompono e uccidono le giovani vite degli innocenti che valorosamente combattono nel rispetto delle esigenze patriottiche dichiarate dal regime di quell’oscuro periodo della storia d’Italia e dell’Europa, che tanto lutto e dolore ha portato al genere umano nella sua totalità. Il nostro valoroso concittadino fu sepolto in Tunisia nel cimitero italiano tra il 25° e il 26° Km. Della rotabile Kirouan (Ousseltia), e in seguito, nel cimitero di guerra di SIDI EL HANI (Tunisia). Nell’anno 1967, all’insaputa della famiglia, che avrebbe potuto – dietro richiesta – riavere a Valledolmo le spoglie del proprio congiunto, i resti mortali di Vincenzo furono traslati nel Sacrario Caduti Oltremare di Bari, dal quale non se ne è potuta ottenere la restituzione fino alla promulgazione della legge n.365 del 14.10.1999, che oggi ha consentito la restituzione ai familiari del figlio valledolmese caduto in guerra. La primavera del 2001 accoglie teneramente, con i suoi delicati colori il nostro valoroso concittadino che ha donato la vita per l’ideale dichiarato dal Governo Italiano, che diventa per ciò stesso, ideale collettivo e valido motivo di sacrificio fino alla morte. Le parole tremano, le parole gridano eroismo e amor di patria, le parole urtano contro l’indifferenza e la noia di coloro i quali disperdono, in questo blando 3 momento storico, le energie vitali nel mare del disimpegno e dell’illusione fino a vanificare il dono della vita e il dolore di chi non si rassegna ancora. Il pianto del giovane Vincenzo, caduto all’età di 23 anni, giunga alle nostre orecchie per ricordarci che quel sacrificio pretende 2 di essere ricambiato con l’impegno, con l’altruismo e con l’amore per tutto il genere umano. Onoriamo il giovane soldato Vincenzo, il fratello Salvatore e tutti i soldati valledolmesi caduti in guerra che con la loro stessa vita hanno onorato la Patria e la Città di Valledolmo. Splenda in cielo l’anima del nostro concittadino, si allieti al pensiero che non è vano il sacrificio della vita, se oggi la Città lo accoglie per onorarlo e piange insieme ai familiari il figlio di Valledolmo, mai dimenticato, e si commuove al ricordo di una vita donata agli altri. Riposi il soldato Vincenzo Battaglia nel cimitero di Valledolmo, tra gli alberi e la terra che da bambino lo hanno cullato. Ai familiari lo Stato restituisce il proprio congiunto, a loro ci stringiamo nell’odierna cerimonia nel dolore e nella speranza della pace nel mondo. ONORE AL SOLDATO 241 Cartolina del soldato Battaglia Vincenzo 242 CADUTI CIVILI NELLA GUERRA DEL 1940-45 Aggiornato ad Aprile 2011 con altri nomi di caduti civili, date di nascita e morte, forniti dalla Sig.na Chimera Rita nipote della caduta Pisa Giuseppa COGNOME E NOME Nata a Valledolmo 04.12.1888 1 ALESSI GIUSEPPA 2 INGUAGGIATO ORAZIO 3 DELEMMI BASILIO 4 GANCI ANTONINO 5 GANCI GIUSEPPE 6 MULE‘ FRANCESCA Nata 02.03.1912 7 MULE‘ LUCIA Nata 12.03.1909 8 MUSCARELLA ANTONINA 9 PALERMO VINCENZO 10 PISA GIUSEPPA CAUSA, LUOGO DATA Bombardamento aereo Almerita 15.07.1943 Bombardamento aereo notturno nell‘ex feudo Almerita del 14.07.1943 Bombardamento aereo del 18.08.1943 Nato 04.02.1936 Pat. Ganci Orazio Mat Mulè Lucia Nato 13.08.1931 Pat. Ganci Orazio Mat Mulè Lucia Bombardamento aereo Almerita 14.07.1943 Bombardamento aereo Almerita 14.07.1943 Muoiono nello stesso bombardamento Almerita 14.07.1943 madre e figlia Pisa Giuseppa Bombardamento aereo Almerita 18.07.1943 12.07.1943 Nata 21.12.1941 Pt Pisa Stefano Mat. Mulè Francesca 243 A seguito mitragliamento da parte del comando alleato Bombardamento Almerita 14.07.1943 figlia della caduta civile Mulè Francesca BREVI BIOGRAFIE Di Personaggi Valledolmesi Scomparsi GIUSEPPE CUTELLI Nacque a Catania dal Conte Dott. Mario, giurista di fama internazionale, Giudice della Real Corte e Consigliere della Corona di Spagna e dalla nobildonna Cristina Cicala. L‟8 febbraio 1650 diventa 5° Barone di Valle dell'Ulmo. In seguito a sua richiesta, fu concessa da Filippo IV Re di Spagna la "Licentia pupulandi" il 17 agosto 1650. La Baronia così si potè popolare e diventò un villaggio che, per volere regio, prese nome di Castelnormanno; in seguito cambiato in Valledolmo dal nome del feudo. Il Conte Don Giuseppe sposò la giovanissima nobildonna spagnola Anna Summaniati e pose la sua abituale residenza nel nuovo villaggio da lui fondato, vivendo tra l‟umile gente dei campi. Amministrò con saggezza e generosità curando personalmente i lavori che intraprese per la costruzione di case, vie e opere di pubblica utilità, trasformando i poveri coloni in una comunità operosa, sviluppata in pochi anni demograficamente ed economicamente. Dopo la morte della giovane moglie, compianta da tutto il villaggio, Don Giuseppe le fece erigere un mausoleo marmoreo nella chiesa baronale dedicata alla Madonna del Buon Pensiero (oggi delle Anime Sante) a perenne ricordo della sua bellezza e bontà d'animo. Trascorsi alcuni anni II Conte passò a seconde nozze sposando la nobildonna Maria Abatellis da cui nacque l'erede Don Antonio. Don Giuseppe morì a Palermo il 24 Novembre 1673 e fu sepolto nella Chiesa di S. Francesco di Paola. CRISTINA CUTELLI JOPPOLO Figlia del Conte Don Giuseppe Cutelli, fondatore del paese, e della seconda moglie Donna Maria Abatellis, sposò Giovanni Joppolo, barone di San Filippo. Accogliendo il 244 desiderio dei Valledolmesi, si adoperò con cospicue donazioni in denaro per la costruzione di una chiesa più grande di quella baronale già esistente. Su progetto dell'architetto Domenico Marvuglia venne costruita l'attuale Madrice, completata assieme al campanile nel 1755 e benedetta nel 1761. La Contessa preferì vivere tra la sua gente e fu premurosa nel venire incontro alle esigenze, specialmente dei più bisognosi. Tra le altre opere di pubblica utilità, fece costruire il bevaio a sud del paese chiamato dalla gente "L'acqua di la Signura" con riferimento alla Contessa Cristina. GIUSEPPE RANDAZZO Monsignore. Nacque a Valledolmo nel 1737. Fu sacerdote di intensa vita interiore e di instancabile attività pastorale. Eresse il Collegio Di Maria per l'educazione delle fanciulle e il loro inserimento nella vita sociale. Eresse anche la Confraternita del SS. Rosario, promuovendo il culto e la devozione alla Beata Vergine. Istituì l'Associazione di S. Luigi Gonzaga e l'insegnamento catechistico per i fanciulli. Per le molteplici opere benefiche a favore della gioventù e per la sua spiccata personalità che si manifestava anche nella predicazione della Parola di Dio in forma semplice e persuasiva, fu insignito dal Santo Padre del titolo onorifico di Protonotaro Apostolico e Assistente al Soglio Pontificio. Monsignor Giuseppe Randazzo fu Arciprete nella Parrocchia Immacolata a Valledolmo per 12 anni nei quali profuse la ricchezza del suo giovane sacerdozio, della sua dottrina e santità di vita. Morì nel 1779 a soli 42 anni segnato da penitenze, compianto da tutto il popolo valledolmese. FEDELE BARONE Avvocato. Per le sue eccezionali doti forensi gli fu conferita da Ferdinando I di Borbone, Re delle Due Sicilie, l'alta carica di "Tabelliony Regaly", ossia "Notaio di Stato". Morì a Valledolmo nel 1780. PAOLINO GULLO Sacerdote e letterato. Poeta dialettale di vena sferzante contro le ingiustizie del suo tempo e la cattiva amministrazione comunale. Lasciò molteplici composizioni poetiche satiriche e di carattere religioso ancora inedite, di stile classico. Nacque a Valledolmo l‟1 luglio 1820 da Salvatore e Antonina Orobello e morì il 10 gennaio 1882. Si riporta una sua poesia satirica sul Consiglio Comunale tramandata nella nostra famiglia in quanto l‟autore era fratello della mia bisnonna paterna e del mio bisnonno materno. 245 comu fussi un Cumuni scanusciutu; Ministri di lu Re l‟atu caputu? o fati aricchi di mircanti? o dati retta a sti farfalluna avanti? LU CUNSIGGHIU DI VADDILURMU 1) O bonu Apollu attizzami pi un misi lu beddestru di Pindaru e d‟Omeru pi diri chiddi di lu me paisi fatti chi già si vidinu daveru binchè nun è tempu di pigghiari imprisi quannu ogni cosa si calcula zeru pirchì l‟autorità nun sacciu comu pi lu paisi è autorità di nomu. 8) Un dicu di li dazi comunali li puviriaddi comu sù scannati, pi fina li cchiù rozzi guzzinali si suddisfanu minnitti privati lu Cunsigghiu furmatu a Tribunali ma di unu li sintenzi sunnu dati: iddu è lu masciu chi sona li brigghia tuttu a vantaggiu di la sò famigghia. 2) Li Sinnaci, la Giunta a prima vista d‟ogni pirsuna chi guarda mudesta su comu pupi a fila in carta pista ca cu li moddi calanu la testa; tali è la scena e ognunu si rattrista vidiannu lu puparu che fà festa; e a tuttu chistu nun ci po' riparu si nun si leva d‟immianzu lu puparu. 9) Chi bella banna, chi bellu partitu, mancu a li tempi di Cesari Augustu, ora su grassi e hannu cchiù pitittu a lu Cumuni ci pigghiaru gustu; cu pi la virità si mostra arditu lu pigghianu e ci strazzanu lu bustu; Piddu la fà d‟Artù, Turi d‟Arganti scursuni vecchiu di Re Sacripanti. 3) Chistu armaluzzu fa lu segretariu e nni cumina cchiù di lu virsiari pari n‟apa di meli ed è un sicariu e di parianti n‟avi un gran staveriu; misi un Cunsigghiu da in Binicariu parranu cchiù avvintati e in tonu seriu mittianu l‟abitanti tra piriculi „na manu di tristi e di ridiculi. 10) Chistu partitu tantu „nghirriusu chi n‟à fattu vidiri cosi strani comu ficiru un tempu li Titani ma Giovi nota tuttu ed è piatusu leggi si fannu di li cori umani e quannu vidi ca è mala pigghiata aggiusta a tutti cu „na truniata. 4) Ammatula si fannu li ricursi, ammatula si grida comu l‟ursi, ammatula si và pi lunghi cursi in Prefettura pi fari cumparsi; ci sù chiddi avvintati comu l‟ursi ca di russuri sunnu troppu scarsi; sonanu sempri „na campaniata qualunqui autorità resta „ngannata. 11) Lu primu ca è prutettu di Plutuni chiddu c‟à divuratu senza fini tant‟anni a lu poviru Comuni ci ha sucatu lu sangu di li vini faciannusi la panza un carratuni, ora si senti stuccari li rini pirchì na petra di Garginifisa lu fa turnari scausu e „ncammisa. 5) Si qualchi civu di miannula dura chi unnè di chiddi ca si fa scacciari „nà camira trasi di sinnacatura e „n‟anca torta cerca d‟addrizzari, hannu tantu d‟arti e d‟impustura quantu lu fannu nesciri e scappari; picchì chidd‟omu c‟avi boni idei stari „un po' cu scribi e farisei. 6) Lu populu però tuttu canusci sapi cu chiangi e cu si fa grassu e chiattu sapi cu arraspa e cu fa sfrazzi e sciusci sapi cu stenni fora lu so piattu; chi Diu ni scanzi di qualchi scrusci scrusci; Ho! nta sti surci capitari un gattu allura si ca di sta gran canaglia „unn‟arristassi mancu „na ritagghia. 7) E stu gattu s‟aspetta di gran pezzu ma tutt‟ora però „unnè vinutu, lu Cuvernu ni tratta cu disprezzu 12) La statua di Nabuccu „un durau idda di eterna „nfamia si cupria cu l‟empiu sua decretu chi firmau pi vulirla adurata com‟un Diu; ma appena „na pitrudda c‟infruntau cadì lui gran colossu ed arristau; e cu na petra misi in agunia lu pastureddu David a Gulia. 13) Sti fatti si pirmiattuni li Dei ho si succedi qualchi casu raru cianciu lu fratuzzu figghi mei cu lu cugnatu sò fazzulittaru ca mi puannu spugghiari li plebei senza interventu di lu scriba avaru; pi dda pitrata chi tirà so figghiu cadì lu segretariu e lu Cunsigghiu. Sac. Paolino Gullo 246 VALENTINO MARTINA Avvocato e uomo politico di grande ingegno, figlio di Gaetano e Calogera Alessia Demaria, nacque il 14 febbraio 1826. Martire del Risorgimento Italiano, antesignano dell'Indipendenza. Combatté la sua battaglia per il riscatto della Sicilia, collaborando con lo statista siciliano Francesco Crispi fino al 1848. Fece parte attiva del moto di cospirazione per la liberazione dell'Isola dall'oppressione borbonica, mettendosi in contatto, assieme al Crispi, con i liberali napoletani e facendo da collegamento con i cospiratori siciliani. Scoppiato a Palermo il 12 Gennaio 1848 il moto rivoluzionario che dichiarò decaduto Ferdinando II di Borbone, Valentino Martina si distinse per la sua appassionata attività pagando con la vita il nobile ideale che aveva animato le sue battaglie politiche. Mentre si trovava a Valledolmo nella sua casa, essa fu invasa da una folla scalmanata e inferocita sobillata dai suoi avversari politici che lo accusavano di preparare misture pestifere nella farmacia del padre a danno della povera gente. Fu malmenato e scaraventato giù dal balcone provocandone la morte a soli 22 anni, era il 7 marzo 1848, fu sepolto nell‟oratorio del SS. Sacramento. In ricordo del suo martirio e a perenne riconoscimento della grandezza dei suoi ideali politici e patriottici, l‟Amministrazione Comunale - raggiunta l'Unità d'Italia - gli dedicò una via. GIUSEPPE MENDOLA Valledolmo gli diede i natali nella prima metà del 1800. Fece gli studi classici a Palermo e dopo aver conseguito la maturità si iscrisse alla facoltà di Medicina e Chirurgia laureandosi col massimo dei voti. Si distinse nell'ambiente universitario per la solida preparazione culturale e professionale e per la serietà degli studi e delle ricerche. Vinse il Concorso alla cattedra di Patologia all'Università di Palermo classificandosi al primo posto davanti a due concorrenti di prestigio quali i prof.ri Gallo e Cervello, onde, nell'ambiente accademico, celiando sui nomi, si diceva con una battuta scherzosa: "Il Gallo ha bucato il Cervello ma non la Mendola". Fu Sindaco di Valledolmo negli anni 1866 - 67. Nel 1884 fondò la “Società Operaia di Mutuo Soccorso Fratellanza e Lavoro”. Morì nel 1888 lasciando larga fama di sé come uomo, come studioso e come professionista. Il Comune di Valledolmo, memore di questo suo figlio, gli ha dedicato una via cittadina. CASTRENZE GIUSEPPE GULLO Nato a