193-198_Calò 28-04-2005 9:47 Pagina 193 CHIRURGIA ITALIANA 2005 - VOL. 57 N. 2 PP 193-197 193 Carcinoma differenziato della tiroide e ipertiroidismo: associazione frequente? PIETRO GIORGIO CALÒ, ALBERTO TATTI, STEFANIA FARRIS, ARMANDO MALLOCI, ANGELO NICOLOSI Dipartimento di Chirurgia - Policlinico Universitario - Università degli Studi - Cagliari Riassunto La relazione tra ipertiroidismo e carcinoma della tiroide rimane controversa. Nei pazienti ipertiroidei l’incidenza di carcinoma tiroideo varia considerevolmente da 0.1% a 21%. Abbiamo voluto valutare l’incidenza dell’associazione tra ipertiroidismo e cancro della tiroide nella nostra esperienza. Nel periodo settembre 2002-giugno 2004, 450 pazienti sono stati sottoposti a tiroidectomia totale presso il nostro Dipartimento di Chirurgia; 71 pazienti erano affetti da ipertiroidismo e 110 da carcinoma tiroideo (in 107 casi differenziato). L’associazione tra ipertiroidismo e carcinoma tiroideo è stata osservata in 15 pazienti (14% dei carcinomi differenziati e 21.1% degli ipertiroidismi). Tutti i pazienti sono stati sottoposti a tiroidectomia totale e sono viventi e liberi da malattia. Sono stati osservati 7 casi di ipoparatiroidismo transitorio (46.6%). Non è stata osservata nessun’altra complicanza di rilievo. L’associazione tra cancro della tiroide e ipertiroidismo non è rara. Un’accurata valutazione diagnostica dei pazienti ipertiroidei è sempre necessaria per escludere la presenza di un carcinoma. Questi risultati confermano la necessità di eseguire una tiroidectomia totale nei pazienti ipertiroidei in cui sia posta un’indicazione chirurgica. Parole chiave: ipertiroidismo, cancro della tiroide, carcinoma differenziato della tiroide Summary Differentiated thyroid carcinoma and hyperthyroidism: a frequent association? P.G. Calò, A. Tatti, S. Farris, A. Malloci, A. Nicolosi The relationship between hyperthyroidism and thyroid carcinoma remains controversial. In hyperthyroid patients the incidence of thyroid cancer varies considerably from 0.1% to 21%. We analyzed the frequency of coexisting hyperthyroidism and thyroid malignancy in our experience. From September 2002 to June 2004, 450 patients were submitted to total thyroidectomy in our surgical department. Hyperthyroidism was observed in 71 cases and thyroid carcinoma in 110 (107 differentiated). The association of hyperthyroidism and thyroid cancer was observed in 15 patients (14% of differentiated carcinomas and 21.1% of hyperthyroid patients). All patients were submitted to total thyroidectomy and are alive and disease-free. Seven cases of transitory hypoparathyroidism were observed (46.6%). There was no other morbidity. The association of thyroid cancer and hyperthyroidism is by no means rare. Careful exami- Corrispondenza a: Dott. Pietro Giorgio Calò - Via dei Colombi, 38 - 09126 Cagliari. 193-198_Calò 28-04-2005 194 9:47 Pagina 194 CARCINOMA DIFFERENZIATO DELLA TIROIDE E IPERTIROIDISMO: ASSOCIAZIONE FREQUENTE? nation of hyperthyroid patients is always necessary to exclude the presence of carcinoma. These results confirm that the operation should be total thyroidectomy when surgery is performed in patients with hyperthyroidism. Key words: hyperthyroidism, thyroid cancer, differentiated thyroid carcinoma Chir Ital 2005; 57, 2: 193-197 Introduzione Dal 1937, anno in cui fu enunciato l’assioma di Means1, che considerava l’ipertiroidismo una protezione contro il rischio di insorgenza di neoplasie tiroidee poiché il basso livello di TSH poneva al riparo da stimoli ormonali abnormi1,2, le osservazioni di carcinoma tiroideo associato a ipertiroidismo sono state sempre più frequenti, con un’incidenza attuale estremamente variabile