Fare Prevenzione, Sicurezza, Salute Il tecnico della prevenzione risorsa per la collettività Comunicazione di Emilia Galtieri - Tecnico della Prevenzione Azienda USL Roma D - Servizio Igiene e Sanità Pubblica Una breve comunicazione, come quella che mi accingo a fare dovrebbe andare immediatamente al nocciolo della questione e con un testo sintetico motivare proposte; una buona sintesi presuppone che l’interlocuzione avvenga tra soggetti che hanno contezza dell’argomento di cui si parla: questa cognizione purtroppo ancora non è data. Ci si aspetterebbe, in uno dei paesi del mondo a più antica tradizione culturale in materia di igiene – che per definizione è la scienza organica dello studio e dell’applicazione delle misure per mantenere ed aumentare lo stato di salute individuale e collettiva-, una cognizione di che cosa concretamente è fare prevenzione e di chi la fa e ciò al di là delle mere definizioni di principio, pur presenti anche in documenti ufficiali, quali gli Atti di autonomia Aziendale delle Az. USL. Sin dal primo CCNL del SSN, nelle trattative a Palazzo Vidoni, le controparti chiedevano ai sindacati, senza mezzi termini: “ma questi chi sono? cosa fanno?” riferendosi all’allora personale di vigilanza ed ispezione. Poco è mutato da allora (basti pensare all’Indennità di P.G. ferma non so più quanti contratti!). I medesimi interrogativi ci sono stati posti dai Comitati di Gestione prima e dai Dirigenti Aziendali poi, tristemente a prescindere dall’indirizzo politico. Ciò continua ad essere dovuto alla centralità delle problematiche ospedaliere (tra le gravi carenze di personale infermieristico), dei servizi territoriali poliambulatoriali: cioè alla diagnosi e cura; la prevenzione primaria non paga in termini politici, non si può spendere elettoralmente: non si vede!!!!!!! I suoi risultati non sono immediati!! Soprattutto nel settore della Sanità Pubblica ove si è tenuto costantemente al disotto dell’indispensabile l’organico dei TdP e non si sono mai forniti gli strumenti tecnici per operare; in tale situazione abbiamo attinto risorse dall’antica capacità italica dell’arte di arrangiarsi: abbiamo trasformato il fatto autorizzativo in atto di prevenzione ed educazione sanitaria, dal momento che la carenza di personale non ha mai consentito materialmente una vera e seria programmazione degli interventi e si lavora sull’emergenza. Colleghi hanno dovuto mettere a disposizione la propria auto privata o andare sul territorio con i mezzi pubblici!! (ma lo sapete che ancora oggi si paga l’IRPEF sui rimborsi benzina?). I TdP hanno continuato ad operare in un disagio lavorativo e professionale, più o meno accentuato nelle varie Az. USL, di cui quanto detto è solo una parte. In tale contesto l’opinione pubblica è tenuta da sempre all’oscuro: l’informazione non è data su cosa fanno i Servizi ed i TdP che ne sono il fulcro, se fermate qualcuno per strada 999/1000 vi risponderà che sono i NAS a tutelare la salute! Infatti sui media si da conto degli interventi dei 1 militari, ma una coltre di silenzio cala sul nostro lavoro quotidiano non solo sugli atti preventivi, ma anche su quelli repressivi: esistiamo solo quando c’è un collega corrotto! PROPOSTA : Le Az. USL e la Regione si devono fare promotori di campagne di informazione: le carte dei Servizi non sono sufficienti se ancor oggi CC e VVUU continuano a trasmetterci esposti di cittadini o se veniamo raggiunti dopo estenuanti giri per varie istituzioni! Eviteremo che il/la Ministro della Salute di