Valledolmo il 17.12.1864 da Ignazio e Luigia Cappellino. Discendente da famiglia modesta ed onorata. Terminati in Valledolmo gli studi elementari, compì quelli ginnasiali presso il Seminario Diocesano di Cefalù, continuò gli studi classici a Palermo per poi laurearsi a 24 anni in Medicina e Chirurgia. Medico d‟indiscusso valore, dotto e benefico verso i poveri, molto stimato non solo a Valledolmo ma anche nei paesi vicini e nella stessa Palermo. Nel 1890 disimpegnò la carica di Soprintendente scolastico e in seguito di Ufficiale Sanitario, Chirurgo Condotto, Vice Conciliatore (carica conferita dal Real Governo) e Deputato di Vigilanza. Non si stancò mai di mettere i suoi buoni uffici presso le varie amministrazioni comunali perché migliorassero i locali scolastici e si 247 fornissero gli stessi degli arredi necessari. Morì in Valledolmo l‟11 maggio 1902 a soli 38 anni. Fu compianto dal popolo che ascoltò mestamente gli elogi di cinque suoi illustri rappresentanti. Nel tesserne l‟elogio funebre il prof. Piazza così concluse: “Valledolmesi, con la morte del dottor Gullo io perdo un grande amico, voi perdete un tesoro”. Al camposanto, per contribuzione popolare, gli fu eretto un busto bronzeo, opera dello scultore Antonio Ugo. VINCENZO BARONE Medico. Nato a Valledolmo, si trasferì a Palermo per gli studi. Laureatosi in Medicina, si affermò professionalmente tanto da essere nominato medico provinciale di Palermo. Fu grande benefattore del paese natio, infatti alla sua morte avvenuta nel gennaio 1937, lasciò una grossa somma di denaro per la costruzione dell'Ospedale Ambulatorio, che porta il suo nome. L'opera, col contributo anche del Cav. Rosolino Gioia, fu poi realizzata sulle gigantesche mura della "Cisterna" allo Stagnone, dal 1937 al 1940, dal podestà Luigi Barone. Per molti anni, specialmente durante la Seconda Guerra Mondiale, essa fu di grande utilità pubblica e di sollievo per tanti ammalati civili e militari. DOMENICO CASTELLANA GUCCIONE Nacque nella seconda metà del 1800. Nel 1879 e sino al 1883 fu sindaco di Valledolmo e si distinse per le molteplici opere pubbliche che fece costruire: la strada provinciale che collega la cittadina alla Statale N.121 e alla stazione ferroviaria locale, il nuovo Cimitero, il "Ponte Lungo" a cinque arcate sul torrente S. Vincenzo -Sciarazzi" e una serie di bastioni ai margini sul citato torrente per consolidare il terreno e impedire rovinose frane. Muore nella prima metà del 1900. In suo onore fu dedicata una via cittadina a perenne ricordo della sua operosità. SALVATORE CASTELLANA TEDESCO1 Nato a Valledolmo il 01.08.1886 - Medico chirurgo. Libero Docente di Traumatologia nella Università di Napoli e in seguito Primario nell'Ospedale Civico di Palermo. Si distinse per la sua capacità professionale. Morì a Napoli il 18.2.1949. 1 Notizie sul cognome di parte materna e data di nascita e morte rilevate al cimitero e integrate il 22.3.2006 248 DOTTOR CALOGERO R. BORZILLERI Medico. Nacque in Valledolmo, nel 1873 ed emigrò coi suoi genitori in America a Buffalo, N.Y. nel 1885. Frequentò la scuola Parrocchiale di S. Giuseppe e le scuole pubbliche superiori di Buffalo. All‟ età di 16 anni andò come impiegato in una farmacia. Nel 1892 entrò all'Università di Buffalo, Facoltà di Medicina, ove ottenne la laurea nel 1895. Prese sempre parte attiva al benessere della Colonia. Nel 1896 organizzò la "Central Italian Republican League," della quale fu Presidente dal giorno della fondazione. Fu il primo District Committee-Man Italiano in Buffalo, organizzò nel 1896 la Società Giovanile Italo-Americana; fu membro di sei Società Italiane; Dottore di diverse Società e membro del Corpo dei Dottori dell'Ospedale delle Suore, di Carità di Buffalo per oltre otto anni e dell'accademia di Medicina di Buffalo, del "Erie County Medical Society," del "Erie County Medical Association" e della "New York State Medical Association," fu tenuto in alta stima dai colleghi di queste Associazioni. Lavorò con alacrità nel movimento della colonizzazione Italiana nel Sud e per tali opere fu eletto Vice-presidente e Direttore della associazione agricola Italo-Americana. Muore il 31 maggio 1942.- FERDINANDO BARONE Commendatore, notaio scrupoloso e oculato amministratore della Cosa Pubblica. Fu sindaco del comune di Valledolmo. Ricostruì il bevaio vecchio che era stato costruito nel 1700 dai baroni Lucchesi-Palli sul lato est dell'abitato. Ma la sua opera maggiore fu la condotta idrica che convogliò le acque del Monte Sampieri alle "Vasche" per portarle in tutto il paese a beneficio della popolazione morì nel 1907. IGNAZIO GIOIA FU CALOGERO Ottimo medico chirurgo e specializzato in Oculistica all‟Università di Palermo. Promosse la costruzione a Valledolmo del "Mulino popolare S. Giuseppe" per venire incontro alle necessità della popolazione. Si deve a lui la costruzione del Parco delle Rimembranze dei Caduti nella Guerra 1915 18 come Presidente del Comitato cittadino. Morì nel 1937. 249 COSIMO GIOIA MICELI Nasce a Valledolmo (PA) 11 dicembre 1881, unico figlio di Rosolino Gioia e Maria Grazia Miceli da Alia. Muore a Palermo 19 giugno 1968. Frequenta l‟Università degli Studi di Pisa, dove ha Maestri insigni, da Pacinotti a Toniolo, da Caruso a Niccoli, - grandi Fisici, Economisti, Agronomi, Idraulici, ecc. Docenti di fama internazionale, conseguendo, primo o tra i primi in Sicilia, la laurea in Scienze Agrarie. Corso di Laurea da poco istituito e che si è rivelato nel ventesimo secolo, di grande utilità per le prospettive agro – alimentari e industriali del Paese. Discende da una delle poche famiglie di agricoltori, circa dodici, trasferitisi dalla vicina Sclafani nel settecento nel costituendo Borgo Castel Normanno – Valle dell‟Ulmo - Valledolmo. Dal matrimonio con Stefana Maria Leone, nascono tre figli: Lino, Vincenzo e Giuseppe. Tesaurizzando le esperienze e la passione familiare per l‟attività agricola, contribuisce all‟ampliamento del patrimonio e dell‟attività aziendale, derivanti da una Società familiare durata ben oltre un secolo e mezzo. Alla fine degli anni venti, cedendo le sue quote di partecipazione nella predetta società familiare e ampliandone la consistenza, concentra nella vicina Azienda Agricola “Fontana Murata” di circa 600 Ettari – già di proprietà del Barone Paino – tutta la sua attenzione, la sua esperienza e le innovazioni tecniche e scientifiche acquisite nella sua preparazione universitaria e pratica. L‟Azienda diviene punto di riferimento e fonte di lavoro per molte famiglie delle vicine comunità di Valledolmo, Sclafani Bagni, Alia, Vallelunga, Villalba, Cammarata e zone viciniore e durante gli anni difficili della guerra 1940/43 e del dopo guerra, anche delle Comunità meno vicine di Bagheria, Casteldaccia, S.Flavia, Altavilla Milicia, Trabia e delle Madonie. Con lungimiranza introdusse ed esaltò un rapporto – che sarebbe, quanto meno, da riesaminare e rivisitare… - di “mezzadria miglioritaria” diciottennale, che si rivelò particolarmente valido e coinvolgente anche per i mezzadri – coltivatori, nonché per il mondo operaio, artigiano e del lavoro in genere, che vi ruotava intorno. Nella zona fu di particolare esempio ai fini dell‟espansione di selezionate colture cerealicole, oleaginose (lino, cotone e ricino) viticole, orticole (pomodoro), olivicole, sementi selezionate, ecc. L‟Azienda è stata ed è tuttora punto di riferimento per Studiosi, visite di Tecnici, Sperimentatori, Agricoltori e per preparazione di Studenti Universitari. Unica Azienda Agricola di privati che in un Programma quinquennale di Ricerca – Tecnico Economica, in passato ha collaborato, con successo e riconoscimenti, con il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Collabora con organismi Nazionali ed Internazionali nel campo della ricerca scientifica e l‟applicazione tecnica ed ha conseguito in varie epoche riconoscimenti di primaria importanza in campo Provinciale, Regionale, Nazionale e Comunitario. Ma la sua attenzione si polarizza principalmente per la rinascita della “sua Valledolmo”. Nel 1923 viene eletto Sindaco di Valledolmo e nel 1927 - con il mutare della legislazione sugli 250 Enti Locali - per i particolari meriti di qualificato Amministratore Pubblico riconosciutigli dai vari Prefetti del tempo, ed in particolare da Cesare Mori, viene confermato - unico Sindaco uscente, nella Provincia di Palermo – nella carica di Podestà di Valledolmo, incarico che mantenne fino al 1929 ed ancora dal 1936 al 1937. Si distinse nell‟Amministrazione del paese per la straordinaria dinamicità, per il suo fermo e volitivo temperamento, per l‟impegno amministrativo, curando una fitta rete di rapporti con le Amministrazioni Centrali a Roma, e a Palermo. In pochi anni riuscì a trasformare il piccolo “Borgo” montano delle Madonie, in una cittadina per quei tempi - moderna. Egli, infatti, riesce ad ottenere la concessione per un notevole quantitativo d‟acqua delle Madonie ovest da parte delle Ferrovie dello Stato e interponendo i buoni uffici di conoscenze personali, che sapeva ben mantenere, ottenne dal Governo uno stanziamento notevole ed eccezionale, per quei tempi. Con una condotta idrica di lungo e difficile percorso - seguendone anche personalmente l‟esecuzione ed i lavori con particolare impegno e dedizione, liberò finalmente i Valledolmesi dal tormento della sete. La soluzione del problema idrico era stata preceduta da quella dell‟illuminazione, attraverso la Società “Mulino e Centrale Elettrica S. Giuseppe” e l‟annesso “Mulino Popolare”, allo scopo di dotare il paese della necessaria energia elettrica sia per uso privato che pubblico, nonché la possibilità della molitura del grano, che si rivelò di grandissima utilità per i cittadini, specialmente nei difficili anni della guerra. Detta Società in cui coinvolse tutta la cittadinanza, proprio perché svolgeva funzioni di pubblica utilità e non di lucro, evidentemente non consentì mai dividendi! Diede impulso a lavori di pubblica utilità come la costruzione della rete fognante, importantissima perché inesistente nel paese - la pavimentazione della piazza principale, la scalinata di accesso dal Corso alla “Chiesa della Purità”, e l‟antistante spiazzo, il miglioramento della rete viaria, la costruzione di saldi argini al torrente Mella, e drenaggi nella zona franosa a valle dell‟abitato, di quattro bevai, (uno a valle del centro abitato, uno allo Stagnone e due ai rispettivi ingressi stradali), e di una fontanella in Piazza dell‟Olmo, a ristoro non solo dei cittadini, ma anche dei numerosi “spicalori” delle zone del Ragusano e di altri Centri, che in estate passavano la notte sdraiati sui marciapiedi in attesa d‟ingaggio. Una lapide marmorea, murata sopra la fontanella, voluta dai Concittadini, ricorda l‟avvenimento ed il suo realizzatore, ai passanti e a quanti andavano ad estinguervi la sete. A differenza dell‟ultimo dopoguerra, in cui ricominciò “la piaga dell’emigrazione”, non bisogna dimenticare che in quel periodo Valledolmo, fu centro di immigrazione e offrì lavoro, ospitalità e benessere a tante famiglie della provincia di Ragusa ed altre zone che si inserirono con successo nel tessuto socio economico del paese. Molte di queste opere, unitamente alla Centrale Elettrica, furono progettate, da un egregio professionista Termitano, Ing. Giuseppe Indovina. Memorabile la Cerimonia per l‟Inaugurazione dell‟illuminazione pubblica. In alcune foto d‟epoca campeggia una grande scritta, con lampade del tempo accese sulla parete della Chiesa delle Anime Sante “VIVA VALLEDOLMO CHE RISORGE”, e una marea di popolo festante. Nonché della rete fognante, dell‟erezione del monumento ai Caduti della prima Guerra Mondiale, in cui caddero combattendo circa ottanta giovani valledolmesi. 