nelle diverse esperienze (0.121%)2-5. L’incremento è verosimilmente attribuibile all’estensione dei criteri per l’indicazione chirurgica nelle iperfunzioni tiroidee, specie nodulari, e all’affinamento delle tecniche diagnostiche istopatologiche, con una maggiore accuratezza dell’esame istologico basato su multiple sezioni del pezzo anatomico2,4. In particolare, un’elevata incidenza di carcinomi è stata riscontrata in pazienti affetti da gozzo tossico con noduli palpabili (22.2-48%)4,6. Nella malattia di Basedow sarebbero maligni il 10-17.1% di tutti i noduli e dal 15.4% al 45.8% dei noduli freddi alla scintigrafia3,6-8. Un’incidenza maggiore di carcinomi nei gozzi tossici multinodulari è stata segnalata da vari Autori: nell’esperienza di Ardito9 l’incidenza è stata del 3.8% nella malattia di Basedow, del 12.5% nel gozzo multinodulare tossico e del 2.8% nell’adenoma iperfunzionante. Altri Autori riportano una maggiore incidenza in caso di adenoma tossico10: nell’esperienza di Zanella6, il 17.8% contro il 5.3% nel gozzo tossico diffuso e l’1.7% nel gozzo tossico multinodulare. Peraltro, la frequenza di reperti occasionali e microcarcinomi è molto elevata9,11-14: 82.8% nell’esperienza di Chigot15 e 80.3% in quella di Chao8. La prevalenza di carcinoma sarebbe più elevata nei pazienti di più di 45 anni e in questi sarebbe più alta l’incidenza di carcinomi localmente avanzati12. In realtà il rischio neoplastico negli ipertiroidismi è almeno in parte sovrastimato, in quanto calcolato su casistiche chirurgiche selezionate e su elevate percentuali di microcarcinomi incidentali di non sicura potenzialità evolutiva4. I meccanismi patogenetici che correlano le due patologie sono sconosciuti. È stata attribuita a TSH e HTSI (Human Thyroid Stimulating Immunoglobulins) un’azione promuovente la trasformazione neoplastica, presumibilmente attraverso uno stimolo protratto sui recettori per il TSH3,10,13. Alla terapia radiante o radiometabolica a dosi eccessive viene invece attribuita una capacità oncogena diretta13. L’importanza dell’ecografia nella diagnostica è stata sottolineata da diversi Autori3,4,7,12: nel morbo di Basedow, l’aspetto ipoecogeno dei noduli, soprattutto se associato a limiti irregolari, microcalcificazioni e vascolarizzazione intranodulare, sarebbe strettamente correlato alla malignità, mentre l’aspetto iperecogeno sarebbe legato alle lesioni benigne4,16. Nei noduli sospetti va sempre eseguito un agoaspirato ecoguidato3,4,7,9, anche se, in questi pazienti, non sono poche le difficoltà interpretative dell’esame citologico8. Secondo alcuni Autori il carcinoma su terreno ipertiroideo avrebbe una prognosi peggiore di quello in eutiroidismo2,3,5-10,16,17. Gli anticorpi tireostimolanti presenti nel morbo di Basedow, infatti, stimolerebbero la crescita delle metastasi da carcinoma differenziato2-4,7,9,10,16-18. Nell’esperienza di Pellegriti e Belfiore7,17, i carcinomi insorti su morbo di Basedow presentavano più frequentemente metastasi a distanza e un rischio di ripresa di malattia maggiore di 3 volte rispetto ai pazienti eutiroidei. Un’invasione extratiroidea era presente nel 62% dei pazienti con morbo di Basedow contro l’11% dei pazienti eutiroidei7,16. Gli studi di Braga16 e Ozaki19 hanno messo in evidenza una maggiore aggressività dei microcarcinomi insorti su morbo di Basedow. Altri studi non hanno confermato queste osservazioni4,13,16. Alcuni Autori hanno messo in evidenza una più frequente metastatizzazione nei pazienti più giovani e con tumori più grandi8; nello studio di Chao8,18, il livello di T3 e T4 prima del trattamento si è rivelato un fattore prognostico significativo nel predire l’insorgenza di metastasi. Materiali e