Fare Prevenzione, Sicurezza, Salute
Il tecnico della prevenzione risorsa per la collettività
Comunicazione di Emilia Galtieri - Tecnico della Prevenzione
Azienda USL Roma D - Servizio Igiene e Sanità Pubblica
Una breve comunicazione, come quella che mi accingo a fare dovrebbe andare immediatamente al
nocciolo della questione e con un testo sintetico motivare proposte; una buona sintesi presuppone
che l’interlocuzione avvenga tra soggetti che hanno contezza dell’argomento di cui si parla: questa
cognizione purtroppo ancora non è data. Ci si aspetterebbe, in uno dei paesi del mondo a più
antica tradizione culturale in materia di igiene – che per definizione è la scienza organica dello
studio e dell’applicazione delle misure per mantenere ed aumentare lo stato di salute individuale e
collettiva-, una cognizione di che cosa concretamente è fare prevenzione e di chi la fa e ciò al di
là delle mere definizioni di principio, pur presenti anche in documenti ufficiali, quali gli Atti di
autonomia Aziendale delle Az. USL.
Sin dal primo CCNL del SSN, nelle trattative a Palazzo Vidoni, le controparti chiedevano ai
sindacati, senza mezzi termini: “ma questi chi sono? cosa fanno?” riferendosi all’allora personale di
vigilanza ed ispezione. Poco è mutato da allora (basti pensare all’Indennità di P.G. ferma non so
più quanti contratti!). I medesimi interrogativi ci sono stati posti dai Comitati di Gestione prima e
dai Dirigenti Aziendali poi, tristemente a prescindere dall’indirizzo politico. Ciò continua ad essere
dovuto alla centralità delle problematiche ospedaliere (tra le gravi carenze di personale
infermieristico), dei servizi territoriali poliambulatoriali: cioè alla diagnosi e cura; la prevenzione
primaria non paga in termini politici, non si può spendere elettoralmente: non si vede!!!!!!! I suoi
risultati non sono immediati!!
Soprattutto nel settore della Sanità Pubblica ove si è tenuto costantemente al disotto
dell’indispensabile l’organico dei TdP e non si sono mai forniti gli strumenti tecnici per operare; in
tale situazione abbiamo attinto risorse dall’antica capacità italica dell’arte di arrangiarsi: abbiamo
trasformato il fatto autorizzativo in atto di prevenzione ed educazione sanitaria, dal momento che
la carenza di personale non ha mai consentito materialmente una vera e seria programmazione
degli interventi e si lavora sull’emergenza. Colleghi hanno dovuto mettere a disposizione la propria
auto privata o andare sul territorio con i mezzi pubblici!! (ma lo sapete che ancora oggi si paga
l’IRPEF sui rimborsi benzina?).
I TdP hanno continuato ad operare in un disagio lavorativo e professionale, più o meno accentuato
nelle varie Az. USL, di cui quanto detto è solo una parte.
In tale contesto l’opinione pubblica è tenuta da sempre all’oscuro: l’informazione non è data su
cosa fanno i Servizi ed i TdP che ne sono il fulcro, se fermate qualcuno per strada 999/1000 vi
risponderà che sono i NAS a tutelare la salute! Infatti sui media si da conto degli interventi dei
1
militari, ma una coltre di silenzio cala sul nostro lavoro quotidiano non solo sugli atti preventivi, ma
anche su quelli repressivi: esistiamo solo quando c’è un collega corrotto!
PROPOSTA : Le Az. USL e la Regione si devono fare promotori di campagne di informazione: le
carte dei Servizi non sono sufficienti se ancor oggi CC e VVUU continuano a trasmetterci esposti di
cittadini o se veniamo raggiunti dopo estenuanti giri per varie istituzioni!
Eviteremo che il/la Ministro della Salute di turno a fronte di una “emergenza nazionale” si rivolga
alla cittadinanza rassicurandola che “i NAS sono stati incaricati di………………” Oggi , grazie anche al
nostro Presidente della Repubblica, è tornata la consapevolezza sulla tragedia delle morti sul lavoro
e di conseguenza maggior attenzione e destinazione di risorse economiche per tale indiscussa
priorità, ma i denari vanno spesi bene: diamo ossigeno cioè ai Servizi dei Dipartimenti di
Prevenzione che hanno già nel loro DNA cognizione e
professionalità: basta con l’ennesima
commissione ad hoc, con le task force! Mettiamo i TdP in condizioni di lavorare!