251 Tale realizzazione, era stata affidata a un grande Scultore palermitano, il Prof. Antonio Ugo, che peraltro aveva bene realizzato il busto – collocato nel cimitero – del Dott. Castrenze Gullo, altro benemerito cittadino. La scelta del soggetto, si rivelò intelligente, felice e fortunata! Infatti, a differenza di quanto avvenne in altri Comuni, nel commissionare all‟Artista l‟opera, per la raffigurazione di essa, non ritenne di condizionare la volontà e l‟ispirazione dello Scultore; ma si affidò all‟intuito, alla libera scelta e al desiderio dell‟Artista, come questi tenne, con soddisfazione e gratitudine a dichiarare pubblicamente! Rappresenta e simboleggia un giovane Soldato ignudo, che dopo la disfatta e l‟umiliazione di Caporetto leva in alto l‟immagine della “Vittoria alata”, conseguita a Vittorio Veneto! E‟ considerata una delle opere più pregevoli e apprezzate dell‟Artista: forse il Suo capolavoro, e Valledolmo né è la detentrice! La celebrazione da Lui organizzata, nel Natale del 1926, fu onorata dalla presenza del Prefetto Mori, allietata e rallegrata, dalle marce della Banda cittadina, anche questa da Lui voluta e creata nel 1923 con il maestro di musica Grasso, incoraggiata e potenziata, all‟inizio anche con alcuni elementi provenienti da altri Centri. Parimenti indimenticabili resteranno le parole del Prefetto, all‟inizio del suo discorso inaugurale: “Valledolmesi, urgenti e notevoli impegni di lavoro, mi impedivano di venire oggi; ma sono qui, tra Voi, per le insistenze del Vostro Podestà Cosimo Gioia Miceli - il primo della Provincia per tenacia e ardimento - uomo di carattere e temperamento esemplare, dalla testa dura e di tempra contadinesca“! In pochissimi anni (6-7) aveva reso - per quanto lo consentissero i tempi e i mezzi economici - più civile e più vivibile l‟ambiente “della sua Valledolmo”. Si deve a Lui, tra l‟altro, la realizzazione e la solenne inaugurazione del Borgo Regalmici, alla presenza di numerose Autorità, tra cui il Ministro dei Lavori Pubblici Giuriati, del Prefetto Mori, e di una moltitudine di Cittadini dei centri viciniori. Primo esempio lungimirante e anticipatore – di Borghi Rurali nelle nostre zone – al fine di una maggiore e migliore presenza dell‟uomo nelle campagne. Altro certamente avrebbe fatto e ottenuto - per la “sua piccola Comunità”, come soleva spesso ripetere - se in un memorabile incontro – scontro, con il Prefetto del tempo, non avesse a Lui rassegnato - per protesta - le dimissioni da Podestà di Valledolmo. L‟episodio: la profonda delusione provata per il pretestuoso rinvio - causato da interessi sotterranei…. e contrapposti - della firma del Decreto Prefettizio, relativo al tanto atteso e travagliato “Progetto di ampliamento” del Territorio Comunale di Valledolmo! Da lui fortemente voluto, attentamente e con trepidazione seguito e quasi ottenuto! “Progetto”, di grande portata economica e di prestigio per Valledolmo, come si può tuttora constatare attraverso una sua “rilettura”, agli Atti dell‟Archivio Comunale. A nulla valsero le reiterate insistenze del Prefetto e dei suoi collaboratori, inviati a Valledolmo, per farlo retrocedere dalla sua decisione irrevocabile delle dimissioni! La sua amarezza e delusione furono profonde: avvertiva e soleva ripetere che, secondo lui, stavano cambiando tempi e uomini! Va ricordato che quest‟uomo di alta intraprendenza, tenacia, senso pratico e concretezza, ottenne successi e riconoscimenti, ma non mancarono le ritorsioni, le amarezze e le intimidazioni. Anche e non solo - stanno ancora oggi lì a documentarlo - i fori nel portone di casa sua, i buchi di lupara e pallettoni sparati, per dissuaderlo e scoraggiare la sua azione di Amministratore Pubblico e 252 soprattutto il suo programma “Energia Elettrica ed Illuminazione Pubblica”, che era fortemente desiderato da tutta la cittadinanza, ma forse “disturbava……” alcuni! Infine, va ricordato che il 21 luglio 1943 moltissimi Concittadini si recarono a casa sua per sollecitarlo ad autorizzare la dismissione della lapide commemorativa “dell’arrivo dell’acqua a Valledolmo”, apposta sulla fontanella in piazza. Secondo loro, il contenuto elogiativo nei riguardi del Governo del tempo avrebbe potuto causargli dispiaceri o addirittura “l‟arresto” da parte delle truppe Alleate già alle porte del paese. Egli rispose: “Vi ringrazio, ma non condivido la Vostra preoccupazione; io ho fatto Amministrazione e non Politica”! Ricordate che comunque “loro” occupanti o liberatori…… sanno tutto…… delle cose non solo italiane, ma anche valledolmesi! La lapide è ancora lì, anche se nella sottostante fontanella non vi scorre quell‟acqua che, con il suo fluire avrebbe voluto ricordare nel tempo, ai posteri, l‟avvenimento! ORAZIO MUSCATO Filosofo e pedagogista. Nacque a Valledolmo il 23 agosto 1888. Intraprese gli studi classici a Palermo dove frequentò l'Università ed ebbe come Maestro il filosofo Giovanni Gentile. Laureatosi in filosofia nel 1913, si trasferì a Noto dove fu Ordinario di filosofia e pedagogia al Regio Istituto Magistrale dal 1916 al 1947. Scrisse opere di carattere filosofico e pedagogico: "Rapporto della Scienza e della Fede e sua conseguente applicazione pedagogica", "Cartesio e la filosofia moderna", "La Religione e lo Stato nell'antichità e specialmente in Democrito e in Platone", "Scuola laica o religiosa e suoi presupposti teorici", "Società e religiosità dello Stato nella storia e nella dottrina". Partecipò al dibattito culturale del suo tempo con gli scritti e tenendo conferenze nelle scuole e nei congressi, senza cedimenti alla cultura ufficiale di impronta fascista, ancorato sempre al suo pensiero. Morì nel 1962. GIOVANNI BRUNO Medico. Nato a Valledolmo il 14 ottobre 1888 da Pietro e Farinella Francesca. Allievo del Prof. Giuseppe Levi (uno dei più insigni docenti di anatomia umana). Assistente del Prof. E. Luna all‟Istituto Anatomico di Palermo nel 1921/22, del prof. G.Levi 1923/26 all‟Istituto Anatomico di Torino, libero docente di anatomia umana (1927/29). Fu Direttore dell‟Istituto Anatomico di Camerino e successivamente di Sassari (1930/41), Padova (1942/45), Messina (1946/52) e Palermo (1954/63) sino al suo ritiro dall‟insegnamento avvenuto nel 1963. Tenne rapporti di collaborazione con le maggiori riviste scientifiche italiane e straniere. Scrisse moltissime pubblicazioni relative in modo particolare all‟istologia e fisiologia generale, all‟anatomia e tecnica microscopica, alla chirurgia, embriologia umana e comparata, alla medicina sociale e alla storia della medicina. Risulta citato nell‟enciclopedia Motta, Federico Motta Editore MI. Muore a Palermo il 16 giugno 1977. 253 GIUSEPPE DISPENZA Nasce a Valledolmo il 2 novembre 1890 da Giuseppe Antonio e Leone Concetta. A 18 anni entra nell‟ordine degli Agostiniani Scalzi a Palermo. Nel 1911 viene arruolato e partecipa come artigliere alla guerra italo-turca in Tripolitania col grado di Sergente. Nel 1914 viene mandato al fronte orientale nella II Armata e riporta in battaglia gravi ferite e la perdita dell‟occhio sinistro. Riceve encomi di guerra, la promozione sul campo ad Ufficiale ed insignito di due croci al merito e di cinque medaglie di bronzo. Nel 1920 viene ordinato sacerdote a Roma dopo di aver frequentato il Corso Teologico nella Pontificia Università di Propaganda Fide. Ricopre per cinque volte la carica di Priore in vari conventi di Sicilia e di Definitore provinciale. Nel 1945 viene nominato Commissario Generale dell‟Ordine per la provincia siciliana. Grande e stimato predicatore, comunica la parola di Dio sui pulpiti più prestigiosi di Sicilia e di molte città d‟Italia, distinguendosi per solidità di dottrina e per eloquenza. Nel 1962 pubblica a Trapani una “Breve Storia di Valledolmo”, la prima pubblicazione in ordine di tempo che narra, in modo accessibile a tutti, le origini storiche del paese ed il suo sviluppo sino agli anni ‟60. Interessanti sono le notizie tramandate sui personaggi più illustri e su alcuni episodi del tutto sconosciuti che indicano la passione dell‟autore per la ricerca storica locale. Muore a Palermo il 4 marzo 1963, dopo una vita intensa vissuta per Dio e per la Patria. PADRE GIUSEPPE GIAMBRONE DA VALLEDOLMO (Valledolmo 20.01.1892 – Cefalù 03.03.1962), ingegno sfavillante e luminoso per la sua dottrina ed operosità, abbastanza giovinetto volle mettere al servizio del Signore le sue magnifiche doti del suo nobile animo ed il 17 settembre 1906, festa delle Stimmate di San Francesco, vestì la Sacra divisa. Ordinato Sacerdote a Messina, a soli ventidue anni, il 28 giugno del 1914, fu mandato a Roma, presso l'Università Gregoriana per proseguire gli studi, che, interrotti a causa della prima guerra mondiale, durante la quale fu cappellano militare nei treni ospedali, furono ripresi, cessato il conflitto, con maggiore lena ed entusiasmo. Il cronista dell'Eco di Gibilmanna (Anno I, nov.-dic. 1919 n. 2, pp. 56 e ss.) scrive del Confratello Padre Giuseppe: Il nostro carissimo Padre Giuseppe da Valledolmo negli esami di Laurea era stato classificato il primo ed aveva ottenuto il massimo dei voti con la menzione: summa cum laude. Egli, inoltre, avrebbe dovuto ricevere la medaglia d'oro per mano dello stesso Somme Pontefice, che benignamente aveva riservato a sé il conferimento di questa onorificenza, per una tesi di dottorato splendatamente sostenuta sul nuovo Codice di Diritto canonico. Una malattia oltremodo grave ha impedito al nostro distinto Confratello che si fermasse a Roma sino alla distribuzione dei premi, così che si ritirò presso il convento francescano di Gibilmanna. Ma Iddio aveva predisposto diversamente. “Il Signore mi ha provato come Giobbe!”, esclamò Egli una volta. Padre Giuseppe, però, non si ribellò. Accettò la prova e si uniformò coscientemente alla Volontà del Signore, impartendo a tutti, una sublime lezione, la più importante tra quelle che un sacerdote può dare. Alle 21:30 del 3 marzo del 1962, l'ape industriosa del santuario, così come era stato definito, ha trovato riposo nel suo alveare. Il servo buono e fedele del Signore ha ricevuto l'ambito premio dall'Eterno Sacerdote. Anche per padre Giuseppe da Valledolmo “tutto è compiuto”! 254 COSIMO DI GIOIA FALZONE Nato a Villarosa il 22 luglio 1896. Libero docente di Patologia e Speciale Chirurgica all'Università di Palermo, specializzato col massimo dei voti alla scuola chirurgica del prof. Clermont (Ginevra), si distinse per la signorilità del tratto, per la competenza professionale e per la nobiltà d'animo. Durante la Seconda Guerra si trasferì a Valledolmo, suo paese d‟origine, dove operò come chirurgo in condizioni di estrema precarietà nel piccolo Ospedale Ambulatorio "Gioia-Barone", eseguendo gratuitamente interventi chirurgici sui civili e particolarmente sui militari bisognosi di cure, nel tentativo di alleviarne le sofferenze. Morì nel fiore degli anni a Roma il 23 dicembre 1951 in seguito ad operazione, compianto dai Valledolmesi che ne avevano apprezzato la bravura come medico-chirurgo e il suo gran cuore di gentiluomo. ROSARIO CAMPO Nacque a Valledolmo il 26 ottobre 1901. Dopo una serie ininterrotta di sindaci e podestà di estrazione “civile”, ossia borghese, che si avvicendarono nell‟amministrare il Comune di Valledolmo, nel 1946 fu eletto sindaco Rosario Campo, ex falegname, autodidatta e attivista socialista. La nuova gestione amministrativa destò sogni di speranze tra la povera gente e si mostrò decisa a dare risposte concrete ai bisogni delle classi umili. Furono eseguite opere di pubblica utilità tra cui la sistemazione delle vie cittadine con numerosi cantieri-scuola finanziati dalla Regione. Fu particolarmente curata l‟assistenza agli anziani e alle famiglie più disagiate, con sussidi. Rieletto sindaco del 1960 si adoperò a risolvere i tanti problemi come la regolamentazione della distribuzione idrica, l‟ammodernamento degli arredi scolastici e degli uffici comunali, il completamento e la progettazione di nuove opere pubbliche. Come politico e sindacalista militante nel partito socialista ebbe a cuore il destino di tanti contadini che chiedevano “pane e lavoro”. Infatti, nell‟immediato dopoguerra partecipò alla lotta contro il latifondo organizzando occupazioni simboliche delle terre incolte nei feudi viciniori, tenendo infuocati comizi e partecipando a convegni e manifestazioni. Per merito suo molti valledolmesi ebbero i benefici della Riforma Agraria fatta dal Governo di Roma. Nel 1961 fondò la Cooperativa Vitivinicola Castellucci Miano, di cui fu Presidente per molti anni, per la costruzione di una Cantina Sociale. L‟opera fu finanziata dalla Cassa per il Mezzogiorno ed inaugurata nel 1975. Una lapide ricorda ai posteri l‟artefice principale. Fu eletto Consigliere Provinciale di Palermo parecchie volte, espletando il suo mandato con dedizione ed impegno, e ricoprendo anche la carica di Assessore. Muore a Palermo il 16 giugn o 1986. 255 ORAZIO GRANATA Nato a Valledolmo l‟1 gennaio 1916. Professore. Laureato in Lettere Classiche presso l‟Università di Palermo, ha ivi insegnato nelle scuole statali con competenza e passione. Nel marzo 1970 pubblica il libro “Il viaggio ideale” ed Mori, poesie e racconti vari a uso della scuola media, nel 1977 “Gente di Sicilia” ed. Mori. Nel 1982 l‟Amministrazione Comunale di Valledolmo pubblica la sua monografia “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri”, Arti Grafiche Renna, Palermo, in cui l‟autore si distingue per l‟attenta analisi dei documenti storici, per il puntuale confronto delle varie tesi storiografiche sulla fondazione e sullo sviluppo sociale ed economico di Valledolmo e per il suo impegno nella ricostruzione storica di personaggi, amministratori, tradizioni ed usi accuratamente tramandati. Essa costituisce la prima opera storica su Valledolmo veramente apprezzabile e fondamentale. Gli fu fatale l‟ennesimo viaggio compiuto da e per Catania, preannunciato con una lettera al Sindaco di Valledolmo datata 10 marzo 1983, dove si recava per “… il proseguimento delle mie ricerche per ampliare e perfezionare la pubblicazione su Castel Normanno (Valledolmo n.d.r.) che intendo illustrare con tutti i mezzi a mia disposizione” muore infatti l‟11 aprile 1983 in un incidente stradale sulla Palermo Catania, nei pressi di Enna. MEZZASALMA CONCETTA 1 Il 28 gennaio 2009 è morta a Palermo Concetta Mezzasalma: “Donna di incomparabili virtù che ha lottato per il trionfo della libertà dei più deboli”, così la ricordano le figlie, nel necrologio. Nata a Valledolmo, grande feudo delle Madonie, l'8 novembre del 1920, da genitori contadini antifascisti, Concetta conosce la miseria e la dura vita alla quale sono sottoposti i lavoratori della terra. Sposatasi giovanissima e madre di tre figlie, perde in guerra il suo amato, giovane sposo. Vedova di guerra, rimane sola con tre bimbe: Giovanna, Maria ed Enza, nata dopo la morte del padre, ma può contare sull'appoggio della sua famiglia originaria, la quale le starà accanto. La vita la sottopone a dura prova, accrescendo la sua voglia di giustizia sociale per i deboli e i poveri. Essere vedova e impegnarsi pubblicamente non doveva essere facile a quel tempo in cui soprattutto in Sicilia i pregiudizi erano forti. Tuttavia la sua determinazione la porta a impegnarsi all'interno della Confederterra siciliana, diventando una dirigente e una vera capopopolo, affiancata da uomini del Partito Comunista come Pio La Torre, Nicola Cipolla, Emanuele Macaluso che all'epoca stavano a fianco dei contadini. Compagne di lotte furono anche donne come Gina