Dopo la riforma degli ordinamenti didattici:
Immatricolati e iscritti


All’inizio gli indicatori sono migliorati, ma ora per alcuni si
assiste ad una inversione di tendenza che significa
diminuzione di efficienza
1.809mila iscritti nel 2007/08: pressoché stabile negli ultimi
quattro anni accademici; 1.602mila gli iscritti al nuovo
ordinamento (+4,2% rispetto al 2006/07)
 Oltre 307mila immatricolati nell’a.a. 2007/08: in altalenante
diminuzione dall’a.a. 2003/04 (312.104 nel
a.a.2008/09;304.654 nel a.a. 2009/10-provvisori )
 Poco più del 50% di 19enni si immatricola all’università
(50,8%): in diminuzione anche rispetto all’a.a. 2006/07
(53,2%)
 Rimane stabile (68,4%), rispetto all’a.a. 2006/07, la
proporzione di maturi che si iscrivono all’università, che
permane tuttavia notevolmente inferiore rispetto al 74,5%
del 2002/03
1
Alcuni indicatori di processo e di
risultato/1
La percentuale degli iscritti in corso (“regolari”)
sul totale degli iscritti al nuovo ordinamento
continua a diminuire: dal 68,5% dell’a.a. 2006/07 al
66,8% dell’a.a. 2007/08
 Ogni dieci studenti iscritti quattro sono fuori
corso. Gli studenti “regolari” sono poco più di un
milione
 Regolarità degli studi in diminuzione
 Le facoltà con gli studenti più “regolari” sono
quelle dove vi sono prove di selezione all’ingresso
e accessi programmati

2
Alcuni indicatori di processo e di risultato/2




Diminuiscono le mancate iscrizioni al II anno: gli
“abbandoni” si attestano al 17,7% nel 2007/08 (erano
pari al 19,8% nel 2006/07)
Gli immatricolati inattivi, ossia gli iscritti ad un anno
dall’immatricolazione che non hanno acquisito alcun
credito, sono pari al 12,5%, in diminuzione rispetto
all’a.a. 2006/07 (20,5%)
Uno studente su due iscritto al vecchio ordinamento
non ha acquisito alcun credito nell’anno solare 2008
Ogni sei iscritti al nuovo ordinamento uno è
“inattivo”: si registra comunque un miglioramento
(si passa dal 16,9% del 2006/07 al 15,5% dell’a.a.
2007/08)
3
Alcuni indicatori di processo e di risultato/3

Circa un laureato su quattro (26,8%) consegue la
laurea di I livello nei tempi previsti. Altri due con 1
o 2 anni di ritardo
 Continua la flessione nella proporzione dei laureati
in corso: era pari al 29,9% nel 2007, scende al
26,8% nel 2008
 Sono aumentati i tempi per conseguire la laurea
triennale (4,7 anni in media, più del 50% della
durata canonica; Si allontana l’obiettivo di ridurre
la durata del tempo di conseguimento della laurea
 Oltre 7100 laureati triennali “precoci” (che
conseguono il titolo prima dei tempi previsti):
rappresentano il 4,3% dei soli laureati triennali
(seppure in diminuzione rispetto al 2007,
quando erano il 6,8%)
 Fenomeno collegato a specifiche convenzioni con 4
Ministeri e ordini professionali da monitorare
Problemi e rimedi

Non tutti gli iscritti si impegnano a tempo pieno e
si rileva lentezza negli studi per:
 Difficoltà negli studi o svolgimento attività
lavorativa
 Presumibile non equilibrata distribuzione dei
carichi didattici
 Crediti non ben valutati come unità di misura
dell’impegno sostenibile dallo studente medio
 Occorre:
 Estendere orientamento e tutoraggio
 Sviluppare iscrizione a tempo parziale (che
consentirà allo studente di scegliere il regime di
impegno e agli atenei di conoscere il vero carico
didattico da sopportare)
5
Dopo la riforma degli ordinamenti didattici:
i servizi agli studenti