turno a fronte di una “emergenza nazionale” si rivolga alla cittadinanza rassicurandola che “i NAS sono stati incaricati di………………” Oggi , grazie anche al nostro Presidente della Repubblica, è tornata la consapevolezza sulla tragedia delle morti sul lavoro e di conseguenza maggior attenzione e destinazione di risorse economiche per tale indiscussa priorità, ma i denari vanno spesi bene: diamo ossigeno cioè ai Servizi dei Dipartimenti di Prevenzione che hanno già nel loro DNA cognizione e professionalità: basta con l’ennesima commissione ad hoc, con le task force! Mettiamo i TdP in condizioni di lavorare! Alcuni dati: nella az. USL nella quale lavoro ed in cui il Dipartimento di Prevenzione è articolato come preciserò tra poco, nella generale carenza di tecnici della Prevenzione nei vari Servizi, denunciamo come CGIL da anni la particolare gravità in cui versano di due servizi: S.I.S.P. un numero complessivo di soli 11 TdP; S.I.A.N. un numero complessivo di soli 9 TdP. Suddivisi nei 2 presidi litorale e cittadino. Nonostante il quotidiano ed annoso problema della mobilità sul territorio per la scarsezza di autovetture si Servizio (al SISP di Roma vi è stata un’assenza totale di mezzi per quasi 6 mesi) nel corso del 2007 sono stati effettuati, tra l’altro, i seguenti interventi: S.I.S.P. 864 pareri ed autorizzazioni rilasciate 257 altre certificazioni (tra cui certificati consistenza alloggio a stranieri per il permesso di soggiorno) 1338 sopralluoghi 709 insediamenti produttivi sottoposti a controllo 430 interventi su esposti di cittadini 220 vigilanze su richiesta di altri enti (procura etc. etc.) 553 provvedimenti presi 150 campioni di alimenti 15 chiusure di attività 879 attività vigilate 66 interventi in reperibilità 304 sopralluoghi per D.I.A. 593 vigilanze programmate 326 richieste da altri enti (procura etc. etc.) 442 provvedimenti presi S.I.A.N. 2 Questi sono dati ufficiali che i indicano solo la quantità di lavoro, senza dare elementi qualitativamente significativi e ciò dipende da come viene condotta la rilevazione. ****************** Facciamo un esempio: i controlli sulle strutture sanitarie in regime di ricovero e non per diagnosi, cura e riabilitazione, ma si potrebbe parlare delle case di riposo, delle case famiglia per disabili o per infanzia, delle scuole materne, elementari etc., delle strutture sportive, degli esercizi di estetica, delle carrozzerie in centri abitati etc. etc. tutte attività di vita e di lavoro variamente dislocate sul territorio oggetto degli interventi dei S.I.S.P., ma parliamo delle strutture sanitarie. L’Azienda Unità Sanitaria Locale Roma D ha un ambito territoriale di 517 kmq. che corrisponde ai Municipi XIII – XV – XVI del Comune di Roma e al territorio del Comune di Fiumicino. Ha un bacino d’utenza di 563.467 abitanti (dato al 31/12/2005, fonte anagrafe comunale) suddiviso in quattro Distretti, coincidenti con i citati Municipi del Comune di Roma e con il territorio del Comune di Fiumicino: - Comune di Fiumicino Municipio XIII Municipio XV Municipio XVI età 0 – 14 15 – 65 oltre 65 abitanti: 59.373 abitanti: 208.067 abitanti: 152.509 abitanti: 143.518 abitanti 77.442 378.220 107.806. 