Mare, Ina Ferlisi, Giuseppina Vittone, Giuseppina Zacco, Antonietta Profita e la sorella Lucia. Fu anche tra le fondatrici e dirigenti dell'U.D.I. Di Palermo. Nicola Cipolla, allora dirigente del Partito Comunista, ricorda l'incredulità e la gioia dei compagni nell'appurare le gesta sicure di Concettina, il 9 marzo 1950 (il giorno prima dell'arresto di Pio La Torre), che a cavallo ad un mulo, con la bandiera rossa fra le mani, aveva guidato duemila contadini, sotto gli occhi dei carabinieri, occupando le terre di Prizzi, paese del capo-contadino Nicola Alongi, ammazzato nel 1920, durante uno sciopero. Era 256 una vera trascinatrice di folle, riusciva a coinvolgere le donne gravide e quelle che allattavano. All'epoca in Sicilia, le donne erano in prima fila nelle lotte contadine, accanto ai mariti, ai fratelli, ai padri. La presenza di Concetta rassicurava tante madri che acconsentivano alle figlie di andare a occupare le terre e di fare politica. Tuttavia la sua libertà, forza e determinazione davano fastidio ai padroni e ai preti che per metterla in cattiva luce avanzavano pettegolezzi e cattiverie sul suo conto, approfittando del fatto che fosse una vedova. Concetta racconta di padre Capizzi che la chiamava vedova allegra, mettendo in giro calunnie infamanti sul suo conto, senza neanche conoscerla, gettando così ombre e discredito sulla sua personalità. Così un giorno durante un viaggio in corriera, trovandovi il prete, si rivolge a lui chiedendogli se la riconoscesse, ma il religioso dice di non averla mai vista. Allora Concetta insiste e lo obbliga a dire forte di non conoscerla, rinfacciandogli di avere parlato male di lei senza averla mai vista. Da quel giorno diventa ancora più popolare per il suo coraggio. Beh, le donne sono sempre state soggette a calunnie più degli uomini, succede anche adesso! Tuttavia forte era all'epoca il sogno di un futuro migliore, di una vita dignitosa, senza angherie, senza umiliazioni per le vessazioni dei padroni, protetti dalla mafia locale che minacciava la vita dei contadini, ridotti alla fame, calpestati nella dignità, sfiancati dal lavoro sotto il sole dalla mattina alla sera, nell'aia del signorotto locale. La letteratura è ricca di testimonianze dirette dei protagonisti di quell'epoca che hanno fatto la storia con la pelle bagnata dal sudore e in più casi col sacrificio del sangue. Concetta darà un grande contributo alla Riforma Agraria in Sicilia, ovvero alla lotta per la distribuzione della terra, tanto sognata, ai contadini. In quegli anni incontra Ignazio Drago, dirigente del Partito Comunista, anch'egli provato dal dolore per la morte di un fratello prigioniero dei nazisti. L'incontro fu fatale. La vita le ridava quello che le aveva tolto. Drago, nipote del poeta Buttitta, dirà che si era innamorato di una persona assai speciale e benché sette anni più grande di lui, decide di sposarla, divenendo padre delle sue tre figlie. Il matrimonio fu accolto con stupore, ma Concetta era assai bella e dolce e non poteva lasciare nessuno ostile a lei. Dalla loro unione nasce una quarta figlia, Grazia. Nel '68 Concetta lascia l'impegno nel Partito e nel 1970 la coppia si trasferisce a Milano dove rimarranno fino alla morte del marito, nell'aprile del 2007. Da quel momento Concetta vivrà a Palermo, dove ora riposa accanto al marito. Ha ricoperto un grande posto nella storia del movimento contadino per l'occupazione della terra, ma anche nella storia delle donne siciliane, italiane e dell'universo e lascia un vuoto per la sua figura umana e politica di autenticità e spessore, soprattutto in questo tempo di incertezze e debolezze politiche. (1) Da un articolo di Mirella Mascellino 257 ALTRI PERSONAGGI VIVENTI O SCOMPARSI ROMANO ING. LUIGI (Agronomo) - nominato rappresentante presso il Consiglio forestale con atto del Consiglio n. 88 del 03.10.1881; Allo stesso era stata intestata l‟attuale via Roma in ottemperanza alla delibera del Podestà del 18.09.1931 avente per oggetto “cambio nome da Via Romano a Via Roma”. BARONE GEOM. LUIGI (podestà) fu Antonino e fu Manzella Santa n. 4.6.1893 m. 29.07.1960; fu podestà e tecnico del Comune. CAV. LO DICO DOMENICO – Medico condotto – più volte Sindaco n.23.11.1907 m. 23.12.1989. PULVINO AVV. EPIFANIO – Sindaco n. 07.06.1923 m. 08.06.2009 BATTAGLIA SEBASTIANO – Sindaco n.16.06.1940 m. 17.01.2009 GIAMBRONE CAV. CARMELO – Sindaco n.12.03.1908 m. 12.10.1998 PULVINO PROF. CALOGERO – Valledolmo 04.09.1926 poeta (vivente) Pubblica vari libri di poesie. DISPENZA PROF. GIOACCHINO – Valledolmo 09.05.1930-16.08.2013 Scrittore Pubblica: “Proverbi siciliani” ed. Comune di Valledolmo – “Dice il proverbio” ed. Paoline– “La Valle dell‟Olmo”, Romanzo Storico Ed. Rosaria Arti Grafiche. SCIAVOLINO VINCENZO – Valledolmo 18.01.1937 Scultore, pittore, incisore (vivente). SCIAVOLINO PIERO – Valledolmo 10.11.1945 Pittore (vivente). CICERO CARMELO – Valledolmo 09.06.1948 Pittore, scultore (vivente). MEZZASALMA LUCIA – Valledolmo 15.04.1929 poetessa (vivente) pubblica “Amo la Vita” ed. La Palma. TOMMASO CAPPELLINO – Prete (scomparso) allo stesso è intestata una via di Valledolmo. SANFILIPPO PASQUALE – Prete n. 1911 m. 17.07.1996. OGNIBENE ANTONINO – Prete (scomparso). SAC. BARONE FEDELE n. 20.5.1845 m. 9.1.1922. DISPENZA LUIGI (fratello del prof. Gioacchino) poeta. MUSCATO CARMELO – pubblica “La questione delle dottrine non scritte e l‟esoterismo di Platone” Ed. Asram Vidya (vivente). CERAMI PAOLO (artigiano, fabbro ferraio, dalla sua bottega sono usciti vari manufatti di pregio quali la cancellata del monumento ai caduti, la cancellata del Parco delle Rimembranze etc.) n. 28.04.1894 m. 11.07.1967. 258 CARUANA PROF. GIOVANNI n. 14.9.1909 m. 26.08.1979 (Insegnante per oltre un trentennio alla scuola elementare) CRISTINA MARIA – insegnante alla scuola elementare. VACANTI DR. PIETRO (Farmacista) n. 24.11.1904 m. 14.11.1981. PARLATO PROF. GIUSEPPE n. 13.07.1894 m. 5.8.1968 (fu segretario Comunale – negli ultimi anni insegnò lettere alla scuola media statale di Valledolmo). SCIAVOLINO CAV. GIUSEPPE – n. 05.07.1899 reduce della grande guerra, “ragazzo del 99” 259 COMUNE DI VALLEDOLMO Provincia di Palermo POPOLAZIONE DEL COMUNE DI VALLEDOLMO DAL 1681 ANNO 1681 1714 1748 - 52 1798 1805 1811 1831 1861 1871 1881 1881 1893 - 96 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2000 2001 2011 POPOLAZIONE RESIDENTE 243 361 1.131 4.252 3.710 4.000 5.818 6.854 6.987 6.806 8.015 8.015 5.577 5.214 5.355 6.177 6.873 8.074 7.071 5.544 5.073 4.689 4.362 4.145 3.7473.753 POPOLAZIONE PRESENTE FONTE O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri” O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri” O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri” O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri” O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri” O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri” O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri” 6.814 7.003 O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri” 7.984 O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri” 5.799 5.132 5.287 6.092 6.407 7.443 6.753 5.012 4.886 4.553 Dati ISTAT Censimento generale popolazione Dati ISTAT Censimento generale popolazione Dati ISTAT Censimento generale popolazione Dati ISTAT Censimento generale popolazione Dati ISTAT Censimento generale popolazione Dati ISTAT Censimento generale popolazione Dati ufficio anagrafe al 31.03.2000 Censimento 2001 - dati comunali Censimento 2011 - dati comunali 3.897 Diploma d‟onore del 01.06.1957 al Comune di Valledolmo per il regolare e tempestivo Svolgimento delle operazioni di censimento 260 LA CASERMA DEI CARABINIERI La Stazione dei carabinieri a Valledolmo risale agli inizi del "900" essa ha avuto sede in Via Purità angolo Corso Garibaldi nel palazzo di Cosimo Comella, successivamente trasferita in Via Anime Sante nel palazzo appartenente alla famiglia Castellana; alla fine degli anni ‟70 la Caserma fu trasferita in Via Chiavetta nel palazzo di proprietà del Veterinario Dr. Antonino Piazza (appartenuto in precedenza al veterinario Dr. Riili Paolo) e dall‟agosto 2002 (dopo la temuta chiusura della stessa e una petizione popolare a favore del mantenimento in loco) ubicata nei locali dell‟ex asilo nido in via Portella Lampo; attualmente è comandata dal maresciallo Giuseppe Sapia. Il Carabiniere Satariano Daniele classe 1924 da Termini Imerese in servizio presso la Caserma di Valledolmo (dove esiste una foto) fu ucciso l‟11.06.1945 nelle campagne di Cifiliana (o in contrada Cordicella) in un conflitto a fuoco con alcuni banditi. Il Carabiniere Lo Tempio Vincenzo nato a Valledolmo il 16.11.1911 fu ucciso all‟età di 35 anni nel 1946 in un conflitto a fuoco a Palermo in corso Olivuzza. 261 Funerali del brig. Lo Tempio Vincenzo – Valledolmo Agosto 1946 Foto prof. Luigi Battaglia L‟attuale Caserma dei Carabinieri 262 I PIU‟ ECLATANTI FATTI DI CRONACA NERA ACCADUTI A VALLEDOLMO DALLA FONDAZIONE ALL‟800 Si dovrà arrivare quasi alla metà dell‟Ottocento per imbattersi in un efferato delitto perpetrato nell‟abitato di Valledolmo, vogliamo dire nell‟assassinio del giovane valente avvocato Valentino Martina, antesignano, lo definisce il Dispenza, dell‟indipendenza italiana e collega stimatissimo di Francesco Crispi e suo collaboratore nella fatidica opera del Risorgimento italiano» 2. L‟origine del misfatto, a quanto ci è stato narrato da un novantenne degno di fede, deve ricercarsi nell‟aria di superiorità con cui il giovane trattava la classe dominante del paese e soprattutto in una sua vera o sognata relazione intima avuta con una giovane avvenente di famiglia che contava tanto nel luogo. L‟offesa gli sollevò contro la classe dominante che, a dispetto delle estreme cautele sue, con un perfido stratagemma, per opera di due amici traditori, lo fece assalire in casa e finire a coltellate nella stradetta di casa sua, facendo credere che era stato assassinato così barbaramente perchè autore della peste che mieteva vittime nel paese. A riprova dell‟accusa si mostrava a tutti il barattolo dei germi dell‟infame epidemia, che, poi, altro non era che un barattolo di sapone per barba! Delitto di mafia? Ci vuole una buona dose di malafede per ingozzarselo come tale. Il Dispenza, che passò sotto silenzio la tragica fine del Martina, scrisse di lui: «Se non fosse morto giovanissimo, la Patria avrebbe avuto in lui un eccezionale rappresentante e strenuo difensore politico»3. Si era nell‟anno di grazia 1848. (Prof. Granata) „900 Tra i tanti delitti perpetrati in quegli anni dall‟onorata società Valledolmese destò dolore e terrore una lunga catena di omicidi, il cui primo anello fu trovato al famigerato Ponte di Concetta nell'exfeudo Gurfa, in territorio di Alia, e l‟ultimo in contrada Zàgara, territorio di Sclafani, dove da una cosca forestiera venne sterminata quasi tutta la gente d‟una grossa azienda valledolmese. Il Giornale di Sicilia così ne riferì: «Alle ore 19 del 22 gennaio (1926), in contrada Zàgara, alcuni malfattori armati, circondata la fattoria di Guggino Giuseppe, di anni 55, possidente di Valledolmo, uccisero per motivi di vendetta tutta la famiglia Guggino e alcuni impiegati, complessivamente nove persone e otto vacche del medesimo. L‟eccidio avvenne così: sette malfattori armati si presentarono alla fattoria e chiesero di parlare col proprietario. Appreso che egli era assente, spararono sulla moglie Antonina di 50 anni, e sui figli Grazia di 18 anni e Giuseppe di 15, che morirono quasi subito. Vennero poi uccisi il campiere Gioacchino Ortolani di 30 anni da Polizzi, Lo Jacono Antonino di anni 50, il figlio di lui Cosimo di 15 anni, Domenico Fodale di 17, Gioacchino Castiglia di 15, Giovanni Spadaro di 16, i quali tutti si trovavano riuniti nella fattoria. La strage si concluse con una scarica di fucilate contro i bovini della fattoria. La causale di tutta la strage pare debba ascriversi a ragione di predominio nel campo degli affitti»4. (prof. Granata) Il Prefetto di ferro - come poi sarà chiamato il Mori – d‟accordo col Questore Crimi e col Commissario Di Fede, rafforzata la Polizia con duecento pattuglie di vigilanza diurna e notturna nelle città e nelle campagne, con una forza di circa ottocento uomini passò senz'altro all‟attacco. E dopo avere rastrellato nelle province di Girgenti e Caltanissetta oltre trecento mafiosi, rei di furti, di rapine e omicidi, diede inizio a quella vasta ed energica azione che, senza esagerazione, venne chiamata poi la «Battaglia delle Madonie». Nel giro d‟una quindicina di giorni fece piazza pulita di circa trecento delinquenti operanti ad Alimena, a Caltavuturo, a Polizzi, a Castellana, alle Petralie, a Geraci Siculo e a Ganci, nella quale ultima vennero intrappolati circa centocinquanta malfattori con i loro spavaldi caporioni Andaloro e Ferrarello5. Venne, quindi, la volta del circondario di Termini Imerese, infestato da numerose e attivissime bande armate che rendevano impossibile la vita ai lavoratori dei campi. 2 P. DISPENZA, op. cit., p. 38. P. DISPENZA, op. cit., p. 38. 4 Giornale di Sicilia del 22 gennaio 1926. 5 Il Ferrarello, coadiuvato nei suoi misfatti da numerosi fratelli e cugini, era inteso per la sua efferatezza «sciloccu», perchè, per dove passava, era una ventata di scirocco. Nota tratta da Mafia e Fascismo di SALVO PORTO, Palermo, 1976. 