Alcuni dati: nella az. USL nella quale lavoro ed in cui il Dipartimento di Prevenzione è articolato
come preciserò tra poco, nella generale carenza di tecnici della Prevenzione nei vari Servizi,
denunciamo come CGIL da anni la particolare gravità in cui versano di due servizi:
S.I.S.P. un numero complessivo di soli 11 TdP;
S.I.A.N. un numero complessivo di soli
9 TdP.
Suddivisi nei 2 presidi litorale e cittadino. Nonostante il quotidiano ed annoso problema della
mobilità sul territorio per la scarsezza di autovetture si Servizio (al SISP di Roma vi è stata
un’assenza totale di mezzi per quasi 6 mesi) nel corso del 2007 sono stati effettuati, tra l’altro, i
seguenti interventi: S.I.S.P.
ƒ
864 pareri ed autorizzazioni rilasciate
ƒ
257 altre certificazioni (tra cui certificati consistenza alloggio a stranieri
per il permesso di soggiorno)
ƒ
1338 sopralluoghi
ƒ
709 insediamenti produttivi sottoposti a controllo
ƒ
430 interventi su esposti di cittadini
ƒ
220 vigilanze su richiesta di altri enti (procura etc. etc.)
ƒ
553 provvedimenti presi
ƒ
150 campioni di alimenti
ƒ
15 chiusure di attività
ƒ
879 attività vigilate
ƒ
66 interventi in reperibilità
ƒ
304 sopralluoghi per D.I.A.
ƒ
593 vigilanze programmate
ƒ
326 richieste da altri enti (procura etc. etc.)
ƒ
442 provvedimenti presi
S.I.A.N.
2
Questi sono dati ufficiali che i indicano solo la quantità di lavoro, senza dare elementi
qualitativamente significativi e ciò dipende da come viene condotta la rilevazione.
******************
Facciamo un esempio: i controlli sulle strutture sanitarie in regime di ricovero e non per diagnosi,
cura e riabilitazione, ma si potrebbe parlare delle case di riposo, delle case famiglia per disabili o
per infanzia, delle scuole materne, elementari etc., delle strutture sportive, degli esercizi di
estetica, delle carrozzerie in centri abitati etc. etc. tutte attività di vita e di lavoro variamente
dislocate sul territorio oggetto degli interventi dei S.I.S.P., ma parliamo delle strutture sanitarie.
L’Azienda Unità Sanitaria Locale Roma D ha un ambito territoriale di 517 kmq. che corrisponde ai
Municipi XIII – XV – XVI del Comune di Roma e al territorio del Comune di Fiumicino. Ha un bacino
d’utenza di 563.467 abitanti (dato al 31/12/2005, fonte anagrafe comunale) suddiviso in quattro
Distretti, coincidenti con i citati Municipi del Comune di Roma e con il territorio del Comune di
Fiumicino:
-
ƒ
ƒ
ƒ
Comune di Fiumicino
Municipio XIII
Municipio XV
Municipio XVI
età
0 – 14
15 – 65
oltre 65
abitanti:
59.373
abitanti: 208.067
abitanti: 152.509
abitanti: 143.518
abitanti
77.442
378.220
107.806.