metodi Dal settembre 2002 al giugno 2004, presso il Dipartimento di Chirurgia del Policlinico Universitario dell’Università degli Studi di Cagliari, sono stati sottoposti a tiroidectomia totale 450 pazienti. In 71 193-198_Calò 28-04-2005 9:47 Pagina 195 CHIRURGIA ITALIANA 2005 - VOL. 57 N. 2 PP 195 193-197 casi si trattava di pazienti affetti da ipertiroidismo (26 gozzi tossici diffusi e 45 gozzi tossici multinodulari); i carcinomi operati sono stati 110 (107 differenziati, 1 midollare, 2 anaplastici). L’associazione tra ipertiroidismo e carcinoma tiroideo è stata riscontrata in 15 pazienti (14% dei carcinomi differenziati e 21.1% dei casi di ipertiroidismo). Si trattava di 14 femmine e 1 maschio di età compresa tra 27 e 62 anni, età media 47.5, mediana 47 anni. L’indicazione chirurgica è stata un gozzo ipertiroideo non rispondente alla terapia medica in 12 casi e in 3 casi la presenza di atipie all’esame citologico eseguito sotto guida ecografica (Tab. I). Risultati La patologia tiroidea di base era un gozzo tossico diffuso in 6 casi, un gozzo tossico multinodulare in 9 (Tab. I). L’incidenza dei carcinomi è stata pertanto del 23% nei gozzi tossici diffusi e del 20% nei gozzi multinodulari tossici. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a tiroidectomia totale, in un caso con reimpianto di una paratiroide nel muscolo sterno-cleido-mastoideo. L’istologia è stata di carcinoma papillare in 14 casi e follicolare ben differenziato in 1; in 6 casi si trattava di microcarcinomi (1 focolaio in 4 casi, 2 focolai in 2 pazienti, di cui 1 scarsamente differenziato); in 7 casi il tumore era multicentrico o multifocale; in 2 pazienti era presente un’invasione capsulare; in 1 paziente si trattava di una forma papillare sclerosante varietà oncocitaria (Tab. I). Le dimensioni del tumore variavano da 1 mm a 40 mm. Una paziente è stata sottoposta a linfoadenectomia laterocervicale monolaterale differita nel sospetto di una metastatizzazione linfonodale non confermata poi dall’esame istologico. Un ipoparatiroidismo transitorio è stato registrato in 7 pazienti (46.6%); non è stata osservata nessun’altra complicanza di rilievo. Tutti i pazienti sono viventi e liberi da malattia a 5-26 mesi. Discussione L’associazione tra ipertiroidismo e neoplasie tiroidee non appare più come un evento trascurabile, sembra anzi essere in aumento per motivi che non sono ancora ben chiari. In una nostra precedente esperienza del 1994 l’incidenza fu di solo 11 casi su 250 carcinomi e su oltre 2000 interventi di chirurgia tiroidea13. È comunque difficile comprendere e definire quanto questo aumento sia reale e quanto sia dovuto a una differente selezione della casistica e al miglioramento della diagnostica istopatologica. L’elevata incidenza in Sardegna di neoplasie differenziate della tiroide in associazione in particolare con la tiroidite di Hashimoto, ma anche con il morbo di Basedow, è peraltro costantemente segnalata anche da altre scuole chirurgiche e anatomopatologiche, soprattutto in tempi recenti4,20. L’istotipo più frequente risulta essere il carcinoma Tab. I. Associazione tra ipertiroidismo e carcinoma tiroideo: correlazione tra diagnosi preoperatoria e istologia (casistica 2002-2004). Paziente Preoperatorio Istologia 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 GMNT GMNT GMNT GTD GTD GTD + atipie citologiche GMNT GMNT + atipie citologiche GTD + atipie citologiche GMNT GMNT GTD GMNT GTD GMNT Microcarcinoma papillare Microcarcinoma papillare Microcarcinoma papillare (2 focolai) Microcarcinoma papillare Microcarcinoma papillare (2 focolai, 1 scarsamente differenziato) Carcinoma papillare multicentrico, invasione capsulare Carcinoma papillare multicentrico Carcinoma papillare multicentrico, invasione capsulare Carcinoma papillare Carcinoma follicolare ben differenziato Carcinoma papillare Carcinoma papillare Carcinoma papillare multicentrico Microcarcinoma papillare Carcinoma papillare sclerosante multifocale variante oncocitaria GMNT = gozzo multinodulare tossico; GTD = gozzo tossico diffuso. 