3 263 Valledolmo con tre bande, Sclafani, Alia, Roccapalumba, Montemaggiore, Cerda, Aliminusa, Trabia, Càccamo, Sciara e Altavilla furono teatro della vasta operazione di bonifica, «condotta con la tecnica di grossi movimenti di forze, di mezzi, di accerchiamenti di paesi e di case, e con bandi intermittenti di autoconsegnarsi entro dodici ore, pena, per i renitenti, l‟arresto delle madri o delle mogli»6. Il «Giornale di Sicilia» ci fornisce la cronaca di questa operazione nella sua fase conclusiva: «Dopo circa un mese di laboriose indagini sono stati arrestati gli autori di 25 omicidi, di 6 mancati omicidi, della scomparsa di tre individui, di 26 rapine, di 9 furti e di una tentata estorsione. Si è proceduto sui mancati omicidi di Garlisi Antonino, di Inguaggiato Pietro, di Panepinto Giovanni e Rosaci Francesco; sulla scomparsa di Rosaci Francesco e Rosaci Candeloro; sull‟omicidio di Battaglia Antonino, reati avvenuti a Valledolmo nel 1923. Sono stati scoperti i furti in danno di Granata Lucio Vincenzo e di Guzzetta Antonio; della rapina in danno di Piazza Rosolino; delle rapine subite da Battaglia Carmelo, Guzzetta Cosimo e Nicosia Angelo. Queste operazioni ladresche si svolsero in diverse località di Valledolmo lo scorso anno» 7. L‟operazione provvidenziale del Commissario Di Fede «sfociò nell‟arresto di 285 delinquenti, di cui 146 tradotti con diversi mezzi nelle nostre carceri giudiziarie, 139 rinchiusi nel carcere di Termini»8. Tirando le somme delle sue brillanti operazioni, il Mori concludeva nel suo libro sulla mafia: «Di fronte alla presenza vigile ed assidua della Polizia, la legge del silenzio, dell‟omertà, cominciava a cadere, e molti cittadini, riacquistato l‟uso della parola, si decisero a denunziare i danni, le minacce, i soprusi e le estorsioni, di cui erano stati vittime silenziose» 9. Come pere troppo mature al soffio del libeccio, anche a Valledolmo, alla fine del 1928, caddero nel pozzo della Giustizia trentatrè malfattori, i cui nomi furono, dopo il «Processone di Termini», pubblicati dal «Giornale di Sicilia» di quell‟anno, il quale, da chi ne avesse vaghezza, può essere consultato presso le Biblioteche di Palermo. Valledolmo ha eternato la sua profonda gratitudine a lui in una foto scattata in occasione della affollatissima festa della «Liberazione dalla mafia», celebrata in Piazza dell'Olmo, e dallo stesso Mori, che vi intervenne, inserita nel suo libro Con la mafia ai ferri corti, edita da Mondadori nel 1932. Scrivere delle gesta della mafia, risorta a miglior vita per la caduta del Fascismo, compiute durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, anche limitatamente a quelle riguardanti il fronte di Valledolmo, non può essere compito nostro per ragioni facilmente intuibili. Ci corre, però, l‟obbligo di scrivere che, dopo l‟eliminazione cruenta degli epigoni della vecchia mafia, freddati da mano ignota in pieno centro abitato, il Comune, se il senno non ci inganna, gode d‟una tranquillità abbastanza soddisfacente. (Granata). 6 C. MORI, op. cit., p. 297. Giornale di Sicilia del 12 marzo 1926. 8 C. MORI, op. cit., p. 305. 9 C. MORI, op. cit., p. 307. E' ancora vivo nella mente di chi scrive queste pagine il freddo gelido della notte in cui militi e carabinieri, posti alle bocche delle tane, attendevano i lupi mannari agli usci delle loro case e dei loro nascondigli: i militi infreddoliti si scaldavano ai fuochi accesi nelle strade. 7 264 La Tribuna ( supplemento illustrato della Domenica del Corriere) nel numero 31 del 02.08.1896 riporta in copertina l‟uccisione nel bosco di Valledolmo di un uomo scambiato per brigante da parte dei coniugi francesi Oltoman. 265 Copia di un settimanale di cronaca nera fine anni 40 sequestro a scopo di estorsione di La Duca Vincenzo e di Leone Calogero 266 Copia di un settimanale di cronaca nera fine anni 40 sequestro a scopo di estorsione di La Duca Vincenzo e di Leone Calogero 267 EX CENTRALE ELETTRICA CON ANNESSO MULINO S.GIUSEPPE Foto prof. Luigi Battaglia Ex centrale elettrica con annesso il mulino S. Giuseppe oggi di proprietà della Parrocchia 1932 certificato al portatore per due azioni da lire 50 del mulino e centrale elettrica S. Giuseppe 268 PORTALI E BATTENTI Foto prof. Luigi Battaglia Ingresso baglio Castellana Foto prof. Luigi Battaglia Ex Centrale elettrica Foto prof. Luigi Battaglia Via T. Cappellino 65 casa Dr. Pietro Vacanti Foto prof. Luigi Battaglia Municipio via Chiavetta 269 Via Gioia 7 casa Conti Antonino ex Casa Gioia Foto prof. Luigi Battaglia Via Tasca 48 casa dr. Giovanni Leone Piazza Madrice casa Banco di Credito Cooperativo ex casa Vacanti Via Cadorna 46 casa Bellanca Filippo Foto prof. Luigi Battaglia Via Tasca 34 casa Battaglia Gaetano Via Cap. Boer 119 270 Foto prof. Luigi Battaglia Foto prof. Luigi Battaglia Via Tasca casa dr. Giovanni Leone Via Gioia 9 casa podestà Gioia Foto prof. Luigi Battaglia Sportello in ghisa per attacco d‟acqua; furono installati sicuramente con la prima condotta idrica in quanto è ben visibile lo stemma del fascio 271 BEVAI E FONTANE Foto prof. Luigi Battaglia Bevaio acqua della noce Foto prof. Luigi Battaglia Bevaio Acqua della Signora Foto prof. Luigi Battaglia Bevaio via Cifiliana oggi in disuso Foto prof. Luigi Battaglia Bevaio contrada Mandranuova Foto prof. Luigi Battaglia Bevaio a valle del paese Foto prof. Luigi Battaglia Bevaio contrada Cifiliana 272 Foto prof. Luigi Battaglia Foto prof. Luigi Battaglia Bevaio scialuchedda Bevaio a valle del paese ristrutturato Foto prof. Luigi Battaglia Bevaio rotondo Foto prof. Luigi Battaglia Fontanella Via Cavour Foto prof. Luigi Battaglia Particolare della fontana di via Cavour Foto prof. Luigi Battaglia Fontana via Cavour 273 Foto prof. Luigi Battaglia Pozzo baglio Castellana Foto prof. Luigi Battaglia Fontanella Piazza Trappeto Foto prof. Luigi Battaglia Fontana piazza Trappeto Foto prof. Luigi Battaglia Fontana Via Vitt. Emanuele II° 274 LA BANDA MUSICALE Complesso Bandistico "Vincenzo Bellini" (1922)1 Associazione Musicale "Vincenzo Bellini" (1984) N. Tesserati Consiglio d'Amministrazione 45 Castrenze Borzillieri (resp. amm.) Orazio Dispensa, Pietro Vallone, Calogero Vallone, Rosanna Panepinto Via Sant'Antonio - 90029 Valledolmo 0921.542452 Rosario Pera Orazio Borzillieri 45 10 Indirizzo Recapito Telefonico Maestro Capobanda Organico Diplomati in strumento Informazioni fornite da Orazio Dispensa La locale banda musicale nasce nel 1922 dal desiderio di più di 40 elementi che la compongono e che hanno voglia di stare insieme facendo musica. I maestri che hanno diretto la banda nel corso degli anni sono stati: Isidoro Grasso anno 1922, Lupo 1923, Vinci 1994, Amorelli 1926, Ippolito 1934, lannelli 1935, Martino Bello 1936 , Abbate 1943, Gallo 1945, Riggio 1948, Longo 1950, Domenico Battista 1954, Stefano Ausino 1956, Francesco Alongi 1968, Salvatore Ragusa 1974, Gino Longo 1980, Rosario Pera dal 1982. Oggi l'associazione è composta da 45 elementi e vanta la presenza di validi professionisti che hanno partecipato a concorsi, rassegne, corsi di perfezionamento e attività di vario genere ricevendo numerosi riconoscimenti in ambito regionale, nazionale ed internazionale. Essa si è distinta non soltanto per la formazione, ma sopratutto per varietà del repertorio musicale che esegue: dalle marce sinfoniche alla musica popolare, dal jazz alla musica dei grandi autori dei classici oltre a brani musicali moderni. .All'interno dell'associazione operano il gruppo strumentale di fiati "Vincenzo Bellini" e una compagnia teatrale. (1) Pagg 128 e 129 del Volume “Le bande musicali in Sicilia – La Provincia di Palermo Edito dalla Regione Siciliana Ass.to Benu Culturali Ambientali e P.I. e Associazione Culturale L‟Isola Felice – Edizioni Arianna 2006 275 Valledolmo 6 aprile 1922 La Banda musicale da poco formatasi, da sx a dx e dall‟alto in basso - prima fila: 1)Panepinto Castrenze 2)La Duca 3)Sangiorgi Vincenzo 4)Cappellino Pietro 5)Orlando Damiano 6)Rizzo 7)Barcellona Salvatore 8)Parlato Benedetto 9)Messina Carmelo - Seconda fila la terza persona con la divisa da musicante: 1)Panepinto Francesco, mastro Ciccio 2)Ferrara 3)Messina Gesualdo 4)Vacanti Salvatore 5)Cangelosi Giuseppe 6)Spera Giuseppe 7)Non identificato 8) Non identificato 9) Natale Di Liberto, calzolaio non musicante 10) col berretto e il vestito scuro Tagliarino - Terza fila: 1)Polizzi Cosimo 2)Bellanca Giuseppe 3)Muscato Castrenze 4)? 5)Mancuso Antonino 6)Parlato Orazio capo banda 7)Il maestro della banda Isidoro Grasso 8)Bellanca Antonino capo banda 9)Bellanca calogero 10)Di Pietra Calogero “masciu Liddu”10) 11? 12)Gervasi - Quarta fila: 1)? 2)Pizzolanti Antonino 3)? 4)Barone Angelo, postino 5)? 6)Bellanca Nicolò cognato di Damiano Orlando 7)Castrogiovanni Angelo, calzolaio 8)‟ 9? 10) Giuffrè Francesco 11)Gervasi Giuseppe quinta fila seduti a terra: 1) Fina Andrea (Nniria) 2) Ortolani Vincenzo, fabbro 3)? Anni 20-30 banda musicale reparto Valledolmo 276 La banda musicale nel 1934 277 SCOLARESCHE Anno 1912 Valledolmo scolaresca anni ‟20 in primo piano da sx a dx il n. 5 è Nicolò Bellanca n 7.7.1914, in seconda fila dal basso in alto, sedute, la n. 7 è La Duca Vincenza nata 1913 in terza fila la n. 6 è Chiavetta Teresa 278 Scolaresca anni „20 Anni „20 279 Anni ‟30 scalinata Parco delle Rimembranze maestra Cristina Anni ‟20-30 scolaresca giovani Balilla 280 Anno scolastico 1957-1958 Anni ‟60 insegnante prof. Giovanni Caruana 281 Anni ‟60 insegnante prof. Giovanni Caruana Anno scolastico 1953-1954 parco delle rimembranze insegnante prof. Antonino Gullo 282 Certificato di studio 1923-1924 283 Pagella scolastica 1926-1927 284 SPORT E CULTURA La squadra di calcio anni „50 Anni ‟50 campetto Cersi (acrobatica rovesciata) 285 Anni ‟50 campetto Cersi prima della partita Valledolmo 6 ottobre 1956 Recita allo Stagnone “Una gara in montagna” da sx a dx le ragazze: 1) Silvia Messina, 2) Franca Lo Iacono, 3) Igea Arnao, 4) Anna Giuffrè - in secondo piano 1) Nino Pulvino, 2) Ettore Arnao, 3) Totò Di Prima, 4) Nino Messina (fr.llo del Notaio), 5) Nino Spera, 6) Rosario Ippolito, 7) Antonino Dispenza (f.llo di Padre Gioacchino), 8) Antonio Polizzi, 09) Nino Messina (pat. Gesualdo) 10) Nicola Giuffrè, 11) Salvatore Cangelosi, 12) Totò Conti, 13) Vincenzo Giuffrè, 14) Giacomino Sangiorgi 286 Valledolmo 6 ottobre 1956 Recita allo Stagnone “Il divo del cinema”? in primo piano da sx a dx: 1) Maria Tripi , 2) Franca Lo Iacono, 3) Silvia Messina, 4) Anna Cangelosi, 5) Giuseppina Panzica, 6) Vincenzo Giuffrè In seconda fila: 1) Nino Messina (fratello del Notaio), 2) Nicola Giuffrè, 3) Totò Spera in terza fila: 1) Antonio Polizzi, 2) Nino Messina, 3) Nino Pulvino, 4) Anna Giuffrè, 5) Giacomino Sangiorgi, 6) Nino Spera, 7) Salvatore Cangelosi, 8) Vincenzo Dispenza. 287 RICORRENZA DEL 350° DELLA FONDAZIONE DEL PAESE Nell‟anno 2000 in occasione della ricorrenza del 350° anniversario della fondazione del paese sono state intraprese diverse iniziative onde commemorare l‟evento; in particolare è stata edita una cartolina riportante una parte della licentia populandi del 17 Agosto 1650 data da Filippo IV a Giuseppe Cutelli per la popolazione della Baronia di Vallis dell‟Ulmo dando il nome di Castrum Nortmandi (Castelnormanno) al nuovo villaggio. E‟ stata collocata sulla facciata del Municipio di via Chiavetta una lapide con una scultura del maestro Puleo “A RICORDO DEL SACRIFICIO DI GIOVANNI FALCONE E PAOLO BORSELLINO E DI TUTTI I CADUTI NELLA LOTTA ALLA CRIMINALITA‟ ORGANIZZATA” Cerimonia della scopertura della lapide Cerimonia della scopertura della lapide 288 Seduta straordinaria del Consiglio Comunale Cartolina edita nel 350° anniversario della fondazione del paese 289 L‟ATTRICE SABRINA FERILLI IN VISITA A VALLEDOLMO Il 25 Luglio 2005 la famosa attrice Sabrina Ferilli è stata in visita privata a Valledolmo ospite del suo amico Valledolmese dr. Rino Ferrara; in particolare ha visitato la Società Operai ricevuta dal presidente sig. Gervasi Orazio, dal Consiglio e da moltissimi soci. La Ferilli è stata anche presso l‟aula Consiliare del Municipio ove ha ricevuto un attestato a firma di tutto il Consiglio Comunale. Da sx: dr. Rino Ferrara, prof. Salvatore Parlato (Presidente del Consiglio), l‟attrice Sabrina Ferilli, Nicola Miceli (Sindaco), Giuseppe Modica (vice Sindaco) Da sx: Gervasi Orazio (presidente del Consiglio), l‟attrice Sabrina Ferilli, Rosario Vallone (presedente Grande Assemblea), dr. Rino Ferrara 290 RADUNO FERRARI Il 15 Aprle 2007 si è svolto a Valledolmo un raduno di auto FERRARI portando in paese una ventata di allegria e di colore. Foto prof. Luigi Battaglia Le Ferrari in via Cadorna Foto prof. Luigi Battaglia La sfilata in via Garibaldi 291 MOTORADUNO Il 23 Settembre 2007 e il 10.09.2008 si sono svolti a Valledolmo due motoraduni di a cui hanno partecipato motociclisti da tutta la Sicilia. Foto prof. Luigi Battaglia arrivo in paese 2007 Piazza dell‟Olmo 11.03.2008 292 IL GIRO D‟ITALIA A VALLEDOLMO L‟11 Maggio del 2008 il giro ciclistico d‟Italia ha attraversato l‟abitato di Valledlomo Locandina di benvenuto al Giro 11.05.2008 il giro a Valledolmo 293 MOSTRA E SFILATA AUTO D‟EPOCA Il 29 Giugno 2008 si è svolta la mostra e relativa sfilata di auto d‟epoca facendo così conoscere ai più giovani le automobili di un tempo. Foto prof. Luigi Battaglia La mitica Balilla Foto prof. Luigi Battaglia scorcio della sfilata 294 150° ANNIVERSARIO DELL‟UNITA‟ D‟ITALIA 17 MARZO 2011 Foto prof. Luigi Battaglia Proiezione sulla facciata della Chiesa delle Anime Sante 17.03.2011 Foto prof. Luigi Battaglia Cerimonia 150° unità d‟Italia 17.03.2011 295 Foto prof. Luigi Battaglia Cerimonia 150° unità d‟Italia 17.03.2011 Foto prof. Luigi Battaglia Cerimonia 150° unità d‟Italia 17.03.2011 296 LA RELIQUIA DEL SANGUE DEL BEATO GIOVANNI PAOLO II° A VALLEDOLMO 5 e 6 Maggio 2012 la Sacra Reliquia nella chiesa Madre nelle mani di don Krys La Sacra Reliquia in primo piano 297 QUADRI MANIFESTAZIONI