3
Esaminiamo i seguenti aspetti organizzativi della Az. USL Roma D:
⇒A)Il Dipartimento di Prevenzione, nell’ultimo atto di Autonomia Aziendale,è stato così
strutturato : 10 Unità operative complesse e 21 Unità operative semplici
¾ DIREZIONE DI DIPARTIMENTO
¾ U.O.C. AMMINISTRATIVA
¾U.O.C. SERVIZIO IGIENE E SANITÀ PUBBLICA (S.I.S.P.), articolato in quattro strutture
semplici:
ƒ U.O.S. Autorizzazione e Vigilanza Igienico Sanitaria sulle Strutture Sanitarie e sugli Ambienti
Collettivi (es. impianti sportivi);
ƒ U.O.S. Profilassi Malattie Infettive, Parassitarie e Programmi Vaccinali;
ƒ U.O.S. Tutela della Collettività del Suolo e dell'abitato da Attività Insalubri;
ƒ U.O.S. CO.MA.VI. e Prevenzione Malattie del Viaggiatore;
¾U.O.C. SERVIZIO IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE (S.I.A.N.), articolato in
due strutture semplici:
ƒ U.O.S. Tutela Igienico Sanitaria degli Alimenti non di Origine Animale;
ƒ U.O.S. Sorveglianza ed Igiene della Nutrizione;
¾U.O.C. SERVIZIO PROGRAMMI DI PREVENZIONE E PROMOZIONE ALLA SALUTE, articolata in due
strutture semplici:
ƒ U.O.S. Screening (esclusi quelli riferiti ai tumori femminili), Flussi Informativi, Epidemiologia e
Comunicazione;
ƒ U.O.S. Pianificazione Attività di Prevenzione, Educazione Sanitaria, Promozione della Salute,
Metodologia Valutativa dell’efficacia;
¾U.O.C. SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO (S.Pre.S.A.L.),
articolato in due strutture semplici:
ƒ U.O.S. Medicina del Lavoro;
ƒ U.O.S. Igiene del Lavoro;
ƒ U.O.S. Professionale Tecnici S.Pre.S.A.L.;
ƒ U.O.S. Professionale Tecnici S.I.S.P./S.I.A.N.
™
AREA DIPARTIMENTALE SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA
¾U.O.C. SERVIZIO SANITA’ ANIMALE, con la struttura semplice:
ƒ U.O.S. Profilassi e Prevenzione negli Animali Produttori di Alimenti;
¾U.O.C. SERVIZIO IGIENE PER LA TUTELA IGIENICO-SANITARIA DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE
ANIMALE, con la struttura semplice:
ƒ U.O.S. Vigilanza e Tutela Igienico-Sanitaria Alimenti di Origine Animale;
¾U.O.C. SERVIZIO IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ZOOTECNICHE, articolato in
due strutture semplici:
ƒ U.O.S. Vigilanza e Tutela Igienico-Sanitaria Zootecnica
ƒ U.O.S. Igiene Urbana Veterinaria
ƒ U.O.S. Professionale Tecnici della Prevenzione Veterinaria.
4
AREA DIPARTIMENTALE OSPEDALE VETERINARIO, CONTROLLO DEL RANDAGISMO E
BENESSERE DEGLI ANIMALI DA AFFEZIONE (competenza su intero territorio comunale)
™
¾U.O.C. OSPEDALE VETERINARIO, articolato in due strutture semplici:
ƒ U.O.S. Controllo del Randagismo;
ƒ U.O.S. Assistenza Zooiatrica sui Canili Comunali, Convenzionati e sugli Animali Liberi Accuditi.
L’Ospedale Veterinario garantisce le funzioni individuate dalle LL.RR. 14/1995 e 34/1997, assicurando
la gestione sanitaria dei pubblici canili per la tutela del benessere animale, in stretta collaborazione
con le Amministrazioni Comunali.
¾U.O.C. BENESSERE ANIMALI D'AFFEZIONE E RAPPORTI CON ENTI ED ASSOCIAZIONI, articolato in
due strutture semplici:
ƒ U.O.S. Vigilanza sul Benessere degli Animali d'affezione e Iniziative di Formazione in Attuazione della
Legge Regionale 30/03 (Cani Pericolosi);
ƒ U.O.S. Gestione Rapporti con Enti ed Associazioni per la Programmazione Territoriale.
Esaminiamo il S.I.S.P articolato nelle quattro strutture semplici di cui soffermiamo su:
U.O.S. Tutela della Collettività ,del Suolo e dell'abitato,e da Attività Insalubri;
U.O.S. Autorizzazione e Vigilanza Igienico Sanitaria sulle Strutture Sanitarie e sugli
Ambienti Collettivi.
cioè le U.O. ove TdP operano.
L’ U.O.S. Autorizzazione e Vigilanza Igienico Sanitaria sulle Strutture Sanitarie vede la presenza di 2
medici, un amministrativo e degli 11 TdP prima citati (di cui 5 nel presidio litorale e 6 nel presidio
romano) in comune con la prima U.O.S.