3 Esaminiamo i seguenti aspetti organizzativi della Az. USL Roma D: ⇒A)Il Dipartimento di Prevenzione, nell’ultimo atto di Autonomia Aziendale,è stato così strutturato : 10 Unità operative complesse e 21 Unità operative semplici ¾ DIREZIONE DI DIPARTIMENTO ¾ U.O.C. AMMINISTRATIVA ¾U.O.C. SERVIZIO IGIENE E SANITÀ PUBBLICA (S.I.S.P.), articolato in quattro strutture semplici: U.O.S. Autorizzazione e Vigilanza Igienico Sanitaria sulle Strutture Sanitarie e sugli Ambienti Collettivi (es. impianti sportivi); U.O.S. Profilassi Malattie Infettive, Parassitarie e Programmi Vaccinali; U.O.S. Tutela della Collettività del Suolo e dell'abitato da Attività Insalubri; U.O.S. CO.MA.VI. e Prevenzione Malattie del Viaggiatore; ¾U.O.C. SERVIZIO IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE (S.I.A.N.), articolato in due strutture semplici: U.O.S. Tutela Igienico Sanitaria degli Alimenti non di Origine Animale; U.O.S. Sorveglianza ed Igiene della Nutrizione; ¾U.O.C. SERVIZIO PROGRAMMI DI PREVENZIONE E PROMOZIONE ALLA SALUTE, articolata in due strutture semplici: U.O.S. Screening (esclusi quelli riferiti ai tumori femminili), Flussi Informativi, Epidemiologia e Comunicazione; U.O.S. Pianificazione Attività di Prevenzione, Educazione Sanitaria, Promozione della Salute, Metodologia Valutativa dell’efficacia; ¾U.O.C. SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO (S.Pre.S.A.L.), articolato in due strutture semplici: U.O.S. Medicina del Lavoro; U.O.S. Igiene del Lavoro; U.O.S. Professionale Tecnici S.Pre.S.A.L.; U.O.S. Professionale Tecnici S.I.S.P./S.I.A.N. AREA DIPARTIMENTALE SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA ¾U.O.C. SERVIZIO SANITA’ ANIMALE, con la struttura semplice: U.O.S. Profilassi e Prevenzione negli Animali Produttori di Alimenti; ¾U.O.C. SERVIZIO IGIENE PER LA TUTELA IGIENICO-SANITARIA DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE, con la struttura semplice: U.O.S. Vigilanza e Tutela Igienico-Sanitaria Alimenti di Origine Animale; ¾U.O.C. SERVIZIO IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ZOOTECNICHE, articolato in due strutture semplici: U.O.S. Vigilanza e Tutela Igienico-Sanitaria Zootecnica U.O.S. Igiene Urbana Veterinaria U.O.S. Professionale Tecnici della Prevenzione Veterinaria. 4 AREA DIPARTIMENTALE OSPEDALE VETERINARIO, CONTROLLO DEL RANDAGISMO E BENESSERE DEGLI ANIMALI DA AFFEZIONE (competenza su intero territorio comunale) ¾U.O.C. OSPEDALE VETERINARIO, articolato in due strutture semplici: U.O.S. Controllo del Randagismo; U.O.S. Assistenza Zooiatrica sui Canili Comunali, Convenzionati e sugli Animali Liberi Accuditi. L’Ospedale Veterinario garantisce le funzioni individuate dalle LL.RR. 14/1995 e 34/1997, assicurando la gestione sanitaria dei pubblici canili per la tutela del benessere animale, in stretta collaborazione con le Amministrazioni Comunali. ¾U.O.C. BENESSERE ANIMALI D'AFFEZIONE E RAPPORTI CON ENTI ED ASSOCIAZIONI, articolato in due strutture semplici: U.O.S. Vigilanza sul Benessere degli Animali d'affezione e Iniziative di Formazione in Attuazione della Legge Regionale 30/03 (Cani Pericolosi); U.O.S. Gestione Rapporti con Enti ed Associazioni per la Programmazione Territoriale. Esaminiamo il S.I.S.P articolato nelle quattro strutture semplici di cui soffermiamo su: U.O.S. Tutela della Collettività ,del Suolo e dell'abitato,e da Attività Insalubri; U.O.S. Autorizzazione e Vigilanza Igienico Sanitaria sulle Strutture Sanitarie e sugli Ambienti Collettivi. cioè le U.O. ove TdP operano. L’ U.O.S. Autorizzazione e Vigilanza Igienico Sanitaria sulle Strutture Sanitarie vede la presenza di 2 medici, un amministrativo e degli 11 TdP prima citati (di cui 5 nel presidio litorale e 6 nel presidio romano) in comune con la prima U.O.S. ⇒B) L’area Relazioni, Monitoraggio e controllo del Sistema Sanitario (della