ARTISTICHE MURALES Negli ultimi 30 anni si sono svolti a Valledolmo diversi concorsi di pittura estemporanea e si sono realizzati alcuni murales nonché parecchie mostre collettive o personali; i quadri premiati delle estemporanee per regolamento rimanevano di proprietà del Comune, di seguito si riportano alcune foto: Foto prof. Luigi Battaglia Mostra sculture in ferro Enzo Sciavolino Foto prof. Luigi Battaglia Antonio Liberto 1963 Foto prof. Luigi Battaglia Stagnone personale del pittore Carmelo Cicero Foto prof. Luigi Battaglia Denaro Angelo 1990 Foto prof. Luigi Battaglia Stagnone 2009 mostra d‟arte storicizzata 298 Foto prof. Luigi Battaglia Iudice Giovanni 1993 Foto prof. Luigi Battaglia Bracciante Francesco 1989 Foto prof. Luigi Battaglia Calabretta Giuseppe 1991 Foto prof. Luigi Battaglia Caracozzo Sebastiano 1988 299 rassegna di artisti contemporanei Dicembre 1995 salotto d‟arte all‟aperto 1999 Il calendario artistico del 2003 rassegna di scultura e musica dal vivo 2001 300 Foto prof. Luigi Battaglia Liberto Antonino 1992 aula Consiliare Foto prof. Luigi Battaglia Carmen Crisafulli 2000 muro torrefazione Vallone 301 Foto prof. Luigi Battaglia Murales via Aldo Moro anno 2000 artista Sebastiano Caracozzo Rappresentazione della concessione della licentia populandi del 1650 Foto prof. Luigi Battaglia Murales via Trapani anno 2000 artista Montemaggiore Rappresentazione dell‟uccisione di Pietro Corvo 302 Foto prof. Luigi Battaglia Murales via Vitt. Emanuele III° anno 2000 casa Bellanca artista Giannici Foto prof. Luigi Battaglia Alfredo Marsala Di Vita 1992 sul muro della scala del Municipio di via Chiavetta Foto prof. Luigi Battaglia Silvestri Vittorio 1992 sul muro della scala del Municipio di via Chiavetta 303 COMUNE DI VALLEDOLMO Provincia di Palermo I VINCITORI DEI CONCORSI DI PITTURA ESTEMPORANEA 1987 - 1° CONCORSO NARTAN ANZALONE ANDREA BRANCATO ROSALIA CONTI MARIA CONCETTA GERACI PIETRO RAVAZZOLO GIORGIO (premio (premio (premio (premio (premio acquisto) acquisto) acquisto) acquisto) acquisto) 1988 - 2° CONCORSO CASANO ROSARIO BRACCIANTE FRANCESCO CARACOZZO SEBASTIANO CAIOZZO GIUSEPPE RAVAZZOLO GIORGIO MASCARI ARMANDO SALERNO CALOGERO BRUNO NINO GARLISI LINA SALVIA JEAN JOSEPH ALAIN (premio acquisto) 1989 - 3° CONCORSO PATERNOSTRO PLACIDO CASANO ROSARIO MANASSERI ANTONINO CALABRETTA GIUSEPPE BRACCIANTE FRANCESCO GIORDANO GIULIA GRANATA ANNA LA PAROLA GIUSEPPE RAVAZZOLO GIORGIO SALVIA JEAN JOSEPH ALA1N CASANO ROSARIO DENARO ANGELO MARCHESE GIUSEPPE PINTAUDI FRANCESCO ZITO FRANCESCO 1992 - 6° CONCORSO IUDICE GIOVANNI MARCHICA GIUSEPPE SCALZO GERY PARRINO ANTONIO CARACOZZO SEBASTIANO 1993 - 7° CONCORSO SCALZO GERY IUDICE GIOVANNI LIPANI SANTO PINTAUDI FRANCESCO BONOMO GIANLUCA BRACCIANTE FRANCESCO GIAMBANCO GIUSEPPE CASANO ROSARIO 1994 - 8° CONCORSO PINTAUDI FRANCESCO CARACOZ2O SEBASTIANO BONOMO GIANLUCA PASSERO FRANCESCO SCALZO GERY DENARO ANGELO CASANO ROSARIO ARKONE 1990- 4 ° CONCORSO CARACOZZO SEBASTIANO GRANATA ANNA MONTANO ASSUNTA DENARO ANGELO BRACCIANTE FRANCESCO CARACAPPA GIOVANNI CAPITUMMINO ANTONINO MARCHESE GIUSEPPE ORLANDO VINCENZO SCLAFANI ENZO SPINUZZA ROSSELLA 1991 - 5° CONCORSO CAPITUMMINO ANTONINO SCALZO GERY MICCICHE' ANTONINO BRACCIANTE FRANCESCO CALABRETTA GIUSEPPE 1995 - 9° CONCORSO PINTAUDI FRANCESCO CARACOZZO SEBASTIANO SCALZO GERY MARCHESE GIUSEPPE D'AMATO GIORGIO MUSSO ANTONINO RAVAZZOLO GIORGIO 1996 - 10° CONCORSO AVENA FABRIZIO CARACOZZO SEBASTIANO CASTELLESE MARIO MAGGIO ROSALIA SAVONA GIUSEPPE SCLAFANI VINCENZO 304 CANTANTI, GRUPPI ETC. CHE SI SONO ESIBITI IN VALLEDOLMO E MANIFESTAZIONI DI RILIEVO DAL 1965 I festeggiamenti del Santo Patrono in primo tempo si svolgevano a settembre, poi venne stabilito lo svolgimento alla domenica succesiva al ferragosto – Per il 1987 poiché i festeggiamenti si sarebbero dovuti svolgere il 16 agosto (all‟indomani di ferragosto) con delibera di G.M. n.88 del 7.4.1987 venne scelta la data del 23 agosto. Con altra successiva delibera venne stabilito che i festeggiamenti si sarebbero svolti ogni anno il 18 agosto. ANNO 1965 1966 1967 1968 1969 1970 1972 CANTANTE – GRUPPO ALTRO CARMEN VILLANI GLORIA CHRISTIAN DATA , OCCASIONE, LUOGO NOTE Maggio Festa di S. Vincenzo 3 settembre Festa del Patrono Concerto musicale Concerto Music. Festa del Patrono Concerto musicale 1 o 2 Ottobre Madonna del Rosario Concerto musicale ROSANNA FRATELLO Festa del Patrono Concerto musicale 1981 NEW TROLLS Festa del Patrono Piazza madrice Concerto musicale 1982 ADRIANO PAPPALARDO Festa del Patrono Piazza madrice Concerto musicale 1983 CUGINI DI CAMPAGNA 21 agosto festa del Patrono Piazza madrice Concerto musicale 1984 BANCO Festa del Patrono (palco in Via Cadorna alle spalle del monumento) Concerto musicale 1986 Luminarie e cura ditta Ribaudo Delibera approvazione rendiconto n. 270 del 29.10.1987 1986 Gruppo Majiorettes di Aragona e Comitini “Les jeunes filles en fleur” Presidente Farruggia Gerlando 1986 Agricantus 4 agosto Festa del Patrono 1986 Processione S. Antonio 17 Agosto 1986 RICCHI E POVERI 1986 1986 1987 Gruppo locale DIOSCURI Trianon di Angelo Butera 1972 RICCARDO DEL TURCO I Vianella (Edoardo Vianello e Wilma Goich) 1973 1974 1975 1976 Rocky Roberts 1977 1978 1979? 1980 1985 2 agosto Festa del Patrono 17 agosto Festa del Patrono Piazza madrice Dicembre Presepe vivente 28 dicembre Manifestazioni natalizie 11 agosto 21,30 305 Concerto musicale Rappres. Religiosa Canti natalizi 1987 Banda Musicale “V Bellini” Valledolmo 1987 Collettiva di pittura 1987 Compagnia opera dei pupi “Bradamante” di Anna Cuticchio 1987 Circolo ACLI 1987 Compagnia teatrale ACLI Valledolmo 1987 Dispenza Orazio Valledolmo 1987 1987 1987 1987 1987 1987 1987 Presentazione libro “Proverbi siciliani” di Gioacchino Dispenza Promozione Sicilia di Nicosia & Carè 2^ sagra gastronomica a cura dei maestri muratori di Valledolmo Serata danzante a cura dei maestri muratori di Valledolmo 1° concorso Fotografico “Valledolmo e il suo ambiente” Cinema all‟aperto 1° Concorso Estemporanea di pittura estemporanea “Valledolmo e il suo ambiente” 13 agosto Concerto Musicale Festa del Patrono 14 agosto Festa del Patrono collettiva Pittori Mario Vitale, Francesco Ingrassia, Nartan e Mario Sampieri (accanto Chiesa Madre) 14 agosto Festa del Patrono Piazza Madrice – Storia dei paladini di Francia - Orlando e Rinaldo 15 agosto Festa del Patrono Apertura mostra fotografica “Valledolmo: alla ricerca di una identità” 15 agosto Festa del Patrono “L‟eredità dello zio buon‟anima” 16 (1^ parte) e 17 /2^ parte) agosto Festa del Patrono - Sacra rappresentazione 19 agosto Festa del Patrono spiazzale scuole elementari 20 agosto Festa del Patrono spiazzale scuole elementari 21 agosto Festa del Patrono cinema 22 – 23 agosto Pittura 1987 LENA BIOLCATI show 1987 Premiazione vincitori 1° concorso fotografico, estemporanea pittura e torneo di calcio 24 agosto festa Santo Patrono folk Concerto Music. premiazioni Delibera approvazione rendiconto n. 296 del 20.12.1988 1988 1988 Serata danzante fotografia 22 agosto spettacolo folk 23 agosto Festa del Patrono Piazza madrice 1988 Gastroomia 20 Agosto Fratelli Anelli 1988 Rappresentazione sacra Spett musicale 1987 1988 1988 Commedia in tre atti di R Giusti 18 agosto 21,30 Festa del Patrono 22 agosto 1988 Mostra foto d‟epoca cultura Processione S. Antonio 1988 Opera dei pupi 18 Agosto ore 18,00 aula consiliare 1987 1988 pittura Gianni Gebbia group (a cura Teatro Masimo – Musica incontro 1988) La Quarta Parete (complesso musicale) Laura Mollica e il suo trio Folk (a cura Teatro Massimo – Musica incontro 1988) Calcio Torneo dell‟amicizia Pallavolo femminile Gara di sollevamento pesi con la partecipazione polisportiva “Audax” di Caltanissetta Calcio Nazionale femminile di serie B contro Valledolmo Vecchie Glorie Majiorettes dello stretto 29 luglio Festa del Patrono e manifestazioni estive Jazz 31 luglio 21,30 Festa del Patrono Musica leggera 1 Agosto Folk recital 2 Agosto Finale tra Barbieri e Ancol 3 agosto Sport 4 agosto festa Santo Patrono sport 5 agosto sport 6 agosto festa Santo Patrono 306 1988 Raduno e 1^ sfilata auto d‟epoca 1988 I Giullari di Dio 1988 1988 SAL GENOVESE e il suo quintetto (a cura Teatro Massimo – Musica incontro 1988) Calcio amichevole ENARS ACLI – EMIGRATI VALLEDOLMESI 7 agosto ore 11 incontro in piazza dell‟Olmo ore 16,30 sfilata a cura Veteran Car Club Panormus e Pro Loco Valledolmo incontro 7 agosto 1,30rappresentazione del gruppo francescano 9 agosto 21,30 Festa del Patrono manifestazioni estive 13 AGOSTO con le bande di Cefalù, Villalba, Mussomeli, Caltavuturo, Valledolmo 14 Agosto domenica Festa del Patrono – manifestazioni estive (10,30 giro per le vie del paese – 17,00 onore ai caduti – 21,30 concerto in piazza) 14 – 30 agosto Personale di pittura 1^ RASSEGNA BANDE MUSICALI 1988 FANFARA DEI BERSAGLIERI di Brescia 1988 Personale Franz Noto 1988 Gruppo folk e ragazze Pon Pon di Valledolmo 15 agosto 21,30 musiche e danze 1988 Musiche e giochi d’estate 16 Agosto 21,30 a cura pro loco Valledolmo 1988 I Giovanissimi di Valledolmo 17 agosto 21,30 “Insieme per divertirci” 1988 7^ fiera del bestiame 18 agosto ore 7,00 alborata e fiera del bestiame in contrada Chiusa Madonna 1988 Processione S. Antonio 18 agosto 1988 Banda Musicale “V. Bellini” di Valledolmo 18 Agosto ore 22,00 1988 Spett. musicale 19 agosto spett con cantante RAI TV (così riportato nel manifesto) 1988 MATIA BAZAR 20 agosto Festa del Patrono Piazza madrice 1988 Concerto Music. 10 Agosto 22,30 1988 1988 Sfilata auto d‟epoca Il Cantastorie di Alfredo e Letizia Anelli 2° Concorso Estemporanea di pittura Concerto bandistico Concerto bandistico Arte folk Fiera bestiame Concerto di S. Antonio Concerto Music. 21 Agosto 21 agosto Pittura Premiazione vincitori 2° concorso di Pittura estemporanea e 2° Concorso fotografico 4 settembre ore 18,00 presso locali ACLI premiazioni 1989 Nuovo Cinema Paradiso Cinema 1989 Gruppo folk Messicano Delibera approvazione rendiconto n. 393 del 25.10.1989 12 agosto piazza medici Festa del Patrono e manifestazioni estive 1989 – a cura di Alessandro Runfola – Programma Italia Consulenti Finanziari etc Gruppo Fininvest 13 agosto ore 18,00 sfilata per le vie ore 21,30 esibizione sul palco 1989 Ass Culturale Itaca 2 14 agosto – “L‟importanza di Chiamarsi Ernesto” Commedia 1988 1989 307 Folk 1989 2^ Rassegna di bande musicali 16 Agosto (bande di S. Stefano Quisquina, Collesano, Villalba, Isnello e Valledolmo 1989 Spaghettata Valleodlmese e musica 17 agosto a cura Pro Loco valledolmo 1989 Fiera del bestiame 18 agosto fiera del bestiame in c.da Chiusa Madonna 1989 Processione S. Antonio 18 agosto 1989 Banda Musicale “V. Bellini” di Valledolmo 18 Agosto Venerdi ore 22,00 1989 Video discoteca all’aperto 19 agosto 1989 Gruppo folk Gazzara di Caltavuturo 20 agosto 1989 ENRICO RUGGERI in concerto 1989 3° Concorso fotografico 1989 3° Concorso Estemporanea di pittura 27 Agosto domenica 1989 Mostra equina a cura Circolo Alcide De Gasperi 27 agosto 4^ mostra equina provinciale campo sportivo 1989 Mostra 3° concorso fotografico e 3° cocnorso di pittura e 1^ collettiva pittori contemporanei 28 agosto 6 settembre Mostra pittura e fotografia 1989 Premiazione vincitori 3° concorso di Pittura estemporanea e 3° Concorso fotografico 10 Settembre domenica ore 18,00 circolo ACLI Premiazioni 21 agosto ore 22.00 Festa del Patrono Piazza madrice 26 agosto “Immagini dell‟ambiente e dell‟attività agricola nel valledolmese” Concerto bande Fiera Concerto di S. Antonio Folk Concerto Music. Fotografia Pittura Delibera approvazione rendiconto n. 337 del 9.11.1990 1990 1990 Gruppo folk Spagnolo 15 agosto sfilata e esibizione sul palco folk 1990 Compagnia teatrale Adelphi di caltavuturo 16 Agosto commedia musicale in 2 atti “Terra Promessa” di Giuseppe Anzalone Commedia musicale 1990 Coop Arte Libera Mediteatro 17 agosto “Ciak al sole” di Dieli e Moschella 1990 Processione S. Antonio 18 agosto Sabato 1990 L’obiettivo sugli artisti a cura del quindicinale L’Obiettivo 19 agosto 1^ rassegna itinerante d‟arte madonita (Pittura, scultura, Teatro, comicità, folklore, musica etc) 1990 ROBERTO VECCHIONI in concerto 1990 4° Concorso fotografico 1990 4° Concorso Estemporanea di pittura 20 agosto Festa del Patrono Piazza madrice (concerto sospeso quasi all‟inizio per malore del cantante) 25 agosto “Valledolmo: Aspetti architettonici e degrado ambientale” 26 Agosto 308 Arte, musica etc. Concerto Music fotografia Pittura 1990 Mostra opere 4° concorso fotografico e pittura estemporanea 1990 Premiazione vincitori 4° concorso di Pittura estemporanea e 4° Concorso fotografico 9 Settembre domenica ore 18,00 Premiazioni 1991 SCIALPI 18 agosto Festa del Patrono Piazza madrice Concerto Music. 1991 5° Concorso Estemporanea di pittura 25 agosto Pittura 1992 Personale Antonino Liberto 1992 Raduno e sfilata auto d‟epoca CARLOTTO E CUCCIOLO dei Dik Dik 1992 1992 1992 TONY ESPOSITO 27 agosto – 5 Settembre Mostra pittura Inaugurazione 9 agosto (Locali delle ACLI via Vitt. Emanuele III) 9 agosto Festa del Patrono 16 agosto Festa del Patrono Piazza madrice 19 agosto Festa del Patrono Piazza madrice 6° Concorso Estemporanea di pittura 7° Concorso Estemporanea di pittura Arte Concerto Music. Concerto Music. 30 agosto pittura 29 agosto Pittura TIZIANA RIVALE 3 ottobre Estate valledolmese Concerto Music. 2 0ttobre 3^ sagra dell‟uva folclore 1993 SFILATA CARRETTI SICILIANI MAURO CARPI Concerto Music. 1994 ALEANDRO BALDI 15 agosto Festa del Patrono 19 agosto Festa del Patrono Piazza madrice 1993 1993 1993 Concerto Music. 