193-198_Calò 28-04-2005 196 9:47 Pagina 196 CARCINOMA DIFFERENZIATO DELLA TIROIDE E IPERTIROIDISMO: ASSOCIAZIONE FREQUENTE? papillare. Nella maggioranza dei casi il cancro è un reperto occasionale, non evidente clinicamente: spesso si tratta di un microcarcinoma8,9,11-15. Nella nostra esperienza solo in 3 casi su 15 il carcinoma è stato sospettato preoperatoriamente sulla base dell’ecografia e, soprattutto, dell’esame citologico su agoaspirato; in 6 casi su 15 si trattava di microcarcinomi. Riteniamo quindi che anche nei gozzi iperfunzionanti la possibilità che sia presente un focolaio di carcinoma differenziato debba sempre essere tenuta presente, anche in considerazione di un’eventuale indicazione chirurgica. Soprattutto in presenza di noduli freddi in un gozzo tossico diffuso, di accrescimento rapido o modificazione dei caratteri di uno o più noduli in gozzi multinodulari tossici, di discordanza tra i rilievi scintigrafici eseguiti con Tc99m e con I131 (nodulo iso- o ipercaptante il Tc99m, ma ipocaptante l’I131), la presenza di una neoplasia deve essere sospettata e il paziente sottoposto a un’attenta valutazione con agoaspirato dei noduli sospetti4,9,14. Quanto alla prognosi, è difficile fare una valutazione, data la necessità di lunghissimi follow-up; alcuni Autori ritengono che il carcinoma su terreno ipertiroideo abbia una maggiore aggressività e una peggiore prognosi, ma altri studi non hanno confermato questa teoria2-10,13,16,17,19. In realtà, anche nella nostra esperienza alcuni casi presentavano aspetti istologici sfavorevoli (microcarcinoma scarsamente differenziato in 1, caso, invasione capsulare in 2, multicentricità in 7 casi e una forma sclerosante, Bibliografia varietà oncocitaria, in 1) ma in nessun caso sono state riscontrate metastasi linfonodali o a distanza e nessun paziente ha avuto recidive, pur considerata la brevità del follow-up. Pertanto riteniamo che, considerata l’alta incidenza di reperti occasionali e microcarcinomi e sulla base anche delle nostre precedenti osservazioni13, il comportamento biologico di queste neoplasie sia, contrariamente a quanto riportato da altri Autori, assolutamente in linea con quelle di pari stadio osservate in pazienti eutiroidei. Quanto al trattamento, la tiroidectomia totale è un trattamento comunemente impiegato sia per l’ipertiroidismo sia per il carcinoma tiroideo13,21. Peraltro alcune scuole chirurgiche continuano a trattare i pazienti ipertiroidei con una tiroidectomia subtotale11. Secondo Chao8,18, la tiroidectomia subtotale sarebbe un trattamento sufficiente anche nei pazienti ipertiroidei con un coesistente microcarcinoma e anche il trattamento radiometabolico con I131, in questi pazienti, non influenzerebbe l’incidenza di metastasi e potrebbe non essere necessario. La maggior parte delle scuole chirurgiche non condivide però queste affermazioni2,13,21. In conclusione, l’elevata incidenza osservata di carcinomi su ipertiroidismo potrebbe portare a un allargamento ulteriore delle indicazioni chirurgiche nei casi di gozzi ipertiroidei e conferma ulteriormente, qualora ce ne fosse bisogno, nel caso sia posta un’indicazione chirurgica, la necessità di eseguire una tiroidectomia totale. 1. Means JH. The thyroid and its diseases. Philadelphia, JB Lippincott, 1937, 482. 2. 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