Macroarea di supporto alla Direzione strategica) con le seguenti funzioni : • Elabora la previsione annuale di spesa per le attività assistenziale; • cura l’istruttoria per l’emanazione dei pareri sulle istanze di accreditamento, in accordo con il Dipartimento di Prevenzione; • esprime parere obbligatorio e vincolante in ordine alla stipula e/o modifiche degli atti convenzionali, nel rispetto delle direttive emanate dall’Area; • attua il monitoraggio sull’andamento delle prestazioni; • attua le attività di verifica e controllo sulla persistenza dei requisiti da parte delle strutture accreditate esterne ed interne; • attua un controllo formale e contabilizza le fatture emesse dai soggetti erogatori; • predispone gli atti di liquidazione delle competenze riconosciute agli erogatori esterni, tenuto conto delle attestazioni di congruità; • predispone riepiloghi mensili per il monitoraggio della spesa, tenuto conto dei budget prefissati; • redige relazioni tecniche di supporto all’Ufficio Legale per la gestione dei contenziosi con gli erogatori esterni; • predispone, in accordo con i Direttori delle UU.OO. afferenti, il Regolamento interno; • elabora e diffonde le linee guida alle UU.OO.CC. afferenti all’Area, per il monitoraggio delle strutture accreditate e convenzionate; • predispone, per il Direttore Generale, relazioni sia a carattere informativo, sia a carattere di interpellanza, verso gli Organismi Istituzionali, in ordine ad ogni eventuale problematica inerente gli assetti giuridici ed economici con gli erogatori esterni U.O.C. ACCREDITAMENTO E VIGILANZA SULLE STRUTTURE SANITARIE ESTERNE, articolata in tre strutture semplici: U.O.S. Verifica e Valutazione Strutture di Ricovero; U.O.S. Verifica e Valutazione Strutture Territoriali; U.O.S. Verifica e Valutazione Rapporti Convenzionali ed Accordi Pubblico – Privato; 5 U.O.C. ACCREDITAMENTO E VIGILANZA SULLE STRUTTURE SANITARIE INTERNE, articolata in due strutture semplici: U.O.S. Vigilanza sulle Strutture Ospedaliere; U.O.S. Vigilanza sulle Strutture Territoriali; U.O.S.A. Gestione Amministrativa delle Strutture Sanitarie di Ricovero e Territoriali. Nel budget 2007, la direzione aziendale ha dettato come obiettivo comune alla U.O.S. del S.I.S.P. ed all’Area Relazioni, Monitoraggio e controllo del Sistema Sanitario la vigilanza sul 30 % di una tipologia X di strutte sanitarie accreditate presenti sul territorio Az.USL, ”per la verifica del mantenimento dei requisiti igienico strutturali ed organizzativi”. Se consideriamo che la U.O. del SISP e quindi i TdP hanno come compito “teorico” la vigilanza anche su quelle non accreditate, che devono provvedere alle istruttorie e verifiche dei requisiti di nuove strutture che hanno fatto domanda, etc. etc. è elementare constatare che la disparità di risorse è abissale . E non è tutto i TdP sono costretti a fare le verifiche tecniche senza l’ombra di uno strumento tecnico, per dirla con una Prof. Universitaria componente del CNR con esame “occhiometrico”!!!!!!!!!!!!!!!!! Pensate ad una verifica in una sala operatoria….senza strumenti. PROPOSTA : Chiediamo alla Regione: di effettuare un monitoraggio sulla ripartizione delle scarse risorse presenti tra il centro direzionale di ciascuna Az. USL e la “periferia“ dei Servizi e di prendere le necessarie decisioni; e con i risparmi prevedere assunzioni di TdP. di effettuare un monitoraggio sulla dotazione di attrezzature e strumentazione tecnica in dotazione ai TdP ed all’esito di dare precise direttive alle Az.USL non