28 agosto Pittura 1995 1995 8° Concorso Estemporanea di pittura PATRIZIA ROSSETTI I CAVERNICOLI 19 Agosto Festa del Patrono 24 Settembre Sagra del pomodoro Cabaret 1995 GRAZIA DI MICHELE E TOSCA 1° Ottobre Sagra dell‟UVA Concerto Music. 1995 9° Concorso Estemporanea di pittura 8 ottobre Pittura 1994 8/10 Dicembre Edificio scuole elementari (sotto il patrocinio della lega italiana per la lotta contro i tumori) Sabato 23 e domenica 24 Dicembre 1995 ore 17,30 Aula consiliare Via Chiavetta Presentazione libro di poesie “Dolci inganni” di Paola Uscè e dei quadri abbinati di Francesco Pintaudi 1995 LIART presenta una Rassegna di artisti contemporanei 1995 Dolci inganni - Paola Uscè e Fancesco Pintaudi 1996 FAUSTO LEALI Festa Del Patrono Piazza madrice Concerto Music. 1996 10° Concorso Estemporanea di pittura 25 agosto Pittura 1997 FORMULA TRE 20 agosto Festa del Patrono Piazza madrice Concerto Music. 1998 Compagnia Teatrale “Michele Abbruzzo” di Catania 12 Agosto “Presenza di Spiriti...” commedia 1998 Coop. I DIOSCURI di Agrigento 15 Agosto Festa del Patrono – Piazza Madrice (Giufà) Commedia 309 Mostra pittura Presentazione libro di Poesie e mostra pittura 1998 Santina Lo Forte 1998 Michele Perricone 1998 Banda Musicale “V. Bellini” di Valledolmo 1998 AUDIO 2 1998 2° Palio Cutelli 16 agosto Festa del Patrono – Piazza Madrice 16 agosto Festa del Patrono – Piazza Madrice 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice 19 agosto Festa del Patrono – Piazza Madrice 20 Agosto giochi tra i 4 quartieri in costume d‟epoca Festa Santo Patrono Piazza madrice 23 Agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice “La vera Storia dei Promessi Sposi” Concerto Music. Musica Cabaret Concerto di S. Antonio giochi 1998 Gruppo Teatrale Giovani di Azione Cattolica Parrocchiale 1998 11° Concorso Estemporanea di pittura 30 agosto Pittura Salotto d'arte all‟aperto 12, 13 e 14 agosto - Salotto d'arte all‟aperto (Sebestiano Caracozzo, Bartolo Conciauro, CarloPuleo, Giusto Sucato, EnzoPuleo, Franco Schifano) (Pittura, scultura e musica) 12 Agosto - Salotto d'arte all‟aperto (Pittura, scultura e musica) 13 Agosto - Salotto d'arte all‟aperto (Pittura, scultura e musica) 14 Agosto - Salotto d'arte all‟aperto (Pittura, scultura e musica) 1999 1999 1999 1999 Sara Cappello (cantautrice popolare) accompagnata alla chitarra da Tonino Greco e con l‟intervento poetico siciliano di G. Bagnasco Whit a key quartet (gruppo musica classica (violini) Trio Liberty (clasica lirica partenopea) Maurizio Como (tastiera) Francesco Impastato (violino) Maria Notarrigo (soprano) 1999 Coop. I DIOSCURI di Agrigento 1999 I NOMADI 1999 TEATRO POP. ZAPPALA‟ 1999 2000 2000 2000 2000 Banda Musicale “V. Bellini” di Valledolmo Associazione musicale “G. Verdi” Mazzarino Presidente Dispenza Leonardo Associazione Arturo Benedetti Michelangeli – Gruppo folk Poesie di Lucia Mezzasalma Rassegna di murales (Sebastiano Caracozzo, Carmen Crisafulli, Manlio Giannici e Franco Montemaggiore) 2000 I CAVERNICOLI 2000 LOS LOCOS 2000 Banda Musicale “V. Bellini” di Valledolmo 15 agosto Festa del Patrono “Brancaleone” 16 agosto Festa del Patrono – Piazza Madrice 17 settembre 6^ Sagra del pomodoro “L‟avvocato difensore” Piazza Purità spett Ass dalla Provincia festa provincia 1999 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice 9.1.2000 Chiesa Madre concerto in occasione delle festività natalizie 5 Marzo 17° Carnevale Valledolmese spett assegn dalla Provincia 10 agosto - aula consiliare “Amo la vita” 11, 12, 13 e 14 agosto - n. 4 Murales realizzati, rispettivamente, sui prospetti delle case dei sigg. Gennuso Francesco, Vallone Salvatore (Rica Caffè), Muscato Calogero e supermercato SMA. 15 agosto Festa S. Patrono e 350° anniversario 15 agosto Festa S. Patrono e 350° anniversario 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice 310 commedia Commedia Music. Concerto Music. commedia Concerto di S. Antonio Concerto natalizio Gruppo folcloristico Presentazione libro Pittura murale Cabaret musica Concerto di S. Antonio 2000 GINO PAOLI 2000 Documentario in VHS “Valledolmo, Storia, Paesaggio, Tradizioni” 2001 Progetto Laboratorio fotografico 2001 Teatro d‟autore 2001 Gruppo Onuri e dignità 2001 Gruppo Il Telaio 2001 2001 2001 Simposio di scultura (Franco Montemaggiore e Domenico La Rosa) Gruppo Influence Romanzo del Prof Giacchino Dispenza 19 agosto Festa S. Patrono e 350° anniversario concerto 19 novembre (Locali parrocchiali ex Centrale) Presentazione documentario 20 gennaio (Mostra fotografica Aula consiliare) 6 agosto Festa Santo Patrono “Il rossetto non me lo metto” 8 agosto Festa Santo Patrono “Lu zitaggiu di lu nannu” 10 agosto Festa Santo Patrono “… e fuori nevica” 12, 13 e 14 agosto – Sculture create rispettivamente in Piazza Medici e Bevaio Corco Vitt. Eman. III dove si trovano attualmente 12 agosto Festa Santo Patrono Fotografia Commedia Commedia Commedia Scultura Blues 14 agosto “La Valle dell‟ulmo” Presentazione libro 2001 Teatro Promiscuo 14 agosto Festa Santo Patrono “Nun ti pagu” Commedia 2001 Gulliver 15 agosto Festa Santo Patrono Musica Napoletana “Sognando Napoli” 2001 Duo Di Fatta (Mara Eli) 2001 2001 2002 CORONA e mega discoteca Banda Musicale “V. Bellini” di Valledolmo Personale del maestro Enzo Sciavolino Gianni Nanfa Collocazione statua Padre Pio 2002 UMBERTO TOZZI 2001 2001 2002 30 metri d‟arte (Sebastiano Caracozzo, Claudio Pezzillo, Baldo Ingrassia, Aurelio Di Carlo, Mario Passarello, Rimi Salvatore “Totori”, Salvatore Di Girolamo “Torre”, Florinda Sanna, Franco Schifano, Nunzio Mazzamuto e Daniele Pasta) Banda Musicale “V. Bellini” di Valledolmo 2002 Piccolo Stabile Vallelunghese 2003 Compagnia Teatro D‟arte 2003 pittura estemporanea “Un calendario artistico di Valledolmo” 2002 16 agosto Simposio di scultura e Festa Santo Patrono 17 agosto Festa Santo Patrono 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice Dance Concerto di S. Antonio 5 – 14 ottobre (Locali Stagnone) pittura 7 ottobre 11^ Sagra dell‟uva 13 gennaio 16 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice Cabaret Classica Concerto musicale 17 agosto Pittura estemporanea Pittura estemporanea 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice Concerto di S. Antonio 15 settembre (9^ sagra del pomodoro) “Miseria e nobiltà” 19 marzo (Festa S. Giuseppe) “Canti e Cunti” 11 agosto Sebastiano Caracozzo, Giovanni Castronovo, Bartolo Conciauro, Francesco D‟Amico (fradà), Naire Feo, Baldo Ingrassia, Mario Passarello, Claudio Pezzillo, Randazzo Daniela, Salvatore Rimi (Totori), Mimmo Santangelo, Francesco Schifano, Aida Vivaldi 311 commedia teatro Pittura Estemporanea 2003 Mario Renzi 2003 Associazione Compagnia Teatrale “L. Capuana” di Campofranco 2003 Stadio in concerto 2003 Associazione Culturale “Nike 2003 2003 2003 2004 Banda Musicale “V. Bellini” di Valledolmo Dir Orch. Rosario pera Apple Scrufs Frank and the old time jazz Duo Flauto/Pianoforte+Corus Angelorum 2004 Calici di stelle 2004 Gopak 2004 2004 Litfiba in concerto I figli d‟arte di F. Zappalà Associazione Compagnia Teatrale “L. Capuana” di Campofranco 2004 2004 354° anniversario fondazione 2004 Compagnia teatrale di Valledolmo 2004 Banda Musicale “V. Bellini” di Valledolmo Dir Orch. Rosario pera 2004 Andrea Mingardi in concerto 2004 Nausica Pomara e Costa 2005 Mauro Coco e Maria Zappalà (Flauto/pianoforte) 2005 Rosario Pavone e Maria Zappalà (duo pianistico) 2005 Alessandro Mocera e Rosario Pavone (Tenore/pianoforte) 2005 Associazione Musicale “G. Verdi” 2005 Gruppo parrocchiale 2005 2005 2005 Compagnia Teatrale “L‟Armonia” di Cefalù “Talenti Valledolmesi” e i “Misericordini” 2^ Sagra della spiga 11 agosto “Un calendario artistico di Valledolmo” spiazzale bevaio corso Vittorio (Festa del Patrono – spettacolo annesso alla mostra delle opere di pittura estemporanea 13 agosto (Festa del Patrono) (Contributo ass.to Reg.le BB.CC.) “Assu di coppi e tri di vastuni” 16 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice 17 agosto Festa Santo Patrono (contributo ass.to Reg.le BB.CC.) “Liolà” commedia 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice Concerto di S. Antonio 20 settembre 21 settembre (10^ sagra del pomodoro) 4. gennaio dest Natalizie locali Stagnone spett assgn dalla Provincia 10 agosto Spiazzale bevaio di Corso Vittorio 11 agosto “Il sorriso dei ragazzi dell‟Est” 12 agosto Festa Santo Patrono 15 agosto “Cu nesci arrinesci” Concerto Music Concerto Jazz Musica, balli etc. 16 Agosto “Cavadduzzu cavadduzzu” Commedia 17 agosto Baglio Castellana e Collegio di Maria - Mostra opere di pittura estemporanea – convegno (POR SICILIA) 17 agosto “L‟arte di Giufà” Festa Santo Patrono 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice 19 Agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice 20 agosto Festa Santo Patrono 18 febbraio 2005 locali Stagnone, Concerto di musica classica “Invito all‟opera” presentato da Anna Maria Dinolfo spett offerto dagli stessi 18 febbraio 2005 locali Stagnone, Concerto di musica classica “Invito all‟opera” presentato da Anna Maria Dinolfo spett offerto dagli stessi 18 febbraio 2005 locali Stagnone, Concerto di musica classica “Invito all‟opera” presentato da Anna Maria Dinolfo spett offerto dagli stessi 10 agosto “Forza venite gente” Festa Santo Patrono 12 agosto “Pinocchio” Festa Santo Patrono 14 agosto ”U sapiti com‟è” Festa Santo Patrono 15 agosto dieci anni dopo Festa Santo Patrono 16 agosto Festa Santo Patrono 312 Violinista Concerto commedia Musica natalizia Balli folk Concerto Commedia Mostra pittura Commedia Concerto di S. Antonio Concerto Cabaret Musica classica Musica classica Musica classica musical musical Commedia dialettale Musicale Sagra 2005 2005 2005 2005 2005 Gerardina Trovato in concerto Banda Musicale “V. Bellini” di Valledolmo Dir Orch. Rosario pera Compagnia Teatrale “L Capuana” di Campofranco Gruppi folk internazionali 17 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice Concerto 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice Concerto di S. Antonio 19 agosto “‟U puparo” Festa Santo Patrono 21 agosto Festa Santo Patrono 2 ottobre festa madonna del Rosario Piazza madrice 13 agosto “Matrimoni e viscuvati” Festa Santo Patrono Piazza madrice 15 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice 16 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice 17 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice “Miseria e nobiltà” commedia dialettale commedia Concerto 2006 Compagnia Teatrale Capuana” di Campofranco 2006 Serf Doom in concerto 2006 Apple Scruffs in concerto 2006 compagnia teatrale “V. Bellini” di Valledolmo 2006 Banda Musicale “V. Bellini” di Valledolmo Dir Orch. Rosario pera 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice Concerto di S. Antonio 2006 NEJA in concerto 19 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice Concerto 2007 “Le passeggiate di Rossini con i carrettieri del Favara”- 08 Agosto Festa Santo Patrono Baglio Castellana Spettacolo offerto dalla Regione Siciliana 2007 Associazione Teatrale “Nuova Generazione” di G. Zappalà 09 agosto “Sequestro da 5 milioni di euro” Festa Santo Patrono Piazza madrice Piazza Madrice commedia brillante in due atti 10 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice Piazza Madrice Concerto musicale 11 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice Piazza Madrice Cabaret 13 agosto “Gatta ci cova” Festa Santo Patrono Piazza madrice Piazza Madrice commedia in tre atti di Antonio Russo Giusti 2007 2007 Serata Rock con il gruppo “Giovani Musicisti Valledolmesi” “I Cavernicoli” 2007 Commedia Concerto Concerto 2007 Serf Doom 17 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice Concerto 2007 Banda Musicale “V. Bellini” di Valledolmo Dir Orch. Rosario Pera 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice Concerto di S. Antonio 2007 LINDA in concerto 2007 Associazione Culturale “Germogli d‟Arte – 3 artisti animatori del Progetto Felix 2007 Folklore Internazionale” 21 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice 2007 2° Motoraduno 23 settembre 2007 Folclore siciliano - Sfilata carretti siciliani 2007 Jenny B in concerto 06 Ottobre XVII sagra dell‟uva (corso principale) 07 ottobre XVII sagra dell‟uva – Piazza Madrice 19 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice 26 agosto n. 3 artisti animatori spett. assegnato dall‟Assessorato alle Politiche Sociali della Prov. Reg. di Palermo - programma di iniziative varate 313 Concerto animazione gruppi folk di Ucraina, Cile e Togo Raduno motociclistico Folclore siciliano Concerto musicale 2007 Di Grigoli Salvatore legale Rappres. Soc Coop Alessandro Scarlatti 2007 Le ciaramelle di Petralia Soprana 2007 Il MEZZO NETWORK 2008 Sun Flowers Choir (Associazione culturale arte e studio) 2008 Laboratorio teatrale a cura di Giuseppe Sangiorgi 2008 Gianfranco Gugino 2008 Serf Doom 2008 Colin Nine 2008 Combomasta 2008 Sasà Salvaggio 2008 Syslos 2008 Sfilata di moda a cura di Elisa Civiletto 2008 Skarafunia 2008 Syslos 2008 Karaoke con Gianfranco Gugino 2008 FRANIMA IN CONCERT di Gangi 2008 SAQILIAH di Petralia Sottana 2008 Gruppo l‟Armonia di Cefalù 2008 di Giuseppe Sangiorgi 2008 Skarafunia di Sciacca 2008 Banda Musicale “V. Bellini” di Valledolmo Dir Orch. Rosario Pera 2008 SERF DOOM in concert 2008 2008 Folklore Internazionale 2008 Gruppo Folk città di 08 ottobre Musica sacra bizantina orchestra diretta dal Maestro Di Grigoli Salvatore (60° anniversario Assemblea Regione Siciliana) Chiesa Purità 26 Dicembre melodie e antiche nenie, resa il 26.12.2007 – Festa Natale 30 Dicembre Le avventure di Orlando – spettacolo dell‟opera dei Pupi” – Festa Natale – Salone Parrocchiale 05 Gennaio Festa Natale – Chiesa Madre – Spettacolo offerto dalla