⇒B) L’area Relazioni, Monitoraggio e controllo del Sistema Sanitario (della Macroarea di
supporto alla Direzione strategica) con le seguenti funzioni :
• Elabora la previsione annuale di spesa per le attività assistenziale;
• cura l’istruttoria per l’emanazione dei pareri sulle istanze di accreditamento, in accordo con il
Dipartimento di Prevenzione;
• esprime parere obbligatorio e vincolante in ordine alla stipula e/o modifiche degli atti
convenzionali, nel rispetto delle direttive emanate dall’Area;
• attua il monitoraggio sull’andamento delle prestazioni;
• attua le attività di verifica e controllo sulla persistenza dei requisiti da parte delle strutture
accreditate esterne ed interne;
• attua un controllo formale e contabilizza le fatture emesse dai soggetti erogatori;
• predispone gli atti di liquidazione delle competenze riconosciute agli erogatori esterni, tenuto
conto delle attestazioni di congruità;
• predispone riepiloghi mensili per il monitoraggio della spesa, tenuto conto dei budget prefissati;
• redige relazioni tecniche di supporto all’Ufficio Legale per la gestione dei contenziosi con gli
erogatori esterni;
• predispone, in accordo con i Direttori delle UU.OO. afferenti, il Regolamento interno;
• elabora e diffonde le linee guida alle UU.OO.CC. afferenti all’Area, per il monitoraggio delle
strutture accreditate e convenzionate;
• predispone, per il Direttore Generale, relazioni sia a carattere informativo, sia a carattere di
interpellanza, verso gli Organismi Istituzionali, in ordine ad ogni eventuale problematica inerente
gli assetti giuridici ed economici con gli erogatori esterni
U.O.C. ACCREDITAMENTO E VIGILANZA SULLE STRUTTURE SANITARIE ESTERNE,
articolata in tre strutture semplici:
ƒ
U.O.S. Verifica e Valutazione Strutture di Ricovero;
ƒ
U.O.S. Verifica e Valutazione Strutture Territoriali;
ƒ
U.O.S. Verifica e Valutazione Rapporti Convenzionali ed Accordi Pubblico – Privato;
5
U.O.C. ACCREDITAMENTO E VIGILANZA SULLE STRUTTURE SANITARIE INTERNE,
articolata in due strutture semplici:
ƒ
U.O.S. Vigilanza sulle Strutture Ospedaliere;
ƒ
U.O.S. Vigilanza sulle Strutture Territoriali;
U.O.S.A. Gestione Amministrativa delle Strutture Sanitarie di Ricovero e Territoriali.
Nel budget 2007, la direzione aziendale ha dettato come obiettivo comune alla U.O.S. del S.I.S.P.
ed all’Area Relazioni, Monitoraggio e controllo del Sistema Sanitario la vigilanza sul 30 % di una
tipologia X di strutte sanitarie accreditate presenti sul territorio Az.USL, ”per la verifica del
mantenimento dei requisiti igienico strutturali ed organizzativi”.
Se consideriamo che la U.O. del SISP e quindi i TdP hanno come compito “teorico” la vigilanza
anche su quelle non accreditate, che devono provvedere alle istruttorie e verifiche dei requisiti di
nuove strutture che hanno fatto domanda, etc. etc. è elementare constatare che la disparità di
risorse è abissale . E non è tutto i TdP sono costretti a fare le verifiche tecniche senza l’ombra di
uno strumento tecnico, per dirla con una Prof. Universitaria componente del CNR con esame
“occhiometrico”!!!!!!!!!!!!!!!!! Pensate ad una verifica in una sala operatoria….senza strumenti.
PROPOSTA : Chiediamo alla Regione:
ƒ di effettuare un monitoraggio sulla ripartizione delle scarse risorse presenti tra il centro
direzionale di ciascuna Az. USL e la “periferia“ dei Servizi e di prendere le necessarie decisioni; e
con i risparmi prevedere assunzioni di TdP.
ƒ di effettuare un monitoraggio sulla dotazione di attrezzature e strumentazione tecnica in
dotazione ai TdP ed all’esito di dare precise direttive alle Az.USL non c’è bisogno di una
commissione: si può fare a stretto giro di posta!