c’è bisogno di una commissione: si può fare a stretto giro di posta! ripensare alla mega e costosa commissione, centralizzata regionalmente, istituita nel febbraio 2006 per l’autorizzazione di tutte le strutture sanitarie (il cui avvio è stato rinviato al 10.02.07) e che stenta a partire per sottovalutazione della portata dell’operazione e forse perché qualcuno comincia a rendersi conto delle grandi difficoltà presenti e non eludibili. **************** Una ultima e significativa questione : nonostante le linee guida inviate dalla regione poco dopo l’insediamento, nonostante un soddisfacente accordo stipulato tra l’Az. USL Roma D e la RSU, assistiamo ad un inaudito ritardo nell’attuazione della Legge 251/2000. E’ nota l’ostilità di una parte della classe medica all’istituzione dei Servizi delle Professioni Sanitarie, ed appare esagerata la sensibilità della regione a tali pressioni: ciò comporta non solo il mancato adempimento ad una norma nazionale, ma anche un crescente conflitto, tra lauree antiche e lauree nuove, ad esempio tra TdP e medici, che invece dovrebbe essere affrontato in modo costruttivo: negative sono al riguardo alcune prese di posizione a livello regionale di cui ha parlato chi mi ha preceduto. PROPOSTA : • assicurarsi che nelle riunioni a livello regionale e locale convocate per questioni inerenti la prevenzione siano sempre presenti per ciascuna Az. USL i coordinatori dei TdP di ciascun servizio interessato, partecipazione che assicurerà la completezza di tutti gli aspetti preventivi. 6 • Attuazione piena della L.251/00 In conclusione dagli esempi fatti,e credete è stato difficoltoso fare una selezione, emerge con chiarezza il nesso tra la “povertà” di personale e mezzi e la storica sottovalutazione di una professionalità che opera dagli allevamenti degli animali al banco di macelleria al mercato rionale, dall’asilo nido alle scuole secondarie superiori, dagli insediamenti abitativi abusivi-baraccopoli ai grossi alberghi, dal laboratorio odontotecnico alle sale operatorie, dalla mensa scolastica al catering dell’aereoporto di Fiumicino ,dall’ipermercato al banco del pesce, dal grande cantiere ai piccoli scavi stradali, dall’officina meccanica alla fabbrica metalmeccanica, dalla casa di riposo alle residenze sanitarie assistite, dalla casa famiglia che ospita bambini sottratti alle famiglie dall’A.G. alle ludoteche: vorremmo essere in numero almeno sufficiente, adeguatamente organizzati, con gli idonei strumenti di volta in volta necessari e con costante aggiornamento professionale: noi siamo consapevoli del ruolo affidatoci, che il nostro lavoro è una risorsa per la collettività; chi pretende di voler continuare a dirigerci come personale “ausiliario” e ci considera ancora anacronisticamente, lo è solo parzialmente, nella migliore delle ipotesi. Non siamo ne eroi ne eroine, siamo professioniste e professionisti seri, consapevoli, chiediamo ascolto da parte delle istituzioni che si occupano di sanità per essere in grado noi di ascoltare meglio le domande di salute delle cittadine e dei cittadini della nostra regione. Grazie per l’attenzione. 7 Azienda USL Roma D 1 Territorio ed Abitanti L’Azienda Unità Sanitaria Locale Roma D ha un ambito territoriale di 517 kmq. q che corrisponde p ai Municipi p XIII – XV – XVI del Comune di Roma e al territorio del Comune di Fiumicino. Ha un bacino d’utenza di 563.467 abitanti (dato al 31/12/2005, fonte anagrafe f comunale) l ) suddiviso dd in quattro Distretti, coincidenti d con i citati Municipi del Comune di Roma e con il territorio del Comune di Fiumicino: Comune di Fiumicino abitanti: 59.373 Municipio XIII abitanti: 208.067 208 067 Municipio XV abitanti: 152.509 Municipio XVI abitanti: 143.518 143 518 2 269.842 maschi e 293.625 femmine, così suddivisi per età: età 0 – 14 15 – 65 oltre 65 abitanti 77.442 77 442 378.220 107 806 107.806. 