PLAUTO
Plauto
Plauto è il primo autore della letteratura latina, nonché il primo autore di palliate, di
cui si conservano opere integre. Il suo teatro, di immediato successo presso il
pubblico romano, ha gettato le radici del teatro comico europeo.
Teatro romano di Bosra (Siria)
Biografia
Le notizie biografiche in nostro possesso sono estremamente scarne:
Tito Maccio Plauto nasce a Sarsina in Umbria (attuale Emilia Romagna) tra il 255 e
il 250 a.C.;
la sua condizione servile potrebbe essere un’invenzione derivata dall’importanza
dello schiavo nelle sue commedie;
anche il nome potrebbe essere falso
(Maccio ricorda Maccus, una maschera
dell’atellana);
muore nel 184 a.C.
Musicanti, mosaico pompeiano
Le opere
L’enorme successo della sua comicità fa sì che Plauto diventi presto oggetto di
imitazione e di plagio, tanto che nel II secolo circolano sotto il suo nome ben 130
commedie.
Verso la fine dell’età repubblica l’erudito Marco Terenzio
Varrone proclama autentiche 21 commedie (probabilmente quelle
a noi pervenute), individua 20 commedie ritenute plautine dai
più (ma non da lui), dichiara spurie le altre.
Ignoriamo le date di composizione e rappresentazione delle
commedie di Plauto; solo per tre di esse è possibile ricavare
appigli cronologici: lo Stichus (200 a.C.), lo Pseudolus (191 a.C.),
Statuetta
la Casina (dopo il 186 a.C.).
attore
di
La struttura delle commedie: gli intrecci
Gli intrecci delle commedie plautine si generano da un’unica matrice: la lotta tra due
antagonisti per la conquista di un bene (una donna, una somma di denaro).
La lotta vede spesso contrapposti i padri (severi, ma al tempo stesso dissoluti) e i
figli, con la vittoria dei secondi sui primi.
In genere a una situazione iniziale di comico
sovvertimento dell’ordine sociale subentra una
fase di rassicurante ripristino della normalità,
spesso dovuto a un riconoscimento: la falsa
identità di un personaggio, fonte di errori
e scambi di persona (commedia degli equivoci),
cede il posto a quella vera.
Maschere comiche e tragiche
La struttura delle commedie: i personaggi
I personaggi costituiscono una galleria limitata di tipi umani, delineati senza alcun
approfondimento psicologico e senza attenzione ai risvolti etici delle loro azioni.
La prevedibilità dei personaggi (presentati
fin dal prologo non con i loro nomi, ma con
il riferimento ai loro ruoli) permette al
pubblico di godersi la comicità delle
situazioni sceniche costruite da Plauto.
Attori e musicisti, mosaico pompeiano
I personaggi
Ecco una lista dei “ruoli” plautini con le rispettive caratteristiche.
personaggio
caratteristiche
il servo astuto
con i suoi intrighi è il motore dell’azione scenica
il giovane
innamorato
desidera conquistare l’amore di una fanciulla, aiutato dal
servo e ostacolato dal padre e/o dal lenone
il vecchio
si tratta del padre del giovane o della fanciulla amata:
spesso avaro e severo, si oppone ai progetti del giovane
il lenone
è il proprietario delle cortigiane
la fanciulla amata
può trattarsi di una cortigiana o di una fanciulla di
condizione libera, spesso povera, ma che può
inaspettatamente rivelarsi di illustri natali
il soldato fanfarone
personaggio sempre pronto a vantarsi di imprese
strabilianti
il parassita
in cambio di un pasto o di un po’ di denaro adula il suo
ospite e subisce di tutto
Il servo
Il servo, nonostante la sua umile condizione sociale, è spesso il vero motore della
vicenda:
si allea con il giovane contro il suo antagonista (padre, lenone ecc.);
ordisce una serie di inganni, li mette in pratica e trionfa, servendosi di mezzi
immorali per conseguire scopi positivi;
è una sorta di alter ego del poeta, un demiurgo
interno alla commedia capace di determinarne gli
svolgimenti;
ha come antagonisti non solo i personaggi rivali,
ma anche la Fortuna, elemento che per la sua
imponderabilità è una preziosa risorsa nella costruzione
della trama.
La maschera del servus callidus
Il rapporto con i modelli
I modelli di Plauto sono i testi della Commedia nuova, cui il commediografo attinge
attraverso due procedimenti:
il vertere, ossia un’operazione di traduzione-adattamento con ampi margini di
libertà;
la contaminatio, cioè la combinazione di elementi desunti
da modelli diversi.
Dei modelli Plauto mantiene:
l’ambientazione greca, resa evidente da riferimenti
geografici, storico-politici, legali al mondo greco;
la tipologia di intrecci e i personaggi.
Menandro
Metateatro e rottura dell’illusione scenica
Un ingrediente della comicità plautina è costituito dalla violazione consapevole di
alcune norme teatrali, che portano a effetti di sospensione dell’illusione scenica.
Questo capita:
con gli “a parte”, ossia battute che i personaggi sulla scena indirizzano al pubblico
o a se stessi senza essere uditi dagli altri personaggi;
con l’intrusione di elementi romani;
con spunti di metateatro, ossia portando
l’attenzione sui meccanismi della rappresentazione,
come accade:
con il servo, regista interno allo spettacolo;
con le battute che svelano trucchi teatrali.
Rappresentazione teatrale (Pompei)
La lingua di Plauto
La lingua delle commedie plautine è un documento del sermo cotidianus, ossia
della lingua d’uso dei romani colti. Dal punto di vista stilistico si riscontra:
l’uso di stilemi affettivi (ripetizioni, ridondanze, esclamazioni) per coinvolgere
emotivamente l’interlocutore;
la presenza di grecismi appartenenti a varie
lingue settoriali;
il ricorso a una sintassi piana e paratattica,
con frequenti ellissi del soggetto e del verbo;
arcaismi fonetici e morfologici che
testimoniano la fase di evoluzione in cui si
trova il latino nel III/II sec. a.C.
Maschera comica e tragica
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Lezione LIM - Plauto - Sono arrivati i nuovi campus