ƒ ripensare alla mega e costosa commissione, centralizzata regionalmente, istituita nel febbraio
2006 per l’autorizzazione di tutte le strutture sanitarie (il cui avvio è stato rinviato al 10.02.07) e
che stenta a partire per sottovalutazione della portata dell’operazione e forse perché qualcuno
comincia a rendersi conto delle grandi difficoltà presenti e non eludibili.
****************
Una ultima e significativa questione : nonostante le linee guida inviate dalla regione poco dopo
l’insediamento, nonostante un soddisfacente accordo stipulato tra l’Az. USL Roma D e la RSU,
assistiamo ad un inaudito ritardo nell’attuazione della Legge 251/2000. E’ nota l’ostilità di una
parte della classe medica all’istituzione dei Servizi delle Professioni Sanitarie, ed appare esagerata
la sensibilità della regione a tali pressioni: ciò comporta non solo il mancato adempimento ad una
norma nazionale, ma anche un crescente conflitto, tra lauree antiche e lauree nuove, ad esempio
tra TdP e medici, che invece dovrebbe essere affrontato in modo costruttivo: negative sono al
riguardo alcune prese di posizione a livello regionale di cui ha parlato chi mi ha preceduto.
PROPOSTA :
• assicurarsi che nelle riunioni a livello regionale e locale convocate per questioni inerenti la
prevenzione siano sempre presenti per ciascuna Az. USL i coordinatori dei TdP di ciascun servizio
interessato, partecipazione che assicurerà la completezza di tutti gli aspetti preventivi.
6
• Attuazione piena della L.251/00
In conclusione dagli esempi fatti,e credete è stato difficoltoso fare una selezione, emerge con
chiarezza il nesso tra la “povertà” di personale e mezzi e la storica sottovalutazione di una
professionalità che opera dagli allevamenti degli animali al banco di macelleria al mercato rionale,
dall’asilo nido alle scuole secondarie superiori, dagli insediamenti abitativi abusivi-baraccopoli ai
grossi alberghi, dal laboratorio odontotecnico alle sale operatorie, dalla mensa scolastica al
catering dell’aereoporto di Fiumicino ,dall’ipermercato al banco del pesce, dal grande cantiere ai
piccoli scavi stradali, dall’officina meccanica alla fabbrica metalmeccanica, dalla casa di riposo alle
residenze sanitarie assistite, dalla casa famiglia che ospita bambini sottratti alle famiglie dall’A.G.
alle ludoteche: vorremmo essere in numero almeno sufficiente, adeguatamente organizzati, con gli
idonei strumenti di volta in volta necessari e con costante aggiornamento professionale: noi siamo
consapevoli del ruolo affidatoci, che il nostro lavoro è una risorsa per la collettività; chi pretende
di
voler
continuare
a
dirigerci
come
personale
“ausiliario”
e
ci
considera
ancora
anacronisticamente, lo è solo parzialmente, nella migliore delle ipotesi.
Non siamo ne eroi ne eroine, siamo professioniste e professionisti seri, consapevoli, chiediamo
ascolto da parte delle istituzioni che si occupano di sanità per essere in grado noi di ascoltare
meglio le domande di salute delle cittadine e dei cittadini della nostra regione.
Grazie per l’attenzione.
7
Azienda USL Roma D
1
Territorio ed Abitanti
L’Azienda Unità Sanitaria Locale Roma D ha un ambito territoriale
di 517 kmq.
q che corrisponde
p
ai Municipi
p XIII – XV – XVI del
Comune di Roma e al territorio del Comune di Fiumicino. Ha un
bacino d’utenza di 563.467 abitanti (dato al 31/12/2005, fonte
anagrafe
f comunale)
l ) suddiviso
dd
in quattro Distretti, coincidenti
d
con i citati Municipi del Comune di Roma e con il territorio del
Comune di Fiumicino:
Comune di Fiumicino
abitanti:
59.373
Municipio XIII
abitanti: 208.067
208 067
Municipio XV
abitanti: 152.509
Municipio XVI
abitanti: 143.518
143 518
2
269.842 maschi e 293.625 femmine, così suddivisi per età:
età
0 – 14
15 – 65
oltre 65
abitanti
77.442
77
442
378.220
107 806
107.806.
3
S.I.S.P.