Provincia 05.Gennaio Festa Natale – Palestra comunale 1 Maggio spiazzale Palestra 10^ Ediz Giornate dell‟Agricoltura 2 Maggio spiazzale Palestra 10^ Ediz Giornate dell‟Agricoltura 4 maggio spiazzale Palestra 10^ Ediz Giornate dell‟Agricoltura 18 Luglio Ra.V.E. Party (Raduno del volontariato estivo) - Piazza madre 18 Luglio Ra.V.E. Party (Raduno del volontariato estivo) - Piazza madre 19 Luglio Ra.V.E. Party (Raduno del volontariato estivo) - Piazza madre 19 Luglio Ra.V.E. Party (Raduno del volontariato estivo) - Piazza madre 19 Luglio Ra.V.E. Party (Raduno del volontariato estivo) - Piazza madrice 10 Agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice 12 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice (Dolcezze e allegria – gran galà delle torte) 13 Agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice 14 Agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice 15 Agosto “La buon‟anima di mia suocera” di Giambattista Spampinato Festa Santo Patrono Piazza madrice 16 Agosto “La mafia è una motagna di merda” Festa Santo Patrono Piazza madrice 17 Agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice 19 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice 20 agosto “Ora ca la mamma muriu cu su teni u papà?” di Calogero Maurici Festa Santo Patrono Piazza madrice 21 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice (Gruppi: Gazzara di Caltavuturo – Colombiani - Filippini Agosto sfila suonando da Piazza dell‟Olmo sino a Piazza Medici dove si esibisce 314 Concerto Canti natalizi Opera dei pupi Concerto Gospel teatro Karaoke rock Musica Country Concerto musicale Cabaret Concerto musicale Concerto musicale Concerto musicale Karaoke Concerto musicale Musica etno rock Commedia Spett Teatrale Concerto musicale Concerto di S. Antonio Comcerto Musicale Commedia in tre atti Folk Folk 2008 Gigi Cifarelli Group in concerto 2008 TINTURIA in concerto 2008 3° Motoraduno-Motoincontro a cura Moto Club Black Angels of the Road 2008 Gruppo Teatrale Parrocchiale Valledolmese 2008 Carmelo Cicero Mostra pittura 2008 A.GI.TE. di Partinico (Agenzia Giovani Teatranti) 2008 Enzo Sciavolino Mostra poersonale di sculture in ferro 2008 Saporito Francesco Casteltermini “Duo zampognari” 2009 Rosy Ministeri personale di pittura 2009 Memorial Peppuccio Domina 2009 Colin Nine musica live 2009 Disco pizza e Karaoke 2009 Syslos in concerto 2009 Piano bar con Gianfranco Gugino 2009 Gara di liscio americano 2009 Water War 2009 Sfide al bigliardino 25 Agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice spett Assegnato dall‟ Agenzia del Patto Territoriale 13 Settembre Festa Santo Patrono e manifestazioni estive Piazza madrice Spettacolo offerto dalla Regione Siciliana Concerto Jazz Concerto musicale 13 e 14 settembre (patrocinio SOAT) Trial e Raduno motociclistico 21 Settembre Piazza Madrice “Cercasi Jenniru Disperatamente” commedia in tre atti di Nunzio Cocivera (16^ Sagra pomodoro patrocinio SOAT)) Commedia brillante in tre atti 27 sett. – 11 ottobre Stagnone Mostra di Pittura 5 Ottobre Piazza Madrice “La mia America” spett. assegnato dalla Provincia Regionale (18 sagra dell‟uva patrocinio SOAT) Teatro avanguardia 21 Dicembre 6 gennaio 2009 prorogata sino al 14 gennaio (Locali Stagnone) arte 25 Dicembre esecuzione di musiche lungo il corso, associazioni e circoli e Chiesa Madre(con contributo Valle del Torto e dei Feudi) Musiche natalizie 04 – 18 Aprile 2009 (Locali Stagnone) pittura calcio a cinque 6 e 7 agosto gironi eliminatori 9 agosto finale 3 e 4° posto e finalissima (Santo Patrono) 7 agosto Bar Sancarlo (granita e vodka party (locale aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita” per la festa del Santo Patrono) 8 Agosto Bar ristorante Pizzeria il Girasole (locale aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita” per la festa del Santo Patrono) 9 Agosto Pasticceria Fina (locale aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita” per la festa del Santo Patrono) 9 Agosto Wine Bar di zio Rosy (locale aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita” per la festa del Santo Patrono) 9 Agosto Bar ristorante Pizzeria il Girasole (locale aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita” per la festa del Santo Patrono) 10 Agosto Bar ristorante Pizzeria il Girasole (locale aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita” per la festa del Santo Patrono) 10 e 11 Agosto Bar Sancarlo (locale aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita” per la festa del Santo Patrono) 315 sport Musica Musica Musica Musica Ballo Giochi Sport 2009 Caccia al tesoro 2009 Compagnia teatrale ARS NOVA di Castronovo 2009 Festa della birra 2009 Salsiccia e Piano Bar con Gianfranco Gugino 2009 Gruppo 10 HP in concerto 2009 Gruppo Key Over Rock Band 10 Agosto Piazza Madrice (locale aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita” per la festa del Santo Patrono) 12 Agosto “Cinqu fimmini e un tarì” commedia dialettale di Pino Giambrone (Santo Patrono) 13 Agosto Bar Sancarlo (locale aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita” per la festa del Santo Patrono) 13 Agosto Wine Bar di zio Rosy (locale aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita” per la festa del Santo Patrono) 13 Agosto Bar ristorante Pizzeria il Girasole (locale aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita” per la festa del Santo Patrono) 13 agosto – Piazza Madrice (Santo Patrono) 2009 Karaoke a squadre 15 Agosto Piazza madrice (Santo Patrono) Musica 2009 Concerti dei gruppi Iridyum Gotic Metal e Humator music Death 16 Agosto (Santo Patrono) Musica metal 2009 Fraternita di misericordia e gruppo protezione civile Valledolmo 17 agosto “Mugghieri ricca maritu parra picca” commedia dialettale di Calogero Maurici (Santo Patrono) Commedia brillante 2009 Banda Musicale “V. Bellini” di Valledolmo Dir Orch. Rosario Pera 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice Concerto di S. Antonio 2009 Serf Doom in concerto 2009 Picone fireworks 2009 Syslos in concerto 2009 Compagnia Arte e cultura di Vicari 2009 Gruppo The Bass-X 2009 Gruppo Tano‟s Roll Band (pro loco Giardinello) 2009 Gara di liscio 2009 LUCA CHIFARI IN CONCERT 2009 Eduardo De Angelis e Francesco Giunta in concerto 2009 1° Autoslalom città di Valledolmo Ass.ne Olmo Racing Presidente Avv. Giuseppe Messina 18 Agosto ore 24,00 Bar ristorante Pizzeria il Girasole (locale aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita” per la festa del Santo Patrono) 18 agosto fuochi d‟artificio 19 agosto Festa Santo Patrono Piazza madrice 20 agosto “Fatti,fatturi e fattazzi” commedia dialettale di Pino Giambrone (Santo Patrono) Piazza madrice 21 Agosto Piazza madrice (Santo Patrono) 22 agosto Roch‟n‟roll 60-70 Piazza Madrice Santo Patrono 22 Agosto Pasticceria Fina (locale aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita” per la festa del Santo Patrono) 23 Agosto Piazza Madrice (Santo Patrono) spettacolo assegnato dalla Provincia reg PA 29 Agosto 2009 Piazza madrice spettacolo assegnato dalla Provincia reg PA 20 Settembre 2009 ore 9,00 17^ sagra del pomodoro – Partenza di fronte Pizzeria Il Girasole percorso sulla prov. 8 e arrivo prossimità bivio cannone, disputata in n. 3 Manche di cui le ultime due cronometrate 316 Giochi Commedia brillante Musica Musica Musica Musica Fuochi pirotecnici musica Commedia brillante Musica Musica Ballo liscio Concerto musicale Concerto musicale Gara automobilistica A cronometro 2009 Fraternita Misericordia Valledolmo 2009 Valledolmo sotto la neve e le stelle 2009 2009 2009 2009 2009 2010 2010 2010 2010 Gruppo Santa Claus Banda musicale Valledolmo Mostra di artisti storicizzati (ass “Emiro Arte) Compagnia teatrale “Fraternita di Misericordia” Valledolmo Rosario Delemmi Mostra di quadri artigianali Associazione Siciliana Musica per l‟uomo – Corale “Maria Elisa Di Fatta” Mostra di quadri di giovani artisti palermitani “Le feste” Spettacolo teatrale di Sangiorgi Giuseppe Kazoomany (spettacolo per il ventennale della misericordia) 2010 Il Mezzo Network 2010 AssociazioneCulturale Musicale “Il colore dei suoni” Gruppo 10 HP 20 Settembre 2009 “Bedda di fora e fracida di dintra” commedia di Calogero Maurici Piazza Madrice 17^ sagra del pomodoro 15 dicembre 2009, 6 gennaio 2010 festività natalizie Proiezioni giochi di luce sui monumenti del centro storico 23 dicembre festività natalizie 24 dicembre festività natalizie 26/28 dicembre locali Stagnone festività natalizie 27 Dicembre festività natalizie “San Giovanni decollato” ex cinema gaudium 30 dicembre 2009 2 gennaio 2010 Locali Stagnone festività natalizie 3 gennaio ore 19,00 Chiesa Madre festività natalizie “Il natale nella tradizione corale” 4/6 gennaio 2010 festività natalizie Commedia dialettale Spettacolo di luci Sfilata per le vie Melodie natalizie Mostra pittura commedia Mostra quadri artigianali Concerto di canti natalizi Mostra di pittura 5.1.2010 Festività natalizie Salone parrocchiale ex centrale elettrica 9 gennaio 2010 festività natalizie ex cinema Gaudium 14.02.2010 “Carnevale Valledolmese” Spettacolo circense “artisti di strada” Concerto musicale 1 maggio spiazzo palestra comunale 12^ Edizione giornate agricoltura Musica teatro 26° Carnevale valledolmese Cantanti che si sono sicuramente esibiti a Valledolmo ( anni ‟60 – impresaria storica Antonietta La Bua - Maestro Li Causi, sorelle Pistoia, Farida, Lola Falana, Teddy Reno), (anni 70 – 80 Rocky Roberts, I Collage, I Romans, Wess, I Camaleonti, Jimmy Fontana,) La cantante Carmen Villani al bar del sig: Vincenzo Sciavolino in occasione della Festa di S. Vincenzo negli anni „60 317 Foto prof. Luigi Battaglia 21 Agosto 1984 il complesso Il Banco In tale occasione, poiché serviva molto spazio, il palco è stato realizzato in via Cadorna dietro il monumento Foto prof. Luigi Battaglia 14 Agosto 1988 la fanfara dei Bersaglieri sul palco in piazza Madrice 318 VALLEDOLMO DAL DELTAPLANO Foto prof. Luigi Battaglia panorama 31.12.2006 Foto prof. Luigi Battaglia Centro storico 31.12 2006 319 Foto prof. Luigi Battaglia Campo sportivo e Cantina 31.12.2006 Foto prof. Luigi Battaglia Parte ovest e Cimitero 31.12. 2006 320 Foto prof. Luigi Battaglia Quartiere Stagnone 31.12.2006 Foto prof. Luigi Battaglia Ponte lungo, bevaio e chiesa del Calvario 31.12.2006 321 LE ULTIME FOTO DI GIGI Il destino ha voluto che le sue ultime 2 foto rappresentassero il tramonto così come è tramontata la Sua vita 7 giorni dopo. Tramonto 27.05.2011 ore 20.09 Tramonto 27.05.2011 ore 20.18 322 I N D I C E Cenni su Valledolmo ……………………………………………………….. Pag. 8 Le nostre origini ……………………………………………………………. . “ 9 Valledolmo nel Movimento contadino di Sicilia………………..................... “ 42 Sindaci succedutisi dal 181………………………………………………… “ 47 Amministratori Comunali ………………………………………………….. “ 60 Cognomi nel corso degli anni ……………………………………………. “ 89 La Banca di Credito Cooperativo ………………………………………… “ 93 Festa di S. Giuseppe ………………………………………………… “ 108 Giornate dell‟Agricoltura (fiera agricola) …………………………… “ 112 Festa di S. Antonio ………………………………………………… “ 120 Festa della Purità (sagra del pomodoro siccagno) …………………… “ 122 Festa della madonna del rosario (sagra dell‟uva) …………………… “ 123 Il carnevale Valledolmese …………………………………………… “ 125 Le processioni ……………………………………………………… “ 132 Situazione economica e produzioni …………………………………… “ 140 Chiesa delle Anime Sante ………………………………………… “ 158 Chiesa Madre …………………………………………………… “ 161 Chiesa Di Maria SS. Della Purità o Chiesa Nuova ……………… “ 172 Chiesa del Calvario ………………………………………… “ 178 Oratorio SS Rosario …………………………………………… “ 180 Edicole, Cappelle, Statue …………………………………… “ 182 Parroci e Sacerdoti ………………………………………………… “ 186 Collegio di Maria ……………………………………………… “ 191 Suore Cappuccine ……………………………………… “ 193 Stagnone – Ambulatorio Medico Chirurgico Cav. Rosolino Gioia e Dott. Giuseppe Barone ………………………… “ 194 Palazzo e Baglio Castellana ……………………………… “ 204 Busto bronzeo del Dr. Castrenze Gullo ………………………… “ 207 Monumento bronzeo ai Caduti …………………………………… “ 214 Parco delle Rimembranze …………………………………… “ 219 FESTIVITA‟ E TRADIZIONI : CHIESE E MONUMENTI : 323 Valledolmesi caduti nella guerra del 1915-18 …………………………… Pag 221 Valledolmesi caduti nella guerra del 1940-45 ………………………………… “ 225 Caduti civili nella guerra del 1940-45 …………………………………………. “ 243 Brevi biografie di Personaggi Valledolmesi scomparsi ……………………….. “ 244 Altri Personaggi viventi o scomparsi …………………………………………. “ 258 La Caserma dei Carabinieri …………………………………………………… “ 261 261 267 I Più eclatanti fatti di cronaca nera ……………………………………………. “ 263 Ex Centrale elettrica con annesso Mulino S. Giuseppe ………………………. “ 268 Portali e Battenti ……………………………………………………………… “ 269 Bevai e fontane ……………………………………………………………….. “ 272 La banda musicale ……………………………………………………………. “ 275 Scolaresche …………………………………………………………………… “ 278 Sport e Cultura ……………………………………………………………….. “ 285 Ricorrenza del 350° della fondazione del paese ……………………………… “ 288 L‟attrice Sabrina Ferilli in visita a Valledolmo ………………………………. “ 290 Raduno Ferrari ………………………………………………………………... “ 291 Motoraduno …………………………………………………………………... “ 292 Il Giro d‟Italia a Valledolmo …………………………………………………. “ 293 Mostra e sfilata auto d‟epoca …………………………………………………. “ 294 150° Anniversario dell‟Unita d‟Italia ………………………………………… “ 295 La Reliquia del sangue del Beato Giovanni Paolo II° a Valledolmo ………… “ 297 Quadri manifestazioni artistiche murales …………………………………….. “ 298 Valledolmo dal deltaplano ……………………………………………………. “ 319 Le ultime foto di Gigi …………………………………………………………. “ 322 324 325 Centro storico di Valledolmo dal deltaplano STAMPATO A CURA DELLA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI VALLEDOLMO 326