Per i servizi agli studenti il sistema e le singole università vi
hanno investito di più
Sono molto cresciute e più trasparenti le informazioni fornite
agli studenti e agli stakeholders
Le attività di sostegno agli studenti sono state sviluppate:
Il 10% del complesso degli studenti iscritti è risultato idoneo
all’ottenimento di una borsa di studio
I posti alloggio sono quasi 36.000 (+ 1.294 in un anno), ma
solo il 20% degli aventi diritto alla borsa ne usufruiscono
Anche gli stage e i tirocini (circa 230.000) sono aumentati
Sono aumentati i flussi di mobilità internazionale (anche in
entrata)
I livelli medi dei servizi sono bassi e molto differenziati tra
atenei e territorialmente
6
Interventi destinati alla generalità
degli studenti




Servizi di ristorazione;Servizi di assistenza sanitaria
Servizi di editoria e servizio informatico; Attività
culturali e ricreative
SERVIZI DI ORIENTAMENTO:
Evoluzione:Germania (durante la secondaria corsi
di 1 settimana in università;studentitutor;supporto psicologico;modifica della didattica
del I° anno) – Spagna (uni.”adottano” scuole
secondarie;corsi introduttivi con
crediti;”quadrimestre zero” introduttivo con
verifica)
7
Proposte






Da borse a fondo perduto a mix con prestiti
d’onore
Incentivi a performance
Potenziamento strutture residenziali - Collegi
Monitoraggio interventi:osservatori regionali
Borse tutte cash ?
Privatizzazione erogatori(mercato interno di
servizi)?
8
Proposte/2





Orientamento:
Pre-iscrizioni al IV anno
Collaborazione università/scuole
Attività di laboratorio con docente-tutor
Corsi propedeutici nel I° semestre
PrImo semestre come verifica e possibile
riorientamento con crediti/debiti
9
Eurostudent-DIECI NUMERI CHE DESCRIVONO LA
CONDIZIONE STUDENTESCA-1





10,1 la % di studenti che entrano
nell’università a 25 o più anni di età
72,6 la % di studenti che abitano con la
famiglia durante il periodo di lezioni
35,2 il tempo medio (ore/settimana)
impegnato in lezioni e studio individuale
45,6 la % di studenti che giudicano “non
accettabile” il carico di lavoro per lo studio
56,3 la % di studenti che intendono
continuare gli studi dopo la laurea triennale
10
DIECI NUMERI CHE DESCRIVONO LA
CONDIZIONE STUDENTESCA -2





5,9 la % di studenti che sono stati in
mobilità internazionale per motivi di studio
38,0 la % di studenti che svolgono lavori
retribuiti mentre studiano
28,0 la % di studenti che hanno fruito di
almeno un aiuto economico
1,5 la % di studenti che alloggiano in una
residenza del DSU
13,2 la % di studenti che dichiarano una
buona competenza linguistica in due lingue
estere
11
DIECI “OMBRE” DELLA CONDIZIONE
STUDENTESCA-1
1. La selettività dell’accesso all’università e la
sotto-rappresentazione di gruppi sociali
 2. La condizione a rischio dei “nuovi” studenti
entrati nell’università post-riforma
 3. L’ampiezza del pendolarismo e i limiti
dell’offerta di servizi per rispondere ai loro bisogni
 4. La mancata affermazione della figura di studente
part-time
 5. Le dimensioni dell’insoddisfazione per il carico
di lavoro richiesto dagli studi

12
DIECI “OMBRE” DELLA CONDIZIONE
STUDENTESCA-2





6. La contrazione (non recuperata dopo la riforma)
dell’area d’intervento del sistema del DSU
7. La scarsa disponibilità di borse di studio e di
alloggi per studenti (che ci allontana dall’Europa)
8. L’assenza di altri soggetti erogatori di aiuti e
servizi, oltre il sistema del DSU e le università
9. La riduzione della mobilità internazionale (che ci
allontana ma anche che ci accomuna all’Europa)
10. La scarsa diffusione del multilinguismo e di
buone competenze linguistiche (che ci allontana
dall’Europa)
13
DIECI “LUCI” DELLA CONDIZIONE
STUDENTESCA-1





1. La capacità di attrazione che l’offerta formativa
post-riforma continua a dimostrare
2. La diversificazione della popolazione, per
composizione sociale e per tipologie di studenti
3. Il valore positivo che viene riconosciuto
all’investimento in istruzione superiore
4. L’impegno di tempo dedicato a frequentare le
lezioni e a studiare (che ci avvicina all’Europa)
5. Il ridimensionamento della propensione
“acritica” a continuare gli studi dopo il primo ciclo
14
DIECI “LUCI” DELLA CONDIZIONE
STUDENTESCA-2