3 S.I.S.P. * * 864 257 * 1338 * 709 * 430 * 220 * 553 p pareri ed autorizzazioni rilasciate altre certificazioni ( tra cui certificati consistenza alloggio a stranieri per il permesso di soggiorno sopralluoghi insediamenti produttivi sottoposti a controllo p di cittadini interventi su esposti vigilanze su richiesta di altri enti ( Procura etc etc ) provvedimenti presi 4 S.I.A.N. * 879 attività vigilate * * 150 campioni i i di alimenti li ti 15 chiusure di attività * * * 66 interventi in reperibilità 304 sopralluoghi per D.I.A. g programmate p g 593 vigilanze * * 326 richieste da altri enti ( Procura etc etc. etc etc. ) 442 provvedimenti presi 5 A) Il Dipartimento di Prevenzione U.O.C. SERVIZIO IGIENE E SANITÀ À PUBBLICA S.I.S.P. articolato in quattro strutture semplici: * U.O.S. Autorizzazione e Vigilanza Igienico Sanitaria sulle Strutture Sanitarie e sugli Ambienti Collettivi ; * U.O.S. Profilassi Malattie Infettive, Parassitarie e Programmi Vaccinali; * U.O.S. Tutela della Collettività del Suolo e dell'abitato e da Attività Insalubri;; * U.O.S. CO.MA.VI. e Prevenzione Malattie del6 Viaggiatore; U.O.C. SERVIZIO IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE S.I.A.N. articolato l in due d strutture semplici: l * U.O.S. U O S Tutela Igienico Sanitaria degli Alimenti * U.O.S. Sorveglianza ed Igiene della Nutrizione; 7 U O C SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA U.O.C. AMBIENTI DI LAVORO S.Pre.S.A.L. articolato in due strutture semplici: * U.O.S. Medicina del Lavoro; * U.O.S. Igiene del Lavoro; 8 AREA DIPARTIMENTALE SANITA’ SANITA PUBBLICA VETERINARIA U.O.C. SERVIZIO SANITA’ ANIMALE, * con la struttura semplice: U O S Profilassi U.O.S. P fil i e Prevenzione P i neglili Animali A i li Produttori P d tt i di ; Alimenti U O C SERVIZIO IGIENE PER LA TUTELA IGIENICOU.O.C. IGIENICO SANITARIA DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE, ANIMALE con la struttura semplice: * U.O.S. Vigilanza e Tutela Igienico-Sanitaria Alimenti di Origine 9 Animale; U.O.C. SERVIZIO IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ZOOTECNICHE, ZOOTECNICHE articolato in due strutture semplici: * U.O.S. Vigilanza e Tutela Igienico-Sanitaria zootecnica * U.O.S. U O S Igiene Urbana Veterinaria 10 * U.O.S. Professionale Tecnici S.Pre.S.A.L.; * U.O.S. Professionale Tecnici S.I.S.P./S.I.A.N. * U.O.S. Professionale Tecnici della Prevenzione Veterinaria. 11 B) L’area L area Relazioni, Monitoraggio e controllo del Sistema Sanitario (Macroarea di supporto alla Direzione strategica) g U.O.C. ACCREDITAMENTO E VIGILANZA SULLE STRUTTURE SANITARIE ESTERNE ESTERNE,, articolata in tre strutture semplici: * U.O.S. Verifica e Valutazione Strutture di Ricovero; U O S Verifica e Valutazione Strutture Territoriali; * U.O.S. * U.O.S. Verifica e Valutazione Rapporti Convenzionali ed Accordi Pubblico – Privato; U O C ACCREDITAMENTO E VIGILANZA SULLE STRUTTURE U.O.C. SANITARIE INTERNE INTERNE,, articolata in due strutture semplici: *U.O.S. Vigilanza sulle Strutture Ospedaliere; *U.O.S. Vigilanza sulle Strutture Territoriali; *U.O.S.A. Gestione Amministrativa delle Strutture Sanitarie di 12 Ricovero e Territoriali.