*
*
864
257
* 1338
* 709
* 430
* 220
* 553
p
pareri
ed autorizzazioni rilasciate
altre certificazioni ( tra cui certificati consistenza
alloggio a stranieri per il permesso di soggiorno
sopralluoghi
insediamenti produttivi sottoposti a controllo
p
di cittadini
interventi su esposti
vigilanze su richiesta di altri enti ( Procura
etc etc )
provvedimenti presi
4
S.I.A.N.
*
879 attività vigilate
*
*
150 campioni
i i di alimenti
li
ti
15 chiusure di attività
*
*
*
66 interventi in reperibilità
304 sopralluoghi per D.I.A.
g
programmate
p g
593 vigilanze
*
*
326 richieste da altri enti ( Procura etc
etc. etc
etc. )
442 provvedimenti presi
5
A)
Il Dipartimento di Prevenzione
U.O.C. SERVIZIO IGIENE E SANITÀ
À PUBBLICA
S.I.S.P.
articolato in quattro strutture semplici:
* U.O.S. Autorizzazione e Vigilanza Igienico
Sanitaria sulle Strutture Sanitarie
e sugli Ambienti Collettivi ;
* U.O.S. Profilassi Malattie Infettive, Parassitarie e
Programmi Vaccinali;
* U.O.S. Tutela della Collettività del Suolo e
dell'abitato e da Attività Insalubri;;
* U.O.S. CO.MA.VI. e Prevenzione Malattie del6
Viaggiatore;
U.O.C. SERVIZIO IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA
NUTRIZIONE
S.I.A.N.
articolato
l
in due
d strutture semplici:
l
* U.O.S.
U O S Tutela Igienico Sanitaria degli Alimenti
* U.O.S. Sorveglianza ed Igiene della Nutrizione;
7
U O C SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA
U.O.C.
AMBIENTI DI LAVORO
S.Pre.S.A.L.
articolato in due strutture semplici:
* U.O.S. Medicina del Lavoro;
* U.O.S. Igiene del Lavoro;
8
AREA DIPARTIMENTALE SANITA’
SANITA PUBBLICA
VETERINARIA
U.O.C. SERVIZIO SANITA’ ANIMALE,
*
con la struttura semplice:
U O S Profilassi
U.O.S.
P fil i e Prevenzione
P
i
neglili Animali
A i li Produttori
P d tt i di
;
Alimenti
U O C SERVIZIO IGIENE PER LA TUTELA IGIENICOU.O.C.
IGIENICO
SANITARIA DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE,
ANIMALE
con la struttura semplice:
* U.O.S. Vigilanza e Tutela Igienico-Sanitaria Alimenti di Origine
9
Animale;
U.O.C. SERVIZIO IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE
PRODUZIONI ZOOTECNICHE,
ZOOTECNICHE
articolato in due strutture semplici:
* U.O.S. Vigilanza e Tutela Igienico-Sanitaria zootecnica
* U.O.S.
U O S Igiene Urbana Veterinaria
10
* U.O.S. Professionale Tecnici S.Pre.S.A.L.;
* U.O.S.
Professionale Tecnici S.I.S.P./S.I.A.N.
* U.O.S. Professionale Tecnici della Prevenzione
Veterinaria.
11
B) L’area
L area Relazioni, Monitoraggio e controllo del Sistema
Sanitario (Macroarea di supporto alla Direzione
strategica)
g
U.O.C. ACCREDITAMENTO E VIGILANZA SULLE STRUTTURE
SANITARIE ESTERNE
ESTERNE,,
articolata in tre strutture semplici:
* U.O.S. Verifica e Valutazione Strutture di Ricovero;
U O S Verifica e Valutazione Strutture Territoriali;
* U.O.S.
* U.O.S. Verifica e Valutazione Rapporti Convenzionali ed
Accordi Pubblico – Privato;
U O C ACCREDITAMENTO E VIGILANZA SULLE STRUTTURE
U.O.C.
SANITARIE INTERNE
INTERNE,,
articolata in due strutture semplici:
*U.O.S. Vigilanza sulle Strutture Ospedaliere;
*U.O.S. Vigilanza sulle Strutture Territoriali;
*U.O.S.A. Gestione Amministrativa delle Strutture Sanitarie di 12
Ricovero e Territoriali.
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Comunicazione di Emilia GALTIERI Tecnico della