6. L’aspirazione a una preparazione adeguata ai
progetti personali e alle richieste del mercato
7. La capacità del sistema DSU di selezionare i
destinatari prioritari degli aiuti
8. L’intenzione di non rinunciare alla mobilità
(contro rigidità di sistema e difficoltà
organizzative)
9. La diversificazione dei canali di mobilità
internazionale (che ci avvicina all’Europa)
10. La crescita, pur lenta, della conoscenza delle
lingue estere
15
Alma Laurea 2010 - CONDIZIONE OCCUPAZIONALE
Collettivo
selezionato (un anno dopo la laurea)


Condizione occupazionale (%) Lavora 48,
7Non lavora e non cerca 29,4
 Non lavora ma cerca 21,9
 Quota che non lavora, non cerca ma è impegnato
in un corso universitario/praticantato (%) 26,0
 Quota che lavora, per genere (%) Uomini
49,7Donne 48,1
 Esperienze di lavoro post-laurea (%) Non lavora
ma ha lavorato dopo la laurea 14,0Non ha mai
lavorato dopo la laurea 37,3
 Tasso di occupazione (def. Istat - Forze di
lavoro) 57,5Tasso di disoccupazione (def. Istat Forze di lavoro) 17,9
16
INGRESSO NEL MERCATO DEL LAVORO







Numero di occupati 70.704
Occupati: condizione occupazionale alla laurea
(%) Prosegue il lavoro iniziato prima della laurea
39,3
Non prosegue il lavoro iniziato prima della laurea
14,7
Ha iniziato a lavorare dopo la laurea 45,9
Occupati: tempi di ingresso nel mercato del lavoro
(medie, in mesi) Tempo dalla laurea all'inizio della
ricerca del primo lavoro 1,2
Tempo dall'inizio della ricerca al reperimento del
primo lavoro 2,6
Tempo dalla laurea al reperimento del primo lavoro
3,7
17
. CARATTERISTICHE DELL'ATTUALE
LAVORO


Tipologia dell'attività lavorativa
(%) Autonomo 8,6
 Tempo indeterminato 30,8
 Totale stabile 39,3
 Inserimento/formazione lav./apprendistato 8,4
 Tempo determinato 21,2
 Collaborazione/consulenza 17,7
Altro contratto atipico 4,7
Totale atipico 43,5
Senza contratto 8,5
Diffusione del part-time (%) 32,96.
18
CARATTERISTICHE DELL'AZIENDA










Settore di attività (%) Pubblico 26,8 Privato 73,2
Ramo di attività economica (%)
Agricoltura 1,1
Totale industria 12,5
Commercio 14,1
Pubblica amministrazione, forze armate 6,7
Istruzione e ricerca 10,2
Sanità 16,9
Altri servizi 13,7
Totale servizi 85,6
19
GUADAGNO
Guadagno mensile netto (medie, in
euro)
 Uomini 1.174 (I°:1.134 = II°:1.246)
 Donne 945 (I°:918 = II°:961)
 Totale 1.036

20
UTILIZZO E RICHIESTA DELLA LAUREA
NELL'ATTUALE LAVORO-1







Ha notato un miglioramento nel proprio
lavoro dovuto alla laurea (%) 37,4
Tipo di miglioramento notato nel lavoro
(%)
dal punto di vista economico 11,6
nella posizione lavorativa 19,6
nelle mansioni svolte 10,2
nelle competenze professionali 55,9
sotto altri punti di vista 2,7
21
UTILIZZO E RICHIESTA DELLA LAUREA
NELL'ATTUALE LAVORO-2









Utilizzo delle competenze acquisite con la laurea
(%)
In misura elevata 42,7
In misura ridotta 37,2
Per niente 20,0
Richiesta della laurea per l'attività lavorativa (%)
Richiesta per legge 28,5
Non richiesta ma necessaria 14,9
Non richiesta ma utile 37,6
Non richiesta nè utile 18,9
22
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DIECI “LUCI” DELLA CONDIZIONE STUDENTESCA-1 1. La